lunedì, novembre 06, 2023

cuffie da due soldi

 

Ultimamente, diciamo negli ultimi 10-15 anni, e' piu' facile essere stupiti da cose da 2 soldi che da oggetti costosi.
Anzi ultimamente molti oggetti costosi li trovo deludenti.
Prima era decisamente il contrario.
Se volevi l'effetto WoW dovevi cacciare il grano, un sacco.

Per carita' una cuffia sennheiser da 400E, sempre che dall'ultima volta che ho provato una cuffia del marchio tanti anni fa non si siano bruciati i neuroni al CEO, do per scontato che suonino benissimo come del resto le Stax e cosi' via.

come potete vedere dalla scatola il prezzo Daiso e' 6,6E (1000Yen).
Si, avete capito bene, meno di 7E per una cuffia, e sarebbe gia' niente, ma questa e' pure wireless e con una costruzione e finitura che svernicia molte cuffie che se la tiravano del passato.

Non ho mai amato le cuffie, sia per il tipo di suono che per la vestibilita' che ho sempre trovato scomoda.
In genere ho sempre preferito, quando obbligato, le cuffie aperte a quelle chiuse.

Ora questa cuffia e' una cuffia chiusa e around-ear e, ripeto, costa meno di 7E.

Partiamo dalla vestibilita'... caspita molto alta in assoluto.
Certo dopo 2 ore avete le orecchie sudate, ma le cuffie chiuse sono cosi', e sono meglio della AKG che ho provato che non erano neppure regalate ed erano piu' scomode.
Ricordo delle AKG, ancora ai tempi della lira, che costavano mezzo stipendio ed erano scomodissime.
Per non parlare delle Koss, all'epoca osannate e costose, che trovavo persino dolorose.
Ma anche le Stax, che costavano come uno scooter, 1.600.000lirette le Sr, non erano comodissime, pur avendo il suono migliore che avessi provato su di una cuffia.
Poche balle, sono comode. Per essere delle cuffie.
Provato delle cuffie piu comode?
Si... ma al momento di pagare prendere la carta di credito dal POS era la stessa cosa di prendere dal forno la teglia dimenticandosi i guanti, WOAHRG!

Il suono?
Beh, non e' quello di una stax, ma pur con i limiti sulle alte, i buchi qui e la, varie incongruenze nella risposta... e' grandioso per il prezzo di 7E e meno stancante di altre cuffie dei tempi passati.
Diciamo MOOOLTO meglio degli auricolari da 5E e con una durata operativa immensa.

Qui stiamo parlando di un affare che svernicia molte cuffie che costavano 7 volte tanto solo pochi anni prima, con il vantaggio di essere wireless.

Quando guardo questi oggetti di fabbricazione cinese viene da chiedersi che cosa possiamo fare in EU.

Parliamoci chiaro: il livello di finitura e' praticamente perfetto, sinceramente non e' di fattura economica.
Le superfici sono raccordate alla perfezione, non ci sono brutture a vista come accoppiamenti di medda o vitazze a vista che strappano i capelli, i materiali sono tattilamente ineccepibili.
L'audio e' migliorabile?
E grazie al caspita, spero veramente che una cuffia sennheiser o simili sia migliore, con un prezzo del 10.000% in piu' lo spero, del resto spero che un aereo ATR-42 abbia prestazioni superiori di una triste VW golf, visto che la differenza di prezzo e' grossomodo quella.

In pratica un prodotto felice.

Ripeto: cosa possiamo vendere ai cinesi?
Non cuffie, al di la che mezza EU non saprebbe da dove iniziare, e probabilmente chi e' in grado assemblerebbe ricevitori o batterie cinesi nel prodotto,  costerebbe un’immensità.
Davvero pensiamo di poter vendere ai cinesi cuffie da 3000E made in France o cuffie da 400E made in china ai cinesi?
Non direi.
Cosa facciamo meglio dei cinesi... che possano permettersi?

Mi sembra di sentir riecheggiare i sinistri dalemiani che urlavano che era un mercato del LUSSO immenso ed era una drittata mandare la tutta la nostra roBBa (evidentemente non facciamo che lusso...),  una fixata mandare in Cina 3 ferrari costosissime, magari 2 milioni tutti insieme!,
milioni capite!.
Mentre cercavamo di aiutare la Cina ad entrare nel WTO per vedere loro 3 ferrari, stavamo importando miliardi di euro di computer, telefoni e stavano azzerando il nostro tessile creando disoccupati a mitraglia, una vera fixata compagno D'Alema.
Qualcuno direbbe "sta GGegno"
Se qualcuno pensa che i pollitici italiani siano bustarellati duramente sappia che non e' da solo.

Perché, sai,  magari qualche stax la vendi, qualcuno potrebbe comprare una cinestata da 50E con la melina a 600, ma alla fine un prodotto made in occidente la vedo maluccio e alla fine qualcuno potrebbe mangiare la foglia come hanno fatto con le auto cinesi di audi-VW e comprare l'originale cinese.

Rimane il fatto che questa cuffia e' incredibile.

 dati dichiarati:
① Standard compatibili: Bluetooth Ver5.3
② Driver: 40mm
③ Impedenza: 32Ω
④ Sensibilità alla pressione sonora: 97±3
⑤ Sensibilità alla pressione sonora del microfono: -42±3
⑥ Capacità della batteria: 200mAh
⑦ Tempo di musica: 10 ore
⑧ Tempo di conversazione: 8 ore
⑨ Tempo di standby: 100 ore
⑩ Cavo di ricarica micro incluso
⑪ Profili compatibili : A2DP, AVRCP, HSP, HFP
⑫ Codec compatibili: SBC, AAC


13 commenti:

Anonimo ha detto...

è quello che capita quando dal processo industriale elimini i costi di ricerca e sviluppo, quando trasformi i cicli di smaltimento dei materiali non conformi in un gigantesco affare di recupero, riciclaggio di denaro della malavita, ed in pura e semplice contraffazione, quando il controllo qualità è l'acquirente che butta semplicemente il prodotto perché "tanto, per X€", e quando il prezzo del lavoro non è più un problema, perché la tua mano d'opera è in stato di schiavitù.

blu-flame ha detto...

"quello che capita quando dal processo industriale elimini i costi di ricerca e sviluppo"
di fatto tutta l’elettronica orma la si desidera cosi': Sinceramente sono 20 anni che non vedo un nuovo prodotto audio o video degno di nota.

"quando trasformi i cicli di smaltimento dei materiali non conformi"
questo e' il risultato di chiudere troppo i cancelli dalle nostre parti.
Se esageri con la carta e le norme ad un certo punto cerchi un posto dove non ti massacrano.
Anni fa partivano i camion di biciclette dal veneto e dalla lombardia per farle verniciare in Slovenia.
Costava meno spararsi centinaia di Km che verniciarle in italia.
Quello che sta succedendo con le auto elettriche: metti una norma pesante e poi l'enorme differenza ti frega.

Con questo non sto giustificando l'inquinamento, giammai, solo che le norme devono essere fatte perché pesino in maniera equivalente in un mondo iperconnesso.
Se io sposto lo stabilimento dall'italia dove si vuole fare l'energia con le preghiere (ormai ci siamo quasi) al paese del carbone (Cina, ma anche Polonia) dove la pago 1/10mo capiamo da soli che il nostro prodotto non puo' che costare almeno il quadruplo... ovvero non e' possibile venderlo.

Anonimo ha detto...

Sinceramente sono 20 anni che non vedo un nuovo prodotto audio o video degno di nota però la ricerca e sviluppo non è solo sull'audio/video, anzi. la fai sulle batterie, sui componenti a basso consumo, sui microcontroller che implementano i protocolli e le decompressioni, su materiali medesimi…

questo e' il risultato di chiudere troppo i cancelli dalle nostre parti. anche qui. fino ad un certo punto. non si parla semplicemente di maggiore efficienza nel riuso/riciclo. si parla proprio di abusi a campo aperto.

poi, per carità, tu puoi dire "che me ne frega" se nelle fabbriche in cina i diritti umani sono solo un ricordo, o tutto il resto, però bisogna fare una solida distinzione tra "il prodotto costa meno per ragioni di efficienza" e "il prodotto costa meno perché è fatto male ed abusando della gente e delle risorse naturali".

blu-flame ha detto...

anonimo che immagino essere il precedente (azz ti costa firmarti?)

Se noti in tutti i settori la ricerca e' ferma.
I microcontrollori?
Preticamente una CPU intera con incollato l'I/O. Esistevano gia' cose del genre 30 anni fa in versione discreta, aumentando la densita di stampaggio e' naturale, non nuovo.
Batterie?
Cosa ci vedi di nuovo in 25 anni?
Davvero le compressioni con perdita dati sono cambiate negli ultimi 30 anni?
Mpeg era WOW, dopo?

Per la produzione e' chiaro che se da un lato abbiamo costi per i quali verniciare una bici costa come l'intera bici solo di scartoffie abbiamo un problema.
Con questo non si dice di inquinare a manetta anche da noi, anzi, ma pensare a rendere snelle o facili le cose.

Spesso le percentuali vengono decise a tavolino in base a criteri piu' immaginativi che figli di una logica.

Per esempio, se per limitre la CO2 di un processo che ne produce 100 fino a renderlo cosi' costoso da esportare la produzione a 5000Km con il collaterale che da quel momento la nostra produzione apparentemente diventa ZERO, ma aumentiamo la produzione mondiale di 1000 (in luoghi dove hanno meno sensibilità al problema) con il collaterale dei licenziamenti... non siamo molto furbi.
e' un double lose.

Quello che facciamo, innalzando bariere, e' spesso incrementare quelli che tu chiami abusi, banalmente perché il prezzo del prodotto/servizio non e' elastico.
O in soldoni non puoi far pagare 10.000E una bicicletta.

Danilo ha detto...

> cosa possiamo vendere ai cinesi?
I cinesi si stanno comprando le nostre migliori aziende. Ecco cosa.


blu-flame ha detto...

danilo, gi hai dato tanti foglietti
Adesso vendono qui e chiedono cosa gli dai con i foglietti (no, non vogliono le cuffie a 400E che ieri ti hanno venduto a 7E, le hanno gia')
Alla fine devi dargli qualcosa che non hanno.
Il colosseo e' una buona partenza, se invece sei piu' stolto gli dai pirelli.

Anonimo ha detto...

Se noti in tutti i settori la ricerca e' ferma.
come si dice "la tua ignoranza non è autoritativa".

le affermazioni che seguono sono ancora più imbarazzanti, perché è il genere di roba che ti aspetti di sentire uscire dal tubista con la licenza media presa a trent'anni.

Preticamente una CPU intera con incollato l'I/O. Esistevano gia' cose del genre 30 anni fa in versione discreta
erto, solo che trent'anni fa un microcontroller aveva memoria dati che si misurava nelle decine di bytes, memoria codice che si misurava nelle migliaia di istruzioni e frequenze di clock nella zona della decina di mhz.

Batterie? Cosa ci vedi di nuovo in 25 anni? che ne so, chimiche con una densità energetica maggiore? tecnologie di ricarica più rapide ed efficienti?

Davvero le compressioni con perdita dati sono cambiate negli ultimi 30 anni? trascurando l'ovvio, ossia che la risposta è si, ne sono state inventate diverse, "inventare" qualcosa non significa necessariamente metterci intorno l'ingegnerizzazione necessaria per farne prodotto. né metterci sopra le ottimizzazioni per rendere il tutto effettivamente usabile.

ed è tutta roba ovvia. perché, trent'anni fa, le cuffie che ti facevano sentire audio compresso per ore, senza fili, non c'erano.

blu-flame ha detto...


"solo che trent'anni fa un microcontroller aveva memoria dati che si misurava nelle decine di bytes, memoria codice che si misurava nelle migliaia di istruzioni e frequenze di clock nella zona della decina di mhz."

Il problema e' questo:
Fino ad un certo punto ci sono state rivoluzioni.
Il chip e' stato una rivoluzione.
L'esecuzione out-of-order, le schede grafiche con una GPU moderna, la cache, le testine GMR (teoria verificata solo a ridosso dei 90), le le memorie flash...
Ogni anno arrivava una sassata che cambiava le carte in tavola.

Diverso invece avere gli impianti di stampaggio chip che ogni anno fanno qualche nm in meno.
Per carita' non semplice, non immediato ed è una lotta contro la fisica epica, ma alla fine e' una evoluzione di prodotto, non una sassata che cambia le carte in tavola se non per mera potenza bruta in un arco lunghetto.
Uno dei miei PC e' uno dei primi I5, di fatto identico a quelli odierni e assolutamente identico come struttura al mio vecchio portatile 486DX2 (una stufetta da 9.5Kg che giace in cantina).
Piu' veloce?
Consuma meno?
Certamente, ma praticamente ed operativamente identico ad un R5-Zen supertogo attuale, le piu' grandi differenze nell'architettura fra i due era gia' presente nei Power o negli spark dell'epoca.
Stiamo parlando di 34 anni e non e' cambiato un ciuffolo.


"Batterie? Cosa ci vedi di nuovo in 25 anni? che ne so, chimiche con una densità energetica maggiore? tecnologie di ricarica più rapide ed efficienti?"

Se ci pensi il periodo dell'innovazione, ricordiamoci che le videocamere da spalla fino a ieri avevano una batteria al piombo da spalla (dove era il videoregistratore, tanto non potevi certo brandeggiare quella roba).
Le NiCd hanno permesso il camcorder
Poi le Ni-MH
Ed infine le litio.
Ognuna di queste hanno certo avuto una evoluzione, ma ognuna di loro e' stata una rivoluzione.
Bisogna dire pero' che la chimica mette dei limiti con quella cosetta che e' la scala dell'elettronegativita' e gli strillati proclami mensili che fanno alcuni giornali su batterie "nuove" con nuovi materiali sono ampiamente fake news


"ed è tutta roba ovvia. perché, trent'anni fa, le cuffie che ti facevano sentire audio compresso per ore, senza fili, non c'erano. "
Infatti 30 anni fa le cuffie ti facevano sentire audio non compresso per ore.
Il problema nasceva da un'altra questione: i costi.
Quando tu facevi "cosa magica" per portare il segnale digitale ad una cuffia la cosa costava molto.
All'epoca nessuno avrebbe comprato una cuffia da "tanti soldi" che suonava peggio di una con il cavo, perche' il mercato voleva le prestazioni se il prezzo era elevato.
Le radioline di fantozzi con il marchio della mela non sarebbero esistite, per intenderci: a piu' di un equivalente moderno di 10E non avrebbero venduto

Anonimo ha detto...

Diverso invece avere gli impianti di stampaggio chip che ogni anno fanno qualche nm in meno.
Ognuna di queste hanno certo avuto una evoluzione, ma ognuna di loro e' stata una rivoluzione.

è sempre più "difficile" fare qualcosa di "rivoluzionario" perché sono cose che sempre meno gente è in grado di capire. solo perché i boccaloni che imparano la tecnologia leggendo wired non fanno "wow" quando esce qualcosa, non significa che progettarlo è costato zero.

infatti non si parlava di quanto "rivoluzionaria" fosse la tecnologia. si parlava di costi di ricerca e sviluppo.

e sono costi che queste aziende non hanno, perché non fanno né l'una né l'altro. si limitano a prendere (più o meno legalmente) proprietà intellettuali di terze parti ed a inserirle in processi produttivi in cui le uniche ottimizzazioni sono ridurre i diritti di chi lavora, ridurre la sicurezza, mettere la qualità al minimo accettabile ed ignorare qualsiasi impatto ambientale.

per quanto in questo momento siamo in un punto in cui la curva dell'evoluzione tecnologica percepibile si sia notevolmente appiattita, tutti questi apparentemente "irrilevanti" piccoli passi (che, in realtà sono tutt'altro che piccoli) ci porteranno al prossimo grande balzo.

blu-flame ha detto...

il problema che stai accomunando un sacco di cose che non sono direttamente connesse e devi ricordarti sempre una cosa:
le persone lavorano per soldi.
Se non ci sono soldi le persone e le aziende non nascono o non esistono.
Le aziende sono solo un attrezzo per generare profitti in cambio di beni e servizi. Na bune ne cattive, come un martello. fanno cio' che gli si chiede. All'estremo.


"infatti non si parlava di quanto "rivoluzionaria" fosse la tecnologia. si parlava di costi di ricerca e sviluppo."
Il problema e' che le aziende fino a qualche anno fa avevano un enorme budget in R&D, quallo vero che se fornisce frutti lo fa tra 20 anni.
3/4 delle innovazioni sono uscite da questi dipartimenti e il restante spesso da universita'.

Sostanzialmente il mondo che conosci e' stato creato cosi' penda solo alla quantita' di roba di Philips, RCA e kodak che di fatto sono una enorme fetta dell'A/V odierno.

"si limitano a prendere proprietà intellettuali di terze parti ed a inserirle in processi produttivi"
Hai appena descritto i nuovi leader, samsung, xiaomi, tlc, apple(odierna, non quella di woz)...

La domanda e' cambiata, ad un utente piace di piu' un altoparlante da 20E con la mela (a 400E) che uno HiFi della philips con bassi incredibili.
Le aziende scoperto questo si sono adeguate.
Meno sbatti, piu' soldi:
meglio essere cool che essere Tech!

"i diritti di chi lavora, ridurre la sicurezza, mettere la qualità al minimo accettabile ed ignorare qualsiasi impatto ambientale."
Questo secondo me ha a che fare con un altro ambito, quello della concorrenza fra stati o la legislazione del WTO.
Del resto se un prodotto e' fatto da bambini e costa la meta' il consumatore e' il primo a desiderarlo,no?
O pensano davvero che sia magia? Sono cosi' tanto rinco?

"tutti questi apparentemente "irrilevanti" piccoli passi ci porteranno al prossimo grande balzo."
ni.
Per esempio philips ha dei brevetti ormai scaduti per avere bassi strong e, tutto sommato, economici.
Nessuno li usa.
https://allarovescia.blogspot.com/2015/10/boxncone-2528.html
Le auto possono tutte avere 4 indipendenti, costerebbe 300E in piu', ma il consumatore preferisce avere 34 colori delle luci interne tanto che stanno ricomparendo i freni a tamburo.

Esiste ancora ricerca, pochissima rispetto a 30 anni fa, ma non e' detto che arrivera' perche tanto non e' richiesta.
A chi interessa una vettura che frena meglio o ascoltare meglio la musica quando puoi avere dei LED sulla cuffia di 256 colori che lampeggiano a ritmo?

Anonimo ha detto...

Sostanzialmente il mondo che conosci e' stato creato cosi' penda solo alla quantita' di roba di Philips, RCA e kodak che di fatto sono una enorme fetta dell'A/V odierno.

ma non si sta parlando di a/v, si sta parlando di tecnologia digitale in generale. anche perché nel campo a/v raggiungi i limiti di quanto è utile ad un essere umano ben prima di quando raggiungi quelli della tecnologia, ma nel campo dell'elettronica industriale "tutto fa brodo": non devi necessariamente fare qualcosa che l'utente vede o sente per fare passi avanti.

Hai appena descritto i nuovi leader, samsung, xiaomi, tlc, apple(odierna, non quella di woz)…

qui si vede che parli di roba di cui non sai una mazza. samsung è un gigante dei semiconduttori ed ha processi di fabbricazione fantascientifici. tsmc pure. apple è un leader planetario nel campo del vlsi design.

Per esempio philips ha dei brevetti ormai scaduti per avere bassi strong e, tutto sommato, economici.
Nessuno li usa.

nessuno li usa perché i vantaggi sono microscopici per il 99% degli utenti. come dicevo, in campo a/v raggiungi i limiti dell'essere umano medio sono già raggiungibili con sforzi marginali.

blu-flame ha detto...

anonimo,
mai messo in dubbio che samsung ha delle litografie da urlo, probabilmente le migliori posizionatrici del pianeta, ma non sono "rivoluzioni".

Per l'AV ti ho fatto degli esempi, e si certo oggi per l'utente e' importante che non si rompa ma le performance sono inferiori agli annoi 80.
Idem per le auto, di torna alle sospensioni pre-1940 e hai freni a tamburo, i vantaggi doi non morire sono microscopici per il 99% degli utenti i quali preferiscono portelloni motorizzati e lucine colorate.

Le ricerche per la maggior parte servono solo per affinare progetti per far costare meno il prodotto, che alla fine e' quello che conta, soprattutto se puoi vendere al prezzo superiore per aver potuto spendere di piu' in pubblicita'.

Pensaci bene: quale tecnologia oggi usiamo che non esisteva 30 anni fa?
sono moooolto poche.
Fai lo stesso ragionamento negli anni 90 e sono una carrettata grossa.

Anonimo ha detto...

mai messo in dubbio che samsung ha delle litografie da urlo, probabilmente le migliori posizionatrici del pianeta, ma non sono "rivoluzioni".
la prossima "rivoluzione" percettibile all'utente medio saranno le interfacce neurali dirette.

Pensaci bene: quale tecnologia oggi usiamo che non esisteva 30 anni fa?

qualunque memoria allo stato solido a bassa tensione di programmazione.
qualunque processore per uso mobile. non parliamo della roba nella scala nanoampere, che è ora OVUNQUE.
qualunque compressore/decompressore hw audio/video
qualunque sensore a micromacchine (qualunque COSA a micromacchine).
qualunque led organico, o ad altissima densità o ad altissima luminosità.

e volendo la lista è lunga pagine e pagine.

senza contare che molte delle tecnologiie che "già c'erano trent'anni fa", già c'erano, ma erano alla portata dello 0.0x% della gente. e l'evoluzione non è stata il prodotto della produzione di massa. anzi, è stato il contrario, l'evoluzione della tecnologia ha permesso la produzione in serie.