Per quanto non sono completamente sicuro che molte delle pubblicita' del genere siano razziste, sebbene oggi fanno un po senso, vi faccio vedere 2 belle perle di follia.
Ricordiamo in molte, si gioca sul colore della pelle, ma se usassi un filtro sul c-tofon per far apparire cane un gatto non e' detto che io odio i gatti.
Queste due hanno delle caratteristiche "curiose" a mio giudizio.
Nella prima il problema e' la scritta nigger, evidentemente i negri non erano clienti, o non leggevano i giornali "bianchi" o la reclame si rivolgeva alla popolazione bianca low class che faceva fatica a leggere (le lettere maiuscole) e vedeva i nigger in salita come contender. Un po come oggi l'italiano senza cultura che vede, un certo senso con ragione, il negretto come concorrenza: un tirabulloni, un guarda alberi o un edile sono facilmente sostituibili da un tunisino. Un ricercatore, un progettista, no.
Questa e' piu' razzista perche' oltre al colore della pelle, che non direi sia un problema se non siete rassisti, evidenzia che il negretto e' di una classe inferiore poiche vestito piu' miseramente e, oltre che negro, e' sporco. E' quindi un doppio, anzi, triplo, hit.
Non e' esplicito ma e' MOLTO piu' aggressiva: lo sguardo ignorante contro l'angelico, si noti come le vesti richiamino, i particolari da oscar come i lacci, il ricco contro il povero (scalzo, co e i bimbi poveri sono) ed infine il bianco contro il negro.
Il disegnatore e' veramente enorme, veicola un messaggio come una ventata tresca ma e' una mazzata nei denti
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