lunedì, marzo 21, 2016
stop trivelle?
In questa foto vediamo molto bene la richiesta di una società multinazionale che si chiama Greenpeace nel fermare delle trivellazioni che servono per recuperare il petrolio necessario alla costruzione del gommone che funziona a petrolio e che trascina una scritta galleggiante fatta in petrolio.
Usare una barca a remi o eolica era troppo difficile:
è assolutamente necessario utilizzare un motore che funziona petrolio per protestare contro l'estrazione del petrolio.
Forse per far parte di Greenpeace bisogna essere stupidi.
Il prossimo passo?
Organizzeranno una gara di abbuffata di bomboloni fritti alla crema per protestare contro l'obesita'?
Ma vediamo che cosa dicono ufficialmente i tonti.
I tonti infatti hanno praticamente fatto una raccolta di quello che dicono le voci di popolo che loro seguono molto da vicino perché il loro significato di stare in vita non è fare del bene all'ambiente ma bensì continuare a replicare delle voci di corridoio che piacciono tanto la popolazione ma che con l'ambiente centrano relativamente poco. Partiamo con questa raccolta che e' la stessa dei grillini, sindacati ecc.
Quando parliamo di trivelle offshore, nessuno può escludere un incidente.
In realtà quando parliamo di trivelle un incidente sempre possibile non vedo perché porre l'accento sul fatto che siano offshore. Molte attività umane hanno la possibilità di incontrare degli incidenti che siano dighe, turbine o estrazioni petrolifere l'incidente è sempre in agguato. Lo sa bene la multinazionale Greenpeace che fa grande uso di idrocarburi per la propria attività richiedendo quindi una grande quantità di trivellazioni.
un disastro petrolifero causerebbe danni gravissimi e irreversibili.
Esatto, e per questo che il petrolio che è necessario per fare le manifestazioni, spostandosi magari in in automobile o in aereo, lo andiamo ad estrarre in paesi del terzo mondo dove non ce ne frega un cavolo che causi danni gravissimi e irreversibili.
non e' che se non lo estraiamo in italia non lo estraiamo. Andiamo magari in zone come l'artico. Ci sono infatti progetti di piattaforme sommerse sotto al pack. Oppure dove ci sono foreste incontaminate. Altro che la protezione della broda dell'adriatico.
Per estrarre poche gocce di petrolio di scarsa qualità, si mettono in pericolo le nostre coste, la fauna, il turismo, la pesca sostenibile.
Visto che sono poche gocce il pericolo sarà meno drammatico di altri posti dove le gocce invece sono tante. Oltretutto la fauna ne avrà sicuramente a male ma mi dispiace il turismo non esiste in quei luoghi.
La pesca è quella cosa che spesso volentieri mettete in dubbio visto che è sostanzialmente, come detto più volte dai verdosky, un furto alla natura.
Oltetutto si estrarrebbe principalmente METANO. Ma vabbe' pareliamo sempre di verdosky, quelli che pensano che di notte vadano i pannelli solari.
Le prime vittime innocenti potrebbero essere delfini, capodogli, tartarughe, gabbiani e i pesci che popolano i nostri mari. Difendili!
Già, difendiamo i pesci.
Poi difendiamo la pesca come appena avete detto.
O difendiamo la pesca, o difendiamo i pesci. Le prime vittime innocenti in realtà come tartarughe gabbiani eccetera sono decimati da tutta una serie di schifezze che noi GIA ORA mettiamo nel mare.
E in quel tratto di mare io di capodogli sinceramente non ne ho mai visti ne ne ho mai sentito parlare. Non dico che non ce ne siano ma sicuramente non e' l'areale del capodoglio o della foca. Piu' probabile del tonno, il crampo (che non e' un pesce), jellyfish, pesci volanti...
Il 17 aprile puoi scegliere: lasciare che i nostri mari diventino un far west di petrolieri,
I petrolieri cattivi quelli che fanno parte delle multinazionali cattive che fanno le cose cattive e che nascondono le cose nei cassetti per evitare che la gente le usi. I fabbricatori delle scie chimiche, quelli che hanno nascosto gli alieni, fatto sparire l'automobile ad acqua piovana e messo fine al telefilm preferito.
WOW che accuse pesanti.
mettendo a rischio il Mediterraneo, oppure far capire al governo che il nostro vero petrolio è la bellezza delle nostre coste, culla della nostra storia e della nostra cultura.
Sarà anche la culla della nostra storia ma con la nostra storia non si mangia. Nessuno vuole venire a vedere le nostre antiche vestigia narrate da un popolo di ignoranti che manco conosce la lingua della perfida albione. Della nostra piccola cultura, basata su tette pallone, a nessuno frega niente. Anche trovare un semplice musico che sappia leggere uno spartito e' difficile. Nel mondo i Franceschini li deridono.
È il momento che qualcuno te lo dica: bucare i fondali non risolverà la nostra dipendenza energetica dall’estero.
È un'affermazione di quelle fantastiche: di solito l'affermazione del genere è perché qualcuno ha fatto un'affermazione contraria.
Bisogna spiegare questi verdosky che nessuno ha detto che bucando i nostri fondali avremmo potuto estrarre quella enorme quantità di petrolio che serve per le nostre esagerate richieste energetiche tipiche di un paese che non è certo il Congo con la gente che muore di fame o dorme in una capanna. Serve petrolio per far andare il televisore, l'automobile, il telefonino...
Come ammette anche il governo, le riserve certe di petrolio nei mari italiani equivalgono a 7-8 settimane di consumi nazionali e potremmo estrarre gas per soddisfare i consumi di 6 mesi. Ne vale la pena?
Cominciate a trasformarlo nei valori di mercato, parliamo di questo valore alle prossime 4 o 5 strette agli zebedei che i vari nostri governi fanno regolarmente e vedrete che forse forse convengono.
Dalle mie parti dicono "Piutost che nient l'è mei piutost." Piuttosto che niente e' meglio piuttosto.
La questione è sempre quella: abbiamo una necessità energetica fenomenale e tutto quello che si riesce a portare a casa bisogna portarlo a casa.
Oltretutto se noi non vogliamo portare a casa quel petrolio con una trivellazione angolata potrebbero portarlo a casa i nostri dirimpettai i quali non solo non avrebbero in molti casi la stessa tecnologia che noi abbiamo, abbiamo tanti difetti ma un paio di aziende di estrazione serie le abbiamo grazie un certo Mattei.
In pratica stiamo decidendo se il petrolio lo preferiamo noi o preferiamo regalarlo ad altri che lo estrarrebbero con più rischi dei nostri.
Perché è sempre bello parlare del fatto che il petrolio e' brutto ma
La mattina usciamo di casa accendiamo l'automobile.
La sera accendiamo la televisione.
Giochiamo con il computer sul sito degli imbecilli schiavi di grillo
voliamo fino sulle Ande per brutalizzare un sito archeologico con il logo aziendale multinazionale
Accendiamo riscaldamento quando abbiamo freddo
accendiamo l'acqua della pasta perché la pasta bisogna cuocerla.
Compriamo il telefonino nuovo che son fatti in petrolio.
Compriamo l'automobile nuova perché quella che ha 11 anni non è più bella esteticamente.
Ci facciamo un bel caffè caldo più volte al giorno
andiamo in discoteca
andiamo al concerto In auto
andiamo al teatro In auto
Andiamo in vacanza a 1000 km di distanza usando mezzi che buttano grande quantità di petrolio
Ci rechiamo a fare la manifestazione contro la IHOUH in automobile
Stampiamo i volantini di Greenpeace con una stampante casalinga, come consigliato da loro, che inquina come un'apocalisse
Abbiamo una lavatrice in casa
ci rechiamo al bar con gli amici andando in motocicletta
Se dobbiamo tagliare il prato mi raccomando usiamo un rasaerba a motore.
E mi raccomando, adesso che arrivano i primi caldi in un paese che non e' certo tropicale usiamo il distruttore di petrolio e carbone megagalattico chiamato condizionatore.
Non riusciamo a stare cinque minuti della nostra vita senza avere un apparecchio che consumi PETROLIO per noi e non vogliamo estrarre del petrolio?
MA VAFFANCU....
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7 commenti:
le ultime cinque righe del post sono un efficace riassunto da ricordare a chi ci esprime con gioia l'intenzione di andare a votare... per "fermare" le trivelle
Tutto questo mi consola perché pensavo fossimo 4 gatti a pensarla come te, invece siamo 5 o 6... Facebook te lo raccomando, è un florilegio di no-triv verdosky-minchiate-5-al-secondo, ma evidentemente chi scrive quei post ha uno smartphone caricato a luce lunare o pedala col culo sopra una dinamo; per non parlare di quelli che sulla bicicletta hanno appiccicato l'adesivo NO OIL, evidentemente hanno le gomme di porcellana.
Sul rischio di lasciare ad altri le trivellazioni, giorni fa ho sentito a Radio 24 la telefonata di un tizio che lavora nel settore, giustamente preoccupato per la piega che prenderebbe l'occupazione se vincessero i sì; è vero che questo tirava l'acqua (il petrolio?) al suo mulino, comunque affermava che in tot anni di attività da parte di aziende italiane, non ci sono mai stati incidenti, quindi le nostre maestranze hanno le competenze per gestire l'estrazione senza disastri, cosa che magari altri non farebbero. Quindi stiamo barattando ulteriori posti di lavoro con... Estrazione fatta da società estere? Va da sé che le piattaforme offshore sono fonte di inquinamento, ma l'unica alternativa ad inquinare sarebbe dimezzare la popolazione mondiale e tornare a vivere nelle capanne di paglia.
Ultima considerazione: volendo essere complottisti, secondo me chi vota sì fa il gioco di altre multinazionali delle materie prime (un caso molto simile è stato quelllo del gasdotto che doveva passare in Puglia), quindi c'è volontà di dolo da parte di qualcuno che ha interesse a far vincere i sì.
Beh, dopo l'estate scorsa, con la temperatura che sfiorava i 28° C di notte con umidità da foresta amazzonica e non un filo di vento neanche a piangere, sulla parte in cui "non è certo un paese tropicale" avrei qualcosa da ridire...
Per il resto... ma che ti leggo a fare, mi pare di essere un cazzone complottista che va su dionidream per crogiolarsi nel leggere conferme alle sue turbe mentali, ma al contrario...
Il problema è che noi ci troviamo qua a gardarci in faccia e a discutere su quanto fessbook dovrebbe essere utilizzato per identificare gli individui per cui sarebbe auspicabile la revoca del diritto di voto, mentre i grillini si ritrovano tra di loro a berciare NO TAV NO MUOS NO NUCLEARE NO TUTTO PIU' FIGA PER TUTTI... poco produttivo...
Senza contare che, indipendentemente dal risultato del referendum, le trivellazioni oltre le dodici miglia dalla costa RIMANGONO CONSENTITE e le trivellazioni entro le dodici miglia dalla costa RIMANGONO VIETATE. tutto quello che cambia è il rinnovo delle concessioni alle stazioni ESISTENTI, quando esse saranno scadute (cosa che accadrà, comunque, in un lasso di tempo che va da un lustro ad alcuni decenni).
Max, sul più figa per tutti sono sempre d'accordo :-) La conferma che il referendum non si basa su presupposti di buon senso secondo me è indicata dal fatto che "bisogna dare un segnale" (cit.), ovvero non è importante proibire le estrazioni in mare MA dare un segnale di cambiamento. Le mie posizioni non sono vicine ai piddini, ma tutto ciò mi sembra delirante.
PS Fosse per me, blue-flame primo ministro
Gradirei un tuo commento a questo articolo
http://cetri-tires.org/press/2016/cio-che-si-nasconde-davvero-sotto-le-trivelle-e-che-quasi-nessuno-dice/
anonimo (almeno firmati miciobaubau... non so come chiamarti) l'articolo dopo voli pindarici fa un sunto e dice:
"Primo, che passi il messaggio che possiamo fare a meno del petrolio e che possiamo produrci l’energia di cui abbiamo bisogno in altro modo senza continuare a dare soldi ai petrolieri.
Secondo, che passi un altro principio, ben più importante per loro, quello per cui le concessioni scadono."
Sul primo e' evidente che si tratta del solito verdosky sciachimista aspettando superman.
non esiste fonte incrementabile che sia autoproducibile come dicono le varie righe dell'articolo in grado di rivaleggiare con il petrolio. Salvo l'idro, full dal 1940, il resto e' solo noia.
Quando poi dice " si potrebbe benissimo fare fronte con un minimo di risparmio energetico" in un paese con un aumento quadratico dei SUV vuol dire che abita su marte.
Salutatemi spirit e oppotunity
Vai tu a spiegare che il SUV e' vietato e anziche la 500X-Looser e' meglio la punto da cui deriva (fortuna che si lamentavano della multipla!). Gente che spende anche il doppio per la versione eXtra Looser gippa.
Sul secondo punto e' un parlare delle royalties.
Se il problema e' quello allora la necessita' e' riformare la legilazione delle stesse non dare semplicemente un veto.
Oltretutto se veramente e' cosi' moscerinica l'estrazione, come dice l'articolo stesso, forse e' stato necessario dare una caramella alle multinazionali per venire a pompare.
Oppure non e' cosi poco il pompaggio, le royalties sono effettivamente piccole, e allora l'articolo si contraddice da solo.
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