i furbetti hanno fatto questa
immagine.
È da anni che ogni qualche mese salta
fuori che qualcuno la commenta dicendo che con un piccolo pannello in
mezzo all'Africa si potrebbe saziare tutto il pianeta.
In realtà questa non è altro che la
pubblicità fatta da qualcuno che vuole vendere pannelli perché non
c'è nessuna ragione logica di fare una cosa del genere. O sbaglio?
Innanzitutto guardiamo la dimensione
del pannello, sembra piccolo vero?
Meno del mignolino, vero?
Sembra piccolo, e quindi fattibile,
semplicemente perché è posto come disegno all'interno di un
continente esageratamente grande ma se guardiamo le misure a seconda
della foto che stiamo guardando è un piccolo affare quadrato di 300
o 500 km di lato a seconda del redattore.
Come dire la distanza tra Milano e Roma
ma in quello spazio non ci starebbe perché l'Italia non è
abbastanza larga.
A questo punto qualche fessacchiotto
potrebbe obiettare che si, è vero, che è molto grande ma li non ci
vive nessuno. Immagino che quei milioni di persone avrebbero da dire... ma tant'e' diciamo pure che sia COMPLETAMENTE DESERTO.
Ancora quando gli si fa notare il costo
o l'eventuale problematiche come mi è capitato quando qualcuno
mostra la foto con il disegnino mi dicono che è comunque da fare
perché ecologico. Anche il suicidio e' ecologico.
Allora noi, poveri pirla, potremmo
decidere oggettivamente ricostruire questo piccolo pannello usando
tecnologie attuali, non il motore di un ufo o qualcosa del genere, ma
tecnologia esistente sulla faccia da terra.
Ad oggi sulla terra si consumano circa
20.000 TWh.
Prendiamo allora una centrale sempre
nel deserto che abbia caratteristiche simili e io, spataflummen, andare a prendere
la mia preferita (e avanzatissssima) che si trova vicino a Las Vegas.
1.6 km² = 0,12TWh
In pratica 270.000Km^2
a questa prima stima sembrerebbe che
ALCUNI ottenebrati abbiano ragione, un quadrato di 519 km di lato
l'opera più grande mai realizzata dall'uomo la più grande
cementificazione mai pensata da un essere umano (ma i Verdosky non
dovevano essere contro il cemento?), sarebbe fattibile.
Anche se comunque è già grande
quattro volte alcune delle immaginette proposte.
l'area di una centrale non e' un
pannello come dicono alcuni i gran figli di poiché dovrebbe apparire
ovvio tutti che non stiamo parlando di un pannello unico ma di una
centrale dove tra pannello pannello ci deve essere un camminamento ed
una struttura. Abbiamo già ucciso tre quarti dei VERDOSKY quando
ipotizzano dimensioni molto minori.
Cominciamo a dare a quest'incubo la sua
VERA dimensione:
lo stato dell'Honduras sarebbe grande
la metà.
Non basterebbe neppure aggiungere la superficie
dell'Honduras.
Aggiungiamoci pure la superficie del costa Rica
e
quella di Panama.
Non siamo ancora arrivati alla dimensione
necessaria.
Proviamo con stati più grossi come la
Colombia: se fosse piatta come un tavolo da biliardo la centrale
prevista dagli sciocchi ci starebbe ma siccome ci sono le Ande non ci
sta neppure li.
Riproviamo con gli Stati europei?
Belgio più
Olanda più
Danimarca più
Austria più
Croazia.
E
ancora non basta anche se provassimo a immaginarli piatti come un
tavolo.
In pratica questo piccolo quadrato
possiamo cominciare a pensare che non è tanto piccolo come sembrava
sulla mappa, adesso sembra grande come deve essere? Pensate ancora che sia poca roba?
Fortuna che sulla mappa sembra così
piccola, vero?
Provate a immaginare cosa costi semplicemente
trasformare il Belgio in un'unica gettata di cemento (e dove ne
trovate cosi' tanto?).
Bene, pensate che lo dovete fare 10 volte.
Mettiamo pure che uno sciocco decida di
trovare i soldi per trasformare in una lastra di cemento una
superficie che è più grande della maggior parte degli Stati nel
mondo. A questo punto sorgerebbe un piccolo problema come sanno i
velisti: non essendoci più neppure le dune il vento accelererebbe a
velocità soniche stracciando letteralmente pannelli. L'oceano non e' il laghetto.
Ma ammettiamo, per far felici i propugnatori, che non esista questo
PICCOLO problema perché i nostri pannelli sono speciali costano come
un razzo apollo (per gli amici Saturn) per ogni watt prodotto e
riescano quindi a reggere a qualsiasi evento.
Così noi abbiamo fatto la nostra
centrale solare in mezzo al deserto dove… Non interessa a nessuno.
In questo calcolo abbiamo già
dimenticato una piccola cosa: quando si ha a che fare con una
distribuzione di energia elettrica quale è questa occorrono tutta
una serie di meccanismi, come ci ha insegnato la centrale solare più
grande d'Europa che e' in Italia a Montalto. Nel caso specifico sara'
grande circa il 10%. In pratica l' "interruttore" ( i cavi,
bracker, livellamento, sala controllo...) per farla funzionare è grande come
l'Olanda.
Già solo il trasporto energetico all'interno di questo enorme
generatore porterebbe via un 5% almeno di energia totale.
Giusto per chi non vuole intendere
ricordiamo infatti che aumentando la tensione i cavi non possono
stare molto vicini altrimenti si avrebbero effetti collaterali.
Non solo grandi
forze tra conduttori, forza elettromotrice (FEM), ma la possibilità che
collassi la rigidità dielettrica dell'aria.
Adesso però continuiamo ad avere tanta
energia dove non interessa nessuno. Mettiamo di doverla portare nella
vicina a Berlino che dista solamente 5000 km circa.
Già perché
secondo le intenzioni dei verdosky se una piccola parte verrà
utilizzata vicino la maggior parte sarà oltre i 15.000 km.
Una linea di trasmissione lunga 5000 km
a una tensione di 1.000.000 di volt, tensione che offre già tutta
una serie di problematiche tecniche assai onerose, può arrivare a
perdite del 50% e solo con casi molto particolari, molto più costosi
di un banale un elettrodotto, scendere intorno al 30%.
Figuriamoci cosa vorrebbe dire
trasportarla fino nel nuovo mondo o fino in Cina.
Abbiamo appena scoperto che la
supercentrale ,il sogno dell'amante dell'asfalto, in realtà non può
andare oltre al continente Europa.
Ma ci siamo appena dimenticati che
nessun motore o generatore gira a 1.000.000 di volt. Vuol dire che se
all'inizio che alla fine di questa enorme linea ci dovranno essere
dei trasformatori che sebbene siano macchine perfette, arrivano quasi
al 100% di rendimento, sono oggetti abbastanza ingombranti e
probabilmente ruberebbero un altro 5% di spazio dovendo essere
raffreddati visto che mal tollerano le alte temperature.
Se poi anziché come la grande centrale
del deserto americano volessimo seguire la strada del fotovoltaico
dovremmo aggiungere un 5-10% di spazio per le elettroniche e un altro
2% per tutta la rete che serve per la riparazione degli stessi.
Adesso accendiamo la nostra centrale
che è fatta da milioni di componenti, se abbiamo scelto la via
elettronica avremmo un problema con le alte temperature e i
condensatori, la via invece termica avremo delle macchine rotanti con
la relativa usura e anche la necessità dell'alimentazione: dovremo
trovare acqua. Infine ci saranno gli addetti alla pulizia di una
vetrata grande come diverse nazioni.
Qualunque sia la scelta vorrà dire che
noi avremmo delle piccole città sparse per l'impianto, ricordiamoci
che questo oggetto è grande come diversi stati messi insieme, che
sostanzialmente saranno abitate da degli schiavi che dovranno
riparare le centinaia di guasti giornalieri che possono capitare in
un impianto fatto da così tanti pezzi.
Queste città, e relative necessità
come strade, energia, acqua, cibo e relativi magazini e mezzi
aumenteranno di un altro 10% la dimensione dell'impianto.
Per i ricambi ovviamente occorrerà
un'infrastruttura che produrrà inizialmente quello che servirà per
la costruzione e successivamente verrà utilizzato per la produzione
della ricambistica. Possiamo stimare la dimensione di questo oggetto
circa un altro 5% ad impianto operativo.
In pratica avevamo fatto un segnetto
sulla carta che doveva corrispondere a una produzione di 20.000 tera
wattora scoprendo poi che erano 10.000 una volta trasportati in
Europa e con tutto quello che serve per far funzionare la centrale
quel quadratino, che poi non è tanto ino, basta appena per l'Europa.
Sì, abbiamo appena scoperto che su
quella superficie non deve appoggiare semplicemente un pannello a
10MV monolitico ed eterno che hanno portato lì i marziani ma gli
effetti pratici sono quelli che la più grande macchina mai
immaginata al di fuori dei romanzi di fantascienza e tale macchina
deve avere una manutenzione che alla fine di tutto il caos porta via
quasi metà della superficie.
La nostra macchina da 20PWh è appena
diventata sufficiente per l'Europa che consuma 5100TWh .
Se guardiamo bene l'immagine però e
analizziamo la didascalia sembrerebbe che l'impianto sia sostitutivo.
FULL NEED!
Total area of solar panels required to
power the world!
Basterebbe fare il quadratino per
alimentare il pianeta!
Per fare questo il nostro piccolo
impianto deve obbligatoriamente sostituire le fonti esistenti.
Purtroppo più del 50% dell'energia viene richiesto fuori dal tempo
di funzionamento.
Succederà sicuramente che delle
nazioni ad est dell'impianto inizino a consumare energia prima che il
sole arrivi sul nostro super pannello e quelle a ovest inizieranno un
furibondo consumo quando il sole magari se ne sarà già andato.
Ricordo, viste le bugie mandate in giro
da gente come Greenpeace e GCIL, che i picchi energetici nelle
nazioni industrializzate tendenzialmente sono 2 uno intorno a 12
intorno alle 19.
sicuramente una parte di questi consumi
europei sarà durante la produzione ma la maggior parte avverrà
fuori dalle tre ore in cui l'impianto è al suo picco.
Occorre quindi una cosa chiamata
batteria.
Le batterie hanno un rendimento che fra
quello proprio della cella (R ed autoscarica) e quello del contorno
inteso caricabatterie ed elevatore di tensione necessario è
all'incirca 50%.
Ovviamente anche i capannoni con dentro
le batterie occuperanno una grande superficie e consumeranno energia
sia per la ventilazione sia per il trasporto e la rifusione delle
piastre. Perché, non dimentichiamo, che dopo un certo numero di cicli
le batterie al piombo, soluzione più ovvia per uno stivaggio del
genere e le uniche che sono quasi integralmente riciclabili, vanno
praticamente ricostruite fondendole, laminandole eccetera.
100Wh al Kg di stivaggio vuol dire per
20000.000.000.000.000Wh 200 milioni di tonnellate (la pruduzione di 20
anni nel mondo) di piombo da gestire, muovere, controllare:
personale, mezzi e impianti.
Questo vuol dire che non solo il 50%
dell'energia prodotta dall'impianto costerà il doppio aumentando del
25% la superficie e i costi dello stesso ma poterebbe anche un altro
10% di area destinata al stoccaggio e alla lavorazione del piombo.
Lavorazione che inciderà dal punto di vista energetico aumentando
ancora di un 2% l'area.
Adesso finalmente il nostro quadrato
può effettivamente sostituire in alcune nazioni tutta l'energia
prodotta. Non certo del mondo, non certo dell'Europa e nemmeno della
comunità europea. Diciamo di qualche stato.
Oppure aumentiamo in maniera notevole
la dimensione del manufatto..
Vediamo di dimensionarlo per la sola
europa, una schifezza (il 25% in pratica) rispetto all'idea di poter alimentare l'intero
pianeta ma converrete con me che abbastanza stupido portare l'energia
molto lontano perdendone poi il 90%, forse l'intera Africa non
basterebbe.
Secondo terna e altre fonti auto
autorevoli in Europa complice anche molti Stati messi veramente male
come l'ex-Iugoslavia si consuma molto poco circa 5100 tera wattora.
Giusto per capirci da solo il Giappone ne consuma 1000 e la Cina
quasi 4000.
partiamo quindi con il numero 5100.
Sono 68.000Km^2 ed è già un
quadratino di 260 km di lato più grande della maggior parte di
quelli proposti da vari ecotonti che pensano ad un pannello singolo che piove dal cielo portato dai silurani.
E stiamo parlando sostanzialmente
della sola parte generatrice.
Con tutto quello che serve per farla
effettivamente funzionare arriviamo a 93000 305 km di lato.
Poi aggiungiamo trasporto che come
abbiamo visto si mangia relativamente poco quando dovrò portarlo nel
sud Italia ma quando dovrò raggiungere persino la perfida albione o
addirittura la Svezia dovrò pagare pegno e quindi ho appena
raggiunto i 180 mila kilometri quadrati ovvero 424 km di lato.
A questo punto mi basterà
semplicemente aggiungere le batterie per dire che posso alimentare
l'Europa con solo quella roba lì. 246.000 km² che sono un
rettangolo di 500 km circa.
Il rettangolino schifoso che doveva
alimentare il mondo abbiamo scoperto non solo che non è un
rettangolino ma è un'enormità colossale ma riesce appena ad
alimentare l'Europa.
In realtà si potrebbe fare anche
maniera più compatta per esempio mettendo tutti gli oneri come i
trasformatori, le persone e le industrie correlate sotto i pannelli
anziché di lato ma questo incrementerebbe ancora di più tempi e costi in
maniera esagerata.
Molti commilitoni della grande forza
verdosky sono disposte sparare chiunque dica
il contrario di quello che hanno insegnato loro vi dirà tutta una
serie di fesserie come:
un aumento colossale del rendimento dei
pannelli,
un trasporto energetico in corrente
continua da infiniti volt
e altre amenità.
Nel mondo reale è già un viaggio per la
corrente andare da una parte all'altra del super pannello
desertZAPcrash.
Quando blaterano di queste cose non si
rendono conto neppure che la maggior parte degli interruttori, sto
parlando solo degli interruttori, che ci sarebbero dentro in un affare del genere per sezionare l'impianto sarebbero grandi qualche
decina di metri (lo vedete l'omino?). Ne servirebbero a centinaia.
Sì, perché parlare e blaterare è una
cosa ma non prendersi neanche una domenica per andare in una
qualsiasi centrale elettrica e guardare con il naso all'insù come e'
fatto l'interruttore principale è troppo fatica.
Oltretutto il desertzapturbopixel renderebbe assolutamente vulnerabile l'Europa perché basterebbe una decina di chili di diserbante per mandare al buio 806 milioni di persone.
Ma proviamo a vederlo in un altro
ottica: cosa abbiamo costruito?
Abbiamo costruito qualcosa che somiglia
moltissimo ad abissi d'acciaio o qualche altro romanzo di
fantascienza dove interi pianeti o lune vengono trasformati in
macchine.
Stiamo parlando di qualcosa al cui
confronto la grande muraglia sono quattro mattoni appoggiati a terra
e le piramidi giocattoli da tenersi in giardino.
Ma questo e' ancora NIENTE!
La solar one del Nevada è stata
costruita da un team che è variato tra le 850 persone e le 450. Chi
ha preparato il basamento ovviamente a metà dell'opera non aveva più
necessità di essere li (montaggio ad inseguimento) quindi definiamo 600 persone medie per un
anno e mezzo. Questo ovviamente non comprende le ore di lavoro
indirette come quelle necessarie a costruire i prezzi ma solo il
tempo di puro assemblaggio. Per assemblare questa piccolina in 10 anni
basterebbero 60 persone. In pratica 56 persone per kilometro
quadro.
OVVERO per il solo lavoro di assemblaggio
daremo lavoro a 14.000.000 di persone per 10 anni che con l'indotto,
devono mangiare anche loro oppure possono ammalarsi, parliamo di
circa 20.000.000 di persone. In questa situazione se non vogliamo
evitare qualche rivolta dobbiamo pensare di non trattarli più come
schiavi E allora cominciamo a pensare al terziario: locali di
intrattenimento come il cinema, commercialisti, avvocati, pompieri,
polizia e altro che occorrono in quanto con una massa così esagerata
di persone cominceranno ad esistere degli scambi che vanno oltre a
dei banali convenevoli.
In questo tempo alcuni dei montatori
potrebbero anche partorire ed ecco quindi una ulteriore classe
necessaria: tutto ciò che serve ad un neonato. In pratica, per via
semplicemente delle sue dimensioni, ci lavoreranno circa 30.000.000
di persone per 10 anni...
Il programma Gemini e Apollo al
confronto sembrano i "lavoretti" che vengono fatti
all'asilo.
Solo per garantire la presenza di
queste persone occorrerebbero una decina di aeroporti che ovviamente
si abbatterebbe ulteriormente sull'area occupata, treni, stazioni per
costruire i quali ci vorranno altre persone e quindi altra area.
Per preparare a questa piccola centrale
che alimenterà la l'Europa occorrerà anche un afflusso di merci
continua ovvero un porto specifico e una linea ferroviaria
ramificata. Anche questo ovviamente sarebbe da conteggiare sulla
superficie visto che un migliaio di kilometri di binari non li
chiamerei propriamente niente.
Intanto in Europa sarebbe necessario
preparare tutto ciò che andrà montato: un enorme industria pesante
che produrrà gli specchi, i supporti le aste. Un'industria
elettromeccanica che preparerà i generatori e soprattutto
trasformatori. Delle fonderie che divoreranno rame e ferro in tonnellate
al secondo.
Insomma l'altra faccia della centrale
europea saranno almeno altri 100.000.000 di persone impiegate nell'impresa.
Un altro lato che non è chiaro e che
qualsiasi produzione del genere non potrà essere fatta in tempi
brevi poiché non possiamo certo mandare 30.000.000 di persone in
mezzo al deserto a mangiare sabbia e pisciare in un buco.
Quindi molto probabilmente ci sarebbero
qualche migliaio di persone che preparerebbero la prima ferrovia, il
porto e delle prime unità abitative. Mano mano che il processo
avanza arriverebbero altre persone che abitando in queste prime unità
potrebbero iniziare a montare e così via. Prima di arrivare al
culmine dovendo reggere le infrastrutture tale peso probabilmente ci
vorrebbero anni, forse decenni.
In pratica abbiamo creato uno stato in
mezzo al nulla che ha il solo scopo di costruire una centrale.
Se si esclude Francia Germania Italia
Regno unito e Spagna in Europa non esistono Stati con più abitanti.
Quindi colonizzeremmo Un'area grande
come uno stato di discreta grandezza con una popolazione piuttosto
ben dimensionata, il triplo di Israele per intenderci, aspettandoci
che nell'area nessuno abbia niente da dire. Sarebbe interessante
anche capire dal punto di vista politico se questi 30.000.000 di
persone siano uno stato e che quindi non possono poi successivamente
venire sloggiate a piacimento della compagnia desertec (o altro) o possano decidere di
risiedere lì.
Dimenticavo: 30 milioni di persone stabilmente nel deserto con il condi a palla e docce calde consumano altri 400TWh almeno... dobbiamo fare un aumento di altri 10.000Km^2, ma ormai sono noccioline e una Liguria o meglio due non si nega a nessuno...
Qualcuno e' veramente convinto che sia fattibile?
Dai, non scherziamo.
P.s.
Qualcuno potrà contestare la
leggerezza dei dati come per esempio dare per scontato ricostruire un
pezzo di centrale elettrica, un edificio di tre piani. un parcheggio
o un ospedale costi la stessa manodopera.
Il punto non è capire se ci vogliono
10.000.000 o 30.000.000 di persone Alla fine anche fossero solo
5.000.000 e la costruzione andasse avanti solo per un decennio dalla
posa della prima pietra anziché almeno vent'anni come ipotizzato
non cambierebbe molto come non cambierebbe molto se ci mettessero 10
anni in più.
Lo scopo è spannometrico e serve per
far capire che certamente, e su questo penso che non possa negarlo
nessuno, che definire piccolo o fattibile un quadratino messo in
maniera subdolamente furbetta sulla carta come soluzione tutti i mali
è pura cattiveria.
Forse sarà possibile fare delle enormi
centrali magari non per la produzione elettrica sul territorio
africano rimanendo comunque all'interno della parola enorme e non
folle. Centrali di qualche (5, 6 o forse anche 20) kilometri quadrato ci possono essere e
probabilmente ci saranno così come verranno costruite, salvo
opposizione di quelli che guadagnano sulle paure altrui, delle
centrali nucleari fertili.
Un'altra cosa e' credere che sia il caso di costruire un ponte fra il Portogallo e NY. Tanto e' solo una piccola linea.
Se è vero che il futuro è tutto da
scrivere bisognerebbe punire coloro i quali instillano idee sbagliate
sapendo che lo sono
7 commenti:
le tue considerazioni sono così sensate che sembra quasi ovvio che chi promuove il "quadratino" possa sembrare in malafede, io invece ritengo che una piccola parte lo sia, mentre il resto del vagone sia invece una gigantesca massa di ignoranti, la maggior parte delle persone preferisce prendere per buono quello che sembra bello piuttosto che riflettere, verificare, informarsi
tornando alla fantascienza, da piccolo sognavo anche io di fare un pannellone nel deserto, però vicino alla costa, perchè poi con lelettrolisi dell'oceano avrei prodotto idrogeno che tramite un gasdotto avrei trasportato a costo energetico molto basso in tutto il mondo... peccato che un gasdotto di idrogeno di migliaia di km sarebbe la più grande bomba mai realizzata dall'uomo... poi sono cresciuto... la produzione di energia rimane il problema più grande dell'umanità, speriamo che chi ci lavora sul serio trovi presto delle soluzioni concrete, penso che abituarci a consumare meno sarebbe una delle cose da imparare e da insegnare
E io che pensavo che l'unico problema fosse quello del trasporto della corrente.
ottimo articolo. Io continuo a pensare che nei posti dove serve lì'energie il territorio è stato già abbondantemente utilizzato, per cui vale la pena fare miglioramenti tecnologici dell'esistente sia per ridurre la richiesta energetica, sia per produrre energia senza altro uso di territorio. La microgenerazione distribuita certo non ci rende indipendenti dal petrolio, ma consente in maniera veloce e con un ridotto impatto di avere dei risultati consistenti. Pensiamo, ad esempio, alla possibilità di rivestire gli edifici con una seconda pelle costituita da un cappotto termico ed una parete ventilata con pannelli fotovoltaici, o ad eseguire le nuove impermeabilizzazioni o le riparazioni con guaine fotovoltaiche. Sono tecnologie disponibili che, ad oggi, cominciano ad avere anche dei costi abbordabili. Paradossalmente potrebbero essere spinte molto di più con un sistema di incentivi legato non ai metodi burocratici, ma ad una semplice defiscalizzazione rispetto ai normali materiali da costruzione (penso ad un azzeramento dell'iva), in modo da ridurre i costi rispetto alle tecnologie tradizionali.
Sto facepalmando cinquanta volte al secondo. Nelle tue considerazioni da megacentrale hai fatto una marea di semplificazioni che non tengono conto di alcune cose come... ah già, il VANTAGGIO del fotovoltaico.
Mi spiego: se si considerasse una megacentrale fotovoltaica come hai fatto tu, il ragionamento è liscio e corretto, ma la base di questo è fallace; il solare è altresì sconveniente se centralizzato ma è estremamente efficiente se delocalizzato (il concetto della smart grid): ogni consumatore installa pannelli sul proprio territorio (il proprio tetto, per esempio), tagliando drasticamente le perdite energetiche dovute ad un elettrodotto; ogni abitazione passa la maggior parte del tempo al disotto del suo consumo di picco, quindi tutta quella energia prodotta in eccesso viene appunto immagazzinata (non solo in accumulatori, ma volendo anche in condensatori ad alta capacità, che suppliscono anche ai picchi, avendo la possibilità di una scarica rapida) e viene consumata nelle ore in cui il solare è inefficiente (esempio: di notte). Inoltre una rete di distribuzione permette, proprio grazie alla delocalizzazione dei pannelli, di sfruttare la diversa insolazione e il diverso consumo spostando l'energia prodotta dove serve.
Inoltre non serve una centrale perché il solare può sfruttare tranquillamente superfici che normalmente sono inutilizzate, rendendole efficienti: tetti, ponti, muri, strade, lampioni, auto elettriche (eh si, una auto elettrica si può usare e si usa come accumulatore di emergenza) ecc... tutte queste hanno una superficie immensa ed inutilizzata che potrebbe tranquillamente sopperire a più del 90% del fabbisogno energetico mondiale. E tutto questo con pannelli ad efficienza intorno al 18% (massimo teorico circa 49%), figurati col termofotovoltaico in cui le rese teoriche sono dell'83%. Ovviamente per emergenze, picchi e fabbisogno rimanente le altre fonti sono necessarie, eolico e nucleare in primis.
Questo ovviamente nel caso ITER (e DEMO poi) non si dimostri essere al disopra delle aspettative e avere già un bilancio energetico positivo.
" è estremamente efficiente se delocalizzato"
Perche?
Vogliamo spendere di piu'?
il concetto della smart grid non lo hai capito molto, vero?
"ogni consumatore installa pannelli sul proprio territorio (il proprio tetto, per esempio)"
inutile
http://allarovescia.blogspot.it/2012/10/che-menata-i-tetti.html
"quindi tutta quella (POCA) energia prodotta in eccesso viene appunto immagazzinata "
In strutture che costano una fortuna.
"e viene consumata nelle ore in cui il solare è inefficiente"
In pratica quasi senpre (il picco e' alle 19..)
"grazie alla delocalizzazione dei pannelli, di sfruttare la diversa insolazione"
Ovvero gli elettrodotti che tanto detesti
"il solare può sfruttare tranquillamente superfici che normalmente sono inutilizzate, rendendole efficienti: tetti, ponti, muri, strade, lampioni, auto elettriche"
Non direi che hanno superficie sfruttabile e' ridicolmente bassa
"una auto elettrica si può usare come accumulatore di emergenza"
Usurando le batterie.
" inutilizzata che potrebbe tranquillamente sopperire a più del 90% del fabbisogno energetico mondiale. "
Calcolo? io li ho fatti e parliamo del 2%.
"E tutto questo con pannelli ad efficienza intorno al 18% (massimo teorico circa 49%)"
Ovvero con roba di fantascienza...
fare i numeri e' piu' facile.
oggi ci è cascato Attivissimo. Ho provato a fargli notare la cosa su twitter ma l'idea gli pare talmente bella che non ascolta. Fa tristezza vedere che anche lui cade nelle stesse trappole che smaschera.
Elettrotecnico qui presente:
*applauso da 90 minuti*
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