giovedì, febbraio 12, 2009

classe V sez F(rigo)



L' etichettatura dei prodotti sicuramente ha portato dei benefici ma come al solito le scimmie hanno interpretato a modo loro il messaggio.

dopo aver notato delle stranezze nell'etichettatura dei frigoriferi ho cercato perché questo accadesse. Do infatti per scontato che marchi di grande qualità che hanno prodotto da sempre apparecchi di alta efficienza non potevano essere infatti secondi al primo coreano di turno famigerato per produrre cose idonee esclusivamente a consumatori (con tanti pixel, insomma) ma sconsigliabili a dei clienti.
Pare infatti che la normativa che sottintende alla creazione delle etichette è un rimando a un'altra norma che è stata soppiantata da un'altra norma ancora che mi è stato impossibile da reperire in rete.
l'unica cosa che ho trovato, che mi pare verosimile, è questo testo:

Il volume equivalente si ottiene sommando i volumi dei diversi comparti ciascuno moltiplicato per un diverso fattore correttivo. Il fattore vale 2,15 per il comparto freezer 3 o 4 stelle, 1,00 per il comparto principale del frigo, 0,75 per il comparto frutta. Se il produttore dichiara esplicitamente la temperatura di un altro tipo di comparto diverso dai precedenti (chiamiamola Tc) il fattore correttivo di quel comparto verrà assunto pari a (25-Tc)/20.
Interpretando tutto alla luce di questa formula possiamo dire che il comparto principale avrà sempre una temperatura convenzionale di +5°C, il freezer avrà una Tc di -18°C e il comparto frutta-verdura di +10°C. A tutti questi si applica il fattore correttivo (25-Tc)/20. Altri comparti: come da temperatura dichiarata dal costruttore.
Ottenuto il volume equivalente lo si confronta con una formula che definisce il consumo medio di riferimento di apparecchiature similari (studio condotto tra il 1990 e il 1992 dall'Unione europea).
Per un frigo con comparto freezer 4 stelle tale consumo medio vale 0,777 * volume_equiv + 303 kWh/anno. Per un 3 stelle 0,657 * volume_equiv + 235 kWh/anno.
Va aggiunto un "bonus" del 20% sul consumo di riferimento se il modello da testare è no-frost, cioè con ventola interna o anche se è da incasso. Questo perchè si suppone che tali tipologie sono intrinsecamente meno efficienti di un modello normale stand-alone.
Si fa il rapporto tra il consumo del frigo in questione e il consumo medio di riferimento calcolato al punto precedente. Si ottiene così l'indice di efficienza, indicato di solito con EEI (Energy Efficiency Index).
Se l'EEI è minore do 0,33 (cioè il frigo consuma meno di un terzo del consumo di riferimento) il modello sarà di classe A++. Se EEI è compreso tra 0,33 e 0,42 il frigo è A+. Se è tra 0,42 e 0,55 è in classe A, ecc.

Consideriamo come caso limite due frigoriferi ipotetici ma credibili, entrambi da 300 litri complessivi.


La marca Alfa, nello sforzo di far rientrare il frigo in classe A++ ha messo un freezer piccolino, di 65 litri. Il comparto principale di 235 litri ha un cassetto verdure di 45 litri. Inoltre hanno inserito una ventola (che però ha un timer che la aziona solo 2 minuti ogni ora). Ciò comunque gli permette di usufruire del bonus 20% sul consumo. Con 223 kWh/anno questo frigo rientra pienamente (cioè non "per il rotto della cuffia") in classe A++.

La marca Beta, più onesta e attenta alle esigenze medie di una famiglia, ha messo un freezer a 3 cassetti di 95 litri. Il comparto principale ha 205 litri di cui 35 riservati a frutta e verdura. Non è stato inserito il no-frost per ridurre i costi e offrire un prodotto efficiente e dal prezzo concorrenziale. Con 220 kWh/anno questo frigo rientra bene in classe A+.

A ben vedere la differenza tra i due prodotti in fatto di consumo è trascurabile, anzi consuma un po' meno quello in classe A+ e magari costa anche meno dell'altro!

come si vede anche nella classificazione di frigoriferi vi è stata un'anomalia come sulla classificazione dell'inquinamento nelle automobili che tendevano a favorire nella classificazione quelle a gasolio.

Anche in questo caso l'etichettatura ha distorto il mercato.
Vent'anni fa se cercavi di proporre un frigorifero a basso consumo dei venivi considerato un venditore di fumo o peggio ancora, uno che stava fregando qualcuno. I frigoriferi a basso consumo avevano due caratteristiche negative agli occhi del consumatore: il costo superiore e la mancanza del secondo agognato motore.
Oggi anche i frigoriferi più economici dichiarano in bella vista come minimo una classe A.
Dal momento che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca questo è andato a scapito dell'affidabilità del prodotto. Precedentemente un frigorifero guasto era un evento da ricordarsi con i nipoti. Oggi, soprattutto nella fascia più economica, i guasti hanno avuto un incremento superiore al 1000%. Non sono rari i frigoriferi con mortalità intorno ai 6 8 anni.
In precedenza un guasto durante il primo mese di funzionamento era un eventoed era MOLTO raro riscontrare guasti prima di una decina di anni.
Ancora una volta non è cambiato nulla nella fascia alta del mercato, ma è cambiata nella fascia bassa: i frigoriferi consumano di meno ma se si insiste a desiderarli con un consumo degno di una fascia alta si romperanno con più probabilità.

Infine esiste quella che io chiamo la barzelletta.
Oggi il consumatore insiste nel desiderare un sistema poco tecnologico che viene progettato da falegnami completamente nell'ignoranza di quello che la necessità di un prodotto tecnico che si chiama frigorifero. Questa bizzarria viene chiamata frigorifero ad incasso.
La cosa divertente è nel vedere il cliente strapparsi i capelli se la classe non è il massimo oggi in commercio, indicare a dito teso il venditore come truffatore se il frigorifero, meglio da due soldi, non è per lo meno in classeA+sapendo benissimo che andrà montato in quella struttura del mobile preparato da quella specie di orefice chiamato mobiliere. Se tutto andrà nella norma quel frigorifero sarà declassato durante l'installazione ad una misera classe F.


corollario:
ancora una volta si dimostra che non basta un pezzo di carta per migliorare un prodotto gratuitamente. I frigoriferi migliori con tirano costare le stesse cifre di 10 anni fa. Chiedere una miglioria nel consumo farà diminuire altre caratteristiche desiderabili come la durata o il rumore.

Ancora una volta si dimostra che spesso il consumo elevato e' dato dalla scimmia di turno che lo chiude in un mobile anziché dalle cattivissime multinazionali che hanno cercato di vendere per anni frigoriferi ad alta efficienza regolarmente snobbati dai consumatori.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ti dirò di più, a breve verrà rivoluzionato il sistema delle classi: via le lettere e dentro i numeri con 2 classi di merito superiori (consumi dichiarati minori) dell' attuale Classe A...(rulllo di tamburi) le Classi 1 e 2!!!
Aspetto una tua nuova recensione in merito...questa è stata davvero eccellente! complimenti

ciao

Ale