per qualche motivo a me ignoto da un paio di anni stanno cercando di pompare il più possibile l'acquisto degli schermi piatti. Continuano a dire che i televisori a schermo piatto consumano in assoluto meno del vecchio cinescopio sottolineando vecchio come se fosse roba arcaica.
È stato scritto sui giornali
è stato ribadito spesse volte alla radio
è stato ripetuto molte volte in televisione
.
Persino radio bar ripete ossessivamente questa cantilena.
Sinceramente io non ricordavo di consumi così elevati sui televisori a cinescopio, dopotutto se il consumo fosse stato così elevato da poterne parlare in maniera drammatica la differenza deve essere tale: continuavo a non capire quali televisori potessero consumare 300 o 400 W.
Allora ho cominciato scartabellare sui cataloghi vecchi e nuovi che giravano per casa, approfittando perdere per estrarne molti da destinare alla raccolta differenziata.
Il consumo più che alla dimensione o alla tipologia di genera~ione di immagine è proporzionale alla fascia di prezzo.
Per esempio della stessa marca un plasma della stessa dimensione può arrivare a consumare il doppio di un'altro plasma della stessa dimensione. Vedi il catalogo panasonic, per esempio.
Un televisore a cinescopio della stessa dimensione in versione con il ritracciamento o meno, il famigerato ed inutile 100 hertz, può consumare il 130%.
Incrociando questi con i dati di altre ricerche sui monitor da personal computer, si vede come per gli schermi (monitor e televisori) le tendenze di consumo siano le seguenti:
− per schermi di piccole dimensioni (sotto i 20 pollici, quindi per dimensioni tipiche dei monitor da personal computer) la tecnologia più efficiente è quella a cristalli liquidi, LCD;
questo ha un'ovvietà: il cinescopio deve tenere acceso il riscaldatore del cannone elettronico che consuma una manciata di watt
− per schermi di dimensioni intermedie (tra i 20 e i 40 pollici) la tecnologia che comporta i consumi più bassi è quella classica del tubo catodico;
anche questo ha una sua ovvietà: il vecchio cinescopio ha una generazione dell'immagine diretta e non ha necessità se vogliamo una qualità decorosa importanti computer di bordo che servono per interpolazione dell'immagine.
− per schermi di dimensioni superiori ai 40 pollici sono invece preferibili i retroproiettori /vpr.
persino questo ha le sue ovvietà anche se non immediatamente percepibili: cinescopi non sono più presenti in quest'area, il retro proiettori tritubo sono di fascia altissima e non sono progettati per il consumo ma per la qualità, il plasma ha sempre comunque un consumo leggermente superiore agli LCD. Gli LCD a visione diretta vengono illuminati da tubi fluorescenti.
I videoproiettori normalmente sono degli LCD ma la fonte luminosa è una lampada agli idruri quindi molto più efficiente. Se poi si utilizza un prisma e tre pannelli anziché un singolo pannello l'efficienza puo' salire del 60%.
È stato scritto sui giornali
è stato ribadito spesse volte alla radio
è stato ripetuto molte volte in televisione
.
Persino radio bar ripete ossessivamente questa cantilena.
Sinceramente io non ricordavo di consumi così elevati sui televisori a cinescopio, dopotutto se il consumo fosse stato così elevato da poterne parlare in maniera drammatica la differenza deve essere tale: continuavo a non capire quali televisori potessero consumare 300 o 400 W.
Allora ho cominciato scartabellare sui cataloghi vecchi e nuovi che giravano per casa, approfittando perdere per estrarne molti da destinare alla raccolta differenziata.
Il consumo più che alla dimensione o alla tipologia di genera~ione di immagine è proporzionale alla fascia di prezzo.
Per esempio della stessa marca un plasma della stessa dimensione può arrivare a consumare il doppio di un'altro plasma della stessa dimensione. Vedi il catalogo panasonic, per esempio.
Un televisore a cinescopio della stessa dimensione in versione con il ritracciamento o meno, il famigerato ed inutile 100 hertz, può consumare il 130%.
Incrociando questi con i dati di altre ricerche sui monitor da personal computer, si vede come per gli schermi (monitor e televisori) le tendenze di consumo siano le seguenti:
− per schermi di piccole dimensioni (sotto i 20 pollici, quindi per dimensioni tipiche dei monitor da personal computer) la tecnologia più efficiente è quella a cristalli liquidi, LCD;
questo ha un'ovvietà: il cinescopio deve tenere acceso il riscaldatore del cannone elettronico che consuma una manciata di watt
− per schermi di dimensioni intermedie (tra i 20 e i 40 pollici) la tecnologia che comporta i consumi più bassi è quella classica del tubo catodico;
anche questo ha una sua ovvietà: il vecchio cinescopio ha una generazione dell'immagine diretta e non ha necessità se vogliamo una qualità decorosa importanti computer di bordo che servono per interpolazione dell'immagine.
− per schermi di dimensioni superiori ai 40 pollici sono invece preferibili i retroproiettori /vpr.
persino questo ha le sue ovvietà anche se non immediatamente percepibili: cinescopi non sono più presenti in quest'area, il retro proiettori tritubo sono di fascia altissima e non sono progettati per il consumo ma per la qualità, il plasma ha sempre comunque un consumo leggermente superiore agli LCD. Gli LCD a visione diretta vengono illuminati da tubi fluorescenti.
I videoproiettori normalmente sono degli LCD ma la fonte luminosa è una lampada agli idruri quindi molto più efficiente. Se poi si utilizza un prisma e tre pannelli anziché un singolo pannello l'efficienza puo' salire del 60%.
Che poi non sia il risparmiare qualche watt ma vedere bene il nostro obiettivo... Beh, ne abbiamo gia' parlato!
Per gli amanti dei linkz :-)
http://www.ecotelevision.org/docs/Lot%205_T5_Final_Report_02-08-2007.pdf
http://www.topten.ch/index.php?page=consigli_televisori&fromid=825
http://www.ecotelevision.org/docs/Energy_Efficiency_Index_for_TVs.pdf
se poi riuscite a tradurre...
http://www.electrosuisse.ch/g3.cms/s_page/63060
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