sabato, febbraio 28, 2009

stand-by degli altri


ci fossilizziamo per i 3 o 4W dello stand by solo perche' un famigerato comico genovese ci ha illustrato che se una cosa non è perfettamente spenta è accesa.
Forse è meglio capire che qualsiasi attività umana porta con sé un consumo energetico. Anche quando dormiamo spesso consumiamo energia, pensiamo solo al riscaldamento. Ma se le riscaldamento è necessario non lo sono tante stupidate che consideriamo nulle dal punto di vista del consumo.
l'ultima volta un'amica considerò poca cosa passare la giornata davanti a FACEBOOK, lei e' ecologista!
nonostante l'azienda in questione usi linux e MySQL per risparmiare energia elettrica, pare che consumino quasi la metà degli omologhi di una certa azienda che a me sta molto simpatica, ultimamente hanno dovuto incrementare il numero di server.


Rothschild says Facebook is now running 10,000 servers, including 1,800 MySQL servers that are overseen by just two database administrators. Facebook now has more than 1 petabyte of photo storage, and at least 2 terabytes of photos are uploaded every day



10,000 servers

10.000 per un minimo di 200W che se alimentati con un ups volano a 300. Il raffreddamento di tale potenza costa circa 150W. 10.800Wh giorno server, 108.000.000Wh 108.000KWh al giorno per la farm In un anno sono 39.446MWh

con 39 milioni di visitatori unici al giorno (160 milioni mese e 70 miliardi di pagine lette), se solo vi stanno 20 minuti sono quasi un milione di ore di funzionamento e se il consumo medio di un pc e' poco piu' di 100W sono 100.000.000Whgiorno. Il consumo annuale sono 36.524MWh. Ed e' una stima PRUDENTE.

Quindi per usare FACEBOOK si usano 80GWh!!!
in una parola per alimentare i computer che servono per usare un singolo sito occorre una centrale nucleare, oppure una fila di motori a gasolio come quella della foto.

Hic!

giovedì, febbraio 26, 2009

test lumix ls80




Questa che vedete e' la resa della lumix LS80
i dati di targa parlano di 7.1Mpixel, si noti dell'ironia del .1, come se il decimo di megapixel fosse determinante.
Risolve la riga da mezzo megapixel e tenta quella da .85
il rumore e gli artefatti sono contenuti, un risultato interessante visti altri cadaveri.
la risoluzione e' circa il 11% delle promesse....

Poca spesa poca resa ma un'immagine, per fortuna, con un rumore non travolgente.



Non e' un test esaustivo, non pretende di esserlo. Si tratta di una cosa semplice e veloce, come annusare una torta senza mangiarla. Se qualcuno pretende di piu' da un blog del genere a me puo' stare bene: visto il tempo necessario per far meglio (=costi) posso sempre indicare dove inviare l'assegno occorrente.

martedì, febbraio 24, 2009

turbina

nel 1965 quando noi eravamo alla Fiat 850, Il lavoro di Dante Giacosa geniale progettista che con niente metteva insieme molto, in un paese che sento spesso bollare con asprezza per le sue capacità nell'auto, ma spesso si tratta solo di ignoranza dell'italiano, sperimentavano e in pochi esemplari (50 pare) producevano anche delle automobili molto particolari. Fantascientifiche si potrebbe dire.
Nel cofano della macchina di cui sopra, una dodge charger, una versione particolare dell'automobile che ha spesso allietato i pomeriggi della nostra televisione nel telefilm hazzard, veniva trapiantato a anziché il solito 400 cavalli a Vun motore veramente particolare.
Niente pistoni, niente bielle, niente assi strani, contralberi e amenità complicate: un favoloso motore a turbina.

Il futuro sembrava essere iniziato.

Questo motore aveva, e continua ad avere, delle caratteristiche veramente fantastiche:
nessuna vibrazione
può funzionare con qualsiasi carburante come gasolio, benzina, olio, cherosene ecc. senza cambiare nessuna impostazione. Addirittura si potrebbe mettere nel serbatoio una miscela bizzarra di ciò che si riesce a trovare. Nulla vieta avendo un circuito di alimentazione particolare di buttar dentro anche un gas qualsiasi come metano, butano, idrogeno ecc.
il motore inoltre ha un peso decisamente inferiore al equivalent a pistoni.
Non consuma olio a tonnellate come i motori oggi in uso.
una manutenzione decisamente più ridotta avendo molte parti in meno.
in linea molto teorica potrebbe avere anche di costi decisamente inferiori a parità di potenza.

Solo verso la fine degli anni 70 alcune aziende come Volvo, che riproporrà un esercizio stilistico nel nuovo millennio, accennarono all'idea di produrre macchine con un propulsore siffatto.

Ovviamente esistono anche dei difetti di tale propulsione, alcuni tipici e quindi non eliminabili come il minimo che intorno ai 15.000 giri al minuto. Questo provoca un consumo enorme di carburante quando si e' fermi al semaforo.
Un altro difetto consiste che l'elevata temperatura dei gas di scarico, ne rende difficile il trattamento.
Ancora possiamo lamentare la lentezza nella risposta ai comandi: dopo aver affondato l'acceleratore il motore non inizia subito l'aumento di potenza. Un problema che possiedono anche molte vetture turbo ed è il motivo per cui i puristi della guida sportiva preferiscono i motori aspirati e anche se oggi la pubblicità spinge sulla presunta sportivita' persino del motore a ciclo diesel turbo compressi questi rimangono appannaggio di chi deve risparmiare sui costi di gestione.

Un escamotage per evitare parzialmente questi problemi potrebbe essere l'unire un propulsore a turbina con un motore elettrico, soluzione che si fa già sulle navi.

Nulla invece si può proprio fare sulla preparazione dell'eventuale rete di assistenza che ancora oggi potrebbe avere dei problemi a regolare un motore ad otto cilindri del 1965. Figuriamoci a un affare che sembra uscito da un fumetto di fantascienza.

Un altro motivo per il quale non è mai stato utilizzato in grandi volumi un tale propulsore è quello che le aziende tendono ad essere conservative per poter utilizzare e ammortizzare i costi delle linee di produzione già presenti: innovare può costare veramente caro.

Così la strada della turbina ha preso la direzione verso quegli utilizzi in cui era determinante avere un peso ridotto ed una grande potenza come negli elicotteri e in alcune imbarcazioni ad alta velocità militari.

sabato, febbraio 21, 2009

test sam 860






Questa che vedete e' la resa della samsung 860
i dati di targa parlano di 8.1Mpixel, si noti dell'ironia del .1, come se il decimo di megapixel fosse determinante.

" gli 8,1 megapixel del suo sensore ti consentono di ottenere scatti di alta qualità, cogliendo ogni minimo dettaglio. "
"la nuova S860 è in grado di immortalare ogni soggetto con un eccezionale livello di dettaglio, senza perdere neppure il più piccolo particolare."
Frasi un po' forti per un primo prezzo: per quelle del costo triplo non potranno che ripetere lo stesso ritornello.


Risolve la riga da mezzo megapixel e quella da .85 ma a costo di un tale rumore da rendere il risultato pessimo.
il rumore e gli artefatti sono altissimi, sono presenti file verticali di dead pixel.
la risoluzione e' circa il 7% delle promesse....

Il risultato del test era prevedibile: la macchina fotografica e' idonea al consumatore che ricerca il prezzo, oggi chiamato offerta speciale, il pixel e non la qualita' intesa come efficienza del prodotto ad ottemperare al lavoro da svolgere.
Delle 15 fotocamere provate fino ad ora e' il risultato peggiore, comunque aspettato visto lo street price:

Poca spesa poca resa.

La cosa interessante e' che la scatolina viene percepita dal pubblico come qualitativamente buona.
qualitativamente buono e' il lavoro del marketing samsung: tanto di cappello signori!


Non e' un test esaustivo, non pretende di esserlo. Si tratta di una cosa semplice e veloce, come annusare una torta senza mangiarla. Se qualcuno pretende di piu' da un blog del genere a me puo' stare bene: visto il tempo necessario per far meglio (=costi) posso sempre indicare dove inviare l'assegno occorrente.

venerdì, febbraio 20, 2009

cybershoot 730






Questa che vedete e' la resa della Sony 730 .
i dati di targa parlano di 7.2Mpixel
"Risoluzione a 7,2 megapixel effettivi per ingrandimenti nitidi fino al formato A3"
Azzo le fanno a fare le reflex dico io, importante poi il .2 che chiaramente aggiungendo quell'importante 0,0qualcosa percento alla risoluzione lineare sara' argomento di dibattito fra zombies

Risolve molto correttamente la riga da 0.85 megapixel facendo un tentativo sfigato su quella da 1.9.

Ovviamente i gradini di test sono molto distanziati ma tante' che l'umana percezione e' in genere logaritmica, il mio spazio per stupidate e' quello che e' ed io sono pigro. Rimane il fatto che non va' molto meglio della 3,2 dell'hp ultravecchiotta appena testata....

il rumore picchia duro e gli artefatti sono molto alti.

il menu' criptico, l'uso di memorie poco diffuse
la risoluzione e' circa il 15% delle promesse....

Dispiace davvero che abbiano appiccicato quel marchio cosi' pregno di promesse e ricordi di chi apriva le custodie delle rollei solo per poter osservare la cura con la quale artigiani, che sicuramente immaginavi elfi o gnomi visti i riflessi colorati che solcavano le lenti trasparenti come bolle di sapone rischiando scridate paterne. Lo scorrere preciso delle ghiere il profumo, e il design completamente fuzionale che faceva si che se ancora non ne capivi molto le mani erano, da sole, nei punti dove servivano. Il marketing non aveva ancora incrostato di tasti inutili le cose nascondendo i comandi utili.

Akio Morita, da lassu' sai che non mi sei ma piaciuto per il tuo eccesso di aggressivita' verso i clienti, ma sai che ho guardato con rispetto i tuoi pochi prodotti fatti con la maestria che tu sai. Questo mi faceva incazzzzare oltremodo, tu sai perche'. Per favove fai togliere l'adesivo Zeiss tessar a quel culo di bicchiere da osteria.
Ti piacerebbe un apecar 50 con la scritta Lamborghini miura tecnology?
E una cartigenica con la tua foto da un lato e il tuo famoso libro dall'altro?
no, il perche' lo sappiamo entrambi.



Ma il bello deve ancora venire...


Non e' un test esaustivo, non pretende di esserlo. E' un gioco. Si tratta di una cosa semplice e veloce, come annusare una torta senza mangiarla. Se qualcuno pretende di piu' da un blog del genere a me puo' stare bene: visto il tempo necessario per far meglio (=costi) posso sempre indicare dove inviare l'assegno occorrente.

mercoledì, febbraio 18, 2009

Classe III sez T(v)

per qualche motivo a me ignoto da un paio di anni stanno cercando di pompare il più possibile l'acquisto degli schermi piatti. Continuano a dire che i televisori a schermo piatto consumano in assoluto meno del vecchio cinescopio sottolineando vecchio come se fosse roba arcaica.
È stato scritto sui giornali
è stato ribadito spesse volte alla radio
è stato ripetuto molte volte in televisione
.
Persino radio bar ripete ossessivamente questa cantilena.
Sinceramente io non ricordavo di consumi così elevati sui televisori a cinescopio, dopotutto se il consumo fosse stato così elevato da poterne parlare in maniera drammatica la differenza deve essere tale: continuavo a non capire quali televisori potessero consumare 300 o 400 W.
Allora ho cominciato scartabellare sui cataloghi vecchi e nuovi che giravano per casa, approfittando perdere per estrarne molti da destinare alla raccolta differenziata.
Il consumo più che alla dimensione o alla tipologia di genera~ione di immagine è proporzionale alla fascia di prezzo.
Per esempio della stessa marca un plasma della stessa dimensione può arrivare a consumare il doppio di un'altro plasma della stessa dimensione. Vedi il catalogo panasonic, per esempio.
Un televisore a cinescopio della stessa dimensione in versione con il ritracciamento o meno, il famigerato ed inutile 100 hertz, può consumare il 130%.

Incrociando questi con i dati di altre ricerche sui monitor da personal computer, si vede come per gli schermi (monitor e televisori) le tendenze di consumo siano le seguenti:

− per schermi di piccole dimensioni (sotto i 20 pollici, quindi per dimensioni tipiche dei monitor da personal computer) la tecnologia più efficiente è quella a cristalli liquidi, LCD;
questo ha un'ovvietà: il cinescopio deve tenere acceso il riscaldatore del cannone elettronico che consuma una manciata di watt

− per schermi di dimensioni intermedie (tra i 20 e i 40 pollici) la tecnologia che comporta i consumi più bassi è quella classica del tubo catodico;
anche questo ha una sua ovvietà: il vecchio cinescopio ha una generazione dell'immagine diretta e non ha necessità se vogliamo una qualità decorosa importanti computer di bordo che servono per interpolazione dell'immagine.

− per schermi di dimensioni superiori ai 40 pollici sono invece preferibili i retroproiettori /vpr.
persino questo ha le sue ovvietà anche se non immediatamente percepibili: cinescopi non sono più presenti in quest'area, il retro proiettori tritubo sono di fascia altissima e non sono progettati per il consumo ma per la qualità, il plasma ha sempre comunque un consumo leggermente superiore agli LCD. Gli LCD a visione diretta vengono illuminati da tubi fluorescenti.
I videoproiettori normalmente sono degli LCD ma la fonte luminosa è una lampada agli idruri quindi molto più efficiente. Se poi si utilizza un prisma e tre pannelli anziché un singolo pannello l'efficienza puo' salire del 60%.


Che poi non sia il risparmiare qualche watt ma vedere bene il nostro obiettivo... Beh, ne abbiamo gia' parlato!



Per gli amanti dei linkz :-)
http://www.ecotelevision.org/docs/Lot%205_T5_Final_Report_02-08-2007.pdf
http://www.topten.ch/index.php?page=consigli_televisori&fromid=825
http://www.ecotelevision.org/docs/Energy_Efficiency_Index_for_TVs.pdf
se poi riuscite a tradurre...
http://www.electrosuisse.ch/g3.cms/s_page/63060

domenica, febbraio 15, 2009

test hp735




Questa che vedete e' la resa della Hp 735 realizzata all'epoca della collaborazione hp-pentax.
i dati di targa parlano di 3.2Mpixel
Risolve molto correttamente la riga da mezzo megapixel facendo un tentativo sfigato su quella da .85.
il rumore e gli artefatti sono molto bassi.
la risoluzione e' circa il 16% delle promesse....

Non e' un test esaustivo, non pretende di esserlo. E' un gioco. Si tratta di una cosa semplice e veloce, come annusare una torta senza mangiarla. Se qualcuno pretende di piu' da un blog del genere a me puo' stare bene: visto il tempo necessario per far meglio (=costi) posso sempre indicare dove inviare l'assegno occorrente.

giovedì, febbraio 12, 2009

classe V sez F(rigo)



L' etichettatura dei prodotti sicuramente ha portato dei benefici ma come al solito le scimmie hanno interpretato a modo loro il messaggio.

dopo aver notato delle stranezze nell'etichettatura dei frigoriferi ho cercato perché questo accadesse. Do infatti per scontato che marchi di grande qualità che hanno prodotto da sempre apparecchi di alta efficienza non potevano essere infatti secondi al primo coreano di turno famigerato per produrre cose idonee esclusivamente a consumatori (con tanti pixel, insomma) ma sconsigliabili a dei clienti.
Pare infatti che la normativa che sottintende alla creazione delle etichette è un rimando a un'altra norma che è stata soppiantata da un'altra norma ancora che mi è stato impossibile da reperire in rete.
l'unica cosa che ho trovato, che mi pare verosimile, è questo testo:

Il volume equivalente si ottiene sommando i volumi dei diversi comparti ciascuno moltiplicato per un diverso fattore correttivo. Il fattore vale 2,15 per il comparto freezer 3 o 4 stelle, 1,00 per il comparto principale del frigo, 0,75 per il comparto frutta. Se il produttore dichiara esplicitamente la temperatura di un altro tipo di comparto diverso dai precedenti (chiamiamola Tc) il fattore correttivo di quel comparto verrà assunto pari a (25-Tc)/20.
Interpretando tutto alla luce di questa formula possiamo dire che il comparto principale avrà sempre una temperatura convenzionale di +5°C, il freezer avrà una Tc di -18°C e il comparto frutta-verdura di +10°C. A tutti questi si applica il fattore correttivo (25-Tc)/20. Altri comparti: come da temperatura dichiarata dal costruttore.
Ottenuto il volume equivalente lo si confronta con una formula che definisce il consumo medio di riferimento di apparecchiature similari (studio condotto tra il 1990 e il 1992 dall'Unione europea).
Per un frigo con comparto freezer 4 stelle tale consumo medio vale 0,777 * volume_equiv + 303 kWh/anno. Per un 3 stelle 0,657 * volume_equiv + 235 kWh/anno.
Va aggiunto un "bonus" del 20% sul consumo di riferimento se il modello da testare è no-frost, cioè con ventola interna o anche se è da incasso. Questo perchè si suppone che tali tipologie sono intrinsecamente meno efficienti di un modello normale stand-alone.
Si fa il rapporto tra il consumo del frigo in questione e il consumo medio di riferimento calcolato al punto precedente. Si ottiene così l'indice di efficienza, indicato di solito con EEI (Energy Efficiency Index).
Se l'EEI è minore do 0,33 (cioè il frigo consuma meno di un terzo del consumo di riferimento) il modello sarà di classe A++. Se EEI è compreso tra 0,33 e 0,42 il frigo è A+. Se è tra 0,42 e 0,55 è in classe A, ecc.

Consideriamo come caso limite due frigoriferi ipotetici ma credibili, entrambi da 300 litri complessivi.


La marca Alfa, nello sforzo di far rientrare il frigo in classe A++ ha messo un freezer piccolino, di 65 litri. Il comparto principale di 235 litri ha un cassetto verdure di 45 litri. Inoltre hanno inserito una ventola (che però ha un timer che la aziona solo 2 minuti ogni ora). Ciò comunque gli permette di usufruire del bonus 20% sul consumo. Con 223 kWh/anno questo frigo rientra pienamente (cioè non "per il rotto della cuffia") in classe A++.

La marca Beta, più onesta e attenta alle esigenze medie di una famiglia, ha messo un freezer a 3 cassetti di 95 litri. Il comparto principale ha 205 litri di cui 35 riservati a frutta e verdura. Non è stato inserito il no-frost per ridurre i costi e offrire un prodotto efficiente e dal prezzo concorrenziale. Con 220 kWh/anno questo frigo rientra bene in classe A+.

A ben vedere la differenza tra i due prodotti in fatto di consumo è trascurabile, anzi consuma un po' meno quello in classe A+ e magari costa anche meno dell'altro!

come si vede anche nella classificazione di frigoriferi vi è stata un'anomalia come sulla classificazione dell'inquinamento nelle automobili che tendevano a favorire nella classificazione quelle a gasolio.

Anche in questo caso l'etichettatura ha distorto il mercato.
Vent'anni fa se cercavi di proporre un frigorifero a basso consumo dei venivi considerato un venditore di fumo o peggio ancora, uno che stava fregando qualcuno. I frigoriferi a basso consumo avevano due caratteristiche negative agli occhi del consumatore: il costo superiore e la mancanza del secondo agognato motore.
Oggi anche i frigoriferi più economici dichiarano in bella vista come minimo una classe A.
Dal momento che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca questo è andato a scapito dell'affidabilità del prodotto. Precedentemente un frigorifero guasto era un evento da ricordarsi con i nipoti. Oggi, soprattutto nella fascia più economica, i guasti hanno avuto un incremento superiore al 1000%. Non sono rari i frigoriferi con mortalità intorno ai 6 8 anni.
In precedenza un guasto durante il primo mese di funzionamento era un eventoed era MOLTO raro riscontrare guasti prima di una decina di anni.
Ancora una volta non è cambiato nulla nella fascia alta del mercato, ma è cambiata nella fascia bassa: i frigoriferi consumano di meno ma se si insiste a desiderarli con un consumo degno di una fascia alta si romperanno con più probabilità.

Infine esiste quella che io chiamo la barzelletta.
Oggi il consumatore insiste nel desiderare un sistema poco tecnologico che viene progettato da falegnami completamente nell'ignoranza di quello che la necessità di un prodotto tecnico che si chiama frigorifero. Questa bizzarria viene chiamata frigorifero ad incasso.
La cosa divertente è nel vedere il cliente strapparsi i capelli se la classe non è il massimo oggi in commercio, indicare a dito teso il venditore come truffatore se il frigorifero, meglio da due soldi, non è per lo meno in classeA+sapendo benissimo che andrà montato in quella struttura del mobile preparato da quella specie di orefice chiamato mobiliere. Se tutto andrà nella norma quel frigorifero sarà declassato durante l'installazione ad una misera classe F.


corollario:
ancora una volta si dimostra che non basta un pezzo di carta per migliorare un prodotto gratuitamente. I frigoriferi migliori con tirano costare le stesse cifre di 10 anni fa. Chiedere una miglioria nel consumo farà diminuire altre caratteristiche desiderabili come la durata o il rumore.

Ancora una volta si dimostra che spesso il consumo elevato e' dato dalla scimmia di turno che lo chiude in un mobile anziché dalle cattivissime multinazionali che hanno cercato di vendere per anni frigoriferi ad alta efficienza regolarmente snobbati dai consumatori.

domenica, febbraio 08, 2009

test per macchine fotografiche



"Ho comprato la smerdcam con 8Mpix in offerta perche' la un po' meglio marca costava di piu' ed aveva "SOLO" 6Mpix."

Offerta?
costa meno perche' vale meno alla non offerta.
Pixel?
interpolati?
scavati?
esistenti?

Cosi' dopo aver sentito l'ennesimo discorso da bar mi e' venuto, come la pipi', da fare un test.


Non e' un test esaustivo, non pretende di esserlo. E' un gioco.
Si tratta di una cosa semplice e veloce, come annusare una torta senza mangiarla.
Se qualcuno pretende di piu' da un blog del genere a me puo' stare bene: visto il tempo necessario per far meglio (=costi) posso sempre indicare dove inviare l'assegno occorrente.


Il test e' banale, per risolvere una f e' necessario un campionamento doppio: ovvero per risolvere una linea occorrono 2,1pixel.
"Teorema di Nyquist
Il teorema afferma che, sotto le opportune ipotesi, la minima frequenza di campionamento necessaria per evitare ambiguità nella ricostruzione del segnale è pari al doppio della banda (ovvero pari ad almeno il doppio della frequenza della componente armonica a frequenza più alta). Dato un segnale, con larghezza di banda finita e nota, la frequenza minima di campionamento di tale segnale deve essere almeno il doppio della sua massima frequenza."


Sapendo quante linee sono state risolte si conosce da definizione, anche in pixel, non del sensore montato chissa' dove ma di quella macchina fotografica.
Attendetevi MOLTE sorprese se giudicate le macchine un tot al pixel.
Solitamente le macchine fotografiche con troppi pixel/dollari dimostrano che lo street price conta piu' di altre caratteristiche.
Si potrebbe dire, con opportuni coefficienti:

euri+area sensore
---------------------------------------=qualita'
pixel*escursione zoom+pistolate



Nota:
Per le compatte molte di quelle schifose hanno lo zoom che non e' regolabile correttamente: in quel caso e' valida la foto venuta meglio anche se vuol dire che l'interpretazione e' ottimistica.

Nota 2:
filckr o google ritoccano un poco l'immagine che vi presenteranno: i discorsi valgono per gli originali.

nota3:
il mio taglio e quindi la ricompressione porta seco un piccolo degrado... UGUALE PER TUTTI.

nota4
Quando e' possibile il settaggio e' il seguente
iso200
massima dimensione di salvataggio
nessun cambiamento alle altre impostazioni.





Si noti che allo stesso test si da la possibilita' di aggredire con l'interpolazione quando fatto in bianco e nero ma se si effettua in un colore la definizione scende fino al massimo con i colori blu o rosso.
Perche?
semplice, come gia' detto qui un fotosensore da 10Mfotositi possiede solo 2,5Mfotositi blu lasciando spenti 7.5fotosensori.

venerdì, febbraio 06, 2009

Classe II sez L (avatrice)


L' etichettatura dei prodotti sicuramente ha portato dei benefici ma come al solito le scimmie hanno interpretato a modo loro il messaggio.
Nelle lavatrici l'etichetta a permesso di avere un sostanziale miglioramento del prodotto, anche le macchine più economiche oggi lavano meglio e consumano meno.
L'effetto collaterale è che la gente ha teso a considerare equivalente prodotti più economici poiché tanto l' etichetta dice che sono simili.
Il primo risultato è stato quello di un abbassamento della durata del prodotto, non potendo cavar sangue dalle rape, un miglioramento di alcuna delle caratteristiche di un prodotto non può che andare a scapito di altre.
Questo ha comportato una vanificazione importante dello scopo per il quale era stata creata l'etichetta.
Vi è inoltre una postilla importante: le nostre scimmie pensano che una lavatrice in classe a consumi in maniera drammatica meno di prima e per questo motivo viene utilizzata più allegramente.
In realtà non stanno proprio così queste cose: l'utilizzare meno acqua e avere la possibilità di pesare la biancheria per caricarne ancora meno fa sì che l'eventuale riscaldamento debba agire su di una massa inferiore di qualche punto percentuale.
Rimane vero che il riscaldatore è una resistenza con un rendimento simile al 100% che non può essere migliorato se non a scapito di complessità enormemente costose.
i consumi dipendano in maniera sostanziale dalla temperatura del ciclo.

Temperatura del ciclo Consumo energetico Costo economico
Cicli a freddo 149 Wh 2.5 Eurocent circa
Cicli a 30-40° 497 Wh 9 Eurocent circa
Cicli a 60° 1097 Wh 20 Eurocent circa
Cicli a 90° 1800 Wh 32 Eurocent circa

Semplicemente modificando le proprie abitudini per ciò che riguarda la temperatura è possibile ridurre drasticamente i propri consumi per il lavaggio della biancheria, molto più che acquistando una lavabiancheria efficiente.

evitando di fare partire la lavatrice semivuota è possibile ridurre drasticamente i propri consumi per il lavaggio della biancheria, molto più che acquistando una lavabiancheria efficiente.

corollario:
Le lavatrici con buona efficienza energetica e di qualità sono sempre esistite ma sono sempre state evitate dalla popolazione poiché il prezzo era superiore e superava il milione di lire. Ancora oggi succede la stessa cosa con le lavatrici da acquistare che si avvicinano alla soglia dei 1000 e euro.
Il prezzo non è cambiato, il consumo ancora una volta non è fatto dall'utensile ma dall'utilizzatore.

martedì, febbraio 03, 2009

Le teste di noce:




L'importante e' essere alternativi, antimultinazionali, e CREDERE di risparmiare.
Poi e' normale che si prendano cantonate.

A natale ho visto dei pacchetti regalo con noci.... per lavare.
Se si guarda bene non e' necessario fare prove di lavaggio in quanto i propugnatori stessi negano che cio avvenga.
Andiamo per ordine, leggiamo i proclami.


http://www.comunivirtuosi.org/

Sono assolutamente innocue per qualsiasi tipo di pelle, poiché naturali al 100%

Come al solito basta informare del fatto che siano naturali per poter scivolare nell' assioma buono, bello, fa bene e simili. Anche lo scorpione è naturale e fa altrettanto bene. Abbiamo già la prima frase di cui preoccuparci seriamente.

Sono ecologiche. Infatti le noci non inquinano l’acqua e sono una sostanza che ricresce in continuazione

Questa è una affermazione campata per aria, dal momento che anche un po' di sale da cucina inquina l'ambiente viene da chiedersi con quale sostanza possa lavare qualcosa che non rilascia nulla. La seconda affermazione, che ricresce in continuazione, è altrettanto una stronzata: qualsiasi tipo di coltivazione in larga scala porta con sé e inquinamento, deforestazione e altri innominabili cose che sono state ad esempio imputate dagli ecologisti terzomondisti agli allevamenti di McDonald.




il suo potere detergente, disinfettante ed antibatterico........
rappresenta un ottima misura ambientale, essendo totalmente naturale (le noci, una volta esaurita la loro carica detergente, si buttano nel contenitore marrone dell’organico)

La cosa assurda di questa affermazione è il consiglio di infilarlo nell'organico. Se effettivamente questo prodotto è disinfettante ed antibatterico il successivo compostaggio diverrà di fatto impossibile. La degradazione della sostanza organica a viene appunto ad opera di un insieme di micro organismi, la loro uccisione non permetterebbe il successivo spetta nella lavorazione del rifiuto umido. Quindi casi sono due o non è vero che il prodotto possiede queste caratteristiche oppure non si può mettere nei rifiuti organici.




riduzione della produzione dei rifiuti

Anche questa affermazione si presta al ridicolo, con i detersivi normale vi è sicuramente un inquinamento delle acque ma con altrettanta certezza, fatto salvo l'imballaggio, non ci sono rifiuti solidi.


Altro sito altro regalo.

http://www.embio.it/catalog_1/product_info.php?cPath=1_59_124&products_id=879&language=it

Potrà potenziare l’effetto pulente con l’aggiunta di qualche tronchetto (ca. 5 pezzi) di ceramica EM L’azione della ceramica EM é dovuta in parte ad un tipo particolare di raggi infrarossi a onda lunga che esplicano un effetto antiossidante e rigenerante sull’ambiente


La cara ceramica in vendita altro non è che i soliti cannolicchi che gli appassionati di acquari utilizzano ormai da più di quarant'anni. Per questo motivo il funzionamento è tutt'altro che ignoto.
Negli acquari si usa come filtraggio in quanto l'elevata superficie data dalla forma e dalla ruvidezza del prodotto permette ha dei batteri di aggrapparsi sulla superficie permettendo la decomposizione dapprima in nitriti ed infine in nitrati dei prodotti biologici in circolazione nella vasca. Un elevata velocità di di scorrimento dell'acqua, figuriamoci in lavatrice, stacca il film batterico dal supporto.
Parlare di raggi infrarossi a bassa frequenza implica che codesti cosi e mettano calore e sarebbero quindi ideali a sostituire i termosifoni che abbiamo nelle nostre case. L'aumento di temperatura quindi, i famosi infrarossi, aumentano la capacità ossidanti contraddicendo doppiamente le frase di cui sopra.
In due parole spero che nessuno abbia della cacca nella lavatrice da dover decomporre con la ceramica in cannolicchi.


Altro giro di giostra
http://www.omenzym.com/noci.htm
Economiche. Infatti con il loro uso è possibile risparmiare fino al 50%

Visto che il costo medio di 1 kg di queste noci costa circa € 10, come un frustino di detersivo, devono spiegarmi come si riesca a risparmiare così tanto: forse basta un quarto di noce per lavare il tessuto?


sono efficaci su tutti i tipi di tessuti dal cotone fino alla lana e alla seta

In questo caso comincia a cadere l'asino del tutto: il cotone viene utilizzato insieme ai sintetici per cose che si sporcano molto come le tovaglie. Per questo motivo i detersivi per questi tessuti sono molto più aggressivi che per la lana che ne uscirebbe rovinata. Anche in questo caso le possibilità sono due: o le noci lavano veramente poco oppure rovinano la lana.

Le Saponuts possono essere usate come minimo due/tre volte, fino anche a tre/quattro volte in caso di lavaggio in acqua poco dura e a basse temperature.

Se l' asino cercava di volare ora si ritrova schiantato al suolo. Se è vero che queste saponette che crescono sugli alberi possono essere utilizzate più volte abbiamo la certezza che non funzionano. L'eventuale alternativa sarebbe quello di di avere tre lavaggi con pulizia difforme ma soprattutto di estrarre dalla lava biancheria dei capi ancora intrisi di tensioattivi. Durante risciacquo infatti non ci sarebbe motivo alcuno per il quale le famosi noci non dovrebbero rilasciare ulteriori umori lavanti.
In pratica se non tiriamo fuori dei capi sporchi dalla lavatrice di tiriamo fuori ancora pieni di detersivo che portato sulla pelle ne modificherebbe le caratteristiche, indipendentemente che sia roba naturale o meno.


http://www.disanapianta.com/articoli/noci.html
essi sono costituiti per il 15% da saponina altamente concentrata

Anche qui esistono delle affermazioni molto divertenti.
O è 15% di qualcosa o non lo è.
Non esiste dire che un ingrediente rappresentato dal 15% è altamente concentrato o meno altrimenti non è il 15% ma è molto meno.
Dire che il biscotto e fatto dal 15% di zucchero vuol dire che quel 15% è solo zucchero, più concentrato di così non è possibile altrimenti non è zucchero ma e' qualcos'altro




Consente un risparmio di spazio e di costo
Con un sacchetto da 500 g che occupa uno spazio limitato, si
possono effettuare l’equivalente di 35 lavaggi (pari a un fustino
tradizionale da 3 kg) con un costo contenuto.

Questa poi è una affermazione ripetuta ovunque. Visto che le cattive multinazionali hanno come scopo quello di guadagnare dovrebbe essere ovvio che cerchino di risparmiare sui trasporti. Un qualcosa che secondo le affermazioni precedenti contiene sì e no il 15% di azione lavante e il 85% di scarto sarebbe un pochino difficile che anche solo si avvicini ad un prodotto industriale di sintesi come volumi peso ed efficienza.


Corollario:
non è necessario in teoria screditare queste stronzate per diversi motivi.
I propugnatori, i venditori, delle noccioline affermano che queste non funzionano oppure causino grandi danni.
Raccontano anche delle teorie più strane degli asini volanti. Nel contempo fanno strane affermazioni su ecologia e portafoglio.
I creduloni ci cascano perché vogliono risparmiare portafoglio scoprendo, se hanno un cervello, di essere stati traditi. Se non hanno neuroni funzionanti continueranno ad indossare vestiti sempre più sporchi.

Propongo un nuovo tipo di lavaggio: dopo aver messo gli oggetti nella lavatrice e fatto partire il programma da 60°, molto costoso dal punto di vista energetico, di effettuare una danza propiziatoria mettendo ad alto volume smoke on the water e suonando con foga l'air guitar con una parrucca lunga e unta.
Sei capi vi sembreranno sufficientemente puliti siete entrati nella parte e non avete piu' bisogno di detersivi altrimenti tutto questo movimento, insieme alla puzza che proviene dalle vostre vesti vi ha acceso qualche neurone e iniziate a pensare all'invenzione della macchina da presa per il culo.

lunedì, febbraio 02, 2009

Wolfcifon

Mi provoca il cimurro la pubblicita' della WV che pubblicizza un furgone delle pizze con la colonna sonora di supercar, un' affascinante coupe' con un suadente V8 da 190 hp (142 kW) @ 4800 and 240 lb·ft (325 N·m) of torque @ 3200 rpm paragonato con un'edicola con le ruote.

un furgone brutto e sgraziato come il turan, ma dai....

BIDONE!

Poi mi parlano male del design della multipla: non solo questa e' altrettanto brutta ma non e' neppure coraggiosa.

domenica, febbraio 01, 2009

schietti2


ancora una volta vi è qualcuno che cerca di approfittare di coloro i quali vorrebbero un' energia rinnovabile gratuita e senza sforzo.

si noti che ancora una volta il personaggio di cui sopra non ha delle idee molto chiare: durante la risalita cerca di gonfiare ulteriormente pallone quando se avesse fatto qualsiasi brevetto di sub saprebbe che una volta gonfiato un pallone a 20 m il problema è semmai il contrario. Puo' benissimo prendere le bombole, gonfiare un pallone per bene a 30m e risalire e vedere che fa bum.

Salendo la pressione diminuisce se si è gonfiato troppo il pallone esplode come può raccontarvi anche qualche bambino a cui è sfuggito il palloncino riempito di Elio.
cosi' basta riempire di poco il pallone che l'espansione fara' il resto.

Ora immaginiamo di andare a piazzare il nostro pallone a -2000 metri in qualche fossa per poter avere una bella altezza sfruttabile.
Mettiamo 10 litri d'aria nel pallone (solito materiale degli ufo visto che deve pesare 5 kg) che partira' prima lentamente poi sempre piu' rapidamente verso la superficie dove sara' divenuto un affare da 2000litri: un "coso" come un camion.
La spinta sara' mediamente di 1000Kg ma la velocita' dovra' essere molto lenta: altrimenti con le dimensioni che ci si ritrova finisce tutto nell'attrito con l'acqua. Dargli una forma, quindi rigidita' e peso, vorrebbe dire diminuire i rendimenti.

Se vi sembrano tanti questi 4kWh circa promessi dalla risalita (1000Kg*2000m) analizziamo il fatto che per ottenere i nostri 10 litri di aria a 200 atmosfere (pochissima energia?) e portarli in una tubazione che ci collega a 2000metri piu' in la servono alcuni Kw.... come gia' visto in precedenza sulla eolo: 7kWh...


A tutto cio' non abbiamo aggiunto:
gli attriti per le guide, pensate di lasciare il palloncino a zonzo come dei bambini ottenebrati?
il costo energetico del riavvolgimento del cavo (1 KWh?)
il rendimento del generatore (volete una puleggia di 2km?)
gli attriti nel tubo
il peso del pallone, una mongolfiera, che ha carichi minori, pesa in assetto di volo circa una tonnellata, il solo pallone circa 500Kg...
il peso del cavo, in acciaio inox in trefoli antigiro con carico di rottura di 20 tonnellate diametro 20mm si parla di 1500Kg

si, avete capito, probabilmente non arriverebbe mai in superficie!

Quindi anche se per assurdo il motopalloncino schietti dovesse teoricamente funzionare, lascio a voi il calcolo preciso dei joule non mi va di far fatica, nella realta' il peso dell'hardware lo condanna a non funzionare rendendo inutile il calcolo.