Nella demolizione del "grande desigdortnwsa italiano usando il brand brionvega arriviamo al desaiGGGnnnn forse piu' riuscito del marchio.
l'idea al solito e' "nascondiamo tutto!"
Questo ovviamente fa incavolare la fisica se non lo fai con molta teNNica.
La radio ha l'idea di mettere l'elettronica nel cubo di sx, e l'ampli e batterie nel comparto di destra in maniera di dare spazio all'altoparlante che diviene grossino e piacevole.
Cosa puo' andare male se sei un latinista?
che non hai pensato a cosa succede quando chiudi i 2 cubi e li porti a spasso con la maniglia.
-La prima sfortuna e' che la manetta del volume rimane intrappolata (e il volume cambia chiudendo)
-La seconda sfortuna e' che devi aprire delle feritoie dietro l'altoparlante, perdendo il vantaggio di poter chiudere quel volume migliorando drasticamente la qualita' di ascolto.
-La terza maledizione e' che la maniglia, nonostante un magnete che permetteva di avere i due cubi coesi aperti a 180, era inutile quando aperta.
non suonava malissimo con il suo wattino del cavolo, ma era poco furba, sembrava che fosse disegnata da chi la fisica non la conosceva.
sarebbe bastato metter l’altoparlante sul lato i dietro grigliandolo, il manettino del volume nascosto, magari sotto sembianze di una finta seconda maniglia (aumentando la simmetria), magari spostando qualche componente per aumentare i volumi.
Ecco che il suono sarebbe stato 10 volte meglio, anche a parità di componenti, piu' comoda e facile da usare.
dal 1962 che innovazioni hanno fatto in brionvega?
tenetevi forte, questa e' la 12sima versione
hanno chiuso finalmente le griglie, dimenticandosi pero' che doveva funzionare anche da chiusa.OPS, hanno peggiorato l'originale che da chiuso va molto meglio.
In piu', oltre al sinto nuovo che ha l'RDS, hanno messo lo spinotto della cuffia (gia' apparso e scomparso in varie posizioni piu' volte).
Indovinate dove lo hanno messo?
In un posto che in una radio portatile non potrete mai raggiungere, come del resto il pot del volume.
Cioe' cci hanno messo mezzo secolo per non andare da nessuna parte pure peggiorando?
SUPERCOOL questi progettisti italiani.
La versione nuova e' persino peggio di quella vecchia!
Grande designgngnggn questi italici latinici.
Una radio portatile che non potete portare.
Mi chiedo cosa ci sia da osannare.
Di radio cubiche o sferiche ne hanno fatte a vagoni.
Ovviamente la versione peggiorata per essere piu' economica e' ancora in vendita.
Prezzo per il falso mito?
Grazie a "L’accurata scelta delle plastiche e dell’imballo" €559.00
Scusate, ma con quella cifra comincia ad avere un HiFi, non una radiolina di fantozzi.



3 commenti:
Ah ma era fatta per essere usata anche da chiusa? Ma che senso avrebbe, visto che i controlli sono nascosti?
Diciamo che sulla brionvega ultimo tipo con aux e rds la presa cuffia ce l'hanno messa giusto per mettercela, non perché fosse indispensabile.
Già chiudendo la radio trovo arduo far passare il filo della cuffia tra i due cubi e accogliere lo spinotto nella presa jack senza far danni. E poi una radio che misurerà almeno 10x10 cm non è certo tascabile, quindi la presa cuffia figura come compagnetta della presa aux esteticamente parlando, ma di utile non ha questo granché. Immagino poi che la radio avrà un amplificatore mono e quindi anche il jack cuffia è mono, così come aux. Ciò riduce la godibililtà dell'ascolto in cuffia. Tutto questo salvo aver fatto una radio ibrida, che in altoparlante esce mono ma l'uscita cuffia è stereo così come la ricezione, non l+r in parallelo e basta, ma per fare questo bisognerebbe essere visionari.
Di questo orrore c'è anche un "esperto di design" che ne parla su youpuke. E' divertente perché parla di "studio", ingegneria, "pensate solo per riuscire a collegare i due cubi..." caspita, bisogna essere proprio bravi. Per me solo l'Algol si salva. Tuttavia, parlando di designer italiani, so già che non sarai d'accordo, ma Olivetti negli anni fine anni '80 e inizio '90 ha fatto cose davvero pregevoli su portatili e alcune macchine fisse. Purtroppo erano poco robusti (pessima plastica), costosi e qualcuno soffriva di scarsa affidabilità (nonostante progettazione elettronica e componentistica fosse jap), decretandone uno scarso successo, ma le idee erano veramente buone.
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