lunedì, maggio 05, 2025

treno a s di idrogeno

 


 Nella mania "famolo greeenne" che porta a "intaschiamo i soldi del verdosky, soprattutto se latinisti di stato" abbiamo una nuova vetta: il treno a scorenge di idrogeno.

Cosa possa portare a fare uin treno ad idrogeno non mi e' chiaro, soprattutto non e' chiaro perche' i giornali riportano la notizia con raro e fenomenale gaudio.
Capisco che serve per rapinare le casse dello stato, ma i giornali non dovrebbero accennare alla rapina?

"Questa è una giornata che conferma la vocazione della Lombardia ad essere terra di primati e di eccellenze, sia per quanto riguarda la prima Hydrogen Valley, sia per la messa in funzione del primo treno alimentato interamente ad idrogeno."

Non solo il meridione e' uno schifo.
Ormai la meridionalizzazione del nord e' compiuta, lo spreco e' una tara nazionale.
L'italia e' foxxuta, da decenni.


"Protagonista di questa fase di test è il treno a idrogeno Coradia Stream H, costruito dalla francese Alstom e presentato già a ottobre del 2023. Parliamo del primo treno in Italia a zero emissioni dirette di CO2, dotato di celle a combustibile a idrogeno che garantiscono 600 km di autonomia. 240 il totale dei posti a sedere della soluzione Alstom."

Il treno in questione, che gira in qualche centinaio di pezzi in versione elettrica, viene equipaggiato con un serbatoione che occupa posti, non e' chiara l'autonomia rispetto a soluzioni a gasolio.
Ricordiamoci che il fermo treno ha costi spettacolari e rifornire quella bestia non e' banale, parliamo sempre di un rifornimento criogenico.


Il Ministero dei Trasporti finanzia l’apertura di 36 stazioni di rifornimento per l’idrogeno. In funzione entro il 2026

Quello che non e' chiaro e' che ci vogliono MOLTE stazioni con aree specifiche di sosta.
L'idrogeno non e' particolarmente felice di rimanere a −253C e il semplice passare del tempo, soprattutto su di un contenitore portatile, porta con se ad un aumento della T del brodo che deve essere compensato dall'ebollizione dello stesso... ovvero a perdite in atmosfera (salvo vedere un colossale BUM).
In soldoni un treno fermo consuma idrogeno a palate e se aveva poco "pieno" potrebbe dover rimorchiato dopo un paio di giorni.
Ovvero consuma energia a tuono anche da spento.
Avete letto quanti KW di energia perdono questi treni?
No?
Eppure si parla di cifre rilevanti, non noccioline.
Si arriva a perdere oltre l'1% al giorno.
Lo stesso accade alle 36 stazioni di rifornimento.


"La cella a combustibile a idrogeno, detta anche fuel-cell, è un dispositivo elettrochimico che consente di ottenere energia elettrica dalla reazione chimica di alcuni elementi, in questo caso idrogeno e ossigeno."

Una soluzione carina, ma assai costosa.
Non viene mai usata industrialmente perche' ha una badilata di collaterali, l'unico ambito in cui e' una presenza fissa e' nell'industria aerospaziale dove ci sono durate definite e costi abbondanti a fronte di masse ridotte.


Prosegue senza sosta  la rivoluzione della mobilità che sta interessando la Lombardia. Una trasformazione che coinvolge tutti i mezzi di trasporto, dall’immissione dei nuovi treni sino al rinnovamento del parco autobus, tutti a ridotto impatto ambientale, e al trasporto pubblico locale lacuale, con battelli elettrificati. Il primo treno italiano a idrogeno è un’innovazione importante, che risponde in pieno all’esigenza di percorrere in maniera convinta la strada della neutralità tecnologica. Dobbiamo essere in grado di valorizzare tutte le fonti energetiche, trovando la giusta sintonia tra mezzi moderni, confortevoli ed un servizio di alto livello ed efficiente, con un’attenzione particolare alla sostenibilità. Progetti importanti che mirano alla graduale decarbonizzazione dei trasporti, per un Tpl a emissioni zero”.

Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile), Idiozia e imbecillita', aggiungerei, se mi si consente.

Qui si parla di togliere i fossili e usare "altro", come se questo "altro" sia li, basta prenderlo.
Mi scusi dove e' questo ALTRO?

Vediamo in cosa consiste questo "percorso di decarbonizzazione"  

Prendiamo questo treno giocattolo, che ricordo non consuma noccioline, ha motori elettrici per 1,2MW.
Mettiamo che per fare la sua tratta giornaliera di 600Km consumi grossomodo 300Kg di idrogeno e 800 kWh di batterie (8800Kg per la cronaca) con un rifornimento intermedio.

L'idrogeno e' conservato in 56 contenitori di plastica e carbonio e dopo 5 anni e' tutto da buttare.

Per produrre quei 300Kg di idrogeno, che spero tanto che non farete con un reforming usando metano, servono un pochino di Wh.

Per produrre idrogeno da elettrolisi serve l'acqua dolce, ma quello che non vi spiegano e' che non vi serve l'acqua del rubinetto, ma H2O che e' una cosina un pochino diversa e ne servono 150 litri per Kg.

Quindi per fare 150 litri di H2O servono circa 1KWh e 600 litri (450 litri salati in fogna)

Il redimendo di un impianto di elettrolisi e' circa 60KWh per kg.
Il problema e' che questo H ora e' piuttosto caldo e dobbiamo portarlo a -260C almeno e questo ci costa 13KWh. 

Ma non e' finita.
Quel povero idrogeno e' conservato in contenitori, mettiamo che fra quelli in fabbrica, quelli sulla tratta e varie sia conservato 4 volte quello presenti sul treno. Di fatto solo la catena distributiva/stoccaggio ogni giorno perde in atmosfera il 5% dell'energia.

Ora passiamo al consumo come dichiarato dall'oste (il produttore).
Ogni Kg necessita di
630 litri di acqua dolce
78KWh
Questo se non intendiamo stoccarlo, ma produrlo e consumarlo il prima possibile in continuo.
un mese di stoccaggio peggiora drasticamente questo numero.

per fare il pieno al treno servono

198 tonnellate di acqua

25MWh di energia elettrica.

Ogni giorno.

o se preferite in un anno

 73.000 tonnellate di acqua

10GWh

Per singolo treno.

Dal momento che sarebbe inutile produrre quei GWh con centrali a metano, a quel punto e' meglio fare un reforming, vediamo cosa serve per produrre quella roba

Vi mostro il piu' grande impianto in opera in italia, quello che ha permesso alla puglia di sorpassare la lombardia nella generazione solare, stracciando il precedente record toscano.

 275mila moduli solari scavalca qualsiasi precedente primato di taglia. La centrale ha, infatti, una capacità di 103 MWp, spacciato per un molto ottimistico 150 GWh annui.
Costo 95 milioni di euro

Giusto per avere un'idea guardate le auto, come dite?, non si vedono? sono di livello subpixel e non le vedete?

Dimenticavo, questo e' solo uno dei 5 lotti che compongono la "centrale".

Ma anche fossero davvero 150"gighi" sarebbero 20 a luglio, ma 8 a dicembre e altrettanti a gennaio.
Ma il treno, da solo, ne pippa quasi uno al mese, anzi...
Se poi il giorno X piove e dobbiamo stoccare abbiamo perso il 4% del rendimento.
Piove una settimana di seguito?
Dobbiamo avere uno stoccaggio di almeno una settimana locale, costi immani per perdere lo 0.5% giornaliero, ma sempre un altro 4% e'.

Un pratica abbiamo messo su uno spettacolo da decine di miliardi fra pannelli, stabilimenti,  stoccaggi, trasporto, stazioni e personale per far si che con dei pannelli chilometrici, i piu' colossali d'italia, possano alimentare 6 treni SEI.

un infrastruttura enorme per alimentare 6 treni (che spero non costare piu' di uno a gasolio)  e probabilmente per la messa in opera  l'inquinamento e' altrettanto bestiale.

solo trenitalia ha circa 4000 fra locomotive e treni-locomotri (es etr500). Anche se molti saranno fermi o fanno tratte molto ridotte, possiamo spannometricamente affermare che almeno 2000 macinano km a tuono.
Capite che non ha senso.

Limitiamoci alla trazione a nafta, sono oltre un migliaio. Diciamo 400 attivi?

Ok, servono solo per quella roba quasi 100 centrali del genere.
Un fiume, letterale, di acqua.
Enormi impianti di elettrolisi
Enormi impianti di distribuzione.
E un sistema di trasporto criogenico, di cui non ho neppure fatto accenno, che consuma e costa a bomba.
Sicuri che elettrificare le tratte non sia piu' furbo?
Sicuri sicuri che il vecchio gasolio sia peggio?
E poi, chi paga?

Possiamo guardarla anche in un idea di efficienza.
I verdosky chi hanno triturato gli zebedei con il fatto del risparmio e le classi AAAAaaaaaaaaa+++rgh!
Stiamo parlando di fare per 40KWh, che consumeremo con un  rendimento delle celle del 60%, il motore non la penosita' di una tesluccia.
Quindi parliamo di 24KWh nel motore che ci sono costati la bellezza di 78KWh.
Sono certo risultati a spanne, ma rendono bene l'idea di un rendimento del 30% lordo, probabilmente fra una cosa e' l'altra, in the wild, assai meno.

Perche' sbattere via il 70% dell’energia nel water con una serie di mirabolanti salti mortali?
Il motivo e' presto detto: si vogliono usare fonti intermittenti.
Il 70% e' il costo (insieme a ridicoli pacchi di denaro che sembrano colline di carta) di rendere uniformi sulle 24h le intermittenti.
Il problema e' che 24h non bastano, si dovrebbe traslare l’estate nell'inverno bruciando un Everest di banconote e comunque non basterebbe.

Photo: in vetta a 2000m, l'aria fina dai debiti sottostanti che si respira.
 

 

PS
Prima che il furbo arrivi e dica che non esiste spazio per mettere la classica catenaria in alcune gallerie di alcune tratte che non si vuole alzare, come raccontato nei siti greenstronz che raccontavano dell'enorme vantaggio a non dover fare scavi (come con il diesel), voglio ricordare che la metropolitana non ha sempre la catenaria: esistono svariati modi per portare energia come il terzo binario, o il piccolo pantografo laterale come la metro di milano. Inoltre nulla vieta di fare un vagone con un pantografo incassabile e un piccolo pacco batterie da niente sufficienti giusto per fare le gallerie in questione.

Qui potete vedere le 4 rotaie del sistema della M1:
Laterale per 750V
le due di trazione e, in caso si usino ruote non metalliche, una centrale di messa a terra.


 manca poco che ci mettevano anche un bus digitale e la telefonia a bordo (a gettoni, of corsa :-) ), ma nel 1964 eravamo ancora alle valvole in italietta e non e' venuto in mente a nessuno, altrimenti di rotaie potevamo averne una decina magari con un bus parallelo :-P.

 



 

 

 

6 commenti:

Anonimo ha detto...

"Parliamo del primo treno in Italia a zero emissioni dirette di CO2" ma perché gli altri treni elettrici non sono a zero emissioni dirette di CO2? Ricordo ancora quando ho fatto l'esame di maturità, sono passati 30 anni circa, e tra il materiale per la discussione in inglese all'orale c'erano diversi articoli tra cui uno sulle macchine e treni a idrogeno :D

Gate-All-Around ha detto...

Dai dati disponibili risulta che l'impianto di Iseo produrrà idrogeno da bio-metano con cattura dell'anidride carbonica prodotta. Ricordate quando nel Regno Unito si è verificata una penuria di birra dovuta alla mancanza di anidride carbonica? In Lombardia non accadrà, anzi, acqua gasata per tutti.
Due impianti produrranno idrogeno da elettrolisi.
L' idrogeno sarà stoccato ad alta pressione (350 bar), non a temperature criogeniche, procedimento comunque critico.

blu-flame ha detto...

gate, al di la di aspettare di liquefarlo all'ultimo, prima di salire sul treno, hai un idea delle dimensioni delle bombole?
ok, non perdi a stoccarlo, ma ti ammazza con i costi.

Gate-All-Around ha detto...

Eccome! Infatti un intero vagone è destinato a trasportare l'idrogeno ed a generare elettricità via cella combustibile. Così come il primo vagone del treno a vapore trasportava il carbone, oggi un vagone trasporta idrogeno.
Qui qualche dato molto riassunto:

https://www.fnmgroup.it/wp-content/uploads/2025/02/Rovato-Leaflet-2025-1.pdf

Ha qualche altro dato riguardo al treno? Magari proprio riguardo allo stoccaggio dell'idrogeno a bordo.
In questo manifesto mi sembra di capire che l'idrogeno è stipato a bordo ad alta pressione:

https://www.alstom.com/sites/alstom.com/files/2021/09/17/Alstom_Product_Sheet_Hydrogen_Train_EN.pdf

baron litron ha detto...

bello, un vagone intero pieno di idrogeno ad alta pressione.....

per fortuna che sui treni adesso è vietato fumare, altrimenti i rischi sarebbero davvero enormi.

Gate-All-Around ha detto...

Che bello! Sarà una bomba che spacca!