lunedì, agosto 18, 2025

storie di compiuteri 1

 


 

Nel 2010 circa ricevo una strana telefonata.
Un tizio che non conoscevo mi intima di fornire "IL programma dei fax", in maniera perentoria, e io casco dalla pianta.

Dopo qualche domanda su dove, quando e perche', capisco cosa vuole.

Premessa:

Intorno al 1992  nei momenti liberi anziche' andare in disco come i miei coetanei pischielli facevo da consulente per un azienda che, di fatto, potete immaginarla come grossista (e' piu' complicata, ma chissene).

All'epoca i modem in italia, la posta elettronica e tutte quelle robe li non erano diffuse, al grido di
"il compuitero non serve, ci abbimmmo il latino e ci apre a mente groosssa!" venivano evitate come malattie varie.
nessuno lo usava anche se era assolutamente necessario in quel contesto.

Cosi' i soci/compratori mandavano gli ordini via fax e quando la segretaria finiva di introdurli a manina (con tutti i problemi del caso) stampava tutto su carta a lettura facilitata e si metteva al fax ad inviarli.
5/7 minuti per ordine.
Nei giorni peggiori anche 200 ordini, 16 ore di invio.
Per limitar la cosa presero un costosissimo fax con memoria astrale che non costringeva la poveretta a stare davanti durante l'invio, grazie alla (costosissima) memoria, essendo differito dall'introduzione dei fogli in scansione, ma di fatto ci metteva qualche ora frammentata in molti giri (la memoria era quello che era).
In pratica il compito di una delle impiegate era prevalentemente mandare fax e facevano sempre fatica a fare cose di base.
Infatti nei giorni "normali" la conferma dell'ordine arrivava spesso entro la notte o la mattina successiva, nei giorni caldi, tipicamente dicembre, non si mettevano neppure ad inviarne una parte con problemi enormi su cio' che veniva consegnato o meno (le merci non sono infinite).
Errori d'invio regolari completavano l'opera.

La cosa era una delle solite "ma facciamo cosi' da sempre"

Ad un certo punto chiedo all'azienda del mainframe perché caspita non sparino direttamente il fax, del resto sarebbe una passeggiata.
La risposta fu che era impossibile fare una cosa cosi'.
IMPOSSIBILE.
Dopo una feroce discussione, del resto sapete che non sono una che non le manda a dire, riesco ad ottenere sia l'invio del file di stampa degli ordini oltre che alla stampante ad un floppy  (mesi dopo ad un pc direttamente).
Altra feroce discussione e mi assicuro l'uso esclusivo di un pc molto bolso presente in azienda.

Piu' che alto a dimostrazione di cosa e' "impossibile"


 

Il pc bolso era un siemens 386SX con una scheda modem che avevo aggiunto (quelle vere, non i winmodem del razzo, "win" in un HW vuol dire brutto).
Con un turbopascuale compilo un accrocchio che prendeva le decine di  TXT (testi) e  metteva un attimo in ordine quel delirio per farlo entrare un un 80 colonne (anziche' 210) dividendolo per pagine, togliendo i comandi della stampa e producendo un .bat che chiamava il programmino di serie con il modem per sparare decine di fax ai numeri giusti TXT per TXT.
Una cosa che genera banalita' come "manda.exe 02-123456789 pippo54.txt"

-zero tempi di segretaria (costi)
-Migliore lettura dei fogli spesso "sporchi" scritti in piccolo (venivano ridotti per stare sull'A4) e formattati male.
-Grandissimo risparmio dei tempi d'invio (aka bolletta) per via della pulizia estetica di un file sintetico rispetto ad una carta grigina.
 

Con l'ingrandirsi della societa' arrivo' comunque a metterci l'intera giornata a spedire i fax.

Con l'arrivo degli ordini via PC con un comodo programma verticale gli utenti continuarono a gradire questo invio, ben formaGGiato e senza dover fare una seconda connessione per scaricare l'ordine in locale e tentare di stampalo (harg difficile, il "tasto stampa" non e'  insegnato nei poemi di catullo e la nostra mente essendo aperta il vento ha portato via tutto).

Anni dopo, forse era il 96, vengo contattato da un animale che mi ordina di rimettere in funzione il fax.
ORDINA, "lei DEVE"
Ora capisco che io dovrei sapere cosa cavolo e' "il fax".

Dopo interlocuzione capisco e chiede se hanno cambiato il sistema di stampa ordini.
Ovviamente si.
Mi chiede di sistemarlo comunque.
Faccio notare
1) se non mi dai un file io non posso farci un ciuffolo
2) in base a quello devo capire se rifare il programmillo da zero e con quali costi.

Alla parola "costi" e' svanito in 3 secondi, altro che le lambo.

Pensavo che la cosa fosse finita, del resto le le mail erano abbastanza diffuse e anche un bidone di una azienda informatica pessima e' in grado di inviare mail.

Probabilmente hanno rimesso il modulo di stampa precedente.

Cosi' torniamo nel 2010 dell'inizio, o quello che era, e la telefonata bizzarra

La societa' nel frattempo era stata rilevata, e fallita un paio di volte e ora... ha smesso di colpo nel mandare i fax di conferma d'ordine.

Cerco di capire a cosa si riferisce, del resto era un lavoretto da giovinastro, poco piu' di un batch da utente, ma pare che nessuno capisca come la societa' riuscisse ad inviare i fax, non gli utenti, non i consulenti informatici, non i guru.
Solo chiamando un vecchio impiegato era riuscito a capire che io ci azzeccavo qualcosa ed era riuscito con qualche telefonata a trovare il mio numero di telefono.

con qualche domanda capisco cosa e' successo:

Un giorno in odore di ristrutturazione il grande geGnio decise di buttare tutti i vecchi PC, compreso un vecchio bidone 386sx16 con 1GB di ram tutto ingiallito, bidone gia' alla sua epoca, che ovviamente non faceva girare "cosa preferita ultima versione".

Dopo 2 giorni che la societa' non inviava piu' fax di conferma ai clienti cominciarono a capire di avere un problema con la tempesta di telefonate che infuriava.

Solo dopo attente analisi di un consultate piu' sveglio degli altri capirono che era "un programma esterno".

Ad una settimana razionalizzarono, chiedendolo ad una segretaria che non lavorava piu' da oltre 5 anni, impegnata a fare la mamma, che era nel PC buttato.
Ormai in discarica.

Per 20 anni nessuno si e' mai chiesto nulla.

Ovviamente volevano una copia del programma GRATIS che funzionasse su un PC NUOVO con XP senza modem, senza il programma di quel modem eccetera.

Quello che era un accrocchio funzionate sfruttando bene il mistico manuale d'istruzione del modem 2400 baud (9600 fax) sotto un pessimo MS dos 3.x era durato piu' della societa' stessa.

 La cosa ridicola che oggi per fare lo stesso occorrerebbero una carrettata di librerie e menate, all'epoca bastava un programmino che di fatto scriveva un testo e mandava 4 lettere "ATDP" e il numero di telefono ad un modem in seriale.
Tutto era facile e stabile, perche' era tutto progettato cosi'.
I PC erano eterni, non si intasavano di polvere solo a guardarli, non dovevi buttare tutto ogni 5 anni perche' MS ha deciso cosi'.

Quel PC ha vissuto senza un gruppo di continuita', con il monitor spento, con il suo SW, con utonti che cercavano di giocarci al solitario (sul monitoro solo 2 timer e gli out de turbopasquale quando faceva le conversioni) spenti e accesi a caso tanto che misero un cartello "lasciare acceso" perche' nessuno sapeva cosa fosse e cosa servisse, la vera black box...

Eppure ha lavorato per 20 anni dimostrando il paradigma KISS, "Keep It Simple & Stupid", ossia «lascialo semplice & stupido».

 

 

lunedì, agosto 11, 2025

a-style

 


 

 a-style e' il tipico esempio del fatto che il mercato e' fattualmente una massa di scimmie.

Lo ha detto stellantis con la stelvio: 
se stai comprando quasi 100K di furgone tamarro  da gelato in fronte sei stolto, quindi sceglierai il nostro in quanto ti regaliamo 300E di monopatittino!

Lo ha detto VW:
Se compri un veicolo prenderai in nostro perche' se lo sbatti in giardino lo noteranno tutti perche' chiassoso, evidentemente brutto ed enorme. 
Perche', per il compratore VW/audi di furgoncini, l'importante e' mostrare il nuovo acquisto di medda e non passare inosservati.



 


Tutto nasce da un logo, come tante cose 
Un logo di medda come quelli che inventi con i tuoi amici, come le invenzioni strane come preparare il te alla temperatura perfetta o alla cannuccia raffrescante per la cola.


il logo e' ben pensato,  usando la prima lettera dell'alfabeto in un'immagine riconoscibile per il significato fintamente nascosto che allude a un atto sessuale
Piu' sembra nascosto, ovvero piu' uno è tardo di immaginazione, piu sembra una rivelazione.

l logo A-style guadagnò visibilità quando il fondatore lordo'  con migliaia di adesivi i pali dei semafori e le palina in genere di Milano e provincia suscitando curiosità  nel maranza tipo che alla centesima immagine mentre sgasava con il 50tino elaborato arrivava all'epifania ormonale.
Mentre lordava altri capoluoghi, la popolarità ottenuta dalla pubblicita' lordativa ottenuta, a costo bassissimo per non aver pagato le tasse ed aumentato i costi allo stato,  Marco Bruns inizio' la produzione delle prime T-shirt nel 2000/2001
Anche questa, oltre che essere irrispettosa, e' evasione.

inutile dire che  Bruns preferisce parlare di "movimento artistico" o "street art", altrimenti il comune di milano, se si fosse svegliato, potreva richiedere qualche milioncino di euretti di danni. Ma l'arte, qualunque cosa voglia dire, per il latinista e' sacra. Anche quando e' un semplice arraffare, basta la parola, Falqui.

Inutile dire che il maranza ad alta tamarritudine ne fu estasiato.

Il boom era consistente e ovviamente le richieste furono immediatamente ai vertici.

Il problema di questa situazione e' che se sei impreparato possono essere problemi.

Cosi' da subito in licenza il logo a Simone Sidoti della finesse e comincia un boom che ha il culmine sfolgorante intorno al 2004-2005

Dopo le t-shirt e la linea di abbigliamento, caschi, gioiellini, e altre maranzate come delle borse e orologi.”

Il fatturato esplode, si narra di essere arrivati a 200 milioni di euro con ricarichi spaventosi, visto che poi il grosso e' fatto da misere T-shirt vendute a 30 volte il prezzo per il solo logo (dovrebbero spiegarlo ad AGOM che il logo e' il prezzo)

E' anche ipotizzabile, per una serie di ragioni fra cui la pesante sponsorizzazione rapportata al fatturato, di un botto di nero


 

Mentre tutto sembra andare benone e il fatturato pompa sempre piu' tutto si pianta di colpo.

 Del resto  Il brand A-Style e' un marchio vuoto, non ha uno stile proprio, vende jeans, t-shirt assolutamente identici a quelli delle bancarelle, senza nessuna aggiunta significativa che non il logo.
Puoi farlo se sei un brand TOP che ha un suo stile, vedi i tamarri che vanno in giro con le mutande a vista o le magliette della salute usate come t-shirt, ma non puoi farlo un no-logo.


Certamente il tarro che vuole sganciarsi dai vestiti di mamma lo vede come anticonformismo e se particolarmente immaturo gli sembra di infrangere dei tabù.

Poi succedono 2 cose. 
Dopo 5 anni il tarro va a portare i secchi in cantiere 
La generazione dopo vede quella roba come vecchia.

Il perche' e' banale, ti sembra di essere trasgressivo se sei l'unico a mettere la pecorina sulla maglietta, esattamente come la generazione di tuo nonno andava in giro con il catenone d'oro e quella dopo del moncler.
Ma se lo fanno in tanti non e' piu' trasgressione, e' uniformazione, che ci sta bene quando e' "accettabile" come un SUV, il catenone al collo odierno, ma quando e' "aoh te prendo a la percorì" non e' piu' tanto "accettabile" e i colleghi di badile ti prendono in giro.

Cosi' passata la generazione di tamarri 15enni che hanno fatto il successo del brand, il brand ha cominciato a discendere. 

 Quando tutto si pianta iniziano i problemi e le criticita' che erano chiodi mal messi nel momento duro partono come se fossero proiettili e fanno male.

Dovete sapere una cosa: nel tessile le cose piu' turpi si fanno in toscana (ci sono interi libri che lo raccontano, alcuni divertenti), ma alle volte le cose partono dalla parte sud dell’Emilia Romagna (siam sulla carta comunisti, ma amiamo tanto evadere) e finiscono fattivamente come produzione nel sud piu' a nord. Al massimo in puglia, ma solitamente si ferma nelle marche, l'evasione di Montappone (1500 anime che evadono come una metropoli) e' zona mitologica nei racconti degli imprenditori, suscitando ilarita' per quantita' e persistenza.
Poi mi vendono a dire che non si sa chi evade. Suvvia, non diciamo castronerie, son cose tanto note da esser barzellette.

Quando vuoi fare nero e' ovvio che ti devi appoggiare a questi tizi che producono con niente e  conoscono modi per farti avere il necessario.
Il problema e' duplice. 

Il primo e' che la produzione lo fanno a poco prezzo perche' poi prenderanno il tuo modello e sulla commessa di 1000 pezzi ne produrranno 2000 vendendoli per i fatti loro in nero
Se sei stato abbastanza furbo di usare un tessuto esclusivo si vedra' una differenza, ma se fai come molti stilisti avrai il mercato inondato di fake identici.
Puoi avvisare quanto vuoi, decine di volte Intai di Armani che non e' furbo dare la produzione a chi costa troppo poco, salvo poi, venendo giu' dal pero,  vederli arrabbiarsi con chi aveva avvisato (coglio...)  e "non capire" perche' addirittura riescono ad uscire i fake prima di quelli ufficiali che, oltretutto, sono fatti malissimo; i ladri non sono bravi imprenditori. 
Del resto l'italiano e' ladro.

Il secondo e' che se chiedi di fare nero al fornitore ti sei messo gia' da solo nelle mani di un ladro, sperando che rubi con te e non contro di te
Uno che fa nero ha gia' mano d'opera nera e venditori neri che permettono di fare quello che fa (ricordate come si fa il nero, vero?)
Sperare che sulla produzione di 1000 pezzi ufficiali, 2000 concordati, non divengano 4000 reali e' solo una pia illusione, soprattutto se il prodotto non ha particolarita' alcuna.

Al calo di vendite feroci probabilmente hanno notato che le felpine da 5E che vedevano indossate erano un pochino troppe e rescinde il contratto ma, ovviamente, continuano a produrne (come spesso accade, in toscana possono andare avanti 50 anni scordandosi persino come era fatto in origine).
Del resto ha piu' appeal di una maglietta completamente bianca. 

Cosi' gli ex collaboratori vanno in tribunale, Bruns sostiene che la Fin.esse, nonostante fosse stato rescisso il contratto, continuava a produrre merce e a venderla sui mercati. 
Accusa che la difesa dell'azienda locale rigetta completamente sostenendo, tra l'altro, che la merce sequestrata era in magazzino ed era stata prodotta quando il contratto di licenza era ancora in vigore tra le parti, del resto se hanno  venduto in nero non ci sono prove che la produzione sia recente.

non si sa come va a finire, quello che si sa e' che Simone Sidoti è agli arresti domiciliari per associazione a delinquere in altra roba.

Oggi il fatturato di A.style e'  € 2.000 (2019) 

Rimane una potente dimostrazione che non conta il prodotto, alla fine erano prodotti primo prezzo assolutamente banali, ma il consumatore puo' essere disposto a spendere cifre consistenti essendo di fatto ignorante.
Sottolinea che se hai successo perche' pensi di essere furbo puo' anche andarti bene, ma, una volta finito l'Hype, e' facile schiantarti a terra se il prodotto non ha motivazioni di vendita che siano trasversali.

 

lunedì, agosto 04, 2025

solare a Trino




 Photo: l'impianto.

l parco solare ha una potenza di circa 87 MW e produrrà circa 130 GWh ogni anno
 è integrato a un sistema di accumulo di batterie agli ioni di litio (why litio?) con una potenza di 25 MW e una capacità di accumulo pari a 100 MWh

 la foto sopra ci da l'idea della dimensione ENORME, chilometrica, solo se vediamo gli altissimi condensatori a camino da un altro lato

 


 


Questa vicenda ci permette di avere anche chiaro il costo del solare e del nucleare come ordine di grandezza.

Il nucleare produceva a regime circa 2TWh annui di baseload, in 10,6 anni consumò 4,6 tonnellate di uranio producendo 26 TWh di energia elettrica e occupando il piccolo spazio che vedete in foto.

Fu demolito praticamente da nuovo per ragioni politiche, ci sono affari simili ancora in funzione, diluendo di fatto i costi di costruzione.
Si puo' dire di fatto che una centrale nucleare gira tranquillamente oltre mezzo secolo, le piu' recenti vengono spacciate per avere vite operative maggiori.

L'impianto solare che lo sostituisce e' fatto da 160mila pannelli motorizzati e batterie per evitare di andare a produrre solamente durante il giorno.

 

Per ogni pannello abbiamo una staffa motorizzata e tarata singolarmente, aumenta notevolmente il rendimento, pur sembrando solo monoassiale (una medda), spara i costi in orbita. 

occupa 1.3Km2, per chi e' abituato ai metri quadrati sono 1 300 000 (un milione e 300mila)

costo della generazione?
94 milioni di euro, di cui 15 milioni per i muratori per la posa dei 171.948 moduli fotovoltaici.
Come era la cosa che i pannelli costano sempre meno?
Chissenefrega possiamo dirlo?

Costo delle batterie?
Come al solito non e' dato sapere, ad occhio viste le 1000T di batterie non dovrebbe costare meno di 70-100 milioni.
Batterie che, viste le dimensioni piccolissime, possono traslare circa 1/3 del prodotto medio da un orario all'altro.
OVVERO quando leggete che risparmieranno CO2 e metano a manetta e' sempre "per finta" visto che occorre sempre una sorgente che butta metano per sorreggere la giornata storta.
Le batterie servono per spostare il grosso della produzione che dura 4 ore, 6 con le code asfittiche e farle diventare 8-9 piu' costanti.
In estate o giu' di li.
In inverno continuera' a rimanere quasi spenta, pur guadagnando qualcosa rispetto al solito (1/5 della produzione) per via dei motori.

Possiamo buttare metano con rendimenti pessimi (turbogas) o rimanendo a buttare metano a 600C, non cambia la sostanza i numeri di CO2 sono ampiamente una presa per il... naso.

Tenete conto che a Trino un campo molto economico non edificabile di 30.000m2 costa 60KE, con una  interferenza abbiamo che solo di superficie, se non fosse "regalata" costerebbe 2-5 milioni di euro.

Comunque facciamo finta per un secondo che la media sia costante (buhahaha!) e abbiamo:

205 milioni  e 1.3 km2 per produrre 0,13TWh, ma dopo pochi anni le batterie saranno sfondate (ricordiamo che fanno praticamente un ciclo al giorno per mesi), gli inseguitori pur essendo molto minimal si devono muovere tutti i giorni, con qualunque temperatura, per decenni basta veramente niente (animali, metalli diversi, lubrificazione, cavi irrigiditi, salcaxx) per avere problemi.
Di fatto dopo 5-10 anni andranno incontro a pesante manutenzione.
Facendo le proporzioni 15 volte meno dell'impianto nucleare, ovvero ci vorrebbero oltre 3 miliardi e 20 Km2 di spazi per fare la stessa produzione lorda.

Gli spazi, gia'.
Pare che in cambio del piantare qualche alberello gli spazi siano stati dati praticamente gratis.
Capisco veramente, per una volta, le bestemmie dei coltivatori che devono pagare la terra e al solare viene regalata o quasi.
Pero' le cose hanno un costo, se viene levato spazio piano altri pagheranno quei costi,  es i contadini o le industrie, il costo dalla bolletta finisce altrove in maniera perniciosa sul pomodoro, sullo stipendio o sull'affitto.

Prima o poi il solare dovra' diventare adulto e pagarsi le sue paturnie.

Giusto per avere un idea visto che molti paragonarono il santo solare con carissimo nucleare, va a capire perche' paragonare cose cosi' diverse, vediamo 2 numeri.

ogni GW  di capacità nucleare  costano tra i 2 e i 10 miliardi, prevalentemente il delta e' un prezzo dato da dimensione e soprattutto politica. 
Il fatto di fermare la costruzione per ragioni poLLitiche fa si che sia un investimento rischioso con rientri incerti sia come tempi che come fattibibilita'.
Ovvero il finto green, con giravolte poLLitche ha un costo di MILIARDI anche sul nucleare.

Un GW di nucleare produce poco meno di 10TWh  con un prezzo, se si fa con decisione, grossomodo di 5 miliardi.
Ovvero un centrale "normale" da 2-2,5GW produce quasi 20TWh di energia con circa 10 miliardi di spesa.

Per il solare la cosa e' piu' complessa.
Per arrivare con le stesse cose di un impianto nucleare tipo, con le cameristiche di dell'impianto solare di Trino, ovvero che non muore alla prima nuvola, parliamo di 32 miliardi.... MA:

1) 200 Km^2, come dire... la superficie totale delle pianure in Sicilia ammonta a circa 3640 km2, quelle idonee saranno un terzo (non vanno bene a nord dei rilievi), tolte le strade e le citta', potremmo dire che disboscando brutalmente con una enorme cementificazione di 1/5 della sicilia ci riusciamo di certo. Pero' questo causa:
2) quando aggredisci cosi' il mercato le risorse diventano contese, scordati di asfaltare tutta quella roba con solo qualche decina di miliardi. Mano a mano che copri superficie o la comperi dallo stato, se ne nessuno e' stolto, costera' cifre sempre piu' alte.
3) altri costi arrivano dall'interconnessione che sarebbe complessa ed estesa, difficile immaginare un campo unico largo 2Km e lungo 100Km senza in mezzo nulla, e senza fare passaggi per le persone che non debbono essere costrette a girare intorno a questo coso, no?

diciamo che se ci riesci con meno 50 miliardi sei bravissimo.

Uno direbbe 50 miliardi contro  10 miliardi.
Ma non e' finita.
Se e' vero che la manutenzione di una nucleare necessita di strumenti costosi, i ricambi costano uno sfacelo e i lavoratori sono super pagati, mentre dall'altro sono per lo piu' animali con la scopa in mano vi ricordo una cosetta:
Stiamo parlando di un incubo con 25 milioni di pannelli e una collina di batterie.
25 milioni di pannelli, 100 milioni di connessioni, 100 milioni di tratte, 25 milioni di motori che ogni giorno per 30 anni fanno un ciclo, 275 miliardi di cicli.
Un cavo fissato male, un topo che rosicchia (siamo all'aperto, che ti credi?), un guasto...

Giusto per avere un'idea: se un pannello-motore-connessione avesse una vita media fra i guasti pari a 50 anni, non ci credo neppure se lo vedo, ogni anno vanno riparati 500.000 pannelli motorizzati.
Anche se basta una coppia di professionisti per squadra, serve un furgone,ricambi ecc.
Se ci mette un ora a trovare il guasto (stiamo sempre parlando di una struttura grande come una provincia) e un ora a sostituirlo e tararlo servono sempre 420 squadre:
1000 persone (3 milioni annui di stipendi)
420 furgoni (se li cambi ogni 10 anni un milioncino annuo)
+ricambi e strumenti.
Poi devi pulirli, diciamo almeno una volta ogni 3 anni, ovvero devi pulire 8 milioni di pannelli annui.
Mettiamo che con le spazzole a pressione e un trattore riesci a farne uno ogni 3 minuti (ricordiamoci le dimensioni, devi arrivarci) ti servono
20 stipendi
20 trattori
20 rimorchi
+usura delle spazzole rotanti e menate.
100K per te diverrà un unita' di misura, roba da pezzenti.

Ma non e' finita.
Le batterie al litio se usate tutti i giorni, beh in 30 anni le cambi almeno 4-5 volte. I costi di manutenzione e pulizia pannelli ti sembreranno briciole.

Colpo finale, della strega, l'energia prodotta dal solare ha meno valore di quella di un baseload, non puoi venderla allo stesso prezzo, soprattutto se hai necessita'.
Se le metriche sono quelle

L'industria nucleare ha dei costi mostruosi.
Ma nessuno nega la cosa, perche' a braccetto hai una produzione altrettanto cicciona.

Quando pero' scali l'industria solare non e' piu' il pannellino di medda per caricare il citofono-videogioco

Ma una cosa ha costi piu' grandi di fare un ponte sul fiume: cercarlo di fare con il Lego.
Perche' il lego "standard" costa davvero poco, con 50E quelli cinesi ti danno degli scatoloni pieni e ci puoi costruire una botta di roba.
Ma quando scali di dimensione e devi fare un manufatto grande come una casa (vedi James May...) le cose diventano piu' complicate e costose e il lego non e' piu' tanto economico come sembrava.

Alla fine ricordiamo cosa e' una vera centrale elettrica solare, non quei giocattoli che servono solo a sballare la rete italiani:
Un enorme macchina, concettualemtne semplice, montata all'aperto da muratori fatta da milioni di pezzi.

Se vi e' cara l'idea "quello che non c'e' non si puo' rompere", ecco, qui esiste tanta roba montata in mezzo al prato dove fare errori e' semplice e basta che passi un topo o un uccello e puo' fare danni non da ridere. 
 

 

lunedì, luglio 28, 2025

USB elettrizzanti.

 

 

La USB e' la connessione fantozzi.

Prima con la 1, che era di fatto peggiore di una arcaica RS232
Poi con la 2 che era un accrocchione brutto che quando funzionava, sputando sangue, andava comunque peggio di un botto di una precedente FW
Poi anziche buttare tutto fecero la 3 che aveva i sui problemi e si comincia a parlare di potenza.

Adesso arriva l'iterazione "follia" che e' un gran caos e integra roba ma non si capisce a come possa venire usata visto che il connettore non solo puo' essere usato per altro, ma anche la stessa USB puo' integrare altro ed e' un gran caos su cosa succede connettendo 2 cose.
Funziona?
Non funziona?
E se funziona, in che modalita'?

Ma oggi non parliamo della schizofrenia delle versioni piu' recenti, ma del fatto che a partire dalla 3 i vari costruttori hanno cominciato a cacciare dentro roba a caso come alimentazione.

Del resto se la usi come cavo di alimentazione, come hanno cominciato a fare i cinesi con la 2, e devi caricare un pad con 6Ah di batteria  hai voglia: con 0,5A, rischi di arrivare a mattina e non e' bastata la notte.

Da qui prima i sistemi furbetti, "facciamo finta che siano un ampere tutto insieme",  ma 5 ore per caricare il mio cello son sempre tantini se sei uno frettoloso e la batteria dura meno di una scorengia perche' vuoi il cello sottile.

Da qui tutti i sistemi di carica proprietari e folli.

Quick Charge (1,2,3,4...)   
DART
Pump Express
Super Flash Charge
SuperCharge
VOOC (SuperVOOC)
Dash Charge    
XCharge (Infinix)
Lightning

A questa follia di frammentazione ognuno di questi 10 protocolli,  con tante versioni diverse, puo' avere anche 10 nomi diversi a seconda di chi lo vende.
Infatti il "fast" identico puo' avere persino 2 nomi diversi per lo stesso produttore e lo stesso avere altri nomi usando marchi diversi.
Un utente che compra il telefono marca X potrebbe avere il superpompa , ma il megapompa della stessa marca e' identico, ma non si sa, e' un segreto.
Ma  superpompa e il megapompa non sono compatibili con l'iperpompa, sempre della stessa marca.
Pero' superpompa e megapompa sono  identici al eXtrapompa di marca completamente diversa.

Ovviamente il superpompa, che in realta' e' un XXpompon, ma potrebbe non essere compatibile con la ver 4 plus turbo tarro del XXpompon.

Confusi?
Certo.

Capite che scegliere anche solo un alimentatore diventa un problema, ricorda in peggio a come oggi si sceglie una lampadina, banalita' divenuta molto difficile?

Tutto perche' vi erano telefoni che non facevano la giornata perche' troppo sottili e la gente aveva la fregola di sfasciare la batteria.

A questo si aggiunge l'incubo dei cavi, roba fatta in economia galoppante per 5V 0.5A si presta poco a trasportare 3 o 4A senza collaterali non troppo belli (fuoco e fiamme?)

Nel 2012, il consorzio  USB cerca di arginare la follia cercando di standardizzare la cosa ma ci riesce solo con l'avvento del connettore  Type-C, il pin del canale di configurazione (CC) viene utilizzato per la trasmissione di messaggi di comunicazione PD e protocolli e per l'alimentazione tramite il pin VBUS.

Cosa vuol dire in soldoni?
Be' che abbiamo appena inventato un alimentatore da banco controllato digitalmente.

Quello che sembra un patetico alimentatore fatto con un trasformatore e un paio di componenti del nokia 2010  ora e' una follia digitale e un complesso alimentatore multi-tensione.

In pratica, una volta connesso e alzato il power good (nel PD ha un altro nome, ma chissene)  il device manda un messaggio in cui chiede cosa desidera e media.

Di base e' lo stesso protocollo dei caricabatteria delle auto elettriche e se la potenza e' impegnata puo' rispondere picche o rinegoziare.

l'invio del messaggio e' gia' complicato, il ricevente riceve l'istruzione, conferma quindi che il messaggio è stato inviato correttamente un altro messaggio all'altra parte. Altrimenti, sarà considerato come un guasto di trasmissione e il meccanismo di recovery verrà attivato.

Chi riceve il messaggio poi, interpreta il messaggio e lo riporta al Policy Engine che decide il da farsi.

In tutto questo caos si interroga il cavo e non tutti i cavi sono dotati di CPU.
Gia' il cavo e' dotato di un computer e parla il fetentone.
Secondo le regole, se un cavo supporta SuperSpeed o una corrente superiore a 3A, deve rispondere se interrogato con tutta la verita' e nient’altro che la verita' (te lo vedi un cavo cinese?).

Il protocollo di alimentazione Source/destinatario è quindi giustamente soggetto alle condizioni intermedie del cavo.
Ad esempio, se l'alimentazione di corrente di origine è fino a 5A e il cavo utilizzato può supportare solo una corrente massima di 3A, allora la sorgente non può accettare di alimentare il destinatario con il massimo della birra.
L'alimentatore infatti prima di dialogare con l'utente  invierà prima una richiesta per leggere le informazioni sul cavo che puo' rispondere con queste tiritere


La fonte invierà le capacità di alimentazione possibili al consumatore,  per indicare la capacità di alimentazione allo stato attuale, facendo attenzione alle condizioni che il cavo può supportare.
Il destinatario selezionerà dalle possibilita' e restituirà una richiesta alla sorgente per la tensione e la corrente richieste.
Dopo di che, le due parti possono rinegoziare un nuovo contratto PD a seconda della situazione, ad esempio un multiporta che ha un nuovo utente deve dividere la potenza (ricorda i piazzali di ricarica?).

i contratti di base oramai non sono pochi


 sono 8 tensioni con una valanga di correnti massime.

Ma siccome al peggio non vi e' mai fine esiste una super funzione: la funzione PPS (Programmable Power Supply... Pompa Pompa il Salmi', come odio gli acronimi brevi, poliparafenilensolfuro o Powe Point?): la tensione può essere regolata con 20 mV/step e la gamma di tensione è estesa da 3,3 V a 21 V
Come dire che posso richiedere 14,3V se mi va e se il sistema puo' accettarlo.

Non e' un caso che molti stiano cercando di convincere umili scatolotti per cellulari ad improvvisarsi costosi alimentatori da banco attraverso arduino.
La cosa non e' completamente stupida, del resto abbiamo dei veri e propri mostri anche se sembrano semplici scatolotti. Certo hanno un rumore di medda e ripple a volonta', ma hanno anche dei difetti. Però costano pochissimo.

La complicazione oramai e' massima per qualunque oggetto e qualunque oggetto oramai e' un piccolo computer per riuscire a seguire il volere dei consumatori. 

Il corollario di questa cosa e' che scoprire un guasto e' praticamente impossibile.

Non che non si possa fare, esistono persino dei tester USB per l’alimentazione con un bel display che raccontano cose, si possono compiere diversi tipi di analisi.
Ma diciamolo bene: un alimentatore da 20E, quindi gia' di quelli costosi, solo simularne l'uso si sono gia' finiti i soldi della riparazione che ha un senso.
Ma anche un cellulare, di fatto un prodotto medio costa 300E, se non volete modelli strani, di fatto anche solo per capire se carica o meno siete andati oltre il costo residuo del prodotto.
Le uniche analisi decenti che potete fare e' cambiare l'alimentatore con uno nuovo e vedere se il telefono carica o viceversa.
Quello che non va si butta.

Del resto se andate su siti pro-auto come vaiconlaspina e' evidente che anche la comprensione di questi processi di carica complessi e' completamente fuori dalla comprensione degli appassionati.

Il mondo complesso o complicato e' ovviamente usa e getta
Immaginate peppino U' maccanico alle prese con una vettura che fa stranezze in carica. 
Secondo me butta tutta la CPU (sulle auto l'ECU) e poi, dopo 5000E di scheda vede se si e' messo a funzionare.
Non a caso, secondo il noleggiatore Hertz, la manutenzione delle auto elettriche e' molto piu' onerosa dei benzina.

In realta' e' il problema della lampadina, aver voluto con un connettore a caso, quello di un mouse dove 5V, 0,5A ovvero 2,5W erano assai corretti, con la volonta' di essere utilizzato per la qualunque.
L'industria degli alimentatori, al contrario di altri, non ha mai fatto un consorzio per tipologie e ci troviamo persino con connettori rovesciati di polarita' (ma chi e' quel FdP che mette il positivo all'esterno?) e usati con tensioni e capacita' diverse praticamente a caso.

il voler usare lo stesso alimentatore per caricare le cuffiette con una batteria di neppure 1Wh e un PC portatile con  60Wh, cosa ridicola lanciata dalla melina, lo trovo francamente ridicolo.

Oltretutto con gli alimentatori "old fashion" se qualcosa andava storto ti ritrovavi con un pochino di ripple o un 30% di tensione in piu', non bello, ma non distruttivo a breve e se rischiava di diventarlo un fusibile e un diodo era un sistema protettivo quasi perfetto.
Oggi con sta roba il ripple e' assicurato anche se non e' guasto (costi suppletivi sul device), del resto fare BENE quella roba implica costi che nessuno vuole pagare, e, in caso di guasto, anziche' 5V possono arrivarne una 30tina, che sono letteratamente distruttivi se il device si aspetta 5V. E non puoi proteggere la cosa.

Per colpa del consumatore, il mondo diventa sempre piu' complicato.




 

lunedì, luglio 21, 2025

Tesla Cybertruck

 


 10 giorni fa ho visto dal vero il Tesla Cybertruck.
Se in foto non e' bello dal vero e' veramente brutto.

La prima cosa che salta all'occhio e' che e' ALTO.
Wiki parla di 1.8m, ma quello che ho visto come demo era intorno ai 2m.

le finiture e la carrozzeria fanno rimpiangere la onesta fiat panda 30. 

La cosa piu' brutta e' lo spazio fra la ruota e il presunto parafango, che immagino non serva a nulla quando piove e potrebbe pure generare incidenti. 
Per riempire quei buchi hanno tentato d metterci gomme enormi (dovrebbero essere 285/65R20, pero' sembravano con piu' gomma).

La seconda cosa brutta e' il muso che e' decisamente tirato dritto, manco peppino u' murato' riusciva a fare tale ignobile cosa.
Vien da chiedersi che razza di pessima luce possa fare con quei microfari o che razza di CX (con conseguenze anche dinamiche e di comfort) possa avere. 

Sempre il muso fa ridere, con il fatto che non ha un cofano e l'abitacolo sembra avanzato, da lato sembra la versione economica di un honda jazz. 

Al confronto i vari ignorantissimi RAM ed F150 paiono opere d'arte, che e' tutto un dire.

in foto sembra bruttino, dal vero e' penoso. 

La cosa piu' strana e' che, salvo chi prende in giro le forme generali sui social, nessuno dica che e' banalmente brutto e sgraziato, ma chi ne parla e' sempre molto positivo.
Mi dispiace, non e' neppure la forma generale il problema, e' che e' brutto tanto, in ogni suo lato, ed e' tirato dritto.

Vien da chiedessi chi e' quel folle che compra a 85K$ quel bidone in USA (ricordo che non avendo la cazzata dell'elettrico hanno i prezzi che avevamo anni fa, con 85K$ non compri la golf pimpata, compri roBBa BBuana) perche' 46.000 polli (numero di pezzi venduti dall'inizio) non saranno tanti, ma non sono neppure pochi per tale porcheria.

 

ricordo che con quel prezzo compri 1.5x F150 (che e' diventato piu' brutto, a quanto pare il brutto fa scuola) con il 5000cc superaccessoriati (per es con telecamera a 360 e l'impianto di B&O, per dire), se ti basta il 3500cc puoi comprane 2.
Potrai raccontare quanto vuoi del risparmio presunto, ma quando devi anticipare 40K in piu' devi sperare che vada a preghiere, non energia, per arrivare ad un pareggio.
Infatti di F150 ne vendono 460.000 annui, non 25.000 annui, vista la piccola differenza di prezzo per le versioni ultratop del F150 e' evidente che non interessa, nel 2019 muskone narrava di 250.000 ordini, probabilmente l'ennesima bugia.

Tesla mi e' sempre sembrato un marketing troppo aggressivo per le capacita' di produzione, ne ho gia' scritto a fiumi. 
La S era una buona entry, la 3 ragionevole per quanto ancora di piu' sovra prezzata, poi falciata brutalmente di prezzo pur non raggiungendo i prezzi promessi pre lancio (come era la cosa che le batterie sarebbero costate come ferraccio?)
Poi per far numeri si e' messo a suvvizzare con la X e la Y, ossimori scarpiformi viaggianti.

Giusto per avere un'idea di quando si vogliono raggiungere obbiettivi.
La xiaomi, che sta percorrendo i passi in maniera esemplare da punto di vista del marketing, nei primi 9 mesi ha consegnato 130.000 veicoli dalla berlina.
Non solo ha creato una fan base di gente che ancora non puo' comprarla, di fatto sta facendo fare il beta test ai cinesi.
Ora dopo 200.000 pezzi della  berlina fa partire le prenotazioni della inutile suv che in cina va a posizionarsi a minor prezzo della inutile Y, ma di fatto piu' simile alla X per l'utenza.
In un solo giorno e' stata piazzata tutta la produzione di un anno (200.000pezzi) e possiamo pensare che sara' consegnata per il tempo previsto, non 3-4 anni dopo come capitato con tesla.
 

Ora divien chiaro che la strategia di mukone si basava sul "famolo strano" che inizialmente era "elettrico".
Quando con veicoli tutto sommato banali ha cercato di aumentare lo "strano" ha impattato con guida autonoma (che ancora e' ben lontana dal funzionare nonostante anni di proclami "funzionera' domani mattina sul presto"), lanciafiamme posteriori, auto che sbattevano le porte con il telecomando intonando una marcetta, il cibercoso e mi meraviglio di non aver visto cingolati o VR durante la guida (forse, come i lanciafiamme, difficili da omologare).
Alla fine il miglior prodotto di muscone rimane la tesla S.

Per anni, dopo l'arrivo di musk in tesla, le promesse erano sempre non mantenute.
La tesla S doveva essere distribuita ovunque,  peccato che per anni la produzione non funzionava, del resto una cosa e' parlare e l'altra fare.
la tesla S nei primi 5 mesi ne hanno fatte 5000, ad un anno erano 16.000 vetture e la produzione non e' salita alle necessita' per anni. Dopo 4 anni non erano ancora state prodotte 100.000 S.
Se da un lato ha creato un prodotto di culto, quello che non puoi avere diviene esclusivo creando un mito, se esageri diventa una rogna, soprattutto se hai accettato prenotazioni.
Come una presa per il cu i vari nomi degli accessori.

Vediamo l'approccio di xiaomi, che sembra non voler sbagliare.
Le prime 400.000 auto non andranno oltre la cina e saranno prodotte entro 15-20 mesi dalla partenza.
Questo vuol dire che non ci saranno nazioni in cui arriveranno 10 auto con prenotazioni pluriannuali che non si lamentano perche' essendo un "coso esclusivo" sono felici di beccarsi le negativita'.
L'intento e' rimanere sul mercato.
Solo con una produzione solida invaderanno i mercati.

Se da un lato mi affascina dall'altro ne ho paura. Xiaomi ha praticamente sbancato facendo la "apple da 2 soldi". 
Entra nel mercato dei telefoni, in maniera fuori dagli schemi, dopo 5 anni e' fra i leader.
Entra nel mercato TV e in 5 anni diviene top 5.
Certo non sono prodotti perfetti, gli interni della Xiaomi fanno pena quasi quanto quelli della 3, ma ricordo che per il resto assomiglia in maniera imbarazzante alla S con tutti gli accessori di guida (come le sospensioni opzionali per gli USA della tesla S) e in piu' il lidar e ricalcando il "vorrei ma non posso" della pista della plaid (della nonna) con versioni specifiche.

Forse muskone riuscira' a mantenere l'alone di supercool come fa apple, ma non e' facile e non ha neppure la storia di apple che di fatto e' stata, piaccia o meno, davvero un innovatore e un fondatore dell'informatica. 
La storia alla fine vende se non e' l'unica promessa, e tesla non e' che ha storia, di fatto non ha fatto nulla di cosi' innovativo.

Xiaomi, dal canto suo, sa di non essere "storia" e sicuramente immetterà prodotti, almeno inizialmente, che saranno il piu' desiderabili possibili mantenendo bassa la delusione.

In scia altri costruttori di auto cinesi stanno facendo la medesima, presentando modelli cool, come le berline pimpate, che saranno quelle che, sebbene vendano meno,  fanno il set del marchio.

Perché, ricordiamolo sempre, mercedes vende certo molti bidoni della serie ML/GLE, ma il marchio vende anche macchine veramente notevoli e ha una storia.

giovedì, luglio 17, 2025

Paolo cappuccio

 

 


 

Di recente e' successo un boato di medda per alcune affermazioni dello chef Paolo Cappuccio.

Il tizio e' famigerato per essere di destra, pare abbia una svastica disegnata sul corpo.
Io, sapete, trovo ridicoli coloro che si fregiano di essere di destra e di sinistra, oltre tutto sono squisitamente simili nelle loro cecita' e pugno/braccio alzato.  

Detto questo e' pure importante capire oggi la figura dell’imprenditore esasperato sia dalla legislazione sia dalle maestranze sempre piu' imbec...

Vediamo il testo ormai rimosso per eccesso di menate.


 Per quanto sia sbagliato in una pagina pubblicare questa roba, salvo VOLER aumentare un dibattito, vediamo di capire il livello di follia in cui oggi dibatte il sistema.

Oggi il settore HoReCa, per quanto di livello come questo, fatica OVUNQUE a dare stipendi elevati come settore... Il tutto all'interno di una nazione in cui continuano a scendere gli stipendi, 
per preparazione dei dipendenti, 
per preparazione dei datori,
per l'economia di un paese disastrato,  
per un aumento continuo di tassazione sul lavoro e sulle aziende, 
per un aumento dei costi di livello europeo...

Pertanto quando si pubblica un annuncio di lavoro quello che capita e' un arrivo in massa di gente che semplicemente "vuole un lavoro" e prova a farsi assumere come progettista di ponti possedendo la licenza di terza media o, peggio, una laurea in filosofia.
Tanto che ci vuole!
Del resto se sei ignorante ignori la specializzazione altrui. 
Ho gia' provato a spiegare cosa mi e' arrivato quando avevo richiesto una contabile e mi e' arrivata, su 300 risposte circa, gente che "io gioco a pallone" (ma il francobollo non gli costa?, chissa' cosa arriva oggi con le e-mail, brivido!)

andiamo sul testo. 

Sono esclusi:
comunisti/fancazzisti,
 

Mi dispiace dirlo, ma alcuni compagni scambiano le giustissime lotte del passato e il discorso del giusto livello di reddito e trattamento per "quello e' ricco: allora io ho ragione a fare lo sciallo, lavori lui che ci prende li sordi"
Di fatto il risultato e' identico ai fancaxxisti

Il fatto che un azienda fatturi e con il fatturato debba pagare il mezzo di produzione, ovvero lo stipendio  allo stesso dipendente sciallo, non passa nell'anticamera del cervello.
Se non fattura non paga.
I soldi, per alcuni, arrivano come manna dal cielo.
Corollario: zero sbatti tanto i soldi arrivano.
Per l’imprenditore e' un dolore di stomaco non riuscendo a trovare una quadra fra costi (oramai lunari) e fatturato (che non puo' salire all'infinito alzando i prezzi). 

Quando fai certi discorsi il sinistro imbenzinato di canne arriva e ti dice "ma l'u' cappo ci ha la maccana grooossa" o altri indicatori di guadagno moooolto poco precisi. 
A costoro non viene in mente che avere un esposizione finanziaria, la possibilita' di fallire, con debiti a nastro, ovvero il rischio d'impresa, vada in qualche modo remunerato?
Se il capo "ruba" i soldi tenendoli per se come dite, fate voi il capo: e' cosi' semplice, no?

Masterchef del caxxo e affini, 

Questa e' una variante vista decine di volte. 
L'ignorante pensa di sapere fare quello che fa il collega, che lo fa sembrare facile SAPENDOLO, quindi si presenta al colloquio spacciando quelle skill per proprie.
Immagino che chi ha guardato fasterchef, dove un cosciotto di pollo cuoce magicamente in 10 minuti, possa arrivare a pensare di saper cucinare anche se nella sua vita non riesce neppure a fare le uova alla coque senza andare a stracuocere o rompere il guscio.

persone con problematiche di alcool, droghe

Mi dispiace, ma in molti lavori, fra cui l'horeca, e' un problema diffuso insieme alle canne.
Un coxione che non si presenta in orario o non e' attento con in mano un coltello e' piuttosto problematico da gestire.
Vi assicuro che avere un dipendente che si fa le canne e' un problema, anche se lui pensa di non aver problemi e di essere lucido.

 

 con problematiche  di orientamento sessuale. 

 Come sapete a me non me ne frega nulla dei gay, tutti dovrebbero pensarla cosi'.
Cosi' come non mi frega nulla se alla mia segretaria piaceva prenderlo nel cu dal marito, usavano fruste o giocattoli.
Se non ti interessa cosa fanno a casa loro non ci sarebbero tutti i problemi di base con i gay.
Del resto sapere che Silvia (nome a caso) piace essere legata come un cotechino durante, salvo che intendiate uscire con lei, fa qualche differenza?
Certo, tutta questa roba mi incuriosisce, avrei delle domande, ma non la trovo sexy

Sono da sempre convinto che chi rompe le scatole ai gay o ci voglia andare a letto o e' un bersaglio come un altro (es quelli che portano gli occhiali) 

Non so cosa intende il tizio, ma al di la dello sculettare o meno i gay sono di 2 gruppi
Quelli che sono persone serie, quelli per lavoro ne conoscevo moltissimi.
Uno dei designer piu' seri che abbia conosciuto, decisamente frufru nei modi, se si parlava di lavoro era molto professionale e aveva decisamente delle idee.

Quelli che "siccome sono un gay" si aspettano un qualche trattamento risarcitorio della loro condizione o di quello che hanno subito da altri per il fatto di essere gay. Con questa scusa evitano compiti che non gli vanno.
Questi, sebbene nella mia esperienza piu' rari, sono una gran iattura per gli altri gay, perché ne basta uno di troppo che poi certe etichette di fannulloni (per non usare epiteti che potrebbero essere fraintesi) vengano applicate all'intero gruppo.

Quindi, si, ho visto capitare che i gay diventassero un problema.

 

"Quindi se eventualmente resta qualche soggetto più o meno normale…"

Evidentemente, come un imprenditore, considera "normale" un dipendete che messo al suo posto  funzioni come l’ingranaggio che ha bisogno: paghi l’idraulico e cambia il rubinetto, chiami l’elettricista e monta il lampadario.
Roba cosi', normale.
Vi assicuro che "normale" con i dipendenti in italia non e' cosi' scontato, neppure con i professionisti, a dirla tutta (con i meccanici e' un disastro).

E' indiscutibile che Paolo Cappuccio sia un imbecille, ed e' probabile che le sue esternazioni siano ben oltre la mia, personale, interpretazione. 
Il fatto che altri imbecilli si siano strappati le vesti come fosse il piu' grande nemico del popolo (popolo, popolo dei dipendenti o popolo dei gay, chissene che oramai abbiamo il tutti conto tutti.) forse andrebbe preso altrettanto per il didietro.

Ma come tutte le cose, visto che e' quello che dicono in tanti, magari non urlandolo sui social come una scimmietta,  va preso come spia di un malessere diffuso.
Se si accende una spia non e' un problema, e' un incidente.
Se il quadro e' un albero di natale rosso lampeggiante e' evidente che abbiamo dei problemi.

Personalmente ho visto certo dipendenti volenterosi, alcuni perfino troppo, ma il sentiment medio e' di menefreghismo e tutti i datori di lavoro (e non tutti sono stinchi di santo, ricordiamolo per evitare che degli imbe cominciano a guaire) con cui ho parlato nei decenni vanno dal disperato al preoccupato.

Ma la cosa divertente e' che i dipendenti stessi accettino senza fiatare questi fancaxxisti, dimenticando che se l'imprenditore non e' certo santo, ma di certo se non ha un certo profilo di guadagno, scavato da costi e tempi erosi da chi non funziona, di certo non dara' aumenti mancando gli spazi per farlo.
Senza grana avete la certezza di non aver aumenti. Non ci sono razzi.

Ed infine ricordiamolo, il settore horeca, come l'edilizia e altri sono la parte piu' bassa degli stipendi.
O siete un guru o scordatevi di prendere uno stipendio tosto.

Se dopo aver visto fasterchef in cui sembra che aprire una pizzeria si diventa dei maledetti ricconi idolatrati e prendete quella via, ricordate: e' un lavoro che possono fare tutti. 
Corollario: anche il primo bazumba sbarcato dal taxi-ONG in 10 minuti impara a cuocere un uovo come si comanda. 
Conseguenza spiccia: lo stipendio sara' molto basso.

Conducendo:
Il tizio e' evidentemente poco furbo e probabilmente ha dei problemi, ma rimane il fatto che a me pare piu' uno sfogo, che poteva evitarsi, dettato dal contesto mettendo paletti piu' rigidi come fanno tutti*, ma per chi conosce il mondo dell'imprenditoria e' piu' un allarme.

 

*
avete notato che molti annunci, anche di mansioni veramente basiche, richiedono esperienza?
Oppure cercano giovani imberbi con 10 anni di esperienza? 
Cercano persino lauree per lavori degni di un terza media o filosofo?
Queste sono spie come la boutade del cuoco di cui sopra.

 

 

lunedì, luglio 14, 2025

the dead of spid

 


Mentre scrivo il governo ha appena deciso per la morte dello SPID (Supposta Penosa Integrata e Demenziale).

I motivi sono ampi  e gia'ì ampiamente descritti 

3 a caso sui tanti- 

https://allarovescia.blogspot.com/2025/03/spid-zombie-che-camminano.html
https://allarovescia.blogspot.com/2023/03/spid.html
https://allarovescia.blogspot.com/2016/06/spid-lo-meritiamo.html 

ma il colpo di grazia e' stato che stante l’architettura "sicurezza voto miss maglietta bagnata" il bidone ha permesso ampie frodi e  l'aumento di sicurezza lo avrebbe portato ad essere identico alla CIE non aveva molto senso.

Ovviamente subito molti hanno intonato la litania 
"Come spiegheremo ai nostri genitori e nonni che ora è meglio passare alla CIE? Perché è più sicura"

Perche' il problema e' "il nonno".

Il nonno alza il deretano e impara ad usare la CIE o la tessera saniaria, che se hai un lettore e' pure piu' semplice, oltre che sicura.

Se il nonno fa parte degli stronxi che hanno tirato per tutta la vita il freno a mano per fermare l'italietta, perche "tanto il compiutero nu ce sevve" o "tanto nun sevve a nessuno", ma imparano subissimo a spippolare per cercare le immaginette inquietanti della nipotina rigorosamente utilizzando lo smartcoso, persino quelli incasinati come quelli costosi. 

Installano da soli inquietanti programmi, addirittura mandano le immaginette della nipote alla zia Elvira per farle invidia, usando programmi assurdi per spiare i vecchi (WA?) e obbligando figli e nipoti ad installare la stessa medda oscura che li sta massacrando.

Bene adesso quegli stronxi impareranno anche a usare la CIE, del resto non e' scienza missilistica, suvvia!
Se non siete in grado e' meglio che abbiate un tutore da parte del tribunale.

Io ho detto da ANNI ai genitori&nonni che era una porcata cosmica.
Ovviamente loro hanno detto "lo so io il computero!" e questo e' il risultato.
Del resto era un sistema voluto dai nonni che non capiscono un ciuffolo.

Una puxxanata nata male come in genere le cose "digitali" dello stato come le varie PEC e Piracy....
Anche questa, dopo anni di sofferenza, muore meritatamente.

Il problema e' che ne nascono a decine di ste medde nel paese del latino.

venerdì, luglio 11, 2025

notiziola

 


 LG Display abbandona definitivamente la produzione di pannelli LCD dedicata ai televisori. 

Il costruttore coreano ha ufficialmente venduto la sua ultima fabbrica (Guangzhou, in Cina) alla cinese TCL CSOT per 10,8 miliardi di Yuan (circa 1,3 miliardi di Euro).

TCL ora ha 9 fabbriche di pannelli LCD: 
due linee con vetrerie 6 gen, 5 linee 8 gen na linea 8.6 gen e due linee 10 gen. Plu le vetrerie sono recenti piu' fanno display grossi.

Con l’uscita di LG e samsung  dalla produzione dei pannelli LCD vuol dire che tutti i TV LCD sono sostanzialmente cinesi.
Ovvero il 95% dei TV sono cinesi, anche qendo il logo racconta altro.

ma non e' la cosa peggiore.
La guerra ai plasma e' stata fatta perche' erano solo 4 aziende al mondo a saperli fare, e molti, fra cui i koreani, non volevano sottostare alla dipendenza tecnologica di cattivoni come panasonic o pioneer (lotta che ha messo in crisi entrambi i marchi, in particolare il secondo) 
Non parliamo poi del contender dell'epoca, gli OLED che averebbero portato, orrore!, a solo 6 aziende chi avrebbe prodotto i pannelli.

Vorrei far notare che oggi 4 marchi, non certo fair come matsushita, TCL CSOT, BOE e HKC controllano  oltre 70% della produzione mondiale di pannelli LCD.

Come dire: dalla padella alla brace. 

Del resto oggi, di fatto, il TV medio non e' certo un prodotto "medio" ma orribile. 

E' interessante notare che mentre per alcuni perfino i TV  sono un mercato con poco valore aggiunto, alcuni politici occidentali inneggiano all'uomo sudato che va di martello, come i nostrani grillini, la nostra sinistra e persino i sindacati: le lote per mantenere in italia le produzioni a bassissimo valore aggiunto, come i motori dei frigo (unico lavoro per chi, come il valditara, crede nel latino).
Forse l'idea e' cercare di competere con le provincie povere della cina reintroducendo, ovviamente, il carbone e magari riaprendo le miniere carbonifere.

venerdì, luglio 04, 2025

Pioneer 7800

 




 

Ultimamente si sta dando fuori di melone per alcune attrezzature HiFi vintage.

Per carita', alcune sono molto buone.
Oggi vi parlo di questo Pioneer 7800 del 1979

Possiamo dire che e' una bella bestia che ancora oggi fa la sua porc... bella figura

Power output:
65 watts per channel into 8Ω (stereo)
80 watts per channel into 4Ω (stereo)
Frequency response: 5Hz to 100kHz
S/R:110dB
Total harmonic distortion power rated: 0.009%
Intermodulation distortion: 0.003%
Damping factor: 55
Weight: 12.7kg

Se queste cose non vi bastano sappiate che era piuttosto raro che si parlasse di intermodulazione, ma era ancora piu' raro che si parlasse di classe.
Questa bestiolina aveva diverse menate per variare il BIAS per abbassare la distorsione del passaggio allo zero (il motivo per cui comprare un ampli classe A ultracostoso).

Un pezzo da 90 di certo, con un estetica da urlo.

Quello che mi ha sorpreso e' il prezzo con cui lo vendono, se non ha grosse magagne fra i 600 e i 1100E.

bello eh, costruito magnificamente, non e' una coreanata, ma cmq e' una bestia che ha  45 anni.

Ve la ricordate cosa era l’elettronica di 45 anni fa?
Ci ricordiamo quanto dura un condensatore?
Ci ricordiamo cosa succede ai potenziometri?

Mi chiedi 150E e lo compro, a 200 ci penso, me ne chiedi 1000 mi metto a ridere.

Capisco bene che oggi rischi di comprare un pessimo classe D, capisco che trovare un ampli che non costi un pandemonio e' difficile, del resto il mercato e' molto ristretto, le marche sono sparite uccise dai cinokoreani che addirittura le comprano per farle chiudere.
Pero' sono bei soldini.

Per ascoltare cosa e' in grado di fare il bestio, sperando che non e' stato palpato da "u cuGGino", dovreste:
1) cambiare tutti i condensatori
2) cambiare tutti i potenziometri.
3) rifare le tarature come da manuale (facilmente reperibile, non e' di marca cino-korean bidon)
Ovviamente avete dovuto pulire tutto per bene, mezzo secolo di polvere sono cavoli.

Se poi e' palpato da "u cuGGino" cosa tutt'altro che rara per quella roba, dovete ricostruire zone dell’ampli sacagnate.

Il fatto che ora suona come nei gloriosi anni 80, ma avete buttato la vostra settimana di vacanza a cambiare componenti e messo li altri soldini, o avete pagato un altro migliaio di euro per un lavoro ben fatto (piu' eventuale decuginizzazione).

La domanda e':
non e' che con 1500-2000E puoi comprare di meglio? 

Io direi di si, il primo che mi viene e' il maranz model 50, la versione HiFi del 30 (sembra uguale ma e' bidone), un classe AB da 1400E con garanzia, connessioni attuali (es streaming) ed pure carino.

idem lo  YAMAHA R-N600A, 600E, dovrebbe essere anche lui un AB, streaming multiroom e il resto.

Sicuri sicuri che il pioneer 45enne valga davvero quei soldi?
A 100, 150E e' un grande pezzo di ferro che fa ancora bei numeri suonando forte e bene, ma solo se rimesso a nuovo e non sono sicuro sicuro che anche in quel caso suoni meglio dei figli del diapason o del compianto Saul Bernard.
Se non lo avete messo a nuovo, beh, diciamo che se suona benino avete fatto avete avuto fortuna.

Questo era al top, tutta la serie, che era mooooolto peggio, cuba cifre ridicole, al massimo valgono 50-100E cad. eppure spuntano prezzi "tosti".

Sembra che tutta la roba vintage debba essere "tosta", non e' cosi'. Magari sono pezzi come questo che non vanno buttati per una serie di ragioni, ma neppure idolatrati.

Certo, quando ne vedo uno mi viene il luccicone, ne vedevo tanti da bambino, ma una cosa e' un pochino di simpatia, altro e' vedere le cose come stanno, altrimenti rischiamo di fare scelte del razzo.

Vedremo pezzi che valgono la pena di essere conservati, come questo, e altri che non valgono.

lunedì, giugno 30, 2025

cucina progetto

 Quello che non tutti sanno di me, che provoca il fatto che tendo ad essere un po (tanto) tuttologo, e' che tendo a fare tutto da me, MALE.
Perche' alla fine tanto vuol dire poco ovunque.
Ovviamente per farlo progetto, studio, bestemmio e disegno.
Nonostante cio' spesso prendo una travata in faccia.

Una cosa che mi piace tantissimo e' arredare e spesso non capisco come razzo si sia arrivati a certe cose.

Questo è uno studio preliminare della mia casa quando non avevo neppure le chiavi, moooooolto grandangolare per capire se il rubinetto abbattibile, per es, ci stava, dove mettere la lavastoviglie e se l'apertura era possibile.
Poi nelle varie versioni ho spostato molte cose.


Render: sweet home 3D, mooooolto comodo rispetto ad un CAD generico come usavo anni fa.

La camera piu' difficile e' la cucina per un motivo molto semplice: deve FUNZIONARE, e', al contrario di altre stanze, una macchina.
Se sbagli una stanza da letto, di fatto, il peggio che puo' capitare e' che e' scomodo aprire l'armadio o che hai messo delle cose in maniera non ottima, e e diverse cose le puoi sistemare DOPO.

La cucina non puoi, se hai fatto la cosa sbagliata non potrai cucinare e se lo fai pestilenze e dolori, anche letterali, ti verranno a prendere.

Ogni tanto alcuni condividono le foto di casa e sono, nel migliore dei casi, delle castronerie di massima grandezza.
La stranezza e' che ci sono decine di commentatori che "e' bellissima la faccio pure io"  e guai se dici una cosa in controtendenza: o vieni massacrato o ti bannano.
Il problema e' che queste brutte cose vengono spinte da esposizioni di mobili e riviste.

 

Prendiamo questa acclamata cucina di medda, praticamente un suv.

Vediamo la tendenza moderna a fondere la cucina con il salotto, cosa perfettamente giustificabile nei modi di vita attuali (e del cemento armato che permette spazi grandi). 

Pero' gia' dalla prima foto vediamo enormi errori progettuali.
Non si dice di ridisegnare il tavolo per vedere la TV, sai che mal di collo per i teledipendenti?, ma neppure questa merda di roba.
Questi look nascono dalle riviste di medda che fanno vedere cucine enormi, generalmente da 100m2, costruite in USA dove non solo hanno maestranze preparate, ma tecnologie che qui non ci sono, una su tutti il fatto di avere vani tecnici o i tubi che corrono nel vespaio accessibile.
Da noi lasciare una quinta dentro una parete, occupando un intero metro quadrato (HARG!) e' il male assoluto.
Salvo poi sventrare un palazzo alla ricerca del tubo che perde.
Presente la classica scena TV in cui vanno in "cantina" dove hanno lavatrice, caldaia e si vedono tutti i tubi? Quello e' un altro modo per cui in USA e' facile fare una penisola fatta bene, da noi devi avere un pavimento galleggiante.

Da queste idee televisive nasce la passione per l'italiano ignorante per la penisola con i fuochi.
Esiste una atroce differenza con gli states


lo vedete l'insulsa e inutile zona fuochi, manco scadarci il te?

lo faccio vedere io da cosa deriva?


 vedete le differenze, oltre al fatto che e' ENORME?
Mi pare il suvvista che compra il Tarocc-cross-XS-tubbo 900cc tricilindrico (la versione castrata e rialzata della polo, insomma) pensando di guidare un lincoln navigator V8 5400

La prima cosa e' che nella cucina-suv delle prime 2 foto se scolo la pasta devo passare da un piano ad un altro con tutti i problemi, anche scottanti, che ne derivano. 
Anche problemi porteranno in automatico altri problemi
PERICOLOSA.

Poi per via della microcappa, oltretutto messa troppo alta, anche scaldare un banale sugo in scatola mandera' in giro odori, figuriamoci fare fritture.

Per via dei cassetti larghi gli utensili saranno sempre lerci.

Anche il forno e' lontano dai fornelli, tutte le preparazioni che hanno cotture complesse diventano "aromatiche" e pericolose non avendo, vicino al forno, una zona di parcheggio.
Non perche' non si poteva fare, ma in quanto e' stata progettata da chi non ha mai visto una cucina in vita sua.

Tralasciamo le cose meno importanti come illuminazione e spazi operativi, che fanno di questa cucina delle prime due foto una colossale medda nonostante gli spazi volumetrici non sarebbero un problema.


Altra casa di medda(C) acclamata dagli utenti, grossomodo gli stessi errori grossolani. Qui addirittura il piano elettrico (il gas si fa fatica a portare per il tubo) e manca completamente la cappa.
Il massimo che questa persona cucina sono i cup noodles?

ripeto come fare un isola per cucinare 
1) fuochi
2) lavandino
3) spazio per appoggiare gli ingredienti/pentole
4) cappa molto grande con motore "ciccio" per via di avere 4 lati aperti
5) vicino al forno (o integrato) 

Farla piccola vuol dire farla cosi'.


 


Altro orrore

Lascio a voi i 20 problemi almeno che ha.


Ma anche quando si fanno cose del genere, perche' sbagliare?

Perche' i fuochi sulla penisola?
Perche' non metterli lateralmente al lavandino, si sarebbe evitato il tubo della cappa (troppo alta e una quota a parte) nel contro-soffitto.
E poi il dislivello fra il frigorifero e gli stipetti, dove lo hanno imparato, al liceo del made in italicum?
abbiamo 4 altezze diverse pugno in un occhio, spazi non utilizzabili a iosa, e 3 sedie ammassate.

Pero' si fanno i complimenti.

Come si fa una penisola cuciniera e' un segreto?
E' scienza missilistica?

Si prendono troppo spesso le immagini delle riviste come guida,  che e' ovvio che montano le cappe alte, altrimenti in foto non si vedrebbe il mobilio, ma se lo fate come la rivista siete fregati.

Ricordiamoci che la cucina non deve mandare in giro puzza e non deve creare pericolo, bonus pack deve essere anche energeticamente funzionale.

 Per esempio in tuuuutte le foto foto abbiamo il frigo ad incasso. Carino, almeno per i primi 10-15 anni, poi sara' un mal di pancia. Quante sono le foto in cui vedete le grigliette OBBLIGATORIE se non volete avere frigo in classe Z e derrate che non  durano in estate...

E poi rimane sempre il fatto che se dovete cambiare frigo o lavapiatti sono razzi vostri.

Le altezze della cucina, inoltre, e' 85cm, ma nulla vieta, visto che non siamo piu' alti come nel 1950, di alzarlo.
Quando lo dici ai mobilieri di farla 5cm in piu' (nota che basta fare la fascia sotto piu' alta e i piedini standard ci arrivano) e' un anatema per quasi tutti loro.
Oggi 90-95 non e' un a brutta misura e vi consente di sbattere sotto la lavastoviglie standard senza neppure levare il top (double win!) risparmiando fra pannello, install e modello quasi un millino.

Idem con l'altezza degli stipi, non e' scritto da nessuna parte che devono essere a km di distanza dal piano di lavoro, non devi far vedere in foto il colore del top e che hai messo i fuochi "golden cheffo XLT", sono poco profondi apposta per evitare di prenderli a craniate.
Questo ti permette di mettere una cappa bassa.

E poi basta con ste cappe di pseudo design.
Il design  è quella disciplina che si occupa della progettazione di oggetti e il progetto deve essere tale, non un disegnetto carino di bimbo dell'asilo.
Oggi ci siamo abituati a masse di incapaci che fanno uno schizzo e poi chiedono ad altri di farlo "piu' o meno" funzionare attraverso la magia.
Quello non e' design, e' "bambini oggi facciamo cose" e infatti i bambini cucinano con il fango.

La cappa non ha molti modi di funzionare (ho visto pure "cappe" che sono griglie a lato del piano di cottura, forse funzionano se avete lascito una macchiazza di sugazzo sul bruciatore, ma non vi aiutano per un fritto.
La fisica e' una Sr e vuole che le cose calde vadano verso l'alto e piu' sei lontano piu' devi aumentare l'area di aspirazione.
Ovvero quando sei oltre il metro e mezzo di distanza oramai ti serve una cappa di un 4 metri diametro con i motori da elicottero e non e' efficace quanto una standard da 80cm posta a 60cm dal piano dove deve stare. 

Infatti se andate in molte case la cappa non la usano "tanto non funziona", ci credo, e' guasta: riparala!

Oggi fare una cucina non e' mai stato cosi' facile... vien da chiedersi come razzo sia possibile non riuscirci
 

giovedì, giugno 26, 2025

consumati apple

 


 Il marketing, se ci pensate, e' geniale.
Fa analisi sulla stupidita' umana e, wow, dice che gli uomini sono una colossale massa di zombie senza cervello.

Lo abbiamo visto con alfa e VW, ma apple ne fa una bandiera.

I citofoni di apple sono sempre costati un millino, del resto e' difficile, con un prezzo della potenza elaborativa per grammo e migliorie di stampaggio, che possano crescerepiu' di quel tanto.

Di recente, invece, i nuovi modelli, molti rispetto al modello unico precedente, hanno sempre trovato un modo, una scusa,  per costare di piu' e complice il fatto di vendere anche il modello vecchio insieme a quello nuovo comincia a fare una gamma piuttosto complicata rispetto al monoprodotto.

Il modello vecchio ancora in vendita sebbene "obsoleto", una scelta per ampliare la gamma verso il basso. Una scelta strategica che ha ripagato e che funziona.
Sono modelli  in commercio per lo sfigato che puo' mostralo sventolandolo come fanno tutti per dire "ci ho il citofono, guardate che  non e' l'ultimo perche' mica lo cambio tutti gli anni!" e sentirsi all'interno dei "cool".

Altra particolarita' di Apple e' che non ha la possibilita' di espandere la memoria, cosi' dovete decidere subito e per sempre la memoria di massa. 

Abbiamo quindi il modello vecchio (magro, medio e ciccione) perche', ricordiamo insieme al non avere connessioni e' il caso di prenderlo ciccione

Abbiamo il modello vecchio piu' grosso (magro, medio e ciccione)

Abbiamo il modello brand new (magro, medio e ciccione)

Abbiamo il modello brand new piu' groooosso (magro, medio e ciccione, ovviamente) 

Abbiamo poi il modello "er di più"  (magro, medio, ciccione e superciccio)

Abbiamo poi il modello "er di più"  piu' grosso (magro, medio, ciccione e superciccio)

Non e' ben chiara a nessuno la differenza fra i modelli, tranne il fatto di avere un display delle dimensioni dei cellullari da 80E o da oltre 180E.
Provate a parlare con un utente della differenza fra un 15, 16, 16 PROstatica e, salvo trovare un fanboio che vi parla di numeri inconcludenti di cui manco ne sa il significato, la risposta sara' circa "e' piu' figo".
Del resto la differenza di potenza macchina e' praticamente irrilevante e le differenze fra i vari modelli e molto relativa, meno la differenza di prezzo.

Non a caso il prodotto minimo comprabile, l'obsoleto, prezza 1359E (ricordate che non accetta le SD?) nonostante alla prestazione ci avessero spatuscitato che quello nuovo era un mondo nuovo che rendeva uno schifo il passato con soli 1509E.

Il fatto è che non possono far scendere di prezzo quello vecchio, altrimenti si vedrebbe che e' un telefono come gli altri.
Questo fatto curioso di puro marketing, rallenta anche la discesa del prezzo dell'usato, creando poi cadute verticali dello stesso quando esce dal catalogo.
Un modello di 3 anni, venduto fino a 2 anni fa, oggi costa  300/400E dai 700/1100E che era stato pagato pochi mesi prima. Segno evidente che il narrato non era tanto esatto.
Quello che cambia e' piu' che altro se e' in catalogo o meno, non che caratteristiche ha.

Il problema per Apple e' mantenere comunque il prezzo elevato nelle versioni in vendita.
Il problema e' che il prodotto finto-esclusivo da vendere in massa se continua a salire di prezzo nonostante l’elettronica scende sempre di prezzo, comincia ad essere un filino difficile a 1500E e puo' cominciare a restringere la platea, senza arrivare ad essere esclusivo potrebbe impattare sui conti.
Ricordo che apple ha uno share tutto contenuto rispetto alle centinaia di modelli di telefoni, ma raspa via il 60% dei guadagni mondiali.   
Serve fornire prodotto dal prezzo elevato, spacciandolo per economico, per rioccupare la fascia alta, ma non altissima. 
Da qui le versioni E per occupare la "fascia bassa, ma alta di prezzo".

Mo ci riprovano.
Con il risultato della scritta demenziale di cui sopra.

In qualche maniera devono giustificare il fatto che costi piu' di 300E.
Il mettere per iscritto che 1109E sono poco per l'emozione di un apple qualsiasi ed e' l'imitazione ufficiale di quello da 1600E, solo un po piu' piccolo di quello da 300E di qualunque marca.

Marche che  non danno la stessa emozione di aver buttato una marea di danaro per un telefono che fra 2 anni non vale nulla.
E' geniale.

Indica che  1110E, alla fine, sono pochi per l'emozione suscitata dal possedere un apple.
Nuovo, mi raccomando.

Vedremo se grazie alfatto che il modello "vero apple" costa 1500E, e il marketing sottolinei che 1110E sono comunque emozione forte,  il modello E  non continui a fare la figura del:
-"bro sto sventolando il citofono per faLLo vedere fingendo di fare una foto"
-"amico", sventolando anche lui un citofono fingendo di fare un video verticale (in orizzontale non si vede vene il modello) "quello e' l'aPPre dei povery, guadda come sventola bene il 16 vero"

Perche' lo sappiamo tutti, compri apple non perche' ti serve un telefono, neppure uno potente e ben costruito, cosa che comunque sono, lo compri per poterlo sventolare mostrando che sei parte della cricca di quelli che possono permetterselo.

Come altri prodotti, i SUV, la borsetta con il logo giusto (o molto riconoscibile), le scarpe con il tag rosso che si vede da 30m che son prada e non scarpe di plastica da 30E come le altre e altre ostentazioni.

PS
Scopro che finalmente nel 2025, con un aggiornamento, le suonerie degli i-phone possono essere gestite come gli smarphone del 1999. 
Oggi paiono funzionare come i nokia 6600, gli N, gli ericcson P800, i motorola 920/1000 eccetera. 
Ogni anno arriva la "grande feature" che in genere e' qualcosa che esisteva gia' su smartphone precedenti alla nascita del prodotto di apple. 
Magari fra qualche anno metteranno una manopola o uno slider, naaaa, costano troppo.
Segno evidente che non sono le funzioni semplici ed evolute la chiave di volta per far spendere 1500E.