mercoledì, febbraio 19, 2025

auto-latinorum nella canzone italica

 

Photo: qualcosa di serio?

Ero rimasto stupito dall'eco data ad una nullita' intervistata quando aveva detto:

"attualmente, l'autotune è quello che la chitarra elettrica distorta è stata per il rock"
(medovanotti)

Quello che ho pensato:
Dopo non lamentiamoci che grazie al liceo e alla grande cul-tura italiano noi abbiamo merdonavotti e sfera e basta. Non avendo musicisti da intervistare devono portare una nullita' come fini poeti cosmici.

Ma l'eco era fin troppo grande per uno come medonavotti che dopo anni da quando irretiva le 12nni mentre sputava nel mic era tornato nel nulla.

Qualche giorno dopo la castronerie sui feed di big G appare che un certo Carlo Conti che declama la bontà dell'autotune. 

"L'autotune ci sarà perché non ammetterlo significherebbe andare contro la logica della discografia di oggi, di certe sonorità, di certi modi di cantare"


E chi razzo e' sto Carlo?
Ammetterlo?
E poi perché appare sto tizio in tutti i feed?
Viene fuori che e' un presentatore di merda, del resto non ho mai visto nessuna trasmissione del tizio per cui immagino o sia il solito raccomandato che quando lo vedi devi cambiare canale altrimenti ti viene l'orticaria o i programmi che presenta sono pura medda. Anche entrambi.

E cosa ci azzecca con lo sputacchino?

Viene fuori che e' il lento riscaldamento per mettere nel Cu del pubblico l'osceno uso dell'affare in quanto mister Conte sara' il frontman della porcheria chiamata sanremo.
Quando senti spesso una bugia diventa realta'.

Proviamo a capire cosa dice il tizio traducendolo: 
1)L’autotune ci sarà.
Non consentirlo significherebbe:
2) segarci tutti i 14enni odierni che, ignoranti come delle capre, ascoltano se va bene la trap fatta da un "artista" che se va bene ha studiato su YT.
3) il mercato italiano oggi, non che sia mai stato particolarmente evoluto, e' pari a zero.
Anche nella musica i migliori emigrano, meglio essere turnista estero che cercare di far fortuna in italia dove scambiano Vasco per una rockstar e Celentano per grande compositore e vate.
Andare contro il degrado e' come consigliare ad un latinista invasato di usare una fotocamera per far le foto e non un orologio.
Certe sonorità, di certi modi di cantare nascono proprio dalla necessita' di mascherare la mancanza di capacita' canore. Un po come la luminosita' a tuono degli LCD maschera la mancanza dei colori e delle scale.

Del resto, pur detestando sanremo, penso di aver visto giusto un 4 serate parziali in decenni, nella realta' sono stato massacrato da spizzichi e bocconi per tutta la vita, sanremo, dicevo, rappresenta appieno la canzone italiana.
Tutti DOVEVANO parlare di sanremo, dello squallido sanremo.
Su tutte le reti, su tutte le radio. Anche a non vederlo, lo vedevi, lo sentivi.
Obbligo di stato.

La canzone italiana e' infatti, come sanremo, sempre in rilancio, in un tentativo di apparire meno fossile.
Nel contempo un tentativo di allacciarsi alla musica estera attraverso "ospiti" che in genere fanno fare figure da incompetenti ai nostri incapaci sul palco.

Il motivo e' ovvio, nessuno raccoglieva e faceva crescere i virgulti.
Non lo faceva mediaset, non lo facevano i piccoli, non lo faceva la possente RAI.
Come risultato il festival dell'ignoranza canora diventava un produttore di contenuti musicali unici per cui la RAI attingeva e ne parlava per mesi auto-alimentando un mito inesistente, ma oramai solido come qualsiasi menata raccontata talmente a lungo da diventare verita' condivisa.

Altra triste parentesi e' il festivalbar, per certi versi straordinariamente simile a sanremo, ma piu giovane, e soffre la mancanza di autori italiani.

Ma il problema e' sempre quello: l'italia.

Da un lato la bassa istruzione, cosa che va tenuta conto quando devi fare un programma da grande share.
Non e' un caso che appaiano dei tentativi di irretire i GGiovani, ma, mi raccomando, con proposte che non urtino i vecchi.
Vecchi spesso convinti che la sceneggiata napoletana sia "LA" canzone italiana, anche se per me potrebbe essere turco, comprendo meglio l'inglese.
Vecchi che non parlano l'italiano e hanno la 5ta elementare.
Vecchi che rimpiangono i "bei tempi"  quando il bardo con il mandololino in piazza strillava un qualcosa. Quella era musica vera, strumenti manco accordati, cani con pestate le code.
I vecchi tanto orfani di Claudio Villa.
La stessa presenza infinita di BiBBo BBaudo, un presentatore che sembrava un cotechino troppo cotto, amicoco della poLLitica, straziante quanto era piatto, rappresentava bene l'idea di rimanere abbarbicati all'essenza del passato atroce quanto dorato in quanto incensato dalla propria gioventu'.

Non e' un caso che alla fine degli anni 80 videomusic, almeno dove veniva ricevuta, era l'unica cosa che molti teen avevano regolarmente sul TV.
Una ventata di musica che non fosse epigona di Nilla Pizzi.
Per noi italiani la scoperta del videoclip, con 20 anni di ritardo.
Un successo incredibile che venne rotto da cecchi gori che sperava di farla diventare una concorrente di canale 5 attraverso i film della sua distribuzione. Fallita quella roba divenne il trasponder di MTV dopo essere stata sbatacchiata da TIM. Perche' l'italia e' una repubblica fondata sugli amicici e le aziende di stato li salvano.

Il problema comunque e' sempre quello.
Se non hai musica in italia non puoi fare molti programmi musicali.
Come conseguenza concentri tutto in una sola trasmissione, oltretutto di solo 4 serate.

Se avessimo piu' cultura musicale avremmo delle trasmissioni piu' variegate, ognuna con un pubblico specifico. Del resto chi ascolta la trap non gli interessa il metal e il contrario.
Altra costante e' che chi e' in la con l'eta' sara' probabilmente un rocker, di certo non ascolta Nilla Pizzi, chi amava la Pizzi e' morto da anni.
Esiste una frammentazione che andrebbe coperta.

Abbiamo un problema: non abbiamo cultura musicale.
Del resto a sQuola non la insegnano, almeno senza farvela odiare imponendovi betownio a 10 anni.
Come conseguenza, anche se ci fossero artisti, non ci sarebbero abbastanza spettatori per mancanza di cultura.

Il solito problema italiano del cane che si morde la coda: l'istruzione e' bassa perche' nessuno per mezzi secoli ha fatto qualcosa e ora, anche se si incrementasse, non risolverebbe per la base d'installato frenante.
Che sia industria, musica o altro non cambia: il passato abbandonato e' marcito e puzza.
Ripartire da zero e' MOLTO piu' faticoso che partire con un abbrivio, soprattutto se devi inseguire gente che corre ed e' avanti centinaia di km.
Ecco che "oDDio la brutta egemonia dello straniero!". Aggiungete qualche parolaccia sinistra ZTL, destro polverosa e avete fatto la classica geremiade "se ci siamo tuffati nella roba marrone e' sicuramente colpa di altri".

Infatti se guardiamo gli artisti che appena appena sanno suonare sono in fuga.
I nanowar of steel, un esempio fra i tanti, un gruppo di simpatici caxxoni, fanno raramente concerti in italia (1 su 27), il sito e' in lingua inglese. Il mercato italiano e' un di piu'.
Sono una band in fuga, sono italiani come Mr Bean. Saranno nati anagraficamente in italia, ma di fatto non sono italiani.
I turnisti che sono fuggiti di origine italiana sono piu' dei partecipanti a Sanremo degli ultimi 10 anni.
La fuga di cervelli e' anche la fuga di chitarristi.
Fuggi fuggi dalla fognazza.

E', insomma, il solito problema che in italia uccide i film, i telefilm, i libri, la stampa e la musica: l'italiano e' una capra.
Pertanto non produce cultura e, se se la trova davanti, non la comprende o non e' disposto a pagarla.

Come risultato grezzo la maggioranza dei cantanti a sanremo 2025 pare abbia usato il sistema per far cantare anche chi e' stonato come 2 campane rotte (forse ce la fa anche con me), tra cui il vincitore.
Per quello che era prevalentemente un festival CANORO, visto che tradizionalmente in italia era piuttosto raro che l'interprete avesse studiato musica e spesso cantava a braccio qualcosa di preparato da altri. Altri tante volte sempre gli stessi.
In pratica la pasta con il sugo da vasetto.
Non a caso in italiano esiste il termine "cantautore" che definisce un granitico spartiacque.

Oggi il canoro manca, del resto basta un tizio che legge le previsioni del tempo e va benone come cantante, e' musica italiana con l'autotune.
Del resto CANTARE al festival CANORO era comunque gia' semi-opzionale, i playback negli anni si sprecavano.
Alle volte con gli applausi in playback da nazioni diverse.
Anche quando negavano tutto. 
Del resto se allontani, anche di soli 3 cm, il gelato e non cambia il livello e' playback.
Anzi, io ho il sospetto che certe strofe non erano neppure cantate dallo stesso interprete. Certo non erano i Milli Vanilli, ma la storia non era lontana.

Altra spia del playback nascosto e' la mancanza di problemi.
Quando tu fai esibire 40 persone diverse in una 60ntina di sessioni almeno, con persone che parlano altre lingue, la sbavatura e' li che ti aspetta alla fermata del bus in stile stalker.
Anche se sei bravo, e i teNNici RAI erano il massimo (meno i designer del palco probabilmente cuGGini), la rogna arriva.
Persino i concerti che sono macchine ripetitive ben rodate, non e' raro che incorrano in problemi, ho visto un Bowie che ha innescato un larsen sui bassi (e uno sguardo omicida) probabilmente perche' in quel palco le casse eran leggermente piu' vicine.
I Jethro Tull ci scherzavano su quella roba, con il service che spalava il carbone nelle tastiere esaurite.
Quindi anche se hai un mixer con gli slider motorizzati e galoppi stringendoti forte all'SMPTE,  la puxxanata e' sempre in attesa.
Soprattutto, se come accade a sanremo, gli interpreti sono cani.
Certo, puoi mettere 4 tonnellate di compressore e l'autotune e uno starnuto diventa parte della canzone al livello del resto, ma non e' "canzone" e l'errore ti aspetta facile.

Quando fai un festival canoro "vetrina sul mondo", "er meio de a naziò" e vai in playback e' evidente che qualcosa non funzioni.
Non e' una trasmissione comica come "domenica in" che per caso hai un cantante e non sei attrezzato per la cosa.
Stai parlando di un palco musicale.
Fai il favore di cantare e suonare.
Ti pagano per quello.
Se dite che alcuni "big" italiani hanno fatto concerti il playback e' solo una conferma del valore zero della ns cultura.

Senza neppure averlo visto possiamo vedere altre cose altrettanto truci.
E' noto, penso, che la musica sia soprattutto una roba da giovani.
I 40-50-60-70nni vi diranno che loro si che... ma e' vero che normalmente ci si tende a fossilizzare.
E' raro vedere un 60enne che compra un disco nuovo e rarissimo che sia di qualcosa di attuale, salvo che sia di cristallizzazioni come il blues o, peggio, la classica che hanno interi comparti "lo facciamo come al solito".
Nei mercatini della muffa i vecchi si aggirano curvi alla ricerca del vecchiume. Comprano i dischi che hanno almeno 40 anni.
Io stesso cercavo molti dischi a 20 anni, all'epoca raro trovarne e capire cosa fossero, prendendo belle delusioni. Dopo i 30 le mie esplorazioni si sono molto ridotte.
Salvo che siate eccezioni, il mercato e' quello che e'.
Cambiano anche i gusti, a 16anni sei incazzato conto i matusa, pensi che tutti siano campioni e bravi, sbavi per la patata.
A 30 anni sei sposato, sbavi diversamente per la patata, a certe cose non credi piu', sei un matusa, la tua incazzatura non e' contro i matusa ma contro il capo-ufficio, il collega, l'irpef eccetera.

Perche' in una societa' normale il giovane che ha energie, idee e una istruzione avanzata doverebbe spaccare il rame ai passeri, portare innovazione e poi dai 30-35 anni essere quello che ha beneficio delle sue fatiche.

In una societa' con istruzione latinica sempre uguale il giovane non ha armi, anche avesse idee non ha le capacita' di metterle in pratica e i vecchi, essendo assisi da decenni sullo scranno, sanno piu' cose e soprattutto non capiscono il potere dell'innovazione.
Del resto se devi fare lavori low-skill giovane o vecchio la fotocopiatrice la sai far andare, piu' o meno.
In italia il lavoratore gode dell'anzianita', un modo per dire che le sQuole valgono zero e vale l'esperienza su tutto.
Del resto non arrivando giovani competitivi non sono neppure necessari corsi di aggiornamento, no?
L'esperienza ti fa imparare a progettare chip anche se sei un latinico?
Ti fa imparare ad usare il foglio elettronico?
Ci sono tonnellate di 30nni oggi che non sanno usare decentemente un PC.

Ecco che il sugo viene gestito dai 60nni, al massimo 50 anni, ma non meno di 45 che diventano "i giovani".
Del resto se hai passato le sQuole a declamar Catullo non sei meglio di un 60enne a gestire la progettazione.

Lo stesso accade a sanremo e vediamo 2 cose: nessuno e' passato da sQuole di presentazione, quasi nessuno di musica.
Tutti autodidatti, e si vede, tanto.
Sul palco abbiamo una serie di mummie.

Conte, sono andato a vedere e' un ragioniere di 64 anni, insomma una giovane promessa autodidatta.

Nino Frassica, un tragico 71enne che ha distrutto la reputazione dell'italia.

Cristiano Malgioglio 80anni

Alessia Marcuzzi, bella gnocca per carita', ma ha 52 anni.

Presentato come giovanissimo dai giornali Alessandro Cattelan 44 anni.

Il soliti benigni, 74 anni, un altro iperverticale inutile, come dire: in mezzo secolo non abbiamo piu' creato comici, esiste solo il benigni che poi e' monco non essendoci piu' i suoi idoli sacri: berlucao, crazxi...

Pare che ci sia stato anche l'eterno "troppo giovane" Alberto Angela, che ricordo ha ormai 62 anni. Probabilmente smettera' di essere giovane a 75 o ai suo capezzale diranno che il "giovane Angela" di 103 anni...

Del resto sono arrivati i duran duran, Le bon ha 66 anni, era l'idolo delle smandrappate che oggi hanno 55anni e sono nonne, una band che e' praticamente 40 anni che non ha piu' nulla da dire, del resto i panini ora non vestono piu' moncler, calze fluo e timberland.

Premio alla carriera, e li ci sta che sia vecchio, Antonello Venditti di anni 75, un tragico interprete prevalentemente locale, quindi poco a che fare con "italiano". Mancando materiale musicale non e' che puoi dare un premio alla carriera musicale a Federico Faggin. Prendi il primo randagio e lo incensi.

Ovviamente non poteva mancare un muscoloso uomo in mutande, quello si abbastanza giovane, immagino, altrimenti non si metterebbe in mutande, a 60 anni i peli bianchi delle parti molli che strabordano non sono un bel vedere.

Consiglio per la prossima edizione come presentatore il centenario in sedia a rotelle e la cassa contente un cantante del passato remoto, Nilla Pizzi e' un ottimo esempio, ma si puo' pensare anche a Carosone.

Carosone perche' anche i cantanti non sono da meno.
L'eta' media e' 38 anni, insomma quasi 40, con anni recenti con la MEDIA di 50.
Anni prima non ci metto la mano sul fuoco, penso che potevano essere oltre i 55.


Poi abbiamo i dati bizzarri che il metodo di conteggio che fa dire oscenita' come "Con l’84,3% di share tra i giovani".
Perche', visto che auditel ha deciso di conteggiare in maniera barocca anche la differita,
vorrebbe dire che solo il 15% dei GGiovani 15 enni hanno video-giocato, visto un anime o altro?
Io non credo.
Si chiama cherry picking estremo, siamo arrivati primi fra gli ultimi 10.

Ma forse avere un pubblico over 65, il segmento più fedele e costante di RAI1, se scende a 50 diventa
"grande successo fra i giovani"

Se andiamo nei commenti vediamo enormi inconguenze:
"Secondo i dati di RAI ogni sera sono stati mediamente 576 mila i device collegati in diretta che hanno generato in totale 13 milioni e mezzo di visualizzazioni  e 12 milioni di ore di fruizione, con la serata finale che ha registrato 642 mila device"

Vediamo di capire.
576K device sono stati visti da 13 milioni di persone. Ovvero si sono messi davanti in 35 ad un ipad?
Certo ci saranno stati VPR, ma una media di 23 e' questo.
E' chiaro che qualcosa non torna, probabilmente era: 12M comprensivi, oltre ai TV via antenna, di 576K device.
Idem con i milioni di ore di fruizione, perché se il dato e' reale, la maggior parte ha cambiato canale dopo pochi minuti visto che dura la bellezza di 5 ore.

non e' un caso che a seconda del giornale gli ascolti siano ballerini ora 55, ora 62, ora 71.
Sempre, ufficiale, sempre, a parole, la stessa statistica.
E' evidente che i latinisti litigano con la matematica, anche di base.
Sempre con virgole. Se dici 83,4% vuol dire che hai una confidenza almeno dello 0,3%, ma io non vedo tutta questa precisione.

Forse sarebbe il caso di spacchettare quei numeri e darli piu' grezzi e non legati allo share presunto calcolato bizzarramente, ma al numero di visitatori unici e/o ai minuti visti, perche il dato e' assai bizzarro.

Ricordiamo che 4 serate da 4-5 ore con share del 70% ogni sera, streaming compreso, vuol dire che almeno l'80% della popolazione ha visto una puntata.
Popolazione comprensiva di neonati, centenari, immigrati che non spiccicano una parola d'italiano e simili.
Se invece lo share e' proiettato a chi "sta guardando qualcosa" compreso il bimbo sul seggiolone incollato a disney channel sull'ipad e al marocco che sta guardando al jazeera, come al pischiello che sta guardando crunchyroll... la vedo altrettanto male. 

 In realta' la storia, andando a scavare, e' persino piu' ridicola e latinista.
ci sono 2 problemi.
Il prima e' dato dal fatto che il sistema somma due dati disomogenei, banane con aerei.
Il primo e' il solito di 16K famiglie (e gia' qui sarebbe divertente vedere la trasversalita' della cosa) che hanno il misuratore (che cosa e' in grado di coprire?), in pratica un box/sintoniuzzatore.
Un dato INTERPOLATO a tuono.
La seconda e' bere i dati online, dai server, da piattaforme SELEZIONATE: Discovery, La7, Mediaset, RAI e Sky.
Un dato REALE numerico.

Va da se se vedo netflix non faccio parte dello share. Non sono mai nato o sono cieco.
Inoltre nella piattaforme online viene conteggiato il doppione essendo calcolato a parte e sommato brutalmente.

Faccio esempi a braccio:

Sono la famiglia di 3 persone che guarda sanremo. La mamma mette su il giorno dopo la trasmissione dal telefono mentre lava: abbiamo il 133% di share?

Se lo vedo 2 volte su due device e non sono la "famiglia spiata" vale doppio? 200% di share?

Se sono la famiglia spiata e guardo in TV saremo con la moglie, il figlio guarda YT sul divano con un telefono, sono 3 persone che vedono le mummie o 2?

Se guardo netflix, amazone, dazn, YT, maramao... durante il festival non faccio parte del 100% di riferimento?

Quindi se, ipotizziamo numeri,  durante sanremo, il 50% dei TV/device guardassero piattaforme non controllate lo share di sanremo del 60% sarebbe in realta' del 30%?
Con i differita 25%?
Nom mi sembra che le VHS siamo mai contate come share, o sbaglio?

Comincia a farsi una sgretolatura anche nei dati di share assoluti: come erano ottenuti quei numeri?
12M spettatori non e' che sono compresi quelli che sono andati sul sito, hanno visto facce mummiofile e hanno cambiato canale dopo 20 minuti e sono conteggiati come uno spettatore?
Sul sito di auditel e' chiaro come sono ottenuti i dati dello scatolotto, meno cosa e' in grado di intercettare.
Non sono chiari i dati online, non sembrano ottemperare alle stesse metriche.
Men che meno come sono fusi, sembra quasi che siano sommati e basta, non a caso auditel lo sa.

"Nelle evoluzioni già allo studio, infatti, si prevede di avere un dato di Total Audience per singolo contenuto televisivo e un numero maggiore di indicatori d’ascolto, tra cui le metriche che richiedono l’applicazione di algoritmi di deduplicazione"

O se preferite OGGI i dati sono un pastone ignobile. Ma non sanno come gestirli.
Per sommarli sarebbe stato sufficiente in tutti i device della "famiglia tipo" (gia' un problema statistico) un banale programmino che andava a vedere cosa si stava riproducendo.
Si poteva, per esempio, avere un dato su piattaforme come netflix o crunchy con lo stesso peso del resto usando le stesse metriche.
Certo un browser puntato su crunchy&YT non ci avrebbe qualificato il programma (si puo' fare ma e' faticoso e non funziona con gli APPestanti), ma era qualificante dello share.
Basta mettere un agent che legge l'indirizzo del browser o l'uso del programma della piattaforma "on top", no?
Effetto collaterale sarebbe la rilevazione statistica del ponno e del problema dei pirati.
Non male, no?
Perche' si fa diversamente?

Invece i dati vengono letti un po alla fonte, i server, un po al rubinetto, lo scatolotto, un pochino con una metrica e un pochino in un altra e sommando mele con pere.

Viene il sospetto che sia fatto apposta per favorire certe categorie e punirne altre.
Per esempio 
5,4 milioni di abbonati Netflix non e' che quei giorni avevano smesso di guardarla, no?
1,x milioni di disney?
Quelli di amazonia?
Quelli di...
tutti erano offline e tutti a vedere sanremo?

Ai fini statistici era meglio avere solo i dati dello scatolotto, si riferivano solo ad una specifica coorte, oggi assai ridotta, ma almeno sensata.
Se poi si voleva dare un dato sui server era a parte, perche di fatto stiamo conteggiando solo 3 attori: Rai, Mediaset e Sky. Fare uno share monco fra questi 3 (gli altri conteggiati vengono impaccati assieme) non e' fare uno share, e' dire che fra questi 3 e' il piu' forte.
Fare una statistica su 3 attori su oltre 20, oltretutto a caxxo, ha lo stesso valore di chiedersi chi e' il piu'

Forse il problema sarebbe stato che il numero di spettatori conteggiati BENE non avrebbe superato i 9M e in gran parte eta' superiore ai 50 con uno share del 25%?

 Del resto se si catturano i dati facendo selezione possiamo dire, tirandola su per le orecchie, che l'80% dei giovani che stano vedendo sky o RAI stavano vedendo sanremo.
Peccato che probabilmente il 90% dei GGiovano non stavano usando quelle piattaforme ma piattaforme piu' GGiovani (netcrocs, crunch, tubo, animequalcosa, picpoc, pingplong...) che non sono nel campione.
Ovvero il famoso 80% era l'80% del 10%, ovvero l'8%.
E allora ci credo.
Ma una statistica cosi' ha la stessa utilita' di un paio di mutande bagnate.

il famoso titolone diventa:
"Con l’84,3% di share tra i giovani che stavano guardando la tv via antenna o SKY o mediaset..."
Ovvero un probabile
"Con 8% di share dei giovani che stavano vedendo un contenuto video sanremo non se lo stanno filando..."

Mi sembrano tantissimo i numeri del turismo dei giornali e TV dove ogni settembre ci sono decine di milioni di turisti ch sono andati al suDD ad agosto.
Se fai due conti i posti letto presenti in area dicono che ci sono rimasti al massimo una notte.
Guardi gli aerei e scopri che solo qualche migliaio e' arrivato volando.
Immagini quindi la scena di milioni di folli che si triturano in auto 5,10,20 ore di viaggio, arrivano nello splendido suDD, si schiantano a letto e il giorno dopo ripartono per altre 5,10,20h di viaggio avendo compiuto cosi' la lunga vacanza al ricco sudd pieno di meraviglie meravigliose.
Del resto il fatturato ISTAT racconta bene che quei villeggianti si sono portati il panino nel bagagliaio e non interagiscono molto con i local, del resto hanno fretta di tornare a casa per sera.
Forse dormono in auto.

Stessa cosa per i fantasmagorici numeri del greeeeen.

Tutto questo triste sproloquio sulle mummie per dire che sanremo ha da sempre dei problemi, i cantanti che hanno una possibilita' di farcela al massimo ci vanno una volta, del resto 10 minuti sulla RAI sono sempre un paio di centomille di euro di pubblicita' gratis, piu'  annessi di essere pacchettizzati su altre emissioni RAI, ospitate, menate e compilation.
In pratica hai vinto almeno mezzo milione di euro se ti scelgono grazie agli spintoni dei tuoi portatori d'interesse.
Ma e' come un ospitata da qualunque trasmissione di pari fama.
Nulla ha a che fare con la musica.

Ecco la quadra:
sanremo non e' una manifestazione musicale, e' una trasmissione di intrattenimento a base di amarcord triste per vecchi con anche dei "giovani", che ai vecchi piace sentirsi in mezzo ai giovani per non sentirsi dimenticati.
Ovviamente la presenza di cantanti e' una scusa, e' piu' divertente di una partita di ramino, del resto.

Se la quadra e' questa ha tutto senso:
i vari bibbo bbaudo, gli ospiti vecchi "anche alla nostra eta' siamo ancora toghi", i cantanti giovani, ma non troppo e intervallati che altrimenti abbiamo un gap generazionale monstre, la gnocca ultracinquantenne "

 e come al solito:
siamo i primi degli ultimi 10!

 

PS
Gruppo heavy metal di 4 elementi cerca, da integrare nella band, un cantante trap da menare ai concerti.

lunedì, febbraio 17, 2025

auto manager e scioperi 5/6

 

Photo: allo stesso prezzo compri questa o una jetta?

Torniamo al nostro momento topico, in particolare stellantis, ma non solo.

Abbiamo visto che le vendite precipitano per tutte le europee, abbiamo visto che stellantis non vende neppure in USA.
VW non vende in Cina quando hanno capito che era VW e non roba premium.
La VW in cina infatti e' per lo piu' associata alle jetta (la golf con il bagagliaio, oggi chiamata passat) che non erano nulla di che ed erano per lo piu' in mano a burocrati (i veri ricchi cinesi).
Insomma l'idea che fosse una vettura noiosa (la golf lo e') e vecchia.
Del resto il tentativi di riformare il marchio audi e' noto, bisogna far capire ch un etichetta sopra una golf rende la golf piu' bella. Capisco la questione che se la modifichi costa, ma se fai una golf con un adesivo e' dura raccontare che costa un botto in piu'...

I nuovi marchi cinesi fanno cose, magari non eccellenti, ma comunque da vedere e sulla carta WoW (qualcuno ha detto xiaomi?) e non la solita sbobba, e quando sbobba costano molto meno.

Non a caso molti titoli degli ultimi 6 mesi erano su questo tenore:
"Volkswagen has slashed the price of several of its main models with discounts of up to 59,000 yuan ($8,100) in the latest round of a brutal price war"

Tirar giu' in un ENNESIMO colpo il prezzo di 8000 dollaroni tutti insieme non e' banale.
La sostituta della golf, la taroscan, teppascan, schifosar, cera di cupra come razzo si chiama in europa, e' scesa gia' 6 volte a botte di migliaia di euro.
Evidentemente la storiella del premium perche' noi siam noi non funziona dove la storiella del mago non e' stata troppo raccontata.

Il prezzo originario, pur molto lontano dai 72.000$ a cui si riesce (si fa per dire) a vendere in italietta la vettura EV cinese (alla fine e' una jetta rovinata di design) con gli ultimi 3 ribassi e' affondata da 38K$ ad un piu' maneggevole 23K$ a novembre, ma viene reputata cara e probabilmente calera' ancora. 
Ripeto guardate l'inutile tapposcan cera di cupra e poi ditemi che la confrontate con quella xiaomi di sopra sempre cinese come la cera.

Del resto se la xiaomi SU7 di cui tutti hanno paura costa 30K$, e non e' l'unica del suo genere,  un frigorifero doppia anta brutto come il peccato non puo' che prezzare la meta', salvo che sia meccanicamente un altro pianeta.
Hint: la jetta brutta non e' una classe E.

VW ha una vettura altrettanto di charme che non costi 200.000$ e magari abbia anche il bagagliaio per metterci cose?
Corollario: vendite in caduta libera.

Infine ricordiamo, la cera di cupra  EV che in italietta vende a 70KE (facendo i confronti, e' leggermente diversa) altrove non vogliono pagarla 23.000E. Del resto e' un bidone.
Vuol dire che le concorrenti sono all'incirca in vendita a quel prezzo.
Cominciate a capire che se le importano via nave potete metterci tutti i dazi che volete, anche ridicoli 100% complessivi, potrebbe andare sul mercato comunque alla meta' di quelle attuali europee sovraprezzate?
Quando arrivera' una cinesona da 20K, paragonabile ad una crucca da 70, anche se ha il 100% di dazi son sempre 40 contro 70.

Se preferite tutta questa gente non solo produce meno, molto meno, ma ha necessita' di sbarazzarsi almeno del 40% delle fabbriche se le "multe" sulla CO2 proseguono.
In soldoni il 40% degli operai deve andare a casa.
Poi, forse, altrettanti.
In Europa vuol dire almeno 10 milioni a casa a guardare dalla finestra, forse il doppio.

Inoltre in USA le auto stellantis erano buone, ma non sono state aggiornate.
Ricordiamo che il consumatore non vuole una vettura solo buona, vuole una vettura cool da mostrare al vicino.
Un po come tanti che cambiano il telefono non perche' gli serve il telefono nuovo, ma per mostrare di avere l'ultimo modello.
Se fosse vero che il C.tofone galassia e' cosi' evoluto non sarebbe necessario cambiarlo cosi' spesso, no? Avresti un telefono relativamente "avanzato" anche dopo 10 anni, no?
Del resto accade con i PC, no?
Quanti I7-I5-6xxx ci sono in giro con 10 anni?
Ne uccidera' piu' W11 che la tecnologia.
Ma il telefono o era un bidone o piu' banalmente non puoi farti vedere con un coso vecchio come un iphone 6 - galaxy6.

Meglio ancora con le auto, di fatto quelle odierne per 20 anni non danno problemi, spesso di tecnologia le attuali sono peggio delle loro progenitrici di 30 anni prima, oggettivamente le si cambia per altri motivi.
Salvo pensare che una mercedes classe E improvvisamente al 7mo anno, un giorno e un secondo, PUF!, diventi un bidone come una Q2 (la Q2 al 7mo anno diverra' nel frattempo un golf kart?).
Se mantieni sempre i modelli senza restyling e' ovvio che il consumatore meno attento alla sostanza non compri piu'.
All’indebolimento della domanda non hanno abbassato i listini, ovviamente con il pensiero che il loro era un ottimo prodotto, un errore capitale nel mondo moderno.
Il prodotto migliore non vende, e' il prodotto GRADITO che vende.
Altrimenti telefunken venderebbe ancora un sacco di TV, samsung rimarrebbe la barzelletta e i suv ta-rocchi non esisterebbero.


Giusto per capire la frenata di vendite: del Ram 1500 ne hanno prodotti per i prossimi 131 giorni, del Jeep Wagoneer  per 137 giorni.
In pratica hanno auto nei piazzali per 5 mesi.
Il sindacato United Auto Workers (UAW)  ha minacciato di scioperare per i ritardi negli investimenti, minacciando scioperi, cosa che fa capire che anche negli states non sono furbissimi.
Certo al contrario dei nostri, che manco sanno il perche' si sciopera, almeno hanno un'idea, ma mettersi a scioperare per "fare del male" ad un'azienda che ha troppa produzione non e' la cosa piu' furba del mondo, gli stai facendo un favore.

Anche i concessionari, che hanno in mano parte dei veicoli spiaggiati, sono molto arrabbiati, ed e' probabilmente uno dei motivi del defenestramento del CEO.

In tempi magri come questi l’identità del marchio in America non e' stata messa in discussione: Jeep, Ram, Dodge, Chrysler sono 4 marchi spesso con le loro piattaforme o con personalizzazioni molto ampie, al contrario di quello che accade in EU con casi estremi  dove cambia solo la mappa del motore, due profili di plastica e l'adesivo sul cofano.

Anche in EU si sta avviando a questa manfrina, solo assai piu' grave.
In un momento in cui le aziende stanno pensando di ridurre il personale del 30% il sindacato... sciopera.
In un sistema di decine di stabilimenti che, di fatto, producono la stessa sbobba puo' aiutare capire quali zone sono piu' rognose e dove chiudere... vero italietta?

Lo sciopero e' un arma potente, ma va usata con discrezione e di certo se l'azienda PER UN ECCESSO DI PRODUZIONE pensa di chiudere un paio di stabilimenti, o peggio una zona intera, gli state facendo solo un favore.

Forse e' il caso per i sindacati piu' arrabbiati di cominciare a pensare che non siamo piu' nei primi del 1900 dove il "padrone" kattivo, una barricata in mezzo e le maestranze candide anime sante. Che poi non era neppure cosi' vero all'epoca.
Forse e' il caso di capire che si e' su di una stessa barca.

Il Gruppo tedesco VW ha infatti consegnato nel 2024 solo 49.400 BEV in USA -30,5%, per un'azienda che ha spinto fino alla follia la corsa all'elettrico con una piattaforma EV completa in anticipo su tutti gli europei, devastando decine di miliardi e' un bel risultato... se intendevi diventare una barzelletta.

Globalmente, il Gruppo Volkswagen ha consegnato 744.800 auto elettriche su 9.027.400 auto prodotte.
L'unico mercato EV degno di nota, ovviamente se siete arrivati fin qui, la Cina, con 207.400 auto elettriche, e sul mercato domestico EU 447.900 in discesa di 25.000 (per come funziona il mercato probabilmente di piu').
Per gente che doveva passare all'elettrico in pompa magna anni fa... diciamo che hanno preso una cantonata.
Non a caso avevamo gia' detto che la penultima trimestrale aveva un calo del 42% dell’utile operativo nel terzo trimestre e il CEO era con il rame stretto stretto.

Ma le pressioni sull'EU arrivano anche dal regno unito.
Dopo un'abbuffata dei decenni scorsi con le fabbriche cacciavite della nissan&c (presente la micra?) grazie alla grande idea della brexit hanno in pochi anni dimezzato la produzione automobilistica. GeGniale.
Ma il suicidio non e' bastato.
Il governo britannico vorrebbe vietare nel 2030 anche le auto ibride non plug-in insieme ai veicoli alimentati a benzina e diesel.
Del resto si avviano a produrre sempre meno e la cosa li tange relativamente, del resto smetteranno quasi di costruire auto.

Ricapitolando:
Auto elettriche, che nessuno vuole, sostanzialmente obbligatorie dal 2030 in EU, con multe a tuono per le termiche dal 2025,
Mentre tutti i consumatori cercano di opporsi strenuamente,  il valore dell'usato  diviene un assegno circolare, anche per bidoni 20nni.
Flop di vendite EV fuori dall'EU, in pratica solo la Cina ne consuma, per ragioni tutt'altro che legate alla CO2.

Come dite?

La tempesta perfetta?


 


 



mercoledì, febbraio 12, 2025

anche quest'anno tutti green

Rinnovabili record: a maggio coprono oltre la metà della domanda di energia
Il Sole 24 Ore

Il record delle rinnovabili in Italia nel 2023 è un buon segno

Wired 

 

Record della produzione da rinnovabili nel primo trimestre 2024


Dal solare agli accumuli, scenari da crescita esponenziale

qualenergia 

 

L'Italia delle rinnovabili stabilisce nuovi record, ma è ancora lontana dagli obbiettivi per il 2030 

Il settore italiano delle rinnovabili si sta finalmente svegliando dal suo torpore.

Euronews Green

 

Rinnovabili, alla fine del mese di giugno gia' installati 72,8 GW in Italia (+10% su base annua)

energiaitalia

 

Solare sui tetti industriali, in Italia nel primo semestre crescita del 60%

Corsa al solare, che al 2040 diventerà la prima fonte energetica

sole24

Boom di fotovoltaico: +17,4% nel 2024. Italia 2° in Ue per crescita. Puntare su rinnovabili per ridurre bollette!

 confartigianato

Se continuerà a investire nel solare e nell’eolico, l’Unione europea riuscirà a svincolarsi dalla dipendenza dalle fonti fossili. Lo dimostrano i dati 

lifegate (immagino siano dei fattoni) 

Rinnovabili, UE segnala il record: producono più energia delle fossili
RINNOVABILI BATTONO FOSSILI 52 A 24 (%)

Energie rinnovabili: IRENA traccia la rotta per triplicarle entro il 2030
la fattibilità di uno scenario energetico 100% rinnovabile

hdblog

 
L’energia eolica e solare hanno superato quella fossile in 13 stati membri dell’Ue

il falso quotidiano

 

Queste solo per le prime puxxanate che mi sono venute sul motore di ricerca per l'anno 2024.
Quest'anno e' stato un continuo massacro di record e libidine del greeeeeen e del potere verdosky

Sono oramai 20 anni che ogni mese abbiamo il record, il superamento del fossile, i MW a tuono installati e scenari al 100% di rinnovabili eco simpatiche con arcobaleni silenziosi riciclabili.

Il problema e' questo: le rinnovabili si chiamano idroelettrico e geotermico.
A voler fare i filosofi potremmo parlare di termovalorizzatori, di fatto possono bruciare cose che altrimenti verrebbero seppellite o bruciate in maniera meno controllata, come gli scarti di lavorazione del legno.
Fine.

Il solare e' solo una spina nel fianco. Fino a che raggiunge un 5% e' ben gradito, un aiuto e' sempre un aiuto, quando sorpassa certi confini, e li ha passati da un pezzo in molti stati, va a ledere i rendimenti delle centrali termiche e non e' piu' cosi' vantaggioso, se lo e' mai stato con i prezzi che costa.

L'eolico e' piu' costante, almeno se non lo installa alla carlona, ma quando non funziona, e accade spesso e alle volte con percentuali drammatiche, come facciamo?
Paghiamo milioni giornalieri ad una fila di turbine spente in attesa di andare 60 giorni all'anno?
E i costi?

quando si leggono SETTIMANALMENTE questi titoloni sembra che oramai ci siamo, tutto puo' essere rinnovabile e siamo oltre a meta' strada, anzi, con i MW che ci sono ormai manca poco, del resto sono molti di piu' dell fossili e la rete e' stata costosamente modificata per accettare tutti questi W.

vorrei fare notare un pochino di cosine ine

La prima:
Le prime percentuali di un lavoro complesso sono facili.
Sono i frutti dei rami bassi, sono quelli che basta farci caso per raggiungere il sugo.
Poi devi prendere la scala, un attrezzo economico e facilmente realizzabile.
Ma, ad un certo punto, la storia diviente complicata ti servono autogru e operatori specilizzari e il tuo "hei quarda come era facile prendere i frutti" e' diventato un lavoro di squadra meccanizzata e il tuo frutto e' un delirio di costi.
La difficolta' verso il 100% di rinnovabili e' un affare del genere con i costi/difficolta' in A e la percentuale in I



All'inizio procedi spedito, che figata fare green, poi mano a mano vai avanti sono volatili.
Del resto un pannellino per caricare il telefono lo paghe 200E e sembra cool.
Quando devi alimentare la fonderia i milioni di euro a spruzzo non sono piu' tanto cool.
Dovresti sempre chiederti: il gioco vale la candela?

La seconda cosa e' che fare cherry picking duro non ha senso.
Parlare di un anno buono come questo, un cui ha piovuto, fatto vento e molto sole contemporaneamente (alternati, ma insieme nei mesi), un jackpot praticamente, e' ridicolo.
Ridicolo perche' le dighe ci sono da 50 anni almeno e non sono aumentate in maniera significativa (in Italia avranno addirittura problemi di chiusura per mancanza fondi) e non e' certo "abbiamo aumentato", sarebbe capitato comunque.
Ridicolo perche' spesso i record sono giornalieri, mensili addirittura ORARI o di picco. Nel 23 (o era il 22?) i verdosky si erano fatti una pole dance perche' una nazione aveva raggiunto qualcosa come l'80% di rinnovabili per qualche minuto.
Peccato che voleva dire che in quei minuti tonnellate di carburanti venivano consumati in attesa del sedersi del picco.
Ridicolo perche' un anno sfortunato puo' fare esattamente il contrario, mettendo in ginocchio la rete facendo collassare posti di lavoro e PIL
Ridicolo perche' prendere numeri come i MW installati su intermittenti indicano solo le problematiche di rete, non la produzione.

La germania ha sparato un casino di ventoloni. Il risultato e' diventato un aumento enorme dei costi energetici e la folle dipendenza dall'estero che costa nei picchi miliardi di euro orari. Prezzi che l'economia tedesca spende deprimendo l’economia (alla fine sono razzi loro), ma che sta ammazzando stati adiacenti che si ritrovano con costi energetici fino al 20000% (un pochino di zeri, vero?) in quei momenti che durano anche settimane.

Mi sembra un pochino la storiella delle stampanti.
Le prime stampanti a colori erano semplicemente vendute a colori.
Ovviamente il sotto-testo era che era conveniente rispetto ad un service.

Poi ogni anno, per oltre un decennio, le stampanti nuove dell'anno erano "fotografiche", narrato come se quelle dell'anno prima non lo fossero. Che gia' qui ci sarebbe da dire che le stesse marche 12 mesi fa ci avevano ingannato.
Ovviamente il sotto-testo era che era conveniente rispetto ad un fotografo.

Poi si e' passato dal pixel alle certe fotografiche ed infine agli inchiostri fotografici opzionali (da montare al posto dei quelli di prima che erano fotografici rispetto a 2 anni prima ma ora non lo eran piu').
Ovviamente il sottotesto era che era conveniente rispetto ad un fotografo.

Dopo queste follie i primer e gli inchiostri a colori strani, fino a 12 cartucce in una stampante.
Ovviamente il sotto testo era che era conveniente rispetto ad un fotografo.

Dopo quasi 40 anni dalle prime inkjet da tavolo si e' tornati ad avere 4 inchiostri (ovviamente fotografici rispetto a prima) e la necessita' di carta specialissima.
Ovviamente il sottotesto era che era conveniente rispetto ad un fotografo.

Peccato che le mie cartucce, fra le piu' economiche sul mercato cubano 77E e 15E per 20 fogli "fotografici" A4.
Il mio service sotto casa per foto 15x22 costano .45E, ovvero con 20E ne compro 44, in pratica la carta fotografica stampata e sviluppata di alta qualita' costa meno della carta pseudo-fotografica della mia stampante che oltre ad avere una qualita' inferiore ha anche il costo dell’inchiostro e lo sbatti.
Pero' il sottotesto e' che stampare in casa... costa poco rispetto ad un fotografo.

E' evidente che le stampanti raccontano bugie, devono VENDERE.
Come del resto il greenwash e' oggi la culla dei soldi gratis: non importa il prezzo basta che sia green

Le aziende del settore spesso sono le stesse che gestiscono le fossili, del resto green vuol dire fossile.

Prendiamo l'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (International Renewable Energy Agency), conosciuta anche con l'acronimo IRENA, è un'organizzazione internazionale finalizzata ad incoraggiare l'adozione e l'utilizzo crescente e generalizzato delle energie rinnovabili in una prospettiva di sviluppo sostenibile. L'organizzazione è stata fondata il 26 gennaio 2009 a Bonn in Germania.
Chiederete cosa sia la stranezza?
la Sede centrale  ora si trova nella  Emirati Arabi Uniti (UAE) ad Abu Dhabi
Cosa fanno di lavoro, cosa hanno prodotto?
Assemblee.

Ogni tanto pubblico queste simpatiche follie (aka dati) che raccontano una storia...

La storia e' sempre quella, a fronte di uno zic in piu' di solare ed eolico diventa necessario una secchiata di carbone.
Questo diventa necessario per 2 motivi

Il primo, ovvio, che sia l'occidente sta aumentando i propri consumi, del resto come da noi un phon sotto i 2000W e' diventato raro (fra una decina di anni potrebbe a superare i 2500W, come dire 3,5cavalli), e il terzo mondo vuole partecipare alla festa e una candela e una stufa non gli basta piu'.

Un contributo interessante al consumo di fossile e' anche dato dalle rinnovabili e questo il  perche' dal primo istante le aziende del fossile sono cosi' interessate.
Il fatto e' che non solo la costruzione di una FV e' particolarmente esosa dal punto di vista della produzione, non siamo piu' ai tempi in cui farle da zero e non dagli scarti voleva dire consumare una grossa percentuale della produzione futura del pannello, MA I VUOTI di produzione vuol dire crollo di rendimenti, ovvero, aumento dei consumi.
 

Ecco perche' a fronte di enormi installazioni e anche produzione del solare, alla fine, l'import di fossili non e' sceso come previsto. Per ogni KWh prodotto si butta una percentuale di gas, quanto non e' dato sapere ma se dovessi fare una stima con i piedi direi che sorpassato il 7% gli effetti collaterali sono a 2 cifre, ma con costi in salita quadratica

Pero' i titoloni sono solo sul solare.
MAI sulle tonnellate in piu' di carbone.
MAI sui MWh in piu' prodotti dalle fossili.

Forse perché mettendo MWh contro MWh si vedrebbe veramente dove sta andando il mondo?

Quella direzione forse non e' certo coerente con la narrazione che si vuole contrabbandare?

Il problema, al solito, e che se non si guarda la realta' mai si puo' porre una correzione.
Vogliamo fare gli ecologisti?
Mi pare ovvvio che non sia la direzione giusta.
Dire il contrario fa pensare che oramai siamo gia' ecologici e non dobbiamo fare nulla.

Vogliamo inquinare a tuono?
WoW e' la direzione giusta!
Ma il motivo di dire il contrario?

Viene il sospetto che si voglia vendere qualcosa...

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 Per non lasciavi a bocca asciutta 2 numeri italiani sul 2023, ricordo che i dati ufficiali di terna sono sempre in ritardo di 9 mesi, chi vi da numeri precedenti non son certificati e sono stime (io lo dico sempre, ma alcuni dei titoli sopra sembrano non saperlo)


La domanda (TOTALE, ndr) di energia elettrica in Italia nel 2023 è stata pari a 305,6 TWh e ha registrato una diminuzione del 3,0% rispetto all’anno precedente.

nulla di imprevisto, no?
Recessione dell'italietta che dura da quasi 20 anni, calo dell'industria, calo delgli stipendi calo degli occupati (con il bonus anagrafico) e tutto collegato il calo dei consumi.


Il fabbisogno di energia elettrica è stato soddisfatto per l’83,2% da produzione nazionale destinata al consumo, per un valore di 254,4 TWh (-6,5% rispetto al 2022), e per la quota restante, pari al 16,8%, dalle importazioni nette dall’estero per un ammontare di 51,3 TWh.

Altra tristezza, come di solito non importiamo, come narrano i verdoscky,  un po di roba per ragioni strane, ma e' un pesante contributo che e' untorno al 20% e dipende piu' dai consumi e dalle stagioni, il perche banale: non riusciamo a produrre che da altre bizzarre menate.
I picchi non riusciamo a farli.
Dipendiamo dallo straniero [TM]

I consumi annuali di energia elettrica in Italia nel 2023 sono stati pari a 287,4 TWh.

ovvimante non esiste la percentuale perche' e' strz.
Questo dato racconta n prima battuta l'efficienza di parte della rete.
Ci sta raccontando che il 13% dell'energia sta finendo nel cesso, 33TWh e' sta aumentando anno su anno.
Preparatevi con le auto elettriche a perdite anche doppie.


Nel dettaglio il calo dei consumi di energia elettrica pari al 2,9% (-8,5 TWh):

l’industria è scesa del 4,3% attestandosi a 124,5 TWh   
i servizi sono scesi dell’1,4% attestandosi a 93,3 TWh: (il commercio -5,1%), in controtendenza trasporto e magazzinaggio ( +1,4%)    
l’agricoltura ha registrato un calo del 4,3% con un consumo di 6,3 TWh;
il domestico è sceso del 2,0% attestandosi a 63,2 TWh.

Anche qui, se mi leggete, nulla di nuovo sotto il sole.
Il commercio sta morendo sotto i colpi del magazzinaggio (online...)



La fonte termoelettrica ha coperto la maggior parte del fabbisogno, rappresentando il 55,4% della produzione.
Tra le fonti rinnovabili si registra il record storico del fotovoltaico, che nel 2023 ha totalizzato oltre 30,7 TWh di produzione;
in aumento anche la produzione eolica 23,6 TWh.
La produzione idroelettrica  a 42,1 TWh.
Si registra invece un calo delle bioenergie e della produzione geotermoelettrica, rispettivamente del 9,1% e del 2,5% rispetto al 2022.


In soldoni:
Il fossile e la vecchia idro, che e' ferma praticamente agli anni 50, fanno il 72% della produzione nazionale e se  aggiungiamo la geo il contributo dei 500 miliardi spesi per le finto rinnovabili (sole e vento) appaiono piuttosto miseri.
Appare inoltre evidente la non volonta' di sfruttare la GEO, che abbiamo inventato in italia (io sono molto critico, ma qualcosa ogni tanto la inventiamo davvero!). Eppure ci sono location idonee.


"Riguardo i sistemi di accumulo, al 31 dicembre 2023 risultano in esercizio 11 sistemi di accumulo stand alone per una potenza di 0,2 GW e 518.940 sistemi di accumulo sottesi ad altri impianti (+56% sul 2022) per una potenza attiva nominale complessiva pari a 3,2 GW (+52% sul 2022)."

Ancora una volta se si parla di qualcosa di essenziale per sole e vento, l'accumulo, i numeri si fanno strani.
L'accumulo e' quella roba che permetterebbe al solare di funzionare, costi e superfici a parte, entrambi ridicoli.

La questione e' che non ci frega nulla dei W, nel senso che sono anche importanti, ma ci servono i Wh.

E' come i gruppi di continuita' cinesi per i PC che venivano raccontati per 1000W o giu' di li.
Poi mancava corrente e dopo 3 minuti il PC moriva.
Del resto l'inverter (o la turbina per l'esempio sopra) faceva davvero 1000W, ma a spese di una piccola batteria da 12V 7Ah che con quelle correnti e rendimenti se consegnava al PC+monitor 20Wh era un miracolo rimanendo segnata.
Dopo il primo round la batteria era un pochino spanata e dopo 3 minuti collassava.

Del resto a costare sono i Wh, non i W e servono i Wh.
Il cliente quando capiva un pochino faceva esattamentamente le domanda che fanno alcuni sulle auto:
Non si potrebbe avere auto meno potenti ma con piu' durata allo stesso prezzo?
No.
Perchè sono i Wh che ti servono e costano, aumentare i W e' un nascondere la magagna.

Ecco qui che si parla di W di accumulo e non di Wh.
Se si avessero, per fare un esempio molto del razzo, 15TWh con autoscarica inferiore al 5%, il solare ATTUALE potrebbe competere ad armi pari con il metano.
Peccato che probabilmente non arrivano ad 1/10mo e' quella cifra e' coprensifa della perte che serve per altri usi come il mantenimento della frequenza e la pistola carica per sedare guasti improvvisi.

 

 

 

lunedì, febbraio 10, 2025

auto manager e scioperi 4/6

 

Photo: Anche VW puo' costruire auto e non patetici frigoriferi come i Q.
Questa dovrebbe per poco riuscire a fare i consumi che vuole la norma attuale EU. Peccato non la voglia nessuno non sembrando un frigorifero, ma una vettura.
Se guardate bene assomiglia a qualsiasi auto che consuma poco, che sia la EV1 o auto a benzina.
Il gioco e' che se il motore nei catologhi e' oramai evolutissimo, manco fosse l'unica cosa di un'auto, quello che manca e' proprio la vettura che e' rimasta indietro o anche arretrata comicamente nel passato.

 

Torniamo al nostro incubo.

niente piu' barriera doganale diesel,
prezzi di produzione folli per eccesso di fabbriche,
penetrazione dei cinesi,
prezzi di produzione folli per la storiella dell'elettrico si, no, forse, non lo vogliamo, ma lo facciamo....

Pensate che basti?

La commissione EU da quest'anno ha una frusta per chi non vende auto elettriche.
Perché voi DOVETE vendere auto elettriche.
In fretta
Presto che e' tardi.

Non per un motivo, che non si dice, ma in fretta "perchèlodicoio".
Stiamo italianizzando l'EU. Anziché fare i passi necessari per cui le auto elettriche siano piu' gestibili si impone dall'alto qualcosa secondo un ideali di futuro immaginato nel locale WC.

Il nuovo limite per il periodo 2025-2029, e' di 93,6 grammi per chilometro di CO2 medi sulle di vetture di nuova immatricolazione.
In soldoni se vendo una corvette V8 da 377gpkm dopo devo vendere una decina di vetture a pedali, visto che nessun veicolo a motore fa cosi' poco.
Bizzarramente le auto elettriche vengono considerate ZERO CO2.
Mi chiedo il latinista con cosa ricarica quella roba:
preghiere?
declamazioni di arcaici poeti?
Latinorum convinti da puristi?
Io dubito molto che un armadio a 3 ante gommato da pista (265/40R22), come un DKW Q8-stoltotron (2700Kg), o peggio, possa fare meno di 90 grammi, che sia elettrico o meno. Salvo che siamo in Islanda, ma non e' comunque zero.
Notizione, neppure le auto a pedali sono ZERO se guardiamo bene.

Queste multe, se non cambia il mix attuale vuol dire, a seconda delle fonti e dal mix previsto, fra 12 e 16 miliardi di multe annue.
Felici le casse dell'EU, meno i gia' disastrati costruttori, con debiti galoppanti e costi alle stelle.

giusto per avere un idea di massima, la C3/208 che useranno per la prossima panda, pur avendo un motore a strattone brutto e menomato (praticamente una panda 37?), in pratica il minimo oggi in commercio stellantis, consuma 150gpKm, meno se con trucco contabile finto-ibbrido (per la cronaca la dacia menomata e' oltre i 120g, consuma meno perché e' meno bozza essendo piu' "auto").
In soldoni dovra' pagare una multa equivalente a 3500E.
Si noti che una multa all'origine vuol dire ALMENO 6000E di listino. E questa cifra per le auto base, per quelle piu' normali parliamo di cifre anche doppie.

Potete fare tutte le macumbe e racconti fantastici su dove trovarla che volete, ma una vettura, elettrica, ibrida, benzina, lambrusco o cognac per  scendere sotto gli 90 grammi con sicumera ha una sola possibilita': avere le forme dell'aptera e pesare meno di 500Kg. Oppure abitare in islanda e caricare dal vulcano.
Stiamo parlando di sfondare allegramente il mitico muro di 3 litri 100Km, o se preferite, oltre 30Km certi con un litrazzo.
Va bene aumentare l'efficienza, va bene l'iBBrido, va bene tutto quello che volete, ma una cosa del genere vuol dire che l'auto, non il motore, deve consumare la meta' della media.
 


 Photo: frigo a pozzetto ad incasso a 3 ante gommato con finiture finto legno Ikea. Idoneo alla spostamento cucina-salotto per portare il gelato durante un binge compulsivo. In foto stranamente fotografato sulla strada. La prossima ci mettiamo i monopattini e le scarpe con le ruote sulle strade?

Dire che un DKW Q8 alto quasi 170cm e con l'eleganza di forme del mattone pieno se riesce a fare, qualsiasi motore abbia, meno di 200g di CO2 in meta' di paesi EU e' solo perche' avete fatto un magheggio contabile.
Se tutti i possessori di auto europei oggi guidassero l'armadio per magia, la CO2 probabilmente salirebbe a tuono come il consumo di carbone (o gas).
E' evidente che assegnare ZERO grammi sia un volere politico e non misurazione della realta'. 
Si potrebbe definire che la CO2 del cognac o della vodka valga zero perche' eco-wash-rinnocosa e facciamo i motori a vodka dicendo che ha ZERO CO2.
Del resto il gasolio e' stato messo nei trattori, non nelle auto e la CO2 e' "rinnovabile" perche' arriva dalle piante (presente il boato di inquinamento dei pellet voluti dai verdi, no?).
In alcuni casi ne avrebbe fattivamente meno delle auto elettriche, ma sarebbe una follia.

Probabilmente, per via della legislazione latinista, si andra' verso un drammatico, ulteriore, aumento di prezzi. Cosa che portera' ad inflazione e licenziamenti.

In pratica, per ottemperare a queste multe, le vie tracciate sono queste:

-aumentare i prezzi, le citycar che gia' oggi costano il doppio, per esempio la 208/panda/c3  costa circa 25KE a seconda delle versioni (le peggiori costano di piu', fino a 45KE), contro la versione di poco tempo fa che si aggirava sotto i 12K con motori migliori.
A queste auto "basterebbe" aumentare di ALTRI 6000E il listino.
Vedremo la dacia sandero bicilindrica a partire da 20.000E e la 208-2008 tricilindrica a 50-60.000?
Massi' chissenfrega se l'operaiucolo deve cacciare 40K.
E' per il greeeeeen baby.

-diminuire quantitativamente il prodotto economico.
Gestire le multe ha un costo finanziario.
Una vettura da 10K venduta a 35K ed oltre sembra un affare, ma non e' detto che lo sia e che poi venda davvero.
Vendere a 20K in piu' una vettura come un furgonazzo da poco come il Q8 o una VW A6 e' sicuramente meglio, piu' digeribile visto che non ne raddoppia il prezzo.
In pratica la sparizione di altre citycar.
E' un approggio gia' parzialmente adottato, la Ka, la fiesta e tutte le piccole se non tolte dai listini europei sono andate a prezzare oltre il doppio, vedi la opel corsa che e' passata da 9500E a 20K, ma se vai in conce il rischio e' di mettere sul tavolo 22K per un prodotto inferiore al precedente.
Ma anche le medie come la volvo S-V40 40 sono scomparse. LA versione rialzata oggi con il banale 4 cilindri che prezzava 20K ora e' sui 45K.
La golf che un conoscente ha comprato prepandemia a 16K e' ora "in promo": 31KE. Alla faccia delle promo.
31K e 40K per quelle che sono le mediopiccole da operaio, non macchinoni da cumenda.
Le auto a meno di 40K non esisteranno piu' o saranno rezzata da medie come prima le BMW, merc...

-spostarsi sull'elettrico, ma ovviamente vuol dire o ridurre la produzione del termico e dell'economico, senza che ci sia un travaso, o importare dalla cina.

Inoltre, per evitare di pagare alla EU quelle cifre, si preferisce pagarle a costruttori con numeri alti di vetture elettriche, un "risparmio" al momento, ma si tratta sempre di regalare miliardi ai concorrenti (cosi' sapete perche' tesla non e' fallita) che verranno a mangiare nel tuo piatto grazie ai soldi che gli hanno regalato.

In tutti i casi per gli operai vuol dire licenziamenti e chiusure.
Per i compratori un ulteriore aumento dei prezzi.

Si e' passati un un decennio, pur senza svalutazione, da comprare una mercedes classe S ad una media ford focus con gli stessi danari  rendendo inaccessibile ai piu' roba come la mondeo.

Giusto per avere un idea la ford focus elettrica, la mach-e, costa 90.000E. Una razzo di focus, non una jag, non una cayman, non una classe E, non una XJ... una banale focus.

Bene preparatevi a pagare una focus a benzina con un banale 1800cc gli stessi danari:
Porta dietro qualche euro, due o trecentomila forse basteran (cit:Cochi e Renato).

Alla fine le auto elettriche costeranno meno di quelle a benzina.
I fanboy avevano ragione, sono io che avevo capito male che erano quelle a batteria a dover costare meno di quelle termiche. E sbagliavo dicendo che non era possibile in quei tempi, sbagliavo perché non pensavo che sulle termiche arrivava un maglio di +200% di "tasse&oneri" di colpo.

Nel 2015 la la Hyundai i10, la minimale Citroen C1 - Peugeot 108, la microba Renault Twingo, la dacia, la vergognosa VW up eccetera si portavano via intorno ai 9500E.
 A 11K la "carissima" micra e la kia rio, Opel Corsa, la Seat Ibiza e la Fiat Punto. Tutte regolarmente con un 4 cilindri, non "panda30-junior"

Se teniamo conto sia della POCA svalutazione e dell'economia dovuta agli impianti che migliorano l'economia di produzione, mi aspetto che oggi una opel corsa costi ancora 11-13KE e la versione con 3 cilindri al massimo 10K non la bestemmia di 20KE.
La micra e' in vendita nella versione "ho un gelato in fronte" con un motore peggiore a 27.000E, un aumento di quasi IL TRIPLO per un prodotto peggiore.
La svalutazione in questi ultimi 10 anni e' stata il 12% complessivi circa (istat), vuol dire che una micra, o una corsa, del 2015 oggi costerebbero 12KE, ma siamo oggettivi e sappiamo che e' stata di piu', ci sono indici che danno il 20%, diciamo 13KE.
Pero' le auto attuali hanno motori molto piu' economici, le linee di produzione sono sempre migliorate, l'autoradio ha tolto dei costosi tasti,  e non ci sono motivi particolari per dire che quel salto non sia recuperato da queste cose. 
In pratica se mi chiedono piu' di 10K per una opel corsa o una nissan micra&c 3 cilindri e' evidente che qualcosa non funzioni, se poi questo prezzo e' diventato 20 o 30K con punte piu' altre con altre brand piu' pazzi (alfa o VW) sottolinea solo un problema che si sta abbattendo su di noi.

La cosa divertente che la opel corsa usata se non ha fatto piu' di 100.000Km del 2015-6 costa 8000E, di fatto e' piu' stabile di alcuni investimenti. Un assegno circolare.
Questo dovrebbe raccontare molte cose non essendo la opel corsa (o la micra) di certo una vettura di pregio come una GT-R o un altro affare top of the pops.

e per tornare alla canzocina di cui sopra da aggiornar:
Quello che è stato non può più tornar e saranno razzi amar
Non si sa mai, non si sa mai, quello che la politica sta combinand
Tre o quattro sbagli al giorno tu puoi far,
Ma se si tratta dopo di pagare io mi sento male

 

E' evidente che il ragionamento di fondo sia errato e gli errori si pagano.
SALATI

ovviamente vi  ho anticipato che le multe di questo tenore distruttivo sono il limite per il periodo 2025-2029
Se il peggio non ha mai fine, pronti a ridere, il limite seguente, 2030, sara'  un ulteriore gradino già fissato per il 2030 a 49,5 g/km.
Si noti, non 50 o 60, 49,5

 

Next car: 20.000E? Perche' questo prende la multa, 55 g/km....

Se non vi e' chiaro si tratta di un consumo in benzina di 2litri per 100Km.
Giusto per capire un Kymco Agility 50cc riesce a stento a farcela se guidate rannicchiati sulla pedana, del resto a 45Kmph non e' che puoi consumare piu' di quel tanto, ma gia' il 300cc, aumentando area frontale, massa e velocita', non ci riesce, neppure da lontano.
Di fatto si sta dicendo che nel 2030, salvo artifici contabili, le auto sono vietate.

Giusto per avere un idea il poderoso 50cc dell'apecar, neppure 300Kg, con la drammatica velocita' di 40Kmph di massimo consuma piu' della normativa 2030.

Secondo voi, se parliamo della sola CO2 come fa l'EU, un armadio a 3 ante da 2700Kg alimentato a carbone o a metano a consumare cosi' poco carburante?
L'unica spiega e' che i legislatori latinisti non abbiano interesse nella CO2.

 

 PS

Per la cronaca un inciso.
Come vi vado dicendo da quando esistono le ibride in vendita in italia, le misurazioni dei consumi, e quindi della CO2, fanno abbastanza ridere, avevamo visto dei tir come il furgone da tubista polacco adesivato porsche che sulla carta consumava meno della meta' della lotus elise pur avendo gomme piu' grosse di una vette.
Pare che adesso, proprio per colpa delle iBBride, il percorso di test debba prevedere le batterie scariche in partenza e lo stesso passera' entro pochi anni all'enormita' di quasi 5000Km per evitare grandi furbizie come avere le batterie in qualche maniera ancora cariche che di fatto fanno segnare sugli 80Km consumi che definire straordinari e' quantomeno prendersela comoda, come definire un feroce ippopotamo un pet da appartamento...
Adesso aspetto qualcosa anche per le EV cosi' evitiamo le storielle come 600Km con 50KWh grazie ad una forma, peso e dimensioni da container, cosa che, quando arrivera' un normodotato in commissione EU fara' dare un valore di CO2 decente anche per questi oggetti potrebbe rivelarsi tanto comico quanto traGGico.

sabato, febbraio 08, 2025

la gravita' di un paese spacciato

 

Scarpa "gianni il tamarro immortale iperviolaceo" da allucinanti 85E.
(si chiama davvero quasi cosi' Giannis Immortality 4 Hyper Violet, non e' neppure il colore peggiore, alle volte la realta' supera le celie)
Non so se la scarpa era cosi' costosa, ma va da se che non cambia un razzo.

 

da decenni oramai, il blog nasce nel 2005,  dico che il problema dell’Italia sono gli italiani e che gli italiani sono spesso ladri e malfattori, dando dimostrazioni empiriche della cosa.
Certo che fra gli italiani ci sono anche delle "brave persone" ma la cosa ridicola e' che anche fra i ladri ci sono persone che si auto-reputano "brave presone", banalmente perche' ruBBano solo ombrelli o  piccoli oggetti e non automobili.

Mi ha molto colpito una serie di di articoli su di un fatto banale che mi e' capitato, in maniera piu' grave, quando avevo 14 anni circa.

Questo fatto ha avuto molta risonanza sulla stampa perche' non solo non e' passato in sordina, ma e' anche avvenuto in Veneto, dove le cose vanno troppo bene e questo crea odio anziche' desiderio di emulazione (viviamo in un paese di medda, no?).

Un teen, quello della nostra narrazione, ha un desiderio, tutto sommato banale: scarpe da ginnastica toghe.
Siccome non e' un bimboM che scassa ai genitori fino allo sfinimento parte con una iniziativa privata, si fa un c_lo cosi' e riesce ad acquistarle con la paghetta e facendo una serie di lavoretti

In un paese civile la storia potrebbe essere un sorriso, l'iniziativa del singolo che ha un sogno e il bimbo da grande "chissà cosa farà".
(poi magari da grande fara' pena, ma sognare fa sempre bene)

In un paese di ladri, dove il proverbio:
"l'occasione rende l'italiano ladro"
ti mette sull'attenti nei confronti dei terzi, un mariuolo gli ruBBa le scarpe faticosamente comprate, rubando di fatto il sogno.

Gia' questo fatto sarebbe gravissimo, andando a colpire la possibilita' di sognare.
Se fatichi ti in_ulano.

ma la cosa ancora piu' grave a mio giudizio e' la posizione del personale scolastico.
I genitori  si sono sentiti dire che permettere al figlio di indossare in classe calzature così costose è stata una leggerezza imperdonabile. 

Il personale scolastico, sostanzialmente, ha appena detto che non viviamo in uno stato, ma nel farwest, dove chi vuole ruba e chi viene derubato se lo merita.
Ricorda tanto quando lo stato non si muove perché "tanto sono solo extra ed e' normale che ruBBino", al fatto che se lasci il finestrino dell'auto abbassato sei colpevole di furto piu' del ladro!
Anzi, i ladri sono santi e non si deve, in nessun modo, interrompere il loro operato. Altrimenti e' un dramma, del resto se l'italiano e' ladro, il ladro e' da difenendere, non da arrestare.
Del resto in italia devi stare attento a possedere oggetti.
Pero' vieni difeso se devi aprire il cranio a qualcuno e sei amico.

Lo stato, insomma, ha detto che e' il caso di andare a scuola armati almeno di una spranga per autodifesa e che non vi venga in mente di essere piu' che spazzini o avere di sogni: in questa sQuola VIETATI!
Cercatevi un lavoro statale, al massimo.
Che non vi venga in mente di diventare qualcuno.

E' evidente  che il personale scolastico sapra' bene declamare Catullo, conoscera' il violento Dante, ma ha una CULTURA rasente la lontra di sumatra.

Il giusto comportamento dei docenti sarebbe stato ribadire in classe che il ladro e' una persona da evitare in quanto strz (magari usando parole sopra le righe, quando ci vuole ci vuole) e con genitori altrettanto poco di buono da schifare.
Perché non solo il ladro distrugge la societa' in quanto e' un cancro da estirpare, ma pure i suoi genitori.
Se io fossi tornato a casa con un paio si scarpe non mie, indipendentemente dal valore, mia madre come minimo sarebbe partita in tromba con le domande e non avrei potuto dare delle giustificazioni credibili.

Lo scopo dello stato e' dare l'ambiente in cui le persone POSSONO crescere.
LA ricetta non e' un mistero nascosto nelle rovine del tempio di Angkor.
-Rispetto della proprieta'
-giustizia funzionante
-giustezza di comportamento dello stato (non si premiano i ladri calpestando le brave persone)
-scuola funzionale
-infrastruttura

Poi, per carita', le distorsioni sono inevitabili, ma oramai in italia non sono le distorsioni le eccezioni, ma la normalita'.
Del resto su ognuno di quei punti ci sarebbe da scrivere un poema epico, non e' un "ha dei problemi" ma un "non funziona nulla"
La proprieta' viene calpestata a seconda delle convenienze
La giustizia e' ridicola, dal poliziotto al giudice e' una catena di orrori.
Lo stato che ha amicici e comportamenti asimmetrici pesantissimi.
La sQuola, beh, fa pena, a livello della bulgaria.
Le infrastrutture inesistenti, manco abbiamo una metropolitana che si puo' chiamar tale in tutt'italia.

Chiaro che chi vuole piu' che un paio di scarpe da 12E della lidl che non siano ottenuto con sussidio statale sia uno strano.
E poi, mi raccomando, se se cosi' ricco da comprare scarpe piu' costose di 12E sei un porco ladro che deve pagare il doppio di tasse.
 

Dopo, pero', non meravigliamoci se qualche persona va fuori di senno e pistoletta qualcuno se non ha avuto l'ardire di fuggire da giovane dal merdaio.

 


mercoledì, febbraio 05, 2025

Il bottino MPS

 


E' da decenni che sento parlare di "prendersi" generali,  del resto e' un affare che ogni tanto fa da assicurazione, ma forse e' lecito chiamarla dispensatrice di piani d'accumulo.

In pratica Generali ogni tanto viene costretta a fare cose o qualcuno vuole mangiarla, ma essendo un boccone piuttosto grosso con tanto di spingardoni (aka liquidi destinabili alla difesa) alla fine rimane sempre Generali.

 Banca Generali, nata prevalentemente come banca online, che nel corso degli anni si sviluppa come polo bancario del Gruppo e si sposta nel segmento private banking. Altro sugo

Gli anni recenti non sanno dove sbattere i soldi che gli italici gli regalano sottoscrivendo cose strane (piu' son strane piu' si vendono) e compra pure un po di roba estera.

Negli anni si e' pure pappata degli altri bocconi grossi, AXA (il 40%), INA&Assitalia, Toro Assicurazioni (gia' pappatosi Lloyd Italico)...

Chi mette le mani su generali mette le mani sul patrimonio complessivo in gestione di Generali di 775 miliardi di euro, come ordine di grandezza 1/3 del debito italiano (circa 3000). Roba che puo' decidere di far fallire uno stato o far rinascere i cadaveri a piacimento.
Non a caso pur di esser lasciata fare teneva in vita alitalia.

Cominciamo a capire che razza di utili fa quella roba visto che pur dichiarando 4 miliardi di guadagno sta aspirapolverando il mercato regolarmente, ovvero il guadagno reale e' MOLTO piu' ampio.
Poi un giorno faro' una serie di post per raccontare perche' le assicurazioni in italia non sono tali.

Altra stranezza e' il fatto che il 70% delle azioni siano in mano ad italiani e sostanziamene nessuno fuori dall’Europa (2%).

 


 

Adesso parliamo di un'altra follia italiana.
MEDIOBANCA

Mediobanca e' indissolubilmente legata al fu Enrico Cuccia che tutti si ricordano da vecchino perche' ha guidato per una sessantina di anni l'istituto, in pratica ha iniziato prima che noi nascessimo.
Mediobanca e' praticamente stata il braccio armato che ha permesso o negato la possibilita' di crescere alle aziende italiane in un intreccio di favori che vanno a qualunque colore passando da fiat o montedison alle coop.
Del resto mentre le banche italiane muovevano spiccioli nell’industria pura e si preoccupavano del mattone, industriale o privato, il Cuccia pensava in grande ed essendo di fatto l'unico, o quasi, banchiere d'affari italico che come tutte le cose esclusive detta legge.
Questo da se bastava a rendere mediobanca un terrore.


 Ultimo attore dell'ennesima farsa italiana MPS o come la chiamo io, monte dei pesci di scena.


Una pessima azienducola attenta al potere, legata agli amicici, prona a poteri poLLitici.
Una pseudobanca legata al mutuo, al regalo e alla pollitica.
La tipica azienducola che non vede oltre il territorio di pippuzzo sul monte e al massimo della regioncina dove opera in regime di amicicizia, amicandosi il popolo bue con reagalistica (es palio e bonus).
Una banca che era lo sbandierato orgoglio del governo centrale mentre ne prevedei la morte, anche sul blog, poi avvenuta.
Muore e viene salvata con i soldi degli italiani, miliardi.
La politica gioiva dell'aver messo tutto in rica: l'antica banca fondata ai tempi latinici ogoglio dell'essere vecchi.
Io feci ulteriori previsioni di morte
viene salvata con i soldi degli italiani, altri miliardi a spruzzo.
Io feci previsioni di morte
viene salvata con i soldi degli italiani, altri miliardi a spruzzo.

Ora gioiscono che non sta piu' cadendo a pezzi (forse costava meno farne una da zero)

Mentre oramai e' un decennio che cercano di appiopparla a qualcuno, meglio non straniero che non si lavano bene come noi che abbiamo il bidet (bisogna trovare una scusa, no?),  la banca barcollante e' ancora tra noi mentre cammina incertamente.

Ricordo che una azione MPS ancora nell'ultimo anno puo' perdere il 5% in una settimana senza che nessuno si stracci i capelli, del resto dopo quello che ha passato...

Qual’era la notizia dopo questa luuuunga, tediosa e sicuramente inutile (visto che sono robe che tutti sicuramente sapete) premessa?

in italia ci sono pochi ricconi, del resto sono stati costretti a fuggire o a fallire dalle grandi menti italiche al governo.
Questi 4 gatti rimasti ovviamente spadroneggiano non avendo concorrenza, del resto tipico nella nostra economia in cui si puniscono i ricchi lanciandogli bombe a mano con il risultato di uccidere la concorrenza favorendo i piu' robusti, ricordate berlusconi, la telefonia?

Un paio di questi si chiamano  caltagirone e del vecchio (eredi)

Il Caltagirone e Delfin (Luxottica, per intenderci), che hanno rispettivamente circa il 5% e il 10% di Mps, per un totale del 15%
In pratica assieme hanno piu' MPS del governo.
Se MPS facesse takeover di mediobanca, di cui hanno gia' il 5.5% e il 20% (aka il 25) passerebbero dal 25 a cifre piu' importanti di quote con il vantaggio di sbatter fuori altri attori.

Questi due tomi inoltre hanno il 7% e il 10% (in attesa di passare al 20% come gia' richiesto all'ivass: istituto vaff assicurati) di Generali, ovvero il 27%. con la quota di mediobanca, 14%, in pratica questi due avrebbero il 41% di generali.
Soprattutto facendo spendere per il controllo altri.

Vorrei far notare inoltre che la pessima MPS e' ancora per il 12% di proprieta' statale, quindi se incapsulasse/controllasse mediobanca in automatico quest’ultima di, fatto, diverrebbe parzialmente statale.
Ovvero diverrebbe una banca do o' stato pronta a far danni.

Ricordiamo che il predatore MPS e' come un 70nne infartuato triplo che vuole mangiare una fiera.
Ufficialmente ha un valore di  7,91 Mld, piu' raccontati che reali, visto che il rendimento e' ancora subottimale.
La fusione secondo MPS
“il nuovo Gruppo sarà in grado di accelerare l’utilizzo di euro 2,9 miliardi di Dta (Deferred Tax Assets)"

In altre parole, il nuovo gruppo, per le  perdite realizzate da MPS sui crediti deteriorati negli anni precedenti, e sostanzialmente colmati dallo stato, ha accumulato imposte negative che possono essere regalate alla nuova entita'.
Così, a pagare gli utili del gruppo nascente, sarebbero le tasche degli italiani trasformate in puri danari agli azionisti.
Come dire MPS non si smente, non diventano un'azienda pulita, rimangono un diselone a seppia.


 Mediobanca e' un "giovane" (in italia giovane e' uno con i capelli bianchi) rampante con un valore di 13,3 miliardi con un rendimento nella norma.

 Ok, e dove prenderebbe MPS i miliardi necessari a pagare quote sufficienti?
Pagando in azioni MPS le azioni mediobanca.

State cominciando a ridere?

Un po come dire che voi andate dal riccone con la villa e gli dite: 
"hei bro' ti do il 20% del mio trilocale e tu mi dai il 20% della tua villa, faCCImo societa' insiMMe e ci ho pure l'assegno d'invalidita' tutti i mesi"

La domanda al massimo e' come e' mai venuta in mente una simile idea a monte dei pesci di scena.
Acidi?
Alcool?
Sostanze?
Gelato in fronte?


Il fatto che esiste il  progetto di fondere l’asset managementdi Generali con quello del Groupe des Banques Populaires et des Caisses d’Epargne, Natixis.
Il risultato sarebbe la creazione di un colosso del risparmio gestito da 2 bilioni di dollari (ricordo sempre a confronto il debito statale IT a 3 circa).
Non e' un "forse", e' tanto serio che le parti si sono impegnate con 50 mln di penale se salta l’accordo unilateralmente.

E' chiaro che se va in porto la fusione generali sara' una multinazionale fatta e finita e se lo stato andasse ad elemosinare quale soldo per ITA, ILVA, SALCAXX o altre aziende piu' o meno amicicie dello stato o da in cambio favori espliciti pesanti o gli rideranno in faccia.

Altro problema e' l’immenso asset di generali dedicato ai titoli di stato italiani, pare intorno ai 40-60 miliardi di soli BTP, altro regalone allo stato in cambio di cose.
Anche qui dovesse trovare piu' sicuri o remunerativi i titoli francesi o, se ne esisteranno di regolari, EU,  ad un azienda europea che gli interessa di comprare regolarmente quelli italiani per mantenere quella cifrazza?
Ricordiamo che le norme EU, oltretutto, dicono che e' obbligo per le assicurazioni di essere SICURE e se i rating dell'italia non salgono fatevi i vostri conti.


E' probabile che i soliti del salottino degli amicici abbiano pensato cosi' di dare la scalata per terza persona (mediobanca) a generali facendola cosi' rimanere italiana e contemporaneamente favorire i 2 amcici che cosi' metteranno le zampe sull'immenso tesoro di generali.

Ancora una volta MPS fa ridere i polli e si dimostra che non e' seria ed e' troppo amica della politica, azzerarla era il giusto.

lunedì, febbraio 03, 2025

auto, manager e scioperi 3/6

 

Photo: urso che racconta che stellantis passera' da meno di 400K auto a UN MILIONE (fermo al bonaventura?) "perche' ce lo deve" (parafrasando)

Abbiamo visto che dopo le colossali perdite di VW (e io mi chiedo chi le compri ancora) e i problemi politici in EU di stellantis che hanno causato un tonfo incredibile dei marchi, in alcune nazioni -30%.
Del resto la penetrazione delle eletttriche e' prevalentemente cinese o con marchi propri, es la MG ben presente anche in ita o la volvo (che ricordo essere cinese), o con etichette incollate ad auto piu' o meno occidentali come tesla o VW.

Questo determina in EU una diminuzione delle vendite netta di vetture made in  EU.
Del resto per via del dazio chiamato diesel, le auto extra EU non erano molto diffuse ed erano prevalentemente di marchi EU (es il furgone X5 americano/russo o roba orientale per VW, sudamericana per fiat e perfino un'azienda statale come renault...)
Del resto diesel e maggior inquinamento concesso era la barriera doganale europea e l'elettrico ha causato un prezzo che e'  il 300% piu' di prima per le europee.
Scomparso il diesel,
scomparsa la barriera,
scomparsa delle vendite,
scompaiono posti di lavoro.
Non mi sembra cosi' difficile, no?

Ci vuole la palla di cristallo?

In Italia aggiungiamo i soliti problemi di deindustrializzazione:
Tasse,
operai incapaci (ah, la sQuola latinica!)
infrastrutture di guano,
giustizia ridicola.
Anche qui non ci vuole la palla di cristallo per capire come andava, no o basta un blog di medda che lo diceva anni prima che nascesse stellantis che se si fondevano era l'ultimo chiodo?

In questo clima assurdo fioccano i licenziamenti e fioccano anche gli invidiosi gretti che vedono la soluzione nel costringere qualcuno a fare cose, senza prendersi la responsabilita'.
Le famose soluzioni semplici a problemi complessi

In italia, paese latinico, quindi avulso dalla logica che non viene spiegata dai poemi, scambiamo invidia (dall’insegnamento  latino in videre, guardare contro, ostilmente, biecamente o genericamente guardare male, quindi "gettare il malocchio" come dice il solito Cicerone, non sia mai che in 2000 anni si possa dire qualcosa di nuovo) con l'invidia come viene intesa altrove, piu' simili a parole come obbiettivo od orgoglio.
Per molti l'invidia e' rivolta alle capacita', che hanno portato ai risultati.
Per tanti vedere chi ha portato risultati e' un cercare di emulare, raggiungere e/o superare chi "invidi" o meglio "ammiri" con incazzatura di non fare altrettanti, chi vedi avanti e che aneli il suo posto, capacita' eccetera.
Invidio i tuoi risultati, ti faccio vedere io che posso ottenerli a mia volta con il mio impegno!
Per un  latinico e' "mo ci ha i soldi, no GGiusto, ti meno, li ci prendo io" come insegnano al classico.

Da questa impostazione nascono le centinaia di pagine sulla liquidazione PRESUNTA di Tavares che abbiamo visto.

Da questa menata arrivano anche le  migliaia di pagine sui soldi dati a "fiat" e la conseguente
"ridacce li sordi o te meniamo"
(ovvero le minacce, ridicole, di un secondo costruttore da parte del ggoverno de romma) o
"adesso ce devi paga' con un milione de auto"
.
Un milione, bello tondo, come il milione di posti di lavoro della sinistra e del berlusconi.

Forse anche qui e' meglio mettere una bella pezza a questo assurdo discorso spinto da una sinistra penetrata dai sindacati (senza olio di macchina sullo svasatore HSS) e blaterata da una destra da gelato in fronte che scimmiotta tutto lo scimmiottabile.

Fiat ha preso tanti soldi dallo stato, e' vero.
Prima pero' di blaterale di soldi bisogna capire perche' ha preso questi soldi, chi ha preso i soldi (non solo fiat, per capirci).
Il perche' e' tutto.
Altrimenti facciamo come il piagnucolante masini.

Durante gli anni post guerra, nonostante i grandi regali dello stato che aveva infrastrutturato il sud da prima della guerra, l'economia meridionale era bloccata in un mondo 700ntesco dove la ricchezza era la terra e il signore era il possidente terriero con diritto di vita e morte sui peones (presente il sudamerica?) ridotti a bestie da soma.

Il motivo era banale, per quanto da dire e' una bestemmia per alcuni, la nazione del Sud non era Italia, non si era riusciti ad annetterla per davvero. Co sono interi libri che parlano del perche e percome, ma non vogliamo tirarla per 2000 pagine, diamolo per dato di fatto.

Ho conosciuto molti imprenditori che hanno provato ad andare nella nazione del sud o ad assumere dei "frontalieri" dal sud che venivano in Brianza per lavorare.
Oggi quei personaggi oggi sono tutti morti di vecchiaia, ma raccontavano volentieri i bei tempi andati dove pensavano di essere tutti dei big, tutti narravano la stessa manfrina-ciclostile.

Negli anni 50-primi60 l'immigrato dalla nazione del sud spesso (non sempre, ovviamente, siamo tagliando giu' grosso grosso) non parlava la lingua della nazione italiana, non era in grado di scrivere, non era in grado di capire un testo scritto. Capitava anche con alcune valli venete, per capirci, ma non era cosi' estrema e diffusa al nord.

Si racconta che i neoassunti venivano "imparati" ad una neolingua che era un mistone fra la lingua d'origine, l'italiano e il dialetto milanese (o brianzolo) dai colleghi. Alcune figure nei colleghi piu' integrati facevano da traduttori/insegnati fra gli immigrati freschi e gli strani indigeni del nord.

Era un mondo semplice, l'operaio era prevalentemente un manovale, i compiti semplici e, a detta dei narranti, erano in genere di buona volonta' e gran lavoratori, al contrario di quelli arrivati poi (sto sempre riportando, se avete delle rimostranze pseudo qualcosa vi porto sulle residenze attuali).
Immagino che le prime ondate fossero molto disperati.
La cosa, quindi, funzionava, lasciando pero' sul tavolo la differente paga per chi era indigeno e la considerazione della popolazione autoctona di questi "nuovi", considerati "inferiori" non tanto per stramberie, ma per effettiva realta' produttiva.

L'immigrato arrivava spesso da zone dove l'acqua corrente non esisteva, la poverta' mostruosa e l'istruzione latitante.
Ovvero molti di costoro, i famigerati "texxoni" erano facilmente identificabili, non erano avvezzi alla vita cittadina "moderna", di fatto spiccando per il vestiario indossato malamente, la lingua non italiana, la pulizia sommaria, il lavoro da soma (che peggiorava molti degli indicatori precedenti).
Altro problema era il portare gli usi della campagna in citta', fra cui produrre una esagerata quantita' di figli.
In campagna a 10 anni i figli erano gia' lavoranti, non a caso nel 1886 una delle prime leggi per i minori (3657) diceva che fino a 9 anni diveniva illegale farli lavorare di notte.
Questo aumento del reddito famigliare pero' era valido solo in campagna ed era altrettanto normale che su 6-8 figli ne rimanessero 3 o 4 fra malattie e incidenti.
In citta' e il fatto che era cambiata location e anni, non solo i figli arrivavano tutti ad essere grandi, ma pesavano sulla famiglia avendo la scuola fino ad un eta' di 14 anni.
Questo impoveriva le famiglie con tanti figli, tipicamente gli immigrati, e la cosa li allontanava ancora piu' socialmente creando divisioni. Del resto il censo e' divisivo, non vi e' dubbio alcuno, spero. 

Non e' certo una questione di "razza", se mai ne esistessero, di etnia o altre fantasie, era banalmente che queste persone avevano vissuto in condizioni orribili e/o molto diverse e ne portavano su di se le conseguenze.

Marcovaldo, per quanto ben scritto, piacevole e divertente,  era un tentativo del PCI e Italo Calvino, di dare una dignita' al "buon selvaggio" nella declinazione di gente che si era trascinata dai campi alla citta' che non comprendeva.
Dava un valore positivo all'alienazione dell'eroe che non capisce l'economia di cui fa parte, la natura (o le circostanze) che, contrapposta all'industria, negativa per definizione poLLitica, lo aiuta.
Ma, se leggete fra le righe togliendo il velo di compatimento e la fata regalina che rende l'eroe non responsabile delle proprie azioni, vedete proprio il lavoratore low skill che non capisce neppure il suo lavoro.
Calvino evidentemente, vivendo in un mondo agiato, sereno, circondato da gente non "bassa", non capiva appieno il dramma, vedeva la cosa da fuori e dava solo una contrapposizione naturistico politica, ma e' evidente a chi e' sgamato cosa in realta' tentava di descrivere pur non comprendendolo condito da puxxanate partitiche.

Per limitare parte di queste cose lo stato fece molte iniziative, ancora nel 198X non era raro vedere la citta' tappezzata di manifesti della scuola delle 150 ore con ben indicato che si trattava di corsi in partenza per imparare a leggere e scrivere pagati dal comune/regione per ottenere la licenza elementare.
Del resto chi era immigrato nel 1950-55 a 15 anni (o meno, ricordiamo cosa era il mondo dell'epoca!) per lavorare, nel 1980 aveva ancora 40 anni e il mondo comunque stava cambiando, non solo come competenze.
Al sud nel 1970 comunque si insegnava di piu', producendo altra concorrenza (migliorata) al manovale gia' faticosamente integrato in azienda (forse per quello l'impossibilita' a licenziare in italia?).
Un pochino come oggi che un ragazzo che esce dal liceo classico peggiore della citta' e' scollegato dalla realta' rispetto ad un suo coetaneo che ha studiato bene e lo svernicia facile.
O forse piu' come gli immigrati africani moderni, piu' lontani ancora come "salto" rispetto a quello che succedeva.
Del resto un africano non comprende la lingua, proviene spesso da zone disagiate, alle volte capisci da quanto e' arrivato dall'odore, si comporta diversamente, fa tanti figli...
Banalmente e' stato istruito diversamente, ha vissuto dove le cose sono molto diverse eccetera. Non e' "diverso", e' banalmente cresciuto diversamente.

Ma Torino o Desio non erano Napoli, Palermo o Agrigento.

Cose ancora piu' truci capitavano, come impatto con i lavoratori, per chi apriva la fabbrichetta al sud.
Lo stato, se appena avevi un consulente "scaltro" ti tirava badilate di soldi (siamo il paese dei bonus, lo ricordate?) se portavi la fabbrichetta al sud.
Quando dico BADILATE non scherzo, si arrivava a pagare l'intero impianto e cose simili fino agli anni 80 pieni
Questi imprenditori, inizialmente tali, aprivano la fabbrichetta e si ritrovavano in situazioni imbarazzanti.
-mancanza di mano d'opera parlante italiano (vedi sopra).
-mancanza di mano d'opera capace. Erano tanto arretrati quelli che arrivavano che non si riusciva ad organizzare la fabbrichetta.
Il manovale puro va bene per spostare le scatole, ma se devi far andare un tornio un minimo ci vuole.
Si ritrovavano con la fabbrica nuova di pacca che non era in grado di funzionare se non aveva una ingente quantita' di operai del nord in costosa trasferta che vanificava il "regalo".
-condizioni ambientali avverse, ne ho spiegato anche di recente il comportamento dello stato. Gente con la fabbrica finita, ma non connessa a strade e in alcuni casi all'energia elettrica.
-infrastrutture inesistenti
-catene del valore pari a zero, anche se avevi bisogno di un bullone doveva arrivare dal nord, con tutti i costi annessi.

Alla fine il tizio disperato tornava al nord.
-Vi e' chi torna restituendo il danaro "regalato"  pur di uscire subito dall'incubo (ne conoscevo un paio)
-vi era l'imprenditore che oramai e' incastrato (ricordiamo le catene del valore e le tempistiche).
Spesso prendono i macchinari nuovi (pagati dallo stato) e li portavano alla sede del nord, si metteveno un po di vecchie macchine nel capannone al sud per far scena, e si dava per scontato di avere 10 o 20 inutili custodi per 3-4 anni nella sede remota (e i poLLitici gran gloria per 20 stipendiati! Forse parte della cultura del lavoro al sud deriva anche da questo?).
Molte volte si e' pure guadagnato alla fine del caos, ma anche coloro che hanno avuto vantaggi hanno spesso una frase in bocca: "mai più al sud".
-Poi abbiamo i furbi che di lavoro prendono il grosso regalo, che poi e' il problema di tutti i bonus (tanti di cui ho notizia). Il capannone esiste solo per prendere i soldi che vengono rapinati. Per cercare di fermare questa cosa da decenni si danno i regali solo a residenti, peccato che siano piu' abili nella presa del bonus, causando solo perdite e non assunzioni reali. Del resto basta prendere una testa di legno local.

Quindi non era solo la FIAT, accadeva per migliaia di miliardi di euro attualizzati a pioggia, dalle piccole aziende, che io conoscevo, alle enormi fabbriche. E' accaduto in diverse forme con certezze, ovvero che ne conosco moltissimi di prima mano, almeno fino al 2000, ma indicatori mi dicono che POTREBBE essere ancora cosi' se sei abbastanza amico.

Perche' per i poLLitici latinisti uno vale uno, un laureato di chip design, un elettrotecnico, un pasticcere e una scimmia senza istruzione pari sono. Non pensavate che fosse un invenzione grillina, vero?
Del resto basti vedere il caos recentissimo di ILVA che racconta di storie da operetta comica da quando fu espropriata, fino alle proposte come farne un parco divertimenti con 12000 lavoratori con skill da fabbro e non da ballerino e come frontend con il pubblico l'operaio dedito a spalare il carbone che dovra' imparare almeno 3 lingue. Perche' uno vale uno, il personale di Disneyland = personale di ILVA fanno le medesime cose, sono 2 braccia.

Del resto i sindacati volevano spostare tutto dal nord, di cui bisognava avere latinica invidia purulenta, al sud.
Lo abbiamo visto con l'alfa, un percorso da veri disagiati mentali autolesionisti, del resto un operaio in meno al nord erano scioperai adoranti del sud.
Perche' al sud si ricordano dei regali, non come al nord che ti vogliono solo "fuori dalle palle che dobbiamo lavorare".

Vorrei ricordare quanto la politica e i sindacati alleati giocassero al massacro:
la Federazione Lavoratori Metalmeccanici (FLM), in pratica l'unione della CGIL, CISL e UIL,  nel gennaio 1979, richiesero, CON VIOLENZA, lo spostamento della nuova produzione della Fiat panda da Torino e Desio (oRRore al nord!) negli stabilimenti del Centro e Sud Italia, particolarmente Cassino, Sulmona e, soprattutto, il sacro Termini Imerese che ancora oggi i vari GiGGini danno i milioni (ogni qualche anno arresti e buchi milionari, l'ultimo nel 2019) per far nascere impianti dove non li vogliono.
Perche sono i sindacati che dicono dove bisogna mettere le linee di produzione, non la dirigenza che magari ha deciso per un sito per via di macchinari, competenze, infrastruttura e impianto.

Ci sarebbe oltretutto da capire perché un operaio del nord nel 1979 protesti contro il fatto che nel suo stabilimento ci sia piu' lavoro e assunzioni scioperando o peggio per avere dei licenziamenti. 
Ma forse molti operai non sono ancora pronti per usare lo sciopero.

Cosi' l'operaio stolto su mandato del sindacato che li vuole poveri, si alza una mattina fa danni armato di spranga, distruggendo 20 prototipi (lascio immaginare cosa costa un prototipo costruito a mano) poi, tanto, gia' all'epoca, il pretore di Torino reintegrava i malfattori al lavoro.
Chissa' come mai poi, solo pochissimi anni dopo, a Torino licenziavano, ma tanto arrivava la cassa integrazione (conosco chi e' stato in cassa integrazione torinese di fatto per tutta la vita), ovviamente prelevata dal fondo pensioni che oggi e' scarico, chissa' come mai....
Forse anziché urlare contro la fornero sarebbe il caso di urlare contro la FLM.

Come vedere la demenzialita' fatta poLLitica.

In questo contesto FIAT prendeva i soldi, pure tanti, certo, ma li prendeva per un motivo: TENERE APERTO AL SUD dove altrimenti avrebbero chiuso gli stabilimenti in perdita.
In pratica erano soldi per coprire le perdite.
Come PAGHIAMO (alcuni forse sono ancora tali o sono passati direttamente alla pensione) cassaintegrati a Torino che diventavano posti di lavoro al sud.
Ovviamente questi soldi, montagne di soldi,  sono stati pagati per un servizio, il servizio e' stato fornito e la storia e' finita. Male.

Chiedere la restituzione di centinaia di miliardi ai cassaintegrati, alle fabbrichette, ad ALCOA o a fiat non ha alcun senso, sono stati pagati come bonus al sud.
Ovviamente come tutti soldi lanciati ad elicottero non hanno avuto grandi effetti a lungo termine se non aumentare il nostro debito di quasi 3000 miliardi che ci costa quasi 100 miliardi annui di solo interesse che non riusciamo a pagare visto che ancora travasiamo 100 miliardi annui al sud "a razzo". 

Quindi la Fiat ha preso i soldi per tenere aperto al sud ed e' diventata un assumificio e non un costruttore di auto.
Quando si sono aperte le frontiere il piccolo marchio con pessimi prodotti si e' trovato con gente che produceva auto e non operai.

Del resto non aveva scelta se non voleva che i sindacati gli sfasciassero tutto o facessero come quelli dei trasporti che definiscono la completa follia dei sindacati italiani.

Cari sindacati, caro governo, cari vari, prima di fare richieste accenderete il cervello, sempre che  ce ne sia almeno uno funzionante nel team.
Idem ai media e agli italiani, "ci abbiamo dato li sordi" ma davvero il livello e' cosi' basso?

E cari giornalisti, neppure leggete i vostri articoli in archivio, dove trovate, certamente conditi in stile marcovaldo, parte dei motivi delle regalie?
Potete accedere alla gazzetta ufficiale,m ai decreti e alle migliaia di bonus e regalie.
Non vi viene in mente i motivi dei regali?

Non viene neppure l'idea che sparare soldi dall'elicottero sia stato sbagliato?
Servono soldi per sistemare il sud, ed ora l'italia che neòl frattempo e' morta, ma e' differente IMPIEGARLI o REGALARLI.
Una cosa e' sistemare con l'aiuto dei soldi e altro regalare a razzo.

Ma non e' la cosa peggiore.