lunedì, luglio 08, 2024

tornare in italia


 In genere quando si torna in italia dopo essere stati in mezzo mondo e' uno shock non da ridere.

L'aeroporto e' il biglietto da visita dello stato.

Quando uno atterra il primo impatto e' quello che fa la differenza e sia i paesi del primo mondo hanno gli aeroporti principali perfetti, sia, a maggior ragione, i paesi classificati "emergenti" dove alle volte la struttura e' povera, ma mai sciatta, o sporca.

Quando si arriva in Italia la barzelletta inizia dall'aeroporto, disorganizzato e sporco, i bagni puzzolenti e putridi (la foto e' del 2023) e le connessioni con l'aeroporto penose.
Linete, per esempio, che e' l'aeroporto di Milano, Milano non cianfrunate di sotto, e' appena entrata negli anni 70 con una fermata di metro.
Fra 30 anni avremo anche la monorotaia e qualche volo in piu'.
Fra 60 il treno.
Magari avremo imparato a pulire i cessi e non definire al primo istante l'italia come piscio o peggio (vi risparmio immagini che non ho avuto il coraggio di riprendere).


4 commenti:

camu ha detto...

Io ho avuto una buona esperienza a Fiumicino. Ne ho parlato sul mio blog l'anno scorso. Però capisco che si tratta forse dell'eccezione alla regola. Da Fiumicino siamo volati a Trapani, ed in effetti la situazione dei collegamenti nell'aeroporto siciliano era da mettersi le mani ai capelli. Manca la cultura dell'accoglienza, non c'è nulla da fare.

Anonimo ha detto...

Se non sei abbastanza nauseato, ti invito a fare una passeggiatina a Roma, dove stranamente l'aeroporto è diciamo dignitoso, bagni inclusi, ma basta guardare le facce degli ncc e dei tassisti, e soprattutto è sufficiente sentirli aprire bocca con quell'accento biascicato romanaccio che trasuda perfettamente la mentalità del popolo (menefreghista, ignorante, arrogante, supponente, presuntuoso, irritabile, esaurito e altre 20 righe di appellativi lusinghieri) per farti dire:
"Ma chi me l'ha fatto fare a tornare! Non poteva fare un mancato avvicinamento, l'aereo, e tornare all'origine?"
Beh, più o meno questo è il pensiero che mi rimbalza nei neuroni, io che mi ritengo romano doc amante di Roma e che ne ha cura maniacale e che mai ha buttato manco una briciola a terra, ma che è disgustato dalla a alla z della sia malagestione; non solo di Roma ma del Paese intero.
Vieni vieni a Roma, che qui puoi scrivere un romanzo a puntate :-)

Un Ligure ha detto...

Per la vera trasandatezza, vieni a vedere Savona…
Prima devi riuscire ad arrivarci, che tra strade, autostrade e treni è già un’impresa .
Poi portati un paio di scarpe di ricambio, che con la fogna canina a cielo aperto le scarpe le devi sicuramente buttare.
Infine non dimenticare di dare un’occhiata alla raccolta (in)differenziata, un vero esempio di capillarità del servizio (leggi: puoi buttare quello che ti pare alla rinfusa anche in pieno centro. Inquinante, ingombrante, umido… chi’s sene frega).
Ma ricorda: il turista è gradito solo se spende senza rompere il belino…

Anonimo ha detto...

A me è capitato, ormai molti anni fa, di confrontare i bagni della stazione di Monaco di Baviera e Padova:
In una si paga la monetina al tornello automatico, trovi il bagno pulito, l'omino che sta pulendo e i cubicoli belli ampi, con pure il gancio dietro alla porta per mettere lo zaino nel mentre.
Nell'altra paghi la monetina all'omino svaccato dietro a un banchetto per essere accolto dai classici cessi della stazione: sporco, puzza, mancati guglielmi tell, sciacquoni guasti
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Nicola