lunedì, settembre 20, 2021

la plastica inquina?


 

 

 E' una vita che sento ragliare i verdosky.
Da sempre sento dire che green e' bello, la tecnologia bumba bumsba ci salverà e qualcuno o qualcosa e' cattivo... ma il POPOLO SANTO, in un rigurgito cattocomunista, mai ha colpe.
Perche il popolo e i lavoratori sono sempre SANTI.
Se poi son poveri: santissimi!

Su questo ci hanno giocato in molti, dalle multinazionali come Greenpeace a piccoli partitucoli locali (ricordiamo le bestialita' grilline?) ma in mezzi secoli la cosa non cambia: qualcuno guadagna ma la parte "green" e' data piu' dall'evoluzione tecnologica in se e dall'economia che dai verdosky.

Una delle ultime battaglie che sta raggiungendo il climax verdosky, oltre alle auto da gran sgommo ipercavallate,  e' la Kattivissima plastica.

La plastica che e' un fantastico prodotto industriale e' colpa di tutti i mali.

La plastica inquina.

la plastica uccide le tartarughe. 

Sempre la plastica produce cose cattive perche' ama bruciare.

I verdosky, come tutti i complottisti, hanno trovato un'altro nemico.

Ecco il divieto alle cannucce che hanno una loro utilita', salvo poi impestare 10 volte con i gioppini di merda che sei costretto a comprare all'esselunga (di cui, pare, i verdosky sono molto ghiotti).

Ecco il divieto al sacco di plastica in favore di quello di plastica drogata, nel frattempo si comprano le capsule del caffe' di plastica.

e via cosi'.

Ma il problema non e' neppure QUANTA plastica usiamo, al limite il problema e' di esaurimento del petrolio, il problema e' COME la gestiamo.

Se io compro la mia bottiglia di plastica, e alcune cose non possono certo andare nel vetro o nel metallo come gli acidi, e poi la conferisco ad un inceneritore previsto per, non e' che ci siano grossi problemi.

quello su cui i verdosky picchiano duro e' la dispersione, ma la dispersione non e' colpa della plastica e, come vedremo, non cambia di una virgola neppure se la eliminiamo dall'europa.

Di recente e' stata fatta una mostra fotografica, in realta' molto simile a quelle che continuano a spaccarci gli zebedei tutti i santi giorni, sulla cattiva plastica ma le didascalie e spesso chi ha ripubblicato le foto e' un verdosky, ovvero uno stronzo.
La teoria che viene propagandata e': la plastica e' causa di tutti i mali

quando sono stato in Asia, non quella iper civilizzata del Giappone per intenderci, devo dire che l'asia ha un profumo ben preciso.
Il profumo dell’Asia e' la plastica bruciata.

Gia', perche' in Asia, ma presuppongo in tutto il 3zo mondo, noi europei abbiamo regalato le nostre tecnologie e loro sono felicissimi.
Provate ad immaginare gli italiani del 1200, quando gente ignorante (come il bruto Dante che voleva far la pelle ad alcuni della avversa famiglia)  pensava che il mondo tutto era il paesotto, che il cavallo per andare a vedere terre lontane (20Km) era esclusiva dei ricchi e che una semplice bisaccia era un oggetto di  valore.

Provate ad immaginare in quel contesto se arrivano i prodotti HiTech come i motori, la chimica moderna che permette infinite cose e persino i cellulari.
Possono andare in giro motorizzati, usare i sacchetti di plastica anziché stare a costruire per 2 settimane una gerla, mettere un cappellino in testa anziché metterci 3 settimane a prepararne uno... eccetera eccetera. 


Ma la popolazione non e' preparata a tutto cio', da noi ci ha messo 100 anni, e ancora non siamo ben preparati (come dimostrano i suv, WA, 4K...), la plastica e' arrivata con la bachelite, il rayon e' dell'ottocento,  ma la  plastica di sintesi ha ottenuto un boom immediatamente dopo la seconda guerra mondiale con un percorso espansivo.
In pratica usiamo le plastiche da un secolo e abbiamo avuto modo in oltre 100 anni di abituarci.
Da loro arrivano in pochi mesi in maniera esplosiva, non un boom, ma un PUM!
Un pum multiplo: provate a dare a Dante un cellulare e vedere come fa a liberarsene.

Questo ovviamente e' un problema, la plastica e' una "cosa" e come tutte le "cose" che abbiamo usato fino ad ora la usiamo nelle stesse modalita'.
D'altronde perché cambiare?

In Tunisia ebbi l'idea di percorrere tutta la costiera (in pullman per la cronaca).
La costa e' una discarica di 1000Km principalmente di sacchetti...
Quando si alza il vento in molte zone e' lanterne cinese senza fiamma.
D'altronde il capraro usa il sacchetto come usa qualunque cosa e poi, visto che e'' un transumante, quando non ne ha piu' bisogno abbandona il pattume come ha sempre fatto con la borsa in pelle, i contenitori di legno che portano le bestie, il bastone che usa per legnare le pecore, i rimasugli di cibo... tutta roba che ha SEMPRE abbandonato e che non sono certo un problema... fino a che sono materiali poco lavorati e siett 4 caprari.

Poi arrivano i prodotti HiTech, ma lui e' sempre un capraro (anche se ora magari lavora diversamente) e quando porta la roba nel sacchetto che si rompe, il sacchetto e' banalmente abbandonato, d'altronde, dal suo punto di vista, non e' diverso da tutto il resto. Non e' diverso da chi pensa che mettere una foto in bacheca su internette del figlio (internette e' arrivata di botto alle ns masse ignoranti) sia uguale a metterla nella bacheca del salotto. CHI POTRA MAI VEDERLA, oltre ai miei amici.
La CONSUETUDINE e L'IGNORANZA sono PERSISTENTI e puo' portare le persone ad abbandonare il sacchetto (visto in Puglia) sotto la sabbia anche dopo 100 anni. 
Tanto la spiaggia e' grande e il sacchetto (uno) e' piccolo (ricordate i discorsi sull'auto elettrica? uno non e' milioni.)

In Asia tendono a raccogliere i rifiuti a lato della proprieta' o in mezzo ai campi. Al tramonto gli danno fuoco.
Del resto e' una cosa buona, fino a quando nel mucchio vi troviamo i rimasugli dell'epoca contadina del 1200, al massimo troverai 2 chiodi se sei ricco.
Se siamo nel 2000 e usiamo prodotti HiTech come un sacchetto di plastica o un TV  bruciarlo sopra un campo di zucchine non e' particolarmente geniale.
Magari con dentro delle batterie, plastiche caricate per le alte temperature e solo Budda sa cosa.
In Indonesia quando ho visto cosa ne facevano ho posto domande chiedendo perché bruciassero la plastica in quella maniera.
Quella roba, ho cercato di spiegare, deve essere raccolta e gestita.
Era tanta la distanza dei punti di vista che mi hanno chiesto loro perche' mai uno dovesse pagare per la spazzatura quando basta fare un buco o dargli fuoco (e poi la plastica brucia bene, ah, ah.)
Per loro siamo pazzi.
Ho cercato di spiegare che bruciarla senza una "macchina" (prova a spiegare come funziona un coso che brucia senza bruciare male) che li tratta causa malattie e morte.
Ridevano. Nessuno muore per un fuocherello. Nessuno e' mai morto per quello.
Quando poi ho detto che se uno bruciasse sul lato strada della plastica in EU sarebbe stato multato, magari anche arrestato, tanto e' tossico, la reazione e' stata: il governo vuole i soldi delle multe (e tu sei un credulone era il sottotesto) .
L’Indonesia sono 255 milioni di persone che usano sacchetti di plastica in quantita' che non pensavo possibile e non sanno cosa sia un inceneritore o una gestione dei rifiuti.
La stessa cosa la fanno in Thai.

Forse comincia ad essere chiaro che il problema non e'  della cannuccia che per un errore e' finita nel fiume. Del resto un anno fa abbassando il finestrino dell'auto un risucchio ha sparato dal mio finestrino una mascherina (100% plastica) mentre ero in tangenziale. Capita.

La questione non sono i 2g di mascherina, il grammo di cannuccia.

Il problema e' aver voluto dare tecnologia a chi non era pronto, in quantità di miliardi di persone, ne piu' ne meno che oggi si parli di auto elettrica in italia senza avere una rete (costi e inquinamento a randello) o fornire una workstation UniX tascabile a chi non sa programmare la radiosveglia.

L'ONU, evidentemente deve tenersi BBuono i grennsalcaxxo,  con una nuova mostra fotografica online intitolata Plastic is Forever

vediamo l'effetto dida (didascalia) partendo dall'immagine sopra.

Una manta mangia tra la plastica...[]. Recenti ricerche hanno dimostrato che queste mante ingeriscono fino a 137 pezzi di plastica all'ora, il che espone la loro popolazione a rischi sconosciuti a lungo termine

Se fosse metallo, cambierebbe qualcosa? Forse in peggio.
E gli scarichi urbani con rifiuti tossici?
Guarda caso in Indonesia.


 Vista aerea della laguna di Korle, soffocata da plastica monouso. I principali sistemi di drenaggio ad Accra, la capitale del Ghana, svuotano i rifiuti di plastica monouso nell'oceano attraverso la laguna di Korle.  Foto ©BRS / Muntaka Chasant (Ghana)

notate l'accento sulla cattivissima plastica monouso che e' finita in mare, quella che prima o poi arriva negli oceani.
Ma forse non e' un problema della plastica, ma che si e' voluto date roba evoluta a chi non e' in grado di usare la roba HiTech: Dante avrebbe cercato di piantare i chiodi con il telefonino, questi buttano la plastica nella fogna a cielo aperto e poi finisce in mare. Se il vento spinge la roba indietro si forma il traffico.

E' colpa della plastica?


Un tempo importante corso d'acqua commerciale, il fiume Buriganga nella periferia sud-ovest di Dhaka, in Bangladesh, è ora trasformato in un fiume di plastica. Foto ©BRS / Shahriar Hossain (Bangladesh)

E' stato trasformato in un fiume di plastica dai residenti, non dalla plastica, fosse legno (che e' bio) con lo stesso volume non sarebbe cambiato molto, con quelle quantita' sarebbe persino peggio.
Il problema e' dare tecnologia, ormai a basso costo, a chi non e' pronto.


Pescare nel fiume Brantas della provincia di East Java, in Indonesia, significa attraversare montagne di rifiuti di plastica, scartati dagli abitanti di migliaia di edifici. Foto ©BRS / Completamente Syafi Handoko (Indonesia)

eggia', il problema e' della PLASTICA o  degli abitanti di migliaia di edifici che sono ignoranti?

E' un problema di pochezza culturale o un problema di materiale?
E' il monopattinista che va in strada il problema o chi produce un oggetto che deve stare in cortile?

 


 Il fiume Njoro scorre dalla foresta di Mau, proseguendo lungo diverse aree residenziali. Quando raggiunge il lago Nakuru, patrimonio mondiale dell'UNESCO in Kenya, è pieno di plastica. Foto ©BRS / James Wakibia (Kenya)  

E' colpa del fiume Njoro che vuole la plastica o e' colpa degli abitanti idioti di diverse aree residenziali?
E' pieno è pieno di plastica perche' esiste la plastica o perché esistono le scimmie che la buttano nel fiume?

e ovviamente anche in adriatico, non penserete che i Croati siano cosi' abituati alla tecnologia a basso costo...

 

L'unica cosa e' che la plastica, soprattutto quella voluminosa delle bottiglie, si vede.

Ma, sinceramente, e' il problema minore.

Provate ad immaginare cosa avviene quando su di un fiume Thai uno dei barconi deve cambiare l'olio... Anzi ho visto fare lo stesso dai pescatori pugliesi nel 2007.
L'olio che viene cambiato, e non sono i miseri 3L netti del vostro motorino a benza dell'auto 1600cc a benza euro4, ma sono 10 litri sporchi, lo si lascia in sentina perche' la leggenda e' che "protegge" il legno e di fatto verra' sversato nel fiume, mare, oceano. 

E quelli non si vedono.
MA sono peggio.

Per dirne uno, ma sono centinaia, se non migliaia, le tipologie di inquinamento duro, certo le bottiglie fanno effetto perché si vedono e i verdosky cavalcano la visibilita' per fare business.

MA il problema e' in realta' un altro, lo stesso che avviene con tutta la tecnologia, lo split fra la tecnologia e l'utente.

Dare tecnologia a tutti senza "manuale d’istruzione" causa problemi.
Che sia la scimmia che butta il sacchetto in Ghana, il coglione che butta la roba dal finestrino in strada in italietta (ultimamente meno ad essere onesti), al cretino che va in monopattino in mezzo al traffico milanese, passando dal no-tap che vuole accendere a bomba il condi.

In tutti avviene uno scollamento dalla realta', banalmente perche non capiscono la realta', sono rimasti al caro vecchio mondo antico.
Pero' usano la robba HiTech perche e' BBella.

Alcuni, come i nostrani viaggiano di echi latinici e sono fermi a decenni o secoli prima, altri, come in Asia o Africa, ad un millennio prima.
Ma tutti loro sono sparati nel mondo HiTech ad alta densita' e complessita' tecnologica e la vogliono usare senza imparare.
Se la signora di Ancona con l'iphonazzo da 1200E che manco ha configurato la mail  lo sventola in giro (usando una scusa) mentre e' in vacanza per far vedere alle amiche che lei e' un tonno con il citofono nuovo, un Africano si mostra in giro con una bottiglia di orangina sventolandola a ruttare per far vedere agli amici che lui puo' e butta perche manco sa cosa ha in mano: esattamente come la signora che sventola il citofono sparando la cazzata di fare foto, sono entrambi slegati dalla realta' ed entrambi (con pesi diversi) sono scimmie slegate dal presente.

Anziché intitolare queste mostre come
"Plastic is Forever" (e l'olio motore no?)
"How Plastic Waste is Polluting Our Planet" (il carbone e' una botta di salute)
"la plastica inquina" (e il condi a palla e' ecologico)
"plastic pollution" (andare a fare "il giro co a maccna" no)

dovremo pensare a qualcosa di diverso, tipo:
L'ignoranza uccide
Gli stupidi dominano il pianeta
La scimmitudine non e' un vantaggio
L'uomo ignorante inquina di piu'
L'inquinamentro e' stupidita'.
L’ignoranza inquina.

Il fatto che esplicitamente dai alle popolazioni "amate dalle sinistre" degli ignoranti coatti.
Non si puo'.
Non e' ammissibile dare ad una intera nazione, molte, dei cretini.
Ti fai dei nemici, anche in EU.

Allora e' colpa della plastica.
Del resto e' colpa di Mcdonalds il G7.

Vieteremo i coltelli in italia, ci si puo' tagliare le dita, del resto se li diamo ad una tribu' che non ne ha mai visto uno, potrebbero farsi molto male.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Come sempre, sottoscrivo tutto ed aggiungo che pure io, ho avuto modo di vedere come nel 3° mondo viene gestita la plastica. Estate 2011, Egitto: il Nilo è letteralmente una discarica a cielo aperto con tanto di effetto nastro trasportatore che porta sul Mediterraneo tutte le schifezze gettate.
Viaggiato in macchina tra cumuli di rifiuti che si sapeva benissimo che nel giro di qualche giorno sarebbero caduti in acqua. Vista (e fotografata da me) addirittura una donna che portava sulla testa una gerla piena di rifiuti di pastica per svuotarli con totale indifferenza nel Nilo.
Inutile tenere pulito il nostro orticello quando fuori c'è il disastro più totale...

Anche 'stavolta ti do ragione...

CeboCappuccino ha detto...

Sono d'accordo che i media ambientalistici creano capri espiatori eccessivi (per esempio sulla plastica). Non sono completamente d'accordo che i danni dipendono esclusivamente dalla negligenza e dalla mancanza di cultura dell'utilizzatore. Molti materiali basati sulla plastica sono parzialmente riciclabili. Questo vuol dire che seppur utilizzati in maniera ottimale, creano comunque inquinamento (anche se minore). Quindi parte della responsabilità va anche chi ha commercializzato la plastica e i suoi derivati (tipo il polistirolo). Il "gioppino" è l'esempio lampante di inquinamento basato sulla plastica.

blu-flame ha detto...

cebo, tante volte confondiamo le origini del problema.
Io sono famigerato fra alcune cassiere per fare commenti bastardi su gioppini, bollini, borsette e altre amentita' che sono OBBLIGATO a comprare.

Non lo faccio perché sono green ma perché mi sta sul caxxo essere OBBLIGATO a comprare qualcosa. Come del resto mi sembrano offensive molte pubblicita' che mi allontanano da certi marchi (vero alfa?).
Gli obblighi e i limiti sono per me cose brutte.

Il problema non e' di esselunga che esplora una RICHIESTA implicita, e' del COGLxNE che gode nel trovare alla cassa il gioppino ed e' ben felice di PAGARLO.
Se esistesse una MINIMA cultura green il consumatore a trovarsi fra le mani il gioppino dovrebbe coprire di insulti la cassiera ben peggio di come faccio io.
Invece spesso li vedi festanti.

Festanti per l'inquinamento=tanto inquinamento.

Per cui certamente possiamo limitare l'uso della plastica e di altro (come ad esempio i suv) per usi che hanno una qualche motivazione: le bottiglie di plastica, diciamocelo, sono comode e costano poco.

Idem altre cose.

Ma il problema che mostrano i verdosky non e' se uno ha abusato dell'uso della plastica, e ci potrebbe stare, ma mostrano l'uso errato delle plastica del consumatore idiota dicendo invece che e' la plastica ad essere cosi'.
Come dire che e' colpa della pistola se io ho accoppato il tazzauro che sotto casa mia ascolta i rumori di fonderia dalla "radia co i subbofifero"
Dici che reggerebbe in tribunale?
La pistola era stufa del tazzauro e gli ha sparato mossa a pieta' lo ha eutanasizzato, cosi non soffre piu'.
Alla pistola daranno la medaglia.


CeboCappuccino ha detto...

@blu-flame
Ovviamente la colpa è soprattutto di chi ha commesso la negligenza (l'omicidio nel caso del colpo di pistola, l'ignorante che getta i rifiuti per la plastica). Ma la colpa è anche di chi ha concesso l'abuso di tale oggetto. Per esempio, prima il monopattino veniva utilizzato nei parchetti o nei cortili (non vedevo molte persone che utilizzavano il monopattino in strada). Quando è arrivata la moda, vedo sempre persone girare con quel giocattolino (usando quasi sempre il telefono cellulare in contemporanea). La colpa è stata anche dei pol(l)itici/personalità di spicco perché hanno concesso l'abuso del monopattino con la scusa del "smart-mobility". Se non ci fossero stati né consensi politici, né consensi pubblicitari, il monopattino sarebbe rimasto ancora un giocattolino per ragazzi. Discorso simile per la plastica, solo in maniera molto meno evidente.

recente ha detto...

> a chi non sa programmare la radiosveglia.
Sei troppo tragico, sono sempre esistite le persone che non sanno programmare le radiosveglie, come quelle che non sanno programmare l'ora dei videoregistratori.
Il problema dei registratori è stato risolto inventando il p2p e lo streaming, un giorno pure il problema delle sveglie sarà risolto: magari con un chip in testa collegato con l'helpdesk... :)

Cullà ha detto...

@recente

Non è che quelli che non sanno programmare le radiosveglie siano in grado di usare il p2p o lo streaming. Giusto giusto una cosa come Netflix, lasciando rigorosamente le credenziali memorizzate.

recente ha detto...

@Cullà:

ma sei sicuro? Netflix è complicatissimo, ho provato ad usarlo per qualche tempo ma ho lasciato perdere: è una guerra riuscire a trovare qualche cosa nel suo archivio.

Erreunista ha detto...

C'è un effetto collaterale all'uso della plastica in certe aree del mondo, i prodotti in plastica si conservano e restano puliti molto di più di quelli avvolti nelle foglie di palma, e la cosa ha ridotto le infezioni, portando la popolazione a decuplicare, cosa che ha decuplicato anche l'uso di materie plastiche, e vai di loop.
Side note, erano anni e anni che non vedevo la parola scimmia così vicina ad una foto di bambini africani, decisamente audace in questo secolo.

Mistizio ha detto...

"erano anni e anni che non vedevo la parola scimmia così vicina ad una foto di bambini africani, decisamente audace in questo secolo"

@Erreunista mi hai tolto le parole dalla tastiera. non ti nego che ho avuto un ghigno quando ho letto.

@bluflame complimenti per la smazzata della traduzione sulla fine del petrolio e grazie anche per questo articolo :)

blu-flame ha detto...

Cari sapete che per me gli umani e le scimmie hanno l'unica differenza nei neuroni.

Se un idiota pensa che sia del dolore della pelle che mi frega qualcosa non sa quanto mi fa incazzare la mancanza di neuroni.

Quindi do della scimmia a bianchi, gialli, mulatti, neri e blu (gli affetti da angiria)

@ mistizio
Contento che quando mi impegno serva a qualcosa.