seconda puntata.
La generazione elettrica, perche quello che si mette nell'auto, non sembra, ma va prodotto... e va prodotto on demand.
Il secondo bandierone del fanboy dell'elettrico e' che esso non inquina perché le centrali elettriche sono eco-qualcosa e senza olio di palma.
Vedremo che e' una bufala forte.
Anche qui quando portano le ricerche si va dal supporre una situazione congelata all'attuale, che e' poco credibile, ad una incredibile con gli occhiali rosa dell'aMMore come evoluzione prevista.
Per esempio i fan italiani dicono:
"Noi
oggi facciamo il 35% della produzione rinnovabile, se usiamo
l'elettrico abbiamo il 35% in meno di petrolio."
I fan cerebrolesi dicono:
"oggi facciamo XX di rinnovabili MA
quando useremo le auto elettriche produrremo solare ed eolico senza
olio di palma e quindi abbatteremo l'inquinamento e (non ridete) la
CO2."
Questi ragionamenti vanno bene se li fa
un bambino, una sfigatina come la Gretina...
Ma in verita' sono
castronerie.
Prendiamo il caso italiano. Giusto perche' conosciamo tutti meglio i numeri
Oggi non produciamo abbastanza "green", circa
il 20% dell'energia arriva, soprattutto sul sul picco delle 19,
dall'estero. Per i non iniziati ricordo che il picco in GW dei consumi e' situato alle 19.
Il nostro mix e' molto green per un motivo orografico: al nord ci sono le alpi e dal 1800 ci sono le dighe che hanno motorizzato la prima rivoluzione, industriale italiana che oltretutto era molto localizzata e ritardataria.
Di fatto il green e' sinonimo di idroelettrico con i suoi 40TWh.
Su quanto produce il sole
(ufficialmente 20TWh) e quanti TWh servano per tenere in pista il BK
pronto all'azione ci sono talmente tanti dati contraddittori che vi
posso riassumere in un 20%. Non essendo fattivamente una produzione, non essendo venduta, non appare mai nei report, appare principalmente nell'aumento del prezzo del notturno (che i verddosky hanno piu' volte detto che era un regalo all'old-style kattivo petrolio, quando era il contrario).
Praticamente ogni 10TW di solare 2TWh
sono fatti con il carbone (o altro) e sono costosissimi.
Sarebbe utile un po di
chiarezza, ma dire che il new-sostenibile e' propulso dal dinosauro
morto non e' socialmente bello.
Ma alla fine il grosso, che dimenticano
tutti i simpatici allegri verdosky, e' che il sugo dell'azione lo fanno le
termiche con 210TWh su 295 prodotti con una quota aggiuntiva fra i 40
e i 60 importati (dipende quanto piove e dal consumo dell'anno).
Capiamo che a parte l'idro, immutabile e solido come la pioggia, quello che e' il termico
e l'importato sono l'80% circa.
Capiamo da soli che definire “verde” sta roba a me fa un po ridere.
Si noti anche (il grafo e' vecchio, ma alla fine conta poco) che ormai il metano e' diventato gas naturale e per alcuni, come il piano energetico sardo, e' considerato non inquinante e senza CO2. D'altronde e' NATURALE.
Caricare oggi un'auto elettrica in Italia vuol dire carbone, metano, olio o importazione.
Almeno per l'80%. Di sera il 95%.
In pratica stiamo mettendo il cadavere
del dinosauro nella batteria anziché nel serbatoio.
Quando dico,
semplificando, che nelle auto elettriche si mette la benzina che si
metterebbe nelle auto, ma bruciandola senza marmitta catalitica, non
vado molto lontano dal vero.
In decenni ad indicare come colpa di
tutti mali della terra l'evidenza delle auto cattive ha portato, dopo
una giusta regolamentazione, ad una sovra-normazione e, diciamolo,
un'auto a benzina euro4 ben tenuta inquina davvero poco, tanto poco
che un impianto industriale farebbe molta fatica a stagli dietro.
Siccome l'auto e' cattiva ed e' il McD dell'inquinamento oggi si usa parlarne anche di
limitare la CO2, la potete produrre in quantita', ovunque, basta che non lo
fate con le auto e poche altre cattive cose.
Se parliamo dell'Europa il mix va un pochino meglio (prod UE28, 3.2PWh) il termico scende a 1.6PWh solo perché abbiamo quasi un PWh di nucleare.
E vi assicuro che non volete vedere i
numeri, sempre del 2017, del resto dell'Europa continentale se siete
verdi. Roba molto diversa dal mondo rosa e verde che vi raccontano: il foxxuto carbone e' comodo.
Ricordiamoci che il 70% del mondo elettrico e' termico e una bella fettazza di quello e' l'immondo carbone che e' la fonte piu' fetente esistente, ma costa poco e la centrale costa poco. Ci salvano da percentuali assolutiste il nucleare e l'idro il resto sono curiosita'. Per capirci su 25PWh mondiali il solare e' 0,45PWh ottenuti spesso con stop forzati ad altri come in ita.
In soldoni anche se avete dell'energia che viene prodotta quando arriva la bottarella sfiga del solare o il venticello a tradimento TERNA E' OBBLIGATA A PRENDERE QUEL SOLARE INOPPORTUNO con la conseguenza che i fornitori del baseload, che sono quelli che vi stanno parando il rame, non sanno dove mettere l'energia e si arriva a momenti che e' GRATIS.
Si, avete capito TWh GRATIS/buttati che alla fine verranno pagati comunque perche' il carbone o l'olio si pagano poi con gli interessi.
Sono un sostenitore del solare e dell'eolico... lo sono fino al 5%, anche del 6%... nel momento che arriva oltre non e' piu' una produzione, e' una rottura di scatole. Almeno fino a quando non esistera' una tecnologia a prezzo congruo che sia in grado di immagazzinare l'energia.
Come vedete il mix attuale e' tutto tranne che ecofigo.
Ma, per l'ennesima maledetta volta, non e' la fine.
Dire che se passiamo tutti in auto da benza ad elettrico possiamo continuare ad avere lo stesso mix e' follia!
Mettiamo che una parte di auto passino all'elettrico, per il momento facciamo finta di avere i cavi per farlo.
Mettiamo di aggiungere 80TWh di consumo annui, per un momento equidistribuiti nel tempo e nello spazio (ed e' tutt'altro che cosi').
Il gestore deve prevedere un 160TWh
almeno di generazione, in pochi mesi, non decenni. Ne usera' 80, ma deve essere in grado di farne, come vedremo, 160. Anzi di piu'.
Non puo' incrementare l'idro, i salti migliori sono stati gia' presi.
Non puo' incrementare a quella velocita' l'eolico, del resto i verdi farebbero casino, si tratterebbe di triplicare la produzione eolica con pali ovunque e se le cose non sono state fatte a cavolo i posti migliori sono stati gia' presi: almeno 30 volte le paline odierne montate in 30 anni e con costi ancora superiori. Oltretutto ricordiamo che dobbiamo costruire un cimitero per le pale e lasciare tante tombe di acciaio per le basi.
Non si puo' sperare di incrementare il
solare, si tratterebbe di quintuplicare la superficie attuale, una
cosa che e' avvenuta a spese del contribuente che sta ancora pagando
salato in bolletta, decine di miliardi annui, la follia
passata.
Stiamo parlando di oneri immani.
Ai prezzi della
centrale sarda che tanti hanno acclamato con furor di stampa il
vantaggio di spendere 12 milioni di euri sono la bellezza di 1.3 Bilioni.
Si, con la B.
Giusto per capire i costi del solare
con costi ben reclamizzati dalla regione Sardegna e acclamati come
congrui da tutti i giornali per fare miseri 80TWh netti, 160 lordi,
si spendono nel costo centrale 3volte l'intera fiscalita' italiana
del 2019 (470miliardi) che va dalle marche da bollo alle accise
succhiando irpef a strozzo.
Diciamo poco sostenibile, se vogliamo
essere leggeri e non vogliamo scendere nel turpiloquio.
Non e' certo poi da mettere in zone dove tira
vento o ci sono persone, sono centinaia di Km^2... Praticamente una
regione.
Quindi o si importa (e se fanno lo stesso passaggio anche gli altri sara' da ridere visto che non e' detto che avranno brodo in piu' per aiutarci o voglia di farlo) o si passa al carbone che con 2 soldi fai un impianto, lo fai in fretta, lo fai di qualunque dimensione e il carburante costa un piffero. Forse era persino meglio la miscela 2T nel ciao (ok, esagero).
Se non fosse per i greencosi, la via
piu' logica, l'unica ad avere senso per motorizzare l'auto elettrica
sarebbe il nucleare, ma va pianificato con calma.
Nei mesi scorsi
ogni produttore ha dichiarato milioni di veicoli con in testa i
crucchi di VW che vogliono rifarsi la verginita' (e da me non
prenderanno mai neppure 10E) per il loro spregio al cliente.
Qualche verdosky blatera pure che non
e' necessario produrre nuove centrali.... Perché quelle odierne sono
sottoutilizzate e potrebbero produrre di piu'.
Questo sono i
soliti imbecilli che leggono un numero come la produzione teorica dei bimbi,
leggono la produzione media e da soli 2 numeri arrivano alla folle
conclusione (come nel giro conferenze della CGIL lombarda sul perché
non abbiamo bisogno di nuove centrali soprattutto le cattive nucleari
imperialiste, di destra ed esplosive) che sono sufficienti.
Il
problema e' che le centrali sono affari costruiti dall'uomo e hanno
bisogno di manutenzione.
Ogni TOT, che dipende dal tipo di
impianto, sono necessarie revisioni.
Per esempio controllare i
bruciatori, verificare i breacker eccetera. Quando mandi fuori
produzione un mostro da 2GW non e' che vai a dire alle aziende che il
giorno dopo devono fermare la produzione una settimana (magari di qualcosa il cui
iter dura un mese come un wafer o un reattore biologico).
Forse devi prevedere che se il mostro da 2GW e' fermo e arriva un guasto non e' che mando fuori produzione l'intera Italia.
Ricordo che in Italia si consumano picchi di 60GW DISUNIFORMI (non e' che si alimenta Linosa da Gressoney, Linosa ha suoi generatori e anche Palermo non e' che si alimenta da Mosca), e' altro “grasso” che serve.
Non parliamo neppure dei maledetti 20GW solari che pero' non producono un piffero rispetto al totale del 112 installati. Quando siamo in inverno il solare e' 1/5 con giornate con percentuali non rilevanti. Quindi per ogni GW solare e' necessario prevedere almeno altrettanto di costose turbogas (come era che il costo del pannelli era importante?) altrimenti alla prima nevicata estesa fermiamo l'intera industria, anche se i verdosky si lamenteranno per non poter vedere lo zombie che gli somiglia tanto su netschic.
Ma anche il solido idroelettrico ha dei mesi (e anni) di magra. Occorre duplicare parte della potenza installata.
Adesso dovrebbe essere chiaro perché a fronte di picchi di consumo di 60GW e una media di 35GW, soli 112GW non bastano e sui picchi delle 19 (dove i solari sono spenti e l'eolico e in down per le brezze) ci facciamo aiutare.
Il verdosky che dice che 112 sono tanti e si possono sfruttare per fare 112, bene possiamo dirgli, una volta per tutte: “col caxxo”?
Il problema e' che non basta incrementare la produzione, e' un cane che si morde la coda e aumenta la complicazione.
La richiesta di energia del mondo automotove non e' costante, ha una dannata stagionalita' e orari.
anche nelle 24h cambia
grafo autostrade consumo carburante.
Si puo' serenamente immaginare che se la ricarica non sara' a velocita' fulminetto, magari per risparmiare un 3 o 10 euretti per ricarica (la disponibilita' diverra' molto costosa), sarà giocoforca immaginare che una buona parte sara' effettuata di sera, magari quando uno torna a casa.... SUL PICCO delle 19.
Se ci fossero incentivi per farlo dopo la mezzanotte sappiamo comunque che tutto il solare, e parte dell'eolico (no brezza, si vento) sono di fatto spenti, come lo sarebbero in toto in molte stagioni.
Ovvero quando piu' siamo in difficolta' piu' arriva uno a chiedere energia.
Perche il mito dell'auto che va con il
solare vuol dire che occorre una regione da sfollare per i pannelli,
ma anche che si carica fra le 10.30 e la 16 estive.
Cosa si fa,
poi, a Dicembre o di sera per essere ecotonti con l'auto solare,
eco, senza glutine, non e' dato sapere.
Di fatto l'auto elettrica certamente non e' solare e implica enormi capacita' generative difficila da immaginare se non che saranno ENORMI (e adesso capite perché tutte le varie enel sono felicissime di quegli enormi soldi?).
Fanculiamo anche il fesso che “io
compro l'elettricita' con il contratto verde”.
Al di la che ad
occhio ci sono piu' certificati eco-qualcosa in italia che centrali
eco in EU, anche se fosse vero e' comunque una stronzata.
Nella realta' non e' che quella produzione sia green, magari l'energia arriva da una centrale a carbone, e' solo che qualcuno ha scambiato un certificato per dire che “da qualche parte” e' stato prodotto il KWh “piu' o meno green” e tu hai contribuito alla cosa con una cifra insignificante.
Anche se io sono un fissato e decido di consumare piu'
elettricita' eco-bio e decido di prenderla addirittura FISICAMENTE nella
centrale idro che ho vicino a casa non e' che la la auto e' diventata
ad emissione zero sui carburanti.
Banalmente se il mix e' quello
che e', e non e' elastico, ho costretto la metalmeccanica della zona
a prelevare la stessa energia che io gli ho “rubato”, costringendola ad alimentarsi con un mix diverso dal solito, prelevandola in
automatico dalla centrale a metano poco distante.
Non e' che
fermano i forni perché io devo andare a fare un giro sul lago con la
fidanzata, semplicemente come enel cambiano fornitore e il fornitore
che e' disponibile (per i numeri esposti) e' di certo termico.
Parliamoci chiaro, quando la mia morosa
si ciuccia tutte le caramelle verdi io dal sacchetto devo mangiarmi
le rosse. Non appaiono nel sacchetto piu' verdi per magia.
Se il verdosky non arriva a questa epifania e' un
monopattinista autoselfante
Nella realta' la mia auto alimentata
vegana con contratto ecopirla ha aumentato le emissioni comunque, per via indiretta.
Se non si passa al nucleare, di fatto, e' una situazione che incrementera' il carbone o altri combustibili “facili” ma impestanti.
Di fatto non varierà' sostanzialmente la produzione di CO2, ma, anzi, rischia di incrementare l'inquinamento per via del trasporto e immagazzinamento piu' difficoltoso.
Arriviamo a mesi in cui il consumo di
idrocarburi per autotrazione diviene molto piu' grande, il triplo:
che si fa?
Si mettono centrali a carbone solo per
quei mesi?
E dopo?
Le si paga per stare ferme con
l'ennesimo de-cretino con delle tassettine fresche fresche in bolletta come i 30 miliardi al solare?
Il fatto e' che l'elettricità non la
si puo' imbottigliare e preparare 2 o 3 mesi prima.
Lasciamo perdere il primo giorno di sole del
WE di giugno o di luglio.
Si muovono milioni di auto di colpo,
per molti Km.
Quando si muovono di colpo 5 o 6 milioni
di veicoli e vanno a spararsi un WE al mare... il problema e' che poi
tornano.
E questi VOGLIONO caricare quando tornano nelle loro magioni.
Non puoi dire alla famiglia che si e' fatta il giretto: “hei senti, carichi settimana prossima perché oggi non abbiamo eccedenza sugli impianti”.
Tanto meno possiamo dire al tipico
meridionale che sta “tornando GGiù": “hei caro, sei a meta'
tragitto, dormi pure sul comodo divanetto tesla un paio di giorni, quando
possiamo ti facciamo il pieno”.
Ve lo vedete?
Alla fine per gli 80TWh ipotizzati all'inizio forse forse non basta mettere in pista 300TWh di disponibilita' produttiva, centinaia di GW.
Molto probabilmente l'unica strada percorribile potrebbe essere che i distributori anziché essere allacciati alla rete nazionale siano dei grossi motori diesel euro 0 a IFO, alcuni in container da trasportare alla bisogna (in inverno in Trentino ed in estate in Puglia), e inquinamento durissimo.
Pero' permetterebbero capillarita' prezzo contenuto e servizio semplificato.
anche se mi sembra bizzarro mettere il gasolio da riscaldamento o peggio in un motore euro 0 da 4000CV comprato apposta e accederlo a urlo per caricare un auto elettrica. A quel punto era meglio tenersi le auto a benzina.
Magari poi arriveranno idioti che troveranno una legge per farli come un euro 4 equivalente, ma son sicuro che qualcuno sotterrera' un po' di questi per usarli comunque.
Per concludere questa seconda parte del lungo viaggio, di cui abbiamo solo iniziato a scalfire la complessita', possiamo tranquillamente affermare che l'auto elettrica senza una accurata pianificazione portera' ad un netto aumento delle emissioni e solo un pesantissimo aumento del nucleare e un enorme aumento infrastrutturale (per il quale servono decenni e Bilioni) potrebbe avere un senso pratico nel contorno dell'eventuale decremento dell'inquinamento.
Del resto l'elettrico e' solo un VETTORE e non
un CARBURANTE.
Il costoso VETTORE e' solo il TRAMITE e la
quantita' d'inquinamento dipende principalmente da quale sia il
CARBURANTE REALE, la rete passante e il tipo d'uso della vettura.
Per capirci:
Se le vetture cittadine
delle grandi metropoli passassero in massa ad una alimentazione
nucleare ci sarebbe di certo una drastica diminuzione sia
dell'inquinamento e della CO2. Non da ottemperare il GW gretino di sicuro,
ma per quanto riguarda la piccola parte dell'automobile e'
sicuramente tangibile.
Se si opta per un “volemose Bbene”
e si va alla ricerca di una spina a caxxo usando mix attuale fatto
per la maggior parte di cadavere di dinosauro e che sicuramente
crescera' per aumentata richiesta, parlare di decremento
dell'inquinamento e' pura e demagogica follia.
Con i numeri messi
cosi' una vettura sulle strade miste potrebbe inquinare persino un
50% in piu' di una a benzina e in un uso variabile il doppio di una
ibrida.
Ancora una volta capiamo perché a seconda della ricerca che leggiamo e' possibile vedere dati cosi' nettamente contrastanti e ugualmente veri: il contesto o l'uso determinano una massiccia varianza che varia tranquillamente di 3 cifre avanti o indietro.
Ma come detto, non e' finita.
ricordo la puntata precedente