lunedì, luglio 13, 2020

eolico mon amour




Oggi, dopo aver parlato del dramma dell'idro, parliamo dell'eolico.

Quello che ad alcuni non sembra, e non vogliono capire, e' che non esiste una forma di energia "gratis".
L'energia e' lavoro e il lavoro non e' gratis, mai.
L'energia inquina, puzza, ed e' faticosa.

 l'eolico, per quanto meno incasinato del solare, e' una fonte costosa e discontinua.

Generalmente e' un affare a forma di elica, perché, a parita' di area, e' piu' economica.
Gia', l'area.
La potenza generata e' legata al quadrato del diametro.
Ovvio che salire di diametro e' la via per avere efficienza.
Ogni cm in piu' e' tanta roba.

Ormai i rotori sono oggetti "grossini" con pale fino al  diametro di 220m montate su piloni di oltre 1/4 di Km. Si, stiamo parlando ormai di Km...

Stiamo parlando di affari piu' alti di qualsiasi palazzo italiano, la torre unicredit e' di fatto un nanerottolo di 230m contro 260 della torre della prima foto.






Non sembra neppure ma quella cosa ha anche una coppia mostruosa e necessita di ingranaggi in acciaio enormi e un cambio altrettanto provato che porti il tutto ad una velocita' compatibile con un generatore. Sono 100-400Tonnellate di roba appesa nel nulla e sbatacchiata.

Le pale a loro volta devono fare da cambio e sono mobili, non e' che possiamo prendere un aggeggio lungo 10 pullman gran turismo e farlo girare a velocita' da lavatrice appeso da un lato, lo troveremmo su Marte.

Tutta questa roba, dal cambio al riduttore, dalla pala al meccanismo d'incidenza, dal palo al basamento, subiscono forze immani.
Pensate solo alla coppia che deve subire il palo, come un palazzo costruito a 90 gradi che sporge nel vuoto

Per tenere ferma quella coppia il cemento a tonnellate non basta, servono tonnellate di cemento armato con tonnellate di ferro come fare un palazzo enorme, ma in un unico blocco di maglia metallica. Altrimeni si sbriciolerebbe come un biscotto.
 

provate ad immaginare l'energia necessaria per estrarre dal cemento quel prezioso ferro a fine carriera.


Queste immani forze impattano sui materiali, principalmente plastica imbottita di vetro, che si usurano per stanchezza come tutti i materiali.
In soldoni dopo pochi anni, se non si vuole avere il rischio di una pala che si stacca e parte come un giavellotto a Km di distanza facendo stragi, e' il caso di prendere il tutto e cambiarlo.

Se il motore, il cambio eccetera sono in metallo, e porteranno via per la fusione e riciclo una bella fetta di energia prodotta in 15/20 anni dalla torre, esiste il problemino delle parti in plastica.
Lo stesso problema che esiste per le trabant.

Non esistono altri materiali, oltre alla plastica, che reggano quelle spinte senza essere pesanti come un palazzo e costare piu' dell'energia prodotta. 
Parliamo di rotori che pesano centinaia di tonnellate cadauno.

Perche il problema e' che la plastica non e' pura come quella della bottiglia di PET, ma sono varie tipologie plastiche assemblate e con annegate dentro fibre di vetro, keylar,  carbonio e metallo.
In pratica riciclarle correttamente costerebbe piu' dell'energia che producono durante la loro vita utile.
Bisognerebbe farle a piccoli pezzi, estrarle a temperature elevate ed infine bruciale in certe condizioni per evitare che producano gas nocivi.

Capiamo che non e' fattibile in ottica di sostituzione con un'altra fonte, non e' che possiamo chiedere alle persone di pagare 2000E di bolletta mensile.

Quale puo' essere la soluzione per gestire centinaia di tonnellate di plastica?

Basta che andiamo negli stati uniti, al solito sono avanti di 20 anni (nel bene e nel male) e gia' tanti anni fa avevano tanti bei parchi eolici che oggi sono entrati nel ciclo di sostituzione.

Grosso modo negli USA la sostituzione degli aerogeneratori butta 8000 pale all'anno, un mercato in forte crescita perche negli anni scorsi e' avvenuto un boom che creera' pattume fra 15 anni circa.

come vengono trattate quelle pale?

vengono tagliate in tronconi sul posto, messi su un camion e... 







seppellite.
Per km
si vede da google maps quando non sono ancora sotto terra.
per Km

tutto molto ecologico.

Come era che non esisteva inquinamento a fare un oggetto da 1000T da buttare dopo 20 anni?




35 commenti:

Enky ha detto...

La cosa mi ha lasciato abbastanza allibito. Pensavo che con tutto questo sviluppo si fosse trovato qualcosa di meglio che seppellire le cose quando esauriscono la loro funzione

wappy ha detto...

Vedo con piacere che anche tu avevi letto l'articolo di Bloomberg di febbraio
https://www.bloomberg.com/news/features/2020-02-05/wind-turbine-blades-can-t-be-recycled-so-they-re-piling-up-in-landfills?utm_medium=social&utm_content=business&utm_source=facebook&cmpid=socialflow-facebook-business&utm_campaign=socialflow-organic&fbclid=IwAR3JA-5Hsh0hlB5tVf1CLNLft2x4-7GKbNS3FhV4E2Th1Jj-fG8Tv3_Itds

ijk ha detto...

Si, prima o poi bisognerà fare pagare 200 euro di bolletta, è inevitabile.
Sulla sostenibilità dell'eolico ed in particolare delle pale se ne è parlato qua: https://www.lowtechmagazine.com/2019/06/wooden-wind-turbines.html

Anonimo ha detto...

Pale indistruttibili!
Seppellite per seppellite, tanto varrebbe la pena provare a utilizzarle come base per qualcos'altro (ad esempio: sotto le strade, al di sotto della rete metallica che è sotto l'asfalto), naturalmente dopo averle appositamente tagliate/sagomate (altra energia che se ne va, ma almeno si riutilizzerebbero per qualcosa).

maas75 ha detto...

E Greta muta!

blu-flame ha detto...

Caro anonimo, ma perche non ti firmi, quelle pale non puoi riusarle, sono ormai un materiale "stanco" da buttare
https://it.wikipedia.org/wiki/Fatica_(scienza_dei_materiali)

ijk
in legno si possono fare, come testimonino le barche a vela e gli alberi che sono piu' leggeri e robusti di quelli in alluminio, ma ci sono problemi tecnologici.
Per esempio sul bordo d'attacco devi mettere un rinforzo altrimenti in multistrato si delamina come ridere, il peso, rispetto alla plastica, e' enorme, e la forma e' peggiore.
Quindi avresti un rotore piu' ccostoso, piu' pesante che aumenterebbe o costi del resto della struttura e la necessita' di una costosa manutenzione annuale per controllare che non salti via il flatting (altrimenti, poi, ti ritroveresti con la pala marcia: morti e feriti)

Le pale in plastica sono la soluzione accettabile: poi il problema e' se si puo' ancora chiamare energia pulita.

davide ha detto...

Grazie per lo spunto di riflessione!

Danilo ha detto...

Anni fa' avevo letto un articolo sulle pale eoliche.
Sostenevano che, una grande quantita' di pale (ancora siamo lontani) potrebbe cambiare il clima.
Ogni pala infatti "assorbe" energia alle masse d'aria che si muovono (il vento), e moltissime pale potrebbero cambiare il flusso di tali masse d'aria, provocando cambiamenti climatici.

Anonimo ha detto...

@Danilo
Tutto ha un impatto ambientale; gli invasi artificiali per l'idroelettrico (Energia "pulita" quasi per antonomasia) hanno dato problemi sia per gli effetti sul microclima di uno specchio d'acqua permanente, sia sulla fauna, bloccando ad esempio migrazioni e flussi

Co.Bra.

Cullà ha detto...

Delle dimensioni me ne ero reso conto lo scorso anno nel Mar del Nord, ma dei costi non avevo francamente idea. Grande blu-flame che ci mette sempre i numeri!
Il grande fraintendimento attorno a tutta la faccenda della "green energy" è proprio l'assurda pretesa di poter ricavare energia "gratis", senza ricadute, senza costi e senza impatti. Pretesa del marketting e dei babbioni, mica degli ingegneri ben inteso.
Comunque di fronte agli ettari di pale interrate mi sorge di nuovo la domanda: ma il nucleare che aveva di tanto sbagliato?

Celso ha detto...

@Cullà
Il nucleare? oh niente, poche cose.
Una determinata quantità di scorie nocive pressoché eterne che nessuno vuole nel suo cortiletto e il rischio che se succede un disastro un paese lungo e stretto come l'Italia venga tagliato in due.
La probabilità magari è bassa, ma quello che potrebbe succedere è talmente disastroso che anche una percentuale minima è inaccettabile.
Lasciando perdere poi il "come facciamo le cose noi", perché se la nostra classe dirigente non è capace di manutenere un ponte quando gli viene detto di farlo, figuriamoci mettergli in mano una centrale nucleare.

blu-flame ha detto...

Celso, il nucleare, come gli aerei, devono rispondere a controlli sopra lo stato.
Inoltre si verrebbe a definire un rallentamento del consumo di petrolio che serve a molte cose.

Poi che la nostra classe dirigente sia votata per simpatia, per ripicca o per sfregio e non perche' si in grado di dirigere e' un problema ENORME.

Enky ha detto...

@Celso
Proprio quello che volevo dire io, ma proprio lettera per lettera. Aggiungerei che escludere completamente lo zampino della mafia in una eventuale costruzione è pressochè impossibile

Giorgio ha detto...

Pale indistruttibili (ma esauste)!
La speranza sarebbe riuscire a trovargli, seppellendole, un altro utilizzo, più razionale del nasconderle in aree desertiche lontano dalle falde acquifere.
Forse sono stato troppo ottimista: magari in futuro a qualcuno verrà in mente come riutilizzarle, ma quando?
E nel frattempo continuerebbero gli interramenti, segnando la posizione: metti che poi possano veramente servire...
Giorgio
PS Scusa ma ieri sera, nella fretta, non mi ero reso conto di non essermi veramente firmato.

Anonimo ha detto...

@Celso
Cosa ti fa pensare che possano manutenere una turbogas o una carbone? O una diga? Delle prime continuiamo a tirarne su e delle seconde ne abbiamo parecchie. Stiamo per morire tutti?
Se questa è la linea di ragionamento, chiediti questa classe dirigente dove potrebbe mettere quelle pale, o con che cemento lascerebbe costruire i piloni.

cit/
"Tu vuoi che ti dia ragione, tu vuoi sentirmi dire: qui è tutto un casino, questo è un mondo di merda, dovremmo tutti andare a vivere in una foresta sugli alberi. E invece no. Io questo non te lo dico."
/cit

Nei 27 anni di nucleare in Italia (l'Italia della lottizzazione, degli abusi, degli amici degli amici e delle tangenti) non è mai successo un incidente, neanche lieve, neanche sventato all'ultimo. Alle idro e alle fossili sì (senza contare i morti per il particolato radioattivo delle carbone).
Anche confrontando i due peggiori disastri della storia del nucleare, Chernobyl e Fukushima (INES 7 entrambi), la differenza tra un paese civile e una dittatura comunista cuba circa 4000 morti.
Per quanto anche a me piaccia scherzarci su, l'Italia non è l'Unione Sovietica.

Celso ha detto...

@Anonimo
Una centrale a carbone se scoppia ammazza qualche centinaia di persone, ma per quanto tragico, finisce lì: le conseguenze non le scontano i figli dei figli tra duecento anni.
A questo punto m'importa relativamente delle percentuali di rischio, perché non sono disposto ad accettare le conseguenze.

E se il campione è relativamente piccolo (4 centrali in 27 anni) non lo sbandiererei con troppa foga... il Concorde è stato l'aereo più sicuro al mondo (0 hull losses per milione di voli) fino a quando non ne è cascato uno, a quel punto è diventato di colpo uno dei più pericolosi, e il più pericoloso tra quelli attivi (11.64 hull losses per milione di voli).

E il discorso Italia è proprio una postilla (difatti l'ho messo in fondo e con una giusta introduzione)... perché l'uomo è fallibile per natura - a maggior ragione quando ci stanno di mezzo i soldi.
Una centrale nucleare non la farei nemmeno nel paese più ligio alle regole e coscienzioso nel determinarle. Specie se lungo e stretto come l'Italia (o il Giappone).

blu-flame ha detto...

celso io userei i numeri.
Anche parlando deela centrale ucraina, che ho gia' detto cche NON E' UNA CENTRALE PER LA PRODUZIONE ELETTRICA, il prezzo in vite non e' lontanamente quello di una centrale a carbone.

Se una centrale nucleare "scoppia" fa dei danni che sono grossomodo quelli che la centrale a carbone fa in 50 anni di attivita' NORMALE. Si potrebbe proporre di farle scoppiare tutte per andare a pareggio.

Inoltre l'energia atomica non e' poi cosi' "piccola" rispetto al carbone, certo e' meno, ma nn e' cosi' piccola come il concorde, nn e' certo come il solare.

Infatti salvo 2 incidenti, three mile island e fukushima (dove rispetto ad altre fonti non ha fatto nulla certificandosi come la fonte piu' sicura) non ci sono stati danni degni di nota. Almeno non piu' dannosi di avere una centrala a carbone in normale funzionamento.

Celso ha detto...

Basta che vada male una volta.
Quanti soldi sono stati spesi per Chernobyl fino ad oggi? ho visto stime che parlano di centinaia di miliardi di dollari - e siamo appena all'inizio.
Quanto costa il disastro di Fukushima in termini di risarcimenti, continuo pompaggio dell'acqua e suo stockaggio (a parte che da ora in poi la riverseranno in mare, per cui tutti soldi risparmiati...), mancata produttività delle zone di esclusione, edifici da abbattere etc. etc. etc.?
E i dati fino ad adesso sono una minima parte di quello che per mantenere in sicurezza quelle zone bisognerà continuare a spendere per decenni.

Per me è come dire: faccio un giro di roulette russa tutti i giorni: se mi va bene, ho 10€ in più al giorno; se mi va male ciao. Anche no, per quanto mi riguarda.

blu-flame ha detto...

celso, a questo punto non vorrai dighe.

Pensa, e' andata male una volta e ha fatto circa 100K morti sul colpo, oltre 300K morti non istantanei (230K ufficiali, ma non tutti gli abitanti erano nell'anagrafe come notato dalla stessa Cina), milioni di animali e cambiato un'intera zona per sempre.
Per capirci sulla violenza: strappo' i binari del treno dal terreno a diversi km di distanza

Scusa ma neppure se saltassero 10 centrali russe succederebbe un tale disastro di morte e distruzione.

Questo e' il piu' grosso, ma converrai che e' una guerra, non una produzione energetica.

Pensa che ora la zona e' molto piu' pianeggiante :-P

Quindi?
Eliminiamo le dighe?

Parliamo del fatto che una centrale a carbone fra estrazione e funzionamento fa qualche morto al giorno fra massacrati in miniera, morti da trasporto e cancro a vario titolo e sparge immondizia, persino radioattiva, tutti i giorni?
non bisogna neppure sperare nella casualita'?

Non amo molto il nucleare, ma non abbiamo scelte se si vuole energia.

Gima ha detto...

Concordo con te che prima o poi dovremo fare i conti con il nucleare, fortunatamente rispetto al passato oggi esiste anche la possibilità di costruire le centrali al torio, che risolvono praticamente tutti i problemi delle centrali tradizionali.
https://it.wikipedia.org/wiki/Rubbiatron


Celso ha detto...

A costo di sembrare cinico, le miniere e le dighe sono disastri "puliti" (non aveva usato anche Paolini la stessa espressione?).
Quando verrà fuori un nucleare "sicuro" - mi basta che non contamini una zona per cwntinaia d'anni, poi se produce energia è quasi sottinteso che un botto lo può fare - allora potrei rivedere la mia posizione. Quando avremo la fusione fredda, forse.

blu-flame ha detto...

celso, vediamo di fare 2 conti con la realta':

a te va bene, per della pioggia in eccesso, morte e distruzione come avessero tirato 4-6 bombe atomiche come quella di Hiroshima e Nagasaki se si parla di idroelettrico.

A te non va bene che in caso del secondo piu' grande terremoto mai registrato dall'uomo, che ha la sfiga di essere seguito da uno tsunami particolarmente alto che va nella direzione "sbagliata", non sia successo praticamente niente. Per te questo non e' sicuro solo perche e' nucleare.

Ok.
Registrato.

Cullà ha detto...

@Celso
Il carbone e l'idro contaminano eccome. Sia il particolato che i fanghi e liquami dell'onda di piena sono rifiuti tossici e cancerogeni. Quella del nucleare è una paura dettata dalla propaganda. Come quella della contaminazione per centinaia di anni: a Fukushima si va senza tute ormai.
E ripeto Chernobyl era un ESPERIMENTO MILITARE SOVIETICO. Basta evitare questa particolare combinazione di idiozia.

Massimiliano ha detto...

Scusate giustamente vi impressionate sui costi di smaltimento delle pale... e poi mi parlate del nucleare... Quello si che costa smaltire.. Le pale dell'eolico sono una bucciata. Lasciando perdere poi i problemi legati alla gestione non parlo solo di sicurezza (che forse sono il meno). Un reattore nucleare ha una produzione che che è modulabile quanto è flessibile un blocco di cemento armato. Praticamente è come un auto che va a 200 km/h o sta ferma...Utilissima no?
Uno dice: ne mettiamo più di uno insieme e all'occorrenza li spegniamo e li accendiamo... Si tanto basta premere il bottoncino con scritto on-off, sono di un semplice da accendere e spegnere, come l'iphone.. tranquillo.
Il nucleare per le sue caratteristiche intrinseche è un problema, gli incidenti sono il meno....
Comunque grazie Blu-flame per ciò che scrivi, posso non condividere tutto ma almeno un po di sale (anche più) nel tuo blog si trova!!!

blu-flame ha detto...

"vi impressionate sui costi di smaltimento delle pale... e poi mi parlate del nucleare... Quello si che costa smaltire.. "

Vediamo di capire.
Una pala tripla da 300T e lunga 220m x3 dopo 20 anni ha prodotto, in condizioni ideali, 1.3TWh.
A questo vanno aggiunti, ovviamente il palo (alcune volte in plastica anche lui) e il reso per un totale di 1000T
Stiamo parlando del risultato piu' efficiente del mercato, normalmente e' molto meno efficace.
Per fare lo stesso servono 300g circa di uranio 235.
Una lattina di cocacola. Pericolosa, certo, ma lattina contro autotreni pieni di roba.

Cominciamo a vedere che con quello che ci starebbe un un (pericolosissimo, per carita') fusto ci sostituiamo pale a sufficienza per tappezzare un piccolo stato?

“Un reattore nucleare ha una produzione che che è modulabile quanto è flessibile un blocco di cemento armato.”

Questa e' un'altra stronzata.
Come tutti i generatori grossi ha una forte inerzia e quando funziona a basso carico ha un rendimento inferiore, cosa che del resto sconta anche l'eolico o il solare. Rimane il fattoo che le centrali nucleari possono spegnere o meno le turbine e modulare la reazione.
Il problema che spesso e' citato a sproposito sul nucleare, deriva che tutti le turbine, anche quelle solari come quella sarda, devono avere il vapore a 500C per evitare cavitazione sulle pale. Se hai la centrale spenta o molto bassa non e' che porti 2000T di roba a 500C in 10 minuti. Persino i motori navali vengono spenti di rado: non e' il motore della panda da 30CV.
Ci sono affari piu' “cementosi” come alcune centrali a carbone un po' vecchiotte.

Quindi il nucleare e' molto buon per fare il baseload che puo' essere programmato per tempo, facendo poi la scolpitura dell'istantaneo con roba piu' piccola.

Senza contare che e' peggio non sapere cosa verrà prodotto la prox settimana che avere un cemento armato.
Alla fiat non e' che puoi dire che oggi devi fermare tutto: fai danni a nastro.

Oliver ha detto...

Ma quali impianti lavorano a 500°C? E perché una temperatura più elevata dovrebbe ridurre la cavitazione?

Massimiliano ha detto...

Mi scusi ma mi sa che il portatore sano di stronzate in questo caso sia lei....
a proposito della lattina... molto alla buona: https://it.wikipedia.org/wiki/Smantellamento_degli_impianti_nucleari
..... Le scorie rimangono più radioattive rispetto all'uranio naturale per un periodo che si calcola tra i 100.000 e i 106 anni (per i reattori Uranio-Plutonio)...
Fosse il male della lattina... Non esiste civiltà umana che è durata così a lungo, quanto desume possa costare un deposito per la lattina ed le sue amiche radioattive? (che occupano purtroppo molto più posto)
Comunque, come vi può leggere nel link, i costi di smantellamento di molte centrali sono ancora da definire nonostante siano passati anni dalla loro chiusura.. tutta colpa dei verdi? O del Coronavirus?
Insomma la produzione è flessibile o No? strano perchè prima dice che ho scritto una stronzata poi giustifica il come mai non è flessibile.. Ma se era una una stronzata? Si è mai chiesto come mai le notti bianche sono nate proprio in Francia? e perchè in italia ci siamo inventati i pompaggi in notturna? e guarda caso importiamo energia.... Chiaro perché gli amanti del nucleare possano dire che il nucleare costa poco.. si si... O forse perché i nostri vicini non sanno dove ficcare la sovrapproduzione notturna? E quindi svendono..
Il fatto che il nucleare convenga solo perché è usato per fini militari è assodato da tempo in letteratura....
A proposito di peso delle pale 300t mi sembrano tantine....ma magari mi sbaglio..
https://www.lifegate.it/cose-una-turbina-eolica
La più grande turbina al mondo funzionante è la Mhi Vestas V164 da 8MW: ognuna delle sue tre pale è lunga 80 metri e pesa 33 tonnellate.....220 metri di altezza (è alta più di due terzi della Torre Eiffel) e 5.900 tonnellate di peso (ndr.. non tutto pale ovviamente). Le sue pale rotanti di 80 metri “spazzano” un’area equivalente a tre campi da calcio.
Un decimo di quel che scrive....
Ed è la più grossa della Vestas tutti gli altri modelli sono più piccoli. Se pesassero più del resto prederebbero il volo che è una meraviglia...
Ripeto giusta la riflessione sulla produzione e lo smaltimento.. ma non confondiamo la cacca con la cioccolata, anche se son tutte e due marroni. E sopratutto ragioniamo sui dati veri e non sulle lattine... o le fantasie...

wappy ha detto...

Si ma la cosiddetta "scoria" può venire riprocessata per creare nuova energia, non è uno scarto "tout court", oltre ad occupare uno spazio davvero minimo.
Comunque vedo che a voi piacciono un sacco le centrali energetiche turbogas, anche a me, con tutte le loro belle turbine in alcuni casi di derivazione aeronautica.
Quindi non vedo l'ora che l'installazione di simpatici aerogeneratori sempre più grossi e di durata e produzione limitata provochi l'installazione di altre turbogas di "backup" o magari di carbone "verde", fantastico!
Se si guarda il tenore di Co2 nella produzione francese di energia elettrica si vedrà che è sempre o il più basso o ci manca poco (in Europa), a differenza della Germania, paladina delle energie "verdi" dove invece il tenore di Co2 è decisamente più alto, se non uno dei più alti (c'è sempre la Polonia che le scippa il "premio").
Ci si riempie sempre la bocca con le scorie ad alta radioattività, che sono una miseria e perfettamente riutilizzabili ma di quelle a media e bassa non frega nulla a nessuno? Sono prodotte dagli ospedali, dalle industrie, le facciamo sparire? No di certo.
Quindi ci facciamo le pippe mentali sul non utilizzare una fonte di energia con una densità sconvolgente https://it.wikipedia.org/wiki/Densit%C3%A0_energetica e ci ostiniamo ad usare invece i mulini a vento, questo si che è retrogrado!

blu-flame ha detto...


x oliver
la cavitazione e' data dal passaggio di stato.
Nella nautica la depressione causa la transizione di stato di una pessima elica o un pessimo scafo (gommoni, per es)e con solo pochi cavalli puo' arrivare a bucare una pala. Quando torna liquida ti da una bella martellata.
Prova ad immaginare un vapore di appena 100C, basta una leggera variazione di pressione per farlo tornare liquido.
Per poterlo mettere un una turbina che operi con salti di pressione importanti su pale che possono estrarre migliaia di CV il gas non deve essere instabile ma ben "secco".

Almeno se non vuoi vedere le pale troncate di netto.

Oliver ha detto...

La cavitazione è data dal passaggio di stato se avviene al contrario (liquido-vapore) a temperature relativamente basse, in macchine idrauliche come pompe e anche turbine a reazione (o eliche come l'esempio che hai riportato). Nel caso della turbina a vapore semplicemente si cerca di fare il contrario: evitare che il vapore possa condensare mantenendo un titolo >0,9, altrimenti, la maggiore energia cinetica delle goccioline devasterebbe le pale come grandine su un telo di polietilene. Ma questo in tutte le turbine indipendentemente dalla pressione: le BP con doppio stadio lavorano con 3,5 bar surriscaldato a 350°C. E spesso nelle centrali si usano turbine cross compound: il vapore dopo il primo salto attraversa di nuovo un surriscaldatore (con temperatura e pressione inferiore al primo ovviamente). Comunque hai ragione, esistono turbine a risurriscaldamento che lavorano con SSH addirittura fino a 680°C. Non credevo.

E' davvero un peccato che dalle nostre parti si sappia così poco sulle centrali nucleari, poche idee e ben confuse...

blu-flame ha detto...

massimiliano
il fatto che la lattina sia problematica, nessuno lo nega.

non giustifico un piffero: qualsiasi generatore piu' grande di un motore da autovettura ha, generalmente, delle inerzie importanti.
Poi, certo, le dighe si mettono in funzione in minuti, ma non sono a piacere: ci sono le stagioni. E molte dighe non gradiscono le parzializzazioni. Infatti si usano batterie di generatori (ne ne attivi la meta' hai meta della potenza): le francis hanno una zona di rendimento piccola, che viene estesa dallo statore, alcune sono miste, le kaplan hanno un passo variabile, ma alla fine non giri un interruttore come su di una panda, attivarle e' un affare complesso.

facciamo i pompaggi in notturna perche molte nostre centrali non modulano bene, sono vecchie e di notte costa meno per via del minore impegno.
Importiamo energia dalle nucleari durante il giorno perche' non abbiamo produzione a sufficienza.

la tua vestas e' il piu' potente (di picco) generatore eolico nel 2014, NON IL PIU' GRANDE. Il vento non e' uguale dappertutto.
per dirne una precendente
https://it.wikipedia.org/wiki/Enercon_E-112
e comunque la vestas e' un tripala con un rotore da 120T e 480T di navicelle eper un totale, con il cemento, di 6000T di roba. Giusto per capire un cementificio quanto cuba di schifezza per produrre 4000T di cemento?
Dove metti 120T di pale, 1000T di palo?

" O forse perché i nostri vicini non sanno dove ficcare la sovrapproduzione notturna?"
Sai, vero, che importiamo principalmente di giorno?
non so se sanno dove ficcarla, ma non certo la ficcano da noi. Ci sono motivi tecnici per non farlo nelle quantità che tu pensi.

lifegate spara fakenews a manella, sono greewasher duri che sparano golden bullet a raffica... manco sanno cosa sia un'unita di misura.
Suvvia, la prossima mi parli di beppe grillo?

Massimiliano ha detto...

Forse ho le mie fonti sbagliate.. ma le cito... Non mi piace dire 1000 e poi è 100...
https://www.qualenergia.it/articoli/ma-dove-sono-finiti-i-pompaggi-italiani/...
Parla della situazione post 2003...ed è abbastanza recente..
"Oggi il loro ruolo primario è andato perdendosi, così che vengono usate quasi solo per accumulare di notte energia nucleare importata a prezzi stracciati da Francia e Svizzera, per rivenderla poi sul mercato in ore più redditizie», dice Sorokin"
Il problema è che non è solo Beppe Grillo.. Basta leggere se ne trovano.
Il nucleare è un non senso dal punto di vista economico. Ad oggi Pochi anni di uso e poi spese praticamente infinite che qualcuno deve pagare...Offre lei?
Ripeto letteratura sconfinata...Basta aver voglia di vederla.
Io credo proprio che il problema, come giustamente spesso ci ricorda lei, è non esistono pasti gratis. Perchè anche i pannelli fotovoltaici hanno un costo diciamo di fine vita e man mano che ci arrivano gli installati anni fa si presenterà sempre di più il problema dello smaltimento. Ma tra pagare 100 o 1000, mi scusi se insito, trovo una bella differenza.
Sinceramente ritengo ottima osservazione, a mio modesto avviso, quella del ricordare quante schifezze si producono in un cementificio per produrre le 4000T necessarie alla pala per non volare...
Chiaramente le centrali nucleari son fatte di pino svedese e nessuno rammenta quest'ultimo aspetto chiaramente per questo motivo. O forse mi sbaglio non sono fatte di pino e forse non lo rammentano perché le tonnellate di cemento che richiedono sono il meno? In effetti sarebbe come lamentarsi delle unghie sporche di uno che ti spingere nella merda...Un gran problema.. si si...
Se dovete spingere mi raccomando unghie pulite!!!

Massimiliano ha detto...

A proposito dell'importare di giorno perchè non ne abbiamo a sufficienza...
https://it.wikipedia.org/wiki/Produzione_di_energia_elettrica_in_Italia#:~:text=Nonostante%2C%20come%20precisato%2C%20il%20parco,Stati%20Uniti%20e%20il%20Brasile.
....Per quanto riguarda la potenza installata (ovvero la potenza massima erogabile dalle centrali), l'Italia è tecnicamente autosufficiente; le centrali esistenti a tutto il 2017 sono infatti in grado di erogare una potenza massima netta di circa 114 GW[7] contro una richiesta massima storica di circa 60,5 GW (picco dell'estate 2015[5]) nei periodi più caldi estivi. Secondo i dati del 2010 (in cui la potenza massima netta era pari a 106 GW) la potenza media disponibile alla punta stimata è stata di 69,3 GW[8]. La differenza tra la potenza teorica massima e la stima della potenza media disponibile è in parte dovuta a diversi fattori tecnici e/o stagionali (tra questi vi sono guasti, periodi di manutenzione o ripotenziamenti, così come fattori idrogeologici per l'idroelettrico o stime riguardanti l'aleatorietà della fonte per l'eolico e il fotovoltaico, ma anche il ritardo nell'aggiornamento delle statistiche sulle centrali), mentre in parte è dovuta anche al fatto che alcune centrali (soprattutto termoelettriche) vengono tenute ferme "a lungo termine" in quanto, come detto, non necessarie al soddisfacimento della richiesta. In particolare, secondo la definizione di Terna, la potenza media disponibile alla punta è la potenza che è stata erogata in media dagli impianti di generazione per far fronte alle punte giornaliere del periodo invernale[8]. Nonostante le suddette situazioni contingenti e/o stagionali, vi è comunque una sovrabbondanza di impianti di produzione, cresciuti di oltre il 40% tra il 2000 e il 2017[7].
a proposito poi dei pompaggi...
...Se si escludono tali "consumi imposti" (servizi ausiliari, perdite nei trasformatori di centrale el'energia elettrica per immagazzinare energia durante la notte attraverso le stazioni di pompaggio idriche...
Sono in diversi a confermare i pompaggi notturni... Si chieda il perché....

Massimiliano ha detto...

A proposito dei costi di smaltimento della lattina....
https://www.repubblica.it/economia/2020/07/29/news/buco_nero_sogin-263147884/
E sono solo 34 anni che siamo fuori dal nucleare...
Ma sta lattina quanto ci costa????

Nicolò ha detto...

A proposito dei costi per smaltire la lattina,
facciamo un calcolo semplicissimo:
tempo di dimezzamento delle scorie---100.000 anni
costo di 1 (UNO) guardiano per il sito di stoccaggio che lavori 8h al giorno 2000€ +tasse
necessari 3 (TRE) guardiani per coprire le 24H
costo mensile guardiani = 3+2000€ = 6000€
costo totale al decadimento di metà delle scorie (META') = costo guardiani x n. mesi
100.000 anni = 1.200.000 mesi (non consideriamo la tredicesima dai)
costo totale= 6000€ * 1.200.000 mesi = 72 MILIARDI DI € per custodire h24 una lattina in un casotto.
Cordialmente
Nicolò Sardo