lunedì, novembre 04, 2019

addio fiattona




Siorri e siorre preparatevi a dire addio alle pessime auto italiane.
Dopo 40 anni a produrre cacca alla fine e' arrivato il karma.

In italia abbiamo favorito, per una serie di ragioni non sempre ragionevoli, FIAT e, non assolutamente condivisibile, la poverta'.

Grazie ad una serie di favori, spesso in chiave comunistoide, abbiamo creato un'azienda che nuotava dentro uno stagno di un paese povero e protetta dall'arrivo di motori veri.
Se nel resto dell'Europa non erano certo avanzati come in USA, dove i motori sulle auto andavano dai 1000cc ai mostri V8 da 6500cc, ma un tranquillo 2500 amico delle auto medie era relativamente diffuso.

Cosi' fiattina godeva di questa leadeship dei poveri inglobando le aziende che il regime aveva condannato come lancia e alfa o quelle che erano morte meritatamente come autobianchi.

In pratica ogni tecnologia che arrivava su fiat con un ritardo di un lustro era salutata dalle riviste lecchine come favolose novita' mai viste prima e relative vomitate di nero inchiostro:

il cut-off tanto rinomato sulla fiat uno, gia' presente in citroen 5 anni prima. Dal nome anglofono non certo una rivoluzione italica, no?

Il common rail, “vera scienza italiana” degli anni 2000, montata sui cacciatorpedinieri USA della seconda guerra mondiale.

La “straordinaria” alfa Q2 con il roboante differenziale autobloccante montato ovunque in mezzo mondo da decenni

Il favoloso FIRE che per anni ha impestato le riviste come unico picco mondiale della modernita', peccato che non fosse certo l'unico o il piu' evoluto motore del genere, possiamo dire che e' molto simile ai TU francesi?

Come non narrare della twin spark, un nome fuorviante della doppia accensione utilizzata dai primi del 900 per motori da migliaia di cc da lancia o da isotta fraschini (parliamo di roba da oltre 30 litri, capiamo che accendere un cilindro e' dura). Uno stratagemma per far parlare in positivo di un motore mal progettato.

In pratica il governone negli anni aveva messo in crisi il modello dell'auto fornendo poca birra a chi non facesse tricicli marcati fiat.

Le auto italiane degne di una qualche nota, come le fulvia o la stratos (un canto del cigno dell'industria italiana) erano piu' un'incidente che la norma.

Quando le frontiere furono aperte arrivarono auto a prezzo che erano nettamente superiori ai giocattoli di pastafrolla a cui eravamo abituati. I marchi che avrebbero potuto contare, dopo decenni di angherie, erano spompati. 

Era inutile fare apocalissi lecchine d'inchiostro su auto che non potendo salire di cilindrata, per legge, mettevano su motori arrangiati 2 turbo causando esplosioni che rientravano negli annali dei racconti di paese.
Puoi raccontarla come vuoi, ma se il riccone, dopo essere stordito da quattroruote, compra un bidone come maserati e dopo 3 anni l'unica cosa che non e' esplosa e' l'autoradio giapponese, la prossima e' mercedes. Mai piu' italia per tutta la vita.

Nel 2004 arriva Marchionne in quella che e' l'unica marca italiana di auto e trova una situazione disperata:
le  uniche auto nuove sono la povera panda e la triste  punto. 
Inoltre si continua a produrre la tipo dell'88 con logo alfa. 
D'altronde dopo Ghirdella l'auto, la produzione, per fiat-exor era diventata una cosa secondaria, come era avvenuto prima, per gli stessi motivi, per altri grandi.

Il nostro eroe capisce che le auto si possono fare, dopotutto con un po di elusione dalle tasse i soldi si possono fare.
Pero' l'azienda non ha progetti, non ha telai, non ha un caxxo.
Solo panda e punto.
Mentre con quei 2 telai cerca di fare numeri, che anche con il senno di poi permangono miracolosi, vedi punto alfamito e soprattutto panda aBBorth, va a caccia di tecnologia.

Questo ragionamento era stato gia fatto dalla mercedes che era rimasta indietro sui motori.
Chrysler era un'azienda piena di roba e sempre sul filo del rasoio per la spietata concorrenza che avviene in USA. I migliori motori merc, sono in realta USA. La mercedes pero' non aveva capito che ad un americano, salvo rari casi, non spende le cifre folli a cui e' abituato l'europeo, mettendo in grave crisi la chrysler.

Il marchionne si impegna a rilevare il cadavere USA ripieno di tecnologia e resuscitarne le membra. Dal 2009, anno di acquisizione dl 20%, al 2011, anno in cui possiede il 46%, la casa americana passa da l buco profondo all'utile operativo.
Altro miracolo.

Se i giochi sembrano finiti, il gruppo ha i telai normali in america e quelli minimi in eu, marchionne non e' contento: fiat non puo' andare oltre. Con punto e panda, anche se sovraprezzate, peggio di un iphone e un samsungo sommati, non si va lontano. Puoi raccontare che la panda sia cool, ma solo se stai parlando ad un idiota.

Sebbene appaia inventato a torino, probabilmente per un abbattimento di tasse, esce il pianale della DART inizialmente sulla giulietta, molte soluzioni sono distanti dal mondo torinese. Di fatto la prima auto semiamericana. La Dart avra molti figli tra cui molti furgoni come la pacifica.

L'italia e' sempre piu' costosa, sempre meno talentuosa, e marchionne capisce che e' il caso anche di avere auto “piccole” prodotte in stabilimenti efficienti.
Un boccone facile, prezzo due arance e una zucchina, sarebbe Opel, in seria difficolta' e gia' venditrice delle punto migliorate (corsa). Si scontra con il fatto che opel e' di GM, diretta concorrente di chrysler (chiamrla fiat, fa un po ridere).
Inoltre i sindacati crucchi capiscono subito della sovrapposizione dell'industria delle piccole con la parte italica e gli si stringe il rame lutezio.

Ma il problema permane.
Se chrysler ha molte frecce nel suo arco il downsizing e altre corbellerie hanno bisogno di nuova linfa.
La fiattucola e' ancora ferma a panda e punto, che ormai riescono ad imbellettare in tutte le maiere possibili e vedere ai bifolchi affamati di suvvitudine a cifre quantomeno ridicole.
I tempi cambiano, non e' piu' esclusiva di fiat vedere la punto a 40K facendola sembrare un suv, tutti ora lo fanno e volkswagen vende anche lei rottami ignobili suvvizzati a prezzi similari, ma per motivi bizzarri e' considerata migliore nonostante sia risultata truffaldina.
Marchionne lo aveva previsto.

PSA nel frattempo aveva acquisito Opel, aveva dei motori invidiabili, tanto che molti come BMW o JAG li montano e diverse piattaforme.

Quello che manca veramente a PSA e' lo sbocco in alcuni mercati, cosa che, e' esattamente complementare a chrysler. Per uno gli USA, per l'altra l'Asia.

Se fondono FCA con PSA si attiva un mostro che ha una enorme capacita' produttiva e tecnica.

Da qui le ovvieta':

In DE fanno auto sovrapponibili a quelle italiane e nel 217 in Opel hanno prodotto 1,2 milioni di veicoli.

In ita, nonostante tutto abbiamo prodotto 1.5 milioni di auto.... hoh cavolo, tutta l'italia come opel... in pratica come fiat si parla di meno di un milione di auto.

PSA ha prodotto 4 milioni di auto

FCA nel suo complesso 5 milioni di auto.

Stiamo parlando di
un gigante da 9 milioni di auto.
Un affare con dentro il 6% azioni detenute dallo stato francese.
Un affare con stabilimenti crucchi con forte partecipazione sindacale seria e partecipe.
Un affare con stabilimenti a basso prezzo di produzione come tychy in polonia
Un affare che ha una grande capacita sovraproduttiva e sovrapposizioni di linee.
Un affare che, con molta probabilita', avra' un CEO francese.

Ora, visto che dal 2020 tutte le opel saranno delle peugeot, visto che andranno spenti dei siti produttivi (salvo che ci sia un balzo in avanti di vendite a 2 cifre in un mercato in contrazione)... secondo voi quali chiuderanno?

Quelli francesi?
Dove il governo, oltre che azionista, si e' gia' fatto sentire?

Quelli crucchi?
Dove gli operai molto preparati ed efficienti sono sostenuti da sindacati e politici che hanno quote?

Quelli polacchi?
dove il governo facilita, la paga e' bassa e tutto sommato, oggi, non sono neppure ignoranti.

Quelli USA,
dove trampone avrà tanti difetti, ma la politica USA si e' sempre mossa per facilitare (fino ad arrivare a ridicolezze come amazonia che paga tasse negative) e non certo puo' stare zitto di fronte a chiuure di impianti.
Dove producono telai da urlo e automobili incredibili a prezzi infimi?

Quelli italiani?
Dove i sindacati sono ancora al tempo delle mondine e alla contrapposizione di interessi (Le tuonate di gelato in fronte della povera camuso, col la fronte livida di contanti impatti,  e' la crasi della arretratezza culturale del paese): in pratica fastidiosi rompicoglioni.
Dove le tasse sono monstre, la burocrazia e' disegnata da disagiati mentali e che il condominio rissoso e' piu' importate della citta'.
Dove gli operai non hanno preparazione specifica.
Dove il governo, per bocca del ministro incaricato (grillino) e del presidente Conte (sinistro-grillino), ha sostanzialmente detto che non gli frega un caxxo.
Perché, ricordiamoci, le punto e le panda spariranno, e sulle ns linee si fa principalmente quello.

E questi sono dolori grossi, non le minchiatine da bertuccia.

Facciamo un a scommessa: chi perdera' lavoratori?
Facciamo una previsione: voi  chi credete che venga mandato a casa?

21 commenti:

Enky ha detto...

Davvero il common rail c'era già nei cacciatorpedinieri usa? Pensavo che fosse stata magneti marelli la prima ad averlo sviluppato per poi passare brevetti in giro. Forse dovevi fare un cenno anche al fatto che la fusione prima tentata con renault ma fallita, ha anche lo scopo di far sviluppare o far accaparrare tecnologie di motricità elettrica e guida assistita che in fiat non si sono ancora minimamente sognati di mettere da qualche parte

blu-flame ha detto...

certo, il common rail e' un affare usato dagli anni 40 nei treni e nelle unita' navali (ancora oggi nei grandi 2 tempi a IFO).

Fiat ha avuto l'idea innovativa di realizzarlo in piccolo, ma si sono trovati di fronte a delle belle sfide: gli iniettori di una punto non sono grossi come una gamba: far gestire l'apertura ad un ago....

Anche PSA ha roba elettrica.

Anonimo ha detto...

concordo bene o male con tutto, tranne che su questo
"Se nel resto dell'Europa non erano certo avanzati come in USA, dove i motori sulle auto andavano dai 1000cc ai mostri V8 da 6500cc, ma un tranquillo 2500 amico delle auto medie era relativamente diffuso"

non confondiamo fare motori grossi con fare motori avanzati tecnologicamente. Gli americani sono sempre stati molto indietro da quel punto di vista, hanno sempre fatto motori enormi e proprio per questo non hanno avuto bisogno di scervellarsi sulla fluidodinamica o su come aumentare il regime di rotazione...cavolo da loro il motore premium è ancora il v8 a 2 valvole ad aste e bilanceri! praticamente sono al medioevo :P

blu-flame ha detto...

non confondiamo neppure fare dei motori troppo piccoli e poi stre ad attaccarsi al turbo.
Esistono onorevoli vie di mezzo.

Inoltre, evidentemente non li conosci, i loro motori premium sono montati sulle mercedes (gli AMG sai cosa sono?), jaguar e simili da MOLTO tempo. Alcuni motori jap sono sei derivati.

Aggiungi il fatto che in mezzo al deserto non ci sono officine, un motore quieto dura di piu', non come gli italiani che i nostri premium erano bidoni. I lambo che vanno a miscela e i ferraracci che pedono i pezzi mentre vai.

Somma le norme per l'inquinamento, da loro arrivate assai prima e molto piu' stringenti. Quando noi portiamo i nostri motorini dobbiamo fare ampie modifiche per rientrare nelle norme, non e' un caso la truffa di VW. Anche se adesso abbiamo fatto passi in avanti, come comprare mezzo motore dagli states (vero BMW?)e l'inquinamento ringrazia anche in EU.

non e' che se prendi un motore tirato che dura 10 minuti e inquina a nastro automaticamente diventa HiTech perché gira alto.

Cose come il cut-off, lo spegnimento dei cilindri, le variazioni di iniezione o di alzata sono arrivati molto prima. Se mantenevano i giri bassi e' perche' preferiscono avere motori che durano milioni di Km e non scatolette come le maserati che prendevano fuoco prima dei 10.000Km o le countach che quando fai benzina devi rabboccare olio motore e lo sterzo necessita di un colossus.
Parliamo della durata in strada di una COSTOSA 131?
Vogliamo parlare della qualita' della lancia dedra? Un cesso dal costo ignobilmente alto (piu' della GT-R dell'epoca e della camaro)?

Non parliamo poi dei jap, ma quella e' un'altra storia.

Vai a vedere cosa e' e cosa fa il motore medio americano e quanto costa. Poi prendi tutta la produzione italica e la porti in discarica. Guardare i premium ti farebbe male.

se poi rimani alla classica americana che conosci come il generale lee che nel 1968 veniva venduta a poco piu' del prezzo al prezzo del fiat 128 tarocc, e' vero i suoi motori, tranne il turbina, erano equipaggiati da motori da 290 a 450CV con albero a camme laterale e testata piano o hemi.

Dimenticavo, quante auto italiane dell'epoca vengono scambiate a 200K$?
Perche non stiamo parlando delle one shot come la miura, stiamo parlando di auto da 50Kpezzi all'anno scelte da disintegrar in TV perche costavano poco...
Per la mustang, la GTO eccetera se ne beccate una perfetta vale un tesoro.
Sono auto eterne e ancora usabili.
Provato un fiattone?
Provato un motore americano dopo gli anni 70?
Ti do un indizio, quello delle ford in italia lo hai visto sulle jag prima che divenissero indiane.
Lo guardi e ti metti a piangere.

Enky ha detto...

-"Anche PSA ha roba elettrica"

Appunto, è questo secondo me l'obiettivo raggiunto più importante raggiunto da fca, non sbattersi in r&d con l'elettrico dove sarebbe stata indietro e non competitiva ma cannibalizzare da chi aveva già

Stefano ha detto...

"Appunto, è questo secondo me l'obiettivo raggiunto più importante raggiunto da fca, non sbattersi in r&d con l'elettrico dove sarebbe stata indietro e non competitiva ma cannibalizzare da chi aveva già"

...farsi cannibalizzare, please...

Enky ha detto...

https://www.google.it/amp/s/www.repubblica.it/economia/finanza/2019/04/07/news/fca_tesla_emissioni_c02-223502363/amp/

Questa è la situazione, poi il cannibalizzare o farsi cannibalizzare lo vedremo, di certo era peggio continuare come qui sopra, pagare per non pagare di più. Si vociferano anche per lo scambio del knowhow

Quasar ha detto...

fare motori grossi e lenti, perchè devono durare tanto, e durano tanto in effetti, non significa fare motori tecnologicamente avanzati, significa fare motori di fatica, che andrebbero bene anche su motocoltivatori.

Per me i motori a avanzati sono quelli tirati e prestazionali, dove c'è ricerca sui materiali e sulle geometrie per ridurre i pesi, ricerca sulla fluidodinamica (specie sugli aspirati).
Che poi avere questo tipo di motori serva a qualcosa dipende dai punti di vista, io sono un appassionato e quindi valuto queste cose.

Se poi mi dici che loro devono macinare milioni di km nel deserto senza problemi, e che a loro vanno bene motori che funzionerebbero anche coi sassi nei cilindri, ok è vero, ma è un altro discorso.

Poi gli americani sono strani, è ovvio che potenzialmente abbiano le tecnologie, cavolo sono stati sulla luna, ma tutti i motori raffinati che si sono sforzati di fare secondo li hanno fatti per il mercato estero, perchè loro per il mercato interno preferiscono gli 8000cc v8 ad aste e bilanceri che funzionano a granaglia di deserto, è proprio una questione culturale, loro preferiscono così.

Per non parlare poi della loro attenzione nulla ai telai e alla qualità delle sospensioni, non so da quanto abbiano scoperto che ci sono cose migliori delle balestre...ma loro devono fare gli spari sul dritto quindi vanno bene le balestre e i motori 8000cc

la prima loro macchina in grado di stare bene in strada è stata la corvette c8 mi pare, che effettivamente ha fatto un buon tempo al ring...per il resto il nulla


questo discorso vale in generale, non sto assolutamente difendendo la fiat degli anni passati che per molto tempo come dici ha fatto dei mezzi cessi indifendibili, trovo che però ora le macchine italiane siano migliorate parecchio, alfa in primis, fiat un pò meno forse (anche se sono sotto la stessa parrocchia).

Per riassumere, senza fare un discorso strettamente italiano, penso che il concetto di auto europeo è anni luce avanti al concetto di trattore ad aste e bilanceri americano (la stessa differenza tecnologica che passa tra nascar e f1)
ps:si capisce cmq sono l'anonimo del commento sopra, mi era partito senza nickname

Paolo ha detto...

Mi piacciono sempre i tuoi post scritti di getto ma lasciamo stare i commenti sui motori fiat, roba da bar. la piattaforma Fire è uguale al TU francese al massimo perchè è un 4 clindri con un albero a camme in testa. Maserati quando faceva la biturbo era di de Tomaso non Fiat; che i motori peugeot attuali siano ottimi perchè li montano varie case automobilistiche è una puttanata, vallo a dire a chi ha comprato un'auto con motore 1.4/1.6 benzina... Il 1.6hdi ha avuto successo perchè industrialmente costa poco e segue facilmente le normative anti inquinamento ma ha avuto grossi problemi di gioventù

Stefano ha detto...

@quasar:
Gli americani fanno le auto PER il mercato americano, giocoforza che non fanno auto dal "gusto" e dalle caratteristiche europee (tantomeno jap): negli USA hai migliaia di km da macinare, su strade lisce come bigliardi con curve ogni mezz'ora, una stazione di servizio ogni due giorni e il carburante che costa una ridicolata (auto grandi e comode come transatlantici, motori lenti, pesanti, eterni, sospensioni primitive, andrebbero bene anche solo dei silentblocks), in Europa stai fermo ore nel traffico, un rettilineo e' un puro miraggio, prendi l'auto anche per fare 500 metri (auto piccole, scattanti, motori piccoli senno' vuoti il serbatoio -piccolo- al semaforo, nervosissimi, da falciatrice -anche come rumore-, che se non durano piu' di 5 anni, tanto, l'auto e' da buttare a forza di botte e buche), in jap tra poco faranno le auto verticali, gia' sono dei cubi (l'aerodinamica ai 20 nel centro di Tokyo non esiste), molte non hanno neppure il contachilometri (vai a passo d'uomo) e usano i motori delle motozzappe.

A ogni contesto il suo veicolo. Dubito fortemente che una industria americana abbia molta difficolta' a fare un'auto per un contesto diverso, se ben definito e specificato (v. Ford in europa), molto piu' difficile "trapiantare" auto nate per contesti diversi (ce la vedete un mnivan giapponese sulla R66 o un maestoso pickup americano per le vie di Amsterdam?)

Quasar ha detto...

Tutto giusto quello che scrivi in questo tuo ultimo post, io criticavo solo la parte che avevo quotato, dato che gli usa dal punto di vista automotive non si possono dire certo avanzati, che poi sia dovuto alle caratteristiche del loro territorio è vero ma non toglie il fatto.

Senza contare che avranno anche buttato un occhio agli inquinanti (ma credo che ogni stato faccia storia a se, se da un lato la california è molto stringente di sicuro altri stati avranno regolamentazioni più blande), ma dal punto di vista dei consumi hanno sempre sputato in faccia al risparmio energetico (non proprio bello, visto che il petrolio è una risorsa finita) e di conseguenza alla emissione di CO2 (che d'accordo non è un inquinante, è solo un gas serra, ma di questi tempi varrebbe la pena di buttarci un occhio)

Stefano ha detto...

@quasar

Dipende cosa si intende per "avanzati": le auto USA avevano l'aria condizionata quando da noi la 500 ti scaldava con l'aria del monoblocco... e i vetri elettrici circa 20 anni prima che da noi... stessa cosa per iniezione elettronica e altro.

E l'auto elettrica presa a riferimento mondiale per diffusione e soluzioni impattanti sul mercato e' guardacaso ancora USA.

Se avanzato e' riuscire ad utilizzare motori da falciatrice inadeguati con cilindrate da aeromodello per spostarsi da A a B, con il comfort di una carriola con le ruote di legno allora si', siamo piu' avanzati. Ricordiamoci sempre che i nostri primi motori derivavano dai motorini di avviamento degli aerei (Vespa, Lambretta), i nostri trattori da vecchie camionette residui bellici, gli americani viaggiavano gia' con aria condizionata, autoradio e vetri elettrici... con la miseria vai poco in la'.

Gli americani non hanno mai (e mai avranno) problemi di esaurimento del petrolio, bastera' andare a fare la guerra a chi ce n'ha ancora e mantenele il loro tenore di vita. Che senso avrebbe autocastrarsi quando il resto del mondo (aka Cina, Russia, l'Europa semplicemente non e' neppure considerata, e' un bizzarro assieme di opinioni contraddittorie e ininfluenti a livello globale) se ne foXXe altamente con i fatti (le parole sono aria... inquinata...)? Giusto la "dandy" California e la Florida sono controtendenza, piu' per moda che per convinzione.

Sono state inventate leggi e norme "ad hoc" per escludere e rendere "fuorilegge" o economicamente svantaggiosi i motori non autoctoni, e cosi' ci lodiamo addosso e illudiamo di essere "piu' avanzati" motoristicamente perche' spremiamo ogni kW portando al limite motori e materiali, perche' facciamo dei diesel con cilindrate termodinamicamente assurde, ma e' fare solo di necessita' virtu', complicando cose semplici per adattare i motori a regole e leggi bizantine fatte apposta per favorire la nostra (ma non solo) industria farraginosa da dopoguerra che non ha potuto godere dello sviluppo che due guerre, rigorosamente a casa di altri, ha permesso invece agli USA.

Giuspi ha detto...

Condivido il discorso di fondo, però non è vero che gli impianti industriali tedeschi sono molto più efficienti di quelli italiani. Quando vai in Germania a vedere un macchinario qualsiasi, spesso e volentieri trovi il cabinet strapieno di PLC e altri dispositivi Siemens manifestamente inutili o pesantemente sovradimensionati rispetto alle reali esigenze. Ci sono molti ingegneri validi ma la maggioranza è fatta di peracottari, esattamente come da noi.

Quasar ha detto...

@stefano

ahia, allora non ci siamo ancora, cosa intendo per più avanzati l'ho scritto nel post sopra, credevo ci fossimo capiti...

fregauncaz dei vetri elettrici e co, per non parlare del fantomatico elettrico che è un mondo che meriterebbe un discorso a parte

il fatto è che loro hanno motori tecnologicamente fermi a 60 anni fa, e compensano la grezzaggine di questi motori aumentando la cilindrata, tanto la benzina la pagano pochi spicci al gallone (e maledette siano le unità imperiali).
Non sono i nostri motori di motofalciatrice, sono giusti, sono giusti per il nostro territorio, come hai già detto anche te.
per il resto, vale quel che ho già scritto

e non ho parlato del campo moto, dove la situazione è ancora più ridicola, noi produciamo gioielli come la ducati panigale e l'aprilia rsv4, loro hanno l'harley e le indian, che sono ferme a 70 anni fa se va bene

blu-flame ha detto...

quasar mo ti rispondo con un post, le tue mancanze, vedo, sono grandi come quando io avevo 16 anni.

Stefano ha detto...

Ma cosa c'e' di "avanzato" o da fare "avanzare" in un motore che dopotutto e' rimasto inalterato da due secoli? Puoi limare finche' vuoi, metterci 4 o 5 valvole, fasatori o doppia accensione, farcirli di elettronica (per ovviare spesso a svarioni progettuali), esasperare materiali e geometrie ma e' sempre un pistone che va su e giu'. Come una vecchia macchina a vapore. Piu' in la' di tanto e' impossibile e spesso inutile (v. proprio gli americani: se il motore va bene, perche' toccarlo con il rischio di peggiorarlo?).

Harley e Indian non sono neppure da considerare: sono simboli e icone "old fashion" e DEVONO essere cosi', smarmittate, bofonchianti, moto d'epoca ricostruite fedelmente (salvo il rispetto delle normative vigenti) come nuove.

Ratchet ha detto...

Le statistiche dicono che le auto e il trasporto su strada incidono per oltre il 40% sul consumo annuo del petrolio estratto in tutto il pianeta.
Se ci mettiamo a viaggiare tutti come i cittadini USA, compresi chiaramente anche cinesi indiani ecc... quanto dura ancora il petrolio?
Non sono un ingegnere e neppure un esperto ma circolare con dei motori a benzina di 3/4000 cc mi sembra veramente assurdo....

Anonimo ha detto...

Ma di base lo capiamo o no che la cilindrata non conta niente per i consumi?
E' la potenza del veicolo che incide sui consumi, 100 CV con 1600cc o 4000cc hanno consumi quasi uguali.

Stefano ha detto...

Coerente con la politica USA.
"Make USA first". Gli altri che si foXXano.

In ogni caso, dipende anche dalla potenza che richiedi loro. Non dico che un 4000V8 consuma come una panda, ma una prova di Quattroruote con una Fiat Panda, lanciata su un circuito alla massima velocita' permessa dal suo motoretto ha segnato consumi/km pari a un motore di F1, anche se la sua velocita' non era sicuramente quella di una Ferrari... mentre alcuni V8 razionalizzano la potenza disabilitando parte del motore (che pero' contribuisce alle dissipazioni per attrito, qui sta lo "spreco" di potenza maggiore).

Una volta esisteva una Fiat Tipo con motore 1000, totalmente inadatto a tirarsi dietro un cassone del genere: il suo consumo era abnorme a dispetto della cilindrata, proprio perche' eri sempre "a tavoletta" per avere il lusso di muoverti.

Non e' detto che automaticamente abbassando le cilindrate si abbassino anche i consumi, anzi, spingendosi troppo oltre si ha l'effetto contrario.

stephen ha detto...

ma infatti non dovrebbe essere il watt che tiene conto della potenza considerando il peso? ovvio che se tiri fuori 100cv stirati da un 1200 avrò una curva di coppia così spostata agli alti giri che essenzialmente bevi un litro solo per vincere l'attrito statico.
poi loro sulla brochure ti scrivono il consumo alla coppia massima e in piccolo mettono "@5000 rpm", grazie al cazzo.

in un ciclo combinato europeo, con molti tira e molla, curve, start&stop dovremmo avere motori dalla coppia bassa, di medie dimensioni (grandi no perché poi c'è il problema dello spazio) con cv adeguati così da farli consumare meno ai bassi giri.

aspirati se vuoi farli durare una vita, col turbo se chissenefrega che tanto si scassa prima quello che c'è intorno, così recuperi ancora un po' di scatto.

non dimentichiamoci che conta anche il punto di lavoro del motore eh.


un po off topic: ma un approccio inglese, tipo lotus o caterham non è quello a cui dovremmo aspirare? ok fai una lotus + qaulche comodità tipo un pochetino di insonorizzazione e ficcaci sulla caterhamona un piccolo condi e anche un po di insonorizzazione. hai delle auto meravigliose no?

troppo basse? a quando ci compreremo le motrici così vediamo ancora meglio?

Paolo ha detto...

Stephen: l'approccio motore piccolo e auto leggera purtroppo non si può più fare, soprattutto per far convivere i costi con i test euroncap (che come si è già visto, col tempo stanno perdendo molto di efficacia: i costruttori fanno l'auto esattamente per l'urto frontale contro l'ostacolo piatto alto tot e fanno 5 stelle. ma se spostiamo l'urto di 10 gradi, abbassiamo un pò l'ostacolo e gli diamo una sagoma spigolosa dell'auto resta poco. costruita principalmente per passare i test, e in second'ordine per essere robusta su strada.

Volere auto 5 stelle col peso di una sportiva vera vuol dire usare alluminio e carbonio a profusione, carrozzerie in vetroresina che si rompono appena ti ci appoggi e quant'altro..
Una piccola sportiva verrebbe a costare come una bentley


PS OFF TOPIC: ho scritto sul forum di attivissimo che secondo me uno che ha bisogno dei sensori di parcheggio frontali NON DOVREBBE GUIDARE.
Sul momento non mi sono fermato a pensare. non fatelo mai.
Per paragone io non dovrei scrivere su internet se non tramite riga di comando.