venerdì, agosto 23, 2019

ci abbiamo la reteee



Come era la storia che per caricare le auto elettriche bastava buttare su 2 colonnine di medda e quando dici che si tratta di centinaia di miliardi di infrastrutture ti danno del pazzo?


Il caldo di inizio luglio 2019 fa friggere le linee elettriche delle città italiane. Interi quartieri di Milano e di Torino sono rimasti senza corrente per ore. E non parliamo neppure dei va e vieni della provincia.
Non stiamo parlando di un caldo eccezionale mai visto prima... e anche se fosse sarebbe solo una percentuale di on-off poco diversa dagli anni precedenti.

In realta' sono i nuovi stili di vita, se fino agli anni 90 il condi era solo per alcuni uffici e nel privato era una rarita', oggi e' un oggetto economico e diffuso. Insomma un 300W medi per raffrescare la stanza qualche ora non si levano a nessuno. Con buona pace dell'intelligenza di chi osanna la gretina e poi accende il condi che in italia, diciamocelo, e' abbastanza inutile.

Aggiungiamo la mania di andare a comprare in quello che e' la zona che un ecologista dovrebbe aborrire: il centro commerciale. In italietta tipici cubi di cemento poco coimbentati e dalla temperatura tipicamente polare durante il periodo estivo. Con questo abbiamo innalzato l'asticella dei consumi e definitivamente provato della vera rarita' dell'ecologista. Salvo che con tale parola si identifichi uno schizofrenico con personalita duale: un ecologista, di nome Silvano, durante l'aperitivo radical chic, e nel resto dell'esistenza un vero strzo, di nome Gaetano, che mostra il SUV, compra solo nella GDO, burla il vicino perche ha solo 2 condizionatori in casa e sulla vettura in pieno agosto imposta 15C.

Un altro motivo le città italiane sono concentrate e le reti elettriche sono molto fitte, questo concentra i punti di consumo e gli impianti della rete in spazi angusti.
La rete elettrica è ormai quasi tutta sotterranea, perche non si puo' far preoccupare il verdosky e gli schizofrenici con il magnetocosi radiocavoli a vista. Fra come fanno i giapponesi e come facciamo noi ci sarebbero onorevoli vie di mezzo.
Così i cavi di alta, media e bassa tensione, ma anche i trasformatori e le cabine elettriche, non riescono a dissipare il calore.

Secondo Unareti (distribuzione Milanese) il caldo ha prodotto il picco dei consumi con 1.614 megawatt, cioè il 30% in più di punte di consumo di energia rispetto al 27 giugno dello scorso anno.
Unareti, «ha raddoppiato gli investimenti nella rete elettrica di distribuzione: sono stati sostituiti l’80% dei giunti previsti dal piano di sostituzione straordinario e realizzate le due nuove cabine primarie Rogoredo e Benedetto Marcello», mentre aumenterà gli investimenti per avere «un impianto di distribuzione cittadino in grado di fronteggiare la crescita dei consumi».


In soldoni: qualche condizionatore in piu' e' in grado di mettere in ginocchio le reti, quelle reti che, secondo i propugnatori delle auto elettriche, avevano ampi margini di manovra per caricare le suddette. Si noti che i blackout non sono solo avvenuti sul picco delle 12 ma anche in orari piu' pomeridiani e sul picco, piu' alto, delle 19. In pratica sempre.

Detto in soldoni?
non ci sono margini.

A Milano ci sono poco meno di un milione fra auto e simili. Se anche solo una su 100 dovesse fare una ricarica in giornata 10.000 auto ovvero 1000 all'ora. Capiamo da soli che e' facile con un fast charge (non vorrai fare una coda di 20 ore per caricare una caxxo di auto?) 100MW che non e' cosi' lontano dal numero che ha causato problemi.
In realta' e' piu' pesante perche un'elettrica con il condi a palla (4KW) le elettriche bevono autonomia come se non ci fosse un domani:



Provate ad immaginare un bel WE con previsioni meteo molto cool. 
Non ci vuole un genio a capire che quel milioncino di mezzi (600K auto e doblo, gli altri sono veicoli commerciali) una bella fetta, diciamo un 10%, vorrà essere carico per la passeggiata fuoriporta. Essi', 60K veicoli che tornano a casa alle 17.30 e si mettono in ricarica (ci sarebbe, poi, da chiedersi dove) per essere ben sicuri l'indomani di andare a spasso sono cifre da far tremare i polsi.

L'inizio di luglio 2019 ci ha spiegato perche' una rete distributiva attuale non e' in grado di servire neppure una piccola parte della mobilita' elettrica annunciata essendo gia' alla canna del gas.
Per quelli “ma tanto io la carico di notte” vorrei fare notare che:
1 dovresti spiegare alla Ggente di impostare un qualche timer per iniziare non quando rientri a casa, ma molto piu' avanti. Per gente che non fa la fatica di associare il BT dell'auto o usa un e-book reader per le foto per non far la fatica di ricordarsi di prendere la macchina fotografica e' tanta, tantissima roba.
2 concentrando fra la mezzanotte e le 6 del mattino, gli orari piu' scarichi, hai comunque creato un bel margnocco.

Si e' quindi dimostrata l'impossibilita', con la rete attuale, di avere auto elettriche per il popolo.

Le societa' collegate, infatti, sono felicissime dell'eventuale aumento degli introiti di livello multimiliardario se ci fossero tanti peones che dovessero passare all'elettrico.

10 commenti:

ijk ha detto...


Il passaggio alla mobilità elettrica comporterà uno stravolgimento delle abitudini e di come attaccarsi alla rete. La vita non sarà piu quella di prima.. Non sarà garantita la possibilità a chiunque di ricaricarsi 24/24 h alla max potenza. Se pretendi di sostituire tutte le auto e continuare ad usarle come quelle termiche avrai grossi problemi e vivrai il passaggio come una perdita di libertà.

Danylo ha detto...

> il condi che in italia, diciamocelo, e' abbastanza inutile.

Vieni ad abitare a Firenze e ne riparliamo. I 38° sono la norma, ma si arriva anche a 40°

Anonimo ha detto...

Secondo me il problema non è l'utente, ma il fornitore di elettricità.
Se il venditore mi fa pagare la potenza di picco a caro prezzo (€/kW/mese: 1,774500 + tasse), ed io pago 10.64€ a bolletta solo perché potrei consumare fino a 3kwh, beh a questo punto pretendo di poterli consumare quando e come voglio visto che ho acquistato il diritto di farlo.
Lo stesso ovviamente vale per tutti i miei vicini e sono quarzi del fornitore utilizzare i miei soldi per dimensionare la propria rete in modo da fornire ciò che io ho comprato...

andrea.c ha detto...

Accendere il condizionatore per fare fresco avrebbe anche qualche senso,
ma accenderlo in ufficio a finestre aperte è idiota e lo si vede in quasi ogni ufficio con più di 5 persone.
Accenderlo in auto può essere discutibile ma andare in autostrada a 130 con i finestrini giù è peggio (e ci scommetto con il clima acceso!).
Ogni negozio poi ha le porte aperte e il climatizzatore (in estate e in inverno) che ulula soffiando disperato nel tentativo di cambiare la temperatura del mondo.
Certo, se la porta è chiusa il bipede acefalo, a cui pesano i soldi in tasca, non entra e i negozi non possono più vivere solo di acquisti razionali e meditati.

blu-flame ha detto...

Ijk: non ha senso proporre auto che non possano essere usate come, o quasi come, quelle attuali.
Se non posso gestire il mio tempo senza pianificazione esiste una killer app molto pi' comoda di un'auto che ci metto 5 giorni a caricare: I MEZZI PUBBLICI.

Danylo: a Fi d'estate ci sono venuto un paio di volte. Non e' certo l'asia. Si puo' tranquillamente vivere senza stando bene attenti a come si gestisce l'aria, le imposte e magari costruendo pee quelle latitudini. Se hai problemi con Firenze non andare mai d'estate a bangkok o tokio, moriresti in 10 minuti.

Anonimo: ma perche non vi firmate almeno in calce?
Hai detto la stronzata.
Terna, come tanti alti, e' li che aspetta qualche migliaio di ragionamenti imbecilli come questo: io me ne fotto e gli atri si adeguino.

Il venditore ti vende la potenza di picco con il fattore di contemporaneita' odierno con le leggi e le richieste vigenti.

Per esempio in italia devi usare COSTOSE tratte interrate che pesano 10 volte rispetto a quelle aeree e non sono upgradabili. Non e' un caso che in foto ci sia il tipico palo di una srada di Tokio.

In italia se metti un cavo aereo primo arrivano i residenti per dirti che non va bene, poi arrivano le mamme (evidentemente partorendo alcune perdono l'uso del cervello) che ti dicono che non vogliono che i bambini camminino sotto quelle cose pericolose (sopra invece e' tutto ok).
Poi arriverebbero i verdosky a dirti che con i cavi arei muoiono i gattini ciechi della gatta frettolosa.

Terna e soci sono in attesa gongolanti per avere una scusa di dire che, essendo cambiato il panorama e i costi, quei 10E mese DI PICCO, ma soprattutto il costo di trasporto (molto piu' di 10E per bolletta, i famosi oneri che gia' ora sono la parte piu' grossa) devono almeno triplicare.

Vogliamo ricordare che lo stesso e' capitato con internet?
Nonostante si molto piu' semplice incrementare il passaggio dati (non devi certo posare cavi di prezioso rame da qualche tonnellata) lo streaming ha portato il prezzo medio di connessione da 7.99 al mese tutto compreso che vendevo agli inizi a 50E che rappresenta ormai il prezzo di accesso. Se teniamo conto che la velocita' di connessione e' incrementata piu' per il normale upgrade dell'elettronica ma per avere un fattore di contemporaneita' diverso i router e l'infrastruttura e' dovuta cambiare molto.

Sulla infrastruttura elettrica aspettati di avere un salto di prezzi maggiore.
Pero' questo non impattera' solo sulla tua bollettina di medda, dopotutto se triplicasse non cambierebbe moltissino, ma impatterebbe di pari passo anche sulle bollette industriali creando una competizione fra stati dove le bollette sono costose (e la gente licenziata) e dove non lo sono.

Questo aggraverebbe la situazione dei paesi come l'italia che gia' subiscono una poLLitica idiota di tassazione che porta a 10 milioni di inoccupati in piu' (a parita' di popolazione) rispetto alla DE.
Dopotutto siamo imbecilli, come dimostrato da “devono arrangiarsi gli ALTRI”
Dimenticando che gli ALTRI sei tu.
Grillo, nel paese degli imbecilli, ci ha fatto un successo parlando degli ALTRI. Nessuno di chi ha votato i grillini ha capito che quando parlavano degli ALTRI stavano parlando dei votanti grillini.

blu-flame ha detto...

andeaC:
"Ogni negozio poi ha le porte aperte e il climatizzatore (in estate e in inverno) che ulula soffiando disperato nel tentativo di cambiare la temperatura del mond"

adesso riderai.
in realata il negozio si adegua alle caratteristiche del cliente e non puoi fare diversamente.
Ci sono degli studi che se chiudi le porte la gente non entra.
Per la tua sopravvivenza sei obbligato dal popolo estate e inverno a tenere aperte le porte e il costo enorme ne vale ampiamente la pena.

Purtroppo siamo scimmie e una porta chiusa ci mette di pessimo umore, ci fa sentire rifiutati.

quindi porta aperta=soldi e daun certo punto di vista non e' uno spreco. Per quanto scientificamente lo sia.

ijk ha detto...

@blu-flame.le auto elettriche comporteranno necessariamente grossi cambiamenti per molte persone . Gli spostamenti medi degli italiano sono di circa 14 km/giorno dai dati delle blackbox delle assicurazioni. Per quelli che oscillano attorno alla media non cambierà quai nulla perchè una ricarica notturna anche incompleta sarà piu che sufficiente. Chi invece oggi l'auto al max dovrà rivedere il suo modo di vivere e riorganizzarsi molto meglio. Capirai che che decidere di andare a 300 km da casa necessiti di programmazione anche oggi. Io ho vissuto l'alba delle auto a metano, quando la ricarica durava 20-30 minuti e l'autonomia era di 220Km. Si viaggiava in maniera diversa, piu lenta e rilassata eppure si viaggiava.
Probabilmente ci saranno maggiori investimenti in fonti rinnovabili dedicate alla ricarica delle auto e gandi cambiamenti negli orari di attività umane quali il lavoro ed il tempo libero per normalizzare la domanda di energia elettrica alle reti per ricaricare le auto.
Se, come dici tu, l'avere messo in tasca a chiunque un telefono con la potenza di una workstation 10 anni fa non ha dato questo grande benessere e intelligenza diffusa, così l'avere messo sotto il culo di chiunque un'auto dalle prestazioni esagerate in termini di potenza e autonomia non ha dato i risultati sperati.
L'avvento delle auto elettriche rimetterà un po le cose a posto.

ijk ha detto...

Ti ripropongo un post di 2 anni fa su una mia stima spannometrica dell'incremento dei consumi elettrici con l'avvento delle nuove auto. L'analisi viene fatta come se nulla in futuro dovesse cambiare nelle nostre abitudini di uso dell'auto. Qui non si tiene conto che probabilmente il traffico verrà ridotto e razionalizzato. L'uso dei mezzi pubblici per le lunghe tratte aumenterò e diminuiranno i picchi di richiesta di potenza dalla rete in funzione di una strutturazione dell'offerta e dei prezzi erogati sulle diverse fasce orarie e categorie di utenti.
https://ravennapensa.blogspot.com/2017/08/autotrasporto-dieselbenzina-o-elettrico.html

blu-flame ha detto...

ijk, la gente usa la macchina pper la sua semplicita'.
Se gli togli quello strilla.

il post che linki, molto molto basso di numeri lo hai proposto altre volte.
Comunque la priduzione elettriche per un futuro 100% elettrico non sarebbe un 30% in piu' di produzione, ma il 300% in piu' almeno con un aumento del 1000% di rete come minimo.

In pratica i tuoi aumenti previsti vanno bene se le elettriche dovessero salire oltre il 10%.

https://allarovescia.blogspot.com/2018/05/cosa-vuoi-che-sia.html

Lorenzo ha detto...

L'auto elettrica potrà soppiantare quella a combustione solo nel lunghissimo periodo, per il resto conviveranno tranquillamente.
Tutta l'agitazione odierna è colpa della novità e delle capacità di Musk di attrarre attenzione.