mercoledì, luglio 05, 2017

verdi e idro

È molto interessante notare che per molti personaggi che si reputano verdi il tempo passato è molto diverso da quello che in realtà è stato.

Ancora l'altro giorno mi è stato fatto notare che le centrali nucleari hanno fatto un sacco di danni e i soliti milioni di morti in zone dove popolazione non arriva a quantità compatibili con la possibilità di morire in quelle enormità.
Un paese di 1000 anime, infatti,  non puo' avere 2000 morti in 20 anni: o sono conigli oppure, in fondo, le radiazioni hanno effetti positivi e semplicemente muoiono di fame. Ovviamente sto esagerando, ma i numeri di alcuni  sono altrettanto bizzarri...

Potrà sembrare strano ma una delle fonti che i pseudo verdi continuano a scassare le scatole come poco mortifera  e' una di quelle che ha fatto stragi a manetta.

Senza andare in paesi lontani in epoche  recenti dove alcuni "piccoli problemi" hanno causato oltre 100.000 morti in in un'unica soluzione possiamo pensare al nostro piccolo paese rurale ai bordi del pianeta terra.
Si, perche' per fare l'idroelettrico servono le dighe.

Cominciamo a pensare a qualche tempo passato.



il 1º dicembre del 1923 alle ore 7:15 la diga  del Gleno crollò
Il primo borgo ad essere colpito fu Bueggio. L'enorme massa d'acqua, preceduta da un terrificante spostamento d'aria, distrusse poi le centrali di Povo e Valbona, il ponte Formello e il Santuario della Madonnina di Colere. Raggiunse in seguito l'abitato di Dezzo, composto dagli agglomerati posti in territorio di Azzone e in territorio di Colere, che fu praticamente distrutto. Prima di raggiungere l'abitato di Angolo, l'enorme massa d'acqua formò una sorta di lago - a tutt'oggi sono visibili i segni lasciati dal passaggio dell'acqua nella gola della via Mala - che preservò l'abitato di Angolo, che rimase praticamente intatto, mentre a Mazzunno vennero spazzati via la centrale elettrica e il cimitero.
La fiumana discese quindi velocemente verso l'abitato di Gorzone e proseguì verso Boario e Corna di Darfo, seguendo il corso del torrente Dezzo e mietendo numerose vittime al suo passaggio.
Quarantacinque minuti dopo il crollo della diga la massa d'acqua raggiunse il lago d'Iseo.
I morti furono ufficialmente 356, ma i numeri sono ancora oggi incerti
http://www.bergamoeconomia.it/territorio/17-dicembre-2014/crolla-la-diga-vidi-la-presolana-in-fiamme-28.html
Basto' un piccolo cedimento alla base della diga che causo' una breccia per generare in un area pressoche' deserta centinaia di morti e un numero imprecisato di feriti (200?, 300?, 1000?)



nel 1935, il 13 agosto, la diga secondaria sella zerbino cedette per occlusione della valvola di scarico.

A Molare l'acqua risparmiò il centro abitato: botta di culo,  persero la vita tre persone.

Le località al confine con la città di Ovada (Le Ghiaie, Rebba, regione Carlovini, Monteggio, Geirino), a nord-est, furono in gran parte distrutte e l'ondata inghiottì in quella zona almeno venti persone e una settantina di case per fortuna senza persone all'interno: fosse stato di sera si sarebbero contate centinaia di salme.

Ovada,  10.000 abitanti, riusci , ancora per una botta di fortuna, a cavarsela nonostante la distruzione di ponti, case (35).  Perirono solo sessantacinque persone
L'onda colpì ancora i paesi di Silvano, Capriata e Predosa.

in totale  111 morti, dei feriti chissenefrega. I feriti li si conta solo per il nucleare.



l bacino di Rutte era un bacino artificiale industriale, che sarebbe stato convertito a breve in centrale elettrica,  costruito a circa 3 km da Tarvisio in Friuli-Venezia Giulia. Nel 1965 il bacino si ruppe causando un'inondazione che provocò solo danni materiali. 
Siccome abbiamo avuto culo non parliamo di danni.
Usando gli stessi parametri dei no-nuke dovremmo far chiudere tutte le centrali del pianeta.



La catastrofe della Val di Stava si verificò il 19 luglio 1985 quando i bacini di decantazione della miniera di Prestavel ruppero gli argini.
L'acqua serve anche per lavare le rocce. 
Scaricando 180.000 m3 di fango su Stava, piccola frazione del comune di Tesero, provocando la morte di 268 persone. 
Ma alla fine non bisogna dire che le dighe siano pericolose, no?
Hei guarda le case: non ci sono piu'!



come non citare la famosa vajont. A mio giudizio e' la meno importante. Certo, morirono 2000 persone ma la diga, di fatto, non cedette. Fu "solo" una frana che tuffandosi nell'invaso cre' un'onda che scallallo' la diga e fece splash. 
se questo e' il risultato di un piccolo  splash

provate ad immaginare se la diga dopo una simile schiaffo d'acqua, sicuramente non previsto nel progetto, anziche' resistere fortunosamente fosse crollata. Possiamo dire che 50/100.000 morti non sarebbero stati una previsione tanto strana?

In italia, un paese dove l'idro e' importante, di disastri ne sono capitati. Se sembra che non ci siano piu' nuovi disastri, la memoria e' breve,  e' banalmente perche' non si costruiscono piu' dighe da mezzi secoli.
Comunque basta fare anche pochi chilometri fuori dai nostri confini per vedere che tutte le nazioni con tanto idro hanno avuto "problemi" similari: a solo 50 Km da noi sono altri 2 disastri e  basta allontanarsi per vederne altri. Certo non li vedrete nei piatti paesi bassi.

Usando la logica dei no-nuke con questi morti le dighe dovrebbero essere vietate. Ma non ho visto nessuna manifestazione no-idro o no-diga davanti ad una condotta forzata.

In realta' non sto dicendo che sarebbe auspicabile. ANZI.

Dico solamente che un'energia BUONA e una CATTIVA non esistono.
Quando si muovono enormi quantita' di energia e' possibile che qualcosa vada storto e quando lo fa lo puo' fare proporzionalmente all'energia gestita.

Poi ci sono forniture che fanno piu' danni, come il carbone, e altre che  fanno meno danni.

Ma non ci sono fonti che non fanno danni.

una volta capito questo forse si puo' fare una seria pianificazione che oggi e' assente per proclami autolesionisti per fede partitico colorata.

5 commenti:

ijk ha detto...

E' vero che non ci sono fonti che non fanno danni, ma ci sono fonti che fanno danni diversi. Danni a breve periodo o a lungo o lunghissimo, danni locali o regionali o globali, danni piccoli o grandi per unità di energia prodotta, danni occulti o palesi, diretti o indiretti, etc. Si tratta di trovare il compromesso giusto.L'idro è sicuramente una delle fonti piu vantaggiose.

blu-flame ha detto...

L'idro, ad oggi, ha fatto:
1) l'incidente singolo con piu' morti di qualsiasi fonte energetica
2)in italia, dove se ne usa parecchio,ha fatto piu' morti del nucleare CIVILE mondiale in tutta la sua esistenza.
3) ci sono enormi danni ecologici quando scala: vedi le tre gole o assuan.

E' vero che e' meglio del carbone, per carita'. Ma per il resto e' nella media.

anche se e' meglio del re dei morti non e' comunque "puro".

Anonimo ha detto...

Scusa ma cosi mettere al pari idro e nucleare.. sui danni.. mi sembra un tantino una cazzata pazzesca.. poi sarò scemo io.
Ma ancora oggi siamo dietro a valutare gli effetti del disastro di Chernobyl non solo in Ucraina.. ma in Italia...
http://www.linkiesta.it/it/article/2016/04/26/chernobyl-sono-passati-trentanni-e-ancora-non-sappiamo-quanto-ci-abbia/30117/
Così per dire.. poi mettiamo che abbiamo la centrale super sicura.. nessun danno!!! Bravo... ma il combustibile il materiale che entrato in contatto con il combustibile una volta esaurita la vita della centrale dove lo mettiamo?
E si sai mica possiamo metterlo sotto il tappeto. Lo sai meglio di me.. quanto ci deve stare? 10.000 anni? Ok considerando che nessuna civiltà umana è durata così a lungo.. (ma forse quella del nucleare ci riuscirà....) quanto ci costerà gestirlo... 10.000 anni di affitto sai che sinceramente mi spaventano un pò.
Poi che il tutto sicuro non esiste ti do ragione, e che disastri come il Vajont non sono noccioline ci mancherebbe, ma paragonare in nucleare all'Idrico.. in termini di sicurezza dai è dura sodo!!!!

blu-flame ha detto...

"Scusa ma cosi mettere al pari idro e nucleare.. sui danni.. mi sembra un tantino una cazzata pazzesca.. poi sarò scemo io."

In realta' (il sito si chiama allarovescia, notato, vero?) e' a' meta' tra la boutade e la cosa MOLTO seria.


“Ma ancora oggi siamo dietro a valutare gli effetti del disastro di Chernobyl non solo in Ucraina.. “
Ni
Possiamo di certo avere una grandezza di massima per l'incidente militare.


Il link e' abbastanza bizzarro.
Comunque se vogliamo essere SERI, DOBBIAMO paragonarli e con un modo che non favorisca nessuno dei due. Solo se lo facciamo correttamente allora possiamo parlare di energia.

Chernobilla e' stata dannosa, per quanto NON CIVILE e non assimilabile alla NORMALE produzione elettrica.
http://allarovescia.blogspot.it/2011/06/incidenti-nuke-22.html

Se parliamo di danni come li conteggiamo?
Se chernobillla ha fatto 60 morti diretti e, mettiamo esagerando, 4000 nell'arco di 30 anni e, aggiungiamo pure, altri 1000 in altri 30. Scialando.
Ora capiamo pire che 150.000 nel primo giorno e altrettanti negli anni seguenti come e' accaduto con l'idro... hai voglia. Non esiste competizione.


“il combustibile...dove lo mettiamo? E si sai mica possiamo metterlo sotto il tappeto.”
Il problema che l'idro non e', da noi, incrementabile. Cio' che e' incrementabile ha il problema che il combustibile esaurito e' peggio del nucleare o contiene anche scorie nucleari. Ma lo cacciamo sotto il tappeto perche' non si chiama centrale nucleare. Inoltre la conta dei morti e' MOLTO piu' alta.

Quindi prendila come provocazione ma fai comunque due conti e vedrai che non e' del tutto assurda. Anzi


PS il Vajont sono noccioline nella storia dell'idro.

Anonimo ha detto...

Il problema che l'idro non e', da noi, incrementabile. Cio' che e' incrementabile ha il problema che il combustibile esaurito e' peggio del nucleare o contiene anche scorie nucleari. Ma lo cacciamo sotto il tappeto perche' non si chiama centrale nucleare. Inoltre la conta dei morti e' MOLTO piu' alta.

Ok.. ora il conto torna!!! (purtroppo)