domenica, ottobre 23, 2016
TV story 1984
Nel 1984 appare la prima grossa spina nel fianco del consumatore.
Macrovision.
Una cosa che paghi per darti una limitazione.
Con i videoregistratori dell'epoca era relativamente semplice come collegarne due e registrare ciò che riproduceva il primo.
Addirittura vi erano alcuni prodotti orientali che disponevano di un doppio alloggiamento per le cassette per poterle copiare.
Ovviamente le copie ottenuto in questa maniera non erano all'altezza dell'originale ma vista la qualità di molti televisori questo non era un grosso problema. Il fatto che la gente noleggiasse una cassetta e potesse poi copiarla per tenerne una copia era visto come alto tradimento.
Macrovision ha introdotto questa novità che interferiva sulla stabilità del fine quadro rovinando parte del segnale.
In pratica un film copiato lo si vedeva completamente traballante.
Effetto collaterale di questo tipo di misura antifurto era che molti film su alcuni televisori con determinati videoregistratori erano impossibili da vedersi con grande gaudio dei centri assistenza e dei venditori di TV.
Low quality anticopy.
I veri pirati, una cosa che diverrà la costante dei sistemi di anti copia, invece non trovarono molti problemi perché dopo un paio d'anni furono costruiti degli oggetti che semplicemente amplificavano e rinforzavano il segnale menomato. Alcuni pirati dell'epoca possedevano scaffali di videoregistratori alimentati da un singolo player con l'antimacrovision.
Ancora nel 1984 i videoregistratori principali ricevettero l'audio hi-fi sottotraccia permettendo così non solo un eccellente audio, molto superiore a quello che molti usano oggi, (20-15K -3dB SN70dB e 90dB di dinamica) e ovviamente il Dolby Surround che con l'HiFi era fattibile senza problemi come testimoniano ad esempio i tv toshiba, orribili a vedersi, dotati di woofer da 20cm. La merda cinokorean con altoparlanti spessi 2cm doveva ancora arrivare
Altra novita' del 1984 era il TV di sir clive sinclair.
Il baronetto era una persona quantomeno eclettica e fuori di melone. Aveva trovato il sistema tanti anni prima di far consumare le calcolatrici una potenza ragionevole e con i soldi guadagnati da quello aveva cercato di far partire tutta una serie di innovazioni che all'epoca erano viste come follia allo stato puro.
Aveva deciso di costruire nel 1980 del computer a prezzo infimo da mettere in tutte le case di tutti i ceti.
Voleva costruire automobili elettriche,
voleva far si che in tutte le famiglie ci fosse una badilata di elettronica.
Aveva solo due difetti
era in una nazione relativamente piccola come l'Inghilterra e
non era un genio del marketing.
Avesse avuto di fianco un commerciale che valesse la metà di un jobbs e Markkula oggi avremmo avuto la casa piena di roba sinclair.
Altro che apple.
Sir Clive ovviamente aveva un debole per tutte le telecomunicazioni e fece un televisore poco più grande di una radiolina dell'epoca utilizzando un cinescopio piegato 90° con proiezione elettronica frontale e fosfori disposti su un letto parabolico.
Ancora oggi lo stesso tipo di cinescopio vediamone videocitofoni ma all'epoca era pura fantascienza un televisore che si potesse mettere in tasca.
Certamente arriva dopo il televisore di casio e sony (simile ma a colori) semplicemente perché la gestazione era stata piuttosto lunga in quanto un'azienda così piccola non poteva permettersi certo gli investimenti dei giapponesi visto che il prototipo sinclair funzionante era del 1981.
Inoltre il prezzo era sinclair, ovvero per tutti.
Ecco perche' ne parlo.
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1 commento:
80 sterline? Beh, non ho idea di quanto venisse un televisore da salotto a quel tempo, ma sembrano in effetti poche. Anche perchè il modello Watchman della Sony, definendolo molto simile, venduto a 250 sterline!
http://www.thevalvepage.com/tv/sinclair/ftv1/announc.htm
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