mercoledì, giugno 05, 2013

femminicidio?



Negli ultimi mesi si fa sempre più pesante una continua e fastidiosa idea da parte dei mass-media: la violenza sulle donne. Se continuano cosi' diverra' di moda!

La violenza sulle donne tira sempre, perché è immediatamente percepita come ingiusta e come tale non ammette repliche.
E' proprio questo il motivo tragico per il quale viene spinto addirittura con un nuovo nome questo nuovo gioco:
il Femminicidio.

Già, non bastava il fatto che la violenza in sé ogni tanto sfocia nell'omicidio ma bisogna specificare che la violenza finisce, può finire, in una maniera così tragica e stupida.
Così si inventano nuova didascalia, gli si dà un nome, una faccia e questo la fa diventare la nuova moda. Una cosa che esiste in realtà da sempre.

Io sono contrario a fare nuove leggi contro la violenza sulle donne.

Una frase semplice e però rischia sempre di essere de contestualizzata e automaticamente sembra che una persona sia pro violenza sulle donne.
E questo è tragico
io sono contrario a fare leggi contro la violenza perpetrata sulle donne per lo stesso motivo che ero contrario a fare leggi contro la violenza ai gay quando “tirava”.

Queste leggi in realtà ci sono già.

Non troppi mesi or sono successo dei fatti non troppo simpatici a quelle/i che alcuni chiamano finocchi e subito ci fu un'alzata di scudi mostruoso perché venissero fatte delle leggi che ponessero più crudelmente coloro i quali si macchiavano di un simile misfatto: uccidere un gay.

Chissenefrega!
Chissenefrega che era GAY!
Se era etero era meno importante?

Viene quasi il sospetto che questa nuova ondata di crimini contro la donna non sia scaturito dal sentimento di porre un soggetto relativamente debole, per via del dimorfismo sessuale, in una sorta di ambiente santifico come si voglia far credere.



Sembra quasi invece di questo ammontare di protezione della donna nasca addirittura per evitare che qualcuno faccia una legge a protezione dei gay.

Mi sembra tutto molto assurdo.

In prima istanza è abbastanza ridicolo pensare che una legge che punisca in maniera più cruenta coloro i quali uccidono una donna possa istantaneamente far sì che questo non succeda più.
Si sta supponendo un fatto già avvenuto, non uno che sta per avvenire.
Ma la cosa che più mi lascia scioccato e' il fatto di dover proteggere un qualche tipo di tipologia in maniera difforme dalle altre.
Quando la persona viene ammazzata un atto grave comunque sia indipendentemente dal sesso, dall'orientamento sessuale o dall'età.

Se si dichiarano diverse le gravità automaticamente si pone come giustificabile l'assassinio di una categoria non protetta e quindi scusabile.
Tutto questo molto assurdo se ci pensiamo: se proteggiamo i neri perché sono dei poveracci
proteggiamo cinesi perché sono degli immigrati lavoratori e quindi degni di protezione.
proteggiamo le donne perché sono deboli, più deboli degli uomini.
proteggiamo i bambini perché sono ancora più deboli sia degli uomini che delle donne e quindi chi li uccide va punito al quadrato.
proteggiamo gli handicappati perché ovviamente sono i deboli per antonomasia.
proteggiamo i gay perché sono da sempre nel mirino tra gli omofobici che passano il tempo a prenderli in giro..
proteggiamo gli arbitri, sono molto più nel mirino che i gay.
proteggiamo gli immigrati perché di loro si fa uso per pulir bastone
proteggiamo le bambine perché sono più deboli dei bambini maschi e sono bambini.


A questo punto appare ovvio che un uomo medio di 40 anni Bianco può essere ucciso.
Non rientrerà mai in una categoria protetta.

Perché a forza di aggiungere eccezioni e rafforzamenti o si punisce uno che ha ucciso una bambina immigrata e handicappata lesbica con un'esecuzione immediata ottenuta attraverso un candelotto di dinamite acceso usato come una supposta (bum-splat!) oppure per proporzionalità della cosa se l'omicidio lo puniamo solo con l'ergastolo il nostro killer di uomo bianco, eterosessuale, quarantenne, indigeno, normodotato deve essere punito al massimo con un paio di giorni di gattabuia.

Tutto questo turpiloquio per dire una cosa abbastanza banale: la legge per punire questi crimini esiste già si chiamano crimini contro l'individuo.

Che l'individuo sia bianco, rosso, verde, gay oppure femmina non dovrebbe importare perché è importante il crimine in sé e l'efferatezza dell'atto. Mi sembra ovvio che se uno uccide con 42 coltellate godendo della cosa debba da considerarsi diverso da un omicidio accidentale (una porta dimenticata aperta) ed è forse l'unica motivazione che ci porta a pensare che la tanto ingiusta pena di morte possa dare una sensazione di giustizia in taluni casi.

Definire casi speciali vuol dire normalizzare gli altri casi.
Definire una categoria da come necessità quella di definire altre categorie altrettanto importante. Da questo passare, come spesso accade nella legislazione italiana, a un caos normativo fatto di 1000 eccezioni per ogni legge la strada è assai breve e immediata.

Continuare a cercare di definire speciale qualche cosa che e' banalmente orribile e che non ha variazioni di sorta come la morte è assolutamente definita come il minimo che uno possa pensare, non esistono più morti dei morti, porta solo una serie di cose che si possono definire in una sola maniera coerente:
stronzate.

Come diceva mia nonna che nasce prima dell'uso generalizzato della cartigenica: 
i giornali ciapen su anca la merda, e aggiungo: i peggiori continuano poi a spalmare il prodotto.

13 commenti:

Oflixs ha detto...

Certo me lo vedo un omaccione brutto e peloso incazzato nero perché ha perso il lavoro, che c'ha una vita di merda, per giunta ha anche bevuto parecchio e che ha scoperto che la moglie lo tradisce con il senegalese del piano di sotto. Col coltello da cucina in mano, sta per sferrare l' attacco femminicida quando all' improvviso si ferma e pensa: - No! Non devo farlo. Non posso farlo. La Boldrini ha appena aumentato di un anno la pena in caso di omicidio di una donna perpetrato da un uomo! E non mi daranno più nemmeno le attenuanti generiche. No non lo faccio! Meglio tagliarci il melone, col coltello... Hahahahahaha.

Anche solo da questo si evince l' assurdità di una proposta del genere. E se e' una donna ad uccidere un' altra donna? Che facciamo non applichiamo l' aggravante? E perché se una donna uccide un uomo dovrebbe essere differente dal caso in cui uccida una donna? La verità e' che devono discutere di queste minchiate perché non possono affrontare direi per contratto le questioni che contano e che farebbero, almeno in parte, della vita di certa gente qualcosa di un po' meno insopportabile. D' altronde questo secondo me e' in linea con il volere togliere il burka alle afgane con a suon di bombe. Assurdo.

Anonimo ha detto...

nel mio mondo ideale le persone ragionano come voi, mi risulta difficile che una persona normale riesca a concepire anche soltanto il conio di una parola come femminicidio, quando omicidio asserviva già la stessa funzione... eppure non solo esistono, ma c'è anche chi gli da retta... e c'è anche chi uccide, purtroppo, ma quello è un altro discorso

Anonimo ha detto...

STRANAMENTE questo genere di vaccate lessicali ed ideologiche vengono sempre in mente a gente DE SINISTRA .
sarà mica un problema neurologico ?
un giorno forse la scienza dimostrerà che le persone de sinistra hanno un certo deficit cognitivo ?

Anonimo ha detto...

In parte mi trovi d'accordo, ma in parte no.
E' vero che le leggiesistono già; è vero che non serve creare nuovi reati; ma è anche vero che certe cose non possono essere ignorate
Torniamo sull'esempio dei gay, e facciamo un'ipotesi: tabaccaio gay ucciso durante una rapina al suo negozio. In questo caso ha senso parlare di delitto a sfondo omofobo? Ovviamente no, dato che l'orientamento sessuale non c'entra nulla
Ma se un gay viene ucciso "perché è una checca", allora il fatto assume un'altra prospettiva; così come uccidere uno "perché è negro" o una "perché le donne sono esseri inferiori"

Poi sì, basterebbe creare una bella aggravante tipo "Omicidio per discriminazione", applicandola per ogni variante (Sessuale, razziale o di genere) e saremmo a posto...

blu-flame ha detto...

Caro anonimo
Per cio' per te deve essere un omicidio scontato di pena quello di un cassiere gay di un tabaccaio che si fa due maroni mentre quello quello di una checca che magari uscendo dal plastic alle 4 di mattina con il suo vociare sveglia il carrelliere del verziere (elio) e' da punire di piu'?
Magari il secondo e' impulsivo. Il primo voleva accopparlo. Per 100E.

E' questo il problema delle definizioni: mal si prestano se non sono chiare.

E comunque come al solito nessuno va a vedere che per questi motivi il 61cp definisce con il primo articolo tutte queste cose.
Il fatto e' che l'omicida e' spesso "poverino". uno che evade 1000E un cane.

Rifaccio la domanda: SERVONO ANCORA ALTRE LEGGI?

Le perizie fanno buchi (riescono a trovare il TECNEZIO che con un emivita di 61gg e' ovviamente molto diffuso in natura e il giornalista lo pubblica pure senza dar fuori di testa!) e i giudici spesso sono cialtroni.
L'unica legge sarebbe OBBLIGARE a leggere quei libri che usano in USA quelli della scientifica e le forze di polizia.
Fare 2 perizie su di una scena del crimine non serve a niente. Salvo di voler sprecare danari. in italia se ne fanno anche 4 o 5.

CP
Leggetelo e capirete che il 99% delle chiacchere da bar sono appunto tali e che i giornalist non lo hanno MAI LETTO.
Leggetelo e scoprirete che non viene mai applicato correttamente anche se e' un pilastro legislativo.

blu-flame ha detto...



Art. 40.
Rapporto di causalità.
Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se l'evento dannoso o pericoloso, da cui dipende l'esistenza del reato, non è conseguenza della sua azione od omissione.
Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.



Art. 61.
Circostanze aggravanti comuni.

Aggravano il reato quando non ne sono elementi costitutivi o circostanze aggravanti speciali le circostanze seguenti:
1) l'avere agito per motivi abietti o futili;
2) l'aver commesso il reato per eseguirne od occultarne un altro, ovvero per conseguire o assicurare a sé o ad altri il prodotto o il profitto o il prezzo ovvero la impunità di un altro reato;
3) l'avere, nei delitti colposi, agito nonostante la previsione dell'evento;
4) l'avere adoperato sevizie, o l'aver agito con crudeltà verso le persone;
5) l’avere profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa; (1)
6) l'avere il colpevole commesso il reato durante il tempo, in cui si è sottratto volontariamente alla esecuzione di un mandato o di un ordine di arresto o di cattura o di carcerazione, spedito per un precedente reato;
7) l'avere, nei delitti contro il patrimonio o che comunque offendono il patrimonio, ovvero nei delitti determinati da motivi di lucro, cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità;
8) l'avere aggravato o tentato di aggravare le conseguenze del delitto commesso;
9) l'avere commesso il fatto con abuso dei poteri, o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio, ovvero alla qualità di ministro di un culto;
10) l'avere commesso il fatto contro un pubblico ufficiale o una persona incaricata di un pubblico servizio, o rivestita della qualità di ministro del culto cattolico o di un culto ammesso nello Stato, ovvero contro un agente diplomatico o consolare di uno Stato estero, nell'atto o a causa dell'adempimento delle funzioni o del servizio;
11) l'avere commesso il fatto con abuso di autorità o di relazioni domestiche, ovvero con abuso di relazioni di ufficio, di prestazione d'opera, di coabitazione, o di ospitalità;
11-bis) l’avere il colpevole commesso il fatto mentre si trova illegalmente sul territorio nazionale;
11-ter) l’aver commesso un delitto contro la persona ai danni di un soggetto minore all’interno o nelle adiacenze di istituti di istruzione o formazione;
11-quater) l'avere il colpevole commesso un delitto non colposo durante il periodo in cui era ammesso ad una misura alternativa alla detenzione in carcere.

Corrado ha detto...

Sono l'Anonimo che ha fatto l'esempio del cassiere Gay
No, ovvio che il primo esempio non è "meno grave"; però anche tu sbagli controesempio, parlando del carrelliere che agisce impulsivamente: neppure lui uccide il gay perché è checcha, ma lo fa perché lo ha svegliato con le sue urla (Anziché con la vespa scoppiettante)

Immagino tu sappia che esistono le aggravanti; come quella "per futili motivi"
Ecco, io l'omicidio per discriminazione (Di qualunque genere) lo tratterei come un omicidio con tale aggravante; Ovvio, se davvero è la discriminazione il motivo scatenante

Non servirebbe creare nuove leggi ad-hoc, basterebbe (Immagino, non essendo un giurista) una ridefinizione interna nel codice di procedura penale che allarghi e definisca, se necessario, l'aggravante "per futili motivi"

blu-flame ha detto...

come ho scritto caro corrado riportando il codice
--------------
l'avere agito per motivi abietti o futili
-------------
Come dive il vocabolario
abietto
[a-bièt-to] agg.
• Ripugnante, spregevole, turpe



Ammazzare un gay perche' e' tale non e' un motivo tanto futile che spregevole
Accoppare una donna per affermare la propria forza non e' turpe? (turpe:Moralmente vergognoso)

Quindi non servono neppure nuove interpretazioni come vedi.

Vale ha detto...

Mi spiace molto. Mi spiace molto perché di solito i tuoi post sono intelligenti, ma è evidente che qui stai parlando di qualcosa che non conosci, solo riversando quattro idiozie che dicono i tg o i quotidiani nazionali (che scrivono a loro volta idiozie mostruose).
Qui una spiegazione dei termini
http://lunanuvola.wordpress.com/2012/12/05/la-violenza-non-e-simmetrica/
Poi, se mai vorrai VERAMENTE informarti, così forse potrai esprimere un'opinione ragionata, ti consiglio i seguenti siti:
http://lunanuvola.wordpress.com questo molto ben fatto
http://comunicazionedigenere.wordpress.com/ questo che analizza come i media, usando forme di comunicazione di parte, travisino il fenomeno
http://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/ questo che analizza i problemi legati all'infanzia.

Da nessuna parte è mai stato detto che se muore un uomo è meno importante. Ciò che si dice è "c'è un fenomeno per cui la principale causa di morte per le donne è essere ammazzate dal compagno o dall'ex. Questo è un problema, e va risolto" (esattamente come si cerca di porre rimedio alle morti bianche sul lavoro, il ché non vuol dire che se uno muore in ferie sia meno importante). Ti stupirà scoprire che la politica richiede inasprimento delle pene (a scopo elettorale, ovvio), mentre i centri anti-violenza chiedono un controllo nelle forme di comunicazione e un'educazione alla parità di genere nelle scuole per scoraggiare il clima misogino.

Spero andrai a leggere.
Vale

blu-flame ha detto...

caro/a vale.
Io non ho detto che la violenza di genere non esiste o che non esistano maschi stupidi che non vogliano capire di essere gay e quindi poicchino le donne come affermazione della propria mascolinita' (altrimente perche picchiare l'oggetto del desiderio?)

Ma facciamo uno stop.
Dalle mie parti, 50 anni fa, le alcune donne delle cascine picchiavano i mariti quando tornavan dall'osteria. Non era un segreto.

Sicuramente molte donne, immagino molte di piu', venivano picchiate.

Penso che e' grave che oggi qualcino picchi qualcun altro fino alla morte.
ma mon e' un problema di femminicidio.

E' un problema di VIOLENZA.

E i VIOLENTI se la prendono con chi hanno vicino: i famigliari.
mogli/figli/vicini di casa.

la principale causa di morte per le donne, come già osservato da tempo, le malattie cardiovascolari con 126.531 decessi su 296.366 (43%), mentre i tumori, responsabili di 74.767 decessi (25%), rappresentano la seconda grande causa di decesso.

La causa non di malattia sono incidenti stradali eccetera.
nel 2012 solo 127 donne in Italia sono morte per violenza (ottenuta da uomini e donne e comprensivi di rapine in banca, moti da stadio, e raptus) ma 855 per incidenti stradali.
631 per SUICIDIO (2008)
E il suicidio, come del resto accade per la violenza, non e' appannaggio delle donne nonostante un'altra campagna similare (per colpa di marylin?) visto che ogni donna suicida ci sono 4 maschietti steccati(se poi sono Gay non e' dato sapere).
Gia' perche gli uomini per VIOLENZA sono morti in 387

OPS!

Quindi
Esiste un problema?
si
e' cosi' grande?
meno del suicidio
necessita di nuove leggi?
no, ci sono gia'!

Se e' un problema cosi' grande e ovviamente qualcuno lo pensa visto il batage, pensiamo al suicidio al disagio vissuto da 4000 persone che si sono ammazzate.
Cosa dovremmo fare: una legge contro i famigliari che non notano la cosa e li sbattiamo in galera?

Vale ha detto...

"Gia' perche gli uomini per VIOLENZA sono morti in 387"
violenza operata nel 99% dei casi da altri UOMINI. Il fenomeno della violenza di genere è una cosa diversa, tu stai mescolando mele con ananas, non ha senso.
Non solo si evince che non ti sei informato sull'argomento, ma anche che parti con un grosso bias. Ti rinnovo il suggerimento di leggere estensivamente quei siti.
Smetto di rispondere, perché "non c'è peggior sordo...". Spero andrai ad informarti meglio.
Vale

blu-flame ha detto...

violenza operata nel 99% dei casi da altri UOMINI.
Hai statistiche?

Perche io non nego che ci sia un problema ma se si dedicano piu' pagine di giornale alla
"morte violenta di esseri umani di sesso femminile ad opera di essere umani di sesso maschile di natura volontaria"
allora per suicidio si dovrebbero occupare interi numeri e per gliincidenti stradali si dovrebbe invocare lo stato di soccorso e la carcerazione di quelli che hanno comprato un SUV.

Perche', ricordiamocelo, su migliaia di morti non ottenuti per malattia quelli che rispondono alla voce di cui sopra pare che siano una decina annui.
Ne crepano molte di piu' per scippo: cadono, battono la testa.

Ripeto, non sto minimizzando.
Ma forse prima ci sono cose piu' gravi che nessuno vuole guardare perche molto piu' grosse.
E sistemando quelle vedrai che anche questa diverra' meno grande.

Anonimo ha detto...

Io credo che la parola "femminicidio" sia da intendere come uccisione di una donna in quanto tale da parte di un uomo; proprio per la discriminazione dell' autoaffermazione del suo essere donna. Ritengo che possono usarla i giornalisti ma un esponente politico dovrebbe ritenersi più che soddisfatto dalle norme che già esistono. comunque è una moda passeggera come lo sono stati gli sbarchi o i cani che mordevano bambini o le zingare che rubano bambini...notizie che vanno dietro ad un filone finche tira e poi, puff, non succede più nulla!

Vorrei far notare come il ragazzo investito e deturpato al volto con acido dalla sua ex-fidanzata sia passato in merdesimo piano....