Ultimamente mi pare di diventare "u maGGo" quando faccio "grandi" previsioni del futuro, tipo che se ti tiri una martellata sul dito proverai dolore, soprattutto dopo aver letto su "medici oggi" che le martellate fanno male. :-)
Previsioni proprio...
Sembrano previsioni solo quando tutti dicono che tirarsi le martellate "sui diti" e' una cosa piacevole ed etica, poi ci provi e, wow, effettone "imprevisto": HAAAAAUUURG!
Mentre per tutto l'anno mi sono preso insulti per aver detto che il carbone e' incrementato a tuono, anche grazie alle auto elettriche (pur non essendo percentualmente grandi), i numeri di quest'anno mostrano... l'ennesimo aumento del consumo del carbone andando a sfondare tutti i record precedenti che avevo dettagliamente narrato.
Ma i verdosky continueranno a negare la follia.
Nulla di nuovo sotto il sole offuscato dal fumo delle centrali a carbone.
Siamo in un bizzarro momento in cui, per via di una narrazione malata e un asimmetria d'informazione per vendere piu' roba (come i pannelli solari o le auto nuove, magari piu' grosse) molti si illudono che potremo vivere all'occidentale senza bruciare combustibili fossili, neppure un grammo.
Vediamo di fare un nuovo focus.
Partiamo dal grafico sopra della Agenzia Internazionale per l'Energia, che tanto qualche fanboio dira' che io sparo cazzate e mi manderanno gli avvocati (nota pagina pro-auto_dacompraresemprepiu' su FB).
La parte blu e' cosa e' successo.
La parte grigietta sono le ultime due previsioni, quelle precedenti si scollano anche di piu'
Cosa e' successo?
Come mai le previsioni sono cosi' sballate?
Che se tutti, ma proprio tutti, dicono che l'estate sta finendo e un anno se ne va, ops, il consumo di carbone sta finendo e il solare arrivera'.
Da cantarsi, provateci, e' piu' greenwash.
Ripetetelo per 35 anni con proclami continui e costanti, in ogni settimanale, giornale, flusso di faccialibro, proclami di governatori e governi, con leggi miliardarie con la promessa di affrettare la gioia del mondo nuovo che arrivera' come l'estate e diventa una roba solida credibile nelle manti di tutti.
Tanto credibile che quando parlo con alcuni non ci credono che il 96% dell'energia se non e' fossile e' legna da ardere
Chi fa le stime sui consumi futuri, anche se e' una persona seria e con la testa sulle spalle si chiede se non stia prendendo una cantonata.
Se io vado dall’Italian fa-BBoY e mi dicono che
"adesso noi abbiamo 26TW di solare, altrettanto di megarinnovabili in super incremento su un totale di 126TW DI ELETTRICO" e "il fossile e' un ricordo" come tuonano tutti, le tue stime che danno per in crescita il fossile pensi che siano errate e le metti in ribasso.
Poi scopri che i TW non vogliono dire un caxxo, che si parla solo di una piccola parte di energia, e per sostegno si consuma il doppio di prima di metano, ma non viene conteggiato non essendo "produzione". Anche il poco incremento di rinnovabili e' dato da condizioni annuali favorevoli e DIMINUZIONE DEL PIL (ovvero della richiesta) che di Fatto hanno diminuito, per decreto, la percentuale di energia DA fossile ma non il suo consumo fattivo.
Se poi lo guardiamo per Wh prodotto piangiamo.
Altra notarella spesso taciuta e' l'incremento di auto produzione... Per quanto riguarda l'inutile solare siamo tutti pronti a vedere numeri colossali e ben dettagliati di quando la santita' cresce felice.
In questi anni in molti stati, anche un po nel nostro, vi e' stato uno spostamento da elettrico a fossile in molte produzioni fino a comprare diesel MAN da mettere in cortile per soddisfare la fame (senza andare lontano a 3km da me un'azienda ha un paio di enormi 12 cilindri di classe MW per evitare le paturnie terna che non davano disponibilita').
Ritorniamo a mitragliare numeri.
"il carbone è spesso considerato un combustibile del passato, ma il consumo globale è raddoppiato negli ultimi tre decenni... la domanda continuerà a crescere nel prossimo futuro."
IEA
non si e' mai fermato, al massimo in alcuni anni ha rallentato la crescita. Per via dei proclami qualcuno nel rallentamento della crescita aveva visto un trend che avrebbe portato ad una riduzione, diciamo che al massimo e' rimasto pressoche' stabile per concorrenza del metano.
Molti dei moti vi dell'aumento del carbone e' l'aumento della domanda di elettricità (in italia per via del paese morente ovviamente non si e' vista) ed è aumentata più rapidamente del previsto.
Ciò non dovrebbe sorprendere: la favola della transizione energetica e' appunto tale e racconta la barzelletta dell'elettrificazione di tutto diventa comica solo se non siete occidentali.
Tutto elettrico perche' attacchiamo tutto alle rinnovabili, e' stato il grido degli eroi... rinnovabili che non ci sono e si sono attaccati al tram.
Siccome non ci sono le cose promesse la richiesta passa dalla rinnovabili fantasma al carbone o metano reale.
La corsa all’elettrificazione ha banalmente spinto alla carbonizzazione di rete ottenuta in alcuni paesi con il metano ed in altri con il carbone.
Quello che prima era off grid ore e' on grid, ovvero con le perdite di trasmissione.
la stessa IEA di cui sopra per anni ha detto, mentre aggiustava le stime che "misteriosamente" erano completamente sballate, prima diceva che l'impiego di pannelli solari, turbine eoliche e altre fonti di energia avrebbe spinto il carbone su una traiettoria discendente.
Pur non essendo degli stolti hanno completamente sballato le previsioni, ed ora e' abbastanza semplice capire perche': hanno ascoltato per anni le stime di esimi verdosky che portavano tabelle oniriche che raccontavano bugie o follie.
Quando riporti ad un economista che in europa spendi parecchie migliaia di miliardi (decine di bilioni) quello da per scontato che non ti sei fuso il cervello e li usi per accendere la pipa, con quella roba e' certo che tu porti risultati.
Lo da per scontato, nessuno e' cosi' stolto di bruciare miliardi per "questioni di principio".
Peccato che la montagna di soldi ha prodotto la produzione topolino.
Giusto per dare un idea dei soldi spesi se mettiamo tutte le uova nel paniere solo in Italia abbiamo speso piu' del programma apollo attualizzato, pensate a gente come la Germania che ha speso persino di piu' e vi renderete conto che i soldi sono una barca, no anzi, una nave generazionale.
Di fronte a questi soldi spesi chi faceva previsioni dava quindi per scontato che chi pagava la colossale moneta ci vedesse un ritorno con un senso e non li avesse spesi solo per motivi futili come prendere piu' voti dagli ignoranti che credono alla magia.
LA Cina, che molti stolti pensano verde perche' ha messo 4 parchi enormi di pannelli, di fatto fa il trend mondiale. Dimenticando, che al contrario della Norvegia o meglio l’Islanda, non sono 4 gatti in un buco, ma quella produzione di solare vale circa zero.
Bisogna ricordare un ennesimo piccolo particolare: stiamo delegando gran parte della produzione di beni mondiali alla cina.
Per farlo la Cina necessita di montagne di energia e non gli interessa certo rispondere a perniciose normative "all'europea" quando il suo problema non e' certo la salute, ma l'energia.
Inoltre hanno un problema di margini, cosa che ha connessioni mica da ridere con l'attuale sovrapproduzione cinese, dimostrando, se mai ce ne fosse bisogno, che un governo che fa scelte dall'alto fa cantonate epiche.
La Cina ha spinto verso il carbone diminuendo petrolio per una scelta strategica di approvvigionamento.
Ad un certo punto l'imperatore cinese ha deciso di non dipendere da una mono fornitura e contemporaneamente evitare di azzannarsi tutti sulla medesima bistecca.
Se gli occidentali narravano di rinunciare al carbone e spesso lo sostituivano con il metano, la fonte snobbata diventava una fonte molto economica. Salvo poi, quando ci si accorse della bufala i prezzi riallinearono.
Non a caso il 30% del carbone mondiale (probabilmente di piu' visti i numeri "cinesi" della Cina) viene pappato dalla cina
Le famose auto elettriche cinesi non nascono per, come qualche anima corrotta dal greeen pensa, per inquinare di meno, ma per poter mettere nel serbatoio anziché petrolio dei bei pezzi di lurido carbone.
Come era la storia delle auto elettriche ecoqualcosa?
Ed e' la cosa che ha spiazzato i costruttori europei che consideravano il mercato cinese "terra di conquista" e quindi non una competizione. Stessi furboni che pensavano che imporre l'elettrico al posto del diesel avrebbe avuto lo stesso effetto di barriera dallo straniero invasore (Jap&USA) armato di auto benzina.
Gli europei si sono trovati con 2 problemini:
In Cina, snobbata e conquistata, se guardavi bene stavano gia' facendo le auto elettriche e loro, dall'alto della loro tradizione latinica (noi siam da sempre Re) non lo avevano notato
Le batterie con il cavolo che sono scese di prezzo del 90% in 5 anni come dicevano tutti i narratori.
Cose che bastava stare attenti, ma tutti questi attori avevano la fregola di imporre un modello di vita salvifico e santificante.
La batteria poi e' banale: da sempre un oggetto da circa una tonnellata se non e' un panetto di piombo ha un certo costo.
Giusto per capirci un panetto del genere di piombo che non si piegasse sotto il suo peso costerebbe 3000E (2000E di soli lingotti), meno della meta' del prezzo che alcuni stimavano le batterie entro 10 anni, gia' passati.
Immagino che alcuni latinisti immaginavano che le batteria al litio, una volta arrivati a certi volumi produttivi, prezzassero come le batterie al piombo di pari massa dimenticandosi che le Pb sono semplici da realizzare, si riciclano, il piombo pesa, e tutti le fanno ad occhi chiusi.
Consiglio a costoro di tornare alle elementari e chiedere: pesa di piu' un Kg questo o un Kg di quello?
Ricordiamo anche che in cina non si facevano auto, per questo ai grandi furbi della barriera doganale elettrica non la vedevano come contender
nel 1999 la cina, con oltre un miliardo di persone, costruiva 500000 auto, roba da Belgio.
In soli 24 anni 24 milioni di auto. Lascio a voi l’incremento annuale.
Aggiungiamo un pochino di numeri altrettanto assurdi.
Dal 2009 la Cina è il più grande paese produttore di auto al mondo...
Ha chiesto ai fessacchiotti di andare a produrre nel loro paese per fare il bengodi senza concorrenza.
I furboni ci sono andati, hanno goduto, ma hanno insegnato ai cinesi a fare auto.
Prima delle scrause jetta di generazioni passate. Poi, grazie alla concorrenza di altri fessacchiotti che hanno fatto lo stesso, innestando una concorrenza, le stesse auto che producono in germania.
Il caso di VW e' emblematico.
fino al 2021 era il più grande marchio automobilistico in Cina per vendite. Il mercato cinese è il più grande mercato di Volkswagen, che rappresenta circa il 50% delle vendite globali di Volkswagen nel 2021.
Il problema e' che erano auto costruite in stabilimenti SAIC e FAW e non e' che costoro sono cosi' poco svegli da non spostare gli stessi ingegneri che hanno mandato avanti la baracca in uno stabilimento SAIC puro per fare auto da zero.
Ecco quindi che SAIC e FAW (entrambe statali) da fare poche unita' del livello qualitativo sovietico, in un decennio, si son messe a produrre auto di tutto rispetto in quantita' industriali, dovrebbero aver allegramente superato i 9 milioni.
Ovviamente essendo aziende statali fanno da scuola (al contrario della nostrana IRI che spesso era un assumificio pietra al collo) per tutti.
Un consumatore cinese odierno non e' che compra una VW, che e' oramai una vettura cinese a prezzo europeo, compra un originale cinese. Ricordiamo che alcune cose VW sono esclusivamente prodotte in Cina.
Il giochino della marca funziona fino a che sei una marca.
Altrimenti sei nel rumore di fondo.
Audi, che e' un signor nessuno che per motivi misteriosi da noi e' considerata migliore della solita VW, addirittura a livello mercedes (buhahahah!) in Cina non ne capiscono il fascino essendo una VW con un adesivo. Adesivo che non riconoscono non essendo stata spesa reclame per decenni, ed ora al posto dei 4 anelli il logo saranno le 4 iniziali
Potete anche vedere modelli nuovi non ancora arrivati da noi o importi da poco, come il furgone brutto tavascan, non a caso esce dalle stesse fabbriche da dove esce la JAC A5 Plus.
dimenticando che in cina manco usano i caratteri latini.
Oltre le spigolature della fiattona crucca che da noi si spaccia per premium, ogni nuova vettura cinese presentata che non sia un suv, dove sono tutti uguali e il brand e' tutto, i CEO europei corrono in bagno e ci restano una settimana.
Ricordiamo che da sempre la gente compra il suv per fare gli spacconi con il vicino ("ao' cio ho pi GGrossa"), ma spera di comprare una sportiva e anela le berline.
Non e'un caso che i nuovi marchi inizino da berline o sportive e poi vendano furgoncini.
Lo ha fatto tesla che e' arrivata con la S, ma vende la Y che al confronto e' un catorcio.
Lo ha fatto Nio, come lo sta facendo Xiaomi.
Questa roba, venduta a 27KE, e' quella che i costruttori occidentali hanno paura.
Perche' una volta che nell'immaginario setta l'idea che fanno auto possono vendergli anche il cassonetto del pattume.
BMW vende palate di pessimi X solo perche' ha le auto come la 3.
Il cassonetto polacco cayenne ha venduto solo perche esisteva la 911, altrimenti prezzava peggio della versione VW che all'epoca costava 1/4 pur essendo tanto simile.
Altrimenti diventano un marchio qualunque dove il prezzo e' tutto.
Un furgoncino brutto e' uguale all’altro, cambia giusto il colore.
Questi milioni di auto, questi milioni di tonnellate di acciaio, questa elettricita' per farle andare ha un solo nome: CARBONE.
altri numeri.
Il 79% (per altre stats il 74%) delle auto elettriche prodotte al mondo sono cinesi.
il 68% delle auto elettriche al mondo sarebbero vendute in cina.
Prendete questi dati con le pinze, sia per il fatto che sono numeri cinesi, sia perche il 90% degli articoli da numeri cangianti.
Quello che alla fine e' chiaro e' che la cina guida l'elettrificazione automobilistica e lo fa per usare il carbone.
Fuori dalla Cina non si vende elettrico.
Salvo imposizioni soamo alla saturazione di mercato, che in termini economici, visto che il mercato della sostituzione e' ancora lontano, e' la flessione attuale.
Come dite una altra previsione pranorabdomaGGica?
Altri dati ridicoli sono che in tutto il mondo stanno salendo a tuono i consumi elettrici... per via dell'elettrificazione, sia primaria, ovvero "arrivano le lampadine" che di condizionamento.
Quando ti trovi aumenti TWh di di consumi non e' che stai a pensare di cementificare costosi 30Km di pianura per metterci incerti pannellini che fanno il solletico.
Prendi un caldaione, ci sbatti dentro una palata di carbone e gli dai fuoco.
Si noti che la IEA, fra le righe, dice che la diminuzione del carbone IN ALCUNE ZONE non e' avvenuta per via del solare&c, sebbene lo indichi, ma per "altre fonti" fra cui il metano.
Non e' quello che dico da una vita?
Certo rispetto al fetido carbone il metano e' una manna, ma non lo definirei green... o no?
Dove il carbonazzo e' sceso e' stato quasi sempre per via dell'ascesa del metano, nord America ed Europa insegnano.
Bruciare la legna nel camino ha prodotto piu' di solare e vento con una utilita' pressoche' doppia.
Qualcuno dovrebbe raccontarla.
Se l'idea europea e' ancora "costruiamo piu' auto per diminuire l'inquinamento" potrebbe andarsi a scontrare o con aumenti VELOCI e drastici di metano o addirittura con la reintroduzione massiva di carbone.
Questa roba potrebbe diventare piu' importante e improvvisa se spingeranno le pompe di calore.
Macchinari interessanti in molti luoghi, di certo non al freddo, ma con una cosina: le pompe di calore possono essere usate come raffreddatori, in pratica ti ritrovi anche con un condi estivo che ovviamente non funziona a preghiere, ma funziona benone a lignite.
Altro aumento dei consumi, ovviamente non in italia dove non abbiamo cultura, e' la AI.
I datacenter ormai non sanno piu' dove prendere il brodo e ormai cercano location piu' per il sugazzo che per altri parametri. Ai datacenter non interessa il solare.
Nella lettura del report IEA io ad un certo punto ho lasciato perdere, non sapevo se ridere o deprimermi, se qualcuno vuole farci una lettura completa e' tragicamente li sul link e divertitevi, io ho solo saltellato, confesso stavolta non ne avevo molta voglia della solita roBBa.
Se mi pagate lo leggero' tutto :-)
Pero' e' da chidersi perche' non lo fanno i giornalisti, che vengono pagati e parlano delle stesse cose che racconto io, ma dicono esattamente il contrario.
Quello che deve essere chiaro a tutti, nonostante i proclami verdosky che dicono esattamente il contrario, il carbone ha dei vantaggi:
Costa poco
Le centrali costano poco
Per alcuni usi la sua chimica e' indispensabile (altoforni)
e' di facile accesso.
Il fatto che inquini a tuono, che emetta anche palate di CO2 per ogni KWh sono ovviamente cose non belle.
Ma quando hai bisogno di W e Wh per caricare in fretta la Tesla (o la BDY), presto che e' tardi, i datacenter, le pompe di calore, non hai bisogno di "qualcosa di buono", hai fame.
Il cioccolatino ose' della carampana non ha senso, ti serve la marmittona di sbobba, magari meno buona, ma riempie le busecche.
Qualcuno potrebbe dirmi che sono stato cattivo a riassumere i nonsense.
Tranquilli, e' natale, non ho finito con i regali velenosi.
Spesso i verdosky osannanno come Dei del greeeeenn paesi come la Norvegia o la Svezia, dimenticano i numeri spicci.
In europa non siamo solo noi a fare scelte del razzo.
La Germania ci e' venuta dietro nella follia delle finto-rinnovabili e lo spegnimento del nucleare pone l'inverno in un limbo drammatico.
I governi di questi (e altri) paesi del nord stanno legiferando per spegnere i cavi che portano l'energia all'esterno.
Premessina:
-Durante l'inverno il solare produce 1/5, o se preferite il 20%.
-Quando non vi e' sole le brezze, che sono alimentate dal sole (al contrario dei venti) sono SPENTE. e sono pente di conseguenza anche le pale che li sfruttano.
-In piu' i bei giorni di plumbeo in stile milanese il solare scende ancora, non parliamo dopo le nevicate, a percentuali degne di Bim Bum Bam (la versione della morra da bambini) mentre l'eolico e' defunto.
-Alcuni giorni dell'inverno si arriva ad avere sole e vento vicino a zero per oltre 20 ore, anche se oltre le 30h a zero capita di rado non e' un fenomeno di per se raro.
Anche se su wiki non e' del tutto corretto, il termine crucco per indicare decine di ore a zero sole e vento, al solito impronunciabile, stutumpataflummen (o giu di li, per me tutte le parole tedesche lunghe sono uguali), e' ricco d'ironia.
Si arriva a giorni in cui il fenomeno copre piu' di una nazione.
Comunque senza arrivare allo stutimpqualcosa ci sono decine di altri giorni in cui il sistema sarebbe al collasso se non ci fosse la bonta' dello straniero.
Lo abbiamo visto anche analizzando la tragica situazione italiana.
A quel punto, come l’Italia, la Germania e l’Inghilterra, sono disposte, pena il collasso del sistema elettrico, a dare piu' soldi possibile in cambio di energia. Spesso giocando al rialzo fra loro.
In pratica prende l'elicottero e si va da chi ha margini lanciando pacchi di milioni dal cielo nel ventilatore.
Il problema di questo fare e' che una cosa e' chiedere un po di energia, altro e' chiedere di svuotare i bacini idroelettrici o chiedere, come effetto collaterale, un costoso aumento della potenza installata.
Sono cose che impattano direttamente o indirettamente sul costo energetico nazionale del venditore che puo' decidere se vendere ai conterranei o allo straniero a maggior prezzo.
Costi istantanei e a lungo termine.
Ebba Busch, ministro dell'energia svedese , ha dichiarato al Financial Times che il progetto Hansa PowerBridge, un connettore da 700 megawatt progettato per collegare i mercati elettrici tedesco e svedese, sarà rinviato finché la Germania non metterà in ordine il suo sistema.
l’Europa deve smettere di impegnarsi in lotte politiche sull’energia nucleare e incoraggiare maggiori investimenti nella tecnologia per stabilizzare il sistema.
Nessuna volontà politica può ignorare le regole fondamentali della fisica, nemmeno il dottor Robert Habeck. (NdR il verdosky ministro tedesco che e' anti-tutto)
(dal finacial times)
Ebba Busch, alla frase "Nessuna volontà politica può ignorare le regole fondamentali della fisica" mi hai fatto eccitare, vieni qui che ti stiro.
Torniamo meno triviali.
maggiori investimenti nella tecnologia per stabilizzare il sistema oggi vuol dire accendere delle centrali che non facciano ridere ai polli: nucleare, petrolio, gas o nucleare. Fate la vostra scelta.
Questo attacco frontale accade perche la zona industriale svedese, vicino all'interconnettore, ha subito un aumento di prezzo del 140X, o se preferite del 14000%, per una settimana di seguito.
Capite che per aziende che spendono milioni di energia e spendono milioni per limare le singole percentuali di risparmio energetico il fatto di arrivare a spendere cifre apocalittiche perche' si vende l'energia a gente che si bulla di essere greenwash con il sedere altrui fa girare gli zebdei.
Queste dichiarazioni fanno il paio di quelle norvegesi
La mancanza di vento in Germania e nel Mare del Nord ha fatto salire al livello più alto dal 2009 e quasi 20 volte superiore a quello della scorsa settimana il prezzo dell'energia norvegese.
"È una situazione di merda assoluta"
ministro dell'energia norvegese Terje Aasland, con una frase molto semplice e chiara che non lascia dubbi sulla cosa. non essendo gayo questo non lo limono.
"i bruschi aumenti dei prezzi dell'elettricità in Norvegia negli ultimi inverni hanno scatenato una tempesta politica, facendo sì che la questione degli interconnettori elettrici sia probabilmente uno degli argomenti principali delle elezioni del prossimo anno."
(FT)
Anche in Norvegia, gli elettrodotti non enormi, la rete e' comunque una roba costosissima, al contrario di quelli che pensano solo alle colonnine (praticamente dei pezzi di plastica). La zona degli elettrodotti ha subito per giorni rincari monstre e comunque rincari per tutti nonostante l'energia sia parzialmente sovvenzionata oltre soglia.
A nulla serve, come propone qualcuno, di aumentare l'interconnessione europea per rendere omogeneo il mercato per diversi problemi
1) ogni Km di transito sono perdite. Solo i prezzi folli invernali giustificano trasporti oltre i 500Km, ma e' follia andare oltre ancora.
2) alla fine in qualche maniera bisogna produrre quella roba. Non fai andare un colossale impianto per usarlo solo 3 mesi: il costo del danaro ti uccide.
3) non e' vero che equilibri: se tutti usano dosi di intermittenti ci sara' sempre uno squilibrio crescente che nessuno avra' intenzione di spendere per colmare, sperando nello straniero (termine che all'interno della UE fa ridere doppio).
4) una interconnessione super potrebbe limitare poco questi problemi, salvo pensare di portare energia dalla Grecia al Regno unito senza pagare un pegno tale da rendere il gioco suicida, ma potrebbe dar adito di pensare che esiste sempre qualcuno disposto a salvarci, cosa che certo avverrebbe per piccole fluttuazioni, ma creerebbe la falsa idea di essere al sicuro: il costo e' mandare al buio di colpo mezza europa.
Ricordo che un riavvio puo' costare decine di miliardi.
L'aumento dell'interconnessione rende migliore il sistema, ma non ne' la soluzione a QUESTO problema.
L'unica soluzione, visto che l’elettricità non si accumula, men che meno fra stagioni, e' provvedere alla baseload o a dei COSTOSI impianti di backup nazionali (turbogas dice nulla?).
Nazionali, al plurale, perche' piu' sono locali meno paghi pegno. Non metti una centrale a Roma per alimentare Barcellona.
Se dovesse peggiorare la corsa agli armamenti tornera' il... carbone.
Il carbone ha un grande futuro.
Anche da noi indirettamente, perche', visto che e' tutto connesso, se noi prendiamo molto gas (facendone aumentare il prezzo), altri prenderanno in automatico piu' carbone.
Le rinnovabili tanto narrate nei miti aulici latino-verdosky dove gli dei dell'olimpo sorseggiavano vino speziato e frutta magica che appariva gratis in questo mondo contano come il consumo di yogurt gusto durian in Italia.
Altro mito latino-verdosky sono le auto elettriche europee per diminuire drasticamente l'inquinamento. Con il drammatico aumento del carbone attuale se fossero alimentate tutte da un astronave aliena di passaggio e la costruzione non fosse piu' inquinante di un benza, la miglioria della costosa ultra decennale completa transizione EU non coprirebbe l'aumento di 6 mesi del carbone mondiale, di fatto come svuotare il lago maggiore con una paletta da spiaggia:
irrilevante, ma drammaticamente costoso.
Buon natale e meno verdosky a tutti.