mercoledì, luglio 27, 2022

Diga di Saddam

Visto che vi piacciono i drammi energetici, dopo morti e feriti a migliaia (come era la storia della pericolosita' della centrali nucleari?)  parliamo di morti in potenza.
Qualcosa che potrebbe, ma per mero c--o non e' ancora successo.


negli anni 50, quando l’Iraq era una monarchia qualcuno fantasticò di prendere il flusso del tigri e piazzare una bella diga che potesse produrre una fraccata di energia.
Pagano consulenze nel 1953, 56, 60,62,65... ma gli ingeneri prospettano sempre soluzioni strane, bizzarre e costosissime, non in linea con il fiume (ovvero costose) e necessitanti di lavori colossali.

In pratica dopo qualche calcolo gli ingegneri del tempo  archiviavano che probabilmente non era una buona idea e la cosa, pur essendo grassa, fini li.

L'Iraq nel frattempo, dopo un golpe e un soverchiamento interno del partito golpista, arrivava al potere un personaggio violento, Sadam Hussein, che approfittando del caos dato dalla rivoluzione in Iran attaccò il vicino, ma poi fu respinto. 

La guerra, finita 1988, era costata 1 milione di persone senza vantaggi.
Nel frattempo con l'idea "ci pappiamo l'Iran", l'Iraq si fece prestare 80 miliardi di dollari dal Kuwait per la guerra in essere in diverse tranche. Attualizzati almeno 250, non noccioline per stati di quella dimensione.
Cosi' magari capiamo perché hanno attaccato il Kuwait nel 90 quando hanno cominciato a volerne indietro qualcuno (65) per motivi di economia...
Tutta questa roba ha un senso anche per le vicende successive.

Torniamo a noi e al dittatoriale capo che  durante la guerra ogni tanto si "sbagliavano" e gassificavano i propri (meglio se curdi), viene a conoscenza del fantastico progetto della mega diga e in un impeto di comando  deve aver urlato "lo voglio!".

Cosi' nel 1978 preparano un progetto, non e' che ad un Saddam puoi dire di no.
Dal regime di Saddam Hussein era visto all'epoca come un progetto di prestigio. E tutti i sottoposti  volevano a tutti i costi la diga e in fretta per mettersi in mostra.

dopotutto e' una diga GRANDE.
Fa la suo porca figura e produce una bella paccata di roba

Lunga 3,37 km e alta fino a 113 m, si trova a 343 m sul livello del mare.
È la quarta più grande del Medio Oriente come bacino e, in lunghezza, una della piu' lunghe al mondo.
11,1 miliardi di metri cubi di acqua.
la centrale idroelettrica dispone di un capacità installata di 750-1050 MW (l'ultimo gruppo non e' "nella" diga).
Produce fino a 4TWh annui di roba, mica un solare da caricabateria cellulari.

Cosi' nel 1981 partono con un consorzio per la costruzione.
La diga di Saddam non e' un opera di particolare ingegneria come molte nel nord Italia, ma e' un banale terrapieno (adesso per queste iper-semplificazioni mi picchieranno).
In pratica fai due muri e in mezzo riempi di terra.
La "forza" della diga e' solo la massa che essendo pesante ed appoggiata a terra sbarra il percorso dell'acqua.

In condizioni generiche  la  diga a gravità e' la piu' semplice da progettare.... ma ovviamente il diavolo e' nei dettagli.

Come avviene per i monopattini (ho il freno a disco ma non freno) il luogo prescelto dal sommo ha un piccolissimo problema: rocce permeabili e gesso.
Gia' solo uno di questi e' un grave problema per cui non si deve fare per una diga, entrambi è follia.

In pratica voi fate una diga classica come questa


ma al posto della roccia sottostante (strato impermeabile) dove l'argilla del core scende per qualche metro e chiude la possibilita' anche minima di passaggio sottostante, trovate zucchero.
Avete capito, la diga e' costruita su depositi di gesso solubile e siccome la roccia non e' compatta il problema e' che la pressione del bacino sciogliera' il terreno sotto le fondamenta.

 I consulenti che avevano progettato la diga avevano previsto una ENORME lama fino a 150m di profondita', ma in realtà, per far prima, ne costruirono una di 25m che sembra già una cosa esagerata.

Durante la costruzione (1982) appariva chiaro che la situazione era piu' tragica di come era previsto dai consulenti e gia' prima dell’avvio trafilava acqua (che per una diga e' morte).
Del resto in zona abbiamo pure una sorgente che ovviamente, anche lei,  scioglie il gesso.

Per ovviare a questa minaccia che diventa serissima già nel 1986 a diga avviata, durante la costruzione si inventano un dispositivo nelle "cantine" della diga che di fatto e' una trivella che, dopo aver carotato,  pompa cemento nei buchi che si formano sotto la diga e per consolidare il terreno che va a spasso
Prima del 2003  300 persone che lavoravano 24 ore su tre turni senza sosta avranno trapanato e pompato 100.000 tonnellate di cemento nei buchi che si formavano.

Giusto per capire cosa sono i buchi ve ne mostro  dietro alla diga o di lato.


sotto alla diga


se vi sembra che sia il gioco di acchiappa la talpa giocato ad occhi chiusi siete sulla buona strada


 

In pratica per riuscire ad evitare un tracollo della diga mentre sprofonda si fanno buchi "a caso" sperando, incrociandoli con il carotaggio,  di riempire i buchi del formaggio.

Se non vi sembra abbastanza assurda come situazione arrivano gli scemi dell'ISIS che decidono di "conquistare la diga" perché questi capiscono tutto e fanno fuggire i 300 operai che giocano ad acchiappa la talpa 24/24h.

La diga quasi da subito comincia a scivolare a nastro: i risultati del monitoraggio geodetico spaziale della diga di Mosul riferiscono che il tasso di cedimento della diga di Mosul per il periodo 2004-2010 era di 12,5 mm/anno ed è aumentato a 15 mm/anno dopo il 2013. Ben oltre lo scivolamento pre 2004.

Ovviamente quando dei morti di fame attaccano un apparato ruBBano tutto, anche se non gli serve, magari per vendere come rottame un trapano da 200.000E. Ricorda i soldati russi che si ruBBano le lavatrici ucraine?
Come detto da un ingegnere della diga "Le macchine per la stuccatura sono state saccheggiate. Non c'è fornitura di cemento. Non possono fare nulla. Sta andando di male in peggio"

I crescenti problemi di instabilità dovuti al precedente controllo della diga da parte degli incapaci dell'ISIS  hanno portato nel 2015 il governo iracheno ad aggiudicare un contratto da 273 milioni di euro alla società italiana Trevi SpA portati poi a 408 milioni di dollari.
Il contratto copre le riparazioni della diga e il governo italiano invia 500 soldati a protezione dei 450 operai.

Quelli della trevi usano trapanoni piu' nuovi e molta piu' tecnologia.
Usano pompe e trapanoni che si pilotano via WEB e con miscele e pressioni regolabili finemente e ripetibili.

 

Vedete sul pavimento i buchi?
 


in totale Trevi per rallentare il tracollo della diga ci mette
8.000.000 di ore di lavoro uomo,
5.200 fori per una lunghezza complessiva di 395.000m
infilando 40.000 m3 di cemento nel sottosuolo che sostiene la diga.


Ovviamente via quelli della trevi gli iracheni devono continuare a trapanare e iniettare cemento per cercare di evitare che si formi un buco troppo grande, che in soldoni....

Ci sono varie ipotesi su cosa vuol dire un cedimento di quella diga, ma diciamo in buona sostanza che se si forma un canale abbastanza grande sotto la diga essendo di fatto un terrapieno potrebbe essere spazzata via nella quasi totalità in decine di minuti.

Infatti non e' SE la diga di Musul (ex di Saddam)  cede, ma la domanda e' QUANDO.

Tutti gli esperti concordano che prima o poi cederà.

Ma il sito e' particolare anche per la sua forma a valle.

Alcuni hanno fatto questo grafo considerando una rottura solo del 26% della diga, perché non volevano pensare a cosa sarebbe successo oltre.
Rende bene l'idea a puo' darvi un riferimento anche se immaginate una breccia del 50% assolutamente possibile.
Useremo i loro dati, perché molto dettagliati e da esperti del campo e coerenti con altri  esperti.


 La prima ondata dopo neppure il tempo di un inshallah, si abbatte con un altezza di 25 metri su Musul (1.6 milioni di abitanti).
Facile ipotizzare che rimangano in pochi vivi.

Lascio solo immaginare cosa vuol dire 25m sopra le vostre teste d’acqua in una città densamente popolata per decine di ore. Lo tsunami giapponese vi sembrerà una passeggiata di salute.

Mezza giornata dopo si abbatte su Baiji (176Kab) con 15m d'acqua mentre ancora Musul e' sotto a 15m.

Una giornata dopo arriva a Tikrit e Samara grossomodo con la stessa simpatia (170K ab complessivi) ed infine, dopo 70h che anche se hanno cominciato a sospettare che qualcosa non quadra, non hanno certo modo di sapere facilmente cosa e' capitato senza un pochino di fortuna: un tale disastro azzera telefoni e cellulari e di fatto provoca blackout a nastro.
Chi ti dice che devi scappare se nessuno te lo dice: non certi una telefonata, non certo una mail o uno che arriva da Musul.
E' probabile che in città, dopo 70h senza energia, acqua e comunicazioni capiscano che qualcosa possa non funzionare e forse devono scappare (dove, poi? Con che mezzi?), ma ormai e' tardi.
Bagdad (7.6M) finisce sotto quasi 10m. Per giorni.

La cosa tragica non sono solo i morti per l'onda, ma la persistenza per giorni dell'acqua per il fatto di essere trasportati da una citta' a quello che e' fattivamente il fondo di un enorme fiume.

Musul rimarrebbe sul fondo del fiume per piu' di 10 giorni.
Anche se qualcuno si e' salvato non ha nulla con cui vivere, non ha cibo, acqua elettricità, telefoni e probabilmente le malattie farebbero festa.

Tutto quello che esiste per centinaia di Km  e' distrutto, ucciso o menomato.

Secondo simulazioni dai 6 ai 12 milioni di morti.

Poi mi vengono a parlare che le dighe sono energia pulita e non pericolosa perché greeeeeeen.


PS

esistono varie "soluzioni" per fermare il problema, alcune sono cose mai tentate prima, altre mai realizzate neppur lontanamente su quelle scale.
Tutte maledettamente costose e foriere di non essere risolutive.

Le piu' accettabili sono cose che consistono nello svuotare il bacino e dimenticare la diga o rifare la diga scendendo a profondità  di edificazione tali, 300m, da strappare un sorriso.
Come fare un "buco" di 4.5Km, profondo 300-400m, largo 3m nello zucchero che si scioglie e riempirlo di cemento e poi farci sopra una diga, questo e' quello piu' ragionevole di quelli letti. 










 





6 commenti:

Massimiliano ha detto...

Svuotarla finché siamo in tempo?

wappy ha detto...

Anche per questo pezzo, applausi a scena aperta! Io della diga di Mosul non sapervo un benamato pazzo se non che ci avevano mandato appunto una ditta italiana per le manutenzioni ed un contingente militare per la sorveglianza. Hai riempito parecchie lacune, grazie!

Eugenio ha detto...

Come sapere quando ha ceduto?

Quando appariranno all'improvviso i chinahook sopra all'ambasciata USA di Baghdad..

Enky ha detto...

Mi piacciono molto questi tuoi ultimi post, mi hanno informato di eventi di cui non ero minimamente a conoscenza, nonostate legga molto in giro di questi fatti.
Per quanto riguarda la pulizia e la sicurezza dell'energia idroelettrica, alla fine qualsiasi forma di stoccaggio di energia crea un rischio, qui la questione è, più che altro, che a voler essere ciechi e imbecilli potrai farla franca all'inizio, ma la realtà presenterà il conto. Come non fare analogie col vajont?

Zoomx ha detto...

Tecnicamente è una diga in terra, quelle a gravità sono in cemento. Poi ci sono le arco-gravità e quelle ad arco.
Se sotto c'è gesso c'è poco da fare, è spacciata. Dovranno trivellare sempre più in profondità. Sono cose che si fanno ma non su gessi.

erfiaschi ha detto...

E' vero, queste sono storie di cui c'è voglia di sentire! E come le racconti te! Meriterebbe di stare su YouTube su un canale tipo Mark Felton. Poi, come sempre, lo decidi te.