lunedì, giugno 13, 2022

scritte glitter televisive 9-OLED


Potremmo intitolarla: si fa presto a chiamarlo OLED.

Negli anni 80 era chiaro che se volevi fare un display la via concettualmente più semplice era una matrice di LED e abbiamo visto che ne hanno fatti tanti appena fu disponibile il led blu.


Kodak capiva benissimo che non era possibile fare un array di LED discreti, che all'epoca erano pure grossini, e, forte de suoi immensi laboratori, aveva inventato una strada nuova.

Si erano trovati i primi materiali elettroluminescenti organici nel 1974, ma erano studi “tropp segrett” inglesi. Con il senno di poi l'UK avrebbe potuto riprendere la leadership negli schermi TV, ma nessuno aveva intenzione di pagare in UK per ricerche, nelle terre della regina stava arrivando una colossale crisi economica che poi portò alla cura della iron lady.

Ecco perché bisognerà attendere Ching Wan Tang e Steven Van Slyke della Eastman Kodak nel 1987.
Kodak, come tutte le marche serie, spende...va un sacco di soldi in ricerca e nel 1998 entrano in produzione equipaggiando le fotocamere dell'anno dopo. 


 


Sempre nel 1999, Kodak e Sanyo (un'altro grande) avevano stretto una partnership per display OLED e hanno prodotto nel 2002, un 15 pollici basato su OLED bianchi con filtri colorati.

Sony con un'altra join entra nel mercato 4 anni dopo.


 

In teoria la storia finirebbe qui, nei primi 2000 arrivano gli OLED (all'inizio il 15” costava 5000E, che poi non e' tanto lontano dai prezzi che 10 anni dopo ha un LCD con il 95% di sRGB), i plasma dominano insieme ai potenti CRT e chi cavolo li vuole gli LCD.

La realta', molte volte, prende pieghe inaspettate.
Non sono piu' gli anni 80 dove domina la tecnologia, non sono piu' gli anni dell'occidente dove si afferma chi porta innovazione.

La Cina e' entrata nel WTO e cerca di entrare nel mercato dei monitor facendo dumping con linee di produzione dismesse.
Nel frattempo la Corea vuole il suo fettone di torta e non avendo HiTech decide di scommettere sugli LCD su cui non scommettono altri (solo Sharp e pochi altri poco in grana) e puo' farlo sul prezzo.

Arriva una megatonnellata di LCD con un supporto megagalattico di marketing: perché il piano funzioni bisogna dire che le auto diesel hanno il doppio di coppia rispetto al dixan (alla fine e' sempre al stessa roba).
Gli investimenti nella pubblicià funzionano e le sigle glitter pure' con piselli.

Torniamo a kodak e ai suoi O-LED in bianco e nero colorati.
I vari colori degli O-LED essendo di composizione e forma differenti si degradano diversamente, anche perché hanno efficienze difformi e un emettitore bianco filtrato perde il 60% della luce, ma si degrada in maniera uniforme.

Gia', non solo le lampade dietro gli LCD si usurano.... o pensavate che un LCD di 10 anni fosse come nuovo?


 

Il problema per cui molte marche provano a fare O-LED con la broda elettroluminescente colorata e' una questione di efficienza.
Se spingo l'OLED attraverso un filtro devo pomparlo il triplo (stiamo sempre parlando a spanne) e questo portera' ad un usura quadratica rispetto all'emissione diretta. In piu' i consumi.
Insomma se gli altri pannelli consumano e/o si usurano almeno il TRIPLO del tuo fai un figurone.

Inoltre il colore bianco e' un brevetto di kodak che lo ha venduto a LG dopo averlo concesso a dei jap.
Samsung, per esempio, ha sbocconcellato Philips comprandosi... una lampadina.
Philips infatti pensava all'elettroluminescenza per fare le lampade per illuminazione innovativa come suo solito e, beh, non pensava agli schermi: i CRT andavano benone e poi aveva un sacco di alleanze per i nuovi display.

Questo per la cronaca e' il problema dei cellulari con gli OLED, se andate a vedere chi lo utilizza molto ti dira' che ha “colori laterali” o altre minxiate.
In realtà molti di quelli, anche per le ragioni viste (consumo), usano display Samsung che sono fatti con emissione diretta.
Per compensare i colori che cambiano il driver ha un contatore che in base a diversi parametri, come il tempo di accensione, spostano la temperatura colore dove si presume che debba andare.

Ovviamente chi fa un uso particolare del display e/o un uso intenso potrebbe non ricadere nella tabella che non e' lineare.

Non a caso molti aggiornamenti del FW portano con se nuove tabelle di correzione del difetto endemico.

Su un telefono che ha una risoluzione percepita intorno al 640*480 se hai dei pixel che sbambolano piu' di altri sui milioni che hai non se ne accorge nessuno. Dà un effetto strano, ma non cosi' tanto.

Te ne accorgi solo quando sono tanti e ci sono leggende di display che sono verdi, gialli o rosa che poi magicamente divengono “corretti” da un aggiornamento: fanno schifo ma la pesante dominante pesante e' minore.
Trovate un sacco di leggende su questi display samsung: marso, green...

La cosa divertente che la serie N di Nokia non ha questo problema (i top di gamma erano OLED kodak).


 

 

Questo problema si puo' far finta di niente per i cellulari che vengono visti in ambienti non controllati e hanno un esagerazione di pixel che aiuta a compensare, poi che sene se dopo qualche tempo virano, mica li usi per le foto o i film, no?
Ma su un TV da 70” in salotto... beh.. si vede. Che sia questo uno dei motivi dell'8K? Per aiutare gli oled strambi?

Comunque e' ovvia un enorme differenza fra OLED e OLED. Che fa un pochino ridere, vista la profusione di sigle coprenti assegnate agli LCD  precedenti per uccidere i LED, come minimo gli OLED si meriterebbero almeno 20 nomi diversi a secondo della tecnologia adottata.

Dobbiamo inoltre introdurre la curva di rendimento.
Un OLED al 100% ha un rendimento, al 50% un altro, al 20% un altro ancora. Soprattutto quelli diretti, ma anche quelli bianchi.
Voi direte: chissene se consuma un poco di piu' o dimeno?
Ci frega.
Perché cambiando il rendimento devo applicare una curva di correzione.... complessa e che cambia con l'eta'. Anche questo gia' visto con i cellulari.
Quando il display e' sul grigio, vira di colore. Sul grigio scuro altro viraggio.
Gia' sentita, no?
Una soluzione e' pilotarli come i plasma, sempre al 100% o allo 0% con dittering temporale. Ma questo vuol dire GPU, consumi e se lo fai in fretta e non fatto ben bene: artefatti lampeggianti.

Ovviamente sui cataloghi anche questo non e' un dato che viene divulgato se viene pilotato per frequenza o intensita'.


Questo per narrare solo un paio di differenza macroscopiche sulle decine di tipologie di OLED esistenti e perché ci sono tante leggende dietro o perché ci sono cosi' tanti modi di considerare gli OLED, che non sono ne nuovi come vogliono raccontare, ne perfetti.

Del resto oggi solo Kodak ha una tecnologia che era matura negli anni 90, che ha avuto comunque poco sviluppo perche' massacrata dalla concorrenza che spingeva perché non entrasse in commercio.

La questione potrebbe essere: perché non chiamiamo in aiuto i nostri amici fosfori che ci hanno seguito fino ad ora?
In realta' ci sono i PHOLED ma hanno un difetto: essendo organici decadono rapidamente e i colori hanno durate molto diverse, piu' degli OLED, con durate per il blu ridicole.

Probabilmente quando (se) si riuscira' a scavalcare questo problema avremo display con caratteristiche mai viste prima.

Infine ricordiamo che molti brevetti degli oled sono in mano ad una piccola azienda chiamata universal display (una nullita' di 300 persone rispetto ai player TV).
Mentre le grandi aziende si sono trovate di colpo a fermare la ricerca sugli OLED (panasonic, sony, kodak, philips...) per via del boom degli LCD spinti dal marketing, dalla Cina, dalla Corea e dalle scimmie che richiedevano cose impossibili (e inutili come il 4k) per altri display qualcuno ha iniziato a brevettare molto sugli OLED.
Per cui ora molti costruttori stanno cercando di arginare i pagamenti di questi brevetti, intanto la OLED (il loro segnalino di borsa) in borsa negli ultimi 10 anni ha fatto il 2000% in particolar modo negli ultimi 7.

Cominciamo a capire perché, sebbene in molti dicano che gli OLED siano i migliori, non si sono buttati tutti a fare OLED da 20 anni e anche ora, dopo 23 anni dal primo display venduto al pubblico esso fa fatica ad affermarsi: se il plasma era stato fermato con violenza perché era in mano ad una decina di produttori, nel mondo dell'OLED le cose sono persino piu' complicate con un incrocio di licenze complesso e una produzione che usa macchinari a sua volta brevettati e costruiti da pochissimi.

Solo che ora gli LCD stanno mostrando che dopo aver cacciato dentro montagne di danari per decenni non hanno mai superperfomato nessun display concorrente, se non per il basso prezzo di produzione... e ci sarebbe da chiedersi se questo non e' avvenuto per il numero di pezzi, per di piu' concentrato in pochi produttori, o effettivamente per un costo nettamente inferiore.
Certo un plasma costa di piu', ma siamo sicuri che 199E sia il prezzo giusto per un TV?

E siamo sicuri che 23 anni a cacciare soldi negli OLED, mettere quelle montagne di danaro nei plasma o nei LED non avrebbe dato risultai omologhi anche di costi?

Perché ricordiamo che fino al 2010 gli LCD erano tutto tranne che decenti.
Ci sono voluti 20 anni, una produzione di oltre 100.000.000.000 di pezzi, all'inizio con prezzi decisamente elevati (nonostante il costo basso), per poter arrivare a coprire sRGB per la fascia alta senza grossi problemi.

Se teniamo conto degli investimenti coinvolti gli OLED potranno solo crescere, solo che non e' conveniente per molti top player farlo e si limitano a trascinare.

Ricordate che i top5 che posseggono il 60% del mercato almeno?
Beh, uno solo si e' procurato i brevetti di kodak per tempo, un altro produce display inferiori e gli altri 3 non producono nulla.

Il piu' grande produttore di OLED per TV al mondo e' LG e nel 2010 sembra aver prodotto 6M di pezzi nel 2020 (la stima del mercato TV e' di 300M annui, quindi ogni 100 tv 3 sono OLED LG).

Il secondo produttore e' JOLED (Japan Display, Sony, Panasonic e INCJ) e stanno facendo una join con TCL che ha versato 20 miliardi di $ cash e altre concessioni perché mancano i soldi (chi compra un ottimo panasonic quando puo' comprare una porcheria cinese che non investe nel futuro?). E intanto TCL dopo aver spinto gli LCD avrà accesso alla ricerca di panasonic&c.

Per la cronaca secondo accordi pare che nel 2022 LG fornira' gli OLED anche a Samsung, 4M di pezzi per la gamma alta, segno evidente che aver ucciso il plasma per avere il dominio del settore non e' stato furbissimo a lungo termine, ma tanto non se accorgera' nessuno.

Come si vede l'evoluzione di un settore non e' più dominata dalla tecnologia da decenni.
Le aziende propongono quello che hanno, ma se la scimmia vuole “cose” e non vuole comprare da aziende serie che fanno ricerche le migliori tecnologie vengono messe in frigo per ventenni e prospera chi non fa ricerca paralizzando il settore.
L'OLED era pronto per essere venduto nel 2006 come alternativa al plasma nei TV di media dimensione.
Perché si diffonda, invece, ci vorranno almeno altri 10 anni.

Se ci pensiamo veramente negli ultimi 20 anni l'unica cosa che e' stata stupefacente nei TV e' stata la discesa di prezzo, spesso agevolata dalla produzione in paesi come la Cina.
Oltre al prezzo non e' che ci sia stata questa grande differenza da strapparsi i capelli nel prodotto TV.

Forse cominciare a comprare da aziende piu' serie?

Ops, sono tutte fallite o con quote ridicole.

Come si fa ora?

 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao.
Ogni tanto vado nei negozi tv e guardo tutti gli schermi a disposizione tanto per passare il tempo e continuo ad essere dell'idea che i Sony ed i Panasonic siano sempre una spanna meglio di tutti gli altri (Lg, Samsung, Tcl, Hisense, Philips.... tutti cino/coreani).

Dall'alto della tua esperienza, quali sono i marchi seri al momento?

Grazie e ciao,
Silvio

Stefano ha detto...

Dal "basso" della mia esperienza, dopo aver buttato alle ortiche un CRT Sony che da ragazzo comprai con i miei sudati risparmi e non ando' mai bene, con tanto di rifiuto dell'assistenza Sony di ripararmelo in garanzia e dopo aver rottamato nei giorni scorsi un cordless Panasonic dopo 20 (leggasi VENTI) anni di uso senza problemi (i cordless Gigaset di Siemens non sono durati mai piu' di tre anni) e con 4 LCD Panasonic in casa, a parte le idiosincrasie con le app, penso Panasonic.

My 2 cent.

Anonimo ha detto...

Ok che le tv costano di meno, ma il suono fa schifo: se il commesso mi dice che per sentire bene devo prendere una soundbar o delle casse allora spendo come prima (con in più delle casse di plastica che prendono polvere e dei fili che incasinano tutto). Cioè, un tv da cucina si sente male: mica posso prendere l'home thetre per il tv in cucina.
Altrimenti la prossima auto me la venderanno senza air-bag: per immatricolarla me li prendo a parte e li incollo al cruscotto!

Oliver ha detto...

@Anonimo1: Complimenti per l'occhio, sinceramente faccio fatica con le immagini demo e colori sparati ad una luminosità e saturazione tali da imprimersi sulla retina. I pannelli oled di Panasonic e di Sony sono sempre LG, ma con gestione ed applicazione elettronica diverse secondo il marchio. Da possessore di un recente Sony, posso dire che ci sono pro e contro fra i tre, ma difficile parlare di un vincitore unico se si prendono in considerazione prezzo, prestazioni e rete assistenza.

@Stefano: Sony era uno dei migliori produttori di crt quindi ti hanno consigliato/scelto male. Anche a me è successo con marchi premium. Quando si tratta di uno dei più grandi costruttori di apparecchiature elettroniche, vedi Sony, Panasonic, LG o Samsung, denigrare il marchio semplicemente perchè si è incappati in un buon o pessimo prodotto è profondamente sbagliato. C'è la concreta possibilità che il tuo cordless marchiato Panasonic sia stato prodotto ed ingegnerizzato da un'azienda cinese che costruisce per altri 4 marchi e che sia il migliore della serie... Da qui a farne un assunto c'è una bella differenza. Panasonic a marchio Technics produceva materiale hifi che copriva un intero settore: dal lettore budget con meccanica Phillips ad amplificatori da svariati milioni di lire. La stessa Matsushita si è macchiata di crimini contro la tecnica vendendo meccaniche per lettori cd-rom 2x che nemmeno il peggior bazar di Shenzen... E non parliamo di quanta mer..a ha prodotto Philips tra gli '80 e i '90 perchè ne ho una collezione notevole. Ognuno di questi marchi cerca di far ciccia, io di onlus nel settore industriale non ne ho mai conosciute. Possiamo parlare della scarsa lungimiranza dei coreani, ma a breve gli tornerà contro, gli sta già tornando contro, vedi TCL, Haier, Xiaomi...

@Anonimo2
In un involucro di 3cm (quando è un lcd, altrimenti meno) dove è già difficile installare condensatori decenti per stabilizzare l'alimentatore switching, mi spieghi quali altoparlanti dovrebbero montare senza che il prezzo equivalga il costo del TV stesso (e sarebbe comunque una porcheria)? Alla maggior parte dei clienti (pardon consumatori) non interessa l'audio, per tutti gli altri bastano 300€ per avere due diffusori stereo che sbriciolino qualsiasi altoparlante montato anche su un tv crt (sì anche Loewe e Philips Matchline 28ML8805/008).

Stefano ha detto...

@Anonimo2

L'acustica segue leggi che non puoi violare, tipo la cassa di risonanza, l'ampiezza del trasduttore per muovere l'aria, la direzionalita' di emissione e tutto il resto.
I "cassoni" necessari per albergare un CRT davano ampio spazio per fare una cassa di risonanza e allargare/alzare la cornice dei cm necessari per ospitare altoparlanti di diametro adeguato non era un problema (se non addirittura mobili interi in legno dedicati all'apparecchio).
Ora tutto va contro questo: nessuna cornice attorno (nessuna possibilita' di altoparlanti frontali ma solo a riflessione posteriore, quindi audio dipendente in toto da distanza dalla parete di fondo e dall'eventuale "incasso a mobile"), spessore sottilissimo (impossibilita' di altoparlanti con grandi escursioni, quindi zero aria da muovere), alimentatori risicati (niente "drive" di altoparlanti comunque troppo piccoli, in casse "normali" sarebbero dei tweeter...).

I televisori odierni a causa dei "consumatori" che vogliono sottile e senza cornice sono l'esatto opposto di quello che e' richiesto a una cassa acustica (sottili, altoparlanti piccolissimi, emissione posteriore, potenza di output ridicola), li svernicia una radiolina tascabile.

L'unica soluzione sono le soundbar (per chi si accontenta), con il minimo spazio si ha un suono intelleggibile, oppure un bel paio di casse VERE (no HT, per caritaddiddio, i sistemi di microcasse con sub, fossero anche le Bose, fanno cagarissimo!!!) bookshelf o monitor BT, anche solo due, frontali, che con un semplice cavo di corrente, se non scegli paccottiglia cinocoreana (prendi casse Hi-Fi di marca, Denon, JBL, magar le Control One, Indiana Line, H/K, Klipsch, per stare sulle piu' comuni) hai dei bassi che ti sfondano le finestre...

La soluzione all-in-one non ha piu' mercato. Un po' come le auto che ti danno la classica autoradio cessosa e se vuoi una boom car ne devi prendere una aftermarket.