venerdì, gennaio 17, 2020

autodistruzione finale!




Ultimamente il goal delle aziende per essere leader, oltre a fare le peggio cose immaginate dal consumatore come bellissime, e' riuscire a far buttare il vecchio.

Cioe' se riuscite ad essere abbastanza leader, far cambiare il prodotto abbastanza spesso e' molto conveniente per voi, essendo leader avete una buona probabilita' che il riacquisto piova su di voi e se avete in mano un gancio questi numeri si alzano in maniera impressionante.

E no, non serve l'obsolescenza programmata, solo gli stolti lo pensano.

Un'auto come un mercedes, una lexus, un jag di 20 anni fa a benza e' un gran pezzo di artiglieria ancora oggi, e anche una focus se ci pensiamo bene. 

Certo che se corri dietro a gasolio e suv e' roba vecchia. 
Un bidone come una BMW X5d di qualche anno fa non sembra solo arcaica rispetto alla versione attuale, non e' solo scomoda e rigida, non solo non ha una gran tenuta di strada, ma non puo' neppure circolare in lombardia. 
Ma la nomea di BMW non e' certo data dalla produzione di furgoni per idraulici: ci sono in giro serie 3 che hanno 10,20,30,40 anni e sono osannate. 
Un vecchio furgone e' solo un furgone straccio.
Le auto vengono cambiate perché sono esteticamente non piu' appaganti. Va di moda il suv, va di moda il suv2 ma piu' basso e, magari, scopriranno fra 5 anni, che le auto che possono portare le valigie comodamente non sono suv... tornando alle berlina e SW.

Lo abbiamo visto magistralmente compiuto da apple, il cambiare look, in maniera inequivocabile, ogni 2 anni fa si che i “vecchi” siano evidentemente vecchi. In piu' passare da apple a “altro” e' faticoso detenendo apple i dati. 
Se rimani nel recinto accendi e per magia la tua rubrica appare. 
Ma, parliamoci chiaro, dimensione del display a parte, quanti usano la differenza fra un c-tofon 4 e un X? Non certo giocare a ruzzle o per farsi spiare da WA. La maggior parte degli users manco usa la posta eletronica.

Il massimo pensavo lo avesse compiuto canon.
Canon non era e non e' certo un innovatore. Con molta fatica era approdata alle reflex e dopo aver imitato le galileane crucche era pronta ad imitare pentax con il sistema FD riuscendo comunque ad essere molto venduto nonostante tutto. E qualche bel pezzo lo ha anche fatto, capiamoci, non e' (era) robaccia, tutt'altro, solo che vi era di meglio.

Come fare a vendere una carrettata di ottiche e produrre le macchine a meno?
Ecco il coup de theatre in due passi: far sbattere via tutte le ottiche esistenti e produrre corpi economici spostando la complessita' nell'ottica.
Chi vuole canon deve buttare migliaia di euri di ottiche, svendendoli su un mercato dell'usato che diventa piccolo e ingolfato, e il consumatore guarda solo il cartellino del prezzo del corpo, mai dell'ottica.
Capiamoci, io uso ottiche stabilizzate che hanno 30 anni in pieno automatismo, con canon ci sono gia' dei limiti con ottiche che hanno 15 anni e ottiche cosi' vecchie sono per canon soprammobili. Buttate.
Nel 2019 Canon ha dichiarato che e' pronta a rifarlo: smettera' di aggiornare le ottiche EOS e tutta la nuova produzione sarà solo R. 
Se ci pensate vuol dire azzerare il valore residuo di milioni di ottiche.
Con un po di fortuna, se il pubblico e' abbastanza stolto, prenderà la via della mirrorless e per quanto ci siano marchi che fanno cose eccellenti in quell'ambito (panasonic?) il peone scegliera' chi spende in marketing e canon vende caro, tre volte,  se lo puo' permettere. Fra 20 anni cambiera' ancora attacco e via.

Il successo di canon e' passato per il “butta e ricompra da zero” e sta cercando di rifarlo. Prendere 2 volte il prezzo dallo stesso consumatore e' un doublewin mica da ridere. Arrivare a 3 e' da master of the universe. 
Non sono un ecologista, ma buttare ottiche da 5.000E mi fa un po specie.

Di recente una marchetta inutile, sonos, che vende altoparlantini wireless senza lode (ma a caro prezzo), ha inventato il concetto del “butta e ricompra da zero” definitivo e si pensate e' un'opera d'ingegno fantastica.

Piacerebbe vedere l'inventore del sistema e' un maledetto genio!

Partiamo dalle basi
“Modalità Riciclo”

Ovvio, tutto oggi si ricla e riciclo = green e bello.
Mica potevano chiamarlo modalita' autodistruzione, richiama troppo il genio del male di qualche scifi. Persino nel “figlio di babbo natale” l'autodistruzione e' associata al tragico.


“ La modalità Riciclo dei prodotti Sonos è la fase finale del nostro programma Trade Up.”
belle le parole in mekantighese. Trade up vuol dire commerciare, ma anche
Trading up: politica di innalzamento dell’immagine consistente nell’aggiungere valore al prodotto dotandolo di nuove caratteristiche che garantiscono superiori benefici ai consumatori. “


anche se devo dire “fase finale” mi inquieta un po.
“Dopo aver scelto i prodotti da riciclare, per procedere dovrai fornire la conferma all’interno dell’app Sonos. Conferma il riciclo toccando Completa il riciclo dei tuoi prodotti nella parte superiore dello schermo dell’app Sonos.”


Insomma, come avveniva per i tappi di plastica, per riciclare (=stai green e stolto) non serve fare nulla per essere bravi buoni ed eroi, con sonos non devi neppure uscire di casa. 
Anzi, neppure alzare il culo dalla sedia! 
Basta che schisci sul telefonino. 

A questo punto mi aspetterei un corriere, che venga revisionato in un centro e rimesso sul mercato visto che non e' certo possibile fare altro con quella roba. Pero', ricordiamo, la sonos fa roba da pochi euretti, costerebbe piu' la revisione che il valore di produzione degli articoli.

“Quando ricicli un prodotto Sonos idoneo, scegli di disattivarlo definitivamente. Dopo aver confermato di voler riciclare il prodotto, non potrai più cambiare idea. La disattivazione avverrà dopo 21 giorni dalla scelta di riciclare il prodotto Sonos. Non è possibile annullare il conto alla rovescia di 21 giorni. Puoi inoltre scegliere di disattivare immediatamente il prodotto nella sezione Sistema della scheda Impostazioni.”


Adesso invece e' molto chiaro.
Hai un tasto di autodistruzione definitiva e irrevocabile.
Inoltre hai un inutile e sadico conto alla rovescia. Visto che e' irrevocabile e non esplode (aka non mi deve dare il tempo di scappare, salvo che sia la prossima feature “distruggi la tua casa”) ha poco senso.


“Durante il conto alla rovescia e una volta disattivato il prodotto, non è più possibile aggiungerlo a un sistema né utilizzarlo per configurare un nuovo Sonos System, anche se sono state ripristinate le impostazioni di fabbrica.”
Insomma, e' chiaro sta morendo che cavolo vuoi farci ancora?


“Dopo la disattivazione, potrai riciclare il prodotto Sonos in tutta sicurezza portandolo presso un centro di smaltimento locale per apparecchiature elettriche ed elettroniche.”


In tutta sicurezza, WoW. In pratica ti stanno dicendo: adesso che e' diventato un rottame schisciando un tasto sono caxxi tuoi e come viene tritato, bruciato, seppellito a seconda della regione e nazione sono esclusivi caspiti tuoi.
Vorrei solo far notare che riciclo e smaltimento non sono sinonimi. 
Quelle schede elettroniche verranno tritate e la plastica, se non seppellita, bruciata.


“In alternativa, avrai la possibilità di inviarci il prodotto Sonos disattivato e ci occuperemo noi del riciclo.”
Come, non e' dato sapere, se portato alla discarica piu' vicina dopo che PAGHI un corriere non mi sembra un grande affare. 

Per incitare il peone di turno a tirare una martellata virtuale, molto meno soddisfacente di una reale, sul prodotto sonos l'azienda fornisce un piccolo sconto su di un nuovo prodotto. 

Si noti BENE che per autodistruggere il prodotto di sonos e' necessaria un prequisito importante:
 il prodotto deve essere pienamente funzionante!

Certo e' che se la WiFi non va con il piffero che potete lanciare il conto alla rovescia e tanto meno se l'alimentatore ha i condensatori vecchi.
Lo sconto non potete averlo se il gatto vi ha fatto cadere la cassettina sul pavimento, se gli avete rovesciato sopra il caffe' o semplicemente lo usate da molto tempo. In pratica se lo avete distrutto alla vecchia maniera.

Lo sconto vi e' concesso solo se distruggete intenzionalmente un prodotto funzionante che non vi ha dato noie, e quindi siete contenti dell'affidabilità del marchio. 

GENIALE, senza ombra di dubbio.

Meglio, come presa per il rame, di un TV 4k, un telefono da 108 megapixel e un suv!

Provate ad immaginare un venditore di fiat panda che vendendole al prezzo lexus o merc (si, la 595 esiste, non infierite) vi offre uno sconto se rottamate mettendo in un compattatore la vostra fiat di pochi anni e nel farlo dovete far vedere che la vostra auto e' perfettamente marciante e non e' guasta dovendo raggiungere il compattatore sulle proprie ruote.

Non sono un ecologista o un comunista, ma nessun verde o anti-konsumismo coatto ha sbroccato duramente? 
Ah, si gli ecologisti non esistono, e' solo una leggenda, e comunista vuol solo dire “sono un operaio e il padrone mi deve pagare di più perché invidio la sua merc”

Inoltre con la mania da genitore idiota di lasciare il cellulare in mano ai bimbi di 6 anni, voglio solo immaginare su migliaia di istallazioni quante volte il pulsante di autodistruzione e' stato premuto erroneamente. Ci sara' una doppia, anche tripla, “sei sicuro?” ma alla fine il figlio dell'idiota, avendone ereditato i geni, schisciera' il dovuto per far partire l'autodistruzione.

Per non parlare delle persone che trovi anche nei forum ufficiali dell'azienda, evidentemente non e' un prodotto da grandi menti:
“Volevo riciclare il mio CONNECT ma sembra che abbia erroneamente selezionato anche CONNECT: AMP e PLAY: 5.
La conferma non ha menzionato i 3 prodotti e ho visto il mio errore solo quando gli stati del dispositivo hanno mostrato il timeout di 21 giorni su tutti e tre.”

come dire, il pulsante dell'autodistruzione, soprattutto se non fisico, puo' giocare brutti scherzi se non si e' vigili. 
Come fare un errorino da 1500E. 
Tanto basta schisciare sul telefono, no?

Non e' l'unico che dopo aver iniziato il count down ha cambiato idea, dopotutto schisciare sul telefonino e' sorprendentemente semplice che sembra un facile gioco, in realta stiamo distruggendo un oggetto (o piu' oggetti) pagati migliaia di euri. 

E' chiaro che dovrebbe essere un meccanismo piu' importante del fare 2 tap solo sul telefono il condannare alla distruzione. E' vero che se devi alzarti dalla sedia (una parte difficilissssssima), premere un tasto nascosto dopo aver tappato il cello e contemporaneamente premere altro capiamo che uno ci pensa bene. 
Razionalizza che sta regalando 1500E a sonos.

Tenuto conto che esiste l'autodistruzione da pochi mesi i casi di errore sono gia' qualche decina, poca roba, ma evidentemente non e' divertente.
Non parliamo neppure della possibilita' che un “amico” ti faccia lo scherzone (ho visto di peggio) o un cracker ti becchi grazie alle tue varie idiozie IoT attivandoti da fuori o dal telefono infetto la simpatica funzione. 
Un rischio che mi pare ridicolo correre.


Il discorso per  SONOS e' coerente:
1
il prodotto va in mano a chi e' disposto a spendere 500E per un paio di cassettine da 50E circa.
La distruzione e' una distruzione di poco valore per l'azienda, anzi nulla visto che ormai e' di proprieta' altrui.
Lo scontone e' pari a zero, certo il margine passa da estremo ad alto ma si tratta comunque di una fidelizzazione.
Comunque non stiamo parlando di buttare 6Kg di un ampli basic da 20W HiFi, stiamo parlando di una supposta BT con distorsione a 2 cifre, un classe D e una risposta che pare un grafo sismico. 
Vendere un coso da 60E a 150 anziche 200 non cambia nulla se aumenti il venduto ma guadagni di piu'.
 

2
Il cliente e' gia' un cliente ultrafidelizzato e altospendente, altrimenti non comprerebbe due cassettine low budget a peso d'oro, una manovra del genere non lo impensierisce, per il cliente sonos la cassettina non vale la pena di essere sistemata sulla mensola del bagno, li ci vuole di colore diverso, regalarla al cugino (fatica) o venderla su ebay (molta fatica e tempo). E' un cliente che ha le palanche, il tempo e' oro e non vuole sprecarlo per chiedere se il nipote vuole usarlo in cameretta.

3
Rarefa' il mercato dell'usato, di fatto impreziosendo il marchio che non finisce in casa di un baluba che lo considera un ripiego: comprare a caro prezzo ne fa esaltare le doti come spiega il mercato vinicolo: un vino piu' costoso e' anche piu' buono anche se e' lo stesso liquido.
Se uno compra un paio di cassettine a 100E ti dira' che sono carine per il prezzo, le stesse a 600E sono fighe perche hanno l'app e il design, il led e' blu e poi, vuoi mettere, sono di marca, non le tue da 100E.
e' un triple win per sonos.
Cliente contento per il prodottto e impossibilita' di svacco del prezzo con aumento del brand che anche sull'usato “tiene”.
per chi compra, beh, diciamo che non e' certo un affare.



Cosa ne pensate del pulsante di autodistruzione?
Pensate che si diffondera'?

Io penso che se passa sottotraccia piacendo potrebbe avere un futuro anche per altre marche, penso ai cellulari di fascia alta che sono molto aggressivi, sovraprezzati, escono a cadenza annuale e non riescono a mantenere lo status di “lusso”: uccidi un cello e ti fanno lo scontone per il secondo liberando l'usato di impressioni negative come le batterie morte.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo non posso nemmeno decidere di non comprare piu nulla da un'azienda del genere perche gia non ho mai comperato una fava da loro, oggetti inutili e mal suonanti. purtroppo di neurosprovvisti e pieno il mondo e l'unico dubbio e se abbia un qualche senso o utilita la loro esistenza o no....

LucaL ha detto...

Agghiacciante...Direi il massimo dello spreco col minimo dello sforzo.
Una volta i marchi “fighi” si facevano pagare dando la garanzia di continuità: mi paghi ma tra 15 anni te lo aggiusto.
Oggi la feature è la possibilità di rompere in anticipo l’oggetto.

Un affare.

Buon anno
L

Pugacioff ha detto...

Ogni rifermento ad un "diversamente intelligente" (ccalboni) sul blog di attivissimo è CASUALE, vero?

Oliver ha detto...

“Ci sarà una doppia, anche tripla, “sei sicuro?” ma alla fine il figlio dell'idiota, avendone ereditato i geni, schisciera' il dovuto per far partire l'autodistruzione.” 😊 😊
Il pulsante per autodistruzione mi sembra una michiata, anche per il grande pubblico, i "consumatori". Potevano studiarla meglio, non so, creare una sorta di mercatino: pigi il pulsante ed è in vendita oppure pronta per il ritiro... Ma questo comporterebbe costi aggiuntivi per il produttore e la perdita del punto n.3. Sinceramente non ho mai sentito suonare niente di questa marca, ma sulle recensioni e sui forum c'è gente che li dichiara meglio suonanti rispetto a modelli di fascia bassa come Yamaha, Klipsch, JBL, Denon, Onkyo... Può anche darsi, ultimamente le linee "consumer" di qualsiasi costruttore, anche serio, hanno un'estetica accattivamente ma ben poca sostanza. OT Sembrano tempi bui per l'audio, alla maggior parte delle persone non interessa la qualità, perchè semplicemente non ascoltano, confinati a musica da parati. Un'altra parte si crede audiofila, spende un migliaio di euro in un impianto e scrivono cinquanta post su un forum parlando di palcoscenico, ariosità, voci calde, terza dimensione... E spesso non capiscono che puoi spendere anche 100.000 ma se continui ad ascoltare musica a 50 dB per non disturbare i vicini è meglio comprare delle cuffie e dire meno cazzate. Poi c'è una parte, più rara, dotata di mezzi e probabilmente anche di orecchie, ma quando cominciano a parlare di cavi di alimentazione AWG1/0 con spina placcata in oro, cavi per diffusori da 2.000 €/m, cavi di segnale sbilanciati che vanno meglio dei bilanciati, semibilanciati con il verso, capisco di trovarmi davanti ad uno sciachimicista dell'audio. I produttori grossi dalla loro hanno cominciato a fare un immane casino fra serie merda e serie pro con prezzi a volte più alti nel primo rispetto al secondo. "Artigiani del suono" che vendono cassettine rivestite in pelle a 5.000 €/cad (se c'è chi le compra fanno bene). E produttori di diffusori, tipo Avalon (i migliori sentiti fino adesso) che vende l'entry level, un monitor 2 vie a 12.000€ mentre se vuoi il top di gamma 129.000€. E non addentriamoci negli amplificatori che è pure peggio, almeno diffusori di questo tipo vengono costruiti con legni pregiati e assemblati con una certa cura.

Autodistrutto ha detto...

Non immaginavo che si facessero delle cose di questo genere: il componente più recente dello stereo l'ho preso nel 2012, il mediaplayer, si connette ad internet, ha wifi, ethenet, bt ed altre cose che incasinano solo i menu: a me piace infilarci una chiavetta usb con la musica e farlo partire, come se fosse un lettore cd o un giradischi. Idem i miei.
Quando l'ho preso ho chiesto quanto sarebbe durato, per non dovermi sbattere a cambiarlo, e mi hanno detto 20 anni (quindi meno di tutti gli altri componenti... compreso il lettore cd che è dell'90, vabbè...)

Per le casse sonos non hanno pensato ad un sistema più semplice per "disattivarle": basta dare la possibilità all'app di riprendere filmati e spedirli a sonos, l'utente fa partire la registrazione e posa il telefono perchè lo riprenda, mette le casse davanti all'obiettivo, mette la tensione a 110, quindi le attacca alla corrente e riprende la fase di "disattivazione".