sabato, novembre 05, 2016

tv story 1988



Nel 1988 i giapponesi ripresero e distribuirono le immagini in MUSE in maniera ufficiale questo sistema si diffuse relativamente. Per poterne usufruire era necessaria molta banda e sia il TV che l'infrastruttura adeguata.
Cose non facili da ottenersi.


E' interessante notare che nel 1987 una enorme azienda finanziaria che aveva iniziato nel 38 importando pesce secco decise di innondare i mercati mondiali.
Erano pochi anni che era in grado di fare tv a colori e per far percepire che “ci siamo anche noi” se ne esce con un inutile nastro 4mm per il video.

All'epoca non capii perche' un formato assolutamente inutile fosse cosi' pompato sulla stampa oltretutto di un marchio mai sentito prima da un paese famoso per i colpi di stato ed essere semi-militarizzato.

Ricordo che solo nel 1993 ebbero un presidente che non aveva trascorsi militari.
In pratica il formato video4 era della dimensione di una videocassetta DV ma non era digitale, non era performate come una video8Hi poco piu' grande e il camcorder assomigliava grandemente a quelli di JVC.

A cosa servisse era un mistero. 

L'azienda, una certa samsung, nessuno che io conoscessi aveva mai visto qualcosa realizzato da loro a parte qualche chip “staccilontanocheemeglio”.

Come se io mi mettessi a costruire oggi una vettura peggiore di una panda30: perche tutti i giornali ne dovrebbero in maniera fantastica?

La risposta la ebbi un decennio dopo: non e' importante la cosa in se ma che sia una novita'.
E apparire sui giornali a suon di bustarelle e comunicati.
Samsung si apprestava a diventare qualcosa di mai visto prima: il sogno del consumatore idiota.

Nel 1987 nessuno aveva solo dei consumatori, per la maggior parte erano ancora clienti e la parola consumatori era una cosa nuova che appariva.

Non era d'uso comune in italia e la prima volta che la incontrai la cercai su di un vocabolario che non la riportava.

Il CLIENTE era ancora importante.

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