domenica, maggio 08, 2011

SuperHero


Il concetto di supereroe


molto spesso parlando con la gente avviene un fatto strano: invocano l'arrivo superman.


Si parla dell'inquinamento da traffico ed esce la frase che SICURAMENTE qualcuno scoprirà (nelle piramidi egizie) delle auto magicamente in grado di non inquinare o fare 500Km/l.


Si cerca di spiegare che i pannelli solari più di quel tanto non possono aiutarci e il verde turno ci contrasta dicendo che ALTRI (il dott No), non lui che i suoi danari non li molla, spenderanno di più in ricerca e inventeranno nuovo pannello che erogherà più di quanto il sole ci fornisca.


Il problema dei rifiuti? Ma sicuramente gli scienziati (come archimede pitagorico) inventeranno un modo per eliminarli diverso che sotterrarli o bruciarli.


Non è possibile parlare con qualcuno, tutti hanno in mente che i loro problemi verranno risolti nel futuro da altre persone.


Penso che questo sia un comportamento che ha origine sia dalla nostra specie, la mamma che ci difende dal gatto di casa, sia dalla società che ci ha abituato che per i vari problemi noi non dobbiamo preoccuparcene poiché esistono tutta una serie di organismi, polizia, spazzini e burocrati che prenderanno i nostri problemi e li risolveranno senza le nostre preoccupazioni.

Ancora l'evoluzione tecnologica a portato l'ignorante a pensare che la tecnica come ha potuto fare dei miracoli negli ultimi 100 anni ne possa fare non solo altri, ma quelli che noi desideriamo! Manco che la ricerca fosse Jeannie (strega per amore) pronta ad esaudire i desideri.


Esiste la limitazione data dal fatto che non sempre a determinati problemi esistono soluzioni e il nostro comportamento non fa che peggiorare le cose.


A esacerbare la cosa, gia nebbiosa nella testa di molti, esistono i cerusici di provincia I quali vendono acqua fresca, anzi, la promessa dell'acqua fresca, in cambio di danari veri come cura.



Una delle preoccupazioni di questo nuovo secolo sarà di tipo energetico: probabilmente finirà il petrolio entro un tempo molto più breve di quello che la popolazione pensa.

Già, cosa pensa la popolazione quando acclama uno che gli racconta di un futuro nei quali i carburanti saranno sostituiti dall'idrogeno, nel suo libro anche lui attende un superman che gli fornisca una magica trasformazione prelevando l'energia da dove non si capisce.

Grazie testa di rapa Jeremy Rifkin di aver illuso tante persone dell'esistenza di nembo kid.


Anche senza arrivare a temi così caldi come quello dell'energia o dell'inquinamento la stessa cosa avviene in campo dell'economia: non ci sono i soldi per pagare tutti anziché licenziare qualcuno bisogna tenerli tutti e a stipendio pieno! Da dove vengano i soldi non è un problema per i sindacati, l'azienda deve farsene carico! Sei mesi dopo chiude lo stabilimento e si trasferisce nella vicina Svizzera. Si vede che batman non è giunto in tempo.


Stesso ragionamento fatto sul problema delle importazione dai paesi orientali: cosa diamo in cambio di prodotti che loro ci forniscono? La risposta solitamente è soldi. La domanda è quando ci restituiranno i soldi cosa ridiamo in cambio visto che non possiamo sperare che si riprendano sempre i loro prodotti ad un prezzo maggiorato? Alcuni hanno delle risposte così complesse che la risposta reale dopo una sfoltita è solamente una: soldi. Dal momento che penso che i cinesi ed i coreani non siano così stupidi da scambiare carta all'infinito o cediamo l'Italia in blocco o attendiamo l'arrivo dei fantastici sette; quattro non sarebbero sufficienti.


Per qualsiasi problema che esula dalla capacità di comprensione esiste una sola risposta che è quella del supereroe con l'unica eccezione della scorie nucleare che a ben guardare in tutto questo casino è veramente una goccia nel mare.


Per coloro che nella tecnologia, che guarda caso sono i consumatori dei telefilm di fantascienza soft (CSI, Alias..), i problemi siano sempre risolvibili a suon di palanche e o preghiere e manifestazioni in piazza.

La cosa strana e che le palanche non siano le proprie ma di un ipotetico stato di cui non facciamo parte e che l'equazione in questione POSSA EFFETTIVAMENTE RISOLTA magari da Emmett L. Brown.


Evviva il flusso canalizzatore!

3 commenti:

wappy ha detto...

Ma nooo, hai letto anche tu "Economia all'idrogeno"! Qualche anno fa, quando ero tutto infervorato di energie alternative (m'interessano ancora, ma più cum grano salis) mi sembrava una cosa a portata di mano questo uso dell'idrogeno ma poi, arrivato a metà libro, vedendo quanto raffazzonate e senza piedi per terra erano le sue teorie, non sono più riuscito a finire il tomo...

Anonimo ha detto...

Beh, sull'auto a idrogeno ho capito tutto (scusate se, per una volta, mi vanto) leggendo un articolo di Le Scienze, alcuni anni fa.
Spiegava con dovizia di particolari come sarebbe stata un'auto a indrogeno e poi, annegato in mezzo al testo, ammetteva che (cito a memoria): "Naturalmente siamo molto indietro nella realizzazione dell'auto a idrogeno, ma queste cose potranno essere realizzate se gli stati daranno il loro contributo alla ricerca".
OK, capito a che punto siete e chi deve pagare.
Ciao
Fred

_Jack_ ha detto...

Grande Giove!