lunedì, novembre 10, 2025

strumenti di taglio e maggiore eta'

 

Photo: sega a mano minorenne.

 

Ultimamente si sta facendo una  strana battaglia sulla "sicurezza" di internette.

Come nel mondo reale su internet ci sono brave persone, cattive, coxioni, club (forum) di appassionati che fanno cose meravigliose e cattive compagnie.

Effettivamente ci sono ENORMI problemi nella internette:
Finte banche come FTX 
Finti consulenti finanziari
Chi promette sicurezza e danari facili
Gente che vende il tuo sedere come WA
Gente che rema contro di te se investi
Pescatori che cercano un tuo bonifico
Adescatori di bimbi
Adescatori nigeriani di vecchie
Venditori di bamba
Riciclatori di denari di dubbia provenienza
Falsari che vendono prodotti clonati piu' o meno bene, comprese cose che se non ben fatte provocano la morte
Le follie dello stato (pec&spid su tutti)
Truffe varie
......
....
Potrei andare avanti per una pagina a descrivere le cose brutte brutte di internet.
Brutte come molte cose del reale.

Bene, cosa e' la piu' importante tanto da mettere sopra un pandemonico sistema per AGCOM (agenzia comatosi), oltre ovviamente alla salvaguardia del sacro calcio?
Limitare ladri e malfattori?
Eliminare la PEC?
Vietare lo SPID?
Bloccare le attivita' di Poste insieme ad AGICOM?
Cercare di setacciare le fakenews almeno nei giornali?
Applicare sanzioni monstre, PREVISTE DALLA LEGGE, ai siti che offrono di finanza e investimenti senza sottostare ai regolamenti (BTC, basta la parola, ma anche il BOT valore non scherza)?
Bloccare i siti della finte assicurazioni (una bella piaga)?

NOOOOOO 
Esiste qualcosa di piu' importante!

Oggi, non si sa per quale motivo, AGCOM (AG Contro Ogni Minch..) non si vuole che i minorenni lavorino di mano.
Capite subito che e' una grave cosa superiore a tutte le altre citate.
Drammatica tendenza peccaminosa madre di tutti i problemi italiani, furti sugli autobus compresi.

Tanto che per debellarla bisogna mettere a rischio tutto.
Come per il sacro calcio, per tentare di raggiungere il fenomenale risultato, far smettere il moto alternato di mano di un 16enne, occorre mettere in campo alabarde e cannoni ad alzo zero sulla popolazione!
Chissene dei danni e dei costi, l'importante e' levare pericolosi strumenti di piacere autoindotto ai minorenni.

Come funziona questa castroneria?
Banalmente per accedere ad un sito in cui ci sono immaginette pruriginose devi DIMOSTRARE di avere 18 anni.
Infatti dopo i 18 puoi, secondo AGCOM (Attenzione Goderecci COMpagnoni!), usare tutti gli strumenti che vuoi per segare il tuo legno,dal tornio alla sega, prima non devi: e' una cosa pericolosissima se osservi tali immagini a 17 anni!  
Puo' succedere che lo mondo intero crolli negli inferi fiammeggianti.

Roba mortifera e assai deleteria, codesti scostumati siti, per cui in caso di mancato rispetto dell’obbligo, l’Autorità diffiderà il soggetto inadempiente e irrogherà, in caso di inottemperanza, le conseguenti sanzioni fino a 250.000 euro.
Con codeste irrogazioni legifere e' certo: si e' fattivamente salvato la virtude delli piccoli rampolli dell'italia tutta che unita e sudata plaude a nuovi e intoccati birilli lignei pronti alla battaglia dello ripopolamento che oggi ha manchevolezza proprio per disgustose e solitarie pratiche che possono ritardare la maternita' minorile.

Saranno queste le motivazioni del nuovo obbligo?

Perche' non e' chiaro nelle decine di pagine lette cosa sia il motivo,  salvo citare per interposta un disagio e turbamento dello sviluppo.
Che a me fa un pochino ridere.

Fino a 14-15 anni e' ovvio che in casa gli accessi a fonti di tal turbamento sono limitate (salvo genitori animali a cui bisognerebbe togliere la paternita' (3)), e certo ad un bimbo di 5 anni non gli sbattiamo certo un video VM di un'ammucchiata multicolor (perche' si abbisogna esser inclusivi e introdurre quindi la diversita', anche li, di un eventuale mandingo) al posto di peppa pig che e' evidentemente poco interessante avenco una faccia come un... OMG!

Ma ricordo che l'impatto diviene strano soprattutto per chi e' metropolitano, chi vive in campagna il sesso lo vive per tutta l'esistenza: cani, galline, insetti, mucche e qualunque maledetto animale lo fa in maniera simile a noi, per non parlare dei mammiferi presenti.
E non mi fate parlare della pratica "marchese De Sade spostati" dei gatti o del superbirillo a cavatappi delle papere.

Quindi cosa accade?
Che devi dimostrare di avere 18 anni per fare falegnameria. Gia' detto, vero?

Salvo castronerie l'unico modo certo di dimostrare di avere 18 anni e' questa


 Per fortuna che sono 25 anni che e' digitale (ci sono poi dei comuni di scimmie che non sapevano neppure accendere il PC e ci hanno messo un po di tempo, come al solito e' uno stato di palta a doppia o tripla velocita' di cervello): si fa una cosa, ma poi non viene applicata se non dai privati che se non lo fanno arriva lo sgozzamento.

Appare ovvio che se per salire su di un sito di legname devi presentare la carta d'identita' abbiamo un "piccolo" problema delle dimensioni del Sole: il sito sa chi sei, dove abiti eccetera.

Non solo: il sito dovra' spendere ingenti somme per pagare i server e le modifiche al sito per fare un accesso condizionato agli utenti che arrivano con un IP "italiano".

Altre buone notizie per chi ha un IP statico: si puo' associare un IP statico non piu' ad un generico luogo (il mio era visto come francese e ora a 16Km di distanza), ma ad una precisione da indirizzo delle poste come via pincopallo 11/b

Per evitare questa follia si e' proposto un provider di eta' che leggerebbe la CIE e anonimizzerebbe i dati non di eta'.  

Anche in questo caso i problemi non svaniscono, ma si accumulano e il risultato e' cringe.
Innanzi tutto e' difficile anonimizzare.
Perche', ricordiamo...
Sono dati FANTASTICAMENTE GHIOTTI!
Provate ad immaginare di avere l'elenco delle persone che hanno qualche problema con il gentil sesso (1) nella quale trovate di certo persone che possono essere colpite chirurgicamente in vari modi
Peggio ancora a chi naviga su siti gay, gia' solo il tracciamento diventa una vera e propria arma.

Poi esiste la fruibilita'
Prima atterravi sulla pagina e bon era finita li.
Oggi  devi fare un complesso accesso al sito tutte le volte (altrimenti non funziona).
Provate ad immaginare:
Hai la fregola digiti sulla medda della finta tastiera dei telefonini(2) da 2 soldi (ios e android) "falegnami.com" e inizi a raspare.
Da adesso no!
Devi, dopo aver fatto un account, accedere, devi appoggiare la CIE, devi attendere il meccanismo eccetera.
Se il tuo portafoglio e' nell'altra stanza?
Se nella fregola non ti ricordi il PIN della CIE?
E se il tuo cellulare non ha l'NFC?
Niente falegnameria!

L'unica cosa certa e' che cercherai nuovi siti non ancora identificati dal pulotto ove la navigazione e' ancora libera.
Faccio la scommessa che questi nuovi siti saranno come i vecchi siti del genere: una maledetta cava di virus, con la marea di telefoni(2) poco aggiornati potrebbe essere da ridere, gia' il 10% delle grosse intrusioni mondiali avvengono in italia (Hah, il latino!, cosi' siete contenti, non lo avevo ancora citato come spia del degrado) si passera' a diventare il n1 di quelle piccole.

Ora abbiamo l'ennesimo sistema latinico demenziale che costera' un sacco di soldi (chi li paga?) per non garantire un beneamato birillo ligneo ben levigato a mano. 

Cosa succedera' dal giorno zero (sempre che l'infrastruttura sia pronta)? 

1)  inizialmente gli operatori piu' grandi potrebbero decidere se e' il caso di bloccare in toto gli accessi italiani o meno.
Del resto e' un segnale, non possono certo fare 150 front-end a seconda della questione e sicuramente aumenteranno i costi agli utenti (quindi piu' pubblicita' o piu' contenuti che diverranno premium)
Insomma, come al solito va a pagare l’utente-cittadino che vuole usufruire di un servizio.

2)  Verranno fuori un enorme massa di nuovi problemi dati dall'infrastruttura, del resto basta ricordare quanto sono ghiotti quei dati (pensate solo alla possibilita' di schedare i gay, un target di mercato ben fantastico sfiorato solo potenzialmente da Meta).
Se ricordate le decine di migliaia di mail degli avvocati esfiltrate dal sistema PEC, dalle truffe con lo SPID e altre facezie... 
Puoi raccontare come "anonimo" quanto vuoi un accesso dietro identita' personale, ma le briciole che si spargono sono sempre un problema. 
Meta ha dovuto togliere dalle scelte degli inserzionisri varie categorie (es religione) visto che anche se l'utente non dichiarava minimamente certe scelte personali, o la presenza o meno di un partner, il sistema lo sapeva benissimo.
Inoltre chi controllera' e come le aziende che dovrebbero oscurare il dato?
nessuno ne ha parlato, sembra il sito grillino. Se non hai sistemi di controllo previsti atti ad accertare la cosa (i famosi audit) e' come neppure aver pensato alla cosa.
Un problema creato dal nulla assolutamente ben piu' grave di un 15 enne che fa falegnameria.

3) il problema ulteriore e' "gia' che ci siamo" ed e' particolarmente grave.
Quando hai un sistema che apparentemente funziona (qualcuno ricorda quella penosita' dello SPID?) ci sara' qualche politico che vorra' "regolare" altre prurigginosita'
Perche' una volta iniziato, tanto vale usarlo anche per per "sistemare" anche altri siti WEB...

- Siti d'incontri, non sia mai che qualcuno si spacci per qualcuno che non e'! Poi si salvano fanciulle...

-siti di chat AI, ci sono stati casi di minorenni che hanno persino perso la vita, altro che falegnameria!

- Siti social, del resto molti contenuti sono VM anche su YT, perche' non associare un identita' ad un account: mai piu' problemi per i gestori dei social, meta ha gia' fatto capire di essere della partita: mai piu' accuse di essere generatori di fake (sono gli utenti con nome&cognome ad esserlo!) e mai piu' minorenni che fanno cose che verranno in toto scaricate sul genitore autorizzativo (questa e' l'intenzione implicita di META che ha fatto pure pubblicità online), che oggi e' persino fra coloro che denunciano i social in tribunale.

-non dimentichiamo le chat o le cose come tremende e piene di nefandezze come WA: fare 2 versioni per minorenni ed adulti?
Lascio solo immaginare chi compie gli anni prima dei suoi amici che ridere.

- eccetera...

In pratica visitare un sito, anche non pruriginoso, non potra' piu' essere cosi' semplice.

Il problema e' che internette funziona perche' e' semplice.
Semplice, ad esempio, recuperare informazioni prurigggginose  come il controllo delle nascite (non e' che vogliamo aumentare le nascite italiane facendo rimanere incinta le minorenni?) sono spesso equiparate a siti VM. 
Come identifico un sito di falegnami&affini?
Ricordo che in tempi passati alcune pubblicazioni femminili erano materiale idoneo. Se la determinate e' un po di pelo siamo nei guai perfino con wikipedia.

Sicuri di voler negare queste informazioni scabrose?

Sicuri che avere molti siti con potenti limitazioni possa avere un senso?

Dove sono partiti per primi con la falegnameria, come l’Inghilterra, che era semplificata rispetto alla nostra la risposta e' stata molto semplice:
Uso della VPN zoppa a tuono.
Incrementi mensili del 2000%.

Perché alla fine basta che un solo stato al mondo rimanga fuori che le VPN ridicole arriveranno li.
E non mi sembra il caso di vietare le VPN, la versione normale "vera" e' il fulcro della mobilita' e gestione aziendale, vietarla sarebbe un enorme problema.
Del resto basta meno di un euro al mese per togliere tutte quelle pratica noiose, pericolose e inutili.



Photo: l'unica cosa certa di tutta la storia, il tipico CEO di una VPN inutile alla notizia della legge italiana.

Perche' ricordiamoci una cosa, sebbene la maggior parte delle VPN stragiurano di curarvi da tutti i mali di internet, compreso il gomito del tennista e i calli alle mani, pero' molte di queste inutili (se non per questo e per vedere contenuti esteri) cose hanno come scopo aziendale raccontare a terzi cosa fate, compreso il fatto che passate 2 ore tutti i giorni a segare intere foreste.

 

 Ricapitolando:
una misura demenziale che avrà costi sia monetari che di sicurezza informatica senza garantire nulla, ma ponendo le basi per un aumento delle zoppVPN e un ritorno in gran spolvero di e-mule.

La scarsa istruzione della classe dirigente e la continua incompetenza crassa delle varie AGstolt continuano a fare danni a raffica usando come linee guida le idee che nascono dentro di se senza verifica alcuna.

Ricordiamoci anche che una volta imparata la strada, e non sono strumenti difficili da usare, persino sui telefonini, poi, una volta disponibili sul device, vengono usati anche per altro.
E il mancato PIL si impenna!
Insieme alle truffe su internette. 

Forse sarebbe da defenestrare l'intera classe dirigente delle AG e del govrerno: chi e' ora la comando non deve piu' poter essere assunto, presentarsi ad elezioni o gestire nulla di pubblico. 

 

PS
Sto notando che Poste, la benedetta del cielo latinico, sta ferocemente opponendosi alla morte del fetente SPID, del resto era l'ennesimo regalo al fatturato della medesima.

Se per caso venisse usata l’atrocità dello SPID nella versione lev1 (la piu' diffusa fra gli analfabeti funzionali), ma anche la 2 non e' difficile da bombare, ci saranno problemi in rampa.
Lo SMRD spesso viene fieramente condiviso fra persone (es: "tanto lo SPID lo ha mio marito/mio figlio a me chesserve") e spesso e' banalmente annotato in chiaro "dove serve", visto anche sul retro del cello e nel portafoglio insieme al PIN bancomat.
Con lo SMRD 1/2 si andra' incontro ad un massiccio furto di credenziali, spesso  da parte dei minorenni pronti alla falegnameria che potrebbero pure condividerlo fra amici.
Del resto le truffe con lo SMRD abbondano.

Lascio immaginare cosa un 14 enne puo' fare con quello che e', fattivamente, un insulso sistema di identita' digitale a sicurezza zero quando il registro digitale delle scuole e' gia' ampiamente devastato (ne ho prove) con la banale scusa "mamma non riesco a vedere sil mio profilo da figlio, mi presti la pass da genitore?".
Perche' la scimmia fa figli, ricordiamo Idiocracy (che deriva dalla "marcia degli idioti")

 

 

(1)

Sebbene ci siano delle eccezioni come filippine, colombia e argentina, e ci sia un incremento consisteste delle visitatrici, di media in Europa e anche in italia i visitatori dei siti biricchini sono al 70-80% (a seconda delle fonti) maschi e all'interno di questa categoria per ampiamente lo piu' etero.

(2)
La quasi totalita' delle visite sulla falegnameria sono fatte da un dispositivo mobile.

(3) 
Voglio ricordare per dovere di cronaca che l'associazione "mamme da ricoverare al TSO" volevano che netflix, che ha un sistema di gestione dell'eta', togliesse dal catalogo serie che potevano non essere idonee ad un bambino sotto i 10 anni.  
In pratica le "mamme da ricoverare" fornivano a bambini di 7 anni le password amministrative dell'account principale con cui si accede a tutto il catalogo (e immagino, dal device con pass amministrative anche ai siti per falegnami) e poi si lamentavano che i pargoli andassero a vedere di tutto e di più.

giovedì, novembre 06, 2025

brionvega 3

 


 

Nella demolizione del "grande desigdortnwsa italiano usando il brand brionvega arriviamo al desaiGGGnnnn forse piu' riuscito del marchio.

l'idea al solito e' "nascondiamo tutto!"
Questo ovviamente fa incavolare la fisica se non lo fai con molta teNNica.


 

La radio ha l'idea di mettere l'elettronica nel cubo di sx, e l'ampli e batterie nel comparto di destra in maniera di dare spazio all'altoparlante che diviene grossino e piacevole.
Cosa puo' andare male se sei un latinista?
che non hai pensato a cosa succede quando chiudi i 2 cubi e li porti a spasso con la maniglia.

-La prima sfortuna e' che la manetta del volume rimane intrappolata (e il volume cambia chiudendo)
-La seconda sfortuna e' che devi aprire delle feritoie dietro l'altoparlante, perdendo il vantaggio di poter chiudere quel volume migliorando drasticamente la qualita' di ascolto.
-La terza maledizione e' che la maniglia, nonostante un magnete che permetteva di avere i due cubi coesi aperti a 180, era inutile quando aperta.

non suonava malissimo con il suo wattino del cavolo, ma era poco furba, sembrava che fosse disegnata da chi la fisica non la conosceva.

sarebbe bastato metter l’altoparlante sul lato i dietro grigliandolo, il manettino del volume nascosto, magari sotto sembianze di una finta seconda maniglia (aumentando la simmetria), magari spostando qualche componente per aumentare i volumi.
Ecco che il suono sarebbe stato 10 volte meglio, anche a parità di componenti, piu' comoda e facile da usare.  
dal 1962 che innovazioni hanno fatto in brionvega?

tenetevi forte, questa e' la 12sima versione

hanno chiuso finalmente le griglie, dimenticandosi pero' che doveva funzionare anche da chiusa.
OPS, hanno peggiorato l'originale che da chiuso va molto meglio.

In piu', oltre al sinto nuovo che ha l'RDS, hanno messo lo spinotto della cuffia (gia' apparso e scomparso in varie posizioni piu' volte).
Indovinate dove lo hanno messo?
In un posto che in una radio portatile non potrete mai raggiungere, come del resto il pot del volume.
Cioe' cci hanno messo mezzo secolo per non andare da nessuna parte pure peggiorando?
SUPERCOOL questi progettisti italiani.
La versione nuova e' persino peggio di quella vecchia!

Grande designgngnggn questi italici latinici. 
Una radio portatile che non potete portare.

 Mi chiedo cosa ci sia da osannare.
Di radio cubiche o sferiche ne hanno fatte a vagoni.

 Ovviamente la versione peggiorata per essere piu' economica e' ancora in vendita.
Prezzo per il falso mito?
Grazie a "L’accurata scelta delle plastiche e dell’imballo" €559.00

Scusate, ma con quella cifra comincia ad avere un HiFi, non una radiolina di fantozzi.

 


 

 

 

lunedì, novembre 03, 2025

brionvega 2

 


 

Proseguiamo su Brionvega come rappresentanza del "grande" designhhfmerd italiano.

questo e' il classico compattone come andava all'epoca, oggi sarebbero gli allinone.

all'epoca centinaia di oggetti del genere venivano prodotti e in molte case mancavano i mobili da qui il fatto-necessita' del fatto che  alcuni avevano le ruote o piantane opzionali



Altri erano grandi come una cassapanca e altri...
del resto i radio-giradischi degli anni 30 erano nel mobiletto.

La "grande" innovazione qui era duplice:
Usare cartonati laminati da 2 soldi e nascondere tutto.
Bonus pack gli indicatori sembrano 2 occhi e la bocca come in molti oggetti di poor design.

aperto era cosi'


 

le caratteristiche erano, come dire, povere nonostante il prezzo elevato.

In cima si trovava incastrato un giradischi a caso fa quelli in commercio da pezzenti (dual, lesa, garrard e altre cose ultraeconomiche... quello che probabimente trovavano a meno quel mese li) con una tragica cartuccia ceramica per fare a meno di un pre decente.

Un incerto ampli da 7W a 1000 Hz col 1% di distorsione, roba da poveri con finali in germanio (D149)

Le casse sono moribonde a 100Hz (-10dB)  e con distorsioni a tuono date dalla masonite da 2 soldi utilizzata (praticamente cartone laminato) con montato un cono che passava di la per caso, spesso biconico, ma alle volte neppure quello.

Il fatto di connettere meccanicamente le casse al corpo principale sconsiglia l'uso del giradischi, salvo ascoltare schifo + schifo. Si potevano separare, ma a quel punto il design non avrebbe avuto senso.
Ovviamente il delirio di mettere la piantana con ruote sotto il giradischi.

Diciamo che e' sotto il sound che hanno conosciuto in tanti poveracci che non potevano spendere equipaggiati con affari dal brand Inno-Hitm che al confronto sembrava di lusso.

Da usare solo come radio, insomma, dove e' effettivamente meglio della radiolina a pile di fantozzi.


 

Altro errore di design e' la presa cuffie... DIETRO che compare dalla seconda serie insieme ad altri ingressi inutili.
Provate ad immaginare che dovete prendere e girare quel coso per infilare la cuffia e, ovviamente, fare la stessa operazione quando avete finito.
Perche'?
Perche' davanti era brutta e farla a filo costava troppo, poi il cartone si sarebbe scheggiato dopo poche inserzioni. 
Farlo sotto era troppo difficile da pensare.

Ma chi faceva design, oltre a fare il solito compattone, senza andare sugli impianti come faceva?

Facevano grandi cose...

 

braun
(si, quella degli spazzolini)


Ovviamente oggi le riviste di design incensano il bidone:
parlano di materiali di qualita', persino del legno! 
non parlano che era cartone pressato nobilitato 
non dicono che suonava in maniera tragica  
neppure scrivono che le testine usate erano il minimo del mercato, simili ai mangiadischi dei bambini.

Poi ci si lamenta che in italia l'HiFi stentava ed oggi non e' molto presente.

Del resto il design serviva a mascherare la enorme pochezza di un coso di cartone malprogettato da 2 soldi... ma non veniva venduto a 2 soldi. 

Ma ora pronti a ridere.
Il Radiofonografo e' in pronta consegna. 
Come dice brionvega e' l’opportunità unica per un’occasione speciale.
Prezzo, vi prego non ridete, €14,000.00 
Come se il tempo non passasse mai.


 

giovedì, ottobre 30, 2025

novita' maGGiche

 

Photo: ennesimo macchinario che nella mente del redattore medio dovrebbe, con un costo di 3 monete da un euro, rifornire l'intera Europa di energia.

un rant, una raccolta di rant, sui vari articoli che commento. 

Di "prototipi" di pannelli, motori e pale che dovrebbero spaccare il sedere ai passeri sono 40 anni ne ne vediamo a badilate, come di batterie sante, di reattori tascabili, di auto che consumano uno sputo, di lampadine sante  e di altre puxxanate.

Non passa mese degli ultimi 30 anni in cui arriva il prodotto SALVIFICO, ultimamente andiamo nel ridicolo:
Batterie che durano il doppio
Pannelli solari che, ovviamente, rendono il doppio.
centrali elettriche che producono il doppio.
lampadine che di luce fanno il doppio.
Batterie che a parita' di peso il doppio (doppio cosa boh).
Auto elettriche che di Km fanno il doppio. 
Auto non elettriche che consumano 1/10 (che fa un po ridere se poi vedi i SUV per rintronati!)
eccetera 
Per tutte le categorie merceologiche, meglio se di energie e inquinamento, quando non e' il doppio e' la meta'
Batterie che costano la meta'
Pale che costano il nulla.
Auto
Gatti
bici
orologi
Pannelli che... 

Per non parlare di follie di arei di linea elettrici o auto elettriche che caricano in 4 minuti che, stando alle previsioni, dovrebbero essere oramai operative da anni insieme a case che non necessitano di energia esterna e connessione alle reti.

Poi, dopo la sparata cosmica del prodotto che dovrebbe arrivare, ovviamente per circa ieri, passano i mesi, passano gli anni, passano i decenni.

Passa un rotolacampo nel deserto delle idee con il classico woooosh.
A parte la Salsola rimbalzante spinta dal vento tutta quella roba non la vediamo, neppur nella foto.
DESERTO.

Dove e' finita quella roba?

Quella roba e' figlia di raccontini che sono stati dati in maniera molto entusiastica.
Il redattore ha capito male essendo ignorante.
Il redattore e' stato pagato per.
Il redattore e' stato ingannato nella sua ignoranza per dare luce al progetto e beccarsi round
Il redattore e' stato pagato per.
Il redattore pensa che parlando di "cose belle" per lui esse succedano
Il redattore e' stato pagato per.
Il...
ma piu' sovente penso che il redattore e' stato pagato per. 
Solo cosi' si spiegherebbero molte cose fakkare.
In una frase:
Il redattore dovrebbe cambiare lavoro!

Gia' perche' sono 30 anni che le pale eoliche e i pannelli dovrebbero, entro 5 anni al massimo, alimentare il mondo.
Perche' sono, oramai, decenni che le auto a batteria a 8.000E (assolutamente sovrapponibili alle termiche!),  dovrebbero invadere il mondo, 
"costano meno di quelle a pistoni!", gia' sentita, vero?, 
del resto la tesla 3 da 25K$ con capacita' superiore alla S doveva uscire a breve. 

Poi, arrivata, costava quasi uguale e non aveva la stessa autonomia, ma vabbe'."costano meno di quelle a pistoni!" e' rimasto un claim che ancora qualcuno usa.

Tutte queste cose portano seco anche una forma mentale dei consumatori: prova a dire che il 90% dell'energia e' fossile e il carbone e' il re della collina,  molti ignoranti scattano come avessi detto che sono dotati di corna.

il sentiment e' anche quello che poi usano i muratori che si spacciano per elettrotecnici per vendere insulsi pannelli solari montati a nord in ombra. Tanto verranno pagati per lo piu' da quei tonti che pagano le tasse.

Lasciamo perdere le bizzarre cose come altoparlanti da 1650W korerani che consumano 40W, ovviamente ogni anno piu' "UATTI" che escono, e stendiamo definitivamente un piumone artico (il telo certo non basta) sui telefonini da 200 megacosi quad tubbo, con tiranaso artificialmente intelligente che dovrebbero fare addirittura foto...

Bisogna continuare a dire che le cose migliorano e e questo si scontra con la realta': non possono farlo a ritmi folli che vorremmo.
A dirla tutta ci sono cose che proprio non si possono fare.
Perche' dai, speriamo tutti di poter avere soldi gratis, che poi e' il sottotesto di avere energia che non dobbiamo pagare, no?

Se avessimo auto che fanno 200Km con un litro, non dovremmo pagare la benza.
Se avessimo pannelli gratis che producono energia gratis la bolletta sarebbe gratis, no? (in realta' no, ma vabbe')
Se avessimo...

Da li basta che qualcuno che abbia un mezzo studio o un prototipo che un giorno ogni 10 riesce a fare cose dopodiché esplode, e i falchi predatori di notizie cool  si avventano per descrivere prevalentemente un futuro "aggratisse, grazie".

Pero' non e' che se uno pensa di fare un nuovo oggetto si puo' dire che funziona

Quando tu fai un "coso di laboratorio", pannello solare, cacciavite sonico o batteria, che non puoi neppure chiamare prototipo, che funzionicchia sul tuo tavolo con un rendimento del XX% merdaviglioso devi poi realizzare un PROTOTIPO vero e INDUSTRIALIZZARLO.

In questo processo molte cose possono andare male nell'iter, alcune molto male, altre malissimo a tromba.

Puoi scoprire, per es, che quando fai il prototipo quello che funzionava grande 0.5mm non funziona a scale di metri (o almeno non nella cella standard di diversi cm).
Oppure esplode passando dai microWatt alle centinaia di Watt.

Oppure scopri che quando fai un pannello solare intero il costo dei materiali e' tale che ci compri 80 pannelli standard, il gallio e il titanio non sono regalati e lo comprendi correttamente solo quando sei nella scala corretta e ne hai fatta una piccola serie, che le scale spesso non sono lineari.

Alle volte quello che funziona non e' pratico per 100 motivi.

Cosi' devi fare la prima serie fatta a mano 

La piccola serie ti permette di verificare che funzioni anche a temperature, utenti animali e meteo avverso.
Se scopri che se va sotto zero lo devi buttare o che se supera i 50C prende fuoco, beh, non va bene per un pannello solare o una batteria o un qualunque oggetto da grande pubblico.

Se invecchia in 3 anni e poi si siede, beh, non serve a nulla. 
I pannelli solari di qualche anno fa che avrebbero dovuto risolvere tutti i problemi dei pannelli, gli amorfi, solo 10 anni dopo scoprirono che morivano a pacchi in pochi anni con l'uso e si prese una via diversa.
Eccetera.

Ecco che la tua piccola serie verra' sottoposta a tanti test e alla fine dei test deve rimanere con standard di produzione energetica elevati se un pannello, se una batteria deve continuare ad avere dati di targa accettabili, se e'....
Oltre l'80% delle novita' si ferma qui


Una volta che hai il prototipo e:
non e' fatto con 3.000.000E di materiali
non occorre montarlo sottovuoto usando maghi potentissimi,
non serve la quantita' di energia di un buco nero per realizzarlo,
funziona in scala, che non e' cosi' banale,
eccetera
devi passare all'industrializzazione.

Industrializzazione vuol dire che il processo deve avvenire in maniera automatizzata, ripetibile, con costi accettabili eccetera.
Della batteria che "tiene" 5 volte quelle attuali, roba da fantascienza, ma costa circa come un lingotto di rodio di pari peso... funzionera' anche, ma di fatto e' come non esistesse

Per esempio i pannelli solari, quelli attuali, si ipotizzava che sarebbero costati di piu' dell'energia prodotta se si fossero diffusi, non potendo piu' usare silicio di scarto in quelle quantita'. 

Per ridere, OGGI, la stessa cosa si pensava dell'industria dell'acciaio, magari ci faccio un post su cosa vuol dire fare una scoperta che cambia le sorti del mondo. 
Ma fino a che non esiste la scoperta, e non e' detto che sia possibile o che arrivi in tempi accettabili, ciao ninetta.

L'uso del carbone  per produrre pannelli (come era la storia dell'ecologia?), con nuovi processi e tipologie di celle hanno cambiato la prospettiva.

Alle volte l'industrializzazione non e' fattibile, costa troppo.
Alle volte non ci sono le catene del valore, nessuno ti vende quel tipo di materiali e in quella quantita'.
Anche se esiste il materiale non ci sono le infrastrutture per lavorare i materiali o non sono reperibili in quella quantita'.
Anche se e' realizzabile ci vogliono decenni perche' sia fattibile davvero per imbastire tutta la catena del valore.
Alle volte sono processi mai tentati prima e occorre una lunga fase prototipale, non solo del prodotto, ma anche dei fornitori e dei processi connessi, per capire se e' fattibile davvero. 
Alle volte l'industrializzazione cambia il prodotto snaturandone le caratteristiche, quello che fai in laboratorio non e' quello che fai per davvero nella vita reale.

Alle volte le aziende che fanno cose non sono semplicemente in grado per vari motivi: Apple montava dei display tecnologicamente assai inferiori ai vecchi Nokia di 25 anni fa banalmente perche' nessuno negli anni e' in grado di produrli a quel prezzo, dimensione, indirizzamento e, soprattutto, in quelle quantita'. 

Non e' che era "impossibile" per tecnica, ma lo era fattivamente. 
Diventava impossibile per motivi multipli che non hanno a che vedere con il "possibile" in senso ampio.
Quello che molti siti pseudo ecoqualcosa non comprendono.
Non puoi andare dallo spizzicagnolo all'angolo e chiedere:
"salve mi da 100.000.000 di display OLED kodak?"
oppure
"salve mi da 400 Tonnellate di quella cosa semplice che nessuno ha mai prodotto in piu' di 40Kg?"

Non e' che quella roba non esista, o che sia difficile, solo che nessuno e' in grado di farlo cosi' su 2 piedi:
Mancano gli impianti, le catene del valore eccetera. 

Alle volte le cose vanno male anche se sei riuscito a produrre il prodotto con tutti i casini di cui sopra e venderlo.

Giusto per capire che non e' una cosa cosi' peregrina e non facile da investigare. 
Negli anni del primo boom solare il silicio amorfo era considerato una vera chicca non costando come il monocristallino e piu' facile da realizzare e impaccare.
Costruiscono i processi, le linee di produzione, mettono in vendita i pannelli che costano poco e vanno relativamente bene.

Abbiamo risolto i problemi dei pannelli!

Peccato che dopo 8 anni l'effetto Stabler–Wronsky ha fatto si che hanno dovuto buttare tutto, anche la piu' grande centrale solare del pianeta e' stata smantellata visto che costava piu' la manutenzione che l'energia prodotta.
I pannelli con il nuovo processo perdevano almeno il 10% annuo dopo i primi 4-5, dopo pochi anni erano praticamente dei paravento. 
Da li la leggenda che tutti pannelli non durano 10 anni.

In ognuno di questi passaggi e anni ci vogliono montagne di soldi che qualche entita' ti deve prestare e aspettare che tu riesca. O no.
Piu' ci sono passaggi e tentativi piu' il prodotto costera' indipendentemente dal costo fisico.
Il tempo ha un costo finanziario, il famigerato costo del denaro.
I rami secchi dei tentativi sono costi che si riverseranno anche sui vincitori.
Perche' chi presta soldi a 100 tentativi se uno solo riesce quell'uno deve pagare le perdite degli altri.
Per un unicorno ci sono milioni di capre e qualche ronzino.

Alcuni prodotti ci mettono secoli, altri solo decenni.
Chi e' disposto a mettere sul tavolo dei bei soldi per 30 anni senza avere idea se la cosa puo' funzionare?

Di pannelli solari magici ne esistono a centinaia, nessuno in produzione.
Delle batterie al sodio ne sento parlare da prima delle litio.
Degli aerei elettrici ne sento parlare dal 2010 circa.
Delle batterie a liquido (come rifornimento) da quando ero piccolo.
Del...

Hai visto di recente delle batterie al sodio da qualche parte, nel tuo cellulare, per esempio?
Nel tuo PC?

Gli schermi OLED sono in commercio dal 1999, nel 2000 i nokia N avevano lo schermo OLED e infatti erano ottimi.
Ma solo nel 2017 le marche come apple ne montarono una versione castrata, prima nessuno era in grado di avere una catena del valore in grado di fare quei pezzi, soprattutto a prezzo basso.
Solo di recente vediamo TV LED, diciamo dal 2018.
Eppure dei TV LED ne sentiamo parlare da prima dei TV LCD, invece solo nel 2020 i TV LED hanno avuto oltre il 2% della produzione, ancora nel 2024 sono cifre risibili sotto le 2 cifre.

Kodak non ha ricevuto soldi per fare schermi oltre i 14" e l'industrializzazione era costosa.
Gli LCD sono invece facili da industrializzare e sono molto economici, non hanno bisogno di un impianto speciale (pare che solo un'azienda al mondo sia in grado di produrre gli impianti di stampaggio OLED e ci mette anni a installarlo).
Adesso capisci perché il tuo TV nuovo di pacca ha una tecnologia LCD quando nessuno di serio ha mai pensato di farli per il tuo salotto all'epoca?

Banalmente perche' non dipende solo dal "i televisori saranno LED" detto nei primi anni 80, cosa che era apparentemente ovvia, ma nella realta' dipende da una badilata di fattori che dopo 45 anni fanno si che rimangano rarita' e non e' detto che facciano la fine dell'ottimo plasma (anche le paturnie del consumatore possono determinare la sorte di una tecnologia!).

Quando tu fai le batterie al pirlofosfato levogiro acrobatico (PILLA) e tuuuuutta la costosa ricerca e' andata bene dovrai trovare
chi ti fornisce i composti di base
Chi e' in grado di preparare la chimica 
Chi e' in grado di fare il produttore di base
Chi e' in grado di produrre il contenitore
Chi e' in grado di fare l’assemblaggio
Le centinaia di pazzi che sovvenzioneranno ANCHE questa gente nella catena del valore. 
Tutta la catena del valore dovra' investire poco o tanto.

Ci metti anni, se non ci sono paturnie almeno 5 o 6 per un prodotto BANALE.
E quando partira' prima partira' in piccole serie per poi consolidarsi a numeri importanti.

Ricordate tesla che voleva fare milioni di banali auto (e non vi e' nulla di innovativo nell'HW di una tesla, tutta roba banale)?
La produzione non saliva, banalmente perche' per aumentare la produzione, anche di cose "banali", ma leggermente diverse, ci sono sempre problemi.
Se vai da azienda X e gli dici "raddoppia il numero di oggetti che mi consegni" non e' detto che possa farlo senza metterci tempi tecnici. 
E i tempi, spesso non sono "paralleli", ma "seriali" propagandosi nella catena del valore, diventando maggiori maggiori sono gli incrementi.

Per 15 anni tesla ha lottato contro la produzione che non riusciva a salire nonostante le richieste (li ricordate i bei tempi delle prenotazioni a 24 mesi che gli hanno fatto da banca gratis?).
Eppure nulla nella vettura e' particolarmente innovativo, il telaio e' abbastanza normale, la disposizione dell'abitacolo e del motore sono relativamente banali. 
Possiamo dire che la tesla S e' una vettura a benzina con un motore elettrico? 
I motori elettrici si fanno da 2 secoli, le batterie sono quelle che trovate in ogni apparecchio ricaricabile, e gli inverter sono sempre esistiti. 

La 3 e' persino molto meno originale, ma la produzione era inchiodata, nonostante oramai non dovevano esserci problemi.

Tutta la progettazione era finita, le preserie erano in strada, perche' la produzione delle S non saliva nei mesi?
Banalmente perche' la produzione e' sempre un incubo di complessita' e basta un granellino di sabbia virtuale che tutto rallenta, basta che manchino le ranelle, magari cromate in maniera strana, all'interno di un fornitore di un componente, viene a mancare il componete  e si ferma tutto.
Alle volte si fanno ordini con anni di anticipo con contratti quadro anche per cose banali.

Come pensate che si sapesse, 3 anni prima, che nintendo stava facendo la Switch nuova e che HW (tutto sommato banale e "vecchio") avrebbe usato?
Le aziende devono ordinare i componenti anni prima, se non vogliono che la produzione collassi sul piu' bello. I fan boy si lamentano che il procio non e' l'ultimo esistente, in realta' l'ultimo e' quello che ti mette nei guai, salvo che ti porti la catena in casa (apple) o che ti affidi ad un esterno con un contratto quadro.

Tesla ci ha messo 15 anni a stabilizzare la produzione di qualcosa di non innovativo.

Se voi arrivaste con il pannello o batteria PILLA che va solo in lab, prima che sia disponibile in quantita' quanti decenni ci vogliono?

Eppure tutti scrivono che e' tutto fattibile in poco tempo, come le auto elettriche in europa, una roba che costera' almeno 5000 miliardi mettendo in ginoacchio le economie piu' deboli (italia?).
Che passi hanno fatto sull’infrastruttura ENORME di costruzione?
Produzione auto e materiali delle batterie? 
Produzione e distribuzione elettrica, roba ENORME?

Come dite?
vicino a zero?

Ok, adesso sapete che semplicemente non era possibile avere nel 2025 il 50% delle auto elettriche come preventivato.
Non perche' IMPOSSIBILE semplicistaicamente, ma perche' se non di fanno PRIMA le strade non si puo' passare con il carro.
Diciamo che e' stato, tutto sommato, una fortuna che non abbiano avuto successo, ma sono costate un migliaio di miliardi almeno gia' ora.

Sono  moltissime altre cose sui giornali che "domani mattina ci saranno".

Quando si legge della cosa che "entro 5 anni rivoluzionerà il mondo", beh, ricordiamoci che chi scrive l'articolo e' spesso una capra sotto acido e se poi ha bandierine ecototont probabilmente sta scrivendo castronerie.

 

 



lunedì, ottobre 27, 2025

lavatrice

 


Il problema è che quando non hai più accesso ai grossisti o ai produttori che ti hanno servito per molti anni e ti tocca ad andare nei negozi come un consumatore soprattutto per guardare in faccia il prodotto e vedere come è costruito, scopri che non solo il mondo è cambiato, ma è molto più aggressivo
e sei obbligato a percorrere zone espositive esclusivamente fatte di prodotti che tu consideri fogna, un fatto che accade semplicemente perché riuscendo guadagnare parecchio riescono a piazzarli nelle zone strategiche dietro bustarelle, bustarelle fatturate pienamente legali, per carità.

Parliamo di euronics,  sabato 3 luglio 21, ore 11


Arriva il commesso che richiede cosa desideri e siccome non vuoi essere del tutto bastando, come tuo solito, sorridi dicendo che vorresti una lavatrice

-“Le interessa qualcosa”
-“ una lavatrice di formato standard”,

 per chi non e' del giro tutti gli elettrodomestici nascono in 60*60*85, poi i frigoriferi sono cresciuti in altezza, poi con le porte tonde in profondità di poco,  e se volete una lavatrice seria e' l'unica misura da considerare.
Misure accorciate portano con se problemi. Alcuni marchi “nuovi” usano come misura std la profondita' intorno ai 52-55 (o la larghezza se e' una carica dall'alto), fino a che son 5-6cm non e' un problema. Oltre, cavoli vostri.


-“ma di che misura la vuole?”
-“standard”
-“...”

Ok, cambio scena


Ancora prima di chiederti che classe di prezzo o cosa cerchi come tipologia di lavatrice, cosa che  poterebbe essere utile avere un commesso con una qualche utilità rispetto ad un catalogo cartaceo, si trascina davanti ad una lavatrice specifica: una Haier

l'imbecille comincia a decantare nelle doti sparandoti il fatto che e' in  promozione (quindi fa pena?) e quindi risparmieresti molti soldi portandola a casa a meno di 600 €.

Sinceramente il prezzo non è certo cool, comprare un prodotto cinese ad un prezzo non propriamente regalato, suvvia, inoltre Candy non è la cosa più furba del mondo. Quindi timidamente...

-“Mi scusi io una Candy non e' che…”
-“Ma non è una Candy!”
-“Haier ha acquistato Candy  e se se va bene abbiamo i limiti Candy altrimenti è anche peggio
” (Haier ha avuto notevoli problemi di qualità in molti paesi limitrofi EU in cui è stata venduta).

Della storia/morte di candy, ne abbiamo gia' parlato.
Intanto il commesso non capisce neppure il mio sguardo assassino mentre spingeva la candy e prosegue nella spinta.

-“però questa ha il pskantuk con il matrograuk per non parlare del blabla”
Mentre diceva cose mai sentite a velocita' mitraglia cercavo di capire cosa fossero: so cosa e' una lavatrice, potrei progettarne una e ho sventrato almeno 20 modelli, venduto almeno un migliaio di lavatrici, ma quella roba che caxxo sia non ne ho idea.

Lo spara sigle continuava con
“cosi, altri cosi e altre cose”, con l'arrivo dell'estasi:
“grazie a queste cose non ha piu' bisogno della cinghia e la durata si impenna”

Ok non ha detto "impenna", ma sarebbe stato meno peggio, insomma 4 o 6 sigle incomprensibili ad un elettrotecnico che progetta elettronica per hobby per dire che aveva la vaccata che in italiano si chiama trazione diretta.
Evidentemente dire
trazione diretta” anziché
Gabonz IV, The revenge of zambonian
era meno figo.

Forse cercare di mettere in soggezione un monopattinista con  sigle inutili a raffica funziona, cercare di farlo con un normodotato non e' che gli risulti subito subito simpatico, oltretutto sparate cosi' velocemente io manco ho capito esattamente cosa costa...
Cosi' cerco di far capire che forse e' il caso di smetterla e farmi vedere delle lavatrici che non servano per tener ferme le piastrelle.

“guardi un motore a trazione diretta non e' detto che faccia durare di piu' la lavatrice, inoltre subisce coppie importanti sugli avvolgimenti, reazioni notevoli e necessita di elettronica importante” (lasciando intendere che se hanno risparmiato...)
Ma il commesso non demorde.

“Il motore cosi' lo hanno solo haier e LG e garantisce una durata elevata!” 
Avesse detto una marca TOP, chesso' Miele, ma LG non e' che sia rinomata come lavatrici in EU... (ricordo che le lavatrici LG "vere" non arrivano da noi, ma sono accrocchi)

“guardi non e' cosi, sa, sono un elettrotecnico...”
“ecco allora compri delle lavatrici che non durano niente e sono rumorose come la bosch che hanno la cinghia, ne ho quante ne vuole”.

E' interessante notare che ha appena sputtanato un marchio storico.
Per carita', sono 10 anni che sono fuori dal giro e la bosch-constructa-siemens (BSH), primo costruttore in EU e quarto al mondo magari ora e' un bidone, ma la cinghia e' l'ultimo degli eventuali problemi che potrebbe avere.
Dubito che siano passati in pochi anni da leader di durata a cessi su tutta la linea.
Oltretutto la cinghia e' un toccasana, soprattutto per lo smorzamento dei picchi di coppia, per il rumore, come insegnano i giradischi e le moto.
D'altronde ci sono scooter con 10.000W che fanno migliaia di Km con una cinghia di gomma usata pure di spigolo o le Harley da 50.000W  non mi sembra che i miseri 4-500W di una lavatrice possano impensierire una cinghia dimensionata correttamente.

Il fatto e' che sta succedendo la stessa cosa accaduta nel mercato dell'elettronica.
Alcuni marchi sono arrivati sul mercato con ingenti capitali e nessuna caratteristica fondante.
Il mercato era statico da decenni e le posizioni acquisite immobili.
Sapevi che ariston era un cesso carino.
Sapevi che sangiorgio era una montagna marrone calda
Sapevi che candy non era il top.
Sapevi che zanussi (e l'infinita pletora di marchi) erano per un buon costo-benefici
Sapevi che AEG, beh, era AEG, mica stanno a pettinare le bambole.
Sapevi che Miele è il top, senza se senza ma.
Sapevi...

Sapevi anche, per una serie di motivi, che marchi extra EU o erano molto costosi o erano bidoni, soprattutto se arrivavano da cina, korea e simili (hanno, oltretutto, cestelli verticali e lavaggi generalmente meno efficaci o sono rebrand di fogna locale).

Ora vedi lavatrici da 300E al massimo ad un prezzo superiore ad una miele:
vede questa la usa con la APPestante del telefono, display a colori e ha il motore rotativo e il tasto selezionatore!
prezzo? 1200E
per una plastichetta orientale fatta in Polonia su base Turca (comprabile a 250E senza il tablet da 3", 30E al massimo), 400E in piu' di una Miele.

Il perche' e' ovvio, come in altri settori e' difficile per un utente giudicare la qualita' di un motore, di un cestello o di una pompa di scarico, mentre e' facile capire che “ha” una cosa in più, come il faro rosso lampeggiante per dire che ha finito il lavaggio o il display a colori dove indica il programma “cotone” in verde con il simbolo di una t-shirt blu.

La differenza fra ESSERE un buon prodotto o AVERE un fischietto o cazzatina in piu'.
La storia dei megapixel, dei prodotti HD (gelati, phon, lacci di scarpe...) o dei SUV per morire facile con tante cose e i freni a tamburo le dovreste ricordare.

Cosi' le peggiori marche hanno approfittato nel cablare su lavatrici da poco un sacco di castronerie, del resto alcune non-marche hanno fabbriche di display e mettere uno space invaders sulla plancia costa 10E, vendendo poi a prezzi stellari.

Prendiamo il tanto citato motore a trazione diretta che e' tanto sbausciato da 3 commessi in svariati punti vendita. Evidentemente ci sono forti bustarelle per i commessi.
Alto nome sbausciato da TUTTI i commessi e' inverter.

Un motore standard e' ormai pilotato dall'elettronica da decenni, quindi quando vedete scritto in grande INVERTER o simili e il commesso spara castronerie su queste sigle potete ridergli in faccia.
Di fatto e' improbabile che troviate motori non “inverterati”
LA AEG che avevo prima era controllata mixed ed era pilotata da un inverter con 5 step e da un invertitore che commutava la direzione.

Il motivo per ci non esistono lavatrici old style e' semplice:
Oggi i cicli di lavaggio sono complessi e necessitano di una decina di velocita' con la retro.
Se lo facciamo senza inverter dovremmo avere un motore che ha ogni polo (generalmente 6-12) che se ne esce con 11 terminali: un pastrocchio di 60 cavi e una risalita fin sul programmatore di 11 cavi in tensione che saranno gestiti da 12 relè.
Oppure la possibilità di configurarli come fossero un numero diverso di poli (quando partivano in centrifuga le vecchie 500 giri avevano avvolgimenti a 2 poli ausiliari: piu' poli= piu' coppia=meno velocita'. Le regole della fisica valgono anche per gli elettrici, al di la di quello che dicono i siti come vaiconlaspina).
Devi montare 12 maledetti costosi cavi

In pratica ti costa meno un motore in corrente continua (come quello dei trapani)  e pilotarlo con un variatore di tensione.
Puoi farlo brushless a magneti permanenti
Poi se vuoi esagerare puoi fare un motore trifase e usare forme d'onda complesse: comunque avrai speso meno in cablaggi e possibilita' di guasti.
Perche', alla fine, hai un pilotaggio elettronico in tensione o in corrente o entrambi.
Minori costi di HW, possibilita' di cambiare le carte in tavola cambiando solo il programmatore, o addirittura solo il SW, come per esempio fare una versione menomata di velocita' massima.


Stessa cosa con la storiella della trazione diretta.
Per quanto i teslari&c ci raccontano di coppie infinite, anche i motori elettrici non amano avere sull'asse enormi coppie a bassa velocita', pensiamo solo al dimensionamento dell'asse.

Per questo solitamente le lavatrici hanno una cinghia con un rapporto di 1:10 o 1:15.
In pratica quando il cestello gira a 1200giri il motore elettrico gira a 15.000 giri per la centrifuga.
Pero' quando il cestello oppone 2Kg a strattoni alla rotazione perché gli accappatoi sono fradici il motore vede pochi grammi di coppia attenuati dalla morbida cinghia che e' un burro e il motore puo' essere un motore banale.

Un motore che sia a trazione diretta e' calettato direttamente sul cestello e per evitare i problemi di coppia puo' scegliere di essere bruto (costo bestiale) o con un sacco di poli, diciamo 40-50, tutti pieni di bel rame (costi).
Inoltre se non volete che abbia coppie immani da gestire (trad: si rompe tutto facile) deve essere di ampio diametro.
In pratica ci costa come 10 motori standard e deve essere pilotato molto precisamente.
Va da se che dovrebbe essere una cosa inutile, ma qui dobbiamo pensare al fatto che possiamo dare da produrre il motore e il cestello (che diviene un pezzo del motore) a chi fa i cestelli: il montaggio costa meno e non devo produrre il contenitore.
Inoltre potrei risparmiare sul motore usando la fusione plastica del cestello per fare le sedi degli avvolgimenti, certo non e' un motore fatto per durare, ma vuoi mettere il risparmio?
Assemblare quella lavatrice, quindi, costa un botto meno, altro che l'oscenita' delle frecce negli specchietti (che io vieterei) per 2 lire di cavo da montare.

Va da se che quella e' una lavatrice usa e getta e se si e' risparmiato troppo sui poli, o le sedi, o...,   potrebbe durare meno di una cinghia.
una cinghia costa 10 euro e la monti in 5 minuti anche se sei un canide.
Ti si spacca il motore di plastica fuso con il cestello butti la lavatrice, anche se costasse 2000E.

 

 

 





giovedì, ottobre 23, 2025

le auto ibride.

 

 

la magia e' quello che raccontano i verdosky
La fisica e' quella che raccontano i fatti.

 

Lo scandalone del momento e' che le auto ibride non consumino poi cosi' poco.
"PHEV emettono 135 grammi di CO2 per chilometro, appena il 19 per cento in meno rispetto ai 166 g/km medi delle auto a benzina o diesel. Nei test ufficiali, invece, le emissioni risultavano ben più basse, dando un'impressione di sostenibilità che non trova riscontro nell’uso quotidiano."

vorrei ricordare delle cose dette e ridette nel mio stupidissimo blog quasi senza visitatori dove si ribadisce sempre che
La fisica e' una maledetta strxnza dotata di grosso manganello che poggia sui denti che chi la offende
La realta' e' una bastarxa di colossale magnitudo.  

Piu' volte ho sottolineato che i test sono test sintetici che hanno limiti endogeni.

Andiamo al sugo della storia.

1) i veicoli odierni sono piu' alti, cosa che e' facilmente verificabile: hanno il 30% in piu' di consumo gia' solo per quello.
La fisica e' ...
Un veicolo che e' squadrato e alto non consuma poco e si mangia il vantaggio di una ibrida rispetto al motore standard.

2) se si vogliono fare veicoli a basso consumo, perché e' quella roba li la CO2, i veicoli devono essere 
lunghi
bassi 
con muso basso
Come da sempre e' ovvio.

Mettere "accrocchio" su una vettura normale come una berlina puo' aiutare, ma non decima i consumi, se poi anche quella la fai con muso edile o la alzi... acchiocchiolo o meno consuma una cifra.
Non e' che se diventa iBBrida in automatico passa con lo stesso telaio/motore da 200 a 20grammi

3) non esiste storia che in un uso comune una vettura media attuale in vendita, ovvero alta, pesante e tozza, possa andare sotto i 120g per Km se non facendo porcate (come premere la frizione in curva) e comunque non andranno comunque lontano da li.

Giusto per dare l'idea un 125cc come questo 

 

fa 62g per km...
Piuttosto difficile che un suv riesca a fare lo stesso, no?
Mettiamo anche che il motore a scorengietta abbia un rendimento bassino, ma il compito e' facile, una panna con 200Kg di roba e non 1600Kg con il doppio di ruote e 10 volte il carico aerodinamico, no?


Un 50cc riesce a fare di meglio, ma neppure un Piaggio Ciao riesce a fare i  28g per km come invece avviene nei test ufficiali di molte auto. Eppure e' poco piu' di una bicicletta.

Dovrebbe essere chiaro che neppure una vettura  elettrica ci puo' riuscire (salvo alimentarla al 100% con il nucleare e che non assomigli certo ad un SUV, ma non e' che consuma meno, e' che il carburante ha di base poca CO2... e non e' ZERO come vogliono far credere i verdosky, ma grossomodo la CO2 del ciao)

Per fare quei numeri bisogna andare sotto 1,5litri di benza al Km, servono caratteristiche ESTREME.

 Vogliamo un attimo ricordare che il rendimento del motore qui ci azzecca poco?
Perche' per portare in velocita' una vettura quello che costa di piu' e' la massa
Una volta in velocita', anche solo a 60Kmph, diventano preponderanti attriti e aerodinamica.
Inoltre ci sono tutta una serie di consumi che non vogliamo togliere.

Per esempio per fare 2h, 100km, in citta' al freddo il litrazzo di benza lo avete gia' demolito in riscaldamento se la vettura e' molto efficiente.
Le lampadine, anche se le lampade a scarica consumano solo 30W e le varie di segnalazione le avete delegate alle LED, sono sempre un centinaio di wattonzi, 0,2KWh (un litrazzo sono 10 circa)
Non parliamo dei display e CPU ormai disseminate per usi goliardici.
Il lunotto termico (1KWh)
La pompa dei freni
i tergicristalli
....

 Potete avere il rendimento impossibile del 100%, ma non riuscirete con i mezzi piu' amati a fare quei numeri, qualsiasi motore usiate.

Qualsivoglia tecnologia  comunque non riuscirete render il veicolo del corriere alto tozzo e spigoloso (suv) tale da rendere meglio di una citroen 2cv del 1948 carrozzata colani.

Capiamo che un litro di benza per fare 100Km e' praticamente irraggiungibile con un veicolo che oggi consideriamo trendy. 

il grafico non mente


 la divaricazione e' una storia ovvia: nonostante i trucchi brutti, spesso pericolosi per la guida, per aumentare i km per litro nei test, alla fine, il consumo aumenta, aumentando area frontale e altezza media, ma nel contempo i truccacci brutti e pericolosi mostrano vantaggi nel ciclo sintetico (che ovviamente grazia anche gli EV, sebbene meno).

una ibrida aiuta, soprattutto in citta', ma non fa i miracoli andando oltre il 100% del rendimento (si chiamano macchine impossibili).
E' chiaro solo che vengono tarate per il ciclo che sfruttano all'osso con trucchi contabili.
E chissene se poi diventano pericolose.

quando un bidone dell'umido come questo dichiara 280CV e ha la forma di un cassonetto dell'umido e non di un auto


pensate veramente che sto immane tozzo bidone possa fare quasi 100Km con un litro come dichiara? 
Mi sembra di tornare ai bei tempi di quando dicevo che un motore a nafta non poteva inquinare cosi' poco e tutti mi prendevano per il didietro dicendo che non capivo un tubo.
Sono andato avanti piu' di un decennio ad essere preso in giro e poi, magia, hanno detto che le auto a nafta inquinavano fino a 100 volte il dichiarato.
Un auto ibrida che doveva fare 0.9l per 100Km era questa.


 E' ovvio che e' la 3za volta che fallisce, mi sembra la storia degli HiFi o dei buoni TV:
Se tu fa un ampli da 100Wx2 e lo proponi a 400E e poi arriva una samsugaccia qualsiasi che ti racconta che con 400E ti da un ampli da 1650W, 6 casse (compreso u' zubbocoso!) telecomando e almeno 15 sigle top ridicole (4k o l'impossibile Atmos) capiamo che il tonno non capisce che e' solo un amo e compra il 1650UATTI!.

Idem sta roba: se per fare poco di meno devi dannarti il peone comprera' il suv che anela tanto.
In realtà quel cassonetto pronto alla discarica poi su strada fara' fino a 5 volte il consumo e se usato in allegria, a rischio ribaltamento visto che non e' un auto ma un povero cassonetto, anche 10 volte tanto.

In pratica una onesta vettura con un motore avanzato della stessa classe di pregio/utilita' del cassonetto potrebbe fare il 50-60% in piu' di km e costare la meta', del resto la honda fit che ho provato costa 12.000E in versione standard e non mi pare che possa essere meno della tonale in qualcosa (se solo tacesse!).

Negli anni i motori sono migliorati, ma le auto sono peggiorate per massa e forma. 
Potete usare il motore che volete, metano, naftone, benza ibrido, elettrico, idrogeno o a molla, ma la sostanza non cambiera' mai!

Una vettura per fare poca CO2, diciamo realmente sotto i 5 litrazzi per 100Km, non puo' essere un SUV, dovra' per forza essere con la solita forma:
Bassa
Lunga
muso basso
e per la citta' leggera

Davvero per i giornali e' uno siockko?

Davvero. per citare qualche decina di articoli sparsi, che bizzarramente spesso usano le stesse frasi C&P: 
"Le auto ibride plug-in emettono sostanze nocive maggiori delle auto a benzina/Le batterie inquinano di più/Studio T&e: i test ufficiali non sono conformi all’uso reale"

Le ibride sono uno dei più grandi bluff della storia dell’auto 

la sottostima delle emissioni dei veicoli ibridi plug-in avrebbero permesso ai principali gruppi automobilistici di evitare multe per oltre cinque miliardi di euro tra il 2021 e il 2023

Un grande bluff della transizione verde 

Più autonomia elettrica, più emissioni

 

E lasciamo perdere i giornali in odore di verdoskysmo, dico solo che parole come truffa, inganno, e parole pesantissime fanno intendere che le ibride sono il male del mondo e solo le EV sono la salvezza del mondo.

in realtà il problema non  e' delle ibride, certo le ibride come la panda 500 fanno ridere ed e' piu' uno start&stop potenziato con una 2da batteria da avviamento, le ibride diminuiscono fattivamente il consumo, soprattutto in citta', a parita' di auto e motore e persino lo S&S ha il suo perche' se e' ben fatto i risultati si vedono in citta'.

Il problema e' considerare a zero emissioni di CO2 la parola elettrico.
Zero emissioni non esiste, chi lo pronuncia e' da frustare con un gatto a 8 code uncinato usando un paio di trifase con massa terminanti con  capicorda a C di ampio diametro.

Quando si considerano le auto elettriche  a bassissime emissioni solo perche' si immagina che verranno caricate solo ed esclusivamente con fonti a bassa segnatura, di fatto molto lontane dalla realta',  ecco che per magia un panzer dai grandi appetiti come il pessimo Q8 elettrico (3 tonnellate e un design che il ford transit sembra leggiadro) vengono spacciati per ecologici anziche' essere fra i peggiori inquinatori del pianeta.

Poi, in alcune aree come l'italietta, o peggio la polonia, questi veicoli assurdi come il cassonetto per letame Q8 elettrico possono arrivare a inquinare 5 volte una berlina a benzina ben fatta.

Il gioco e' tutto li:
Per il benzina misuriamo dove si produce l'energia
Per l'elettrico non si fa mettendo cifre a caso incredibilmente basse se non zero (che fa scattare la violenza)

Ultimamente con le ibride  si usa mettere l sportellino per la ricarica della batteria.
E' chiaro che una volta ricaricata grossomodo emette CO2 come una elettrica (in italia grossomodo come una vettura a benzina) e va trattata nella stessa maniera (emissioni ZERO cervello) fino alla fine della batteria.

Ma se ipotizzi che quella ricarica:
-arrivi solo da pannelli rosa prodotti da impianti alieni in orbita geostazionaria  
-l'utente ricarichi regolarmente
ALLORA puoi avere auto  ibride (o elettriche) che fanno pochissima CO2.

O se preferite le auto elettriche vengono alimentate con energia "non vogliamo sapere come viene prodotta quella roba, sara' green per forza, no?" 

In questa narrazione Transport & Environment fa notare con fin troppe pagine, visto che e' chiaro dalla seconda dove vanno a parare, che le auto ibride con lo sportellino non caricano che di rado.

Quindi la quota che "non vogliamo sapere come viene prodotta quella roba e quindi non la conteggiamo" passa da essere predominante ad una percentuale molto bassa.
Il perche' e' ovvio:
ricaricare e' scomodo e lento.
Inoltre, fanno notare, se picchi sul pavimento il gas per fare "er di piu' " non carichi con la magia ad impatto ZERO, ma, HarG!,  con la benzina essendosi acceso il propulsore a pistoni. 

Ricaricare ne vale la pena solo se sei un ricco che lavora quando e/o dove vuole, oppure in pensione, benedetto dal bonus. Tipicamente una villetta con ampi box e pannelli.

Quindi se conteggi tutta la "ricarica" come "energia dalla benzina" e non come "energia dal carbone a CO2 ZERO" come fanno in EU ecco che per magia i numeri che cita la ricerca tornano ad avere un senso logico. 

In prima battuta il fatto IMPOSSIBILE di fare meno di 100g di CO2 per una vettura.
In seconda battuta consumi piu' ragionevoli di ben oltre 160g.

Se infatti leggiamo la ricerca che incolpa le iBBride leggiamo follie di questo tipo:

la Mercedes-Benz Classe GLE presenta il divario di emissioni reali più elevato, superando il valore WLTP del 611%...
I veicoli ibridi plug-in con la maggiore sottostima delle emissioni reali condividono tre caratteristiche: elevata autonomia elettrica, 
elevata massa del veicolo 
e un elevato rapporto di potenza tra motore a combustione e motore elettrico
...
 Land Rover Range Rover e BMW X5, con distacchi rispettivamente del 557%..... In media, questi modelli con distacco elevato pesano 2.555 kg 

questa gente non capisco dove voglia andare a parare.
Infatti parlare del fatto che un bidone come la GLE o un water come una X5 possano in qualche maniera essere sotto i 200g per km nell'uso normale e senza barare e' da stupidi o drogati.
Il passo dopo e' fare mezzi del genere


 Photo: la prossima DKW-audi-Q9 supertron con le sue eleganti forme e il leggero peso di 6 tonnellate.
Essendo elettrico il nuovo Q9 e' a zero emissioni WPRGL-STRZ-EU.

 Queste riduzioni di CO2 sono solo contabili.
Il fatto che generiamo la CO2 altrove non vuol dire che non e' stata generata.

L'unico modo vero per paragonare, in un discorso serio, la CO2 fra varie alimentazione e' parlare dal pozzo alla ruota.
A questo punto, pero', mezzo castello di carte sull'elettrificazione diventa:
"ma per quella differenza, ne vale la pena?"

 Perche' certamente abbiamo osasi di fiordi e/o vulcani che sovraproducono energia e in quelle piccole regioni piu' e' elettrico ovviamente meno CO2 fa (presente Norvegia e Islanda?).
Idem per regioni che hanno un surplus di nucleare (praticamente sono zone).

MA per tutti gli altri vanno calcolati BENE i costi di CO2, che non sono semplicemente "abbiamo il tot di green a caso", ma nel computo ci vanno sia i costi di rete, che il BK fossile per reggere i pannelli (mai visto conteggiato una cavolo di volta!) che gli altri oneri. 
Sempre dal pozzo alla ruota, con l'aggravio delle batterie (salvo vogliate farmi credere che 500-1500Kg di massa si costruiscono con ZERO CO2 anche loro)

Se lo fate, come ho provato a farlo io con dati mancanti (ovvero che sono meno di quelli reali) troverete che:
-Le auto ibride a parità di tutto recuperano poco, soprattutto in ragione del prezzo TCO.
-Le auto elettriche non vanno molto lontano nel computo, ma con costi economici di vario tipo che oramai sono stati pari ad un 4X di prezzo per le auto (molti di quei prezzi finiscono in pancia alla collettivita' e non dell'automobilista).

In pratica vietare i suv lasciando le auto "normali" permetterebbe una diminuzione della CO2 piu' sostenuta rispetto ad imporre motorizzazioni come ibride o elettriche.

Passare a vetture fatte per consumare poco davvero, non attraverso trucchi, permetterebbe di fare il 30-50% in meno nella CO2 delle auto attuali, e quasi la meta' dei SUV.

Risultati importanti, altro che bau bau micio micio. 

Perche e' impossibile che un SUV consumi poco, qualsiasi yabba dabba huhhu usiate.
Mentre e' possibile fare auto che consumano poco e facciano poca CO2 per davvero.

Il primo che si meraviglia che un bidone come la GLE, forse il peggior veicolo merc di tutti i tempi, non possa fare il consumo di una bicicletta gli consiglierei di andare dallo psichiatra e smetterla di fare inutili report del caxxo dove neppure si mette in dubbio che un armadio su ruote di 3T possa essere un idrovora energetica qualunque cosa gli fai.

TSO anche ai buRRocrati EU che pensano che "elettrico" sia sinonimo di "magia"

la vogliamo smettere con queste stronxate verdosky?

Questi giornalisti la vogliono smettere di prendere bustarelle?
Perche' e' questo o stanno dimostrando di essere scimmie inette pericolose.

 

 


 

 

 

lunedì, ottobre 20, 2025

i wanna rock!

 


 Una vignetta umoristica mi ha fatto notare che molti utenti, cotanto convinti da comprare e indossare la maglietta, manco sa cosa razzo sia l'Hard Rock.

Mi sembra tanto come l'utente del suv con 200 rate  e poi sbava guardando un'automobile che costa la meta' del suo furgoncino.
Vogliono l'eroismo, il lascito dell’epoca della grande musica, ma non sanno apprezzarla, ma sanno che era grande.

Uno che ascolta trap negli auricolari con una maglietta hard rock e' come lo stolto che compra il frigorifero con il marchio porsche o mustang. Vorrebbe l'allure di una grande auto, ma compra una duna-cross al doppio perche' fa figo cosi'.

 Come quelli che ti raccontano della loro moto, del fatto che hanno pure elaborato lo scarico per le prestazioni e poi... dopo diversi minuti quando chiedi che roba ha cosi' grande portamento scopri  hanno la lambretta tamarra massima che fa fatica persino ad andare dritta.

se vuoi una moto, comprati una moto e se vuoi uno scooter e' inutile calarci un grosso motore. 

Questa roba del vorrei ma non posso, visto che non e' neppure una questione economica, i frigoriferi e gli scooterini a scorengietta, costano alle volte piu' di prodotti di fascia alta, spesso piu' di bei ferri, non la capisco proprio.

Ma sono limitato io, se voglio del rock ascolto il rock, se voglio ascoltare musica pessima la ascolto, e vado in giro con una vettura (prezzo permettendo) che voglio.

 


 

mercoledì, ottobre 15, 2025

brionvega 1

 


 

Ultimamente, va a capire il motivo, si sta esaltando tutta l'antica elettronica italiana, manco fosse da rispettare, ovviamente togliendo le solite fantastiche eccezioni, che essendo tali non contano. 

In genere erano accrocchioni duri, spesso scopiazzati, e per dare una parvenza di qualita' andavano da un mobiliere e si facevano fare un mobiletto carino che facesse sembrare quella incerta fogna una gran figata.
 

Adesso vedo giornali e siti che cercano sempre piu' spesso di portare in parata alcune di queste vecchie glorie manco fossero marchi davvero storici, se non vi sembrano le assurdita' gia' fatte con il cibo in cui manco sembra che negli anni 30 fossimo pezzenti, ma invece mangiavamo tutti panettoni e spumantino dopo la pasta e il tiramisu'.

La nuova narrazione: oltre che fini gourmet e piu' ricchi d'europa eravamo anche dei geni nell'elettronica e maestri del design.
Bauhaus schiatta, li miGGhiori semo noi!

Come vedremo anche quando vi erano accenni di design poi non vi era il proseguao, narrando di una staticita' e rendendo chiaro che l'azzeccare un qualcosa di "carino" era piu' un eccezione che un completo workflow di miglioramento aziendale e come conseguenza, di prodotto. 

Ovviamente in tale narrazione non possono mancare quei tristi affari dei Brionvega, oggetti che erano per lo piu' tentativi di staccarsi dalla massa chiamando incompetenti del settore a disegnare oggetti funzionali.

Perché nelle cose teNNiche il design non e' fine a se stesso e una vettura non puo' essere alta e buona allo stesso tempo, salvo sia un camion da decine di T o un fuoristrada nel paltone.

Brionvega ha una storia simile a mivar : si mettono a fare radio e si accorgono che non esistono componenti cosi' si mettono a produrre anche quelli easy.

Quando passano ai TV si rendono conto di non essere in grado di disegnare un prodotto gradevole e si appoggiano a terzi specializzati e riscuotono un  discreto successo per via che la concorrenza, per lo piu' cantinari con la terza elementare, facevano impressione.

Cosi' inizia l'epopea di commissionare a gente che ha in mente altro, come le villette, di fare il design di una radio o di un TV, con lo scopo in vero "apple style" di renderlo gradevole, soprattutto alle donne. 

Il primo piu' evidente e' che la funzionalita' passa in secondo piano.

La seconda cosa e' che non riusciranno mai ad ingranare, perche' la fuori, nel mondo, ci sono aziende che stanno facendo lo stesso da anni e lo fanno con gente preparata che ha dalla sua uno studio non indifferente. Certo fanno anche loro degli errori come quelli che fa il signor Brion, ma quando non fanno errori tirano fuori dei prodotti che ancora oggi hanno un loro perché 

Brionvega una volta morto il padrone (1968) che teneva in piedi la baracca vestendo a festa dei bidoni crolla miseramente piano piano dopo un'ultima vampata (ricorda anche qui mivar?).
Infatti da allora il design e' spesso rimasto uguale o scimmiottava l'esistente.
Dopo stavano in piedi solo ad aiuti statali, tanto che poi confluirono nella REL che conflui nell'IRI che nel 1980 aveva 500 000 dipendenti, la piu' grande azienda produttiva non USA al mondo e l'azienda al mondo che perdeva piu' soldi.
L'EU non gradiva stati soviet e quindi l'IRI fu smantellata, per nostra fortuna.
Il brando ha rimbazato un po come una pallina da ping pong e ora non e' praticamente formenti (SIM2).

Il problema e' che questi bidoni avevano una progettazione scadente e sebbene se ne vedessero pochissimi, anche per una ragione di costi, erano sempre presenti nelle riparazioni.

Di TV molto belli in quegli anni ne avevamo molti, del resto non avendo tecnologia e non sapendo come farla si cercava di migliorarlo rispetto alla concorrenza facendolo "strano" o mettendolo in mobiletti molto leccati per differenziarlo dagli alti.
Si trovava un falegname, ma non un elettronico.
Infatti i tanto osannati TV brionvega all'estero non li volevano neppure regalati (perche' poi tali erano, visti che gli aiuti di stato nella fase REL alle volte superavano il fatturato).
Perche' sara' carino, ma si vede di medda e schiatta in 19 minuti.

 

Partiamo con il primo cadavere.

L'idea e' fornire, nel 1964, un TV in bianconero compatto da trasportare facile in terrazza, a spasso nella grande magione, o in giardino.


Fra poco capirete il suo design meglio delle 10.000 pagine vomitate su questo apparecchi non compreso da chi lo osanna per motivi che nulla hanno a che fare con il design parlando di design.
Se ci sembrano gli articoli dei verdosky e di vaiconlaspina avete ragione. Questi tonti che parlano di design non capiscono un ciuffolo di design


vedete lo schermo angolato da mettere per terra o su di una sedia 
la maniglia LUNGA e arretrata che va oltre lo schienale, non e' un errore (le rivisto arrivano a dire che e' piu' comodo o il movimento e' figo)
la buona compattezza del tutto e il sedere piatto,
schienale piatto ma pieno di intrusioni e spinotti per arrivare allo scopo.

Ovviamente per ottenere questo risultato va a batterie, altrimenti non avrebbe senso, e il costoso carichino e' integrato, la batteria al piombo agganciabile come andava in quegli anni.
Abbastanza furbo.
Non da strapparsi i capelli, ma comprensibile e logico.

Notate che nei lunghi articoli sbavanti il povero TV quasi mai e' narrato perche la coda e' fatta cosi' piatta, perche' i connettori sono cosi' strani, perche' la maniglia e' cosi' lunga e arretrata  e perche' i comandi sono dove sono: la batteria non e' mai citata. 
Eppure tutto il design gira attorno all'aggancio batteria di un TV estremamente mobile.

Adesso lo capite perche' il sedere e' piatto al contrario di un tv da mobiletto diventando piu' ingombrante?
Adesso capite perche' la maniglia e' fatta come e' fatta per bilanciare un panetto di piombo dietro?
Adesso lo capite perche' il cavo e' multipolare, puo' andare a 12V e ha un caricabatterie integrato?
Adesso capite perche' i comandi sono dove sono?
Adesso ci arrivate a capire il senso del design che nulla ha a che fare con un TV da mensola? 

Pero' il TV non ha successo come TV a pile, ne vidi una sola, ma diventa un classico delle cucine bene perche' frontalmente e' solo schermo, e' piccolo, solo 11", non vedendosi troppo e per il parametro WAF e' assolutamente perfetto.

Li iniziano i problemi, fra gli stipetti e' scomodo e i comandi nel posto sbagliato, del resto era previsto in un giardino,  fanno si che quando li aprivi per ripararli trovavi pure la mortadella che e' caduta dentro nelle griglie mentre cercavano i comandi nascosti. 
Inoltre il raffreddamento, gia' problematico, appoggiato ad altro oggetto (stipo, cassetta del pane...) diventa un dramma.

Altro problema e' che quel prezzo comprare un TV BN fa ridere.

Cosi', appena possibile (ricordiamo i problemi poLLitici), dapprima lo fanno a colori, in PAL, snaturandolo: 
-Il coso a colori e' molto piu' lungo, certo in cucina su 60cm di mensola va bene, ma i comandi ancora dietro sono un chiaro elemento di pessimo design.
-Perde da subito le batterie, con i nuovi consumi aumentati e le dimensioni gia' poco opportune, diventerebbe un obbrobrio, rendendo il design fine a se stesso.
-Poi aggiungono posticcio sotto un ricevitore del telecomando, che e' un poco sordo
-Poi la scart...
-Poi...
eccetera per decine di modifiche che accrocchiano il povero algol.

Per non farlo diventare enorme le "buone" notizie non sono finite: passa da 11 a 10" perdendo il 20% di schermo.

Alla fine e' molto diverso dal portatile che era, e' diventato un lungo camion dallo schermo minuscolo che non si capisce perche' e' ancora inclinato.



 che in foto fanno vedere in piccolo per non far notare che non e' molto lontano in profondità da un enorme 16" e che per accenderlo devi allungarti come un acrobata: il tasto, orribilmente arancione, e' dietro come al solito e lo spigolo del cinescopio da fastidio.
Ovviamente anche questo e' una stufetta e non e' un apparecchio longevo.

Per la cronaca e' in vendita ancora oggi ufficialmente come accessorio di arredamento non rispettando la normativa.
Perche' in 60 anni il design si e' fermato, anzi e' solo peggiorato appiccicandoci sopra alla carlona quello che non era e perdendo la funzionjalita', che comunque esisteva, di un design non eccelso na che aveva un certo senso.
Una cosa che aveva una sua idea di design, per quanto troppo ristretta, un 4to o 5to TV da trascinarsio appresso che doveva sostituire le radioline in una casa dei ricchi, diventa un catafalco senza motivo di esistere se non "ci hah na fomma diversa da qualli vveri".

Nel frattempo ci sono stati centinaia di TV piu' azzeccati che sfruttavano le novita' tecnologiche, come i cinescopi molto deflessi ed infine gli LCD, fornendo meno profondità, migliore uso e schermi grandi.
Per 60 anni brionvega hanno fatto solo questo.
Peggiorandolo pure.

Pero' e' innovativo per alcuni ignoranti.
Mi sembra l'arna: e sei subito alfista.
Compri l'algol e sei subito un cultore del design