Photo: imprenditori, non pagati, ma obbligati dallo stato a sterminare i ribelli pesantemente armati.
Faro' delle semplificazioni per cui un esperto si infilerebbe delle matite negli occhi, ma occorrono per chi non sa come girano le cose, per esempio usero' estensivamente la parola TASSE come fosse sinonimo di tributi, imposte, accise, dirette, indirette &c, insomma le entrate dello stato come balzelli, anche non "entrate fiscali" propriamente dette, che non siano altri proventi (es vendite) o oneri, anche se so che non e' corretto assimilare, mi sembra esemplificativo, scorciatoia che ho gia' percorso.
entrate "tasse" in miliardi.
IRPEF 241
IRES 59
Sostitutiva 17
Altre dirette 35
IVA 188
Oli minerali 25
Tabacchi 11
Lotterie e giochi 6
Altre indirette 34
"tasse" richieste dallo stato e spese dallo stesso ma che non finiscono nella fiscalita', circa, 15.
631milardi.... giusto per avere una stima "grooosssa". L'inrero input, per chi vuole saperlo e' ormai circa 1000 miliardi ma spendon piu' di quello.
La questione di chi veramente non paga le tasse e' una cosa che per decenni vado scannandomi con tutti quelli che bevono le castronerie dei giornali.
Innanzi tutto bisogna ricordare cosa e' l'evasione:
è un comportamento illegittimo con cui un cittadino o un'azienda mira a sottrarsi al prelievo tributario da parte di uno Stato.
(wiki che lo dice meglio di me)
L'evasione fiscale e' di fatto quando un cittadino si sottrae al pagamento del dovuto, vedremo poi come e perche'.
L'evasione fiscale non e' l'elusione fiscale, che e' "legale".
l'elusione fiscale è il comportamento messo in pratica dal contribuente, per sé lecito, al solo scopo di ridurre i tributi e in genere si riferisce all'IRPEF/IRES.
Si noti bene, non si tratta di NON pagare, ma pagare meglio.
Il nostro ordinamento ha provato piu' volte ad arginare il fenomeno, ma alla fine si tratta di prese in giro.
Come funziona?
Per esempio una multinazionale potrebbe spostare la merce, vendendola a basso prezzo, alla sede
irlandese, prima di venderla ad alto ricarico e far figurare li il grosso del guadagno e pagando quindi la tassa locale piu' conveniente.
Ovvero pagare TUTTE le tasse, solo meglio.
Per questo alcuni ID chiamano, sbagliando, gli stati EU a bassa tassazione con epiteti, ma di fatto nulla vieterebbe, se fosse IL problema, di abbassare le tasse italiane.
Si noti che alcune proposte del governo italiano contro "le multinazionaZZZionali Kattive del weBBe" sembrerebbero proprio dell'elusione inversa obbligatoria, o se preferite, la richiesta di elusione ai danni di altri stati, ma vabbe'.
Poi esiste la FRODE fiscale che e' un'altra bestia.
La frode fiscale e' il comportamento criminoso messo in pratica dal contribuente, praticamente equivalente al furto.
In pratica il superclassico, visto fare soprattutto in ambito COOP, e' produrre una fattura inesistente in ingresso (la Fattù Elettronaca fatta come e' stata fatta e' una puxxanata, ma serve ad evitare questo).
In pratica la via piu' facile e' l'alterazione dei documenti contabili.
Spesso frode fiscale ed evasione sono sommati.
Quasi sempre i politici, prevalentemente di SX, il popolino bue e i giornali assimilano e tre voci alla semplice evasione, ma e' errato perche', sebbene il risultato e' simile, meno tasse nelle casse.
Una pero' e' legale, le tasse, se ci pensiamo , sono state pagate.
Una, la frode, e' solitamente ladronesca da gran pelo sullo stomaco.
l'ultima, la parte grossa, puo' avvenire solo grazie alla compartecipazione di milioni di persone.
Facendo di tutta l'erba un fascio, magari incolpando una categoria che poi diventera' protetta, chi si ricorda della montagna di roba marrone verso i negozi?, non si risolve nulla.
Con gente che entrava in negozio chiedendo prezzi impossibili "tanto voi siete solo ladri", una cosa comica perche' era implicito il "vorrei rubare un pochino anche io".
La logica assente nell'italiano.
Un’attenzione che negli anni si e' spostato attraverso le categorie.
Pensiamoci bene, una Fiat che puo' avere vari "benefici" fiscali e anche del nero in varia maniera (forse l'inutile ferrari con le gare serviva a quello?), pensate veramente che si abbassi a mezzucci come vendere al pubblico una panda senza fatturarla assumendo della gente in nero a Mirafiori?
Torniamo alla nostra EVASIONE.
Prima di tutto la domanda e' "chi deve pagare le tasse?"
Perche' quando chiediamo "chi non le paga?" non puo' essere un soggetto diverso da chi deve pagarle.
Dovrebbe essere banale logica, quella roba assente nella sQuola italica.
Almeno se vogliamo risolvere il problema e non sparare sul capro espiatorio di turno per fare un po di populismo a discapito del malcapitato di turno.
La prima cosa da capire e' l'IVA, la tassa piu' semplice e lineare, adottata in italia nel 1972 con il 12% (poi dicono regolarmete che le tasse non aumentano, oggi e' solo il doppio).
L'IVA ha il vantaggio che essendo lineare e semplice e' facile da controllare rispetto alle precedenti e di fatto ha ucciso una bella parte di frode fiscale.
L'IVA e' un GIROCONTO, di fatto un azienda non la paga o quasi.
Faccio un esempio di un negozio di bulloni.
Compro un bullone a 100E+IVA al 20% (per fare il conto semplice), scrivero' un assegno di 120E al fornitore come anticipo della tassa.
Nel momento che vado a vendere il bullone a 110E+IVA chi mi paga mi dara' 132E, fattivamente paghero' allo stato altri 2E di IVA, ma e' il totale datomi dal consumatore, rifondendomi del mio anticipo, l'unico che deva pagare l'intera cifra 22E.
L'IVA non e' una tassa che ha un costo per l'azienda, tranne il fatto che lo scostamento temporale fra acquisti e vendite ha un prezzo finanziario aggravante, come del resto lo la produzione in se ha uno scostamento temporale che e' il motivo per cui le banche sono essenziali e importantissime per un'economia sana.
Il meccanismo e' che chi paga l'intero importo, alla fine della catena del valore, e' l'utente finale.
Giusto per capire CHI deve pagare l'IVA, negli stati dove non si ha l'IVA sull'intero processo (che trovo piu' armonica ed elegante) si ha una sales tax che viene applicata solo ed unicamente se il compratore e' un privato che ne deve fare un uso per se (da qui le leggende, per esempio che in USA si scarica tutto, dimenticando perfino che in molti stati manco esiste la tassa in questione)
Ancora per capire CHI deve pagarla, il privato finale, se si vende all'estero, ovvero non al cittadino italiano "cliente" non si paga. Perché anche un francese non paga L’IVA italiana se compra un prodotto italiano, paga quella francese (20%).
L’IVA conta quasi 200 miliardi sui 1000 malcontrati di tutte le entrate dello stato, solo l'IRPEF fa qualcosa di piu'.
Essendo per un azienda prevalentemente un giroconto, non ha senso alcuno evadere quella roba, salvo mettersi nei casini, del resto non e' una tassa che paga l'azienda.
Ma anche se andiamo su tasse piu' complesse alla fine non conviene, perche' la cosa che deve essere chiaro e' che il meccanismo di tassazione si basa o sul "valore aggiunto" (appunto IVA) o sul GUADAGNO (IRPEF/IRES).
Se si comprende cosa e' il guadagno automaticamente si comprende che una azienda, salvo usare stratagemmi, non puo' evadere.
Il guadagno prima delle tasse si calcola semplice (non e' proprio cosi per via di tutte del castronerie aggiunte dei vari governi, ma, come detto, stiamo sempre cercando di far capire il concetto generale) si prendono tutte le "fatture" in ingresso sottraendole alle fatture in uscita.
In pratica una volta che dal fatturato hai tolto i costi e gli oneri (materie prime, stipendi, collaboratori esterni, energia, location, finanza, alcune tasse e menate) ti rimane una cifra che e' il guadagno e a quel punto arriva lo stato che se ne pappa un tot, diciamo il 40% per far prima (Vedi scaglioni IRPEF o IRES).
Tornado al nostro bullone che se e' l'unica cosa che vendiamo in un anno, su 10E di guadagno arriva lo stato e si pappa altri 4E portandosi in tasca complessivamente 26E (stiamo sempre arcisemplificando!).
Cosa succede ad un azienda che vende in nero?
Una persona poco accorta vedrebbe che non paga su quella parte del fatturato il 50% di tasse e pensa che ci sia un gran vantaggio, in realta' e' un gran caos.
L'azienda inizialmente puo' sembrare felice, non pagando le tasse si porta a casa di non pagare l'irpef e non saldare l'IVA, ma il fatto e' che l'IVA ad un certo punto si gonfiera'.
Il monte IVA in compensazione di fatto cancellera' tutte le tasse che devo pagare mandandomi in credito (lo stato mi deve soldi).
Non a caso chi non paga l'IVA per esportazione deve sottolinearlo richiedendo status di esportatore abituale, un regime che mi consente di spalmare la questione sui fornitori ed evitare situazioni ridicole (che per colpa di uno stato incapace ai compiti che si e' dato).
Inoltre, vendendo in nero, il mio magazzino esplodera', nella contabilita' io mi trovero' migliaia di bulloni, piu' passa il tempo piu' bulloni ci saranno, capannoni di bulloni, citta' di bulloni... solo sulla carta.
Gia' solo con questi primi 2 effetti e' chiaro perche' la prima cosa che fanno durante un controllo e' andare a vedere il vostro magazzino, se avere 10 milioni di euro in bulloni e aprendo la porta trovate un secchio di bulloni e' vincere facile.
Adesso avete capito anche perche' le regole contabili sul magazzino sono complesse, perche' si fanno gli inventari e perche' sono importanti i complessi fognamenti contabili che vedete regolarmente nei telefilm.
Avete anche capito perche' al TG danno tanta enfasi al condono su magazzini (mi pare che anche l'ultima Legge 213/2023 ne porti una parte), che ad dipendente non sembra una cosa rilevante, nessuno urla come per altri condoni meno perniciosi (ma piu' comprensibili al latinista), ma per chi ha fatto un po di nero permette un riallineamento e chi ne ha fatto tanto...
Perche' in italia avete un piccolo problema, con il grande nero che esiste le aziende, tutte, DEVONO fare un pochino di nero, diciamo uno 0,2% almeno, diventa obbligatorio per via del nero esistente, salvo avere degli handicap e alla fine causa casini (magari poi la spiego) che vanno ad intaccate la vita aziendale. Per cui alla fine un disallineamento lo trovate anche se di fatto non fate nero abituale.
Da dove arriva questo nero in percentuali barbare se nessuno puo' farlo?
Infatti la vulgata racconta che il dipendente, soprattutto statale, non puo' fare nero!
Se il dipendente non fa nero, l'azienda non fa nero, chi lo fa?
Babbo natale della Bistefani?
Vediamo di capire come funzionano questi giochi.
Perche', come hanno ben spiegato i grillini, e' sempre colpa degli "ALTRI" nascosti dietro allo specchio che vi insultano.
Il dipendente statale non e' vero che non fa nero, se si parla del suo stipendio e' pagato dallo stato, in pratica dalle tasse di dipendenti e aziende. Le sue tasse sul lavoro speso non vengono pagate. In pratica le tasse sul lavoro le pagano gli altri cittadini non statali o verranno pagate virtualmente poi.
Il suo "fatturato" sono tasse e non paga tasse.
La vulgata dice "tutto santificato" in quanto lo stato non fa nero (e su qui gia' potrei fare pagine)
Il dipendente classicCS ediSCion viene pagato dall'azienda, azienda che avra' anche il compito, non retribuito, di fare da Gdf, AgE e commercialista.
Aggratisse!
Ad un dipendente spesso sfugge questa roba, perche' il costo aziendale, soprattutto nelle piccole aziende, che sono il grosso del nostro tessuto industriale (ovvero siamo degli sfigati), e' piuttosto alto.
Una gran parte del tempo lavoro degli uffici aziendali e' volto alla gestione di questi ONERI, parte dei costi del commercialista e' per questi oneri, inoltre si deve pagare uno specialista, costoso, per quel guazzabugliuo che e' la capire quando e' il costo della paga (studio paghe, mai sentito?) che, a seconda della tipologia aziendale, puo' arrivare a 600E annui per dipendente solo per stampare la maledetta busta (e fino a qualche anno fa andava ritirata di persona solo di quello sono altri danari).
Non contenti di assegnare il ruolo del gabelliere e finanziere alle aziende lo stato ha delegato i datori di lavoro anche il ruolo di pignoratori e garanti come fossero coniugi con condivisione dei beni del dipendete.
Se il dipendente, anche l'ultimo che avete assunto per pulire per terra part time (capitato, grazie) ha dei debiti o non ha pagato delle tasse l'azienda viene pignorata ed e' obbligata a pagare al posto del lavoratore rifacendosi successivamente sulla busta paga (ci sono delle regole al solti allucinanti).
Questo fa si che l'azienda sia iscritta come pignorata, ci sono una badilata di oneri (costi spaziali), problemi e l'amministratore delegato (o il proprietario) deve andare diverse volte in tribunale accompagnato dall'avvocato e avra' costi finanziari piu' alti per la normale gestionne aziendale.
Ovvero il dipendente che non ha pagato causa migliaia di euro di danni al posto dove lavora.
Cominciate a vedere i principali problemi aziendali italiani da dove arrivano?
Ovviamente un'azienda nel 90% dei casi delega all'esterno parte degli oneri e il pacchetto di valore della tassazione e costi e' all'incirca il 50% del netto in busta.
Oserei dire che prima di parlare del fatto che il datore di lavoro e' cattivo e dovrebbe darvi 100E di aumento su 1600E, sappiate che solo semplificando il casino della tassazione quella cifra sarebbe automatica, con il vantaggio collaterale che sarebbe MOLTO piu' semplice fare i controlli.
Ecco la vulgata del considerare santo il dipendente perche'... non potrebbe fare nero visto che il gabelliere, finanziere e carabiniere, in un assurdo, costoso e ridicolo cosplay e' il datore di lavoro stesso.
Che gia' fa ridere, al massimo uno ci e' obbligato, ma non e' un santo.
Ma allora il nero da dove arriva?
Perche', direte, non queste luuunge premesse non lo hanno ancora spiegato!
Il trucco con cui si si nasconde dietro la foglia di fico; il fatturato non e' tutto.
La prima cosa che avranno notato molti e' che le aziende sono esattamente quello che mangiano.
Quindi per poter fare nero... devono comprare in nero.
Ecco quindi che il contrabbando diventa una buona cosa per chi vuole evadere, per esempio come accade che arrivano i container di stracci ed invece sono vestiti. Ma forse diventa piu' frode.
Il vero motore dell'evasione fiscale si chiama "lavoratore in nero"
Perche' quando tu produci dei pomodori con "furberie", stai costruendo divani nel box auto, fai il secondo lavoro eccetera stai dando il via a una catena di aziende che fanno nero passando dal "contadino" al raccoglitore, al trasformatore, al negozio e al finale del consumatore evasore.
Si chiama CATENA DEL VALORE e ha dei collaterali non da ridere.
I dati, in molti settori, parlano da soli. Ne prendiamo uno ridicolo per far capire quanto sarebbe semplice andare a prendere gli evasori.
A ottobre 2020 risultano attive in Italia 1.133.023 aziende agricole, su due piedi dovremmo pensare che gran parte degli italici sono agricoltori e soprattutto i pugliesi con 191K aziende o i siciliani (142K aziende).
Se fate 2 conti senza conoscere altri dati sembrerebbe che la produzione siciliana sia enorme e dia lavoro al 100% dei lavoratori siciliani e non siano per lo piu' statali come da altre stats, cifre non dissimili da tutto il sud italia.
Ripetete con me:
In italia ci sono oltre un milione di aziende agricole e sono prevalentemente locate al sud.
Corollario dei numeri falrocchi: Al sud esiste un'enorme occupazione e soldi a pioggia.
La realta', come al solito, e' un pochino diversa e le aziende dell'Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto fanno la quasi totalita' del fatturato agroqualcosa.
Regioni come la Lombardia (solo misere 41K aziende) che fanno:
il 10% dei pomodori venduti all'industria,
il 37% del latte italiano,
il 42% del riso italiano,
il 40% dei prodotti suinicoli italiani
e percentuali bulgare di formaggi e altri trasformati.
La regione piu' agricola e' l'EmiliaRomagna che porta numeri addirittura piu' alti e domina in classifica sia per produzione, sia per prodotti etichettati che per export.
I numeri non tornano, no?
In pratica, sulla carta, al sud dovrebbero prevalentemente mangiare prodotti del nord, mozzarelle lombarde, pummarola emiliana da pomodori lombardi eccetera.
Eppure se andate in meridione, pur essendoci prevalenza di prodotti lontani, soprattutto sul fresco vedete ampia roba local e, se siete accompagnati da un indigeno, potreste comprare a prezzi bizzarramente bassi.
Provare a comprare ad un supermercato pugliese di 2000m2 e in cassa, senza neppure chiedere, avere uno sconto "amicici" del 60% sul "non confezionato" gia' molto conveniente, vi assicuro che e' moooolto strano e mi chiedo cosa sarebbe capitato che non avessi avuto bisogno di fattura (ovviamente emessa solo sulla parte "no bonus").
Vi rendete conto della follia?
Questo e' un innesco a problemi, ogni passo della catena del valore aumenta poi il valore stesso dell'evasione.
Ricordate, ad ogni step della catena del valore il valore aumenta, ovvero se ci sono diversi passaggi aumenta pure il danno causato dal peccato originale.
I famosi moltiplicatori di cui parlano i poLLitici esistono, ma solo se gestiti correttamente.
La gallina mangia pastone nero, fatto con coltivazioni nere, fa uova nere, che fanno preparati neri che fanno maionese nera, smistata da grossisti neri, da negozi neri per consumatori evasori fiscali.
La catena del valore del nero e' banale.
Abbiamo appena concepito una economia parallela dove le regole sono diverse e piu' convenienti.
Oltre al discorso dell'evasione pongo a voi una domanda: una catena oscura di prodotti che se ne gira l’Italia, che razza di problemi di sicurezza alimentare puo' avere?
Perche', salvo fare un azienda agricola per sport perdendoci soldi in quanto siete ricconi, e siamo davvero guardando centinaia di migliaia di ricconi che si dilettano a coltivare la terra per sport?, quelli sono solo collettori di evasione, ma non e' l'unico settore, ho preso quello perche' i numeri sono cosi' ovvi da far ridere (del resto gli agricoltori sono fra i santi).
Tutte aziende che non hanno dipendenti e non fatturano. Pero' comprano gasolio scontato a badilate.
Tutti quei "bei" laboratori del tessile toscano con le finestre oscurate e dentro, in condizioni raccapriccianti, centinaia di lavoratori in nero cinesi?
Basta fare un giro a piedi per beccarli. Io stesso ne ho visti a decine.
Perche' non si prendono e si rompono i coxioni a chi il nero gli capita, percentualmente irrilevante, come obbligo?
Entrate in un laboratorio di questi e trovate 100 lavoratori in nero.
Come non parlare dei "laboratori" di neri (neri in nero?) che fanno lavori pesanti?
Eggia', il lavoratore in nero, santo anche lui, soprattutto se nero.
Questa e' la prima parte del problema, avere aree senza legalita' spinge l'intero stato.
Come la Lombardia e' il motore del fatturato nazionale, il sud e' il motore dell'evasione italiana, anche a 1000Km di distanza, con dei moltiplicatori non da ridere, altro che quelli farlocchi narrati dei bonus.
Prima che un poco furbo parli di pseudorazzismo, ci sono tonnellate di dati statali ed evidenze, senza andare lontano a far fatica i dati ISTAT.
Il lavoro in nero, o parzialmente in nero, spinge l'evasione dal lato "difficile" da ottenere, l'ingresso in azienda.
Il secondo tassello per lo sviluppo del nero e' capire che un individuo non paga le tasse solo con le tasse sul lavoro/guadagno come fosse un'azienda.
Una persona non e' un azienda e recita DUE parti.
Un individuo, uscendo dal posto di lavoro, ad un certo punto diventa un committente che chiede per se alle aziende di avere dei prodotti, dalla pasta al bullone.
Nel momento che lo fa in realta' paga una bella fettazza delle tasse della sua vita.
Prendiamo il dipendente di cui abbiamo parlato precedentemente, dopo che il datore di lavoro gli ha pagato le tasse come uno schiavetto non retribuito e gli ha regolato tutte le menate, diciamo prende 2000E netti in busta.
Il consumatore compra 2000E di bulloni?
Ha appena pagato 360E di IVA
Perche' in realta' il suo stipendio e' 1640E+IVA di potere parziale di acquisto.
In realta' nel Kg di bullone risiede anche l'IRPEF del negozio, le tasse sul lavoro del commesso, il bollo sulle insegne.... e circa un centinaio di altre tasse e oneri del negozio.
A questo importo gia' grasso si aggiunge l'IRPEF del distributore eccetera, le tasse del corriere (accise comprese), le tasse sul produttore, le tasse sulla fonderia, le tasse del rottamaio... seguendo la catena del valore.
E non parliamo di accise e menate come gli aiuti al solare (sono TASSE anche se tecnicamente non lo sono, essendo importi obbligatori che lo stato preleva e destina pur non passando direttamente dalle casse dello stato)
In pratica una bella fettazza di quai 2000E netti, circa altri 1000-1400, finiscono in tasse attraverso 1000 rivoli.
Ovvero le tasse sull’operaio+individuo su un monte di 4000E sono, alla grossa, 3400, di cui 2000 rapiti tramite il cosplay triste del datore di lavoro che e' obbligato a trasformarsi in ufficio statale.
Se avete capito come gira e' ovvio che, si il lavoratore dipendente "in regola" paga la gran parte di tasse in chiaro, ma gli rimangono ancora ampi spazi di evasione fiscale.
Quando l'individuo poi va dai micro-fornitori di servizi, l'idraulico piuttosto che l'imbianchino, in cui il mero lavoro e' il 95% del business accadono incontri speciali dove gli spazi di manovra sono ampi da entrambi i lati.
In pratica il consumatore diviene, in quel momento, un datore di lavoro e prende alle dipendenze in nero l'imbianchino, la colf, la badante...
Adesso avete capito quello che, quando ero al primo impiego, non capivo: il tizio che cercava fatture entrando nei negozi.
A forza di fare marchette con il sedere degli altri capitava che queste microscimmie con pochissimo materiale dentro il lavoro facessero il 100% del nero o quasi.
Del resto se provi a proporre al committente-operaio (aka datore di lavoro temporaneo) di pagare le tasse vieni licenziato subito.
Poi arrivava fine anno e il commercialista, all'epoca ragionierino, gli faceva notare che se avevano comprato l'equivalente odierno di 35.000E di materiale e fatturato 5.000E i conti non tornavano proprio e puo' passare che ti capiti un anno, ma se lo fai regular primo o poi qualcuno potrebbe venire a controllare, soprattutto se sei nella zona sbagliata dove i controlli capitano.
Nessun imbianchino compra camion di vernice per imbiancare 2 appartamenti, torna il magazzino: capannoni di tolle di vernici.
Allora scatta la "fattura di dicembre" ovvero correre trafelati per la citta' in cerca di chi vuole una fattura per abbassare la follia, pagando ovviamente parte dell'iva.
Negli anni preEU in dicembre potevano arrivarne 10 al giorno.
Tutta gente assunta non dalle aziende, ma dal consumatore.
Se siete arrivati fino a qui e' ovvio che il nero parte dal lato lavorativo in nero e gode solo perche' il cittadino medio fa del gran nero consapevolmente.
Lo fa quando paga l'imbianchino,
lo fa quando va a comprare sulla bancarella senza scontrino,
lo fa quando CHIEDE con fare ammiccante di pagare in nero, scena oltre il ridicolo vista migliaia di volte in un negozio che comprava dalle multinazionali, con pure scenate in dialetti incomprensibili quando si negava la feature richiesta...
Visto che i 26milioni di lavoratori sono prevalentemente dipendenti possiamo tranquillamente affermare che l'evasore fiscale e' prevalentemente un DIPENDENTE, ed e' piu' probabile che sia maschio fra i 49 e i 59.
Come del resto il motore dall’altro lato si chiama "lavoratore in nero"
Il nero lo fa il lavoratore. Piu' nello specifico il consumatore finale.
E' un fatto.
Con questo ragionamento logico capite anche il tentativo dei "troviamo soluzioni semplici a problemi complessi"
Lo scontrino fiscale, un turpe modo complesso di controllo serviva a questo.
Poi e' morto quando le multe nono sono state piu' a carico di entrambi i lati a forza di notizie da parte di "amicici" degli evasori come i famosi bambini multati duramente per aver comprato caramelle.
Togliere la multa all'evasore fa solo del registratore fiscale una costosa brutta rogna per il negozio, tanto vale toglierlo del tutto.
Come non ricordare il partito del contante illegale o quasi.
Del resto e' il consumatore che si vuole fermare, no?
Magari senza i piagnistei del "bambino evasore".
Queste assurde misure nella testa dei propugnatori servirebbero a limitare gli evasori fiscali, senza dire troppo forte che sono i santissimi lavoratori dipendenti a cui mai verrebbe in mente di fare dell'evasione fiscale e per tanto impunibili per le loro marachelle.
Come al solito se il problema anziché essere analizzato per quello che e' si introducono ideologie la cosa diviene sempre piu' strana fino ad assumere risultati grotteschi.
Il governo italiano lo mostra continuamente, no?
Misure per fare una cosa che ne producono una opposta in quanto figli di ideologie e non logica (110% dice nulla?).
Se si continua a dire che il lavoratore dipendente e' santo, quello statale angelico, e nulla possono fare di evasione, alla fine della martellante narrazione tutti ne sono convinti.
Se provi a far notare loro che sono i piu' grandi evasori si alterano, una volta, ad una cena, un sinistro si e' messo ad urlare sguaiatamente alzandosi dalla sedia e ho dovuto smetterla.
Mi dispiace di questa convinzione.
L'evasione fiscale e' una gallina che ha una bocca che mangia nero e finisce a produrre un uovo nero solo a richiesta.
Nella gallina ci sono le aziende, vero, ma la richiesta dell'uovo black edition arriva dal consumatore e il cibo e' contrabbando e lavoratori in nero.
Se si vuole affamare la gallina si deve affamare da entrambe le parti, non serve uccidere una gallina, le richieste prenderanno possesso di una nuova gallina.
Il colpo finale e' rendersi conto del peso che hanno le quantita' di danni che fanno 26 milioni di persone.
Se un consumatore evade "poco" anche solo 100E al mese, sembra una stupidata, sono 31 miliardi, ma la cosa divertente e' che quei 100E causano dei moltiplicatori.
Se poi ampliamo ai comportamento dei pensionati la cifra della sommatoria diviene colossale.
Giusto per capire l'ultima stima dettagliata tutta l'evasione fiscale ufficiale 2021 e' meno di 82 miliardi e comprende tutto, dagli affitti al canone RAI, all'IMU/TASI (6 miliardi per la cronaca), accise, bolli...
Inoltre le stime, fatte con metodi induttivi, sommano l'evasione e la truffa fiscale come fossero la stessa cosa.
Cominciamo a capire come funziona il gioco?
L'evasore e', banalmente, un cittadino comune che evade quelli che a lui paiono spiccioli, "io sono santo e ho diritto a sgarrare un pochino a mia volta".
La narrativa lo ha convinto della sua santita' causando assassini della fiscalita' che non hanno neppure la consapevolezza di esserlo, pensano di non essere l'origine del problema, pensano che i problemi siano causati da ALTRI
Infine ricordiamo che le entrate dello stato per vari motivi ha passato i 1000 miliardi (una follia! Tutti i governi italiani diminuiscono le tasse... aumentandole), siamo sicuri che 80 miliardi siano il colossale problema cosi' narrato?
Certo 80 miliardi sono tanti, io direi almeno il doppio nella realta' che non e' conteggiabile, ma e' veramente questo il nostro problema dopo aver buttato in 5 anni 500 miliardi nel water con solo due leggi di M?
Davvero e' questo il problema dopo aver lanciato quasi 200 miliardi all'anno di aiuti al sud senza controlli (dove vengono prevalentemente usati per far crescere l'evasione)?
Andare a punire le aziende con misure folli e costose in miliardi a spruzzo e' questa la strada per abbassare l'evasione?
Tenuto conto anche che l'evasione non potra' MAI essere ZERO, del resto ci sono cose che e' difficile che siano tassabili e alcune illegali (prostituzione?).
Quindi di che cifre recuperabili stiamo parlando?
I controlli vanno fatti, a' cosa buona e' giusta, ma vanno fatti su tutti.
Non sarebbe meglio fare una semplificazione e cominciare a punire i committenti senza santificarli?
Faccio un esempio banalissimo.
Se becco un imbianchino evasore, non sarebbe il caso di chiedere a chi ha fatto il lavoro in cambio di uno sconto?
Certo e' molto faticoso e costoso andare a contestare a decine di utenti dove hanno comprato il rubinetto, ma di fatto, anche se appartenente non copre le spese, il risultato lo fa, soprattutto se si opera in zone ad alta evasione.
La certezza della pena fa piu' che aumentare le pene, per l'evasione siamo ormai a ridicolaggini oltre l'omicidio.
Certo un cambio di narrazione, soprattutto per una certa sinistra (ma non solo), sarebbe pesante, ma si evirerebbe proclami del razzo e additare gente che non ci azzecca oramai alla frutta che non riesce ad investire per il futuro.
Perche' il primo passo per risolvere un problema e' capire l'origine.
Se si va con proclami, dando delle "colpe" a caso, magari agli intermediari (che non sono certo santi e hanno il loro peso) e non identificando le origini e' solo sintomo o dell'incapacita' o del desiderio di non cambiare nulla.
Se poi si arriva a non voler colpire gli "amicici", indicando "altri" come la genesi per svicolare e' ovvio che l'evasione PIACE e la si vuol tenere.
Pero', ALMENO, se volete non intervenire, non rompetemi piu' gli zebedei su sta roba come fate regolarmente da decenni urlando come foche assassine crocefisse in diretta mondiale.
19 commenti:
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Eh, dipende... i bottegai che conosco io non si vergognano di vendere oggetti cinesi da 20 euro a 100, quindi la richiesta di uno sconto non è "vorrei rubare un pochino anch'io" ma "mi può rubare un po' meno lei?".
Poi un buon numero di questi ha chiuso, strappandosi i capelli e inveendo contro i cinesi e gli eStore, quando in un buon numero di casi sarebbe stato meglio se avessero inveito contro loro stessi.
A quel punto pure gli empori cinesi e gli eStore amazzonici hanno alzato i prezzi per mancanza (e nel secondo caso copiato Temu in quanto a qualità), e a rimetterci è il consumatore.
Perlomeno tutti gli empori cinesi dove vado lo scontrino lo rilasciano sempre, a differenza di tanti bottegai autoctoni.
^ l'ha preso come un tag, avevo quotato questo:
"Con gente che entrava in negozio chiedendo prezzi impossibili "tanto voi siete solo ladri", una cosa comica perche' era implicito il "vorrei rubare un pochino anche io"."
L’occasione fa l’uomo ladro e commercianti e liberi professionisti hanno senza dubbio più occasioni di un metalmeccanico a 1800 euro al mese… che magari la fattura la chiede per racimolare qualcosa in detrazioni sulla denuncia dei redditi
Diciamo che con gli stipendi degli operai fai fatica a pagare con fattura un santo artigiano che ti chiede 300 euro per un rubinetto..
>Adesso avete capito quello che, quando
>ero al primo impiego, non capivo: il tizio
>che cercava fatture entrando nei negozi.
Scusami, che cosa intendi? Se ho capito bene, il tizio (artigiano) entrava nel negozio e proponeva al negoziante: io genero una fattura fittizia per un falso lavoro che ho svolto per te. È così?
" i bottegai che conosco io non si vergognano di vendere oggetti cinesi da 20 euro a 100, quindi la richiesta di uno sconto non è "vorrei rubare un pochino anch'io" ma "mi può rubare un po' meno lei?"."
Vedi questo e' tipico di una lotta del razzo iniziata da una certa poLLitica.
Se io ti vendo a 100E un oggetto da 20E, che poi 20E in che punto della catena del valore?, vuol dire che al limite il valore di quella cosa in quel contesto e' corretta.
Non e' LADRARE, salvo che sia ladrare anche il fatto che un operaio specializzato chieda piu' di uno unskilled.
Paghi un servizio.
"Poi un buon numero di questi ha chiuso, strappandosi i capelli e inveendo contro i cinesi e gli eStore,"
ATTENZIONE, ricordiamo che la maggior parte dei "cinesi" sono sistemi di gestione del nero e molti e-store per anni hanno evaso a tuono.
Persino e-store di marca hanno pagato tasse dove era interessante, per esempio non pagando l'IVA.
Un cavo comprato sulla baya e' arrivato senza tasse come campione senza valore, d fatto evadendo il 50% del valore stesso.
Sai e' facile proporti un prezzo di 20E anziche' 100 di "prodotto" se non hai un negozio fisico in italia, non hai magazzino ed evadendo le tasse al 100%.
Vedi l'acredine verso il negozietto e' stata spinta dalle varie sinistre che spingevano i megastore per ragioni di iscritti.
hanno le STESSE occasioni
Un commerciante, prendiamo TRONY, deve pagare l'iva?
no, non la paga.
il metalmeccanico, nella veste di consumatore, si.
Un libero professionista (es imbianchino o idraulico) da chi viene assunto?
Se da trony o dal negozietto, la fattura sara' assolutamente richiesta.
il metalmeccanico, nella veste di consumatore comincera' a PRETENDERE di assumere in nero.
Se il tuo cliente ha una richiesta specifica tu, fornitore, non puoi esimerti, salvo venir licenziato. Le leggi sul lavoro non valgono per tutti, ci sono lavoratori di seria A e quelli che non hanno nessun diritto come le P-IVA
Non puoi fare una causa di lavoro contro un metalmeccanico.
1) puoi sempre cambiare fornitore
2) 300E per un rubinetto sono raginevoli.
Mettiamola in numeri:
prendi la telefonata, fra interruzione e tempo fisico, 10min
vai dal cliente (sempre che non sparisca per "aver risolto" o non si faccia trovare) 30min
vai a comprare il rubinetto giusto, fra viaggio, coda in cassa e menate 1h.
cambi il rubinetto ammettendo che tutto va bene e non ti rompano il razzo. 30minuti
Mettiamo che il rubinetto "semplice" sia costato 30E (il mio abbattibile e' un incubo solo da montare) fra tasse e castronerie sono 2h (60E) a cui vanno aggiunti:
costo del furgone (30KE ogni 5 anni)
costo del negozio/deposito (15K annui)
costi commercialista (4-8K)
Costi CCIAA (2K)
Costi segretaria (lavora anche se non risponde, no?)
Costi bancari
Costi....
Alla fine, se paghi le tasse, 300E non sono cosi' lontani.
Certo se la segretarie e' la cuGGina in nero
Faccio finta di non iscrivermi alla CCIAA spacciandomi come artigiano e stando sotto certe cifre
La fattura non esiste
eccetera 100E sono tanti.
E' una tua scelta:
-paghi di piu'
-fai evasione
Cosa scegli?
L'idraulico fara' esattamente quello che desideri, sei il datore di lavoro, esattamente come il tuo datore di lavoro.
Ti comporti meglio o peggio?
E' tutto qui, non ci sono scuse.
esattamente.
Da alcuni anni Mediaworld, fa' pubblicita' del tipo "Domani tutto NO-IVA".
Non ho mai capito perche' nessuno interviene per bloccare questa cosa.
1) se una grande azienda si permette di dire apertamente "Vendo senza IVA", passa il concetto che pagare l'IVA sia un optional.
2) e' una quasi-truffa nei confronti del cliente. Infatti non e' vero che non paga l'IVA. Si tratta di uno sconto pari all'IVA, ma nello scontrino/fattura, l'IVA c'e' (e vorrei vedere che non fosse cosi')
3) molti sono convinti di non pagare il 22% (IVA), ma in realta' e' uno sconto del 18%
Non sarebbe piu' onesto dire "Domani sconto del 18%"?
non hai torto, la voglia di evadere le tasse e' intercettata dal marketing.
Assolutamente no.
sto parlando di un oggetto che viene venduto a 100 euro nel negozietto neanche centrale e a 20 euro al supermercato e al brico più vicini, niente nero niente di niente... solo effetto bene di Veblen o simile.
L'oggetto per la cronaca era un portascovolino e carta igienica, ovvero un tubo piegato, un cilindro, uno scovolino e un'aletta di metallo sopra i portarotolo.
Visto con i miei occhi, questo e casi analoghi.
Questa gente ha meritato di chiudere perché è solo un danno alla collettività.
anonimo 2/5/25 8:27 PM
il prezzo e' un valore sindacato dal mercato.
E' una scelta definire il prezzo, come e' una scelta non comprarlo.
Inoltre tu non sai NULLA del prezzo di acquisto del negozio, magari fuori dai "giri"
Se questa gente ha fatto un "danno alla collettività" allora, per conseguenza diretta, un contratto collettivo di lavoro e' un enorme rapina alla nazione.
Capisco che questa categoria ti stia antipatica, ma consiglio di andare oltre, se il prezzo del negozio fosse, come dici, il 500% sarebbe morto dopo 10 minuti e mai lo avresti conosciuto.
Consiglio analisi piu' approfondite sulla cosa, magari, per fare un esempio, era un prezzo messo li per poi fatturarlo con l'install (e far apparire meno il costo dell'uscita) e/o milioni di altri motivi come essere in un posto di medda per cui la rotazione bassa porta a prezzi alti, accettati per comodita'.
Per quanto possa sembrare ridicolo, ma il metalmeccanico appartiene ad una categoria provilegiata. Lavoratori ben più qualificati non percepiscono molto di più che 1.8 k€/mese, anzi...
Inoltre il metalmeccanico (al momento, del domani non c'è certezza) beneficia di un contratto collettivo; altre categorie, anche qualificate, no.
Metalmeccanico non significa solo operai poco qualificati. Leonardo, per fare un esempio facile, è piena di ingegneri a contratto metalmeccanico con gli stipendi di cui sopra. Non è colpa dei metalmeccanici se c’è qualcuno che sta peggio…
Da informatico ex metalmeccanico do soltanto colpa ai sindacati per averci inserito in questo comparto da anni '70. I sindacati sono ancora fermi alle lotte operaie, non si sono assolutamente modernizzati
Purtroppo è così. Sistema arretrato e discriminante, dato che molti lavoratori non godono di un contratto unitario. Credo che il contratto unitario sarà sostituito dal contratto "su misura". Su misura di chi?
Assolutamente non si attribuisce ai metalmeccanici alcuna colpa!
Mi ha fatto venire in mente i vari programmi cancro in tv di turismo gastronomico, quando dopo averti fatto vedere l'ennesimo borgo medievale finiscono sulla spiaggia, dove il santo pescatore con la barchetta ha appena pescato 450kg di roba, con la conduttrice che corre a farsi spiegare come cucinare tutto, andando via con l'immancabile sacchetto verso il ristorante. scontrini a chi?
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