sabato, novembre 16, 2024

eletritritritiche nuove?

 Una delle cose che mi sento dire dai fanboy del ciuffolo che inneggiano alle elettriche e' che io, che non sono per l'adesione istantanea globale e santificata,  vorrei tornare al passato con le carrozze trainate dai cavalli.

Quello che i fanboy non vogliono sapere e' che molto prima delle endotermiche le auto erano esotermiche (a vapore) o piu' comunemente ELETTRICHE. 

Gia', le auto elettriche erano praticamente la totalita'



Potete notare sopra il motore nei mozzi, che se hai sospensioni e cerchi in legno ha un senso anche se ti chiami Porsche, ma oggi fa ridere.
 
 


come del resto la prima auto a raggiungere i 100Kmph 

Il presidente William McKinley il 6 settembre 1901 fu assassinato a New York, fu portato in ospedale da un ambulanza elettrica simile alla replica di the knick (bello, guardatelo)

Cosa e' successo a questo mercato cosi'' rigoglioso?
Be' e' arrivata una NUOVA tecnologia che e' sostanzialmente il motore a ciclo otto alimentato a carburante liquido (i primi erano a gas).
Ecco che le FORD T e simili nei primi anni 10 in un decennio spazzarono via le elettriche.


 Quando il fanboio di medda mi dice che se parlo dei problemi delle auto elettriche sono retrogrado e voglio tornare alle carrozze a cavalli ci sarebbe da ricordargli che le auto elettriche sono una tecnologia vecchia (non migliore o peggiore, vecchia).
A questo punto diventano rossi e cominciano a blaterale che quelle di adesso  non sono quelle di prima, e grazie al ciuffolo, manco hanno le ruote di legno quelle a benzina.




17 commenti:

Havokhin ha detto...

Sarei curioso di sapere che gente o che social/ forum frequenti, perché sembra che tu riesca a beccare tutti gli estremisti elettrici esistenti!! XD

Gate-All-Around ha detto...

Gli adepti della religione elettromotrice dedicano molte energie al proselitismo, tale per cui, pur essendo un gruppo alquanto contenuto, è piuttosto semplice imbattersi in un elettrofondamentalista.
Suggerirei di minare la loro compattezza seminando zizzania spingendo sulla rivalità tra i sostenitori dell'IGBT contro i sostenitori del MOSFET SiC ed ovviamente i tifosi del GaN.

Gaetano79 ha detto...

A quei tempi (attorno al 1900), le auto elettriche erano utilizzate prevalentemente in città. Erano guidate prevalentemente dalle donne, poichè non richiedevano l'avviamento a manovella (che comportava sia un certo sforzo, sia il rischio di fratture al polso). Dopo il 1910, le auto termiche soppiantarono le auto elettriche per diversi motivi:
_ introduzione dell'avviamento elettrico e del silenziatore di scarico
_ miglioramento raffinazione petrolifera
_ incremento dell'autonomia e della velocità massima.

Da dove nasce il falso mito dell'auto elettrica ecologica? Secondo me, questo mito è nato nei primi anni 70. A quei tempi:
_ si temeva l'esaurimento del petrolio entro il 2000.
_ le centrali termoelettriche erano dotate di sistemi antinquinamento, mentre le auto ne erano totalmente prive.
_ l'efficienza dei motori termici era modesta.
Si ipotizzava di introdurre le auto elettriche e di caricarle con le centrali a carbone o nucleari, per ridurre l'inquinamento atmosferico, a scapito del rendimento energetico globale.

Oggi la situazione è cambiata:
_ l'esaurimento del petrolio è più lontano.
_ le auto termiche possiedono ottimi dispositivi antinquinamento.
_ l'efficienza dei motori termici è aumentata (in Formula 1, con l'introduzione della precamera di accensione, l'efficienza termica ha addirittura raggiunto il 52%, valore comparabile con la media delle centrali termoelettriche).
L'auto elettrica non presenta più nessun vantaggio nè energetico, nè ambientale rispetto alle auto termiche.

Celso ha detto...

Ci sono ci sono... ricordo che solo un paio d'anni fa quando intervenivo in forum conosciuti sull'argomento venivo istantaneamente schernito da diverse persone, ovviamente su tutto meno che sui contenuti.

M'era pure venuto da pensare che alcuni fossero account di uffici di marketing di case automobilistiche, concessionari, venditori etc. o comunque persone con un interesse personale nell'indirizzare l'opinione dei consumatori.

Ovviamente di tutto questo ai forum non interessa niente e se ne lavano le mani, anzi, più controversie ci sono più ads si vendono.

Gate-All-Around ha detto...

Ho appena letto sul giornalino di una nota catena della GDO un elogio dell'auto elettrica da parte di Mercalli, il quale sembra non aver dimestichezza né con le reti di trasporto dell'energia elettrica né con gli ordini di grandezza, altrimenti non citerebbe i pannelli solari domestici quale fonte di ricarica.
Mah...

wappy ha detto...

Mercalli anni fa (se non mi sbaglio con Tozzi ma sono pari per disinformazione) magnificava casa sua che era ad alto risparmio energetico e aveva un sacco di pannelli fotovoltaici per essere virtualmente autonomo energeticamente. Dicendo che tutti avrebbero dovuto avere una soluzione del genere, ma non è scalabile porca miseria, ne ha l'ordine di grandezza per poter alimentare una intera nazione.
Prendono dei tecnici competenti in un particolare campo e poi li fanno parlare della qualunque, poi escono questi sfondoni, sempre!

Gate-All-Around ha detto...

Comprendo che non si possa avere competenza in ogni campo, ma avere almeno un'idea dell'ordine di grandezza non dovrebbe essere impossibile...

Fred ha detto...

Se Mercalli e i suoi amicicci mi regalano una casetta/villetta simile a quella dove verosimilmente vive il metereologo con il papillon, saro' felice di mettere tutti i pannelli fotovoltaici possibili. La casa la pagano loro. Io pago i pannelli. Li ringrazio fin da subito.
p.s. la casa se possibile con vista mare
p.p.s. ovviamente deve essere a carico degli amicicci lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici a fine vita.
p.p.p.s. se tutti questi tromboni la piantassero li' di cercare di indottrinare il volgo, forse si vivrebbe meglio.

Erreunista ha detto...

Io li avevo sentiti dire che le auto erano nate elettriche e che solo le lobby dei poteri forti hanno plagiato il popolino e lo hanno costretto a comprare quelle a benzina per inquinare il mondo.
Poi dicevano che Musk era venuto per liberare l'umanità ecc... ma questa parte ora la saltano.

@Wappy, ricordarsi che certe forme di vita ti dicono che "basta mettere pannelli sul 5% del sahara e poi ci sarebbe elettricità per tutto il mondo"

Gaetano79 ha detto...

Per essere indipendente, un impianto fovoltaico dovrebbe essere a ISOLA, senza nessuna connessione alla rete elettrica nazionale. Nel caso di una villetta unifamiliare, sarebbe richiesta una batteria di accumulo gigantesca, di 12 x 3 x 2,5 metri, come descritto nel seguente articolo:

nicolaporro.it/atlanticoquotidiano/quotidiano/aq-economia/il-mito-della-villetta-net-zero-perche-fare-a-meno-dei-fossili-e-impossibile/

Possiamo immaginare tutti i problemi di:
_ ingombro
_ reperimento materie prime
_ consumo energetico per produzione batteria
_ sicurezza (pensate se una batteria così grande prendesse fuoco!)

Gli unici impianti fotovoltaici a isola veramente efficaci sono le celle solari incorporate nelle calcolatrici e negli orologi!

Gate-All-Around ha detto...

Photovoltaicizzare il Sahara. Con la sabbia locale si produce il Silicio...
E dire che il Silicio ha buone proprietà elettriche e meccaniche, ma proprietà optoelettroniche assolutamente mediocri. Cercasi materiale a banda proibita diretta.

wappy ha detto...

Già, il 5% del Sahara, na paja! L'enormità della quantità di roba e dei cavi che servirebbe (oltre al solito "problemino" dell'aleatorietà), ma qui ne ha già parlato il proprietario del blog in lungo e in largo. @Gate-All-Around, ma no, basta la sabbietta quella per fare i castelli no, tanto una vale l'altra per fare i pannelli! ;-)

Gate-All-Around ha detto...

Vorrei infine mettervi di buon umore ricordandovi un progetto ancora più assurdo del Sahara photovoltaico: piazzare una piattaforma photovoltaica nello spazio, quindi inviare l'energia prodotta nel campo delle microonde all'interno delle finestre di minimo assorbimento verso una base di ricezione terrestre.
Parliamo di un classico che a cadenza decennale ricompare, nell'ultimo decennio il Giappone ha avviato molti progetti di ricerca a tal proposito.
Quindi: prima di criticare la ricerca italiana meglio guardare cosa accade altrove.

Fred ha detto...

@Gate-all-around: Piattaforma fotovoltaica nello spazio che invia l'energia a terra... direi che c'era gia' in un film di James Bond (quale? non ricordo piu'). Ma li' era un'arma.
Mah...
@Gaetano79: in effetti il Tesla Powerwall ha dimensioni decisamente ragguardevoli, e un costo altrettanto importante. Oggetti piu' piccoli sono probabilmente piu' simili alla powerbank/gadget che mi hanno regalato anni addietro. Ricaricava il cellulare per 10 minuti.

Gate-All-Around ha detto...

Una cascata di diamanti.
O un titolo simile.

Anonimo ha detto...

@Fred no, beh... l'articolo è un po' provocatorio, nel senso che l'assunto iniziale - il fotovoltaico a isola - si scontra con la necessità di far fronte non solo al ciclo circadiano, ma anche a quello stagionale, da qui la necessità di una batteria tampone grossa quanto una casa.
Per smorzare la mancanza di produzione notturna di solito per un impianto unifamiliare da 6kW di picco come quello proposto nell'articolo stesso basta una batteria da 16 kWh o giù di lì, non da 3000...
Il fotovoltaico a isola è evidentemente irrealizzabile, e uno strawman argument di quelli facili facili.

Anonimo ha detto...

@anonimo: 16 kWh bastano, se ti scaldi a metano o legna.
Cuoci un arrosto e fai una lavatrice "non programmata", e vedi se bastano.
La caldaia assorbe 2-300W per far girare l'acqua, vorrai mica restar senza al mattino?
Se poi vuoi scendere in garage e accendere il tornio, ti conviene comprare un generatore.