venerdì, settembre 23, 2022

scimmie a votare

 

Forse non e' chiaro al 99% degli italiani, che sono come abbiamo visto ignoranti, cosa siano le votazioni.

Io proporrei nella legge elettorale l'obbligo di appendere fuori dai seggi questo cartello:

Ricorda:

Stai assumendo un gruppo di manager.
Non stai facendo il tifo per una squadra sportiva preferita.


Se non capisci neppure questo, non dire la tua sulle selezioni del personale. 


Cmq, visto che che il migliore GRUPPO DI CANDIDATI alla GESTIONE ha la lebbra e la rabbia insieme per non parlare della sinistra che se fosse vero il programma (programma? BUhahahahaaaa) manderebbe in default l'intera EU in 6 mesi.
Ma dove pensano di trovarli i ns poLLitici i soRdi?
sugli alberi?
Non basterebbero neppure gli alberi dell'amazonia.

La cosa che mi lascia piu' stranito sono i giornali.
Ma nessuno va dal leader del partito e chiede:
"ma lei e' cosi' scemo da pensare di trovare 600(3000 per altri) miliardi per le caxxate che scrive?"

Perché questa e' l'unica domanda che una persona, non una scimmia, puo' fare leggendo quella roba.
Invece parlano dell'uncinetto e di come preparare la pasta.

Io mi tiro fuori, non voglio aver dato neppure da lontano, dato l'assenso a questa follia.

ricordo che tutta la fiscalita' annuale sono 470 miliardi, si tratterebbe nel migliore dei casi di pagare il 50% in piu' di tasse per anni (o in soldoni dimezzare gli stipendi).
Nel peggiore di casi letti avere gli stipendi in negativo: pagate per lavorare.
Per anni.

E' tutto scritto, sono follie nero su bianco, liberamente scaricabili da internette dai siti delle scimmie.

27 commenti:

Eugenio ha detto...

Purtroppo il filo conduttore è lo stesso: markette e marketing. Dall’hifi al fv od il wifi la solfa è la stessa… grida, urla che il tuo prodotto ha tutto quello che tu, idiota, vuoi. E che gli altri sono brutti cattivi e sicuramente fascisti.

Il dramma, o forse il bello, è che questi ormai sono sputtanati.. dal bibitaro al falso comico per il francesino nipote ottuso del gianniletta, al povero berlusconi che mi fa tenerezza a sentirlo biascicare.
Calenda è l’eroe di giachetti avendo vinto definitivamente il premio ”avete la faccia come il culo”
Salvini lo,abbiamo perso definitivamente su tiktok.. fratoianni chi?

Robe che renzi sembra una educanda e la meloni una statista.

… ho una tremenda nostalgia di andreotti, spadolini e persino capellountodemichelis.

Celso ha detto...

La colpa è degli italiani, tutti.
Milioni che se ne fregano della cultura, dello studio, del miglioramento individuale, che si abbrutiscono col calcio, con le peggiori serie TV, che acquistano prodotti, che vanno a vedere spettacoli.
Rientra tutto nelle statistiche, e le statistiche dicono ai politici cosa vuole la gente.

La gente non vuole programmi, troppa fatica, non vuole contenuti.
Apparentemente la gente vuole quello che si affannano a dire tutti i politici.
Silver bullet per l'energia, rinnovabili, russia cattiva, famiglia tradizionale (detto da uno che faceva i festini fa ridere...), slogan urlati etc.

Io credo che il risultato delle elezioni sia predeterminato - grossolanamente, non nei dettagli - e che non esista una classe politica degna di questo nome semplicemente perché non c'è una massa che se la meriti.

Anonimo ha detto...

@blueflame: cioè tu proponi di andare al seggio come quando si va all'assemblea dei soci per rinnovare il cda? Vedo quanto ho preso/perso, ne parlo con gli altri del gruppo e decido di chi è la colpa/merito e perchè? in politica è diverso: non posso vendere le azioni e prendere altre se non riesco a farmi dare retta e la maggioranza non capisce.
Neanche se minacciano di fare la carità con i miei soldi al posto mio :) tendenza recente nelle aziende e normale nello stato

blu-flame ha detto...

anonimo, lo stato e' come l'azienda di famiglia.
E' tua, non e' una SpA (anche se potrebbe esserlo come exor), ma se e' grossa e non siete una manica di imbecilli che vogliono governare perche fa figo (tipica situazione all'italiana), deve avere un manager e un gruppo di persone preparate.

Quindi puoi avere partecipazioni, anche bloccate, ma hai diritto alla scelta dei dirigenti.

Detto questo ci sta pure che un gruppo di dirigenti abbia una "filosofia" più inclusiva (in ita si direbbe a sinistra anche se non e' vero) o piu' votata al fatturato a breve.
Puo' staccare piu' cedole o fare aumenti di capitale (piu' o meno tasse).

Molte aziende offrono trattamenti ai dipendenti eccellenti (non come lo stato italiano che ti paga per non presentarti al lavoro e non se la prende se il cartellino viene passato da altri, alla fine i conti si guardano con un buon CDA).

Ora tu stai ASSUMENDO un TUO DIPENDENTE.
si, e' un tuoi dipendente, non il contrario.
Stai assumendo un dipendente per gestire i tuoi interessi e il tuo portafoglio.
Se pensi che lo stato possa regalarti dei soldi, come enormi cedole e bonus deve essere ovvio che li sta prendendo dalle tue tasche, l'azienda e' tua, se fallisce vengono a casa tua a fare i pignoramenti.

Quindi si devi vedere la cosa come se stai assumendo per la TUA azienda in cui hai il 100% dei tuoi averi con partecipazioni bloccate.

Puoi anche prendere alte azioni, ma se le azioni sono migliori non e' facile trovarle non essendo sul mass market.
Puoi diventare tedesco, svizzero, americano, australiano e per essere giapponese devi svenarti e saper fare un salto mortale da fermo.
Del resto la maggior parte dei laureati STEM sta facendo quello: cambiando le proprie azioni per altre.
Ma alla fine sarebbe piu' semplice chiamare un gruppo di professionisti per far sistemare la baracca.

Solo che la maggior parte degli azionisti vuole solo che il gruppo dirigente faccia spettacolo e dica che l'umidita' nella nave e' una buona cosa.

camu ha detto...

La classe politica è malata non solo in Italia ma nell'occidente intero. Si è visto con il Covid, con la crisi e persino con la guerra in Ucraina. Sembra non esserci speranza che le cose cambino, e la colpa è di una generazione che non si appassiona più alla politica vera, rimbambita dai cinesi con TikTok. Intanto la Cina continua a formare una classe dirigente con i coglioni, e non passerà molto tempo prima che l'impero d'occidente si sgretoli definitivamente e cada ai piedi di quello orientale.

Cullà ha detto...

La colpa è proprio delle generazioni che si sono appassionate della politica, dove appassionarsi sta per cercare di garantirsi una rendita o almeno amicizie importanti (che sono comunque una rendita), nel migliore dei casi; nel peggiore, inscenare la domenica del derby nel parcheggio dello stadio senza passare per bestie, ma per giovani impegnati.

La politica non dovrebbe essere una passione, dovrebbe essere un'attività razionale. L'idealismo, in politica, significa disastri quando va bene e disastri con milioni di morti quando va male.

Eugenio ha detto...

@Cullà

dipende.. idealismo o ideologia? ci sono significati e sfumature molto diverse, prendiamo le due più comuni:

L'idealista è una persona che ha degli ideali, dei principi che possono essere l'onestà, la probità.. che regolano la propria vita.

l'ideologia invece una degenerazione degli ideali, quando questi diventano un insieme di regole arbitrarie da imporre agli altri. Marx, il nazismo, il comunismo sono ideologie (non idealismo).

Poi ci sono (in teoria) dei principi che possono essere morali, etici ma anche economici, normativi. Destra e sinistra dovrebbero avere fondamento su questi. Sono correnti che hanno alla base un certo set di ideali e che applicano certe dottrine che trovano più confacenti.

In generale la degenerazione avviene quando qualcuno ritiene di avere l'esclusiva di certi ideali e la superiorità morale rispetto agli avversari.

Pensiamo solo ai Verdi, giustamente scomparsi dal panorama italiano: pensavano dia vere l'esclusiva dell'ecologia.
oppure alla sinistra: loro sono moralmente ed intellettualmente superiori e chi non è d'accordo è ignorante e probabilmente un pò fascista.

E già qui ne abbiamo di che dolerci della deriva italiana..

se poi aggiungiamo il livello di preparazione ed intelligenza dei nostri politici attuali.. avete ascoltato i podcast "non hanno un amico" di Luca Bizzarri?

vabbè, ormai almeno abbiamo finito con lo strazio della campagna elettorale..

Eugenio

Eugenio ha detto...

Domanda che dovrebbe porsi Salvini: ma se Zaia ha preso (2020) e riprenderebbe oltre il 75% in Veneto (1.800.000 voti) e lui ne ha presi solo 2.000.000 su scala nazionale, dove sta l'errore?
Eugenio

Cullà ha detto...

@Eugenio

No, quello che dici tu non è idealismo, è senso morale.

L'idealismo è una corrente filosofica sviluppatasi in Germania nel 1800, che ha in Hegel il suo principale teorico, e che conduce ad occuparsi di politica con l'indole del fanatico religioso.

Per definizione, l'idealista è quello che parte da un preconcetto (l'ideale) e adatta la realtà di conseguenza. Di ideale ne esiste solo uno, il mio, quello giusto, di conseguenza "gli altri" nel migliore dei casi sbagliano anche quando dicono la verità, nel peggiore sono destinati ad essere eliminati da chi incarna l'ideale (che a sua volta è l'unico corso possibile della Storia).

Essere idealisti ed avere dei valori morali sono due cose diametralmente opposte. Per gli idealisti non esiste la morale, esiste solo chi serve l'ideale e chi vi si oppone. Si può mentire, uccidere, privare qualcuno della libertà, opprimere, purché questo sia fatto per portare avanti l'Idea.

Il senso morale, d'altra parte, mi dice che non posso fare queste cose nemmeno a persone che non hanno nessun senso morale a loro volta.

Filosoficamente, è la differenza profonda tra Kant e gli altri teorici del diritto naturale e la scuola hegeliana (in cui si situano i marxisti e i fascisti).
A livello pratico, è la differenza tra chi ritiene che l'uomo e la sua felicità siano il fine ultimo dell'azione umana e chi pensa che l'azione umana debba servire l'Idea di turno, e l'uomo sia uno strumento sacrificabile.

blu-flame ha detto...

culla, bella li.

eugenio, non ho ancora guardato gli split, ma non confondere Zaia, un leghista, con Salvini, un grillino.

I leghisti, oltre a sfogar il malcontento in maniera populista, impersonavano il malcontento e rappresentavano il modo di portare al potere alcune evidenze troppo taciute.

Malcontento che HA delle ragioni e molte condivisibili e sotto gli occhi di tutti.

Quelle ragioni sono ancora UNA PARTE della pessima situazione economica attuale e nessuno vuole metterci becco per evitare di perdere la poltrona (come il nucleare).

Salvini e' uno che ha fatto spesso affermazioni di tipo diametralmente opposte alle ragioni che portarono la nascita della lega, di fatto trasformando la lega da utile a inutile.

Poi uno puo' questionare sui modi e le strategie della lega, ma non puo' contestare che ha portato alla ribalta certe tematiche, per quanto mai sanate davvero.

Eugenio ha detto...

@blu-flame

Salvini è un cancro per la Lega. Poteva essere un condottiero che la portava su a livello nazionale, dove però si è sputtanato e nel frattempo ha così deluso e frustrato i veneti da averli persi.

Già solo dimettendosi farebbe risalire la lega al 12-15% (mia personalissima opinione)

Lega-Zaia in Veneto prenderebbe da sola tranquillamente il 45-50% (ed il CDX al 70%-80%).

@culla

Vero, ma anche:

Idealista: Chi si attiene più a un modello ideale che alla realtà di fatto (opposto di realista o materialista). Chi ha fede nei propri ideali e si comporta di conseguenza.

Comunque si, hai ragione, ho frainteso il significato che davi ad idealismo e sono partito dal significato primo che IO davo ad idealista..

Chiarito questo continuo a pensare che il politico non debba avere solo razionalità. Non si tratta di un semplice impiegato comunale o di un amministratore di condominio (per quanto sarebbe già un ottimo inizio).

_Jack_ ha detto...

Ho sempre sostenuto che noi italiani dovremmo autocommissariarci per incapacità a governare e farci prestare un gruppo di politici super partes, che so, norvegese, che ci venga ad amministrare per 3 legislature per iniziare ad arginare i danni commessi dai precedenti governi e poi vedere se le scimmie indigene, per imitazione, non riescano ad imparare qualcosa...

Eugenio ha detto...

@jack

popolazione norvegia: 5,38ml
popolazione veneto: 4,9 ml
popolazione italia: 59,5 ml

al di là di giuste e sacrosante critiche, non possiamo fare paragoni con paesi che in realtà hanno dimensioni da regione.. Finlandia, svezia et similia fanno da 5ml a 10ml ed hanno storie completemente diverse alle spalle nonchè territori, risorse omogenee..

se andiamo su paesi confrontabili (francia, spagna, inghilterra, germania) troviamo spesso lo stesso puttanaio italiano, magari meno autolesionista e più orgoglioso e quindi più forte su certi aspetti.

Celso ha detto...

_Jack_ il Podestà forestiero è un'idea vecchia di secoli... da una parte otterresti con tutta probabilità di farti governare da persone capaci e teoricamente disinteressate, dall'altra il loro disinteresse teorico potrebbe essere in realtà un interesse pratico di segno diametralmente opposto a quello dei cittadini dello stato in questione.
Certo che peggio di così credo sia piuttosto difficile.

erfiaschi ha detto...

Il governo estero è governo di conquista. Agli italiani è andato bene per secoli e forse può andare bene anche adesso. Ma la sovranità è perduta, va accettato.
La politica è economia e ragionamento, grazie per averlo ricordato. L'idealismo funziona benissimo per la guerra. La razionalità non motiva abbastanza i combattenti. Basta per i generali. Tutto sta a sapere se si deve fare la guerra o amministrare bene l'azienda di famiglia, cioè il paese. Sta tutto qui il nodo. Economia di pace o di guerra?

Cullà ha detto...

@Eugenio

Si parte dalla ragione e dal dato di realtà e si persegue un obiettivo politico.

Esempio:
1)obiettivo(ridurre la povertà)

2)dato di realtà(bassa produttività e competitività del paese, stipendi bassi, mercato asfittico)

Se parto da 2 e cerco soluzioni per ottenere 1, sono un buon politico (e le soluzioni possono essere diverse e variegate). Ma se ignoro 2 o ne prendo solo un pezzetto, arrivo a non soluzioni tipo "stampiamo soldi da regalare", "alziamo gli stipendi per legge", "protezionismo spinto" o altre scempiaggini; in questo caso sono un cattivo politico.

Certo, uno può anche non avere 1 come obiettivo, è legittimo. Ma se te lo poni, ed è una scelta politica, devi poi elaborare le tue soluzioni partendo dalla realtà, non da qualche astrusa credenza pata-religiosa (tipo che i soldi crescono sulle piante, o i ricchi sono un serbatoio infinito di denaro, o le aziende possono pagare stipendi arbitrari indipendenti dall'economia in cui operano).

Il fatto è che 2 può essere molto diverso in tempi e luoghi diversi, e considerarlo ti porta ad elaborare soluzioni che conducono sempre ad 1.
Ma se tu decidi che dato 1 allora il problema è quello che recita il vangelo del tuo ideale (putacaso, "il furto del plusvalore"), il problema non lo risolverai mai in nessun tempo ed in nessun luogo.

Eugenio ha detto...

@Cullà

e qui siamo d'accordo.

Ma come affronti un problema etico?

blu-flame ha detto...

x eugenio
i problemi etici non esistono.
Esiste il principio del minor danno.
Prendi l'aborto, forse il piu' controverso problema etico: pensi che davvero sia un problema etico?
In molti casi non lo e' neppure da lontano.

alla fine l’etica spesso e' figlia del suo tempo, il divorzio va e viene nei secoli, ma il vero divorzio e' quando la donna si e' messa a guadagnare.
Solo allora il divorzio ha acquistato il valore che ha ora nei luoghi in cui l'occupazione femminile e' vicina al 50%.

i problemi etici spesso nascono da leggi mal fatte.

Scopo del governo e' fare legge eque
Scopo della magistratura applicarle (e non interferire con gli altri poteri)
Scopo della polizia e' farle rispettare.
in italia e' un po un pastrocchio e non vi e' una vera suddivisione, con inoltre organismi di controllo che sostanzialmente legiferano (agenzia delle entrate?)
QUESTO causa problemi etici che vengono semplicemente... vige il chissene....

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che bello si parla di politica e non si urla, anzi mi sembra che ci siano delle ispirazioni per pensieri, forse perché su questo blog siamo in 4, ma voglio pensare che siamo evoluti.

Cullà ha detto...

Concordo sostanzialmente con BluFlame.

Se parliamo di etica, parliamo di problemi di ordine pratico, risolvibili a partire dai principi base delle società aperte (democrazie liberali occidentali): l'individuo è l'unità fondamentale, l'unico con diritti e doveri. Le "comunità" sono un comodo artificio per raggruppare gli individui, ma non hanno diritti né doveri, tantomeno superiori a quelli dell'individuo.

Quindi, principio di non aggressione, diritto di proprietà, separazione dei poteri e certezza della legge sono elementi sufficienti a garantire una società libera e funzionante.

Non è compito dello stato dettare l'etica a nessuno, nemmeno a maggioranza. Lo Stato applica la legge, ma la legge dice solo "è vietato", tutto il restante non deve essere competenza dello stato e della sua legge.

Il problema morale, invece, cioè secondo quali principi e valori bisogna vivere, ognuno se lo deve risolvere da sé.

C'è chi lo fa con la filosofia, chi con la religione, chi con il credo politico, chi con la tradizione. Se lo stato sta nel suo, ma quel suo lo fa bene e con rigore, questa mescolanza è la più efficace forma di convivenza possibile.

Se invece si inizia ad intromettere, sposando ora una ora l'altra cosa, ne esce un patchwork di leggi contraddittorie, vessatorie ed ingiuste ed una società che imparerà a schivarle come può.

Il cortocircuito sta nel fatto che i diritti non sono dati da nessuno. Se tu inizi a fare leggi per "dare diritti", sostanzialmente stai affermando che i diritti sono un regalo dello stato. Questo è falso e pericoloso.

Stefano ha detto...

Concordo con Eugenio, la democrazia funziona bene fondamentalmente quando c'e' sempre piu' rapporto diretto tra base e chi e' delegato a governare. Gia' nell'antica Grecia la democrazia funzionava solo all'interno di citta'-Stato, appena il territorio non permetteva piu' uno scambio efficiente di informaizoni tra la base e il governo (territori ampi, tempi troppo lunghi per "comunicare" e decidere assieme) ecco che la filosofia trovava piu' efficiente la figura di un reggente e di un gruppo ristretto di persone atte a decidere in breve tempo, senza dover aspettare una decisione comune di tutta la popolazione.
E questo il motivo per cui nei paesi dell'estremo nord c'e' una democrazia piu' efficiente e partecipata, sono praticamente quattro gatti (e inoltre hanno soldi a strafottere grazie al petrolio e il gas del mar del Nord...).

Guardacaso, dove i Paesi sono sterminati e la popolazione molto sparpagliata ci sono dittature, autocrazie o oligarchie. Piu' efficienti e che "non hanno bisogno" di consenso popolare.

Nei paesi "via di mezzo" (tanta popolazione, facile da contattare ma non cosi' da poter esprimere capacita' decisionale, vedi Francia, Germania, gli stessi USA...) ci sono democrazie "azzoppate" in cui e' piu' la corruzione e gruppo di potere a stabilire la politica di governo, "mascherando" come democrazia la scelta di candidati che sono esclusivamente espressioni di classi dirigenti autocratiche sostenute da gruppi di potere economico-finanziari, gli unici in grado di sostenere costosissime macchine di propaganda elettorale/informativa/editoriale necessarie a raggiungere e a convincere "il popolo" il quale ha come unico compito validare uno dei candidati gia' scelti e su cui non potranno mai comunque mettere becco.

In altre parole, abbiamo il privilegio di scegliere quale ducaconte, vassallo o vicere' avra' il diritto di spogliarci dei nostri beni per la gloria della nobilta' regnante. Si puo' definire "democrazia a sovranita' limitata".

Eugenio ha detto...

@BluFlame e Cullà

Se non ci si pone alcun problema morale possiamo arrivare ad autorizzare un insegnante 50enne che si scopa tuo figlio teenager consenziente.

Certamente la morale è figlia del suo tempo e quindi la legge può variare ma non vivendo in Utopia non possiamo pensare di avere tutti la stessa morale e quindi sono necessarie delle regole di coesistenza e rispetto reciproco.

E non si tratta semplicemente di una questione riassumibile con un aziendale: con le tette fuori 1) distrai il tuo vicino che diventa meno produttivo e 2) rischi di farti del male perché i vestiti pure te le proteggono.

Quindi no, etica e morale non possono essere delegate solo al singolo individuo.

PS.
la morale spesso è figlia di una consuetudine storica che andava a trovare una giustificazione ad una regola utile alla vita dell'epoca: per esempio il divieto di mangiare carne di maiale che oggi è legata ad una religione proviene dall'impedire di alimentarsi di un cibo (la carne del maiale) che se non ben cotto può essere mortale. Oppure il divieto di sposarsi tra consanguinei (incesto) per evitare di concentrare le malattie ereditarie.

PPS.
Voi vietereste l'incesto?

blu-flame ha detto...

"Se non ci si pone alcun problema morale possiamo arrivare ad autorizzare un insegnante 50enne che si scopa tuo figlio teenager consenziente."

Il problema che in molte culture e' normale e anche in italia ci sono alcune spose bambine, sposate da minorenni, fra gli extra.
La domanda passa a "e' giusto limitare le spose bambine?" che spesso non sono neppure teen di 16-17 anni, ma invero sotto i 13.

Il fatto e' che si e' visto che non solo i teen oggi trombano come scimmie, ma se fosse una loro scelta di trombarsi un 50enne, davvero e' cosi' problematico?
Ai miei 17 un paio di 40enni le avrei brasate volentieri, siamo sicuri che e' il male assoluto?

" non possiamo pensare di avere tutti la stessa morale e quindi sono necessarie delle regole di coesistenza e rispetto reciproco"
Vero, poi importiamo carrettate di gente e gli diciamo che possono fottersi di quelle norme (a decine).


"Quindi no, etica e morale non possono essere delegate solo al singolo individuo."
Il problema e' che etica e morale dipendono dal gruppo di persone, di credo e dalle consuetudini.

"la morale spesso è figlia di una consuetudine storica" per esempio cagare all'aria aperta, oggi il centro citta' e' un merdaio (capoluogo di provincia e sito storico unico al mondo) perche' non vuole ledere la morale dei nuovi gruppi multando la defecazione sulla pubblica via.

la morale e' sempre un problema, non si caga perché porta malattie!

La morale e' l’anticamera degli orrori.

lo stato deve essere ATEO, in tutti i modi possibili ed analizzare altrove perche' e' diverso e se migliore importare la legislazione per.

Per esempio i nostrani comunisti hanno prodotto leggi che nanno abbassato gli stipendi e persino di destra, solo perche' erano moralmente migliori.

Ora uno puo' avere delle soluzioni che sono piu' di "destra" o "sinistra", ma alla fine, se ben fatte, otterranno grossomodo gli stessi risultati nel lungo.
Anche chi e' di destra converra' sull'istruzione pubblica, se e' di destrissima farà sistemi per far emergere chi e' in grado di studiare, perche' alla fine conviene.
come tutte le cose.

Eugenio ha detto...

@BluFlame

Adesso non facciamo a tutti i costi i cinici pragmatici e quindi SI, che un 50enne trombi con un 10enne per me è un problema.

Poi non confondiamo morale e religione, sono d'accordo sulla ateità dello stato ma essere atei non significa negare regole di convivenza che provengano anche dalla morale comune.

Io posso essere un ateo ma ritrovarmi nella morale cristiana.

La morale è un problema perché è difficilmente riconducibile ad una lista di pro e con da pesare e confrontare. Deve essere una sorta di media ponderata dei sentimenti delle persone che fanno parte della comunità, dello stato in questione. E quindi sicuramente scontenterà qualcuno.

Un cinquantenne che circuisce e si scopa un bambino per me va castrato e costretto a mangiarsi le palle. Punto.
Una società più libertina e spregiudicata identificherà in una certa età la soglia per definirlo reato. Una società più conservatrice sicuramente alzerà quella soglia.

Oppure in una popolazione dove la vita media è di 40 anni con elevata mortalità infantile probabilmente le ragazze avranno una vita più dura e cruda che le costringeranno a crescere rapidamente ed andranno in sposa appena in grado di procreare.
Ma non stiamo certamente parlando della nostra società ;-)

Poi libertà significa avere opinioni diverse e discutere per confrontarle (ok, si cerca anche di convincere chi la pensa diversamente..) ma la mia etica dice "Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo".

ps.
"Ora uno puo' avere delle soluzioni che sono piu' di "destra" o "sinistra", ma alla fine, se ben fatte, otterranno grossomodo gli stessi risultati nel lungo."

il problema sta proprio in quel "ben fatte".. In teoria la legge Basaglia era buona.. ma ha massacrato decine di migliaia di famiglie abbandonandole con i propri "matti" in casa senza supporto.


blu-flame ha detto...

"Adesso non facciamo a tutti i costi i cinici pragmatici e quindi SI, che un 50enne trombi con un 10enne per me è un problema."
su quello siamo d'accordo, scelto apposta per esagerazione forzata, ma dobbiamo pensare che oggi abbiamo importato dall'extra UE circa il 10-12% della popolazione fra ondate e figliolanze, principalmente dall'africa, ma anche dal pakistan, per dire.
uno dei piu' grandi successi di WIND e' stato pensare al mercato degli extra con le sue esigenze, nessuno lo filava tutti a guardare numeri ufficiali.
Solo dopo che WIND ha venduto qualche milione di SIM si sono accorti che era un mercato ENORME e non mappato e si sono buttati tutti a pesce.
All'epoca, sulla carta, gli extra si misuravano con un paio di 100K. Molti sono stati poi "integrati".

Quello che per te o me e' talmente ovvio da essere ovvio, non necessariamente una sposa bambina, non lo e per molti di loro e non lo e' profondamente.
I genitori, piu' correttamente il clan, che accoppano la figlia perche' vuole studiare o uscire con gli amici e' tragicamente un punto estremo, ma identifica scale di valori che sideralmente diverse.

Cosa succederebbe se un populista cominciasse a discoprire che cose come questa piacciono agli extra che sono diventati magicamente italiani a milioni?
non sara' oggi, magari saro' morto, saranno cose piu' sottili, ma e' ovvio che le cose possono cambiare.

Del resto in molti stati, persino alcuni americani, e' lecito sposarsi a 16 anni (senza come in italia essere autorizzato dal Tribunale per i Minorenni) Nulla vieta ad un 50tenne di sposarsi con una di 16 anni.
in 9 Stati non sono esplicitati limiti d'età o limitazioni
in un paio p possibile a 13-14 anni e sono previste alcune condizioni, come il consenso dei genitori o in caso di gravidanza.
Solo da poco la Virginia ha alzato il limite a 16 in seguito a richieste under 13.
Queste leggi nascevano per un periodo diverso e per popolazioni diverse.
Ricordiamo che gli schiavi, seppure liberati, vivevano situazioni tali per cui era a loro giudizio ovvio.
In stati meno occidentali, come il pakistan (150K in italia ufficiali, probabilmente il triplo) se sei uno sfigato e hai 20 anni e non hai una moglie (anche perché alle famiglie non piace avere figlie) viene considerano normale rapire una bambina cristiana, double win: avendo 12 anni non rompe ed e' docile e la converti all'islam.

Ci abbiamo messo secoli di sangue per arrivare a leggi che fossero sopra le parti, persino sopra il RE.
Poi abbiamo fatto tante cose, ma, alla fine vince il populismo: il successo dei grillini lo dimostra e alcune delle loro leggi, pur non raggiungendo questo schifo, indica quel tipo di discesa negli inferi.
Perchè?
banalmente?
Parlano di etica e morale e picchiano su quei tasti.
Uno stato non deve essere BUONO, deve essere GIUSTO, INECCEPIBILE e dare un peso alle cose proporzionalmente al benessere collettivo.

Eugenio ha detto...

"Uno stato non deve essere BUONO, deve essere GIUSTO, INECCEPIBILE e dare un peso alle cose proporzionalmente al benessere collettivo"

Bene.

Ma chiamiamolo come volete si tratta sempre e comunque di infilare dentro temi di etica nella gestione della res-publica e quindi non di eleggere meri impiegati/amministrativi/operai di stato ma personale (che dovrebbe essere) altamente qualificato sia a livello aziendale che etico (qualificato, non fanatico).
Per me il politico vero è colui che ha a cuore il proprio compito, la propria missione e la svolge con competenza ed anche con un pò di passione.
Ma io solo un idealista (della seconda specie) :-D :-p

blu-flame ha detto...


Il personale deve essere sempre qualificato per il lavoro.
Solo per via del liceo in italia abbiamo filosofi che lavorano come tecnici e latinisti che lavorano come ristoratori.

Per me il LAVORATORE vero è colui che ha a cuore il proprio compito magari con un pò di passione.

Lo so che in pochi sono così in italia, ma le persone che hanno un minimo di orgoglio debbono essere in grado di poter fare bene il proprio compito compatibilmente con i propri skill.

Il politico, che io vedo come il lavoratore con piu' responsabilità, come lavoratore deve essere responsabile, non perché e' speciale, ma proprio perché è un normale lavoratore.

Stefano ha detto...

Non siamo a Singapore dove i ministri sono manager che vengono letteralmente "strappati" alle migliori aziende (in una intervista mi ricordo che dissero "Siamo un motoscafo lanciato ad altissima velocita', non possiamo permetterci il minimo errore nella guida"), da noi fai il politico se sei incapace di fare qualsiasi altro lavoro utile alla societa'.
Cosa diffusissima in tutta la PA. Li' il Principio di Peter e' applicato al suo livello di perfezione massimo.
Eccezioni (a parte i "tecnici") sono quelli che pur avendo posizioni di prestigio in ambito lavorativo cercano di ottenere maggiori opportunita'/impunita' sfruttando il potere politico. Ma durano poco. O durano sfruttando tale potere.
Nessuno con una buona carriera (lavorativa, di ricerca, cultirale) e' disposto a perderla o sprecarla con la politica. A meno che non sia alla frutta.
"Chi sa, lavora. Chi non sa, insegna, Chi non sa insegnare, dirige. Chi non sa dirigere sovrintende. Chi non sa sovrintendere fa il deputato".