lunedì, marzo 14, 2022

morti sul lavoro



questa e' la foto che usa il sole per definire i mori sul lavoro. Notate il copricapo da muratore?

Abbiamo gia' detto che in italia vi e' un forte numero di lavoratori del mattone?
Evidentemente abbiamo case di medda che devono essere sempre ricostruite se dobbiamo sempre rifarle, tanto da dover essere incentivate!


Poco prima che ci fossero i morti da mitra e da virus ho letto un articolo di un giornaletto nazionale che sbavava su enormi quantita' di morti per lavoro in italia. E poi gli altri idioti pennivendoli dietro in gran baccano.

Capisco che piu' morti ci sono, piu' siete felici, cari giornalisti,  fino ad inventarli come il fatto che Tokio era ormai una citta morta, devastata da radiazioni. Il passo successivo sarebbe stato parlare degli zombi inseguiti dai licantropi a Fukuoka.

E io, non so voi, mi sono rotto di leggere SEMPRE LE BALLE.

innanzi tutto non sono TANTI, certamente non sono pochissimi, ma neppure la strage di lavoratori che raccontano i giornali.

Siamo in linea con le altre nazioni, ma se li normalizziamo per dipendenti (ricordiamo che in Italia ci sono pochissimi lavoratori e molti inoccupati, in italia con disoccupati si indica un numero strambo) sono circa il 30% in piu' rispetto alla media.

Ci sono 2 osservazioni ulteriori da fare su quello che non e' neppure un numero cosi' strano.

-La prima e' che siamo paese rurale terzista a motorizzazione meccanica.

Ovvero facciamo lavorazioni ECONOMICHE a basso cervello aggiunto, spesso per clienti EU (es VW) e questo tipo di lavorazione sconta un approccio piu' manuale.
Lavorar ad una pressa per imbuttire le ruote (o peggio il nostro enorme fatturato per il mattone), ricordate la giannetti?, e' piu' rischioso che progettare un chip davanti ad una workstation in ufficio.
Il peggio che vi puo' capitare un un ufficio di progettazione  e' scottarvi con il caffè o picchiare l'alluce sullo spigolo della scrivania, non certo che una manovra ugualmente maldestra faccia si che la vostra testa sia ridotta dal maglio per l'imbutitura allo spessore di 3mm.

-La seconda e' che scontiamo dei dipendenti poco istruiti, svogliati ed ignoranti (guardate le statistiche se dovete replicare o chiedete a chi deve gestire la forza lavoro).

Riuscire a far seguire le linee guida della sicurezza e' un vero incubo con i dipendenti che remano contro perché lo trovano scomodo, faticoso o semplicemente gli va cosi'.
Perché il dipendente “sa”
perché si e' sempre fatto così, perché si reputa istruito e poi perché e' comodo.

Giusto per avere un'idea su di una singola cosa molto easy.
Non avete idea che solo per cercare di limitare principi di incendio al sistema di riscaldamento, che si trasformavano regolarmente in guasti all'impianto, ovvero lamentele degli operai stessi per il freddo ho dovuto lavorare molto.
“ma come il riscaldamento e' ancora guasto?”
e non conviene rispondere : “stronzo dipendente di medda, manco ti rendi conto che  lo hai rotto tu!” 

perché poi il problema e' che si sente offeso il coxlione,  ho dovuto bestemmiare tra me e fare la figura del cattivo per 2 anni piombando a tuno nel momenti giusti per far togliere le occlusioni.
Perché scassando le minicaldaie non dovevano fa la fatica di andare nel locale adatto a scaldare il cibo, ma lo appoggiavano sopra al sistema riscaldante a portata di mano gli stronzi, occludendo la ventilazione naturale (significa non forzata, ovvero si spaccava tutto).
Capisci gia' da questo, e tenuto conto che eravamo abbastanza fortunati, visti i racconti di altri, ci ho messo 4 mesi a dover prendere e spostare fisicamente il cibo dalle griglie buttando tempo che sarebbe stato utile altrove.

Il fatto che quando poi il dipendente se ha un titolo di studio e' in “caxxologia” avviene anche questo:
Ha studiato 10 anni sperando attraverso la sQuola degli eletti “liceo” dove pensava di incrementare la propria "elettitudine" divenendo "imparato" e superiore agli “altri”. 

Per questo si e' impegnato ad imparare 3 lingue:
italiano,
greco e il
santissimo latino.

Nel suo percorso di studi ha scelto qualcosa di elitario e superiore (psicodrammi, perrymason e altre fantasie sul tipo “l'elite non si sporca le mani, ma deve immaginare cavalli alati”) impegnandosi duramente, alle volte con il latino o con testi vecchi e obsoleti.

Arriva quindi con sforzi oggettivamente impegnativi, nel mondo del lavoro che e' in primis in un EU industriale (dove nn sa un caxxo) e in seconda battuta agricolo (dove non sa un caxxo).
Non sa fare nulla di quello che il mondo richiede.
Certo esiste il terziario, ma ovviamente e' legato a doppio filo con i primi due e l'incompetenza del sistema giudiziario del mondo reale, per fare un esempio, mal si concilia a livello micro del singolo che sara' un favoloso esperto del commercio romano di Ottaviano, ma non sa accendere un PC.

Provate ad immaginare costui che arriva nel modo del lavoro e viene sbattuto a fare il magazziniere.
Ovviamente essendo “giovane” prende meno del collega con la 3za media che, dal suo punto di visto e' un cane, manco parla bene con i suoi grugniti, ma dopo 15 anni di lavoro riesce a introdurre una bolla di carico senza sbagliare e, alla fine, il lavoro lo sa fare.
Il piu' la vecchia bestia (che poi lavora da 15 anni, ma ha solo 5 anni in piu') ha il patentino del muletto, conosce il prodotto che arriva e sa cosa e' urgente.
L'azienda reputa il bestione un lavoratore non buono, ma funzionale.
Capiamo subito che il “giovane”, che dopo 10 anni in piu' di lavoro sui libri (lui dice "ammazzarmi sui libri" come fosse stato in miniera) pensava di arrivare e rompere il rame a tutti e indirizzato su una carriera dirigenziale, non si senta valutato correttamente.
Nella sua mente, anche giustamente se vogliamo, si sente incompreso, sottovalutato, gli “altri” non son in grado di capire quanto e' bravo. Bravo a parlare della semiotica strutturale dell’ornitorinco irreale.

Ovviamente e' un lavoratore che, in breve, quando capisce che non diventerà amministratore delegato della FIAT, diventera' un lavoratore che “fa il minimo svogliatamente”.
Ovvero, siccome comunque non e' idiota, cercherà scappatoie per non sbattersi.... l'anticamera per i problemi.

Non avete idea di cosa costoro riescono a fare per far inciampare procedure con lo scopo del non sbattersi.

Ma non sono solo i lavoratori, ma che gli imprenditori che in Italia, essendo costretti al piccolo dallo stato e con poca istruzione sono prevalentemente di 3 tipi e di dimensioni molto modeste:
-l'operaio che si e' messo in proprio cercando in inxulare i clienti dal datore (come dividere una torta in 2 sperando che nutra il doppio).
E' sovente senza fondi quel tipo di azienda, il capo anziché pianificare e vendere passa il tempo a produrre, sulle macchine degli operai: lavora anche 15 ore per pagare i debiti...
In pratica ha la mente da operaio e margini di merda dovendo contare sulle commesse che ARRIVANO non su quelle che TROVA.
Commesse che nascono con un peccato originale di tradimento e probabilmente di prezzo.
Quando galleggia e' perché ha trovato un piccolo stagno che e' poco interessante per quelli strutturati.
Quando gli sembra di vedere la luce in fondo al tunnel e' costretto a qualche nuovo macchinario.
Ovviamente chiude tre occhi se un operaio elude i sistemi di sicurezza, lo comprende, lo fa anche lui nottetempo per produrre di piu'.

-il latinista che apre l'aziendina.
Ovviamente ha un'idea molto lontana dall'imprenditoria e l'unica cosa che lo tiene a galla e' che i suoi contender sono persino piu' conciati di lui. Almeno al liceo gli anno insegnato un pochino di matematica da dimenticare, ma qualcosa rimane attaccato.
Ovviamente il mondo e' pieno di sorprese e l'investimento iniziale diviene presto il triplo del preventivato e navigare e' piu' tumultuoso del previsto.
Il managment, essendo latinista,  non riesce a capir il core business e non riesce a selezionare personale competente non capendo la natura delle necessita'.
Per dirne una vista piu' volte: prodotti in alluminio rivettati con il ferro (quando comprate uno stendibiancheria, per es, noterete che i crucchi non lo fanno) cosi' il prodotto dura pochi mesi.
Alla fine l'azienda soffre di problemi strutturali e rischia forte
Ovviamente e' una azienda che e' mal diretta ed amministrata, figuriamoci capire la natura della sicurezza (e' un processo, non oggetti)

-il figlio dell'azienda
Il 90% delle aziende italiane sono “famigliari”, ovvero aziende che, indipendentemente dalle dimensioni, sono rimaste con forti connotazioni personali: raramente essendo manager finiti la dirigenza  e' in grado di far crescere l'azienda DELEGANDO potere espandendo oltre l'orizzonte del padre-padrone.
Cosi' quando vi e' il cambio generazionale, se i figli non vendono tutto ad un concorrente, solitamente sono dei latinisti e si ritrovano improvvisamente a dover gestire aziende molto “imperiali” in cui il fondatore era un piccolo Dio.
Provate a immaginare delle persone che magari hanno fatto scuole inadatte e mai si sono avvicinati al business, al massimo come “vabbè vieni in ufficio ma non rompere”.
Quando l'imperatore lascia, spesso perché non si regge in piedi perché fino all'ultimo deve governare, ci si ritrova con l'impossibilita' di governo.
Anche fossero dei Marchionne avrebbero dei problemi.
Cosi' il cambio generazionale spesso si traduce in vistosi cali del fatturato quando non nella morte dolorosa dell'azienda.
"ma i figli non sono all'altezza", che e' vero e anche no, ma non certo la vulgata ha ragione: e' colpa del genitore.
E' ovvio non solo che l'imperatore non poteva vedere proprio tutto (dipendenti faciloni compresi), ma la seconda generazione ha altri problemi che la sicurezza.

Questo e' il contesto per un bel 60% dell'italia, soprattutto al nord dove i costi sono MOLTO piu' alti.
Aziende piccole, perché altrimenti punite dallo stato.
Aziende mal organizzate.
Aziende con fame di margini perché ultratassate.
Aziende con fame di margini perché mal organizzate
Aziende che non riescono a crescere e quando lo fanno e' un blob.
Dipendenti ignoranti
Dipendenti che pensano ad un padrone che e' incapace di vedere quando sono istruiti.
Dipendenti svogliati.
Una produzione low cost da terzista con pochi margini.  
Una produzione low tech che mai potrà portare ad essere leader, ma a combattere contro polacchi e turchi (la 626 in Turchia? davvero?).


Ora immaginate milioni di tizi che si sentono sottovalutati che compiono manovre antisbatti in un industria traballante, manuale, pesante e certamente non attenta alla sicurezza.

Parlare come fanno i giornali istigati dai sindacalisti su "colpe" certe e molto circoscritte e' non aver capito un casso.
E al solito non esistono silver bullet.

Direi che, tutto sommato, per il contesto e i numeri, alla fine sono veramente pochi i morti sul lavoro in Italia.

Gli italiani sono gente fortunata.
 

1 commento:

Celso ha detto...

Forse una soluzione potrebbe essere mettere il numero chiuso alle facoltà umanistiche e toglierlo a quelle scientifiche? /s-ma-mica-tanto