lunedì, ottobre 19, 2020

Mandalorian

 


 

Mandalorian e' stato ben accolto dalla critica dei famboys, piu' del proseguire dei film.
Proseguire un opera magna e' difficile, soprattutto se questa era magna nel 1977.
Se infatti la trama di star wars era abbastanza semplice, il percorso dell'eroe e le solite caxxate in maniera easy. Insomma la trama, per esigenze di location, era semplice.

L'impatto visivo all'epoca era enorme, ricordiamo che il massimo del nostro cinema era bud spencer, e basto' riprendere 2 modellini in macro e mettere come sfondo 2 dipinti su vetro per far urlare a tutti i nostri ben pensanti, sostanzialmente invidiosi della tecnica raggiunta, che gli effetti speciali rovinano i film. 

Piu' che effetti speciali era un buon manico a fare le inquadrature cosi' da non veder il polistirolo.

Fare un sequel oggi e' immensamente difficile.
Oggi gli effetti speciali seri si usano anche per una commedia romantica, i plot sono piu' “densi” percio' riproporre quell'ambientazione con molto WoW e molto scanzonata insieme e' estremamente difficile per un pubblico odierno senza fare castronerie.

Parliamoci chiaro la terza trilogia e' pattume raccontato con un sacco d'impuntamenti e nonsense sia rispetto alla serie classica sia a se stessa e allo stesso film. In pratica follia.
Il dramma di voler riproporre il vecchio senza svilupparlo in nuovo(=costi enormi di script).

Mandalorian ha lo stesso problema che cerca di bypassare allontanandosi dal centro spaziale e temporale dell'azione.
Vuole pero' omaggiare chi ha visto nel 77 SW e aveva 25 anni ed e' stato folgorato.
Il problema che ora e' un tizio di 65-70anni, magari ha avuto una vita di medda e non vuole ragionare, in tv guarda la signora in giallo.

Ecco quindi la signora in giallo di starwars:
Arriva Mando,
incontra qualcuno,
picchia qualcun altro perche e' forte come un vecchio supereroe degli anni 60,
mostra il gioppino carino cosi' la moglie non rompe le scatole.

La puntata dopo?

Arriva Mando,
incontra qualcuno,
picchia qualcun altro,
mostra il gioppino carino.

Sempre uguale

La recitazione di una schiappa, 

scrittori da poco,

un cast limitato e tutto fatto un set virtuali grandi come un monolocale e si vede che deve muoversi poco altrimenti esce dal limitatissimo set.

Diciamo che mandalorian fa abbastanza pena, certo non fa ribrezzo come le produzioni filmiche italiane dove non sanno neppure tenere in mano una telecamera, ma diciamo che e' sulla parte bassa della signora in giallo:
ripetitivo, banale e senza trama
Se non ci fosse il timbro “star wars” sarebbe stato un flop.

5 commenti:

Matteo ha detto...

"L'impatto visivo all'epoca era enorme, ricordiamo che il massimo del nostro cinema era Bud Spencer..."
Insomma, non è proprio così, nel '73 quando Lucas iniziò a scrivere la sceneggiatura di Ep. 4, tale Carlo Rambaldi si occupava di effetti speciali già da 16 anni per film horror, di avventura e di fantascenza, film che hanno ispirato per le tecniche rivoluzionarie (e il basso costo), gli esperti e i tecnici degli FX che sono venuti dopo; sì perché i nostri artigiani con un sasso di polistirolo e un po' di fumo rendevano meglio degli ammmerigani con fiumi di paperdollari a disposizione e nettamente meno ingegno.
Per avere coscienza di questo basta cercare la storia dei film dell'epoca, i registi e le persone che ci hanno lavorato, spesso troverete commenti di star del presente che affermano meravigliati come sono stati influenzati da loro.
Purtroppo la nostra tradizione artigiana cinematografica si è persa via via nel tempo insieme a tante altre capacità del settore, per puntare verso melodrammoni insulsi da 4 spettatori in sala a cinepanettoni di dubbio gusto ma alta resa economica.
Questo giusto per puntualizzare. :)

blu-flame ha detto...

rambaldi nel 76 era gia' in America che si era gia' rotto i cosiddetti dell'italia.
In pratica giravano imitazioni della roba americana, rifacimenti e pseudoseguiti di film americani di 20 anni prima ma realizzati come se fossimo nel 50.
Dopo l'ennesimo rifacimento di film americani ripresi con il cu arrivato fantozzi ha capito che se voleva avere una carriera doveva emigrare.

La questione e' che da noi arrivavano pochi film, spesso in ritardo, e si dava, soprattutto sulla TV, piu' spazio all'italianita'.
Ovviamente cose appena sopra lo schifo divenivano buone.

Celso ha detto...

Italianità... è quello che avevo scritto in un commento di qualche post fa (che forse ti è sfuggito)... la puzza di provinciale.

P.S. ammettilo che hai fatto la rece perché hai Telegram, è uscito il set di stickers con Baby Yoda e ti sei ricordato! XD

blu-flame ha detto...

siamo provinciali e vecchi dentro.
No, non ho telegram, signal, devo ancora avere irc e icq da qualche parte...

Cullà ha detto...

Che Rambaldi fosse un genio non c'è dubbio. Però bisognerebbe chiedersi perché allora Alien non sia una produzione italiana. I Maestri c'erano, mancava la cultura. E i Maestri andavano altrove, portandosi dietro la cultura.

Chi è oggi l'erede di Rambaldi? Il grande artista italiano degli effetti speciali? E l'erede di Morricone?
A me non viene in mente nessuno.