lunedì, febbraio 10, 2020

il mercato delle fotocamere


 Diamo un occhio al mercato in caduta libera delle fotocamere

Esiste una leggenda metropolitana, accettata anche da molti analisti e dalla stampa stolta, secondo la quale il calo cosmico delle macchine fotografiche sia dovuto ai cellulari che farebbero foto.

Questa leggenda e' presa al balzo anche da tutta una serie di pubblicazioni poco serie che mostrano improbi confronti e come non parlare dello youtuber tecnologico piu' amato e ignorante d'italia che  dimostra che non sa usare anche le macchine fotografiche.

Possiamo dire che e' un'emerita castroneria di dimensioni apocalittiche?

Perche e' vero, chi comprava il massimo del minimo, come una compattina 110 del valore di una pizza d'asporto trova nella webcam del cellulare molto di piu': l'immediatezza e la praticita'. 

Nel mondo odierno non e' piu' una fetida compatta 110 di plastica il massimo del minimo, ma una compattina digitale da 50E che non va lontano da un cello. Anzi, spesso e' proprio un cello senza RF ma piu' comodo dimensionalmente.


Capisco quindi bene la praticita' di estrarre il telefono e catturare una fetida immaginetta e comprendo che non a tutti dia fastidio che sia mossa, blurrata e con colori degni di un racconto beat sotto acido.

Dopotutto le 110 e certe 126 a fuoco ed esposizione fissa hanno prodotto nei decenni milioni di foto e non sono diverse nei risultati medi di un c-tofon 11 galassia S.
Insomma, non tutti debbono avere una 6x6 e non tutti debbono andare in giro con una rolls: la bici e il cellulare colmano sicuramente alcuni tipi di esigenze.

Per alcuni commentatori questo e' tutto. Tutti usano il cellulare perche e'... bello?

Ma non e' la storia vera.

Ci sono 3 grandi movimenti che hanno portato alla situazione attuale in cui le macchine fotografiche stanno sparendo, con le reflex in agonia cosi' elevata che persino nikon ha i conti che soffrono e pentax e' sbattuta come un calzino. 
Il 30% meno non e' uno scherzo, e' un tonfo.
Quando sei dimensionato su milioni di pezzi sono cavoli se hai una contrazione a 2 cifre!

Partiamo dalle compatte.

Ci sta che una compatta da poco sia fagocitata da un maledetto telefono.

Pero' quelle rimaste sono un poco stranine.

Tolte quelle di qualita', non sempre le piu' care per quanto non regalate, come le varie ricoh GR, PowerShot G1 X, Fujifilm X100F e le similari, ma ad un livello inferiore, come la sony 100 e compagnia cantante, che rappresentano una eccezione nei cataloghi, le compatte di oggi sono molto strane.

Per prima cosa una gran parte non sono molto compatte. 
Compatte che non sono compatte e' bizzarro, no?

Quasi tutte le compatte odierne sono oggetti da poco con ottiche che vanno dal ridicolo al gelato in fronte che compreresti solo se hai appena fatto uso di sostanze.

Ormai troviamo piccoli sensori, intorno al mezzo pollice, con ottiche molto strane.
Se stiamo cercando di risparmiare, evidente dal sensore straccio microbico, perche non vogliamo la GR, un'ottica fissa comunque ci aiuta nel contenimento dei costi.
Invece non solo vediamo uno zoom, ma non e' neppure un 2-3X!
Oramai partono da un colossale 10X arrivando a numeri che definire pazzi e' un'approssimazione per difetto.



Prendiamo una coolpix a1000: dovrebbe essere senza pretese, con un fisso o al massimo un 2X farebbe foto decenti e al livello delle foto classiche di famiglia con 2 soldi (o 120E).
Invece no!
Abbiamo un maledetto fetido arnese 35X f7 (in pratica orbo) da 840mm (in pratica un telescopio, un riflettore vixien e' 800mm)
Ti voglio vedere tenere fermo quell'affare senza un cavalletto da 10Kg e se riesci a mettere a fuoco. 
Foto peggiori e un costo doppio.



Idem il resto del catalogo, le ottiche sembra che scalino gli ingrandimenti come se non ci fosse un problema: 50X e persino un bidone spaventoso da 135X.



 Oltre al fatto che il bidone da f8 e 3000mm sia schifo e' ovvio che se si punta tutto sul numero grosso: evidentemente vi e' un motivo: il consumatore sotto acido.

Il drogato, se compra una macchina fotografica, alla fine non vuole la qualita', ne, come racconta, gli interessa qualcosa il fatto che sia portatile, quelle compatte son piu' grosse di molte reflex.

Entriamo nel gioco dei suvvisti, altri consumatori di chimica, quelli che comprano un auto piccola dentro (per se) e grossa fuori (per gli altri).

Il compratore di compatte e' spesso un selfista dimostratore che dopo aver capito che non poteva competere con il mostrare il telefono passa ad altro. I telefoni da 7” sono ormai sono diffusi e il caro c-tofon da 1000E e' esclusivo quanto una fiat panda, anzi meno.
Pero' puoi andare a bulleggiare il vicino con sigle che un telefono non ha come lo zoom, il flash e, ovviamente, piu' il numero e' grosso piu' puoi bulleggiare anche gli altri con la compatta.

Ovviamente queste “compatte” (una volta, quando non facevano pessimi risultati erano bridge camera) non sono ne compatte ne fanno foto decenti: non solo tener fermo un 500mm (figuriamoci un 1000 o un 3000) e' impresa difficile (peggiorata da un f8 tristissimo), ma l'aria non e' trasparente.

Ecco che le compatte, un tipo di fotocamera che dovrebbe essere regina per i grandi vantaggi di qualita' decente ad un prezzo decente con il plus della facilita' d'uso e del trasporto diviene spesso un affare strano per drogati di numerini che la lasceranno nel cassetto e converranno che, si e' carina, ma il cello e' piu' pratico per quanto faccia cagare.

Poi abbiamo le reflex.
Le reflex sono armi affilate.
Senza andare a parlare della nikon D5 o simili, la reflex e' (dovrebbe essere) un apparecchio componibile di qualita' senza dover sottostare a mode...
Dovrebbe.
Il problema e' che questa vocazione di qualita', come lo snobbismo, porta tanti che non hanno interesse alcuno a comprare una reflex.

Gia' perche mai comprare un'ingombrante reflex fullframe e poi prendere un merxoso 28-300 (o 18-300 in apsc)?





Cosa accomuna questa merxosa ottica con una fullframe?
Niente, eppure si vendono milioni di reflex che nella loro esistenza monteranno solo sta torta di vacca.

Oppure parliamo di quelle canon che nascondevano i comandi per farle apparire di fascia minore?

Alla fine il gioco della maggior parte di vendite di reflex  e' stato vendere una, costosa, reflex a chi voleva una compatta dovendo poi scendere al prezzo di una compatta.

Perche quindi un tizio da compatta va a comprare una reflex?
Ma e' semplice!!
si entra di colpo nell'esclusivo gHota della fotografia con soli 400E!
Meno di un cellulare per pavoni, meno di una fetida compatta con numeri per stordire il cuGGino.

“ho una reflex” e' sia appagante che puoi tirartela con la tipa o al bar.
Appartenenza e pavoneggi in un solo colpo!

Dopo le reflex per tarri e le compatte grosse abbiamo la cultura.
il terzo ed enorme pilastro distrorsivo.
 
Sono anni che si elimina la cultura, prima sono spariti gli HiFi, poi i TV decenti eccetera.
Spesso il peone guarda, ascolta e legge su pessimi schermi, dal gamma contorto, ascolta da minicasse multifunzione (co' tanti nummmeri), ma monovia (roba che il penny musicalsound sembra una roba HiEnd da ricchi) e tante volte gli schermi sono miseri koreani, persino da 5” e financo lucidi.

In pratica non e' abituato a vedere la differenza che fa una foto da un “coso”

3 mesi fa rinunciai a scattare una foto ad un'anatra perche' il 300mm f 5.6 mi obbligava ad una pessima 1/125 a 1600ISO, rinuncia condita con un commento colorito da parte mia.
Arriva dal sentiero una vecchia giuliva con un merdoso samsugo S9 mi mostra che lei riesce a fare, con lo sfigacoso, la foto all'anatra. 
Mentre mi mostra orgogliona sul misero display un ritaglio anatroso intorno al 40*60 pixel molto mossi, rumorosi (128.000ISO?) e solarizzati narra che tutti sono invidiosi delle sue “foto” e le “tocca” distribuirle fra i conoscenti.
Cercando di essere gentile una volta tanto, le vecchie idiote si sono gia' punite in autonomia, lei continua la sua pazzia blaterando di meraviglie.

Uso questo esempio per far notare che la vecchia ribambita non e' che non in grado di vedere che fa schifo, dopotutto una tale immagine la nota anche Mr Magoo quanto e' uno scempio. Cosi' come le selfiste coatte tecnicamente vedono lo scempio.
E' che non lo "vedono"

Evidentemente e' solo l'espressione di abitudine al peggio.
Non e' un caso che nessuno rida dei tv 4K o delle “foto” da cello, perché se vedi solo quella roba alla fine ti abitui e ti aspetti quella qualita'.
Non sai neppure cosa sia migliore e che esiste un mondo la fuori.
Del resto gli utenti delle cassettine BT alimentate dal cellulare, come i possessori dei cosi finto5.1, quando parlano di qualita' o bassi non hanno neppure idea di cosa siano i bassi. 
Trovano che il suono delle mie casse sia "strano" perche' non sentono il clipping dell'ampli da 5W che piange: gli manca qualcosa.

Ecco perche' i cellulari hanno sfondato le compatte, non perché siano buoni, in realta' e' per l'esatto contrario: abituati al peggio non si pensa che esista il meglio.

A chi e' ABITUATO ai risultati da cello, sembra strano il risultato che si ha nelle foto. 
Ovvio che le fotocamere normali non interessano: danno risultati "strani".
Alla fine l'utonto pensa che il risultato corretto sia quello sbagliato.

Diverso il discorso delle reflex.
Negli anni si sono vendute troppe reflex.
Anche a chi non interessava.
A chi avrebbe dovuto comprare una compatta.

Nonostante questo persino una cacca maxima come una EOS 1200 con la sua fetida ottica in kit 18-55 non e' che faccia proprio delle brutte foto, parliamoci chiaro. 
A  meno di 400E, 50E di ottica, e' un vero maledetto miracolo.
Ovvero: se siete alla ricerca del risultato di buon livello avete sbagliato tante cose, ma dire che le foto che scatta siano brutte in qualche modo e' altrettanto una cosa errata.
E non e' cosi' da pochi anni, e' cosi' da taaaanto tempo: anche le scargnappole sono incredibilmente buone.

Fra le varie che possiedo ho una pentax *ist-d, una reflex entry level del 2003 che di meraviglioso non ha molto, sebbene devo dire che e' stata molto meglio del previsto grazie ad un sensore che era di livello molto alto per il costo dell'affare (il Sony ICX413AQ non solo e' un CCD, ma era montato su molta roba top di gamma che costava 6 volte tanto).
Se vediamo oggi una foto di una reflex ultraeconomica del 2003 con ottica orba da kit ormai consunta da non vedersi le scritte e sbatacchiata in zaini e aerei che continua ad essere usata dalla morosa come compatta (e' piu' piccola di molte di quelle) e con l'otturatore ormai ben oltre lo sperabile cosa vediamo?

Vediamo delle foto che per un uso “famiglia” sono ben oltre il necessario. Anzi, fa la sua porca figura.

Ovvero, salvo che convinci qualcuno che i megacosi orgonici fantamielanti non sono sufficienti al sabba di sabato, un utilizzatore medio, non da pelo nell'uovo, non ha nessun motivo, nel 2020, di cambiare una fotocamera maggiorenne.
Per molti usi non e' certo insufficiente e la uso ancora.

Si va a riproporre quello che era successo negli anni 90: tutti avevano una reflex da qualche parte, spesso erano macchine antiche, addirittura degli anni 70, ma non per questo pessime.
Continuavano ad avere un giro perche' ogni tanto, nei lustri, si trovavano delle “cose che attraevano” ma non sempre cosi' interessanti, come il winder incorporato, l'autosfocus, l'estetica moderna (chi non ricorda le EOS di Colani?), ma alla fine, sopratutto saziate le scimmiette che godono ad ogni perlina, le vendite stagnavano fra uno sgaso e l'altro.

Perche?
Perche', alla fine le foto erano buone anche con una K1000, un affare del 1976 pressoche' identico dal 1964 e  in produzione fino al 2003. 

Evidentemente non era vecchia.

Alla fine una macchina del 1964 era competitiva nel 1995, alla faccia di canon che ogni 10 giorni sparava il numeretto piu' grande, faceva comprare le ottiche con il piru piru e le rendeva incompatibili poco dopo per assicurarsi piu'... boh.

Quando arrivo' il primo digitale la spinta mediatica fu fortissima ed era evidente che non era la stessa cosa, magari peggiore e costosa, ma certamente non uguale anche all'uomo della strada che raccoglie i sacchi neri.
Il fatto che le prime camere facessero pena e siano arrivate nettamente immature era solo un buon modo per vendere una seconda, e una terza volta, reflex e compatte facendo grandi numeri.

Ma, arrivati intorno al 2003-2005, la qualita' del digitale non era poi cosi' male.
Certo un occhio abituato alla pellicola aveva da dire qualcosa, ma dire che una nikon D3 del 2007 sia meno di quello che esiste oggi, se equipaggiata con ottiche per il digitale (o di qualita'), e' quantomeno una bugia.

Sta accadendo quello che era accaduto nel 90: le macchine fotografiche vendute 10 anni prima sono ampiamente soddisfacenti anche per un utente che ricerca la qualita'. 
Dopotutto se non avete almeno 1000E di ottiche varie la differenza fra la vecchia *ist del 2003 e una di oggi non e' che si veda cosi' tanto bene, con un 18-300 e' persino possibile che si veda meglio quella anziana.

Certo che una D5 e' meglio di una D3, ma lo e' soprattutto nella gestione, importante per un PRO, come piu' velocita' operativa e autofocus piu' aggressivo, ma per un amatore non direi che se non cerca un pelo nell'uovo sia una macchina pessima, diciamo che ai punti e' molto meglio di una EOS 1200...

Quindi perché uno dovrebbe cambiare una macchina fotografica?
Nessun motivo se non un hype, che canon ha guidato per anni in maniera scaltra, ma a tutto vi e' un limite. Soprattutto per chi, per quelle marche, l'hype manco sa cosa sia.

Risultato?
Nessuno cambia macchina tanto presto salvo che sia un PRO, ma questo fa anche inondare l'usato con corpi macchina. Una D3 costa 500E dopo 13 anni e non e' male.

Una pentax k5, che costava una cifra contenuta gia' nel 2010, oggi se la gioca ancora con molte reflex attuali da 700E (il prezzo del 2011), il tempo e' stato clemente. 
10 anni sono passati con lentezza.
Certo che la kp (750E) e' meglio, ma non cosi' meglio da correre subito in negozio con l'assegno. 
Idem se andiamo a paragonarla con la piu' simile alla k5 ma di marchi WoW come una sony a6600: carina, certo, e' certamente meglio come risultati rispetto alla macchina del 2010. 
Ma non e' certo cosi' tanto meglio da correre con in mano 1500E e urlare con entusiasmo “take my money”, con l'aggravante di almeno altrettanto di ottiche. Non vale il salto di 3000E.
Per un salto da mettermi a pensare, oltre ad ingombri superiori, si parla di assegni molto piu' importanti.

In pratica non esiste un motivo per cambiare fotocamera se si ha gia' una digitale e questa non e' proprio delle primissima ora (tipo la Canon EOS D30 del 2000 che e' piuttosto scrausa e decisamente acerba, per quanto e' comunque meglio di molte compatte).
Le prestazioni odierne sono, tutto sommato, ragionevoli.


Concludendo:
Questa visione su tre punti spiega tutto.
Non solo il crollo delle compatte, non e' certo una questione di soli telefonini, ma di cambio di mentalita': per ascoltare “sfera e basta” non servono grandi casse, bastano 10E, come non serve una fotocamera per essere guardata sul fetido display lucido di un cello da chi si e' abituato alla compressione della IPTV, allo schermino da 4", al televisore solarizzato.
La fotocamera generiche e' comprata per “ti smierdo” e non “faccio una bella foto”

Le reflex hanno saturato il mercato, solo i pro e gli impallinati continuano a cambiare ogni 5 anni il mezzo, gli altri non ne vedono il motivo. Sopratutto se sono dei fotografi da compatta che sono approdati per errore nel mondo reflex.

I nuovi ricchi, come i cinesi o i thai sono tutti presi dal boom del telefono che magari pagano con un anno di stipendio. I cina sono molto piu' cellocentrici che noi e non avrebbero neppure un PC per vedere una foto.
Non per niente i cinesi sono i piu' cafoni selfisti del pianeta.
Ovvio che la fotocamera non fa parte dei loro desideri, salvo che un domani facciano dei celli da 17” con un display decente e collegabile alla fotocamera.
Altrimenti se non stampano e non vedono su di un monitor la differenza non e' che sia cosi' grande se la mettiamo su instagram e la vediamo su una dimensione di 2,5", riscalata 3 volte, ricompressa 4 volte, dentro un display da 5" lucido, sotto delle luci e in movimento.
In pratica non esistono nuovi clienti su cui ampliare la platea perché mezzo mondo non fa foto e non intende farne: non ci sono nuovi clienti se non i PRO che ci lavorano. Capite che un pro compra, ma son 4 gatti.

Ecco perche tutti i costruttori spingono tanto sulle mirrorless e tutte le prossime uscite saranno in gran parte mirrorless e non reflex.

Le mirrorless hanno 3 enormi vantaggioni:
sono percepite come diverse
costano meno in produzione e si vendono piu' care.
ti costringono a buttare le ottiche.
 e si vendono bene anche al posto delle compatte


Come si vede e' l'unico modo semplice per rimettere in moto le enormi vendite che hanno contrassegnato gli anni intorno al 2010: riattivare il mercato di sostituzione fra chi, per un motivo qualsiasi, usa una reflex.

Se avessero successo nel far cambiare il mezzo, vi e' da chiedere, nel 2030, quale potra' essere il prossimo step.... dopotutto molti fotografi cominciano ad avere un certa eta'.


8 commenti:

ijk ha detto...

La tua ultima riga riassume tutto: stiamo diventando vecchi. In molti settori c'è un regresso della qualità, ma lo vediamo solo noi perche siamo vecchi.
Ne scrivevo qui:
http://ravennapensa.blogspot.com/2019/12/shifting-baseline-syndrome.html

Celso ha detto...

1. Le compatte/bridge etc. hanno zoom estremi anche perché quella è stata storicamente la carenza più grande (carenza percepita, evidente a tutti, non la qualità ovviamente o altre cose che le nota chi sa dove e cosa cercare): "non c'è lo zoom". Solo ora stanno uscendo cellulari con seconde lenti (il più delle volte wide), e qualche raro tele periscopico.
2. Concordo sulle reflex... si comprano per i motivi sbagliati, fa fatica cambiare le lenti e si ripiega ("si" impersonale ovviamente) sul 18-300 di cui sopra.
3. Le reflex però hanno anche un altro problema: se uno non sa quello che fa, è molto più difficile fare una foto buona con una macchina che dà un minimo di controllo che con un cellulare, che ti para il fondoschiena e sceglie lui come risolvere una situazione.
4. Concordo anche sul discorso della sostituzione... non è stato così per anni, finché lo sviluppo del digitale è stato esponenziale... io l'ho vista benissimo la differenza tra 6 MP CCD e 16 MP CMOS... ma tra 16 e 24? non saprei, e per il 90% delle cose che faccio mi basta quello che ho.
Saluti.

blu-flame ha detto...

caso celso
il problema 1) non e' mai esistito, il problema era che il peone voleva "avvicinarsi" senza muovere il culo. Pensava quindi di risolvere con un tele quando non serve a quello. Da li la corsa ai tele (anche nelle reflex) che poi regolarmente venivano inutilizzati. I cellulari se so spostano da quella focale fanno solo piu' danni per i motivi gia' esposti.

2) il 18-300 ha il suo problema nel 300. Un 18-55 copre il 95% delle foto e le restanti e' piu' facile che le fai con un 10mm che con un 300. Salvo che sei un appassionato di qualche cosa particolare

3)ni, il problema,da quello che vedo con la morosa, e' che devi controllare che tutti i tastini siano su "fai tu" es e' facile che si spostino, bloccare a 100iso e mettere il matrix. La piccola *ist non ha sbagliato un colpo.

4)ti diro' che fra la 6 CCD APSC e la 16 APSC, non e' cosi' grande, forse perché avevo visto una 16 CCD FF in azione e sono rimasto un po' deluso. Se poi confronti con la 18 canon (7d) che era peggio e' ancora meno.
Il discorso della 24 non lo fai per la risoluzione, linearmente e' poco, ma tira ancora di piu' le ottiche. Salvo che la 24 non la vai a fare sul FF: tutta un'altra storia, ma non per i piSCel. Pero' vuol dire ottiche piu' costose e piu' pesanti e le mie sono gia' fin troppo per la mia schiena. Il motivo al limite per cui passerei ad una K3 (o una eventuale k3 III) e' la mancanza del AA (ho sempre odiato la lastrina), lo stabilizzatore con piu' assi e un AF piu' aggiornato (l'unica cosa che posso dire nettamente inferiore alla concorrenza del mio giocattolo)


Davide ha detto...

Ciao, mi trovo molto d'accordo, soprattutto sul discorso delle ultra zoom folli.
Io sono un fotografo della domenica pomeriggio, da sempre tentato dalle reflex, ma date le mie scarse capacità, continuo a usare da anni una compatta olympus xz2 onestissima per un qualunque amatore :)

Celso ha detto...

1. vero, però il mercato voleva quello, e non avere uno zoom era percepita come una mancanza grave

2. vero, sono uscito tante volte anch'io con un 18-55, e l'ho mollato solo quando ho preso un 10-20

3. ni anch'io... perché se blocchi ISO 100 come entri dentro un qualche edificio ti vengon fuori tutte foto mosse. 18-55 a 55mm fa minimo f/5.6, e vorrebbe almeno almeno 1/60, specie se uno non è appassionato e non sta tanto a guardare la postura, la respirazione etc.
Il cellulare scatta veloce (1/100s?) di default, e semmai sm**da la foto... ma non butti una foto per il rumore (almeno, raramente...), per il mosso sì. Le Pentax hanno l'Auto ISO e/o la modalità TAv, che non sono male... il "verde" mai provato e tremo al pensiero delle priorità che può avere (anche perché personalmente sono per spremere, e fare magari 4 foto a 1/10s a mano libera per tirarne fuori una buona).

4. Ce n'è un pacco, specie a scattare in RAW, e sto parlando di files da 10 bit e non da 12 in entrambi i casi... una K-3 o K-3II farebbe gola anche a me, prima o poi...

blu-flame ha detto...

caro davide scegliere il gradino a cui si vuole stare e' una scelta. Sicuramente e' abbastanza onesta, l'unica pecca e' la dimensione del sensore, pero' la puoi mettere nella camicia. L'importante e' che alla fine ti vada bene.

Celso il cellulare nonostante il grandangolo ha il problema del tap sullo schermo che fa muovere a manetta. E' pur vero che un po di mosso su di un cello non fa spaventare nessuno.
Sul rumore digitale non lo sopporto, gia' mi sta sul rame quello delle pellicole, ma quello digitale (e peggio i sistemi per mascherarlo) li trovo irrrrrritanti :-)

Sulla K3II hanno fatto un errore folle: hanno tolto il flash. Per carita' figo l'inseguitore stellare di serie, ma se non sei un adepto lo userai 10 volte in tutta la tua vita. Il flash e' utile TANTE volte dal ritratto imprevisto, al dimenticarsi a casa il metz e al pilotare il flash remoto.
E' una moda che colpisce anche le altre marche: sembra cool non averlo.
Sinceramente non capisco il non montarlo. Al che preferisco la K3 liscia o spero che in quella che doveva uscire nel 2019 e rimandata riappaia.

Anche grazie al tonfo oggi pentax viaggia in acque veramente dure e gran parte della grande capacita' di progettazione ottica e stata lasciata, insieme ai brevetti, da hoya, che ricordiamo fa il vetro, e spesso le lenti, di tutti i migliori obbiettivi di tutte le marche jap. E' chiaro che non gli interessava competere nelle fotocamere, ma facevano gola le ottiche, endoscopi e microscopi, strumenti di analisi e rivestimenti antiriflesso.
Non e' un caso del 50mm in collaborazione con tokina, il fish zoom che e' tokina e il 70-200 f4 che e' un tamron. Non che ci sia nulla di male, dopotutto anche canikon fanno lo stesso, ma si rischia di pagarla.
ho sempre amato i tokina, voglio un tokina originale con attacco k, non un tokina con l'adesivo pentax. E i pentax erano qualcosa di fuori di zucca che nessuno faceva.

Celso ha detto...

Momento... il 50 è brevetto Ricoh concesso in uso a Tokina, come era stato il 50-135.
I Tamron invece sono semplicemente rimarchiati da Pentax, e quello non è tanto bello, visto quanto se li fanno pagare di più...

Anonimo ha detto...

grazie per le riflessioni :-)