giovedì, luglio 11, 2019

Chernobyl la miniserie




Ho appena finito di vedere il telefilm su Chernobyl.
Devo dire che come al solito il produttore HBO non si smentisce: i tecnici delle luci, la fotografia e gli attori sono credibili e solidi.

Raccontare in maniera abbastanza accurata, con un po' svarioni utili alla necessità di rendere comprensibile alla maggior parte della popolazione quello che probabilmente deve essere successo. Dopotutto non tutti avrebbero la cultura dei tecnicismi.

Entra anche in particolari abbastanza tecnici, nonostante tutto, con grazia: come il funzionamento della centrale nucleare, una cosa che non sarebbe così scontata visto gli altri film molto basati sulla paura e basta.

È interessante comunque notare il fatto che si è voluto concentrare l'attenzione sulla storia delle persone, non dei fatti.
Particolare punto di vista perché lasciando perdere un po' di fattualità e di realismo si può trasporre la paura anche chi non ha nessuna idea di cosa possa essere in un fatto del genere.
È bello anche vedere la paura di chi sa e contrapposta invece a quasi un'allegria nel vedere lo spettacolo dell'incendio di chi non sa.
Non sapere è una condanna.
Sempre.

L'eccesso di splatter, decisamente eccessivo con sangue a profusione, sono indeciso se giudicarlo come una gigantesca stupidata fatta per mettere paura, oppure per rendere visibile quello che altrimenti sarebbe una morte molto silenziosa e non sarebbe possibile mostrarla sullo schermo con il dovuto terrore.

Alla fine è sicuramente un prodotto ben riuscito con una sola grande, enorme, pecca: non traspare mai il motivo per cui questi reattori sono nati con questa configurazione e privi di parte del contenimento.
Perché alla fine la spiegazione dello scienziato parla di costi, sicuramente una gravissima culpa ma non così pesante come invece è la realtà.

Probabilmente non si è voluto calcare troppo la mano su una questione così pesante volendo distribuire il prodotto anche in paesi dell'ex blocco comunista.
Non viene detto che quella configurazione altro non è che un modo come un altro per nascondere sotto le spoglie della produzione energetica, che comunque veniva effettuata, la produzione di plutonio è a parer mio il più grave errore della serie. 

Bastavano due frasi messe in maniera giusta all'interno di un paio di puntate che il sapore di tutta la serie sarebbe stato molto più aderente alla realtà.

Si vede chiaramente infatti che gli scienziati possono vedere le barre di combustibile quando in un normale reattore non sono accessibili durante il funzionamento. Questo serve per poterle gestire in poco tempo durante un fermo veramente breve.
La grafite, tanto citata, anche quella contribuisce in maniera importante alla produzione di plutonio di qualità.

Alla stessa stregua la motivazione per il quale non erano accessibili agli scienziati alcuni documenti, nel telefilm sembra una segretezza senza senso, il motivo per cui ai conduttori era nascosta parte della documentazione e questo provocò un'errata interpretazione di quello che stava succedendo è dovuto al fatto che popolazione civile non doveva mettere il naso in affari militari.

I documenti nel telefilm sembrano nascosti solo per scherno o segretezza fine a se stessa.
La mancanza di conoscenza sembra che sia dovuta ad altra segretezza nonsense o a ignoranza.

In pratica il disastro di Chernobyl viene fatto passare come un errorino dovuto ad un risparmio di qualche rublo quando invece si tratta di segreti militari perché quello è un impianto militare.

Se si riguarda la serie avendo ben in mente che
quello è un impianto di produzione di plutonio
pero' viene gestita da personale civile
nonostante sia un impianto militare....

di colpo metà della trama ha un significato completamente diverso e molto più chiaro:
non sono disponibili documentazioni perché è militare,
il KGB Interferisce tanto perché è militare,
non sanno quello che stanno facendo perché i militari hanno nascosto delle parti per evitare che si sappia che cosa stanno facendo: Plutonio (come per dire che un tecnico nucleare non ci arriva).

Una volta acceso questo interruttore la serie molto più godibile ed è anche molto più comprensibile il comportamento degli attori e la sequenza degli eventi.
Inoltre si evita di far sembrare un reattore civile pericoloso come uno militare.

Certe volte manca un niente per passare da uno ottimo prodotto ad uno eccezionale.
Ma forse e' ancora troppo presto per urlare banalita'

5 commenti:

Alberto R. ha detto...

Per sbaglio ho guardato per prima l'ultima puntata (credendo fosse la prima). E l'ho trovata molto interessante. Una spiegazione molto chiara e anche tecnica degli eventi, di cui sapevo una parte ma non tutto. Poi ho visto il resto e, ovviamente, tante scemate melodrammatiche senza senso (come il pompiere colpito da ARS diventato radioattivo e la moglie che perde la il bambino ma non muore "perché ha assorbito le radiazioni"). E anche i tanti lavoratori con missione suicida (i minatori, quelli che vanno nel cunicolo) che in realtà sono sopravvissuti senza problemi.
Riguardo il tuo post non sono convinto che la mancanza di contenimento fosse un'esigenza militare, avrei anche i miei dubbi che quegli impianti fossero molto utilizzati per la produzione del plutonio in quanto i russi ne hanno/avevano di specifici. Come anche altri dettagli (il fatto di avere un fattore di vuoto positivo è perché utilizzavano uranio non arricchito, più economico).

Anonimo ha detto...

mancava il contenimento perchè serviva una grossa gru per movimentare il plutonio, quindi tetto molto alto.
tutte cose spiegate benissimo 20 anni fa sia nel doc de la storia siamo noi, sia in quello di quark, sia in altri, sia su wikipedia, sia nel film (se me lo ricordo, l'ho visto da bambino..a scuola!)
la serie a me ha deluso tantissimo, ci sono una quantità di spettacolarizzazioni e anche boiate e falsità.

ne ho scritto in modo poco lucido su serialminds proprio in questi giorni, anzi notti. nella lista di critiche mi ha aiutato molto il video su yt di un bravo utente che ne ha parlato meglio di me.

come dicevo..se non si è mai stati minimamente interessati all'evento può anche sembrare una buona serie, altrimenti qualsiasi documentario di 60 minuti è molto più istruttivo e fedele ai fatti. le trame sentimentali..vabeh..è fiction. e di certo in tanti hanno sofferto per amore a causa dell'evento.

blu-flame ha detto...

certo il probleme e' che e' una fiction

se cadi nel documentaristico hai perso il pubblico

se smagrisci troppo finisci nel tragicomico da prodotto di melma.
Harrg! i MORTI, IL DOLORE, A MAMMUZZA GLI ALIENI IL RAGGIO DELLA MORTE!!11!!

oppure cambi angolo. parli solo delle persone, ovviamente devi pompare dentro un po di tragicone altrimenti non corre.
il rischio e' cadere nella melma e si corre su di un rasoio.
secondo me non e' venuto male.

Anonimo ha detto...

Una parte della colpa (oltre alla gru per velocizzare le operazioni di spostamento/rimozione barre combustibile e barre per produrre plutonio) era anche legata alla propaganda sovietica "la nostra tecnologia è migliore e non corriamo i rischi degli occidentali capitalisti".

Sulla produzione del plutonio, beh oltre agli impianti specifici in realtà veniva usato anche qualunque reattore commerciale estraendolo dal combustibile esaurito, nessuno è senza colpe da questo punto di vista alla fine in nessuna parte del mondo.

Il coefficiente dei vuoti positivi è dovuto all'uso di grafite come moderatore e alla geometria specifica del reattore nel quale l'effetto dell'acqua è più assorbente che moderante, quindi quando evapora si ha un inserzione di reattività perchè il flusso neutronico aumenta.

Dulcis in fundo pure il coefficiente di potenza a basse potenze è positivo e rende il reattore più difficile da gestire.

Alfredo ha detto...

Complimenti sia per il pezzo che per i commenti generati