Nel 1940 ci si pose la necessità di
consumare meno energia per quanto riguarda l'illuminazione elettrica
che in alcuni stati era già piuttosto diffusa.
Ecco perché nacquero le lampade a
fluorescenza che ancora oggi rappresentano una delle migliori
sorgenti utilizzabili illuminotecnica che si possa desiderare.
Da qualche tempo una massa di stolti
continua a urlare la parola LED come se fosse un vero e proprio
miracolo.
Su questo sfixa blog ne abbiamo
già parlato diverse volte, non solo è un'isteria collettiva ma
spesso non porta da nessuna parte.
Bisogna dire che grazie alla massa di
gente che acquistato pessime sorgenti illuminazione per anni vivendo
nel buio, le lampade LED effettivamente hanno avuto un'escalation ed oggi, se intendete spendere delle cifre molto importanti,
sono paragonabili, in taluni casi, ad una illuminazione vecchio stile.
Ma l'isteria collettiva ovviamente
pretendere di sostituire tutto il sostituibile con delle lampade a
LED, dimenticando che per questo tipo di sorgente non esiste un
apparecchio illuminante. Almeno come siamo abituati.
A forza di voler comprare le lampadine da
fornitori alquanto bizzarri nessuno si è preoccupato di definire un
fattore di forma per poter inserire le lampade all'interno di un
porta lampada.
Il corollario è che le lampade LED
dovrebbero essere comprate solo all'interno di un oggetto, per una
serie di ragioni piuttosto costoso, da buttarsi quando la lampadina
passerà a miglior vita.
Non essendoci un attacco standardizzato
è obbligatorio saldare la lampada in posizione dove necessiterà le
lenti i riflettori necessari per svolgere il suo compito.
Questo però non ferma gli entusiasti
che correndo a perdifiato arrivano scomposti al muro. Dolore.
Se guardiamo ogni sito dove potremo
comprar delle lampadine, al posto delle lampade fluorescenti ci
vengono proposti dei tubi LED.
Secondo il sito di commercio on-line o
il supermercato di turno, sembrerebbe possibile risparmiare almeno il
50% dell'energia avendo la stessa luce. Una cosa che va in contrasto con quello che è stato detto fino ad oggi.
La cosa e' divertente perché si vorrebbe
semplicemente con un semplice clic, sostituendo la lampadina, avere la
stessa luce e metà consumo. Magia.
Prima di tutto andiamo ad esaminare, in
maniera molto all'acqua di rose non siamo un trattato di
elettrotecnica, come funziona una lampada fluorescente.
NB i tubi al neon non si usano piu' da 70 anni nel mercato dell'illuminazione ma solo nelle insegne. I fautori dei "LED a tutti i costi" li chiamano spesso neon perche sono ignoranti. Per far luce si usano i tubi fluorescenti TLD T8, T5 e compagnia cantante.
La prima cosa che notiamo è che è un
tubo che emette sul diametro per 360° in maniera identica.
In realtà esistono dei tubi
fluorescenti con proiezione asimmetrica ma, come vedremo, una buona
illuminazione passa attraverso l'illuminazione stessa del piano di
lavoro ma anche dell'ambiente stesso. È per questo che tali tubi
asimmetrici mi sono capitati fra le mani una sua volta in tutta la
mia vita.
Solitamente tubo fluorescente viene
alloggiato in un apparecchio illuminante che sfrutta la parte
anteriore e posteriore di emissione in maniera da sagomare la
migliore qualità possibile.
Il tubo fluorescente inoltre, per via
dell'opacità dello stesso, e tendenzialmente vantaggioso per quello
che riguarda le illuminazioni che non siano d'accento. Le
illuminazioni spot sono fatte normalmente con altri tipi di lampade.
Le plafoniere per le fluorescenti sono
solitamente di due tipi: le lineari, dove si infilano fino ad un paio di lampade
fino a 58 W l'una, o quadrate, tipiche negli uffici, un apparecchio quadrato
generalmente corredato di quattro tubi da 13-18 W.
Innanzitutto cominciamo a conoscere
come funzionano questi apparecchi:
All'interno della plafoniera troviamo
l'alimentatore che può essere una banale induttanza o un
alimentatore elettronico ad alta frequenza.
Bisogna ricordare che le lampade a
fluorescenza sono delle lampade a scarica in un gas e hanno bisogno
di un'elevata tensione di innesco per poi discendere alla tensione di
lavoro che all'incirca un'ottantina di volt.
L'alimentatore costruito con induttanza
deve essere visto come una resistenza e siccome sposta il vettore è
corredato solitamente da un condensatore di rifasamento.
L'alimentatore elettronico e' tutta
un'altra storia e funziona a frequenza molto elevate, tipo 20.000 Hz,
e non necessita del meccanismo per il preriscaldamento. Inoltre è
possibile variare la luminosità attraverso, addirittura, sistemi
integrati digitali e informano la plafoniera sulla quantità di luce senza fili accessori,
e quindi di consumo, necessaria istante per istante all'interno del
locale.
Inoltre le lampade fluorescenti
esistono in una grandissima gamma di centinaia di colorazioni
specifiche per l'uso, per esempio ne esiste una specifica per
l'esposizione di carne e una per gli acquari. Ovviamente con tutto
una serie di rendimenti diversi fino a giungere a 120 lumen per watt
se alimentate elettronicamente, con elevati K e di diametro ridotto,
T5.
Le plafoniere generalmente contengono
dei sistemi per concentrare, diffondere o rendere meno abbagliante
l'illuminazione.
Per quanto l'illuminazione di un tubo
fluorescente sia già abbastanza morbida è ovvio che in un ambiente
in cui state molte ore al giorno non è bello avere un'illuminazione
che a fine giornata di procura un bel mal di testa o affaticamento
agli occhi.
Generalmente l'apparecchio illuminante
deve farsi carico della distribuzione e della qualità della luce.
Per farlo parte della luce viene deviata o gestita, non per arrivare
al numero elevatissimo di rendimento che agli idioti sembra l'unica
cosa importante, ma per rendere più gradevole la luce.
La Disano che avevo montato a piene
mani in esposizione, 50 fluorescenti 58 W 840, era disponibile
nelle seguenti versioni:
parte posteriore con finitura bianca,
finitura a specchio o senza riflettore posteriore per poter
illuminare il soffitto per ammorbidire la luce
parte anteriore disponibile con una
lente in plastica, deflettori lamellari in plastica traslucida,
deflettori lamellari cromati e, ovviamente, queste tre opzioni erano
completamente diverse le une dalle altre come risultati.
Il controllo della luce è molto
importante perché se state utilizzando ad esempio un monitor e non
avete una lente lamellare probabilmente avrete più luce ma dopo otto
ore... Gli occhi a pomodoro.
Anche in casa la stessa cosa, se non
prevedete il tipo di luce che vorrete, ad esempio la cucina necessità
una qualità di luce molto diversa da un salotto, non solo commettere
degli errori ma potreste arrivare a un ambiente talmente poco
amichevole da aumentare i litigi con i vostri famigliari.
Abbiamo visto come fatta una lampadina
fluorescente che emette per 360° e che viene modulata da un
apparecchio illuminante.
La leggende nella testa dell'elettricista che vuole
far spendere di più al proprio committente, o le castronerie che si
leggono su Internet, dicono che è possibile sostituire il tubo con
una fila di LED messi in un contenitore similare.
La prima cosa che notiamo è che il 90%
dei tubi in sostituzione hanno due caratteristiche: sono trasparenti
e hanno emissione solo su un lato su 30-40 gradi (oltretutto piu' inteso all'interno di 20 gradi) anziche' 360.
Come
dire che non ci azzecca minimamente con il vecchio tubo fluorescente.
La plafoniera si aspetta un'emissione posteriore da sagomare per
riempire i vuoti lasciati dalla sagomatura della parte anteriore.
Oppure manca la parte da riflettere sul soffitto per aumentare la
piacevolezza della luce.
Inoltre siccome un tubo a LED è fatto
di tanti piccoli emettitori che non sono in una quantità infinita
potrebbe capitare che uno o più dei 15-25 LED finisca dietro ad una
sagomatura, sostanzialmente spegnendolo.
In pratica abbiamo appena scoperto che
abbiamo modificato in maniera notevole l'emissione dell'apparecchio
illuminante. Se c'è andata bene, perché i LED erano in una
posizione ideale, avremo il risultato di rendere la luce più forte nei
pressi della plafoniera ma è stata resa più dura e probabilmente
molto più abbagliante.
È talmente diversa che se l'ambiente è
un ambiente di lavoro, quindi certificato (UNI EN 12464-1, metodo
dell’indice unificato di abbagliamento UGR Unified Glare Rating)
Potreste avere dei problemi legali.
Detto in parole povere: avete appena
fottuto la qualità della luce. Un bel passo avanti per un oggetto che
costa molto di più.
Forse converrebbe montarla con i led verso il soffitto, per quanto la quantita' di luce sarebbe forse un decimo.
Ma non è ancora finita.
Abbiamo detto prima che il nostro tubo
fluorescente funziona a una tensione piuttosto elevata con corrente
alternata, anche alta frequenza, e picchi all'accensione.
I LED funzionano a bassissima tensione,
tensione costante e corrente continua. Per questo le fakelamp a tubo contengono degli alimentatori.
I propugnatori dei LED dicono che
questo non è un problema perché basta fare delle piccole cose.
Tenete bene in mente cosa si intende per piccole.
Innanzitutto esistono ben tre tipi di
tubi fluorescenti finti, ovvero quelli a LED che andrebbero a
sostituire le fluorescenti.
Il primo modello nasce per essere
montato nella plafoniera dotata di induttanza.
Viene alimentato nello stesso punto in
cui le fluorescenti vengono alimentate con la piena 220 volt per
mezzo secondo per ottenere riscaldamento. Per tenerlo acceso più di
mezzo secondo si consiglia la grande stoltaggine di mettere uno
starter falso in cortocircuito, al posto di quello vero, TAROCCANDO, di fatto, LO SCHEMA DELLA PLAFONIERA.
Di fatto si
perde qualsiasi certificazione di sicurezza e si rischia che montando al posto
della fakelamp la lampada originaria non solo possa bruciare in pochi
minuti ma possa rompersi o bruciare con tutti i problemi connessi.
Inoltre, visto che e' profondamente diversa e con consumi, spesso, inferiori verrebbe da chiedersi quale sia il vettore risultante.
Perche' nel mercato delle sostituzioni lo schema fornito non riporta il condensatore di rifasamento che esiste e non chiedono di levarlo (vedi sopra) e non si certifica un caxxo sul risultato.
Se con una lampada "vera" la plafoniera certifica un cosfi di 0.95 stiamo tutti tranquilli.
Se una lampada elettronica LED facesse oscillare la rete LC fino a danneggiare oggetti vicini?
Se il cosfi andasse in regime capacitivo (facile visto che alcune fakelamp consumano la meta') generando problemi a catena sul nostro impianto elettrico?
I fornitori delle fakelamp a LED tacciono su tutto cio' che e' il carico e sull'alimentatore integrato: dopotutto state usando un accrocchio non certificabile e non installabile.
Fate una cosa brutta brutta e volete che vi si dica che non avrete problemi?
Suvvia, cosa volete, che vi si dica il cosfi o il reale consumo?
Maddaiii!
Il secondo modello e' ancora più estremo,
l'alimentazione viene data sul connettore di sinistra e di destra.
Questo fa sì che, addirittura, non è possibile sostituire tubo a LED
con un altro.
Avete capito: le led non sono compatibili neppure con se stesse.
È conseguenza del fatto che l'illuminazione a LED è
tutt'altro che matura, non ha connettori propri.
Visto che non è furbo alimentarle
con una forma così complessa come le fluorescenti quello che
consigliano di fare è aprire l'apparecchio illuminante e sventrarlo
bellamente togliendo tutte le interiora per poi buttarle.
Vengono alimentate con la piena 220.
Dopotutto le budella diminuiscono l'efficienza fino al 20% e avrebbe una logica nella testa dei refitters. Inoltre si evitano MOLTI problemi se la plafoniera ha un alimentatore elettronico.
Questo pero' è quanto meno idiota.
Se noi
dovessimo infilare una lampada fluorescente al suo posto dove stata retro
frittata con una fakelamp LED andremo incontro a una violentissima
esplosione con pezzi di vetro che saltano ovunque.
In pratica noi stiamo andando ad
alterare un alloggiamento che e' previsto per uno specifico tipo di
lampada per metterne un altro completamente diverso.
In pratica stiamo
andando ad alterare un apparecchio certificato come sicurezza
elettrica.
Stiamo andando a fregarcene di tutta la catena di certificazione che ci tene vivi. Altro che le minuzie che tanto ci assillano come le firme sull'impianto di casa: qui si sta accrocchiando forte.
Viene da chiedersi, in entrambi i tipi,
in caso avvenga un dolo per esplosione di una lampada, incendio o
qualsiasi altra cosa chi risponde e paga i danni a cose, feriti e
persino morti.
Perché un apparecchio certificato
se viene modificato utilizzato in maniera non prevista ovviamente non
risponde.
L'elettricista, un idiota che ha fatto
la modifica, è responsabile?
no, perche' e' un desiderata del committente!
Salvo si riesca a dimostrare (hahahaha) che e' una sua volonta'.
Oppure è responsabile il costruttore
degli oggetti infilati dentro come la fakelamp se e' esplosa? oppure il finto starter?
Forse, ma probabilmente no.
L'assicurazione sulla casa, quella casa
che magari avete comprato con cotanta fatica, se prendesse fuoco per
un innesco dato da un oggetto del genere, pensate davvero che
risponda?
Oppure più logicamente che scarichi tutte le responsabilità su
chi ha gestito tale bizzarria?
Perché, parliamoci chiaro, un oggetto
del genere fa si che il vostro impianto elettrico non sia più a
norma.
"Qualsiasi operatore ... modifichi un apparecchio
in modo tale da incidere sulla conformità alla presente direttiva
dovrebbe esserne considerato il fabbricante e assumersi pertanto i
relativi obblighi."
Infine una chicca, esistono presso
alcuni venditori di bulloni molto famosi, delle plafoniere che sono
state già taroccate in maniera da montare le lampade finte del
secondo tipo. Cosa succede se ci mettiamo una lampada normale magari
già a nostra disposizione?
Chi paga i danni enormi?
Dopo tutto, quello è un
alloggiamento di una fluorescente dai tempi di noe' (1940).
Per chi non ha mai visto una
fluorescente esplodere, a me è capitato per aver consegnato (grazie
ad un elettricista idiota) qualche volt in più a una fila di otto
lampade, consiglio il trailer di higlander. Una settimana a trovare
tutti i pezzi, alcuni accoltellati nelle scatole di cartone
sottostanti.
Devo dire che e' stato veramente, meravigliosamente, spettacoloso.
Ricapitolando.
sostituire i tubi fluorescenti con le
lampade LED nella stessa plafoniera è una cosa stupida e offre:
una minor quantità di luce globale
una peggior distribuzione
generalmente una peggior qualita' di
luce (Ra)
un problema di gestione
un problema di sicurezza enorme
dei costi molto piu' alti.
Rischi.
In pratica, una vera fesseria.
Vediamo se e' possibile Sostituire con
vantaggio illuminazione fluorescente con quella LED usando però,
finalmente, un apparecchio illuminante a LED.
Il problema è notevole perché non
esistono, forse a ragione perché la tipologia di erogazione e' diversa,
apparecchi illuminanti direttamente confrontabili con dati ISO ben documentati.
Gli unici che si sono trovati in giro
sono quelli quadrati tipici di molti ambienti lavorativi
che sono generalmente incassati controsoffitti e dotato di quattro
lampade fluorescenti.
Il confronto ovviamente deve essere
fatto a parità di qualità della luce, per quanto possibile, e di
tutti gli altri parametri che abbiamo appena visto.
Un apparecchio illuminante classico con
quattro tubi fluorescenti da 13 W e ottica dark per evitare
abbagliamento costa 60 euro completa di lampade con qualità dei
colori al 90% e un flusso luminoso che si attesta intorno ai 40-60
lumenWatt a seconda se sono HF (+60Euro) o meno.
Visti i proclami sembrano
pochi ma in realtà, se abbiamo compreso tutto può che abbiamo detto
fino adesso, non sono pochi.
La durata, per le HF, e' ben oltre le 25.000h
Se vediamo un oggetto che e' in grado
di competere ed essere sostitutivo, esiste!
Parliamo di un effettivo
miglioramento, 60-90LmW, ma con costi di 450E per gli 80LmW a LED contro 120E
per i 60LmW per le FL.
Qualcuno potrebbe pensare che possa
essere conveniente avere un +20% di efficienza, e in taluni casi lo
e'.
Pero', la differenza di prezzo e'
grossomodo l'intera energia consumata nella vita intera DELLE LAMPADINE,
25.000h. In pratica le LED sono perdenti. Di molto.
CON UNA DIFFERENZA SOSTANZIALE.
Alla sostituzione della FL mando sulla
scala un magazziniere fornito di 4 tubi da 5E cadauno e, dopo un po di
vetril, siamo al punto di partenza con 30E di spesa. Anche dovessi cambiare un alimentatore suicidato 2 viti e via, sono standardizzati per forma e caratteristiche.
Alla sostituzione della LED devo
mandare un'elettricista certificato che butta l'intera plafoniera
(evvai di costi di smaltimento) ne trova una con le stesse performance con un
costo di circa 700E fra una cosa e l'altra. Le lampade sono saldate, gli alimentatori pure. Ogni LED necessita di alimentazioni diverse e ogni marchio ha dimensioni diverse.
Il secondo giro vedra' le FL molto vincenti sui costi. Tanto vincenti da permettermi un raddoppio delle plafoniere e della luce e risparmiare ancora. Non esiste storia.
Alla fine, il grosso problema delle lampade a LED
e' che non esistono. Sono fantasmi.
Meglio, essendo prodotte nella maggior
parte dei casi da aziende DI COMPONENTI (ES CREE, i vari samsughi o
peggio) e vendute da assemblatori a cui non interessa l'ecosistema
delle lampade ma solo arrivare con il prodotto sul mercato il prima
possibile guadagnando il piu' possibile. Sembra il mercato dei TV
LCD, non trovate?
Per esempio, le LED POTREBBERO
brutalizzare le halo se si standardizzasse una dimensione, una forma
di emissione e una potenza su un connettore specifico con flangia di
raffreddamento.
3 o 4 connettori e buttiamo il 90% delle halo a giusta ragione con consumi minori di tanto.
Questo pero' porterebbe a poter
paragonare le LED fra di loro e i peggiori non venderebbero piu' un
tubo.
Porterebbe a dei fattori di forma precisi da far progredire anziche' fare delle cose a cavolo sempre diverse.
Chi comprerebbe le versioni con durata
semestrale o che fanno meta' della luce dopo un anno?
Oltretutto servirebbe un consorzio come
e' stato per le altre.
I produttori di apparecchi completi,
non avrebbero la possibilita' di rivendere 1000E di affare ogni tot
anni quando si puo' cambiare la lampadina con un click.
Sono costi che i nuovi player, come la
pingpong di Shenzen che macina chip nel sottoscala della miomao
(peni di plastica) non vogliono/possono versare.
I grandi, come possono essere GE o
philips, gia' sotto attacco da questi insetti che gli ciuffano il
brodo, non vogliono aumentare i costi.
Anzi hanno prodotti specifici, fuori
dal catalogo principale, che non sono certificati con la solita
serieta'.
Soccombere o seguire.
Al momento le LED sono una barzelletta,
purtroppo venduta troppo bene.
E non ci azzecca con il fatto che facciano o non facciano luce visto che... non esistono.
7 commenti:
Ottimo articolo, leggendo anche gli articoli precedenti si comincia a capire molto in termini di consumi, specifiche e finti risparmi.
Ho fatto scorta di tubi fluorescenti, lampadine alogene a sigaretta e lampadine classiche da 80/100w, adesso sono in offerta, se ne liberano tutti ma in totale ho speso meno che tre/quattro lampadine led di quelle belle(?).
Si rimane un po basiti chiedendosi cosa accadrà nel futuro, il mondo è diventato un fan club del prodotto di turno, bah, vedremo.
Il ns. elettricista sta "pompando" a manetta i LED per l'illuminazione di un capannone industriale che stiamo ristrutturando.
Mi sai dire una strategia inequivocabile e a prova di "amministratore delegato ignorante di illuminotecnica ma a cui fa gola il risparmio in bolletta" per mettergli i bastoni tra le ruote e imporgli di utilizzare lampade FL tradizionali?
Due preventivi con le due soluzioni? E se poi mette dei cessi luminosi LED solo per spuntare un prezzo piu' conveniente?
Quali i parametri da imporgli per un confronto il piu' possibile veritiero e non farsi "abbagliare" (nel vero senso della parola) dai LED?
Caro tiziano.
Il vostro elettricista, se non e' della mutua, deve correlare il preventivo ALMENO delle curve degli apparecchi illuminanti. Gia' da li ti puoi fare un'idea.
Inoltre, se stiamo illuminando un ambiente di lavoro, esistono fior fiore di CAD dove a fronte della curva dell'apparecchi montati fornisce il grafo della curva fotometrica dell'ambiente.
Dovrebbe essere il minimo per un "elettricista" industriale.
Non sono ne difficili ne complicati visto che nei primi anni 90 su un 386 feci il lavoro con un prodotto di disano arrivato per vie traverse spacciandomi per installatore. Immagino che oggi si misurino a pacchi.
Se non riesce a usare il CAD allora mi deve spiegare come fa il rifasamento (PS: so come gli animali fanno i rifasamenti, ma e' un'altra storia).
Inoltre e' importante l'uso.
Su di un tornio zona torretta non immagino luce migliore di una LED specifica. Sempre che esista. Ma un reparto verniciatura e' follia allo stato puro.
Ecco perche servirebbe un perito in illuminotecnica che in italia non se lo caxa nessuno (mi pare che non esista piu' neppure la specializzazione).
Curve apparecchi illuminanti...?? See, usa come luxmetro il cellofono...!!
Solitamente butta li' due plafo messe dove gli fa piu' comodo fare le "tirate" e se c'e' poca luce ne "aggiunge" una li' vicino...
Poi se gli operatori si abbagliano al montaggio non glie ne frega nulla ("Mi avevate chiesto voi molta luce!!), se invece non ci vedono piazza su delle plafoniere LED sui banchi di lavoro (cosi' s'accecano del tutto).
E poi, chi dovrebbe conoscere come si leggono le curve di illuminamento? l'Amministratore delegato?? Io non ce la farei di sicuro, non ho ha formazione. E un elettricaro spellafili arricchito puo' dirti quassiccosa...
Quantomeno mi faro' fare due preventivi, poi vedro' cosa manca.
Grazie e un saluto!
P.S: belli gli schemini in cirillico...!!!
Gli schemi in cirillico erano completi e, ultimamente, se devi cercare uno schema per riparare e' facile trovarlo in russo. Dopotutto hanno pochi soldi e tanta istruzione.
In realta' in italia manca la cultura di appoggiarsi a degli esperti. E si odia l'expertise
La figura dell'illuminotecnico quasi non esiste, si chiama il montatore (aka elettricista montatore) e si chiede di montare.
Cosa?
non si sa!
Fai tu!
Ma ne monti tante, sei esperto.
Al massimo le dispone l'edile o peggio l'architetto. Per non parlare del geometra. "cosi' stanno meglio!".
La prossima BMW 5 la faremo progettare dall'operaio di 68 anni che monta le ruote sulla mini. Ha esperienza, no?
Devono fare una rete?
chiamano l'elettricista.
Devono mettere un server?
Chiamano quello che vende le fotocopiatrici e che gli ha venduto (chissa' perche) il programma di contabilita'.
Non esiste la consulenza.
Esiste il rapporto di fiducia.
Poi abbiamo le situazioni che descrivi o quelli che installano in azienda i router che non sanno cosa sia una subnet (fastweb...) mandando giu' la connettivita'.
La cultura?
Non serve!
Meglio affidarsi al montatore!
Caro Blu-Flame, apprezzo spesso i tuoi articoli ma penso che questa volta sia da aggiornare: monto ormai da diversi anni delle lampade tubolari a LED in sostituzione delle TL-D 58W sulle plafoniere in garage (sono 9, ognuna con 2 lampade da 150cm), colegate direttamente alla 220, con relativo adesivo (incluso) che avverte di non collegare lampade tradizionali.
Tali lampade sono piuttosto pesanti, ed hanno un raggio di emissione di circa 320°, cosa che a me non ha creato problemi essendo le plafoniere di un garage, di quelle normalissime con il retro bianco che riflette poco e niente.
Non ho riscontrato nessuna differenza di illuminazione, se non nell'accensione istantanea (cosa che a me interessava, dato che a volte ci transito solamente.
Non parlo di risparmio energetico perché erano costate parecchio e non penso verranno mai ammortizzate (seppur mi sia accorto di un notevole risparmio quando restano accese diverse ore), però la sola accensione istantanea ne ha giustificato l'acquisto.
Per il resto, concordo anche sul fatto che ci sia sempre più incompetenza in giro, e lavorando nel campo dell'informatica e domotica ne vedo davvero tanta!
La plafoniera del garage sarebbe meglio, sempre che non la usi molto, con una halo
Le TLD han tanti pregi, ma anche qualche difetto:
L'accensione, che hai gia' notato, e sono suscettibili al freddo: nel mio box precedente che va sottozero possono metterci 5 minuti buoni di lampeggi per accendersi e altri 15 minuti ad arrivare a far luce per benino.
Il led non sarebbe felice, sottozero i condensatori non sono felici e l'umidita' non e' certo un toccasana.
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