lunedì, giugno 02, 2008

Tipi di immagine (3za parte)




Misurati i parametri principali delle varie versioni di display disponibili, scoperto che nei pannelli ci sono dei problemi, soprattutto se non acquistati in risoluzione nativa, ci accingiamo a notare le differenze specifiche tra i vari pannelli prima del rush finale.



Il pannello LCD a visione diretta.
Il pannello LCD sebbene sia il più diffuso soffre di svariati problemi.
Il problema più grosso consiste nella dinamica che non è un granché e, ovviamente visto che è posto in risalto come un vantaggio, la velocità.
La pubblicità spesso parla di grandi obiettivi raggiunti come l'ultima pubblicità di Sharp che dichiarava un entusiastico 6 ms. Al solito è una dichiarazione incompleta: quella è la velocità salita. La velocità di discesa e' solitamente doppia. Sommate portano la bellezza di 18 ms, apparentemente sufficienti per il rotto della cuffia per i 50 hertz ed insufficienti per temperature diverse da quella di test. Gia', perche' al variare della temperatura la velocita' puo essere enormemente piu' lenta. È divertente veder entrare dei clienti con fare invasato e considerare ottima questa misura quando viene considerata inidonea a vedere i contenuti televisivi. Per alcuni pannelli che riescono a scendere sotto a questa soglia viene dato addirittura il nome di 100 hertz, come facciano, non e' dato saperlo.

Il proiettore mono LCD
normalmente nel videoproiettore il pannello che viene montato e' molto più veloce in quanto realizzato con una tecnica diversa ma rimane il problema della dinamica e da un eccessivo spazio tra le celle che si riesce a notare sul telo. Effetto zanzariera.
Alcuni costruttori per ovviare ad una misurazione ridicola della dinamica dei videoproiettori LCD usano montare dei diaframmi sull'obiettivo in maniera che durante le misurazioni si possano riscontrare effettivamente dei contrasti impossibili da raggiungere con questa tecnologia. Ovviamente se la parte sinistra del quadro e la parte destra hanno una luminosità differente è assolutamente inutile questo strumento. Anzi, in film molto contrastati la disattivazione dell'iride porta una miglioria.

Il proiettore triplo LCD
a fronte di una qualità del colore decisamente superiore, scompare parzialmente l'effetto a quadrotti e vi è un incremento di luminosità variabile tra i 30 ed il 60% a parità di sorgente luminosa rispetto al proiettore con singolo pannello.


il plasma.
Il plasma è una delle più diffuse tipologie di costruzione dell'immagine oggi presenti ed è quella che per prima ha varcato la soglia consumer per entrare nelle case degli appassionati.
Il primo problema del plasma consiste nel fatto che sostanzialmente è costituito di piccole lampade a fluorescenza che non possono essere che accese o spente.
Questa particolarità produce un effetto collaterale: per generare le scale di colore sarà obbligato a di velocissime accensioni e spegnimenti, dithering temporale. Così facendo se l'elettronica non è particolarmente costosa, ricordiamoci che deve comunque gestire anche lo scaling, verrà notato questo scintillio.
Il secondo problema del plasma è di carattere termico: non è possibile per tutto il pannello accendersi al 100%. Per questo motivo durante la visione la di luminosità può variare per mantenere il livello di luminosità medio entro i parametri di progetto vanificando in parte le possibilità che avrebbe questa tipologia. Ecco spiegato la stranezza che avete trovato nella misurazione della prima parte quando si parlava di plasma, a seconda della superficie che era più o meno accesa la luminosità massima, ad esempio, era diversa.



Il DLP singolo chip
nella tecnologia DLP il pannello viene chiamato chip in quanto la tecnica costruttiva assomiglia decisamente a questi ultimi. Sostanzialmente il DLP è uno specchio che riflette o meno la luce a seconda della sua posizione, si potrebbe dire uno specchio elettromeccanico. Per questo motivo non può fare scale di grigi o di colore ma necessita per la sua particolare costruzione di poter fare un dithering nel dominio del tempo attraverso ripetute "accensioni". Questa cosa è complicata dal fatto che per la natura costruttiva non è possibile anteporre un filtro colorato come si fa con gli LCD e quindi si risolve il problema anteponendo un filtraggio colorato, montato su di una ruota che gira, dinnanzi all'intero chip. La ruota colore gira vorticosamente e presenta i tre colori una o due volte all'interno di un cinquantesimo di secondo all'interno del quale bisognerà fare ripetute accenssioni fino a simulare un tono del colore.
Tutto questo caos genererà una sorta di brillio che verrà evidenziato "strappando" i colori durante le scene di movimento. Questa particolarità è chiamata effetto arcobaleno.
Per incrementare ulteriormente la luminosità, a scapito di una notevole perdita qualitativa della precisione dei colori, oltre alla terna classica RGB viene aggiunto, sui prodotti ad uso ufficio, un segmento completamente trasparente all'interno della ruota dei colori. Per questo che alcuni proiettori DLP nonostante un'economia d'acquisto presentano luminosità veramente impressionanti ma è necessario utilizzarli solo per presentazioni o applicazioni in cui non sia necessario una corretta visione dei colori.

Il DLP triplo chip
con tre pannelli si riesce ad avere una qualità decisamente migliore venendo a mancare la necessità della ruota colore.



videoproiettori LCoS

In realtà questa è una grande famiglia, ogni costruttore da' un nome specifico alla sua versione di LCoS. Dal momento che non ho mai confrontato direttamente macchine di questo tipo con le altre, dopotutto sono relativamente rare, mi astengo dal produrre fantasie su ciò che non conosco.

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