venerdì, giugno 24, 2022

india elettrica salsa

 

Che l'elettrico possa incendiarsi rabbiosamente piu' delle auto a benzina non e' OGGI vero, anzi i numeri dicono il contrario come fece notare Attivissimo che mise foto di veicoli a benzina in fiamme nel suo post perché alcuni bimbiM dicevano in giro la cazzata che tutte le auto elettriche esplodevano... facendo a sua volta un errore da principiante.

Vi e' da chiedersi,  come feci notare, se con la diffusione delle auto elettriche non cambierà qualcosa (ovviamente si e' incazzato a nastro al solito quando gli tocchi le EV).

NOTA BENE
se ci fosse una diffusione al 50% di auto elettriche CIRCOLANTI e questa percentuale persistesse per  almeno 20 anni e NON STO DICENDO CHE BRUCEREBBERO DI PIU', ma solo allora potremmo dare dei numeri in quella maniera.

Quello che sto per dire e' che probabilmente ci saranno normative aggiuntive rispetto ad oggi per i punti di ricarica.
Per esempio non e' che le centrali nucleari sono pericolose, anzi sono ad oggi il modo piu' sicuro di produrre energia elettrica, ma sono potenzialmente pericolose e si e' trovato il modo di renderle percentualmente innocue con delle procedure.
Anche gli aerei sono pericolosi, ci sono procedure che li rendono molto sicuri.

Quello che sto dicendo invece e' che PROBABILMENTE ci saranno nuove normative e vediamo  come si misurano le cose. 

Vediamo perché le cose possono cambiare.

Oggi il parco auto italiano MEDIO e' all'incirca di 14 anni, che vuol dire che per ogni auto nuova ne abbiamo una di 27 anni o due di 20.
Auto elettriche AL LITIO vecchie di 20 anni, ovvero del 2000 circa, praticamente non esistono.
Quelle medie, diciamo oltre i 12 anni, sono una rarita'.

Inoltre dobbiamo pensare che oggi la media dei prezzi di una auto EV, contando anche i cessi con batterie ridicole, si livellano intorno ai 50K. Partono minimo di 40K, salvo che ci mettiamo anche i quadricicli come la ami o i vari "coccolino" eccetera che oggi in EU non fanno mercato.

Inoltre se guardiamo in posti come la california dove sono "molto" diffuse le auto vecchie come la clio (che ricordiamo e l’elettrica piu' venduta del pianeta) vengono vendute dopo 10 anni come rottame se non hanno la batteria in ordine...

Perché queste premesse?
Per ricordare che quando hai una vettura da 50 o 100K e hai una garanzia di 8 anni sulla batteria e non vuoi rischiare di dover pagare fino a 28K per cambiarla fai tutti i tagliandi presso la casa.
Lo fai perché hai disponibilità, perché hai paura. Perché Tesla ha cambiato batterie con kilometraggi assurdi GRATIS.
Insomma hai pagato la clio anziché 12K a benzina  40K elettrica hai decisamente una disponibilità per andare in concessionario per cambiare la lampadina. Anche se ti chiedono 100E.

Sto dicendo che quelle auto hanno avuto per un lungo periodo una manutenzione costante, da un piccolo pool di meccanici altamente specializzati. 

Quindi se guardiamo il mercato occidentale dovremmo perlomeno paragonare le auto elettriche bruciate alle auto a benzina bruciate di classe superiore come BMW, mercedes e lexus immatricolate al massimo nel 2010 per avere un mix coerente di prezzo, censo dell'acquirente, feeling (ricordate che i teslari sono settari?) eccetera.


Perché se e' vero che ci sara' una diffusione totale (TM) delle EV dovranno esserci auto da 12K come una fiesta (notato come sono aumentate per pagare le EV?) o un mercato dell'usato consistente per sostenere chi non puo' (o non vuole) mettere sul piatto 40-50K$ per una vettura povera.

Cosa succederebbe in un mercato di poveracci che riparano l'auto dal meccanico sotto casa che ha gia' problemi a capire se una lampadina e' da cambiare?

Un mercato di poveracci e' quello di Delhi e le "auto" da poco sono quelle che in Italia chiamiamo risciò.


In india, che produce elettricita' dal carbone, le EV e' visto come togliere l'inquinamento dalle ENORMI metropoli e spostarlo fuori.
Cosa inutile e assurda, ma che per il loro contesto ha un senso perché i risciò, presenti a milioni, sono spesso motorizzati da un motore diesel da motozappa euro0 (non ricorda l’Italia?).
Capite subito che è un vantaggione se si riesce ad incidere sulle motozappe.

Ovviamente non ci si puo' attendere un livello di manutenzione pari al possessore di Tesla S che ha uno stipendio di 5000E mensili (in italia con le tasse 2300 netti).

Provate ad immaginare un grande parcheggio di switch con i mezzi pubblici cittadini e con la zona ricarica con collegati
70 risciò
2 scooter
1 moto
10 auto

provate ad immaginare che qualcosa sia andato storto o qualcuno ha fatto riparare a suo cuGGino il mezzo....

 

 


whoah.

il risultato


Ora mi potete definire cosa potevano essere quelle cose?

ci sono immagini di auto che si capisce che erano tali da un cerchione.

Fuori dalla zona EV che era cintata da una rete metallica a circa 25-30m il calore era questo 


i VVFF fortunatamente sono intervenuti in pochi minuti e in massa e l'incendio non si e' propagato perché le altre auto sono state immediatamente bagnate e il vento non a spinto il calore nel posto sbagliato.

Ora non so se questo e' il futuro o se ci saranno modi di evitarlo o non e' necessario pensarci.

Certamente le auto normali possono prendere fuoco e persino si possono propagare, pensiamo solo come bruciano bene i pneumatici, ma sinceramente non mi ricordo delle fiat uno "scotch&wire edicsion" che esplodessero dal distributore o interi parcheggi disintegrati (salvo atti vandalici) dall'esplosione di una polo diesel.

Il fatto, come un telefono che mi e' esploso (batteria cinese aftermarket), quando le batterie al litio partono durante la ricarica non e' vero che esplodono, ma diventano un enorme lanciafiamme.
La piccola batteria da 7Wh ha fatto una fiammata persistente di 60-70cm per oltre una decina di secondi e il bagliore mi ha svegliato (io ho visto solo circa 7 secondi, diciamo).
Ha perforato le coperte in cotone (se avessi avuto materiali sintetici sarei morto) e il pigiama dal comodino e sembrava non fermarsi mai... e' stato difficile non perdere la calma

 Esattamente come questo


 

Come potete notare, con le dovute proporzioni, è identico, non esplode, diventa un lanciafiamme in una direzione a caso per metri dalla cella in fiamme.

un'auto normale che brucia semplicemente brucia 


 

gli dai fuoco ma il fuoco si propaga verso l'alto in maniera piu' o meno intensa.

Nelle batterie si forma gas infiammabile che viene rilasciato dalle valvole (per evitare esplosioni devastanti) che vedete nella parte superiore di tutte le ricaricabili (alle volte nascoste alla vista da un anellino bianco di plastica).
Questi gas sono prodotti in grande quantita' e vanno dove trovano sfogo in quel momento.

Anche un semplice monopattino elettrico puo' fare una fiammata devastate se prende fuoco.

Quindi sono 2 modi molto diversi di bruciare.

Ripeto per la 3za volta, altrimenti mi metteranno fra quelli "oddio il nucleare", non dico che le auto elettrice debbano necessariamente bruciare, ma se dovranno divenire diffuse le EV le zone di ricarica, forse l'auto stessa, sicuramente la manutenzione, dovrà essere pensata perché tutto cio' non accada.

Oppure potrebbe esserci che gli studi ci dicano che comunque non e' un problema perché se e' devastante nella realtà non accade quasi mai.

Pero in un hype del genere nessuno si pone la domanda con studi e pensate serie.
Ci sono migliaia di studi e articoli che partono dall'assunto "come e' bello il solare" o "come e' bella l'auto elettrica" e nessuno che si pone domande sulla vera sostenibilità.

Domande scomode, ma vanno fatte.

Domande che se fai sulle cose greenwash vieni assalito, ma se le fai sul petrolio o sul nucleare sei un salvatore della patria.

Domande che sulle cosa greenwash non sono state mai seriamente prese in considerazione, mentre su cose come il carbone o il nucleare sono state indagate nei minimi termini.

Dopo ci puo' anche stare come ha fatto la DE da anni o sta per fare  l'Australia di usare il carbone, nessuno puo' dire che "non si sapeva", nessuno puo' infatti dire che usare il carbone non sia uno schifo, ma ci serve (anche per le auto elettriche...) e non abbiamo scelta.

Le domande vanno fatte e sono lecite, quale percentuale e' data aspettarsi con una manutenzione di merda e veicoli con batterie ventennali?

Questa e' la domanda, difficile per carita', di grande complicazione dare una risposta, ma almeno cerchiamo di fare una ipotesi credibile.

15 commenti:

Eugenio ha detto...

Post lungo, provo ad andare per ordine:

1) il costo medio delle auto elettriche non è tra 40k e 50k.. ci sono molte utilitarie (Fiat 500 per esempio dai 26k) ma anche Opel Corsa e renault twingo, la dacia.. dai 20k fino ai 30k.. E prima o poi parleremo di economia di scala.. Beninteso: 20k per una utilitaria con scarsa scelta restano un pacco di soldi

2) da un lato concordo con molte delle visioni critiche verso la forzatura verso l'elettrico (anche perchè personalmente propenderei per altri sistemi di accumulo, come l'H2), dall'altro ci sono delle genialate che possono spiazzare il mercato, sempre che non intervengano normative suicide/sudice.. un esempio è il brevetto Nissan per l'auto a motorizzazione elettrica ma con generatore a combustione: fai il pieno di benzina per alimentare un motore a scoppio il cui unico scopo è quello di produrre in maniera efficiente l'energia elettrica per la motricità

3) la distribuzione capillare delle ricariche elettriche io sinceramente non la vedo possibile. Sarebbe una cosa extrafiga perchè presumerebbe:
a) che abbiamo messo in funzione delle centrali nucleari (magari con la nuova tecnologi che stanno testando -ENI- mi pare in Sudamerica)
b) che la rete elettrica italiana ha fatto un balzo nel 22esimo secolo
c) che le auto elettriche siano diventate veramente accessibili a tutti

Il punto più semplici mi sembra il c), sul resto proprio non ci siamo.. forse nei paesi nordici, forse in francia.. ma noi e germania kaputt!

blu-flame ha detto...

eugenio andiamo per ordine.

1) La Fiat 500e per esempio parte dai 32 ( 8k in piu', ma sai introvabile, parliamo dai 34 ai 37 con 4 versioni). nonostante cio' ha 40KWh che la condannano ad essere una cittadina pur avendo picchiato sul tavolo 40K immatricolata chiavi in mano...
Grossomodo il prezzo delle altre.


2) i sistemi di accumulo, come l'H2 hanno una perdita del 75%. Vuol dire che metti 3 per avere uno e poi se lo metti in un endotermico e' un suicidio.

il brevetto Nissan non lo conosco, ma l'auto a motorizzazione elettrica con motogeneratore a combustione esisteva gia' nel 1910 da quelli di Mercedes: non certo una pensata nuova.

3)
a) ne abbiamo gia' parlato del perche non si farà
b) e' un lavoro lunghissimo
c) i prezzi delle materie prime sta diventando osceno. Poco probabile.

Cullà ha detto...

Io continuo a non capacitarmi di come si faccia a comprare una 500 a 30/40k per poi dover fare Milano-Venezia in 3 tappe, quando con 7/8k si trova una 500 a benzina usata di 4 o 5 anni (o un CLK/SLK/Classe E di 15, ma vabbè).

blu-flame ha detto...

Culla, per arrivarci ci arriva, si mette a 60Kmph in prima corsia senza riscaldamento...

Eros ha detto...

Coccolino mi ha fatto ridere :)

Havokhin ha detto...

La fiammata la ho sperimentata anche io, ma con celle cilindriche 21700 usate anche, nelle vetture. Grazie al cielo che hanno un case metallico: una ha sputato tutto il rotolino di litio interno, un'altra ha emesso una fiamma degna della spada di kylo ren in star wars.

Il deterioramento sarà un problema veramente serio: a livello modellistico ho visto di tutto (batterie gonfie come palloncini, combustioni con fiammate di un metro, corti in carica...) ed erano sempre o cinesate o materiale vecchio.

Il problema è che anche la casalinga di voghera ha un minimo di cognizione del rischio legato ai combustibili, mentre, con le batterie, anche con esperienze pregresse, si tende a far fatica ad oggettivare quanto possa essere pericoloso e/o rischioso il materiale che maneggiamo.

camu ha detto...

Interessante analisi. Ho salvato il tuo commento sul mio post sulle batterie al litio dalle grinfie dell'antispam, e mi fa piacere leggere "il resto" qui. Incrociando i due fattori: scarsa riciclabilità e pericolosità delle batterie mantenute dal cuGGino sotto casa, direi che la situazione è tutt'altro che rosea per l'elettrico. Però, come giustamente hai fatto notare, se dici una cosa del genere vieni aggredito come un bifolco che abita ancora nelle caverne. Perché per le masse quello che conta alla fine è lavarsi la coscienza, senza guardare oltre la superficie. Quindi se il governo promuove l'elettrico con incentivi a tutto spiano, vuol dire che quello è il futuro "green" e tutti dobbiamo seguirlo come pecoroni. Per carità, non fraintendermi, io sono a favore di un futuro VERAMENTE green: la situazione attuale è insostenibile, e la povera Greta continua a ripetercelo incessantemente. Eppure soluzioni come l'elettrico non rappresentano, nel modo in cui sono implementate, la via d'uscita da questo casino in cui ci siamo infognati.

Eugenio ha detto...

@camu

perdonami ma "povera" e "Greta" sono due termini che non stanno bene insieme.

rappresenta il peggio dell'insensatezza mascherata da buonismo ecologico dietro ad affari (per l'entourage) milionari

è parte in causa dei danni che le recenti normative procureranno agli europei

blu-flame ha detto...

"Eppure soluzioni come l'elettrico non rappresentano, nel modo in cui sono implementate, la via d'uscita da questo casino in cui ci siamo infognati. "
Il problema e' che noi speriamo nelle auto elettriche in qualcosa che:
1) risolva tutto
2)non ci faccia cambiare abitudini
3) lo faccia SUBITO
4) lo pagnino gli altri

Peccato che non funziona cosi'.
Oltretutto e' facile dimostrare che era MOLTO MOLTO piu' semplice fare altro per qabbassare la CO2 che prendersela con le auto che nei cuori cattocumunisti sono ancora del ricco e come tale da punire... salvo che ora anche il fantozzi ha la sua bianchina.
http://allarovescia.blogspot.com/2021/11/co2-again.html

Per fermare invece davvero la CO2 la primissima cosa e' vietare le auto e i trasporti oltre i 10 Km stop.
Ovviamente questo ha enormi conseguenze, ma non e' che puoi fare le frittate e avere ancora i pulcini.

camu ha detto...

Eugenio, ho avuto modo di guardare la mini serie prodotta su di lei dalla BBC, e devo ammettere che il discorso di fondo che porta avanti mi aveva in parte convinto. Il problema è che le sue proposte si traducono in sacrifici che nessuno vuole davvero fare. Specialmente considerando che lei ha una visione distorta di come tutto funzioni bene e sia organizzato a puntino, abitando in Svezia. In Italia i termovalorizzatori non li vuole nessuno, giusto per fare un esempio, e si preferisce continuare ad avere discariche a cielo aperto fuori Roma piuttosto che investire in un futuro più sostenibile.

Blu-Flame, grazie per il link a quel post, vado a leggerlo volentieri. Per il resto, concordo che quei quattro punti siano impossibili da realizzare, specialmente il secondo. Perché come si dice in questi casi, è bello essere gay con il culo degli altri. Siamo tutti ecologisti sfegatati finché non viene toccato il nostro portafogli e non si crea un inconveniente che ci costringa a cambiare stile di vita.

camu ha detto...

D'accordo su tutta la linea degli altri post che ho letto con piacere. Ma del nucleare che ne pensi nel contesto generale della riduzione della CO2? Personalmente, sin da tempi non sospetti, sono stato un fautore di questo tipo di energia, anche quando in Italia si è votato per due volte contro la costruzione di nuove centrali. Si, mi diranno alcuni, in Italia le cose non si fanno mai bene, e io non mi fido a far costruire una centrale nucleare da gente che non sa neppure costruire un termovalorizzatore. Però allora se questa è la giustificazione, vuol dire che siamo già spacciati...

blu-flame ha detto...

Io la vedo cosi' da almeno 30 anni:
il petrolio sta finendo, anzi ora e' finito
(un bel post tradotto)
http://allarovescia.blogspot.com/2021/09/il-picco-del-petrolio.html

Con il petrolio ci fai molte belle cose oltre a bruciarlo nelle centrali elettriche dove e' sprecatissimo.

La mia idea, da molti anni, e' usare il nucleare per rallentare il consumo del petrolio per farlo durare di piu.
Non e' una soluzione, ma un permettere di usare il petrolio con cui ci fai letteralmente di tutto (3/4 della chimica e' petrolio) e se dovesse mancare sono caxxi per tutti.
Il petrolio e' dappertutto, dalle bolle di sapone ai lubrificanti, dai medicinali alle plastiche, dalle colle ai chip.

Quindi il petrolio da bruciare in centrali statiche per me e' follia.

Poi abbiamo il saper costruire, beh se non sappiamo costruire allora suicidiamoci.
Perché noi siamo sempre quei fessi che per fare un piccolo impianto che e' di fatto il montaggio di 20 pali della luce ci abbiamo messo 20 anni.
http://allarovescia.blogspot.com/2022/05/costruire-in-italia.html

Comunque il nucleare deve sottostare a tutta una serie di verifiche internazionali.
Se poi non riusciamo perché gli italiani non ci riescono a fare le cose in regola, anche quando ipercontrollate, allora vuol dire che e' giusto che ci estinguiamo come popolo e chissene se si aprono come una banana.
no more italian bau bau.
Sai che perdita.

Ma le centrali andavano fatte 30 anni fa, adesso e' una rincorsa, e' tardissimo, perché se veramente le auto elettriche partono ne servono almeno una decina solo per quello.... o bruceremo carbone... e non mi sembra che sia questo vantaggio rispetto alla benzina di una euro4, anzi.

Stefano ha detto...

Poi abbiamo il saper costruire, beh se non sappiamo costruire allora suicidiamoci.
Perché noi siamo sempre quei fessi che per fare un piccolo impianto che e' di fatto il montaggio di 20 pali della luce ci abbiamo messo 20 anni.

Il problema non e' saper costruire, le nostre aziende all'estero costruiscono, eccome, sia termovalorizzatori che centrali di stoccaggio e selezioni rifiuti.

il problema sono la massa di handicappati mentali (non in senso medico del termine) che ci ritroviamo a dover mantenere e sostenere (senno' con le loro "skills" morirebbero di fame) attraverso l'assistenzialismo della "burocrazia".

Ma io mi chiedo: invece di far finta di farli lavorare intralciando tutti quelli che lavorano VERAMENTE, non siamo capaci di renderli inoffensivi con lavori si' INUTILI, ma almeno ISOLATI dal contesto produttivo e sociale... oppure date loro uno stipendio da dirigente, un SUV e un telefonino, basta che NON SI FACCIANO VEDERE IN UFFICIO. Basterebbe la loro assenza a ripagare tutto quello che prendono.

Invece no... vogliono avere il POTERE, la bieca consapevolezza che qualcuno dipende da loro, hanno potere di vita e di morte su contribuenti e cantieri... che se si alzano storti la V.I.A. salta di sei mesi, la concessione non viene data e possono tornare a casa, satolli di arroganza e insipienza, dicendo ai propri familiari "AAAAAHHHHh, oggi ho bloccato cinque cantieri, tre autorizzazioni e fatto fallire due aziende.... vedete che il latino serve? Che c'e' da mangiare?" "Nulla. Il supermercato ha chiuso perche' gli mancavano le autorizzazioni della TUA Soprintendenza per il centro storico..."

blu-flame ha detto...

Evidentemente Stefano lavora e si scontra con quegli imbecilli.
Ti capisco fratello.
Attento che poi ti danno di qualche corrente estrema: nazi, ricchi, cattivi, fascio, lega, bastardi, e affamatori del popolo.

Perché, RICORDA, al popolo italico i bonus PIACCIONO!
(forma sost. dell’agg. LATINO bonus «buono»)

e il bonus vuole la benevolenza dell'imperatore del sacro romano impero e chi ne fa le veci (l'apparato)

White_Rabbit ha detto...

Scusa la piccolezza, ma credevo che i risciò usassero 2 tempi tipo l'ape. In India usano diesel?!