martedì, marzo 15, 2011

hanno detto: anna

In una testimonianza di un processo per pubblicita' occulta il direttore della rivista ANNA riferisce:

IL direttore non e' libero di scegliere cosa pubblicare, arrivano ordini, anche scritti, sul fatto che si debbano fare articoli contenenti cose gradite all'ufficio pubblicita'....
... che siano inerenti alle tematiche delle pagine pubblicitarie...
.... il risultato e' che chi non fa pubblicita' giace in un limbo....


Per fortuna che ANNA ha meno credibilita' di topolino e non e' repubblica o il corriere dove queste cose sicuramente non succedono.
Mi sento spesso dire che io dico cose non coerenti con i mezzi di disinformazione...
Sono io che sono un balcone, sono io che vedo le storture e le ingigantisco o sono cose macroscopiche che dovrebbero essere importanti?
ma l'etica e' cosi' brutta?

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