venerdì, luglio 11, 2025

notiziola

 


 LG Display abbandona definitivamente la produzione di pannelli LCD dedicata ai televisori. 

Il costruttore coreano ha ufficialmente venduto la sua ultima fabbrica (Guangzhou, in Cina) alla cinese TCL CSOT per 10,8 miliardi di Yuan (circa 1,3 miliardi di Euro).

TCL ora ha 9 fabbriche di pannelli LCD: 
due linee con vetrerie 6 gen, 5 linee 8 gen na linea 8.6 gen e due linee 10 gen. Plu le vetrerie sono recenti piu' fanno display grossi.

Con l’uscita di LG e samsung  dalla produzione dei pannelli LCD vuol dire che tutti i TV LCD sono sostanzialmente cinesi.
Ovvero il 95% dei TV sono cinesi, anche qendo il logo racconta altro.

ma non e' la cosa peggiore.
La guerra ai plasma e' stata fatta perche' erano solo 4 aziende al mondo a saperli fare, e molti, fra cui i koreani, non volevano sottostare alla dipendenza tecnologica di cattivoni come panasonic o pioneer (lotta che ha messo in crisi entrambi i marchi, in particolare il secondo) 
Non parliamo poi del contender dell'epoca, gli OLED che averebbero portato, orrore!, a solo 6 aziende chi avrebbe prodotto i pannelli.

Vorrei far notare che oggi 4 marchi, non certo fair come matsushita, TCL CSOT, BOE e HKC controllano  oltre 70% della produzione mondiale di pannelli LCD.

Come dire: dalla padella alla brace. 

Del resto oggi, di fatto, il TV medio non e' certo un prodotto "medio" ma orribile. 

E' interessante notare che mentre per alcuni perfino i TV  sono un mercato con poco valore aggiunto, alcuni politici occidentali inneggiano all'uomo sudato che va di martello, come i nostrani grillini, la nostra sinistra e persino i sindacati: le lote per mantenere in italia le produzioni a bassissimo valore aggiunto, come i motori dei frigo (unico lavoro per chi, come il valditara, crede nel latino).
Forse l'idea e' cercare di competere con le provincie povere della cina reintroducendo, ovviamente, il carbone e magari riaprendo le miniere carbonifere.

5 commenti:

Celso ha detto...

L'apice è stata la "panel lottery" di Samsung... quando acquistavi una TV e non potevi sapere, neanche dal codice prodotto, che pannello ci fosse dentro.

Poi entrando in un menu particolare, accessibile tenendo premuta una combinazione di tasti da spento, si riusciva a sapere se la propria TV contenesse un pannello Samsung (vinto!), Sharp (secondo premio), cinese appena passabile (meh) o cinese indecoroso (perso male).

Da quel punto in avanti (quando l'ho scoperto ho controllato: Sharp) ho comprato una TV HiSense primo prezzo o poco ci manca che fa quello che deve e tanti saluti.

Gate-All-Around ha detto...

Ciao,

Lge rinuncia ai display LCD di grande formato sia perché il margine di guadagno è ormai minimo (se non nullo) sia perché è necessario qualche soldo per continuare con i Quantum Dot.
E qui ritorniamo al punto di partenza: tecnologie che richiedono invistimenti assurdi per un ritorno relativamente modesto.
Che piaccia o meno tutta l'elettronica è destinata ad essere prodotta in Estremo Oriente, a partire dalle tecnologie più spinte.
Tu cosa t'aspetteresti di vedere prodotto in Italia o in generale in Europa?
Concordo che la difesa ad oltranza di produzioni minori come i compressori dei frigoriferi sia ridicola, ma quali settori sarebbero da promuovere? La Difesa? L'aerospazio? Altri?
Se mi permetti il vero operaio lavoratore è proprio colui che brandisce chiavi inglesi e martelli da fabbro. L'omino che pascola in un locale bianco è uno sposta-wafer di ST.

CeboCappuccino ha detto...

È paradossale che tecnologicamente ci stiamo regredendo perché quasi ogni aggeggio tecnologico è cinese o collegato all'estremo oriente con la manodopera low-cost assolutamente impossibile da imitare in paesi europei come l'Italia.

Anonimo ha detto...

Lo so io che ho dovuto passare per ricomprare la tv. Avevo un samsung led di 10 anni fa, che montava un pannello pietoso. dopo due anni (appena scaduta la garanzia) ha iniziato a vedersi a chiazze, poi sono cascate le lenti applicate sui led (alla fine prima di portarlo al bidone del RAEE erano 8!!!). Non ci ho provato neanche a ripararlo poichè il software era obsoleto e non era possibile aggiornare e/o installare nuove app. Ho iniziato a vedere cosa offrissero i centri commerciali, e tranne i promoter mossi da interessi di marca che promettevano faville dai modelli che sponsorizzavano, erano tutti la "the same sh*it". Addirittura in una grossa catena commerciale che non voglio nominare, i tv samsung erano regolati in modo che si vedessero meglio degli altri!!!
Alla fine, per limitare i danni ho ristretto a tre marche: sony, jvc e panasonic (le ultime due trattate dai venditori come la peste!!!). Morale: ho acquistato un panasonic, assemblato in Turchia ( a proposito, la Vestel anche se non si vede più come marca, non ha fatto la fine di altri marchi e assembla per conto terzi all'interno dello spazio economico europeo, qundi mano d'opera a basso costo e zero dazi e/o spese doganali)) l'ho pagato poco e con la speranza che il pannello regga qualche anno...

Gate-All-Around ha detto...

Non è (solo) un problema di costo della manodopera.
In Europa non c'è mai stato un produttore che abbia sviluppato pannelli di grandi dimensioni.
Non parliamo delle tecnologie IC ultrascalate.