In questi giorni e' un continuo urlare
per via degli incendi amazzonici.
Prima di iniziare, chiariamo, e' un
fatto piuttosto grave.
Se e' vero che i giornali scrivono
stoltaggini, e' anche vero, purtroppo, che e' piu' importante di
tutte le cose grertine ullulate negli ultimi tempi.
Perche' il verdosky medio ulula contro
le multinazionali cattive che usano il carbone per sopperire
all'enorme richiesta energetica, ma lo fa avendo a palla il
condizionatore appena si superano i 23C.
Il verdosky rompe il caspita contro il
riscaldamento globale, ma le tonnellate di CO2 che finiscono in aria
perché DEVE cambiare la macchinina ogni 5 anni (e usare
quest'ultima...), e l'inquinamento provocato (molto piu' serio della
CO2), evidentemente non rientra nel computo se uno urla.
Urlare elimina l'inquinamento che
produci?
L'amazonia che brucia non produce, come
sentito o letto, l'80% dell'ossigeno o del recupero di CO2. Quello lo
fa l'oceano.
Pero' e' sempre una quantita' piuttosto
consistente e il fuoco non sta solo generando ENORMI quantita' di
CO2, ma sta producendo anche migliaia di composti complessi
pericolosi.
Fatta questa premessa, cioe' che trovo
ESTREMAMENTE grave l'incendio amazzonico, vediamo di capire un
pochino che siamo Sr
Prima di tutto cominciamo a fare un
pochino il punto:Il Brasile e' un paese economicamente di medda.
In molti commenti, non solo quelli al
livello del koala (uno degli animali piu' stolti dell'universo) sui
social, ma anche da capi di stato e delegazioni contro Bolsonaro e il
Brasile rei di aver bruciato la risorsa dell'umanita'.
Lo stesso sole 24, che si sta
rimbambendo negli ultimi anni, scrive
“I focolai che continuano a
moltiplicarsi in quello che è considerato il polmone verde del mondo
vengono liquidati come fatalità stagionali da Jair Bolsonaro, il
presidente della Repubblica sudamericana, che ha respinto con sdegno
la proposta di un piano del G7 per la difesa dell’Amazzonia. Ma
credere alla sua buona fede è difficile. Soprattutto da quando ha
licenziato in tronco il presidente dell’agenzia spaziale
brasiliana, l’Inpe, “colpevole” di aver mostrato la coincidenza
tra la sua ascesa al potere e un vertiginoso aumento delle aree di
foresta pluviale distrutte dalle fiamme.”
Tutti i leader del G7 sono d’accordo
per “aiutare al più presto i paesi colpiti” dagli incendi in
Amazzonia, manco l'amazonia fosse territorio del G7.
Cavolo, il G7
cura tantissimo le sue foreste millenarie, le accarezza sempre con la motosega.
Papa Francesco: “Siamo tutti
preoccupati per i vasti incendi che si sono sviluppati in Amazzonia.
Preghiamo – ha detto – perché, con l’impegno di tutti, siano
domati al più presto. Quel polmone di foreste è vitale per il
nostro pianeta”. Il papa, assiso nella famosa foresta vaticana,
mostra la via.
Greenpeace, la famosa metallica Sr,
“degli incendi nell’area del 148% dall’inizio del 2019, a
contribuire al deterioramento della Foresta Amazzonica c’è anche
la deforestazione, autorizzata dal governo in nome del profitto
legato sfruttamento minerario in zone protette” l'ironia
sull'ironia non e' facile.
E non parliamo neppure di Macron.
“Bolsonaro ha mentito al vertice del
G20 di giugno a Osaka, decidendo di non rispettare i suoi impegni sul
clima e di non impegnarsi per la biodiversità”.
Traduciamo: noi francesi abbiamo
piallato tutto in nome della modernita', Bolsonaro non vuole rimanere
ad essere il terzo mondo e ci vuole imitare, maledetto!
“uno Stato sovrano deve prendere in
modo chiaro e concreto misure che si oppongono all’interesse
dell’intero pianeta”
Traduciamo: noi francesi per 1000 anni
abbiamo inseguito l'industrializzazione disinteressandoci del
pianeta. Se lo fa anche il brasile siamo fregati.
Il brasile non ha neppure azzerato quel
polmone verde chiamato pianura padana.
Si, lo so, puo' sembrare assurdo che in
passato qualcuno andasse a godere della natura incontaminata e
balsamica di Cinisello Balsamo e considerasse la zona brianzola “il
polmone d'europa” solo 250 anni fa.
Noi abbiamo fatto un bel repulisti di
quelle inutili verdure per mettere gli stabilimenti.
Guai se lo fa il brasile!
Guai se lo fa il brasile!
Al sud italia, dove la natura non era
cosi' fulgida, paghiamo un'esercito colossale di persone per evitare
roghi, ma evidentemente o non vanno al lavoro in massa o diamo
ragione ai razzisti dicendo che quelli del sud sono idioti come un
koala: nonostante 30.000 persone addette ad evitare la cosa, ci sono
eserciti piu'ì piccoli, in sicilia praticamente tutti i maledetti
anni scoppia il rogo. Vi prego spiegatemi come sia possibile il fatto
che non li abbiano licenziati tutti.
Infine geenpeace, la multinazionale con
sede in quella terra dove sono finiti per benefici fiscali e costi
che godono di un'energia prevalentemente non rinnovabile (96%,
record in EU). Pagare poco ed emettere CO2 e' preferibile a pagare
tanto... per una multinazionale.
In sostanza, a mio giudizio, e' vero
che il fatto di avere il brasile tagliato alla brasiliana metterebbe
in pericolo l'umanita'.
E' altrettanto vero che tutti i parla
parla che si strappano i capello sono gli stessi che vivono in luoghi
dove la vita e' comaoda proprio perche si e' fatto negli ultimi 100
anni ben peggio del brasile.
Voler mettere un freno al brasile,
dicendo che e' immorale, e' come un convegno di killer della mafia
che cercano di spiegare al cameriere tradito dalla moglie che
l'omicidio non e' etico, e' contrario alla vita serena e che riduce
la natalita'.
Questo, se mi permettete, e' patetico.
Aggiungete che il congo e altri stati
fanno cose di dimensioni non molto lontane o assolutamente duori
radar (cina) chiediamoci di cosa caxxo stiamo parlando.
Sei green? Pianta alberi a casa tua.
Sei green? Smettila di rompere i cosi
agli altri e comincia dalla tua vita.
Sei antigreen come la maggior parte
degli italiani (almeno il 90%)? smettila di far finta di essere
qualcosa d'altro, non hai neppure la verve di una drag queen, rimettiti i tuoi vestiti.
Solo a me sembrano tutti pazzi?
4 commenti:
Certo che è ipocrita, ma preferisci un mafioso che incita i picciotti a entrare nella famiglia per diventare dei boss anche loro mantendendo la sua "integrità ideologica", o che dica no ragazzi andate a scuola che la mafia è cattiva? Almeno lo hanno spronato ad un pò di "senno". Il problema del brasile purtroppo non è solo l'amazzonia che brucia, è solo quello più vibile
Si, il G7, proprio quello che con un impeto di slancio generoso e altruistico ha stanziato per contribuire alla non deforestazione (si parla di Stati Uniti, Giappone, Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Canada, non la Repubblica di San Marino...) ben 20 milioni di euro... un terzo dell'assegno divorzile della Lario... Ma ci rendiamo conto a che livello di buffonata siamo arrivati??? Se fosse davvero una cifra "plausibile" Veronica potrebbe comprarsi tutta l'Amazzonia, indios compresi, e farne il giardino della sua villa...
Finora, quando le grandi potenze depredavano (da sempre) l'Amazzonia andava tutto bene... ora che ci hanno voluto metter su le mani i legittimi proprietari non va piu' bene, eh?
enky, il paragone e' un calzino bucato.
Qui si sta chiedendo al brasile di rimanere povero per i nostri comodi mentre noi continuiamo a fare quello che gli intimiamo di smettere.
stefano, se siamo d'accordo sul ridicolo compenso ottenuto dalla lario, che farebbe il lavoro di moglie il piu' pagato in italia, e' pur vero che se se vogliamo che smettano di deforestare dobbiamo fornire loro interessanti e costose alternative e non soldi (altrimenti divengono siciliani).
inoltre andrei cauto con la barzelletta del depredare i poveracci, alla fine qualcuno ci crede.
Aggiungo qualche informazione sugli incendi in Amazzonia: nel 2003,2004,2005,2007,2010,2016 il numero di incendi e' stato superiore. Il problema e' che c'era un altro governo e quindi andava bene.
Qui la fonte dell'informazione: http://www.climatemonitor.it/?p=51457 (e' il blog di Guido Guidi, che qualcuno riconoscera' come uno dei metereologi ufficiali di Rai1).
Nell'articolo sono riportate anche fonti a prova di bomba per i dati presentati.
Ciao
Fred
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