Negli ultimi 10 anni cvi e' un fermento
per far costare di piu' le auto.
Prima hanno fatto buffonate come le
schifezze suvvizzate: Capiamoci , io trovo accettabile la fiat punto,
ma pagarla anziche 9000E quasi 40KE fa un pochinello ridere.
Adesso si parla dell'elettrico.
Nel blaterare glissano su due punti,
produzione e distribuzione.
Invece parlano in maniera ripetitiva di
caricare le macchine VELOCEMENTE. Perche quello i peone lo vedono bene.
Tipicamente parlano di 5, ma anche meno,
minuti usando una batteria “speciale” che fa uso di cose arcane
(nanocosi, protovitamina al cabonioohh, fullereni...).
Perche' da un lato per la mente dei mentecatti caricare un'auto equivale a caricare un cellulare, dopotutto fra 5W e 120.000W che differenza vuoi che ci sia!
Il problema e' che portiamo i problemi
dell'infrastruttura gia visti anche a livello colonnina.
Se carichiamo una tesla con il supercoso
tesla la pompiamo da zero un 2 ore usando l'esagerazione di 400V e
150A (60KW, dati tesla supercharger). E' stolto a livello di piazzola
di ricarica ma con un cavo comodo come un tubo del gas condominiale
si riesce senza essere tostati.
Se dovessimo fare la ricarica in 5
minuti del promesso 50%?
Oppure, peggio, un minuto come dicono i
media sulla fisker in questi giorni?
WoW.
Parliamo di passare da una colossale
quantita' a una enormissima.
Sono ALMENO 600KW.
Enel quelle potenze si rifiuta di
portarle in BT ma solo in MT o AT.
L'aumento di tensione pero' non e'
salutare.
Facciamo il caso di 120KWh in un 5
minuti:
1200KW.
Se dovessi caricare a 220V parliamo di
KA come ridere. In pratica Spranghe grosse come un binario
ferroviario saldamente ancorate a terra (auto compresa).
Roba del genere frantuma i muri quando
non fissata e messa in esercizio.
Anche a salire a 400V non cambia molto. Giusto per capici un interruttore, un banale interruttore, da soli
1000A costa 20.000E.
Non si scherza con un arco micidiale.
In foto dovrebbe essere al versione piccolina da 500A, quello da 5000, necessario per i 5 minuti, non ci sta sul carrellino
Per le ricariche da un minuto... ci vuole ben altro. Sono cavoli vostri.
Un cavettino comodo comodo (nb, ne servono 2) che pesando decine di Kg che infilerete nell'automobile con somma praticita' (dopotutto i cammelli passano per le crune, no?).
Prova immaginare di caricare 20 auto fisker
tutte assieme su un piazzale, solo di interruttori e rame, cosa cavolo
abbisogni.
E non abbiamo ancora iniziato con le
cose costose come i trasfo.
Parliamo di milioni di euro per piazzola.
Caso 2:
Ammettendo che all'interno dell'auto
(AHAHA) non ci sono tutti questi caos la via piu semplice e' fornire
150KV.
Quindi la stazione di servizio sara' fatta di box metallici
(basta la maglia) con inserzione del cavo rigorosamente in zona
protetta (basta un po di umido o sporco e vai con frankestin e urli "zi puo' fareeee"!) con
un connettore grosso come un pallone da spiaggia.
Ovviamente durante la carica nessuno deve stare in auto e nessuno puo' stare a meno di 3m dal box metallico dove verra' conservata l'auto durante il processo.
Alla connessione
tutti fuori e si da energia.
Poi un interruttore grande come una
Fiat panda con spegniarco interverra' (ovviamente in un aiuola vuota a prova di rebamba).
Se spendi solo 30.000E di interruttore.
Oppure ci sono SCR della ABB in grado di farlo sulla semionda (ma non vuoi sapere cosa costano).
Lascio immaginare costi e dimensioni di quelli d'emergenza.
Come sono un un
interruttore (due in foto per l'esattezza) da 150KV ai quale non potete avvicinarvi se non volete morire?
Perche', quando si aprono per qualche casino, un po' di arco lo possono fare :-)
A 150KV spendiamo meno in rame e carichiamo l'auto in 5 minuti con solo 10 A. Il cavo e' enorme per altri motivi, ma sara' "leggero" perche' di gomma. Solo qualche Kg.
In piu' il piazzale sara' pericoloso.
Sapete, ci sono in giro i no TAV che amano diventare prosciuttini con 15KV figuriamoci con 150! Faranno la manifestazione CONTRO con tanti morti arrosticinati.
In Milano immagino tutti questi enormi piazzali di rifornimento pieni di roba elettromeccanica ottenuti abbattendo gli inutili palazzi...
Non e' che NON
esistono soluzioni.
Ci sono eccome!
Si usano nelle centrali
elettriche da secoli.
Il problema e' che stiamo parlando di dimensioni tanto
ridicole che un banale interruttore diventa enorme e porta con se
problemi a non finire.
L'interruttore stesso deve essere lontano da
costruzioni per una decina di metri o essere molto, molto blindato (e
costare come un una lambo)
Quando mi dicono che si puo' fare e ci sono le tecnologie, e' vero, ci sono.
Ci sono anche quelle per andare sulla luna, non per questo andiamo sulla luna a farci un giro alla domenica.
Non possono neppure scendere di prezzo, come quelle per andare a fare il WE lunare, perche' implicano costi "meccanici" che non possono essere bypassati da nuove tecnologie.
Un interruttore generale per un distributore da 10 auto parliamo di 10KA con potenze da gestire immani. L'apertura di un simile interuttore puo' essere, letteralmente, esplosiva.
Tanto e' difficile aprire e chiudere tali contatti che generalmente un simile interruttore ha una vita limitata rispetto a quello a cui e' abituato un civile. Ecco perche' esistono una serie di procedure per verificare lo stato dei contatti. Alcuni hanno una CPU integrata per mantenere sotto controllo la cosa.
Molti interruttori prevedono un compressore ad aria con bombola che, letteralmente, spazzano via l'arco tipo colpo di cannone. Altri vanno caricati a mano, ma sono sempre piu' rari, con un manettino o una pompetta.
Vi do un bel video fatto da un'azienda seria che testa un'interruttore da 30KV: e' interessante per chi non e' avezzo.
https://www.youtube.com/watch?v=PKXPeTvmVQg
2 commenti:
Con l'elettrotecnica non si possono fare miracoli
però devi concedere che qualche margine di miglioramento c'è.
Ho lavorato tre anni in un azienda di elettronica industriale e ho visto una mezza cabina telefonica piena di fili, morsetti e schede elettroniche per interfacciare un generatore da circa 20kW. Nel mondo Automotive basta un inverter grande come una scatola da scarpe (con gli attacchi per il raffreddamento a liquido, certo) leggera ed economica. Se i charger verranno industrializzati come una Tesla Model S, per dire, si ridurranno dimensioni e costi.
Non dobbiamo farli dimensionare da un giornalista, ma neanche da un elettrotecnico vecchia scuola, con la tradizionale propensione al gigantismo.
Esiste un motivo per il quale e' cosi'
il generatore e' autonomo deve andare 24h e se si ferma sono guai.
Se si guasta una tesla chissene.
Poi, che alcuni impiantisti sono canidi...
L'inverter della tesla non e' grande come una scatola di scarpe, diciamo che e' piu' garnde del motore elettrico, anzi, e' grande piu' del motore di una mazda RX8.
Contiene 84 chipponi (per la S85) che gia' di loro sono enormi.
Potrai dirmi che arriva a 1500A ma esiste un trucco: lo fa per pochi secondi.
Certo vai da 0 a 100 in 3s, ma, appunto, in 3 secondi. Anche il motore non e' da 1000CV.
E' un vecchio trucco dell'elettotecnica.
Se prendi un frullatore ad immersione che probabilmente e' in cucina, probabilmente, se e' pessimo, e' targato 800W.
Cavolo, un cavallo e rotti!
Poi guardi il motore della lavatrice, 4-600W, e sembra enorme (ok, ci sono i turchi e i korean, ma pure quelle hanno un motore che e' 10 volte tanto.
Il trucco e' l'etichetta: metti un motore da 150W lo survolti fino a 800 e scrivi che non puo' funzionare piu' di 5 minuti (3 per i peggiori) prima di fermarlo per 20 lunghi, eterni, minuti.
Il tutto con un rendimento di medda.
Guarda caso chi ha provato veramente a farsi una bella tirata sui tornati ha visto la spia "cottura" accendersi sul cruscotto.
Una stazione di servizio che dovesse caricare in 15minuti per poi star ferma due ore e aver tirato nel cesso il 20% dell'energia (15 euro a ricarica?) forse non e' una buona cosa
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