martedì, settembre 27, 2016

grenstronz 100%

I grandi stronzi che mugugnano come verdi ma sono solo un'accozzaglia di gente che cerca di spillarequattro soldi agli ignoranti ha prodotto questo bellissimo documento in cui la matematica è diventata un'opinione.
Se volete la versione corta, sapete di che sono molto prolisso, ve la do subito.
Tutti avranno 100.000 euro di batterie e simili in casa e tutti avranno enormi installazioni grandi come un campo da calcio anche se si trovano in condominio. Cosi arriveremo al 100% di rinnovabile... sul 50%.

Sto scherzando, pensate ?





Il risultato principale di questo progetto è un Excel che contiene il dettaglio
risultati quantitativi di questo studio.

In pratica un bimbo minchia si alza la mattina, sogna dei numeri, li ricaccia dentro in un foglio Excel, perché non è capace di usare un altro programma più idoneo, e dice che quello e' un calcolo.

Molte famiglie, enti pubblici e le PMI sono diventati produttori di energia elettrica,
con l'installazione di solare fotovoltaico sui tetti o partecipando a iniziative comunitarie
per le turbine eoliche.

Sappiamo perfettamente che vi è un Grosso punto di domanda Su quello che sta succedendo?
Infatti il problema nasce dal fatto che sono state date delle sovvenzioni tale da coprire il 50% dei costi in molti stati EU. Non contenti in molti Stati è stato anche data la possibilità di vendere l'energia rinnovabile in maniera prioritaria e a prezzi particolari.
In pratica quando era disponibile l'energia da tutti player si e' obbligato i consumatori ad acquistare energia che provenisse da una certa fonte e non un'altra snobbando così i produttori tradizionali.
Questo ha aumentato in maniera drastica, anche a tre cifre, l'istallazione di piccole centrali ma ha causato l'aumento del costo dell'energia sia perché veniva acquistata a prezzi più alti sia perché i produttori tradizionali avendo maggiori costi erano poi obbligati a spalmare questi ultimi sulla produzione necessaria per esempio di notte.
Non parliamo poi del doppio effetto sulla tassazione delle persone che da un lato rimanevano non competitive per via del costo dell'energia rispetto anche paesi vicini e dall'altro la tassazione più forte dovuta a miliardi di euro versati a piene mani nel calderone degli aiuti alle rinnovabili.

Il costo ridotto delle energie rinnovabili

appunto... per via delle sovvenzioni.

Dopodiché cercano di mettere insieme dei dati utilizzando il potenziale massimo previsto dall'unione europea per, ad esempio, l'energia eolica o altri fattori e ciarlando tantissimo sui mini impianti sui tetti delle case.

Il problema dell'energia eolica è abbastanza banale. Se possiedi un enorme pal del diametro di 10 m avrà un rendimento 100.
Se invece utilizzerà i una micro turbina il rendimento sarà uno schifo. Per esempio una pala di 1 m, che non è certamente installabile su una villetta, a un rendimento 1.
100 volte meno di quella da 10 m. Non è poco. Provate a immaginare le famose micro turbina che sono sotto il mezzo metro che tanto piacciono a questi rintronati. Anche se poi ne metteste 10 ogni tetto capireste velocemente che non potreste mai attingere ai dati che sono stati pensati per installazioni più normali. Se il potenziale e', poniamo, 300 tera wattora, utilizzando micro turbina che piacciono tanto a questi di Greenpeace probabilmente la generazione sarebbe intorno a qualche giga wattora per cui assolutamente... idiota




Uno dei motivi per cui questi spingono tantissimo sul discorso del boiler è perché immagino dei boiler intelligenti che siano ad accumulo ed elettrici.
Peccato che in alcuni stati, come l'Italia, un boiler elettrico ad accumulo sia diventato abbastanza raro per via dell'elevato costo dell'elettricità dovuta alle rinnovabili. Il metano costa praticamente la metà e ti dona la possibilità di non avere l'effetto da film di quello che ti ha finito l'acqua. In lombardia il boiler e' l'istantaneo da 30KW non l'accumulo da 2. Oltretutto con il limite dei 3KW capite che un pochetto scomodo.

Parlare di adottare boiler elettrici intelligentissimi vorrebbe già dire di base aumentare di decine di Twh in Italia i consumi elettrici sballando completamente i calcoli fin qua fatti.

Ma perché loro parlano di boiler elettrici?
Semplice, perché come le rinnovabili funzionano a singhiozzo il boiler, intelligente più della media della popolazione, dovrebbe scaldare l'acqua e conservarla calda fino all'utilizzo utilizzando l'energia solamente quando prodotta in eccesso. Non sembra, ma se fosse possibile vorrebbe dire spostare grandi quantità di energia da un orario all'altro, per esempio spostare la doccia mattutina, quando il sole non è ancora del tutto sorto, o quella serale per andare in discoteca quando ormai è praticamente buio, nei momenti in cui il solare e' attivo e non richiesto come intorno alle quattro del pomeriggio.
Chi scontriamo però un fatto molto banale: un boiler da 80 l in versione stupida che sia in grado di conservare una temperatura sufficiente all'uso di due persone senza che si trovino sotto la doccia al freddo costa già un migliaio di euro. Provate pure fare l'esperimento se avete ancora uno di quegli enormi boiler ad accumulo in Italia a spegnerlo oggi fare la doccia domani. In genere dopo otto ore potete fare si e no una doccia tiepida. Salvo che lo portate a 90C e allora consuma come un porcello.

Questo è uno dei tanti escamotage per riuscire a dire un sacco di stronzate. Perché questo vorrebbe anche raccontare che i produttori, in pratica gli abitanti del pianeta, sono in grado di accedere a una quantità di dati che vengono elaborati centralmente e gestiscono tutto una serie di informazioni a velocità supersoniche. E racconto della smart grid quella in cui se non c'è energia puoi accendere il tuo fon ma questo si rifiuta di funzionare.

Ancora questi fenomeni da baraccone per raccontare che può fare tutto, ricordiamo il 100%, con le rinnovabile: parlano di auto elettriche stabilmente ancorate a terra.
Infatti abbiamo il problema di dover accumulare energia in maniera sistematica ed enorme.
Allora raccontiamo di poter utilizzare le batterie dell'auto per aiutare questo fenomeno.
Se è vero che la maggior parte dell'introito energetico sarà solare è anche vero che durante questo periodo l'automobile non sarà in box e quindi non potrà accumulare.
Ammettendo anche di collegarla presso il posto di lavoro la storia non cambia perché se mi serve a poter superare il picco delle 19, quello più drammatico per il solare, non solo deve essere in quel momento ferma da qualche parte ma soprattutto se io decido di uscire alle 22 avrò la batteria semiscarica. Non parliamo di quei poveracci che dovranno andare a lavorare: alle otto di mattina ormai dentro in quell'automobile non ci sarà più nulla. Per andare a lavorare dovrò prendere un'automobile a benzina.
Se tutto ciò non basta secondo quelli di Greenpeace dovremmo tutti avere se le batterie nascoste in casa. Al di là dei costi, il litio non si regala ed è maledettamente antiecologico estrarlo, molto probabilmente è più ipotizzabile avere delle batterie al piombo che sono molto più economiche e facilmente gestibili. Comunque sia le batterie hanno una vita e costi di gestione di queste ultime, siano in auto o siano in cantina, sono semplicemente mostruose.
Ipotizziamo per esempio di avere in un condominio batterie sufficienti a passare mezza giornata. Probabilmente nell'arco di due, massimo tre anni, devono essere sostituite e deve arrivare un camion enorme che le porti via con grandissimo uso di manodopera. Potrebbe essere anche possibile che quel carico di batterie costi di più del risparmio energetico effettuato e sostituirlo con un generatore a benzina potrebbe essere molto più vantaggioso anche se la benzina costasse quattro euro al chilo.

Un'altra furbata che costoro fanno è raccontare che gli inverter, che sono quei cosi che permettono di prendere l'energia elettrica bassa tensione dei pannelli solari e dalle batterie, abbiano rendimento dell'80%.
È una balla colossale.
Normalmente inverter riescono a ottenere un risultato solamente vicino il picco e non è inconsueto rendimenti intorno al 60% medi. Un grosso inverter che sta facendo transitare pochi watt ha un consumo che potrebbe essere superiore all'erogato.
È normale perché ci sono delle cose, per esempio l'impianto di raffreddamento, che deve essere tenuto acceso.
Non sembra ma quando si parla di cifre energetiche così grandi un rendimento del 20% avanti indietro può voler dire il consumo di 4 o 5 nazioni.

Ancora non è chiaro come possono definire tetti una superficie unica senza avere una percentuale di sconto importante.
I tetti possono avere davanti un albero, possono non essere orientati maniera corretta, possono essere occupati da altro con una bellissima antenna satellitare.
Non parliamo poi delle aziende metalmeccaniche che si hanno dei bellissimi tetti ma hanno anche dei condotti di aspirazione e soprattutto di espulsione che vanificherebbero la pulizia dei pannelli nell'arco di pochi mesi.


Appare piuttosto ovvio che giocando con i dati, togliendo un po' qui, vincendo un po' la, facendo i furbetti da un'altra parte i risultati appaiono molto diversi da come la realtà può esistere.

Altra furbata e considerare il consumo di una persona semplicemente quello che fa quando si trova all'interno della sua abitazione.
Se si guardano i grafici or correlati si noterà che le potenzialità massime corrispondono all'incirca la metà di quello che è il consumo nazionale, altro che 100%. Perche se tu dici cche e' il 100% a me non interessa se tu dici che il 100% del 50% Se uno non è stupido il consumo di una persona e di consumo che fa durante la sua vita della giornata.
Chiamiamolo 50%.

Oltretutto mi piacerebbe capire come fa una persona che vive in condominio a produrre quelle quantita' di energia con l'eolico o il solare.
Vorrebbe dire, visto che il solare e' impraticabile dimensionalmente dal 90% della popolazione, anche per una villettina abitata da 4 persone io lo vedo strano un "pannellino" di 50KWp, e' decisamente bizzarro un condominio periferico avere una enorme farm da migliaia e migliaia di metri quadrati..., no?
Rimane l'eolico, mmm, quato casso e' grosso un "ventolone" su di un condomiono di 20 famiglie e regge strutturalmente il palazzo?
Ma poi non cozza con quelli vicini?
Mah.


Definire questo studio, nel senso degno di un qualche tipo di considerazione, equivale a trovare nella classica scorengia in ascensore una qualche poesia.
L'unica cosa che testa pubblicazione di questo testo è la potente voglia di prendere per il culo la gente e definire idioti coloro i quali leggono.

Lo studio, lo si vede da subito, è stato messo insieme in poco tempo e raffazzonato. Non parla di unità di misura se non quando mostra chi ce l'ha più lungo.
Non parla di statistiche che sono pubbliche e importanti ma che raccontano il contrario di quello che afferma questo volantino.
Non parla neppure di cosa succederebbe se questo scenario prendesse veramente vita visto che da per scontato che utilizzi grandissimi capitali dalle tasche dei cittadini. Lo si è visto bene in Italia che l'energia elettrica costa tantissimo permette di chiudere tante aziende che vorrebbero rimanere aperte.
Questo volantino non dice tante cose e su tante cose le spara grosse e mi sembra tanto la storia del quadratino Solare in Africa che basterebbe per alimentare tutto il mondo.

http://allarovescia.blogspot.it/2014/06/desertzapcrash.html

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Avrei voluto scrivere questo commento un po di tempo fa, non è attinente con l'articolo in questione, ma non posso esimermi da dare il mio contributo.

Frequentare Tom's Hw e il gruppo disquus nuoce gravemente alla propria salute psico-fisica, e fa prudere le mani anche a chi come me è un inguaribile lurker.

Credo che la qualità della rete sia colata clamorosamente a picco dal 2012 in poi, a livelli tali che gli internauti del famoso Settembre '93 non si sarebbero mai aspettati.
Prima si proferiva parola solo su argomenti in cui si era competenti o al limite si esplicitavano congetture (anche molto realistiche) con una caterva di: secondo me, a mio avviso, IMHO; da far impallidire dalla vergogna un Francescano.

Perché tutto questo? Perché la gongna mediatica era spietata e condannava senza pietà i cialtroni ed a nessuno andava bene di perdere la propria faccia anche se solo dietro un anonimo nickname per l'eternità.

Poi venne l'era dei social: pubblicare i propri affari ora era diventato inspiegabilmente di moda (anche se di nessuna pubblica utilità), con fotina e nome vero annesso.
Creare un alter-ego virtuale divenne un punto in più, se poi bello, atletico e ricco... 10 punti in più senza ancora aver proferito parola.

FINE EPISODIO

[Magari continuerò o magari no, in questa mia personale analisi dei processi che hanno ucciso l'informazione divulgativa in rete, dipenderà dal prurito]

blu-flame ha detto...

Sono sempre felice che qualcuno commenti perche' mi sembra che definisca l'interesse per quello che scrivo.
Dopotutto i pochi accessi non raccontano bene la storia e spesso mi sembra di fare qualcosa di infinitamente inutile. Va bene l'autoerotismo ma da' meno soddisfazione.

cosa successe nel 93?

Taaanti anni fa ero un cosysop di una delle piu' grosse BBS italiane. Attraverso un gioco di CD (all'epoca MOLTO piu' capienti degli hdd, almeno 15 volte) avevamo online 3GB. Una cifra ragguardevole per anni.

Le credenziali di accesso erano in md5, le avevamo inventate noi, avevamo 2 accessi in telefonia (fidonet) e 30 in radio (packet-radio). Facevamo piu' traffico di questo b-log.

arrivarono i bimboM e all'epoca si chiamavano caMbinieri e in molti casi cintarono interi appartamenti o stanze da letto. Si per la legge era il letto lo strumento di memorizzazione.
Noi non fummo toccati perche' era un bbs importante e perche non era possibile senza log visualizzare i contenuti (un errore da pivelli fatto dal 99% dei bbs).
Oltretutto noi eravamo un punto di distro molto importante per il freeware&c.

Fidonet crollo' e nulla smette ancora oggi di farmi pensare che fu richiesto per far partire internet che invece era un business.

Con fido al collasso continuammo per anni su packet ma poi, complici i cellulari e le tariffe "gratis ma paghi" anche quello ando, di fatto a morire. Dalle migliaia di mail al giorno smistate si passo alle poche centinaia. Troppo poco per pensare di tenere acceso tutto il sistema: ok e' gratis ma se devo farlo che sia per uno scopo decente.
infine nel 1995, per una ristrutturazione persi l'antenna grande (10 metri svettante verso il cielo)

ad internet ci arrivai solo nel 1999-2000. Tutte le volte che avevo provato ad usarla trovavo fosse lenta, costosa e inutile. Soprattutto se non avevi un robusto inglese. In realta' non mi interessava scaricare con winmx e l'unica funzione che usavo era la mail, lenta pure lei.
Per anni mi chiedevo perche la ggente la trovasse cosi' libidinosa e utile e come il compianto osborn pesnavo fosse solo una perdita di tempo.

Pensiamoci bene: tranne i servizi obbligatori e le mail in cosa e' utile internet?
Ecco perche' molti dissero che internet is porn, dopotutto il traffico dei siti porno piu' grandi per anni sono stati oltre il 40% del traffico globale gli unici competitors erano i P2P che sovviene pornazzino molto.

Poi a qualcuno venne in mendte di mandare i telefilm con la stessa deprecabile qualita' dei porno: netflix e soci.

Max Depo ha detto...

Così, pour parler di bei tempi andati, di che BBS parli?
Io ero 2:331/364.16... incredibile, me lo ricordo ancora.

enrico.gi.elle ha detto...

Gne' da quanto non vedi un sito XXX moderno? Qualità da vendere, altro che netflix e compagnia bella :)))

Sciocchezze a parte l'utilità dello strumento è direttamente proporzionale all'intelligenza di chi lo usa quindi se internet è diventata una cloaca di contenuti inutili (quando va bene) e dannosi (nei restanti casi) la colpa è solo del cittadino mediano che ha una cultura appresa (o meglio subita) dalla TV.

Le oasi felici ci sono e sono tante, è come quando vai in vacanza in un posto che sai essere belle e piacevole. Inutile prendersela con I Greencazz e sodali vari: essi avrebbero trovato il modo di cianciare con o senza internet.

Cerchiamo di diffondere nel nostro piccolo un uso consapevole della rete magari iniziando ad insegnare ai nostri figli che inviare un proprio video porno e pensare che rimanga nello smartphone del proprio compagno è solo una cazzata di proporzioni epiche, come i danni che poi produce.

Scritto di getto, scusate se ho divagato :)

blu-flame ha detto...

max, mettiamola cosi' era una delle piu' grandi d'italia ma operava soprattutto in VHF e faceva da bridge per i messaggi fra le 2 realta'.

Anonimo ha detto...

Interessante notare come un'apparecchiatura così eterogenea funzionasse in maniera così trasparente per l'utente finale.
Non molto tempo fa lessi una storia simile sul blog tagliaerbe, che tu molto probabilmente già conoscerai:

http://blog.tagliaerbe.com/2010/01/come-era-internet-nel-1995.html

Il Web 2.0 ha indubbi vantaggi: un immagine rende più di mille parole, un video idem ed è eccezionale per le lingue straniere (quelle vere, vissute e parlate come farebbe un madrelingua nel suo paese in condizioni reali).

Vero anche che ha molte distrazioni, nulla contro chi cerca intrattenimento anche perché immediatamente riconoscibile ed evitabile nel caso.

Quello di cui sto parlando è più subdolo e molto più difficile setacciare, ossia ciò che dovrebbe essere informazione ma non lo è. Col senno di poi mi rendo conto che l'analisi precedente sarebbe stata molto lunga e non sarebbe stato il caso di approfittare del tuo spazio per questa divagazione, oltretutto abbreviando con termini più formali non avrei fatto altro che scrivere quello che in logica matematica è noto dalla notte dei tempi: se concedi all'oratore la semplificazione dei concetti, concedi la possibilità di sfruttare il tutto a proprio vantaggio.

Ora tempo fa nel documentarmi nel settore audio-video, iniziai a leggere quei siti maggiormente quotati (sì, hai capito bene, quelli con i cavi di alimentazione fatti in casa e le molle sotto le elettroniche).

Le tecniche per rendere il tutto verosimile erano sempre le stesse: Teoria del Caos, della Complessità, violazione del Principio di Località ecc...ecc....
Immagina la mia faccia al sapere che un settore fondamentalmente comune nascondesse tutto ciò, mentre io speravo di cavarmela con molto poco e i produttori comunque qualche riferimento dovevano pure averlo per costruire qualcosa.

Approdai dunque al tuo blog (naturalmente sezione cavi&soundround), ed uno stile che non avrei mai apprezzato in condizioni normali si rivelò parecchio gradito.

Ecco il dunque, in quella community accade proprio questo: affermazioni piovute dall'alto ed empiricamente discutibili, ma verosimili utilizzando queste tecniche.
Non potendo esser messe in discussione in termini generali per non apparire un santone e non potendo entrare nel dettaglio con un lungo dibattito visto il tono informale, quelle tesi restano lì immacolate degne di attenzione.

Tutto questo ha ucciso la divulgazione.

Anonimo ha detto...

- Certificazioni (es. HD, 4K, HDMI) che non implicano un determinato standard di prestazione
- Specifiche tecniche (es. Mpx, contrasto, TDP) che diventano specifiche commerciali, se prima era arduo ricavare le prestazioni finali da quelle dei componenti ora diventa impossibile.
- Misurazioni (benchmark ecc) che oltre a poter esser alterate alla fonte, richiedono pure di conoscere cosa si misura esattamente e la sua attinenza con le situazioni reali.

Mettiamoci pure che le prestazioni sembrano dover aumentare all'infinito, senza considerare i limiti della nostra fisiologia (occhio e orecchio umano) oltre cui è inutile spingersi.

Io in questo marasma non mi sentirei di chiamare stolto l'acquirente, la cui unica possibilità resta valutare dal vivo la qualità del prodotto fidandosi dei propri sensi nonostante ciò che ha letto.

Ora mentre in informatica si può usare un editor senza sapere ciò che si nasconde sotto, sembra che l'informazione parzialmente elaborata reperibile in rete in tutti gli altri settori sia alquanto pilotata. Ciò significa andare direttamente alla fonte come cercare il tempo nel quale un cristallo lcd completi la rotazione richiesta (andare proprio allo studio del fenomeno fisico) e si potrà notare come tutte le stronzate si dissolvano come neve al sole.

Magari si potrà notare che le informazioni non siano aggiornatissime (siti vecchi con grafica minimale e senza ads) e non si trovino riferimenti a un particolare prodotto o tecnologia proprietaria (recensione), ma la maggior parte delle volte questo è più che sufficiente per farsi un idea delle prestazioni, dei margini di miglioramento di quella tecnologia sopratutto se giunta all'apice e non credere al miracolo promesso dall'elettronica di bordo.

Chi è che non vorrebbe trovare i problemi ricorrenti già risolti in rete senza dover spremere le proprie meningi?
Non sarebbe meraviglioso se al posto di quegli inutili portali i provider fornissero anche un servizio informativo di questo tipo con persone qualificate e titolate retribuite?(Videotel?)
Una possibilità in più di lavoro soprattutto per i giovani appena qualificati invece di fare i ghost writer per i web magazine di settore, aumentare la conoscenza e consapevolezza del cliente medio che vorrà qualità favorendo gli investimenti in R&D invece che in pubblicità e quindi di conseguenza favorendo lo scatto di carriera di questi esperti nelle aziende chiudendo un circolo virtuoso.
Poi tra gli altri vantaggi mi sovviene l'accorciare i tempi necessari per una sessione, con sommo dispiacere degli editori e di Big G che avrebbero tutto l'interesse di farti rimbalzare da un sito all'altro raccogliendo dati e visualizzazioni.
Ma credo che anche questo diverrà un affare per i grandi soliti noti, che lasceranno agli altri solo le briciole e guadagneranno prevalentemente fuori dal nostro paese, sempre che con la grande mole di dati non riescano a realizzare il machine learning e tanti saluti.

Insomma, intanto ci teniamo i guru, che senza alcuna esplicita richiesta pontificano su quale sarà il migliore smartphone del 2016 in base alla Teoria del Tutto che hanno nel taschino basandosi sulla smussatura degli angoli. Insomma non dico risolvere i mali del mondo, ma almeno congetturare su un architettura o un metodo per risolvere un problema informatico tipico piuttosto che su un dispositivo obsoleto fra 6 mesi.

[In definitiva oggi leggere i commenti non vale più la pena, nel tempo che trovi qualcosa di buono sei riuscito ad analizzare il problema da solo scomponendolo in pezzi e informandoti su gli enunciati elementari]

OlatusRooc ha detto...

I commenti di quest'articolo sono interessanti come l'articolo!

Io fino a pochi anni fa pensavo che prima di internet ci fosse solo usenet (e pensavo ch BBS fosse un client usenet per unix), poi ho finito l'università. Adesso scopro tutte queste informazioni su come funzionavano... mi pare in modo anche più semplice di molti computer contemporanei, quasi incomprensibili nel loro funzionamento e difficili da usare.

>Boiler elettrico:
ma i boiler ormai non sono tutti ad energia solare? (gli incentivi li davano già parecchi anni prima dei "finanziamenti a pioggia").