Sospensione pneumatica
L'idea e' quella di una molla: l'energia la usiamo per caricare una molla.
Al rilascio la molla ci restituira' (parte) l'energia.
Questa molla altro non e' che l'aria contenuta nel cabinet
La molla ovviamente avra' una f di risonanza e quindi andra' accordata tramite il volume dell'aria e la quantita' di fonoassorbente.
Ci vogliono dei calcoli,
ci vuole un modello matematico,
ci vuole un'invenzione.
Nel 1949 un certo Olson brevetta questa epifania e il mondo non sara' piu' lo stesso.
Immediatamente le aziende piu' aggressive e innovative come AR portano alla ribalta questo accordo e lo fanno divenire un classico.
Che ironia gli innovatori che divengono i paladini del classico 20-30anni dopo.
Dal momento che la somma delle risonanze dell'altoparlante vengono modificate dal contenitore in base al suo contenuto d'aria e questo “caricamento” e' regolabile per la prima volta ed e' in mano al progettista di casse: non esiste piu' un banale mobile chiuso o aperto ma un componente acustico.
Un diverso accordo piu' far migliorare l'efficienza o l'emissione e quindi tarando questo punto dare un preciso carattere alla cassa acustica, piu' “pop”, meno bassi ma piu' efficiente o piu' “classica” con meno efficienza ma piu' bassi.
La sospensione pneumatica ha diversi vantaggi:
il cut off delle basse e' generalmente morbido permettendo una facile discesa. In pratica non avremo TANTI bassi come forza ma avremo bassi PROFONDI.
E' di facile progettazione e quindi idoneo agli autocostruttori
E' non critico, raro trovarsi a cannare completamente il progetto se si e' fatto tutto per bene.
Non essendo critico piccoli errori fra il progetto e la realizzazione non portano a drammi.
E' ancora piu' facile, per via dell'andamento dolce, un 2 vie evitando costi e difficolta' di un 3 vie.
Ovviamente come tutte le cose semplici e che funzionano bene e' oggi snobbato perche' “vecchio”.
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1 commento:
Finalmente ho capito cosa sia il caricamento in concreto :) e sto cercando come una pazza delle Allyson One per casa nuova.
E dire che consideravo decenti le mie monitor edifier da 40€ :) finalmente qualcuno che si pigli la briga di spiegare in maniera umana e comprensibile ad una persona con background in elettronica/informatica con zero capacità in ingegneria del suono come sia fatta in concreto una cassa hifi :) grazie :)
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