domenica, gennaio 08, 2012

il mio 2do contatto con la pollitica

La mia scuola superiore era molto politicizzata, spesso i due gruppi che cercavano di fare adepti, uno rosso e l'altro nero, spesso li confondevo.
Non vi erano differenze a parer mio come pareva invece a molti militanti.

Il gruppo reggente era quello rosso.

Spiego cosa succedeva con la poLLitica....e mi sembra che oggi "da grandi" non facciano nulla di diverso.

Siamo nel 198x, e' autunno, giornate di sole che salutano quella che e' la stagione della vita ma che in lombardia dura come un sospiro.

Quando in aula ci sono 22C (io sono freddoloso ma si stava bene) i termosifoni sono spenti.

Un "gruppo studentesco politico" decide di fare lo "sciopero generale" perche' la legge dice che si possono accendere e non sono accesi.

Lo "sciopero generale" era come il daitarn3,

lo "sciopero generale" era la soluzione a tutti i mali,

lo "sciopero generale" era l'eiaculazione.

Per essere sicuri della cosa mettono pure un picchetto armato (due tizi grossi e intelligenti come un container) all'ingresso.


Passarli e' un esercizio di stile: guardandoli negli occhi si incominciano a fare delle domande alle quali la palestra non prepara:

La mazza da baseball che impugni essendo simbologicamente americana non ti pare fuori luogo?

Sei in maniche corte all'aperto: come fai a dire di avere freddo?

Ma ritieni giusto minacciare chi, come me, e' circa un terzo in peso (pesavo 40kg), con gli occhiali e disarmato?

La violenza ti sembra il modo corretto di iniziare una richiesta o forse e' meglio prima parlarne?

Personalmente ritieni necessario per il freddo che senti accendere i termosifoni?

Se mi pesti ti senti migliore?

Alla fine, per sfinimento o confusione mentale, mi lasciavano passare.



Eravamo in quelle occasioni dai 15 ai 30 (su circa 5-700) in tutta la scuola ma ufficialmente non eravamo comunque li per evitare di dover rendere gli altri assenti o per evitare agli insegnanti lunghi elenchi.

Era un paesaggio lunare e bizzarro il silenzio nei corridoi e il sole che filtrava polveroso attraverso le aule con le porte spalancate e vuote. Potevi girare ovunque e ogni tanto incontravi un proffo che scivolava via silenziosamente come autonegare la sua essenza-esistenza.

Senza il puzzo 500 teenagers di sesso maschile sudati con gli ormoni in ribellione la scuola conservava un nonsoche' di rancido, come il ricordo della mandria che fino al giorno prima galoppava fra le aule. Alcune avevano lo sporco che appariva finalmente in tutto il proprio splendore, non piu' mascherato dai ragazzini che urlavano e strepitavano. Altre, dove ero entrato molte volte non sembravano semplicemente quelle che conoscevo come se avessero trasportato li un aula di un paese lontano.

I 2 laboratori abbandonati ma sempre con poca roba dentro, il dramma della sQuola italiana del leggere il libro da pagina 10 alla 20. Quella che speravo essere una sala giochi era una confezione di niente sottovuoto.

La biblioteca era deserta, come sempre del resto, ma non sapevo neppure della sua esistenza prima di una di queste visite e scoprii che nessuno sapeva della sua esistenza, neppure alcuni docenti.

In biblioteca all'epoca scoprii uno scritto di Teller. Questo mi diede da pensare quando i politicanti, della stessa risma di quelli che mi diedero la possibilita di leggerlo, gli misero in bocca parole che non potevano essere sue per indicarlo come "cattivone".

Ironia della vita.

Quando fecero la "riunione" per autocomplimentarsi della riuscita dello sciopero generale, ed aver costretto "gli altri" (il preside) ad accendere il riscaldamento i peones erano tutti osannanti per aver saltato la scuola e pronti per alte battaglie come il 6 poLLitico e mai piu' bocciati.

Alzo la manina e mentre accenno che per saltare la sQuola potevano inventarsi qualcosa di piu' creativo della solita menata utilizzata paro-paro negli ultimi 20 anni e che era uno spreco buttare tonnellate di gasolio ed esser costretti poi ad aprire le finestre i 2 container erano gia' li.

La fuga era l'unica salvezza, ed io correvo come un centometrista lasciando indietro i due goffi muscolosi sostenitori delle idee che non hanno fondamento.

La cosa divertente che i neri operavano la stessa tipologia di minaccia, container con randello, ma si limitavano alle minacce usufruendo della nomea di picchiatori non avevano stretta necessita' di operare.

Mi dispiace, ma ieri come oggi, se uno parla di motivazioni debbono essere tali. e la violenza non e' mai giustificata soprattutto quando gratuita.

Questi sono i motivi che mi fecero iniziare a pensare diversamente:

come fare ad accettare questo?

Se vogliamo bigiare si dice che andiamo alle varesine (un fu luna-park) non che rimaniamo nel cortile a prendere il sole e blaterare sulla giustizia e sul potere quando poi siamo nel torto piu' marcio e nero visto che fra un paio di orette andiamo a fare la fortuna della locale sala giochi 0 raggiungiamo gli altri al luna-park.

Come si fa ad acclamare degli evidenti bugiardi per lo sciopero?

Un uccellino mi ha detto, ma e' da verificare, che uno degli agitatori oggi milita fra le fila del PD. Sarebbe una spiega alla voglia di "sciopero generale".


Con questo disincanto ho visto negli anni sucessivi ORRORI spacciati per politica ma semplicemente per accattivarsi parte dei votanti che preferiscono dei privilegi ben evidenti anziché una migliore gestione dello Stato che implicherebbe una migliore vita per loro.

Non ultimo il Monti.

Sotto questa voce, purtroppo, possiamo infilare più di metà della politica italiana di tutti gli schieramenti ma la cosa divertente è che più è sbagliato il provvedimento più viene acclamato con buona pace dei cadaveri di giustizia, equità o semplicemente di qualità della vita.

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