venerdì, maggio 07, 2010

3D 2da, Semplicita' anaglifo


Dalla fusione delle tecniche viste prima nacque l'anaglifo che tanto imperversera' nei 70.
La separazione fra occhio sinistro e occhio destro veniva fatta attraverso filtraggio di un colore complementare per ogni occhio. In pratica nella visione di ogni occhio sarebbe mancato un colore, grazie a una lente colorata, e il cervello si sarebbe occupato di fondere colori così come se li sarebbe aspettati.

Il vantaggio di questo sistema consiste nel fatto di non aver bisogno di infrastrutture particolari tranne una buona gestione del colore e gli occhialini, solitamente rosso-cyano.
La tridimensionalita' non sarà cosi' colormetricamente perfetta, ma la facilità d'uso ha fatto sì che pure la NASA continuasse ad utilizzarla per la distribuzione delle proprie immagini delle sonda spirit. Gia', in ambito degli smanettoni la terza dimensione non si e' mai assopita.

Questa semplicita' diffuse la terza dimensione anche nelle immagini in movimento, gia' nel 1922 furono fatti film con questa tecnica, successivamente utilizzata anche dei programmi televisivi. I meno giovani ricorderanno per esempio in tv lo sfigato Remi' che ebbe diverse puntate 3D, le cassette VHS 3D eccetera. Molti film vennero editi in versione tridimensionale: Nightmare, Il mostro della laguna nera (1953),Il delitto perfetto (Alfred Hitchcock 1954).
Persino alcuni fumetti su carta furono resi in anaglifo.

Il difetto di questo tipo di visione consiste nello sforzo deputato alla CPU, ops, al cervello, nella fusione delle immagini: lo sforzo prolungato e' causa di cefalea in molti soggetti.

Ancora una volta nulla di nuovo sotto sole, la terza dimensione non è certo una cosa nuova.

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