È interessante notare che spesso i giornali e la gente siano sinenergici e la politica gli vada dietro.
Si parla spesso di inquinamento per il traffico e nella città dove abito addirittura si blocca completamente per giornate intere la circolazione delle autovetture. Sinceramente trovo alquanto interessante queste manie nelle quali nessuno dice una cosa diversa perché a tutti sembra giusto così.
Saranno due anni che si ciarla del miglioramento, attraverso l'uso di automobili ibride, dello smog cittadino.
Così come si sperava anni precedenti di migliorare con il passaggio alla marmitta catalitica, cosa poi vanificata parzialmente dall'uso di automobili a gasolio.
In realtà è tutto una buffonata il vero responsabile del inquinamento non è il fatto che l'autovettura inquilini di più o di meno, dopotutto un progresso del 10% implica sforzi immani, ma bensì dipende molto, molto, molto di più ad un personaggio misconosciuto che viene piazzato in quei luoghi per preferenze politiche anziché realizzative.
È abbastanza semplice capire che qualsiasi oggetto costruito dall'uomo ha un rendimento che dipendente da una serie di parametri nel caso specifico di sono due oggetti, l'auto ed il percorso, che interagiscono fra di loro.
L'auto è abbastanza semplice: ha una velocità di crociera dove consumo e di inquinamento sono al minimo possibile. Il punto normalmente scelto dal costruttore non è con l'automobile quasi ferma altrimenti in movimento diventerebbe un disastro ma non è neppure a 200 all'ora poiché è una velocità che normalmente non si utilizza. Solitamente viene scelta una velocità di circa 90 km/h. Allontanarsi da questa velocità vuol dire aumentare inquinamento e consumi. Automaticamente, se la matematica non è un'opinione, la velocità più favorevole non dovrebbe essere inferiore ai 40 km/h e superiore ai 150. Costringere un' autovettura a scendere sotto i 40, come vorrebbero alcuni, equivale automaticamente a morire di cancro e di tedio.
Un altro momento dei consumi e del inquinamento è dato dai rallentamenti: quando si frena si prende dell'energia cinetica prodotta dalla nostra benzina e la si traduce in calore dei freni dove verrà smaltita tirandola nel cesso.
Definito che cosa è una automobile è abbastanza semplice capire come dovrebbero essere fatte le strade:
con pochi rallentamenti, visuale chiara in maniera da poter evitare di frenare all'ultimo e parcheggio facile. Tutto ciò è compito degli amministratori.
Possiamo tranquillamente affermare che gran parte dell'inquinamento cittadino derivi da un errata scelta di un personaggio solo.
Si parla spesso di inquinamento per il traffico e nella città dove abito addirittura si blocca completamente per giornate intere la circolazione delle autovetture. Sinceramente trovo alquanto interessante queste manie nelle quali nessuno dice una cosa diversa perché a tutti sembra giusto così.
Saranno due anni che si ciarla del miglioramento, attraverso l'uso di automobili ibride, dello smog cittadino.
Così come si sperava anni precedenti di migliorare con il passaggio alla marmitta catalitica, cosa poi vanificata parzialmente dall'uso di automobili a gasolio.
In realtà è tutto una buffonata il vero responsabile del inquinamento non è il fatto che l'autovettura inquilini di più o di meno, dopotutto un progresso del 10% implica sforzi immani, ma bensì dipende molto, molto, molto di più ad un personaggio misconosciuto che viene piazzato in quei luoghi per preferenze politiche anziché realizzative.
È abbastanza semplice capire che qualsiasi oggetto costruito dall'uomo ha un rendimento che dipendente da una serie di parametri nel caso specifico di sono due oggetti, l'auto ed il percorso, che interagiscono fra di loro.
L'auto è abbastanza semplice: ha una velocità di crociera dove consumo e di inquinamento sono al minimo possibile. Il punto normalmente scelto dal costruttore non è con l'automobile quasi ferma altrimenti in movimento diventerebbe un disastro ma non è neppure a 200 all'ora poiché è una velocità che normalmente non si utilizza. Solitamente viene scelta una velocità di circa 90 km/h. Allontanarsi da questa velocità vuol dire aumentare inquinamento e consumi. Automaticamente, se la matematica non è un'opinione, la velocità più favorevole non dovrebbe essere inferiore ai 40 km/h e superiore ai 150. Costringere un' autovettura a scendere sotto i 40, come vorrebbero alcuni, equivale automaticamente a morire di cancro e di tedio.
Un altro momento dei consumi e del inquinamento è dato dai rallentamenti: quando si frena si prende dell'energia cinetica prodotta dalla nostra benzina e la si traduce in calore dei freni dove verrà smaltita tirandola nel cesso.
Definito che cosa è una automobile è abbastanza semplice capire come dovrebbero essere fatte le strade:
con pochi rallentamenti, visuale chiara in maniera da poter evitare di frenare all'ultimo e parcheggio facile. Tutto ciò è compito degli amministratori.
Possiamo tranquillamente affermare che gran parte dell'inquinamento cittadino derivi da un errata scelta di un personaggio solo.
nota, le foto sono prese da una banale ricerca della grande G con la frase assessore alla mobilità. non è detto che magari quelli delle foto siano gli unici a non comportarsi come detto sopra.
4 commenti:
Altro che traffico scorrevole e parcheggi. Prendete i mezzi pubblici. L'auto in città non dev'essere un diritto!!
E vieni tu come schiavo a trascinarmi un gruppo di continuita' da 25Kg.
Dai dammi il tuo numero di cello ho bisogno!
Oppure mi faccio 2 linee metro + treno + piedi per andare da un cliente: hai detto che le 2 ore di differenza me le paghi tu, no?
da quando l'efficienza del motore si misura sulla velocità e non sui giri al minuto?
Da quando a quella velocita' non hai scelta.
Quindi si, la velocita' determina che non giri in 4rta a 800giri... e comunque tu mi insegni che a 800 giri il consumo e' alto rispetto altri punti.
Posta un commento