lunedì, febbraio 01, 2010

Reflex 135 9-ultimo step



nel 2003 appare primo crollo dei prezzi e Canon grazie al fatto di avere un piede dentro anche nell'elettronica commercializza una reflex digitale a € 1100. Come si vede è un crollo netto e chiaro: il prezzo è all'incirca la metà dell'anno precedente.
Una scheda di memoria da 64 megabyte costava € 40. Con il prezzo di poco più di un anno fa, 400 sacchi, ci si porta a casa 1000 megabyte, erano le prime schede da un giga.
La musica portatile parla ancora, nelle pubblicità, della cassetta con Dolby e autoreverse. Solo qualche "strano" aveva l'ipod o il creative Zen.
nelle compatte il compratore ignorante aveva una certezza: la compatta deve essere digitale. E' che costi 500 eurozzi non importa, il consumatore e' deciso!
Questo è anche l'anno in cui il formato più stupido dell'universo, paragonabile solo al disc finalmente chiude la sua stolta carriera marketing driven. l'APS muore.
E' l'anno dei primi sensori full-frame, Canon, Kodak e nikon, ma e' una qualita' che per molto tempo rimarra' inavvicinabile dai portafogli.

nel 2004 oramai e fatta: la pellicola si appresta ad andare in pensione. Le novita', salvo qualche professionale, sono tutte per il digitale.
Le memorie costano meno: 1GB ora si aggirano sui 290 euri.


nel 2005 arriva una nuova generazione di reflex digitali: finalmente l'immagine comincia ad essere acquistabile
questo è un altro anno da funerale, contax uno dei grandi marchi di coloro che hanno fatto grande la fotografia viene chiuso. Non importa se fosse uno dei pochi a produrre su più formati, non importa se fosse il marchio che ha introdotto l'eccellenza della fotografia, non importa se ha fabbricato solo prodotti eccellenti, poco importa che ci siano almeno 20 aziende che sono nate facendo repliche delle sue progettazioni. I consumatori hanno deciso che l'eccellenza non è una caratteristica da acquistare.
Le memorie costano meno: 1GB ora si aggira sui 120 euri.

Nel 2006 konica-minolta annuncia il proprio ritiro dal mercato fotografico e dalla produzione di fotocamere e pellicole fotografiche la cessione della produzione di fotocamere SLR alla Sony. Una grande azienda, colei che ha inventato la reflex completamente elettronica, che ha spiegato a tutti come unificare AF, CPU e fotografia. Sony, senza colpo ferire si ritrova ad avere una tecnologia uguale, agli altri big della fotografia, senza doverne percorrere l'evoluzione.
Intanto i prezzi scendono ancora un po' e i pixel salgono ancora un pochino.
Qualcuno comincia a notare che i pixel stesso vanno in controtendenza numerica con la qualità.
Le memorie costano molto meno: 1GB ora si aggira sui 50 euri. Si puo' cominciare a mettere le foto dei sensori da qualche parte per poterle portare a casa.


Nel 2007 comincia anche nella fotografia quella moda nata dalle case costruttrici di software e ripresa dei peggiori fabbricanti di fornire un prodotto ancora incompleto e non perfettamente testato. Al cliente è richiesto di sostituire la parte zoppa con una nuova fornita via Internet. Ancora una volta nessuna rivista spiega che un errore di progettazione rimane tale anche se lo si chiama Bug.


Il 2009 Le fotocamere cominciano a livellarsi su di un prezzo interessante, la qualità comincia a non far rimpiangere la qualità della pellicola quasi centenaria. Gli obiettivi per chi può spendere cominciano a poter saziare l'elemento sensibile. Il marketing comincia a chiedersi cosa poter sventolare come innovazione tecnologica non volendo introdurre novità costose a prodursi o dimensionalmente inaccettabili.
e' l'anno del filmato. Mutuando una caratteristica che aveva preso piede ormai da anni nelle compatte viene, per la seconda volta dagli anni 40, introdotto anche nelle reflex una mania delle compatte. È divertente pensare che il mercato delle videocamere e' stato aggredito in passato con i prezzi qualità sempre più bassi fino ad allontanare lo zoccolo duro degli appassionati. Così ci si ritrova con fotocamere e possono riprendere anche filmati in risoluzioni strane cercando forse un allontanamento successivo del pubblico come e' avveunto altre volte.
Peccato che per dare differenziazione di fascia vengano nascoste o meno alcune virtu' presenti in tutte le fotocamere digitali: il flash meter, un comando diretto del diaframma, il controllo della profondita' di campo e vengano resi strani e costosi gli accessori necessari alla comune fotografia: i flash, il cavo per il flash, il cavo di scatto, i tubi di prolunga e tanti altri. Viene da chiedersi quando elimineranno la presa filettata per il cavalletto.
Pero' abbiamo il riconoscimento delle facce sorridenti in tempo reale!: un bel chissenefrega e' adeguato?

1 commento:

Latente ha detto...

Ho seguito tutta la carrellata in 9 puntate e a parte qualche punto concordo in tutto.

se vogliamo fare una riflessione sul digitale, solo adesso secondo me stiamo prendendo una piega razionale
con le fotocamere "e.v.i.l." come la panasonic e la olympus pen digital. il futuro del digitale è in una macchina simile alle telemetro, senza otturatore, senza specchio reflex a ottiche intercambiabili.
che poi sia un bene o un male lo lascio ai posteri.