lunedì, gennaio 18, 2010

Reflex 135 4 nuove evoluzioni




Nuove evoluzioni

Nel 1975 Olympus introduce, con la serie OM, delle innovazioni sconcertanti, non solo la lettura attraverso l'obiettivo della luce ma anche la possibilità di fare la lettura durante l'esposizione e, incredibile per l' epoca, la lettura della luce flash. Questa modalità apriva una facilità sconcertante all'uso della luce mista. Un'altra cosa che inaugura questa serie di macchine fotografiche e' la dimensione: sono esageratamente piccole e silenziose, grazie anche a due ammortizzatori ad aria. Se da un lato la dimensione è un enorme vantaggio dall'altro il pubblico non è pronto, e forse non lo sarà mai, ad un oggetto che costa ma appare poco. Yoshihisa Maitani, il progettista di tale UFO ha realizzato qualcosa che altri millanteranno 30 anni dopo senza ragione.
Nel frattempo Pentax aggiorna la spotmatic: La K1000 ha un attacco dell'obbiettivo a baionetta e un miglioramento dell'esposimetro permesso dal simulatore di diaframma presente nella nuova flangia. Sostanzialmente la macchina rimane la stessa e ad essa vengono aggiunti i nuovi modelli migliorativi sulla stessa base: KX K2 KM. la solita spotmatic, ora K1000, e' ancora tra noi.


nel 1976 leica arriva finalmente a capire che le reflex sono un'innovazione avendo perso il tram contro l'invenzione italiana, rectaflex, e la realizzazione giapponese è ormai tardi.
Canon introduce la prima macchina fotografica controllata da un computer AE-1. Tranne il poter fare la priorita' dei tempi e bere batterie introvabili e costose non fa nulla piu' che la varia concorrenza.
Milnolta ci prova con una "reflex" fuori dalle righe antesignana delle bridge camera che impesteranno il mondo negli anni 90: la Minolta 110 Zoom SLR


Nel 1977 nikon inizia la produzione della sua reflex per eccellenza, la super classica FM, assomiglia incredibilmente alla Pentax KX, un aggiornamento della spotmatic. Ma Pentax è già avanti, la KX è considerata vecchia nel mondo che avanza e introduce tenendo d'occhio Olympus qualcosa di sorprendente la serie M.
La MX è considerata da molti il giocattolo più affilato: con i suoi obiettivi originali e' molto piccola persino di alcune compatte ma nonostante ciò rimane una professionale a cui si può agganciare il motore, un magazzino da centinaia di pose e cambiare i vetrini di messa a fuoco. L'esposimetro è un'altra novità: nel momento che tutti arrivano finalmente al CDS per avere una migliore sensibilita' e coerenza nel pentaprisma della MX vi e' una cellula al GaAsP. Altra innovazione e' la silenziosità, come del resto avveniva per l'Olympus. La possibilità di avere una macchina fotografica professionale nella tasca e senza recare disturbo durante lo scatto dovrebbe decretare un grande successo ma per molti dava semplicemente l'impressione di fragilità.
La ME-super è la prima macchina fotografica dotata di tastini per cambiare i tempi sulla cui presunta fragilità o comodità si verseranno fiumi di inchiostro.


nel 1978 Pentax ne combina un'altra produce la prima ed unica macchina fotografica reflex in formato 110.
Nonostante le piccole dimensioni del fotogramma la elevata qualità delle ottiche riesce ad ottenere dei risultati alquanto sorprendenti, per quanto distanti dal 135. Sembra un giocattolo ma e' solo piccola in maniera impressionante. Il sistema rimarrà in produzione fino al 1984 quando Kodak cerco' di sostituire alla cartuccia 110 il formato DISC. Ad oggi Pentax e' l'unica casa ad aver mai prodotto reflex per 3 formati distinti e lo ha fatto contemporaneamente.



Nel 1980 nascono 2 fenomeni, la bestia e la bella:
la Nikon F3 dura, grossa, bozza e con denti affilati. Il martello fotografico. La pro per antonomasia. Rimane meritatamente in produzione 20 anni.
La Pentax LX. Nelle intenzioni l'arma definitiva per il pro. Se la F3 e' il martello questa vorrebbe essere il cannone. Non esisterà mai un'altra macchina fotografica con tutte queste caratteristiche contemporaneamente su un singolo corpo. Non viene capita molto nonostante le innovazioni portate ma non sbandierate. Dall'otturatore in titanio a quelle novita' che fecero rimanere a bocca aperta sulla OM2 della olympus sommati ad una modularità spinta come la MX non basteranno a farla uscire dal coro, l'aspetto minimale, dimensioni decisamente contenute per una professionale, nascondono troppo la tecnica racchiusa. Dopotutto lo stesso problema che ha afflitto le olympus, no? Si noti un'altra cosa: la lettura TTL durante l'esposizione usato dalle due e' un brevetto di una certa minolta.
la solita K1000 e' ancora tra noi insieme alla FM.

Nessun commento: