Spesso litigo con le mode, per qualche motivo che non mi è chiaro, forse sono caduto dal seggiolone troppe volte da piccolo, non mi sono mai adeguato alle mode.
Ultimamente quando transito dei bar ho il problema del caffè.
Se chiedo un caffè spesso e volentieri mi erogano due cucchiaini di liquame sul fondo di una tazzina. Una volta che s'inclina la tazza per bere la maggior parte del liquido è rimasto nel contenitore per bagnarne le pareti.
La moda esige che il caffè si prenda molto più che ristretto!
Così tutte le volte devo fare la fatica di ricordarmi di chiedere un caffè "molto lungo"
La cosa divertente è che dopo questa richiesta spesso mi viene servito un caffè ristretto: il liquido marrone arriva sino ad un dito di altezza.
Una cosa tragica.
Dobbiamo anche mettere a tacere le nostre ire quando chiediamo un caffè d'orzo, il famoso simulacro di caffè per evitare di diventare nervosi come un automobilista in colonna.
La mia richiesta solitamente consiste in questo: "un caffè d' orzo molto lungo in tazza grande" questa esplicita richiesta è formulata per mettere molto in evidenza che voglio tanta broda. Anche in questo caso La moda del ristretto colpisce molto bene e spesso mi viene fornito l'equivalente di un caffè ristretto, meno di mezza tazzina, che si sente smarrito all'interno di una tazza da cappuccino. Mi piacerebbe sapere i neuroni del barista ha cosa pensano quando gli viene fatta richiesta dell'uso di un enorme tazza: il cliente la desidera per far vedere che sta sorbendo cappuccino, il fruitore del caffè desidera giocare a nascondino con il liquido acquistato, il cliente necessita di una grande tazza per bilanciare i grande ego che possiede, il cliente vuole mostrare la sua capacità di acquisto&c: dopo il fuoristrada, il catenone al collo e le biglie nelle tasche, la tazza grande.
Evidentemente nessun barista possiede lontanamente la logica per la quale la richiesta di una tazza grande è stata fatta per poter ottenere un contenitore di maggiori dimensioni tale da poter trasportare una maggiore quantità di liquido rispetto a una misera la tazzina da caffè.
Ultimamente quando transito dei bar ho il problema del caffè.
Se chiedo un caffè spesso e volentieri mi erogano due cucchiaini di liquame sul fondo di una tazzina. Una volta che s'inclina la tazza per bere la maggior parte del liquido è rimasto nel contenitore per bagnarne le pareti.
La moda esige che il caffè si prenda molto più che ristretto!
Così tutte le volte devo fare la fatica di ricordarmi di chiedere un caffè "molto lungo"
La cosa divertente è che dopo questa richiesta spesso mi viene servito un caffè ristretto: il liquido marrone arriva sino ad un dito di altezza.
Una cosa tragica.
Dobbiamo anche mettere a tacere le nostre ire quando chiediamo un caffè d'orzo, il famoso simulacro di caffè per evitare di diventare nervosi come un automobilista in colonna.
La mia richiesta solitamente consiste in questo: "un caffè d' orzo molto lungo in tazza grande" questa esplicita richiesta è formulata per mettere molto in evidenza che voglio tanta broda. Anche in questo caso La moda del ristretto colpisce molto bene e spesso mi viene fornito l'equivalente di un caffè ristretto, meno di mezza tazzina, che si sente smarrito all'interno di una tazza da cappuccino. Mi piacerebbe sapere i neuroni del barista ha cosa pensano quando gli viene fatta richiesta dell'uso di un enorme tazza: il cliente la desidera per far vedere che sta sorbendo cappuccino, il fruitore del caffè desidera giocare a nascondino con il liquido acquistato, il cliente necessita di una grande tazza per bilanciare i grande ego che possiede, il cliente vuole mostrare la sua capacità di acquisto&c: dopo il fuoristrada, il catenone al collo e le biglie nelle tasche, la tazza grande.
Evidentemente nessun barista possiede lontanamente la logica per la quale la richiesta di una tazza grande è stata fatta per poter ottenere un contenitore di maggiori dimensioni tale da poter trasportare una maggiore quantità di liquido rispetto a una misera la tazzina da caffè.
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