ieri, durante la un'intervista rilasciata da Romano Prodi alla radio 24, mi è venuta un l'illuminazione.
Dal momento che non credo che un italiano normodotato, abitante in Italia, che non sia culturalmente come una piadina romagnola, possa assolutamente non sapere che ruolo ha un aeroporto chiamato HUB nella rete di trasporti internazionali.
Ne deduco che il signor Prodi sia finto, sia una marionetta, sia insomma il front-end di qualcosa.
Bisognerebbe capire questa scatola vuota, che al massimo potrebbe dirigere una drogheria di piccole dimensioni, di chi sia la faccia.
Dei marziani modello Hollywood?
Le risposte che dava, le ipotesi che faceva, possono assegnarsi al massimo ad una quindicenne che legge "cioè", sempre che lo stampino ancora.
Faccio alcuni esempi di ciò che ho sentito:
l'aeroporto della città di Bergamo fa concorrenza a Malpensa. Già un aeroporto cittadino fa paura ad un hub a, a questo punto dovrebbe essere più preoccupata più Fiumicino o, seguendo il discorso, punta Raisi.
I francesi hanno interesse a mantenere i nostri due hub. Come per dire che i francesi non hanno uno snodo spaventoso che è grosso una città, possiede sette terminal, almeno io ho corso dal due al sette, serve mezz'Africa e un bel pezzo di Sudamerica, per non parlare delle terre d'oltremare... vogliono altri 2 hub?
La realtà è molto più cruda.
1)Prodi non capisce niente, non s'è informato sulla realtà aeroportuale italiana e non connette, almeno stando a quello che dice ed e' un dato di fatto verificabile.
2)In Italia si è promosso un nodo, a Roma, lontano dalle realtà produttive del paese che stavano in ben altro posto. Quando queste esigenze si sono fatte stringenti è emersa la necessità di spostare questo nodo mal fatto. Anziché chiudere uno per l'altro si è deciso di mantenerli entrambi dimenticando che il traffico generato dagli italiani giammai poteva sostenere due concentratori di quella classe, non succede in paesi con compagnie e traffici ben piu tosti come la Francia, la Germania, Inghilterra. Per Malpensa, poco servita e fuori mano per un milanese, dopo una robusta iniezione di denaro, è cominciata la guerra per accaparrare ciò che rimaneva del traffico disponibile, principalmente dall'aeroporto di Milano, Linate, spesso passato come agnello sacrificale da immolare sull'altare del aeroporto del Varesotto. Ancora Prodi durante l'intervista allungava fra le linee del discorso che Milano e Bergamo rubavano a quelli di Varese. Come se sullo stesso piano.... In realtà la Malpensa dovrebbe rubare a Roma, Parigi, Londra e New York. Se non lo fa è perché non è un hub e non lo è mai stato. Il traffico destinato a Varese è quello di Roma, chiudendo Roma (l'errore) si può far partire Malpensa. Per i francesi è normale, è giusto, considerare questo abominio di aeroporto semplicemente l'aeroporto della città di Varese quale è.
La domanda che nasce spontanea e che ha dato il nome al weblog che scrivo e':
MA NESSUN GIORNALE HA MAI FATTO NOTARE IN 20 ANNI QUESTO?
Ed ora perche' continuano a stare zitti e dire le stesse baggianate?
Dal momento che non credo che un italiano normodotato, abitante in Italia, che non sia culturalmente come una piadina romagnola, possa assolutamente non sapere che ruolo ha un aeroporto chiamato HUB nella rete di trasporti internazionali.
Ne deduco che il signor Prodi sia finto, sia una marionetta, sia insomma il front-end di qualcosa.
Bisognerebbe capire questa scatola vuota, che al massimo potrebbe dirigere una drogheria di piccole dimensioni, di chi sia la faccia.
Dei marziani modello Hollywood?
Le risposte che dava, le ipotesi che faceva, possono assegnarsi al massimo ad una quindicenne che legge "cioè", sempre che lo stampino ancora.
Faccio alcuni esempi di ciò che ho sentito:
l'aeroporto della città di Bergamo fa concorrenza a Malpensa. Già un aeroporto cittadino fa paura ad un hub a, a questo punto dovrebbe essere più preoccupata più Fiumicino o, seguendo il discorso, punta Raisi.
I francesi hanno interesse a mantenere i nostri due hub. Come per dire che i francesi non hanno uno snodo spaventoso che è grosso una città, possiede sette terminal, almeno io ho corso dal due al sette, serve mezz'Africa e un bel pezzo di Sudamerica, per non parlare delle terre d'oltremare... vogliono altri 2 hub?
La realtà è molto più cruda.
1)Prodi non capisce niente, non s'è informato sulla realtà aeroportuale italiana e non connette, almeno stando a quello che dice ed e' un dato di fatto verificabile.
2)In Italia si è promosso un nodo, a Roma, lontano dalle realtà produttive del paese che stavano in ben altro posto. Quando queste esigenze si sono fatte stringenti è emersa la necessità di spostare questo nodo mal fatto. Anziché chiudere uno per l'altro si è deciso di mantenerli entrambi dimenticando che il traffico generato dagli italiani giammai poteva sostenere due concentratori di quella classe, non succede in paesi con compagnie e traffici ben piu tosti come la Francia, la Germania, Inghilterra. Per Malpensa, poco servita e fuori mano per un milanese, dopo una robusta iniezione di denaro, è cominciata la guerra per accaparrare ciò che rimaneva del traffico disponibile, principalmente dall'aeroporto di Milano, Linate, spesso passato come agnello sacrificale da immolare sull'altare del aeroporto del Varesotto. Ancora Prodi durante l'intervista allungava fra le linee del discorso che Milano e Bergamo rubavano a quelli di Varese. Come se sullo stesso piano.... In realtà la Malpensa dovrebbe rubare a Roma, Parigi, Londra e New York. Se non lo fa è perché non è un hub e non lo è mai stato. Il traffico destinato a Varese è quello di Roma, chiudendo Roma (l'errore) si può far partire Malpensa. Per i francesi è normale, è giusto, considerare questo abominio di aeroporto semplicemente l'aeroporto della città di Varese quale è.
La domanda che nasce spontanea e che ha dato il nome al weblog che scrivo e':
MA NESSUN GIORNALE HA MAI FATTO NOTARE IN 20 ANNI QUESTO?
Ed ora perche' continuano a stare zitti e dire le stesse baggianate?
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