Ne approfittiamo per parlare del mercato della cultura, con la cultura si magna se la possiedi.
Quando iniziai a vedere questo anime, che ormai ha qualche annetto, notai che ha gli stilemi sia dei racconti migliori, sia dei giochi. Il tutto in maniera magistrale, i tempi e la sceneggiatura sono molto interessanti come lo sviluppo dei personaggi.
Spesso ne sentirete parlare molto bene e/o molto male per un motivo molto semplice: e' multi livello, persino meglio di molti disney.
Perché possiamo menarla quanto vogliamo, i fumetti, gli anime, i cartoni animati NON SONO ROBA DA BAMBINI E NON LO SONO MAI STATI.
Cosi come i film, i libri, i quadri o il teatro.
Portereste un bambino a vedere shining?
Nessuno di questi nasce per i bambini, per quanto i cartoni animati o film esistono anche per, non esclusivamente per.
Mi dispiace che zio Walt in un momento di caccia alle streghe abbia, come spesso accade quando la concorrenza e' bruciata per decreto, imposto nell'animazione un modo di vedere “per famiglie”. Ovviamente poi molto in mood con un paesucolo senza cultura come l'italia che non voleva certo pensare che degli adulti, magari di 20 anni, anziché zappare sudando (vero Camusso?) leggano fumetti o pensino al sesso senza esser sposati (orrore!).
I puritani, quelli che con centinaia di leggi massacrarono la peccaminosa hollywood, non sia mai che vi piaccia la patata, hanno costretto Betty Boop ad essere meno sexy, ma nel 1930 i cartoon erano decisamente per adulti. Diciamo che se nel 30 aveste fatto un affermazione su bambini e cartoon probabilmente vi beccavate dell'idiota.
Se dobbiamo dare a tutti i costi un target a SAO (si, e' acronomizzato dai fan) direi che e' fatto per chi ha circa 16-18 anni, ma del resto Herry potter parte nelle prime pagine per essere per bambini e non e' certo una brutta lettura per un adulto. Poi nei prosegua dei libri diventa decisamente per adulti. Si, il protagonista, Herry, e' un bambino o poco piu', molto piu' piccolo di Kyrito, ma la storia e' piuttosto pesante, non certo per bimbi piccoli.
Cerrrrrto nell'italietta della RAI dove bisogna fare la serie su Verdi, su il piagnone, o la piagnona, del meridione o del nord, ma che parli in meridionale e, mi raccomando, che la storia narrata sia almeno del 1820 perche' l'oggi e' meglio non raccontarlo perche' il partito di turno ti bannerebbe a vita (Elio, per dirne uno). Questo concetto che il cartone non nasca per i bambini, non lo si comprende.
Siamo Rurali.
Gli adulti maggiorenni devono zappare e i vecchi struggersi in melense storie per rimembrarsi di occasioni mancate mentre zappavano in cambio di spiccioli.
Il primo fumetto moderno, che non sia la via crucis, e' su un giornale serio (New York American) e parla di cose serie. Del resto era il 1800 e i giornali avevano ancora una qualche serieta' essendo letti dagli acculturati. Poi Walt fa le sue cose e ai bambini piace.
Ovviamente quando aggiustano troppo il target sui bambini la corporation ha un collasso (sta in piedi solo per i parchi) perche' per la TV troviamo quelli che firmano con il sangue (HB) e per un adulto andare a vedere 90 minuti di roba per bimbi e' un trituramento di cosiddetti e i bambini i cartoni lo possono vedere anche in tv.
Nulla vale il tentativo di fare film live action seri con elementi “simpatici” per bimbi.
La Corp si rifa' con un rinascimento che e', in sostanza, dare film con 2 livelli distinti: il bambino e il genitore leggono 2 film diversi contemporaneamente.
Parliamoci chiaro la walt disney non fa certo cartoni fatti per essere visti da bambini. Sono film con l'obbiettivo di essere piacevoli ANCHE ad un bambino.
Non a caso ogni volta che alza il tiro in quella direzione si parla di rinascita disney, e, parliamoci chiaro, sono capolavori.
Questo, per i poveri di spirito ridefinisce cartoni=bambini come dire che se il gelato piace ai bambini e' per bambini.
una consistente parte della narrazione disney e' di fatto incomprensibile ad un bimbo, piu' accessibile ad un teen e idonea ad un adulto.
Ralf spaccatutto, un vero inno ai tempi passati per un 40/50nne, ad un teen non dice molto: che caxxo e' qbert, qix Paperboy, Pong, Dig Dug, Frogger o BurgerTime.
Opera d'arte Ralf?
Probabilmente si, ma non e' per bambini, e' per i genitori. Anche la storia e' per genitori, un bambino non capirebbe perche Ralph non e' felice e le scene eccessive che fanno traboccare il vaso sono per aggiungere motivazioni comprensibili ad in bambino che vede una immediata causa effetto, un vero colpo da maestri.
Quando avevo 16 anni venivo guardato male, o addirittura schernito, se avevo in mano un fumetto.
La vedete la pochezza dell'aver calcato troppo sui miti troppo lontani come i romani?
Un bel feticcio dell'epoca fascista per farci credere che noi, del Sacrum Imperium Romanum (che poi era il Reich, per richiamare il 3zo, ma facciamo finta di niente) siamo grandi. Da qui il latino e l'assurdo Liceo.
Un libro come "la galvanoplastica del sorriso della mente suina dell'uomo medio" e' socialmente accettato, ma palloso e inutile, lupo alberto ti espone a facili ironie. Normale che in italia si legga poco e quel poco si chiama harmony.
Ai giap sostanzialmente il discorso padre e figlio la cinema non frega niente e gli italiani non lo capiscono perché ignoranti come paracarri, solo cosi si definisce il pornosoft con tagliate le scene fino ad arrivare a 7 minuti di puntata chiamato LupinIII destinato ai maggiorenni o quasi spacciato in fascia pomeridiana sulla tv per bimbi destinato agli under 12. Che belle le faccine strane, hei lo sapete che sono arrapate signori della TV italica?
Certo i giap hanno obbiettivi specifici, come tutti i libri e i racconti, si va da quello per le bimbe a quelli per adulti.
Come tutti i libri, film e serie.
Ecco perche' capita a SWO di essere multilettura e' normale, perche quando si racconta bene una storia si vuole raccontare la storia, non un cazzeggio per bambini 0-6 anni come pensano gli italiani.
Non a caso quando arrivo' goldrake genero' nel nostro piccolo mondo rurale una fiammata di proteste.
Un po' era sbagliato il posizionamento, non era per bambini piccoli, un po' perche' abituati alla pimpa e al signor bonaventura arriva un cartone che porta tematiche pesantine: la morte, il pogrom, la guerra eccetera.
Sword art online narra una bella storia, in un contesto scifi, di ragazzi che crescono ed evolvono. La storia e' articolata e credibile.
Questo secondo me e' fare cultura multilevel.
Non solo si parla della storia, dei personaggi, ma si narra che videogiocare (altra base culturale jap) e' normale e ci sono rimandi culturali incredibili.
Gia', gli anime SONO cultura con buona pace degli ignoranti come il Franceschini capo degli ignorantini.
Poi certo proseguendo nelle varie serie scade, difficile portare aventi per un decennio lo stesso progetto, la storia e' sempre quella, l'eroe e' sempre quello, e introdurre complotti e menate non lo rende migliore.
Direi pero' che le prime 2 serie hanno una loro coerenza, un'idea di fondo potente, e corrono senza intoppi, al contrario dei film e telefilm nostrani che sono un'accozzaglia sia di tecnica che di narrazione. Poi l'affezione al personaggio, il classico eroe per sbaglio, con una punta di eletto da Dio e antieroe puo' spingerti avanti perché, comunque, il prodotto e' notevole.
Bene, ora sapete che amo i racconti, in qualunque forma, odio i Teletubbies, e la pimpa, pimpy, peppa e altre cagate e li odiavo anche a 8 anni.
PS,
ci sono prodotti ben superiori a SAO, ma questo e' l'aggancio per il prox post.
Del resto mi sono rotto di scrivere di HiFi, fotografia e televisori. Tanto il malato di selfismo vedrà benissimo il suo 4k da 30" a 20m di distanza mentre e' in monopattino che io ne scriva o meno.
4 commenti:
Sono quasi d'accordo con tutto, ma che l'Italia sia un Paese senza cultura, mi pare che non stai né in cielo e né in terra.
Non so che anni erano quando avevi 14 anni, ma quando io ero bambino, anni '80, non c'era niente di male a leggere fumetti, era un passatempo come altri. E io sono di un paesino abbastanza bigotto del basso Lazio.
Molti miei amici leggevano i fumetti, e mi ricordo anche che alle elementari ce li scambiavamo e c'era un nostro compagno che ci fece vedere i primi manga (in giapponese!!!) perché il padre andava spesso in Giappone per lavoro e noi non ci capivamo niente, ma eravamo meravigliati per quei disegni che sembravano uscire dalle pagine e che si sviluppavano al contrario rispetto ai nostri.
Ciao :)
dipende dai contesti e dall'eta' di chi parla.
Ti assicuro che a 14 anni se dicevi "fumetti" era quasi grave quanto "fantascienza".
E' vero che in brianza siamo un po duretti di comprendonio, ma voglio solo ricordarti per un secondo cosa scrivevano sui giornali all'epoca di goldrake, financo occupante il governo che volevano vietare gli anime (anziche smettere di regalar pensioni), e scrosci sulle trasmissioni televisive (ed e' buono che non ci fosse ancora santoro, chissa' come ci avrebbe dato contro).
Essere sulla spiaggia e leggere un libro sotto ad una veranda era ok. Se scoprivano che era fantascienza era drammatico.
Non sapevo che ti appassionassero anche anime e manga. Ci sono dei pezzi di storia, con trame e comparto visuale a livelli altissimi che qua in italia sono passati per sbaglio solo quando esisteva ancora Mtv, ma solo per poco tempo. Ora che non c'è più, solo rai 4 ha avuto (non so neanche come) l'idea di proporre qualcosa che esulasse così dagli schemi da over 50 della rai. Opere che si infiltrano così tanto nel ragionamento esistenzialista dell'uomo e su tutta la psicologia che lo circonda che farebbero maturare qualunque spettatore. Ma ovviamente le uniche cose che interessano nel nostro paese sono dragonball ripetuto 25 mila volte, one piece con le serie messe a caso e naruto, le serie che trattano tematiche un pò più adulte sono segate irrimediabilmente o come lupin, che hanno trasmesso in fascia pomeridiana per anni ma adesso con l'ultima serie invece l'hanno messo dopo la mezzanotte come con le repliche dei film, sai mai che qualcuno capita di guardarlo.
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